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FOLKLORE - EVENTI


CARNYX CELTIC FESTIVAL - III EDIZIONE

Festival di musica, danza, arte e cultura celtica

Un ciclo di eventi dal Solstizio d’Estate a Lughnasadh

Il Carnyx Celtic Festival organizza all’interno dell’area festival nell’evento di San Daniele per i giorni di sabato 23 e domenica 24 Luglio 2005 uno stage di strumenti musicali dell’area celtica. Arpa celtica, Canto Gaelico, Cornamusa.

Arpa Celtica con Katia Zunino, domenica 24 luglio
Lo stage è rivolto a tutti colori che intendono perfezionare la tecnica di questo strumento o che digiuni di musica intendono accostarsi per la prima volta a questo magico mondo.

Verrà predisposto uno spazio apposito all’interno dell’area festival .
Lo Stage si divide in lezioni diverse, per chi non ha mai suonato niente e chi invece ha già studiato lo strumento,questo è da specificare al momento dell’iscrizione , gli orari in cui si effettueranno le lezioni sono - domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30

L’adesione allo stage a lezione è di € 10,00 L’associazione mette a disposizione, con il contributo delle artiste , alcuni strumenti per cui si richiede la massima cura e la prenotazione. I partecipanti che possono sono invitati a portare il proprio strumento.


Canto Gaelico e Cornamusa
Pier Franco Zerbini e Stefania Bongioanni
Sabato 23 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Canto celtico e Cornamusa Scozzese
Domenica 24 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 Canto celtico e Cornamusa Scozzese

L’adesione allo stage a lezione è di € 10,00
Le iscrizioni si raccolgono nel periodo precedente l'inizio dello stage. Il corso inizia e termina nella stessa giornata, il numero massimo di allevi è fissato a nove per ogni singolo corso, oltre tale numero i partecipanti saranno accettati come uditori.
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione

Stage di Arpa Celtica
Un viaggio dentro l’interiorità
(in casa o all'aperto)

• Scegli una o più musiche che ritieni più adatte per favorire in te
uno stato di relax e di benessere

• Predisponi lo stereo e i cd o le cassette in modo da non doverti interrompere durante l'esercizio, controlla precedentemente il volume, la durata del brano. eventualmente usa repet

• Trova un luogo che ti piace e sicuro di non essere disturbato. Non portarti dietro il cellulare

• Indossa un abbigliamento comodo e possibilmente in fibre naturali. Tieni accanto a te una coperta nel caso ti venisse freddo.

• Sistemati nel modo più comodo possibile. Togli le scarpe e le cinture ogni cosa ti possa stringere

• Concentrati sul respiro e sulle sensazioni dell'aria che entra ed esce dal tuo corpo.

• Ascolta tramite i piedi la terra sotto di te e prendi contatto attraverso di essi

• Rilassati partendo dai piedi fino alla testa. Per facilitare il lavoro di distensione puoi prima contrarre la zona …..e poi rilasciarla.
Se vuoi puoi utilizzare l'immagine dell'acqua che fluisce e rifluisce sul tuo corpo, oppure della luce che passa sopra di te distendendo le varie parti, o del vento.

• Abbandonati alla musica e lascia spazio alle tue emozioni. Le immagini affioreranno spontaneamente.

• Ritorna gradatamente allo stato iniziale di consapevolezza.

• Scrivi come una storia di ciò che hai visto e vissuto

'Che io possa divenire terra, che io possa divenire cielo, che io possa divenire la montaqna, che io possa divenire il mare, che io possa crescere, allargando e allungando il mio corpo fino a disperdermí nel vuoto dell’lnfíníto'

PROGRAMMA

Sab e Dom. 23 e 24 Luglio 2005 a San Daniele
ore pomeridiane “ La festa dei folletti"

Folletti
E' il più popolare folletto d'Irlanda, noto anche come Leith Bhrogan. Per lui molti lasciano un bicchiere di latte sul davanzale della finestra. Il suo ritratto c'è in tutte le botteghe ed i negozi, ed è proprio la sua maschera ad aprire le sfilate nel giorno di San Patrizio.
E' un folletto ciabattino, e quando non lavora si dedica solo a fare scherzi: si burla soprattutto degli avari, e costruisce trappole geniali per i ladri. Custodisce molte pignatte piene d'oro, che sposta in continuazione. Per scoprirle bisogna trovare l'inizio dell'arcobaleno.Ha il naso a patata lungo e con la punta rossa. La faccia è del colore della terra bruciata, l'occhio è malizioso. Porta i capelli lunghi e la barba a punta. E' gracile ma molto forte. Molto sospettoso, per avvicinarlo è consigliabile offrirgli una presa di tabacco.

la Festa dei Folletti

"Creature fatate le vostre sembianze a me mostrate" L'invocazione magica segreta spezza momentaneamente l'incantesimo dell'invisibilità che cela le creature fatate agli occhi degli umani.


Selvillia (la fata dei Boschi) insieme a fata Florinda (la fata dei Fiori) raccontano i segreti della loro natura ai bambini, bisticciano con la Regina delle Fate e con il folletto Aurillio, custode di pentole piene d'oro; giocano con i bambini e danzano con loro, raccontano la storia del perché le stelle stanno in cielo (storia illustrata dal pittore Guido Bonaud), mostrano tutta la magia che si nasconde dietro l'apparenza delle cose.

Nello spettacolo si alternano vari personaggi: esseri fatati nei loro sgargianti costumi, che interagiscono con i bambini facendoli partecipare a buffe danze (la danza degli animali, la canzone dell'elfo), quadriglie, scioglilingua e canzoncine, ma soprattutto coinvolgendoli in una storia fantastica.

Nella trama della storia sono inseriti anche dei semplici e piacevoli giochi (per motivi di sicurezza abbiamo escluso i giochi con corsa o di offesa): il gioco degli animali (di movimento moderato), il gioco della trasmutazione magica (imitazioni), il gioco dell'arcobaleno (musicale con movimento moderato), il gioco del campo di girasoli (di movimento moderato), il gioco della stella (di movimento moderato) il volo della sfera dorata (di movimento moderato), folletto comanda (imitazioni), il gioco del pentagramma fatato (gioco musicale con movimento moderato), il gioco fiore-farfalla (musicale con movimento moderato), il gioco della fonte incantata (musicale con movimento moderato), la cerca del cappello magico (ricerca finale del cappello del folletto) Alcuni giochi prevedono dei piccoli premi fatati: spille colorate in cartoncino a forma di fiore, farfalla, stellina, note musicali...(mediamente ne prepariamo 40 a spettacolo).

Durata complessiva tra scenette e giochi: 2 ore circa. Fascia d'età: abbiamo privilegiato giochi adatti anche a bambini delle scuole materne, nei giochi di cerchio cerchiamo sempre di formare diversi raggruppamenti mettendo insieme i più piccoli, specialmente quando la partecipazione dei bambini è considerevole.


Solo il sabato 23 ore pomeridiane Divertiamoci alla corte di Rè Artù

Ambientato nel castello di mago Merlino, vede, dopo una breve introduzione fonica (fuori scena), proprio lui, Merlino gran principe dei maghi, aggirarsi nella sua stanza tra strane storie, gufi, alambicchi, intrattenere il pubblico con le sue magie.
L'animazione prevede una "forte" componente scenica, il castello, la stanza del mago, gli scudi, le alabarde ........ .

Programma Danze
Mascia e Remi

Sabato 23 e domenica 24

Cominceremmo con due danze sacre, in cerchio, da utilizzare anche per il matrimonio,
Daremo poi maggiore importanza alle danze di gruppo, in cerchio, su due righe contrapposte o in colonna, perché sono le più facili, divertenti e socializzanti, richiedendo un piccolo numero di passi, scelte tra le seguenti: Circassian Circe, Chapelloise*,Every man’s chance*,Harvest Home*
Two hand Reel*,Valzer Irlandese*,Ginnie Lings*,Haymakers Jig*,Walls of Limerick**,Siege of Ennis**,The Big Wheel**,Bonfire Reel Dance**

Invece, se abbiamo degli “allievi “ che hanno già esperienza di danze, possiamo proporre uno tra i seguenti set (balli in quadrette, cioè con 4 coppie disposte sul quadrato):
Cashel Set*** ,Connemara Set ***,Clare Lancers Set***

Infine, se proprio vogliamo cimentarci (l’ultimo giorno!) in danze soliste, di grande effetto e soddisfazione, ma che richiedono esperienza, allenamento, agilità…ecc., possiamo insegnare una tra le seguenti “solo o step dances” che si danzano con soft o light shoes, cioè quelle scarpette da danza irlandesi leggerissime, tutte allacciate :Easy o Light Jig****,Easy Reel****,Slip Jig****

Gli stage di danza sono gratuiti.

TIRO ALLA FUNE
La squadra è composta da 7 persone.
Vince la squadra che trascina il capo della corda oltre la linea di mezzeria. Il giudice posiziona le squadre in tensione nei punti stabiliti e dà il via. Vengono dati dei guanti dall’organizzazione per effettuare la gara. E’ vietato lasciare la corda durante la gara pena la squalifica dal torneo. Il gioco prevede 2 sfide alternando il campo. In caso di parità una terza sfida decide la vittoria. Le varie squadre si fronteggeranno per eliminazione. E’ una gara ad eliminazione diretta. Ne rimarrà una sola.
Iscriversi sul campo e nominare un rappresentante e attribuirsi un nome. Ogni squadra dovrà corrispondere un pegno sortito da una scelta casuale fra i tanti biglietti di un contenitore. Il pegno è rappresentativo e corrisponde all’offerta stabilita dall’organizzazione.
Le gare si terranno sul campo area festival prestabilita e si svolgeranno sabato 23 e domenica 24 pomeriggio.
Tutte le offerte dovranno essere consegnate prima della gara come pegno e saranno accumulate per il vincitore della giornata di domenica fino all’ultimo sfidante entro le ore 21.00
Sabato non ci saranno premiazioni. I campioni di sabato continueranno le loro sfide domenica.
Il premio della spada di exalibur è messo a disposizione dall’associazione al vincitore assoluto del Carnyx Celtic Festival anno 2005.

Domenica 24 luglio

PREPARATIVI PER MATRIMONIO CELTICO

I due sposi dovranno provvedere agli anelli (se lo desiderano); offerte (pane, piccoli frutti, spighe, dolci…) che saranno date alle energie sottili ed a quelle che generano l'invidia e la negatività.
E’gradita la prenotazione via e-mail

Matrimonio Celtico

Durante la festa di Lughnasadh, si contraevano i “matrimoni temporanei” che duravano un anno e un giorno.
Nelle vicinanze di una sorgente veniva eretto un muro con un foro; da una parte del muro si posizionavano gli uomini e dall’altra le donne. Non potevano vedersi nella totalità; l’unico elemento visibile erano le mani.

Se ad un uomo piacevano le mani di una donna, le afferrava suggellando così la scelta. Allo scadere della prova, se tra i due la relazione affettiva non aveva avuto un esito positivo, si separavano e ritornavano al muro, dove potevano nuovamente riprovare a cercare l’Amore.

La Luna di Miele deriva proprio dal miele usato per la preparazione della bevanda sacra: presso i Celti dopo il matrimonio gli sposi potevano bere la bevanda sacra per un intero mese lunare (28 giorni).

L’idromiele avrebbe dato loro l’ebbrezza e la saggezza, e l’energia per i numerosi amplessi. Ed ecco quindi la Luna (28 giorni) di Miele
(accesso all’idromiele, la bevanda destinata alle persone sacre).

RELIGIONE

Presso i Celti e i Barbari in generale, non esisteva l'ideale di perfezione o di peccato, così come lo concepivano i Cristiani. Per i Celti la morale significava semplicemente il rispetto delle tradizioni e dei costumi tribali.

La religione dei Celti, come la maggior parte delle religioni antiche, aveva due aspetti: uno esoterico e uno popolare. Sacerdoti e
custodi della religione celtica furono i Druidi.

Il livello popolare era costituito da una mitologia accessibile e da una serie di riti che avevano pian piano inglobato anche alcuni
elementi arcaici risalenti al neolitico e provenienti da culti solari tellurici e lunari.

A Lughnasadh (pron. Lùnasa), il primo di Agosto, le giovani coppie si univano in una sorta di Matrimonio di Prova e, entro Beltain, avrebbero dovuto decidere se sposarsi o meno.

"I due sposi dovranno provvedere alle offerte che saranno date alle energie sottili ed a quelle che generano l'invidia e la negatività, che una volta chiamate e sfamate saranno allontanate dalla celebrazione.

La coppia dovrà anche scegliere una pietra semplice che sarà la loro memoria storica, che una volta lavata e purificata gli sarà impressa, attraverso il tocco, le energie della propria famiglia tramandando una tradizione e la pietra stessa di generazione in
generazione.

Si susseguiranno poi, il momento della comunione con la bevanda sacra dell'idromele, dove la coppia si metterà in relazione con il proprio divino, lo scambio della sacra fiamma dell'amore che insieme andrà ad accendere un'unica che simboleggerà la passione della loro vita.

Infine la sacra unione delle mani Il rituale si conclude con grande gioia di tutti i partecipanti con sontuosi banchetti, idromele, e festose danze circolari che rappresenteranno la continuità del tempo."

un viaggio alla riscoperta della musica per arpa nei secoli
Katia Zunino arpa celtica e voce

Da tempo immemorabile la voce ha scandito attività e vicende accompagnando l'umanità nel suo viaggio attraverso i secoli, proponendosi quale interprete della religiosità o dell'amore laico, incitando alla guerra o inneggiando alla bellezza della pace. Al pari della voce, uno strumento in particolare ha svolto funzioni analoghe: l'arpa, le cui prime rappresentazioni e raffigurazioni si perdono nella notte dei tempi. Ripercorrendo particolari sentieri musicali si potrà riscoprire la magia dell'arpa ricreando sensazioni ed atmosfere che proiettano l'ascoltatore in un mondo "segreto", forse appartenente ad un lontano passato o a un prossimo futuro. Katia unirà diversi generi musicali spaziando dalla musica antica, medioevale, barocca dell'area nordica con brani tratti dal folk tradizionale ‘celtico’ raggiungendo le sperimentazioni jazz ricercando nuove vie di comunicazione.
Il termine 'celtico' caratterizza una regione, un territorio dove è rimasta viva una tradizione di musica popolare che ha consentito di conoscere arie e melodie del passato strettamente legate alla danza. Secondo la tradizione i Celti traevano la loro origine da una gloriosa stirpe di Dei e Guerrieri, dunque consideravano l'esistenza alla stregua di un episodio da vivere in piena armonia con tutto ciò che li circondava; il loro era un canto libero, capace di giungere diretto, al di là di spazio e tempo, fino al Principio di ogni cosa.

La “folkollection” di Chiara Visentini.

Musiche dei territori Europei

Concerto di Arpa Celtica in chiave interpretativa delle evocative melodie nordiche,propone brani tradizionali irlandesi, gallesi, scozzesi, inglesi e bretoni. Lo spirito battagliero delle popolazioni celtiche, le fredde scogliere bagnate dal mare, le passioni d’amore mai spente forgiano un repertorio unico, fatto di note e di storie indimenticabili.

Vengono proposti inoltre brani della tradizione medioevale spagnola e del rinascimento italiano. I continui contatti tra diverse culture del continente costituiscono il tratto principale dell’arte europea Ad accompagnare Chiara come voce narrante Max Adler Romanziere ed editore di Ed. Nomade Psichico.

San Daniele concerti sabato 23 luglio 2005

Lino Straulino

Non è facile spiegare chi è Lino Straulino, anche perché è una persona riservata e non mostra facilmente i propri sentimenti, se non quando canta. In verità non è solo un cantante, si può dire che è un poeta. Lino, come un’abile alchimista, mescola diversi stili per esprimere quello che c’è nel suo animo, quello che più lo colpisce della natura; quei momenti che tutti noi viviamo e che presi dalla frenesia della vita moderna non riusciamo a cogliere.

Lino Straulino è un grandissimo cantautore.

Lino è un chitarrista che intrattiene un rapporto straordinariamente sensuale e profondo col suo strumento. La sua lingua, in primo luogo il suo friulano, è un torrente, musicalissimo e alato, di suoni che rotola verso il mare della comunicazione. La sua lingua è uno dei più grandi incontri con la poesia che si possano fare di questi tempi.

Attivo da vent'anni, con una discografia ricca di una diecina di titoli, Lino è l'artista dell'eterna ricerca, dell'eterna fondazione di un nuovo stile che non conosce altro stile che la libertà e la bellezza.

Mascia e Remi

Mascia e Remì sono due artisti ed animatori di Cadelbosco Sotto (RE).

Da vent’anni realizzano animazioni teatrali e musicali per adulti e bambini, nelle piazze, nei circoli, nelle Scuole Comunali e Statali dell’Infanzia ed Elementari, collaborando con le Amministrazioni Comunali di Reggio Emilia, Modena, Fabbrico, S.Polo d’Enza, Castelnovo Monti, Guastalla, Campegine, Gualtieri, Cadelbosco Sopra, Vetto d’Enza, Correggio, Casalgrande (tutti in prov. di RE), Castelvetro, Frassinoro, Cavezzo, Castelfranco Emilia, Sassuolo (tra i Comuni in prov. di MO), Casalromano (MN), Budrio (BO)...

Fin dai primi anni Settanta essi hanno sviluppato un vivo interesse per l’espressività popolare; hanno elaborato e rappresentato in Italia e all’estero animazioni e spettacoli di canti popolari con voce, chitarra e tammorra , nel tentativo di esprimere tutta la creatività della nostra storia e della nostra cultura popolare, coniugandola con il desiderio di realizzare nuove e più autentiche relazioni interpersonali.

Recentemente si sono esibiti, da soli o con la Compagnia di Danze Etniche “La Chapelloise” da essi fondata, a volte in collaborazione con il “Maitre Sonneur” di ghironda e organetto Paolo Simonazzi (ex Piva dal Carner), con la Bonifica Emiliano Veneta, i Musici, gli Shamrock e il trio di Zampogne Zampanò , in diverse occasioni pubbliche.

Attraverso la Danza Etnica, essi si sono avvicinati allo spirito e alle tradizioni di altri popoli, per stimolare se stessi e gli altri alla tolleranza e reciproca conoscenza, divenendo titolari dell’annuale “Corso di Danze Etniche” attivo presso il Circolo ARCI “Chierici” di Cadelbosco Sotto e che ha ottenuto al suo sorgere il Patrocinio dell’Assessorato alla Pace, alla Solidarietà ed alla Convivenza Civile dell’Amministrazione Comunale di Cadelbosco Sopra.

Domenica 24 luglio mattino

Meditazione in collina con Monica Smith e Nicola De Simone

La meditazione e' una esperienza antica quanto la stessa umanita'.
Da tempi immemorabili gli uomini che sentivano la necessita' di rispondere alla voce del Trascendente hanno praticato questa esperienza e si sono riuniti tra di loro dando vita ad una tradizione che ha consentito la sua tutela e la sua continuita' attraverso il tempo.

Grandi sconvolgimenti ambientali che coinvolsero l'assetto dell'intero pianeta la cancellarono dal ricordo della storia. Rimase la sola tradizione a continuare la sua opera attraverso l'umanita' tramandando l'antica conoscenza dell'uomo.

La meditazione è un importante strumento esperienziale, basato su una proprietà evolutiva totalmente naturale, che può rispondere alle esigenze fondamentali dell'uomo che cerca di capire e di vivere il significato reale della propria vita.

Questa esperienza si rivela fondamentale poiché essa consente di realizzare un benessere psico-fisico, di imparare a conoscere meglio se stessi e gli altri.

Il suono del going tibetano , una straordinaria forma musicale in grado di operare in maniera benefica sul piano psico-fisico dell'uomo e di stimolarlo alla propria evoluzione interiore.
Abbinata alla meditazione questo particolare suono e la sua vibrazione nel vuoto consente di attuare un facile approccio alla sua esperienza.
Per le sue proprietà la musica del Vuoto può essere definita come la musica del benessere e del risveglio interiore.
Essa si differenzia dalla musica ordinaria per la sua particolare e segreta struttura musicale.

Meditare con questa guida è facile e rende facile la stessa meditazione. E' sufficiente sedersi, consapevoli dell'esperienza che si sta vivendo, e ascoltare il suono lasciandosi avvolgere da esso come da una cascata di acqua cristallina.
Così in questo modo la musica può agire come una sorta di elemento catalizzatore dei processi interiori dell'uomo, stimolandolo a percezioni di piani superiori di realtà e a godere di un naturale benessere psico-fisico.

Meditare con un suono come quello del going consente di realizzare con immediatezza l'esperienza del silenzio interiore
Il Cerchio di meditazione rappresenta l'allargamento dell'esperienza della meditazione individuale ad una dimensione di gruppo in cui attuare un approfondimento naturale dell'esperienza vissuta.
La dimensione del Cerchio di Meditazione rappresenta lo spazio esperienziale in cui il meditante sperimenta la sua esperienza e in cui possono nascere ulteriori iniziative culturali spontanee, secondo la libera creatività dei partecipanti.
Nella dimensione del Cerchio è possibile realizzare esperienze altrimenti non attuabili nella dimensione strettamente individuale:
è possibile realizzare uno strumento di crescita individuale costituito dall'attività dello studio in comune e dall'occasione di confronto reciproco
è possibile realizzare rapporti umani basati sulla reciproca esperienza della meditazione che possano assolvere ai personali bisogni quotidiani
è possibile sinergizzare insieme agli altri meditanti le potenzialità della propria creatività personale in una azione più estesa e concreta di aiuto al prossimo
è possibile far conoscere ad altri i benefici psicofisici e le potenzialità esperienziali della meditazione

Nella meditazione collettiva del Cerchio, la musica del Going tibetano trova un ruolo ancora più funzionale poichè, oltre a guidare i tempi di esecuzione della meditazione, essa è in grado di sinergizzare le potenzialità spirituali dei partecipanti.
Un passo molto significativo dell'antica tradizione della meditazione che afferma: "quando due o più meditanti si riuniranno in cerchio tra di loro per vivere la realtà dello Shan, essi potranno chiedere e ottenere ciò che desiderano che sia giusto e armonico.
Lo potranno fare per loro stessi e per quanti altri verseranno nel bisogno".
Pomeriggio dopo il matrimonio

Conferenze:

Conferenza stampa su i Cerchi di grano di Bortolino Steno

Prentazione del libro “ Nel bosco qualcuno ci guarda” con Massimo Meneghini

Interventi di Monica Smith sui suoni delle campane di cristallo

Gruppo Astrologi e il cielo

CROP CIRCLES (Cerchi nel grano)
di G. Apostoli

I cerchi nel grano (crop circles) sono delle misteriose e suggestive figure circolari che, senza apparente intervento di agenti esterni, si disegnano e compaiono nei campi all’alba. Essi rappresentano esempi di arte sul terreno fra i più interessanti che si siano mai visti.
Un fitto mistero li avvolge e, nonostante le innumerevoli ipotesi sulla loro origine, nessuno è riuscito a scoprire il loro segreto.
Una tavoletta medievale riproduce la formazione di un crop circle durante l'invocazione di un sacerdote druido. Inoltre, in una stampa del 1678 è raffigurato un demone, un "diavolo mietitore", che nottetempo si divertiva a disegnare grandi cerchi nei campo di grano: cerchi uguali a quelli di oggi.

In tempi più recenti, due bontemponi inglesi hanno cercato di imitarlo artigianalmente, ma le figure, sicuramente attribuibili a questi ultimi, sono di una tale rozzezza da non poter reggere il confronto con i crop circles.

Presentazione del fenomeno
Sebbene le loro prime comparse si perdano nel tempo e nelle leggende, i crop circles, balzano prepotentemente alla ribalta in Inghilterra nel 1978, in singolare coincidenza con una grande ondata di avvistamenti UFO.
A quell’epoca vengono ritrovati dei semplici cerchi, al cui interno le spighe di grano sono piegate come se una turbolenza atmosferica, con un improvviso vortice d’aria, avesse lasciato la sua impronta nel campo, pur senza danneggiarne le piantine.
Questa è infatti una delle prime spiegazioni che viene data al fenomeno. Però i crop circles lasciano sorpresi gli osservatori per la loro improvvisa diffusione e per l’estrema precisione delle figure (si potrebbero chiamare "agroglifi"), generalmente a base di cerchi, che diventano via via sempre più complesse ed interessanti.

Attualmente, i crop circles, sembrano essere presenti in circa 50 paesi e sono stati trovati soprattutto in campi di grano, d’avena, d’orzo, di colza, ma anche nelle risaie del Giappone, sulle nevi dell’Afganistan, su prati d’erba della California,
Il paese dove il fenomeno è maggiormente presente rimane comunque l’Inghilterra, in particolare nel Wiltshire e nell’Hampshire.
La zona di per sé è mitica.

Il suo epicentro è Stonehenge, dove tra i dolmen ed i menhir misteriosamente eretti da una civiltà enigmatica nei suoi mezzi e nei suoi fini, le fantasticherie errano nell’età del bronzo. A sud-est si trova Winchester, antica capitale dei sassoni, dove ancora oggi una tavola rotonda di legno, detta "del Re Artù", richiama il ricordo di valorosi cavalieri. Infine, a sud-ovest c’è la Cornovaglia, terra celtica per eccellenza, culla dei miti non solo di Re Artù ma anche della misteriosa potenza di Mago merlino.
I crop circles stanno proliferando proprio lì, in questi anni novanta.
Grande è l’attenzione e la curiosità che continuano a suscitare. Infatti, ormai ogni anno, dalla fine del mese di Aprile alla metà di Settembre, essi ricompaiono puntualmente. Ogni anno sempre più numerosi, sempre più complessi e, incredibilmente, spesso nelle stesse località, negli stessi campi, sotto il naso degli stessi farmers, che non ne possono più ormai di tutti i curiosi che il fenomeno attira.

I numeri sono impressionanti, dal 1978 ad oggi sono stati segnalati e catalogati oltre 2.000 crop circles. Quest’anno, nella sola Inghilterra, ne sono stati catalogati più di 120.

Tutti coloro che si sono avvicinati al fenomeno hanno cercato di capire chi siano gli autori dei crop circles e che cosa possano significare. Tra le innumerevoli ipotesi, quella più diffusa è che essi siano collegati al fenomeno UFO e che rappresentino un tentativo, da parte di qualcuno di origine extraterrestre, di inviarci dei messaggi.
I crop circles stupiscono e deliziano al contempo per la loro bellezza, complessità e dimensioni. Arrivano facilmente a misurare decine di metri di lunghezza e sono costituiti da diverse tipologie di tracce e di figure di un grande precisione geometrica: cerchi, figure geometriche, formiche, apparenti costellazioni, numeri arabi, disegni simili a frattali, l’albero della vita della cabala, chiocciole, delfini, e tante altre forme, a cui solo con la fantasia si trovano corrispondenti in oggetti o cose che conosciamo.
In effetti, alcune di queste figure indubbiamente sono riconoscibili e riconducibili a simbologie che ben conosciamo, altre invece sono tuttora in attesa di una identità (sempre naturalmente se ne abbiano una).
I crop circles compaiono su terreni coltivati da privati, sui fianchi di colline, all’interno di zone e terreni militari e si possono davvero apprezzare appieno contemplandoli dall’alto (meglio se a bordo di un elicottero, come è facile che venga proposto da qualche tour operator locale).

Ci sono alcune caratteristiche di questo fenomeno che, comunque lo si voglia considerare, portano ad escludere in modo assoluto che l’origine dei crop circles possa essere naturale.
Tanto per incominciare, le piantine all’interno dei cerchi, non sono spezzate o semplicemente "piegate" ma bensì si nota che i nodi del loro stelo hanno subito degli ispessimenti e deformazioni anomali e non sono paragonabili a quelli delle piantine "normali". In corrispondenza di questi nodi anomali, usandoli come fossero snodi, le piantine variano il loro assetto di crescita: escono dal terreno verticali (come al solito) e poi piegano di qua o di là, parallele al terreno … e continuano a crescere come se nulla fosse.
I chicchi di queste piantine, sempre all’interno del cerchio, sono anch’essi "diversi": sono più grossi e denotano mutazioni di tipo genetico (se si piantano questi semi, per esempio, il loro sviluppo porterà ad una nuova piantina anch’essa che cresce inclinata, come la pianta originaria).

Inoltre, all’interno del disegno, le piantine non sono mai piegate tutte nella stessa direzione, ma bensì in direzioni diverse, ma non casuali. La trama del disegno viene costruita unicamente sfruttando la disposizione delle piante, ora piegate in senso, ora in un altro, ora non piegate affatto, ora addirittura quasi intrecciate fra loro. Dall’alto questo lo si nota bene, perché la diversa disposizione delle piantine coricate dolcemente, le une sulle altre, in una direzione o in un’altra crea dei piacevoli contrasti di colore.
Queste cose le possono constatare tutti.
Altre caratteristiche del fenomeno hanno a che vedere con gli animali, le persone e le cose.
Per esempio, gli uccelli quando atterrano all’interno di crop circles già formati sembrano disorientati e non atterrano planando, ma bensì scendendo a spirale.
Alcune persone, entrate in un cerchio appena formatosi hanno subito un disorientamento analogo: lampi o problemi alla vista, disagio, percezione di un brusio o un suono acuto.
Infine, apparecchiature di tipo elettronico (cineprese, telefonini, macchine fotografiche) non funzionano spesso correttamente all’interno di un crop circle di recente formazione.
Non rimane da dire altro che il fenomeno è così fantastico, artistico e ricorrente che non si può non andare a vederlo di persona.

"Samhradh"

Sathya Argentieri - Flauto Traverso
Mario Lipparini - Wire-Strung Harp (Arpa Bardica)
Silvia Raule - Arpa Celtica corde nylon - Salterio ad Arco
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"Samhradh" in Gaelico significa Estate. E' all'Estate, all'allegria, spensieratezza, e ricchezza dell'Estate che ci ispiriamo. La musica irlandese, scozzese, galiziana, la musica popolare di tutto il mondo, può contenere tutta l'allegria delle feste paesane e l'ebbrezza delle serate in osteria, il trasporto della preghiera o il ricordo delle persone forti e importanti per il proprio paese. Abbiamo voluto riascoltarla e arrangiarla come a noi trasmette meglio queste immagini e queste atmosfere, ed ora la presentiamo a voi per condividerne i momenti migliori.

Programma

Una sera attorno ad un fuoco nell'aria si espande l’odore di un legno di mirto e il buio del bosco è percorso da sciami di stelle che ne stemperano l'oscurità.

La fiamma rischiara volti che provengono direttamente da un passato più antico della storia e le parole che risuonano nell'aria raccontano verità sconosciute all'uomo di oggi,fatte di sentimenti ancestrali legati a elementi naturali.

Il suono delle voci è profondo e rispettoso perchè le storie che si raccontano sono la base della vita che si trasmette tra le generazioni senza che nulla sia scritto. Assistere a una di queste sere magiche è un raro privilegio, sentirsi partecipi di quello che si sta vivendo è un sentimento personale.

Vivere un contatto con un evento celtico può essere l'occasione di un 'esperienza al di fuori del tempo che collega passato, presente e futuro in un'unica soluzione. La natura,il vento, gli animali e i Celti erano una cosa sola e il legame con la terra in loro era talmente grande che il tutto conferiva ad Essa.

Quando ancora si accendono i fuochi e ritornano i racconti ,questi pochi secoli si perdono nella notte dei tempi, il buio libera le sequenze del calendario e torna ancora reale tutto quel mondo che gli uomini Celti hanno creato e conservato per chi abbia abbastanza cuore da entrarci dentro.

Carnyx Celtic Festival
III Edizione
Festival di musica, danza, arte e cultura celtica
Quando il vento appare nei sogni, esso annuncia che sta per svolgersi un avvenimento importante, si verificherà cioè un cambiamento.La divinità può apparire accompagnata dal dolce mormorio del vento o nel fragore della tempesta.
Pare che soltanto gli orientali possano comprendere il significato dello spazio vuoto ( dove soffia il vento ) che è un potente simbolo di energia.
Il Vento simboleggia lo Spirito e lo Spirito soffia dove vuole. Oggi il vento è molto significativo perché soffia sul Carnyx Celtic Festival

uno spirito libero …………………

Un ciclo di eventi dal Solstizio d’Estate a Lughnasadh
Ad ogni appuntamento un messaggio di armonia e di pace per realizzare un sogno
accendendo una candela da un'altra candela, incidi un messaggio, tieni le mani vicino alla fiamma,
e fatti invadere dall’intenso calore che anche una piccola fiammella può emanare.
Il Festival è un inno alla libertà, ognuno è libero di vivere quest'esperienza sprigionando le proprie emozioni come meglio crede, nel rispetto civile di tutti e della Natura che ci ospita.

22 giugno 2005
Villaggio San Francesco Porto Santa Margherita ( Caorle-Ve)
http://www.villaggiosfrancesco.com/

Alban Heruin, (solstizio d'estate) letteralmente luce nella riva, la festa si colloca al centro dell'anno per il calendario celtico proprio come la spiaggia è il luogo di unione perfetta tra il mare e la terra ,dando vita ad un'unica entità
Concerto d’arpa celtica all’alba in riva al mare
ore 7.30 Katia Zunino

San Daniele del Friuli 23 e 24 Luglio 2005

Artigianato celtico e liuteria antica da tutta Italia, birra, idromele e prelibatezze divine

Sab 23 e dom 24

Stage di strumenti musicali dell’area celtica :cornamusa, canto gaelico con Pier Franco Zerbini e Stefania Bongioanni

Troverai in giro”Le aganis “

Stage di danza celtica con Mascia e Remi

Safarà, battaglie tra romani e galli con il De Bellis Antiquitatis, regolamento Dba, vuole essere un connubio tra storia e gioco per rievocare le antiche Battaglie di una volta e cambiarne anche l’esito.

“ La festa dei folletti
Selvillia (la fata dei Boschi) insieme a fata Florinda (la fata dei Fiori) raccontano i segreti della loro natura
Flò la magica truccatrice, Narratori, musici, bardi, personaggi fantastici per le vie della città

Sabato 23

Alla corte di Rè Artù, le magie di Mago merlino

Conferenze: “I Cerchi di Grano “con S. Bortolino, “Racconti sulla natura “ con Massimo Meneghini

Concerto con Lino Straulino

Concerto con Monica Smith e le Campane di Cristallo

Domenica 24

Meditazione eco spirituale al mattino, in collina con il suono del Gong di Monica Smith e con Niki De Simone

Stage di arpa celtica

Matrimonio celtico con Mascia e Remi.

Concerto arpa celtica e canto con Katia Zunino “ I Suoni Perduti”


Domenica 31 Luglio

Comune di Frisanco

Località :“L’andrì Scur”

Lughnasadh festa dell’amore e della fertilità
Alice Castle
La Ruota della vita
La natura, grande madre, antico grembo dove ritornare a conclusione della vita e per poi rinascere è il tema centrale del racconto: attraverso i miti e le leggende celtiche rivivono i primordi della creazione, quando dall’acqua fiorì la vita, l’albero sacro e gli dei.

5/6/7 Agosto Festa della Lavanda

La lavanda è un profumo porta fortuna che tiene a distanza gli influssi negativi.
La lavanda si esprime nel colore dei nostri spazi,nell’arredo e negli oggetti,nell’abbigliamento e nei prodotti per la cura del corpo e della casa.
Rappresenta un progetto che vuole dipingere
le montagne di viola.

Moggio udinese
"Samhradh" La musica irlandese, scozzese, galiziana

-Chiusaforte
Danze Scozzesi,Irlandesi e Basche con il gruppo
A.S.A.Cu.Or.E.

Venzone
La “folkollection” di Chiara Visentini.
Ad accompagnare Chiara come voce narrante Max Adler

Musiche dei territori Europei

Concerto di Arpa Celtica in chiave interpretativa delle evocative melodie nordiche,propone brani tradizionali irlandesi, gallesi, cozzesi, inglesi e bretoni.

Per saperne di più su gruppi,musicisti e appuntamenti entra in www.yumi.it e in Carnyx vai alla pagina festival

informazioni: Baobab cell. 3200291340 -- info@yumi.it baobab@yumi.it info@carnyx.it
Proloco S.Daniele tel. 0432.941560 - Friuli Collinare tel. 0432.889547 - 0432.889507

COME RAGGIUNGERE IL LUOGO DEL FESTIVAL

Dalla tangenziale di Mestre –Venezia, proseguire in autostrada in direzione Trieste fino all’uscita di Portogruaro.

Prendere successivamente la direzione di Pordenone ed uscire a Cimpello proseguendo sulla superstrada per Sequals. Uscire a Spilimbergo e seguire le indicazioni verso San Daniele del Friuli.

Villanova di san Daniele del Friuli è attraversata dalla ss 463 che collega Gemona del Friuli a nord (a km 18 circa) con Codroipo a sud (a 20 km circa).

Da Udine si può percorrere la ss 464 in direzione Spilimbergo fino all’altezza della rotatoria di Dignano.

Qui si incrocia la ss 463 che verso san Daniele del Friuli ci porterà a Villanova.

Raggiunto l’abitato, da sud, all’altezza del semaforo sulla ss 463 fronte chiesa, si gira a sinistra per due chilometri circa.

Alloggi in bed and breakfast info@sandaniele.com www.tourism.friulicollinare.it

carnyx@yumi.it baobab@yumi.it cell 320.0291340 Proloco S.Daniele 0432.941560


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