PALLA MAZZETTI “IL
GIOCO DELLA MORTE"
E CATERINA VERTOVA
Mazzetti d'Altavilla
Altavilla Monferrato (AL)
di Alexander Màscàl
foto Matteo Saraggi
Serata tra gli alambicchi e le vinacce trasformate magicamente
in raffinate Grappe Mazzetti d'Altavilla per un evento insolito
anche se qui, sulle colline del Monferrato, tra vigneti e storia
l'inconsueto è di casa presso questa raffinata e scenografica
enoteca, che oltre a proporre le sue Grappe e altri prodotti del
territorio promuove serate culturali come questa della presentazione
del libro "Il Gioco della Morte" (ed. CambiaMenti),
un avvincente social noir ricco di spunti di critica sociale e
riflessioni sul tema della libertà individuale, a cui era
presente l'autore Mario Pinzi, che ha parlato del suo libro accompagnato
dalla lettura di alcuni passi dall'attrice e presentatrice televisiva
Maurizia Cocchi.
La Mazzetti d'Altavilla ha sostenuto questo evento perché
i diritti d'autore provenienti dalle vendite del libro verranno
donati all'A.I.L., l'Associazione Italiana contro le Leucemie,
per l'acquisto di una macchina attrezzata per l'assistenza domiciliare
dei malati terminali di leucemia.
Ospite a sorpresa è stata Caterina Vertova, celebre attrice
di tv, cinema e teatro, attualmente in televisione con la soap
Cento Vetrine. La Vertova ha incontrato gli ospiti ed ha intrapreso
un amichevole dialogo con l'autore.

Grapperia, elegante enoteca, palcoscenico culturale
e punto di incontro tra cultura e gastronomia non poteva mancare
l'abbinamento enogastronomico: al termine della presentazione
la Mazzetti d'Altavilla ha offerto un ricco buffet con prodotti
tipici e cocktail a base di grappa.
Interessante, raffinato e insolito il menù che si allaccia
alla produzione della Mazzetti ma anche all'uso della loro produzione
in cucina in abbinamento a produzioni di varie Regioni italiane.
APERITIVO:
Plautus Touché con Touché - Acquavite di vino Ruché
Mosquito alla Menta Fresca con Grappa di Moscato Invecchiata
MENU':
Degustazione di Salumi Crudi Monferrini e Toma Piemonte
Insalata di Julienne di finocchi in bagna cauda
Tonno e Borlotti con battuto di Cipolle Rosse di Tropea e spezie
Galletto alla Piemontese con verdure alla Grappa di Nebbiolo da
Barbaresco
Crostone di Altamura con crema di Gorgonzola, pere e frutta secca
Friciulin alla moda antica
Cascata di Wurstel con salsa Hot Pepper
Carnaroli in risotto alla moda reggiana, con glassa
all'Aceto Balsamico Mazzetti l'Originale mantecato al Parmigiano
Reggiano
Arista di maiale e patate cotte in alambicco tra
le vinacce di Barbera con battuto di rosmarino, bacche di ginepro
o olio extravergine di oliva, condito con emulsione di Grappa
Marrons Glacés e Grappes Flambar
Cioccolatini alla Grappa Spirito Fondente
Degustazione di frutta e zuccherini Zen.
Caffè. Degustazione Selezione Grappe Piemontesi
Mazzetti d'Altavilla.
Vini in accompagnamento: Ruchè di Castagnole Monferrato
Tenuta Luca Ferraris, Barbera d'Asti Le Rose Cantine Natta

MAZZETTI D'ALTAVILLA
Nel 1846 Filippo Mazzetti (1916-1855) fondò a Montemagno
(AT) una distilleria per la produzione della Grappa.
Va ricordato che in quell'epoca le vinacce da cui si distilla
la Grappa erano considerate materiale di scarto della produzione
di vino. Mentre oggi questo "avanzo" viene selezionato
e conservato per poi distillarlo, un tempo non subiva alcun trattamento
selettivo in quanto i viticoltori erano privi di conoscenze tecniche
e così purtroppo questa preziosa materia che può
essere trasformata in pregiato distillato, la Grappa, veniva scartato
o male utilizzato.
Oggi si usano le vinacce migliori, ma già in quegli anni
Filippo Mazzetti non senza poche difficoltà di trasporto
girava per Langhe, Roero, Monferrato e Canavese alla ricerca del
meglio da cui ricavare la sua produzione di pregiate grappe.
Anche il figlio Luigi (1842-1911) seguì l'esempio paterno
nella ricerca del prodotto migliore, intanto trasferì la
distilleria ad Altavilla Monferrato (AL)
Il tempo passa e nuove generazioni si sostituiscono alle precedenti
ma sempre volte alla ricerca del meglio per divenire una realtà
produttiva ad alto livello.
Felice (1902-1981) e Franco creano una delle grapperie più
prestigiose e premiate in Italia e all'estero.
La generazione attuale è la sesta, si chiama Cesare, Nicoletta,
Claudia, Giorgio e presentano la loro collezione di quindici Grappe
di monovitigno (tutti Piemontesi) vanto di oltre 160 anni di distillazione
come "arte" e professionalità, una tradizione
che prosegue nel tempo...
Mazzetti d'Altavilla - www.mazzetti.it

CATERINA VERTOVA
Incontrare un'artista non significa conoscere ogni cosa di lei
e la presenza inaspettata coglie di sorpresa così mi privo
del piacere di sfruttare al meglio l'occasione e di porre delle
domande all'illustre ospite, ma poichè non accetto di essere
sconfitta semplicemente perchè "ignoro o non conosco
più profondamente qualcosa o qualcuno" eccomi a sopperire
alla mancata possibilità di un'intervista in loco e a curiosare
nella carriera di Caterina Vertova.
La ascolto, la osservo e ne studio ogni sfumatura che mi consenta
di descrivere di lei in modo diverso dal solito elenco di "ha
fatto questo e ha fatto quest'altro" che il lettore potrà
trovare sparso in ogni sito!
Cosa cerco in un personaggio è sempre quel lato oscuro
che lo riflette come in uno specchio e le cose che intuisco restano
racchiuse nella mia mente che poi le trasformerà in questo
scritto.
Arriva d'improvviso, annunciata molto prima e quasi come un "suo"
gioco di attesa per rendere più importante l'attimo.
E arriva prorompente tanto da monopolizzare immediatamente il
pubblico e la serata: è lei a condurre il gioco!
La immagino fanciulla ma non riesco ad immaginarmela ferma per
più di un minuto e già vedo in quella giovane figura
due immagini: una fragile, dolce, l'altra irrequieta, ambiziosa,
caparbia, ostinata e intraprendente, incapace di accettare una
sconfitta, una porta chiusa e la vedo intenta a giocare ma qualunque
sia il gioco, di bimba o di donna è sempre lei a dettare
le regole e a chiuderlo.
... Ma quale delle due Caterina è quella vera e quale quella
dello specchio neppure io riesco a comprenderlo con certezza.
Quale è la Vertova fragile e dolce che maschera le sue
paure di donna con una sorta di aggressività psicologica
sul pubblico, nella vita privata e, perchè no, su sé
stessa? Quale è quella vera e quale il riflesso nello specchio?
Quale è quella reale e quale quella ... dell'attrice...
Immagino che la realtà sia quella di una donna molto fragile,
una donna che seppure tra mille persone che la acclamano si senta
sola, una donna che teme l'abbandono delle persone che la circondano
e della vita che passa troppo veloce, una donna che non accetta
siano gli altri a dirle "Addio". Sì, decisamente
è questa la Caterina Vertova che preferisco perchè
è l'immagine di una Donna con tutte le sue emozioni, i
suoi sentimenti, le sue paure, le sue speranze, le sue lotte,
le sue fragilità che cela sotto la scorza rude e le contraddizioni
persino con sé stessa.
... Ma forse perchè è quella che più assomiglia
ad una donna...
BREVE BIOGRAFIA
Caterina Vertova, attrice con una carriera teatrale e cinematografica
che la vede accanto ai grandi registi si è diplomata alla
prestigiosa scuola del "Piccolo Teatro" di Milano, in
seguito si è specializzata alla "Lindsay Kemp"
di Londra, al "Actor's Studio" di New York e alla scuola
di acrobatica "Ecole Nationale du Cirque" di Parigi.
Volto noto, protagonista di produzioni televisive e cinematografiche
ha lavorato con registi come, Giorgio Strehler, Luigi Squarzina,
Mario Missiroli, Giuseppe Patroni Griffi. Ha interpretato film
importanti tra cui "Ginger e Fred" di Federico Fellini,
"Il macellaio" con Alba Parietti, "Natale a Miami"di
Neri Parenti, con Massimo Boldi e Cristian De Sica, "Ho voglia
di te" con Riccardo Scamarcio.
Per la Rai ha interpretato diverse serie televisive tra cui: Il
Conte di Montecristo, Racket, Incantesimo, Lui e lei, Inviati
speciali, Commesse, Sospetti, Il Commissario Vivaldi, Il maresciallo
Rocca, Zodiaco, Don Matteo, Soraya, Incantesimo.
Canale 5: Camilla, Villa Ada, Il bello delle donne, Il Commissario,
Ho sposato un calciatore, Cento Vetrine.