AUSTRIA - UNGHERIA
- ROMANIA -
MOLDOVA - UCRAINA - RUSSIA
( 5 Luglio - 18 Agosto
2007)
(testo e foto di Marcello Carucci)
Dopo gli ultimi controlli la moto necessitava
di un’ ulteriore definitiva messa a punto,poichè
presentava ancora un eccessivo riscaldamento del motore,
con uscita del liquido refrigerante, ed un folle che non
entrava a moto ferma, ma solo in movimento.
Il desiderio di partire, però piu’
forte delle necessità della moto ed eccomi pronto
per la meta:la Russia.
È il 5 luglio, dopo
pranzo mi riposo qualche ora e decido di partire con il
fresco per viaggiare tutta la notte, eludendo il caldo eccessivo:oggi
il termometro segna quasi 40 gradi.
Finalmente è ora, preparo la moto, saluto i familiari
e via per una nuova avventura.
Sono le 17,40 : ultimo controllo al mezzo, ai bagagli e
documenti prima di mettermi in viaggio.
Non vedo l’ora di raggiungere Silvia, la mia compagna
che mi aspetta in Moldova, per poi proseguire
insieme in vacanza.
Viaggio tutta la notte fermandomi ogni tanto in autogrill
per prendere un caffè, in modo da tenermi sveglio.
Arrivato in Austria trovo subito pioggia e freddo (il termometro
segna 10 gradi), mi copro con tutto quello che ho, ma la
notte tra i monti austriaci è veramente fredda. Sono
costretto a sostare più volte in stazioni di servizio
scaldandomi con te caldo.
Continuo a viaggiare tutto il giorno seguente. A sera tardi,
arrivo a ad Orada in Romania, dove finalmente mi riposo.
La mattina successiva alle 7 parto e continuo ostinato il
mio viaggio; dopo ben 12 ore di moto, confortato solo dai
bei paesaggi che incontro, alle 19 arrivo in Moldova, avendo
percorso in due soli giorni 3479 km.
Giunto a casa dei familiari di Silvia mi riposo per poi
ripartire insieme.
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È il 10 luglio
Collocate le borse sulla moto, alle 8 salutiamo la famiglia
e diamo avvio alla nostra avventura. Prima sosta alle 12,
al confine Biroul vamal, dove attendiamo un’ora per
prendere il barcone che deve portarci sull’altra sponda.
Qui siamo in Ucraina e dopo altri controlli,
proseguiamo.
Alle 20 siamo a Kiev, che rivedo dopo anni. E’ irriconoscibile,
lussuosa, belle macchine, alberghi di tutte le categorie,
ma purtroppo senza piu’ quel fascino e mistero di
antica città dell’est che conobbi quattro anni
prima.
Mi chiedo come sia potuto succedere tutto questo nel giro
di pochissimo tempo.
Pernottiamo in un confortevole albergo a quattro stelle.
La mattina transitiamo al confine ucraino, dove iniziano
i controlli russi. Fare l’ assicurazione di 150 €
euro( la nostra non è valida) passare i controlli
di passaporti, visti, moto ecc ci portano via quasi due
ore. Finalmente siamo in Russia, proseguiamo fino alle 22
( ci sono due ore di fuso orario rispetto all’Italia)
riposiamo in un discreto albergo nella località di
Breamsk.
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È il 12 luglio
Partenza alle 9,30 cerco di rispettare i limiti
di velocita’ ma spesso mi lascio andare alla potenza
della mia 1300. Ahimè viene fuori un poliziotto che
agita velocemente un manganello. Penso subito che è
finita la vacanza, ma grazie a Silvia che conosce perfettamente
il Russo, ci lascia andare augurandoci “dobrii puti,che
significa buon viaggio,con la raccomandazione di andare
piu’ piano. Ringraziamo entrambi in russo, gli tendo
la mano e con un sorriso mi allontano.
Ora cerco di rispettare rigorosamente i limiti sulle super
strade che attraversano immense foreste con rari benzinai.
Intorno alle 18 locali siamo finalmente a Mosca,
bella, immensa e pulita.
Tre interi giorni li dedichiamo alla visita della città,
prendiamo la metropolitana che è il modo più
comodo, rapido ed economico per spostarsi.
La metropolitana di Mosca è meritatamente famosa
per le opere d’arte e il design di molte sue stazioni,
parecchie delle quali rivestite con marmi bianchi, bassorilievi,
stucchi, mosaici e affreschi.
Generalmente i treni sono puntuali ed è raro che
si aspetti lungo i binari per più di 40 secondi,
di solito i treni delle stazioni ferroviari sono piuttosto
simili e si ispirano alla storia e alla vita quotidiana
del popolo sovietico.
(veramente stupiti per compostezza, pulizia e puntualità
cosa ahimè qualità che mancano nelle nostre
grandi città italiane).
Dapprima visitiamo l’intero Cremlino, il simbolo non
solo di Mosca ma dell’intera Russia, da qui che Ivan
il Terribile diffuse il terrore, Napoleone assistette all’incendio
di Mosca, Lenin teorizzò la dittatura del proletariato,
Chruscev combattè la guerra fredda, Gorbaciov promosse
la perestroika ed Eltsin invento’ la nuova Russia,
sulla Piazza Rossa, ammiriamo i colori sensazionali della
cattedrale di San Basilio e facciamo qualche foto con i
sosia di Stallin,Lenin e Puttin.
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La sera del 15 luglio prepariamo la prossima
sosta.
La mattina seguente visitiamo Pereslavl-zalessky sulle sponde
del lago Pleshcheevo quasi a metà strada tra Mosca
e Yaroslavl, ove si può apprezzare la tranquilla
atmosfera di campagna.
La città è caratterizzata da strette stradine
sterrate con case costruite da tronchi, spesso decorate
da lavori di intaglio e circondate da giardini in fiore.
Subito dove visitiamo Rostov, una piccola citta’ attraversata
dal fiume Don.
La giornata seguente è la volta di Kostroma antica
città che si trova a 300 km da Mosca.
La vediamo e pernottiamo, il giorno dopo attraversiamo Vladimir
e Suzdal quest’ultima conserva una buona parte degli
edifici piu’ antichi e l’atmosfera che si respira
è quella di un centro di campagna sembra uscita da
un libro di fiabe, per proseguire nella bella città
di Nizhny Novgord dove rimaniamo due notti è chiamata
a volte la terza capitale della Russia è meno cosmopolita
di Mosca e San Pietroburgo, ma il suo antico Cremilino sulle
rive del Volga che ghiaccia d’inverno, ne fa un posto
veramente invitante, da rimanervi alcuni giorni.
La nostra intenzione è arrivare oltre gli urali in
Asia.
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Il 20 luglio, intorno alle 23, giungiamo
stanchi e affamati a Kazan, una delle più antiche
città tatare della Russia, risalente al 1005.
Lo spettacolo che ci serba questa città è
indimenticabile: ci colpisce subito la moschea Kul Sharif
illuminata, all’interno dello storico Cremlino.
Siamo arrivati in terra Tatarstan, patria dei discendenti
di una tribu’ nomade di origine turca che portò
distruzione e rovina nell’antica Russia.
Questo stato autonomo è carico di suggestioni dell’Asia
centrale.
Da queste parti si vedono i cartelli con scritte in due
lingue e la bandiera tatara.
Le giornate seguenti visitiamo lo stupendo Cremlino, che
nel 2000 l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità
esso ospita gli uffici governativi e luoghi di culto oltre
a bellissimi parchi.
Questi tre giorni trascorsi qui rimarranno nei nostri cuori
e nelle nostri menti.
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Il 23 luglio, dopo una ricca colazione,
indossiamo le tute antipioggia e ci allontaniamo sotto la
pioggia destinazione Ufa.
Faccio molta attenzione perché piove, il manto stradale
non è dei migliori, la temperatura rispetto a Mosca
si è abbassata notevolmente almeno di 10 gradi, il
traffico di tir è intenso, ma non demordo anche perché
grazie alla mia partner che conosce alla perfezione il russo,
mi sento sicuro e pronto ad arrivare il piu’ lontano
possibile.
Giunti ad Ufa capitale della repubblica autonoma del Bashkortostan
ci rechiamo alla ricerca di un albergo, ma i pochi che ci
sono pretendono delle cifre spropositate che non abbiamo
trovato neanche a Mosca.
Stabiliamo di continuare malgrado stia facendo buio e a
sera tardi a causa del fuso orario 4 ore in piu’ rispetto
all’Italia, troviamo un motel dove non esitiamo a
fermarci per dormire.
Qui che stabiliamo di rientrare in Moldova, perché
il tempo sta nuovamente peggiorando cosi anche la rete stradale
abbiamo macinato moltissimi chilometri si rientra
L’indomani ci fermiamo a pranzare a Samara ma la visitiamo
in moto perchè non ci interessa è molto caotica.
Dopo un caffè proseguiamo fino al tramonto e passiamo
la notte in una dimora situata lungo il percorso: è
molto economica e dobbiamo adattarci a dormire su dei divani.
Notiamo in serata enormi tir che percorrono la strada verso
le citta’ più grandi.
La tappa successiva è Voronezh, dopo
15 ore di estenuante viaggio, sostiamo in un piccolo albergo
economico.
Al mattino, molto presto ci svegliamo, infatti dobbiamo
attraversare il confine e tutta l’Ucraina.
Arrivati al confine iniziano questioni: non abbiamo tutte
le registrazioni degli alberghi e cosi la polizia doganale
russa ci trattiene oltre un’ora per dare e avere spiegazioni.
E’ ancora Silvia che chiarisce tutto finchè
possiamo ripartire senza pagare nessuna sanzione.
Stressati, innervositi cerchiamo di recuperare il tempo
perduto. La temperatura è nuovamente alta e viaggiamo
per 15 ore giungendo a Carpineni (Moldova) in tarda serata.
Il 16 agosto, con comodità,
partiamo dalla Moldova attraversiamo la Transilvania in
tutto il suo splendore, Ungheria e Austria, in quest’ultima
troviamo temporali ma tutto va bene.
Il 18 agosto siamo in Italia
e ci fermiamo Tarvisio.
Il 19 mattina partiamo per essere nelle
prime ore del pomeriggio a Roma.
Abbiamo percorso nella sola Russia oltre 9000km per un totale
di oltre 15000 nell’intera vacanza.
Un grazie a tutti gli sponsor che mi hanno sostenuto in
questo viaggio.
Bergamaschi, Bertoni, castrol,autocarrozzeria Sosio, Dunlop,
nissin d.i.d. k&n T