Viaggiare - Diari di Viaggio


PASQUA 2003 A BARCELLONA

(e un po' di Francia del Sud)

di Armando Vaghi


Periodo: 18-27 aprile 2003

Mezzo: ELNAGH DORAL 114 Transit TD 2.5 gem.

Km.totali percorsi: 2620

Equipaggio: io, mia moglie Sandra e i miei figli Michele e Stefano.

Sosta: libera e/o aree sosta, campeggi.

NOTE DI CARATTERE GENERALE


LE STRADE
Per quanto riguarda la parte francese del viaggio abbiamo utilizzato le magnifiche statali, e un po' di autostrada per saltare la Costa Azzurra. Per quanto riguarda la parte spagnola abbiamo utilizzato le statali che abbiamo trovato di ottima fattura, alcune vie secondarie sulla strada del ritorno e tratti di autostrada.

LE SOSTE
Abbiamo usufruito di aree di sosta segnalate sia in territorio italiano che francese, mentre per la sosta a Barcellona siamo approdati al magnifico campeggio de "LA BALLENA ALEGRE" (www.ballena-alegre.es) poco a sud della città ma ottimamente collegato con servizio di bus pubblico.

ITINERARIO
E' stato pianificato con l'ausilio dell'atlante stradale della Francia Michelin (ed. 2002),carta turistica della Catalunia e di Barcellona,internet, programmi del tipo ROUTE 66.

DOCUMENTAZIONE AL SEGUITO

Come al solito la documentazione l'abbiamo reperita soprattutto attraverso internet, sui siti:
www.campereavventure.it,
www.turismoitinerante.com,
www.taccuinodiviaggio.it
www.tourspain.es

Inoltre abbiamo portato i depliants ritirati presso UFFICIO SPAGNOLO DEL TURISMO in Italia via Broletto, 30, 20121 MILANO (milan@tourspain.es), opuscoli turistici e come al solito abbiamo portato con noi quello che chiamiamo il libro delle meraviglie: un raccoglitore pieno di itinerari prelevati dai siti dedicati al turismo itinerante, che in certe occasioni si può rivelare ottima lettura di relax.

CONSIDERAZIONI PERSONALI
Tutto è andato bene. Sui molti diari di viaggio letti si parlava del pericolo furti sui mezzi ricreazionali sia nel sud della Francia che nella zona di Barcellona ; abbiamo fatto tesoro del consiglio di questi amici e abbiamo evitato soste selvagge, aree autostradali e via dicendo. Ci siamo sentiti comunque sempre sicuri forse perché non era periodo di esodo estivo,anche se abbiamo incrociato parecchi viaggiatori. Vogliamo però credere che la nostra buona stella che sempre ci accompagna nelle nostre avventure ci abbia protetto.

DIARIO DI BORDO

venerdì 18 aprile 2003 - TRESCORE (I)-LOANO (I)  

Km.parziali:       280 Km totali:    280

Terminata la giornata di lavoro prendiamo la decisione di anticipare a questa sera la partenza per la nostra nuova avventura. Per la prima volta visiteremo la Spagna con il nostro Doral. Tutto è pronto, rompiamo quindi gli indugi e partiamo alle 18,30 da casa. La scelta di partire in tarda serata ci porta bene in quanto non troviamo traffico (mentre la mattina seguente sapremo poi che sarebbe stata un calvario!). Il tragitto autostradale da Bergamo alla riviera ligure di ponente è il solito, quindi parecchi camper in viaggio e alcuni già in sosta notturna nelle aree autostradali. Arriviamo verso le 21,30 in quel di Finale Ligure dove pensiamo di sostare per la notte, ma l'area è già completa; ci dirigiamo quindi verso Loano e troviamo miracolosamente posto nell'area comunale di via fornaci (10€ per giorno). 

sabato 19 aprile 2003 - LOANO (I)-PALAVAS (F)

Km.parziali:     487         Km totali:      767

 Passiamo una buona nottata ristoratrice e quindi dopo la colazione riprendiamo il nostro viaggio con il sole che riscalda subito. Siamo in anticipo rispetto a quanto pensavamo e dalla radio ci giungono notizie di traffico molto intenso e rallentato sulla direttrice Milano-Savona-Ventimiglia. Ci rendiamo conto che la mossa di partire la sera prima è stata azzeccata; davanti a noi non ci sono colonne e rallentamenti per cui in poco tempo siamo oltre confine. Per superare velocemente la Costa Azzurra proseguiamo sull'autostrada che anche se un po' cara (11,4 € dal confine a Frejus est) ci consente di arrivare appunto a Frejus in orario per il pranzo. Nel frattempo il tempo và peggiorando e dopo il sole e il vento arrivano le prime nuvole grigie. Seguendo le indicazioni avute dall'amico Gianni ,"viaggiatore d'avventura",riprendiamo l'autostrada sino a Brignoles (6,9 € da Pouget a Brignoles).Da qui in avanti utilizzeremo soprattutto viabilità normale. Con la N7 passiamo da Tourves, St.Maximin e quindi prendiamo la D6 verso Trets, poi Gardanne. Questo tragitto lo percorriamo in assenza di traffico per cui diventa rilassante, subito le tossine di mesi di lavoro e di spostamento nel traffico lombardo se ne vanno, lasciando il posto a una sana sensazione di vigile relax. Giungiamo nei pressi dell'autostrada che collega Marsiglia a Martigues, la percorriamo proprio in questa direzione, tra l'altro è gratuita! Giunti a Martigues prendiamo la N568 in direzione Arles; superiamo Fos sur mer e costeggiando un immenso territorio militare percorriamo questo tratto di 30 Km di strada diritta con un forte vento laterale che però non ci crea molti problemi. A ovest di questa landa sconfinata si distende la Camargue che ancora non abbiamo visitato. Luoghi che molti turisti del plein air conoscono come Salin de Giraud,Port St.Louis dove sfocia il Rodano, e soprattutto la Plage de Piémanson, luogo naturale e selvaggio dove molti camperisti hanno posato le loro ruote. Nel nostro viaggio questa deviazione non è prevista quindi proseguiamo per Arles e quindi con la D570 e poi la D58 per Aigues Mortes. Le nuvole cariche di pioggia non ci consigliano la sosta per visitare questa cittadina per cui proseguiamo con la D52 verso La Grande Motte dove inizia un tratto di strada che divide lo stagno di Mauguio dal mare del golfo di Lione. In questo tratto di strada facciamo conoscenza per la prima volta dei fenicotteri rosa. Sono tutti fermi nell'acqua, il vento forte non li aiuta a volare, sono comunque tantissimi e a gruppetti creano un alone rosa nel panorama dello stagno. Scattiamo alcune foto e la telecamera impressiona questa immagine naturalistica che solo l'assenza di sole non rende sublime. Il vento si fa' ancora più forte e percorriamo i 10 Km di strada tra le due rive ammirando i fenicotteri e mantenendo un'andatura molto lenta, quasi da safari africano. Arriviamo quindi a Palavas dove ci fermiamo per la notte nell'ottima area di sosta nel porto fluviale HALTE CAMPING CAR (8€ al giorno).


domenica 20 aprile 2003 (pasqua) PALAVAS- NARBONNE PLAGE

Km.parziali:       144 Km.totali:     911

Ottimo risveglio anche se la pioggia tanto minacciosa ieri pomeriggio, oggi scende copiosa come durante la notte scorsa. Buona Pasqua, siamo in molti equipaggi qui a Palavas, e visto il tempo così poco allettante ce la prendiamo comoda con le operazioni di risveglio e colazione. Smette di piovere decidiamo perciò di fare visita alla cittadina portuale che non sembra molto animata. Non ha nulla di particolare questa città ma vista la giornata festiva non abbiamo fretta di ripartire;bighellonando per le vie facciamo spesa e quindi torniamo all'area. Partiamo quindi in direzione Montpellier, deviando subito per Sète con la N112. Verso mezzogiorno siamo a Sète e il traffico intorno alla città è molto sostenuto. Evitiamo la visita alla località LA CORNICHE proprio per le colonne d'auto che si dirigono in questo posto, prendiamo quindi la via che porta ad Adge e ci fermiamo lungo la strada che separa il mare dal bacino di Thau. Sono 13 Km. di strada che costeggia da un lato il mare e dall'altro il bacino interno di Thau. Lungo la strada sostano parecchi camper e anche noi troviamo posto per goderci il pranzo pasquale e l'aria turbinosa del mare. Per fortuna sembra che il tempo migliori, così da permetterci una bella passeggiata con annessa raccolte di belle conchiglie nel dopopranzo. Mentre noi passeggiamo Michele si tiene informato del Gran Premio di Formula 1 che si corre oggi a Imola, e che vede vittoriosa la Ferrari. Riprendiamo il nostro viaggio in direzione Narbonne; dapprima con la N112 fino a Beziers poi con la N9 verso Narbonne. Il sole che timidamente era spuntato lungo il viaggio cede purtroppo il posto ad un cielo di nuovo carico di nuvole, mentre entriamo a Narbonne inizia a piovere, quindi ancora una volta rinunciamo alla visita di una città, ma ci trasferiamo vicino al mare a Narbonne Plage dove facciamo sosta nell'area sul mare all'ingresso del paese. La pioggia ha reso questa area un terreno di battaglia con pozzanghere tanto grandi da lasciarci gli ammortizzatori. Ma tanto vale non andare oltre e lasciare che i festeggiamenti della Pasqua riprendano. La sera dopo una breve pausa molto ventosa,riprende a piovere e così ci addormentiamo in questa area molto frequentata ma tranquilla e gratuita..

lunedì 21 aprile 2003 - NARBONNE PLAGE - BARCELLONA 

Km. parziali:      338 Km. totali:       1249

La mattina ci vede svegli di buon ora, il fresco della notte ed il grigio della mattina danno una nuova fisionomia alla nostra giornata. Dopo aver fatto colazione ci mettiamo diligentemente in coda ai due pozzetti di scarico/carico dell'area; al nostro fianco un motorhome olandese derivato da un pullman con tanto di Smart nel garage!!( l'esibizione di tanta opulenza non è però suffragata da una buona dimestichezza con le operazioni di carico e scarico tanto che lo spettacolo è degno delle comiche di americana memoria.). Ultimate a nostra volta le operazioni di servizio riprendiamo la strada con l'intenzione di arrivare a Barcellona nel primo pomeriggio, entrando in campeggio già da oggi così da concederci un po' di relax da spiaggia. Il cielo coperto lascia presto il posto ad una leggera pioggerellina che ci accompagna fino a Perpignan. Da Narbonne plages ritorniamo verso Narbonne e da qui prendiamo la N9 in direzione Perpignan passando per Sigean e Salses le Chateau.Il traffico è molto scarso e comunque le strade che percorriamo sono molto larghe e ottimamente tenute. Passiamo in una zona agricola con vigneti bassi che promettono dell'ottimo vino. Tranquillamente arriviamo e superiamo Perpignan e mantenendo la N9 accompagnati da un timido sole ci avviciniamo alla frontiera con la Spagna del col du Perthus. Arriviamo proprio a mezzogiorno a superare il confine dove troviamo una folla di turisti esagerata, siamo in una zona franca (tipo Livigno) per cui il paese è invaso di turisti che fanno acquisti di ogni genere, alcolici,vino e sigarette soprattutto. Siamo in Spagna, per la prima volta con il camper tocchiamo il suolo spagnolo, e scendiamo lungo la NII in direzione Girona, ci fermiamo per fare gasolio e i primi acquisti a La Jonquera quindi poco prima di Figueras ci fermiamo sotto le piante di un'area sosta per il pranzo, sono le 13. La strada che sin qui abbiamo percorso ci sembra in ottimo stato, e anche quella che ci condurrà a Girona sarà una lieta sorpresa. Ci avevano detto che le strade spagnole non erano delle migliori, ma i fatti smentiscono alla grande queste considerazioni. Proseguiamo sino alla periferia della grande Barcellona lungo la statale, poi quasi lo volessimo fare di proposito, anziché prendere la Ronda Litoral e quindi aggirare la città con la tangenziale ci infiliamo direttamente nel grande viale che la taglia nel centro, la gran via de les Corts Catalanes. Nessun problema solo che la velocità si riduce moltissimo, ma ciò ci consente di ammirare l'immensità di questa gran via, e di guardare quella Barcellona che difficilmente avremmo visto girando a piedi l'indomani. Ritorniamo sulla ronda e dirigiamo verso l'aeroporto dove, nelle vicinanze ci sono tantissimi camping. La nostra meta è LA BALLENA ALEGRE, dove veniamo accolti da inservienti gentilissimi che ci mostrano le possibilità di sosta e ci lasciano liberi di sceglierci la migliore. In campeggio scopriamo di essere uno dei tantissimi equipaggi italiani presenti. Le coincidenze che sono venute a creare in questo viaggio sono tante: il ponte di Pasqua e quello del 25 aprile hanno fatto sì che per gli italiani ci fossero parecchi giorni a disposizione per spostarsi, inoltre proprio qui a Barcellona domani 22 aprile si gioca la qualificazione alla semifinale di Champions Leugue tra il Barcellona e la Juventus. Ecco perché ci chiedono se veniamo da Torino!!La sistemazione che scegliamo è una piazzola sull'erba con la spiaggia di fronte a circa 50 metri; sistemiamo tutto per bene e subito ci buttiamo sulla spiaggia immensa e calda. Finalmente un po' di sole e il mare dove poter entrare, magari gradatamente perché l'acqua non é molto calda. Ci aspetta una serata lunga dove sarà dura separaci dalla spiaggia.

martedì 22 aprile 2003 - BARCELLONA (GAVA')

Km. parziali:         0 Km. totali:     1249

Ci svegliamo rilassati e contenti che il sole splenda in cielo; oggi ci dedicheremo alla visita della città e per ben cominciare non bisogna perdere tempo in "sonnacchiosi" risvegli. Appena fuori dal campeggio passa il bus che ci porta direttamente nel cuore della città, Plaça de Catalunya. Da qui si apre la possibilità di scegliere ogni itinerario; noi decidiamo di assaggiare subito La Rambla, che a quest'ora del mattino é ancora semideserta, salvo qualche tifoso juventino che salutiamo volentieri; questo viale pedonale tanto nominato ci sembra un gran palcoscenico all'aperto per gli artisti di strada e per i piccoli chioschi che vendono di tutto e di più, animali strani compresi. Sembra di essere in un bazar e la gente che incontriamo mostra interesse per ogni angolo di passeggiata. Calpestiamo mosaici di Miro', ammiriamo strane facciate di case con contorni alle finestre meravigliosi, ma sono i personaggi che incontriamo lungo il nostro cammino ad attirare la nostra attenzione: l'indiano ed il cow-boy il gorilla e la dama di corte; in tutte le città che abbiamo fino ad oggi visitato abbiamo sempre incontrato questi artisti, sempre ci sono piaciuti, ma qui a Barcellona sembrano ancor più reali e vivi. Entriamo per un attimo nel mercato della Boqueria ai lati de La Rambla, dove tutti i sensi vengono messi in moto; i profumi e i sapori si mescolano, fiori, verdure, pesce e bar dove qualcuno fa colazione. Lasciamo per ora La Rambla e ci avventuriamo nella Barri gotic (il quartiere gotico). I palazzi che compongono questa porzione di città nella città sono imponenti. Entriamo nel chiostro dietro la cattedrale e scopriamo che oltre alle molteplici cappelle dove si sprecano gli ex-voto vivono e starnazzano nel giardino delle oche, quasi fossero loro i guardiani del sito. E' impressionante vedere le facciata della cattedrale dall'esterno, ma anche il suo interno é stupendo. Proseguiamo il nostro giro a piedi nella zona monumentale poi decidiamo di raggiungere con la metropolitana l'altro monumento emblema di Barcellona: la Sagrada Familia. Questa maestosa opera di Gaudì che ancora oggi non è completa, desta attenzione e ammirazione. Non c'è un angolo dove l'occhio riesca a sorvolare senza fermarsi. Dopo la morte dell'artista la prosecuzione dei lavori dell'opera è affidata ad un pool di architetti che seguono i lavori seguendo il progetto originale di Gaudì . Altro problema che determina quindi la lungaggine dell'esecuzione dei lavori, è la parte economica dell'opera: i lavori vengono finanziati grazie alle offerte che vengono fatte dalla gente e dall'aiuto di qualche ricco magnate. Ogni descrizione scritta di questa opera è superflua oltre che restrittiva. La nostra visita alla città riprende dopo una pausa pranzo proprio all'ombra della Sagrada Familia. Da un tempio dedicato alla Sacra Famiglia passiamo ad un tempio molto meno mistico e più terreno: lo Stadio del Camp Nou, lo stadio dove tra poche ore giocherà la Juventus contro il Barcellona. Intorno a questa costruzione dedicata al calcio c'è movimento ma non si notano segni di tensione a differenza degli stadi italiani che vengono circondati dalle forze dell'ordine già la mattina presto. Entriamo a far visita al museo del Footbal Club Barcellona, e quindi nell'antistadio dove vendono gadget dedicati alla squadra catalana. La gente comincia ad arrivare, mancano ancora sei ore prima dell'incontro. Noi non saremo tra i tifosi che assisteranno dallo stadio alla partita, per cui lasciamo questa parte della città e torniamo di nuovo sulla Rambla. E' aumentata la gente che percorre la camminata, si vede ancora di più il fascino di questo luogo col passare delle ore. Peccato non poter rimanere in città fino a tarda sera . Dalla rambla arriviamo verso il Portal de la Pau, dove troneggia il monumento a Cristoforo Colombo, una grande colonna di ferro alta 50 metri con all'interno un ascensore che consente la salita fino alla statua del navigatore e da lì si può godere di una bella vista sul porto, sulla città e sulla collina del Montjuic. Di fonte alla Porta della Pace c'è un grande centro commerciale collegato alla terra ferma con un ponte di stile avveniristico; sulla sinistra guardando il mare c'è il quartiere della Barcelloneta, il vecchio e originale quartiere portuale di Barcellona. Ci accorgiamo di aver camminato tantissimo, ci siamo seduti su una panchina di fronte al porto e scorgiamo ormeggiata davanti a noi una delle navi di Greenpeace. Ci riposiamo un po' poi decidiamo che dopo nove ore di visita forse ci meritiamo un po' di spiaggia e relax. Torniamo così al campeggio, con il bus che in dieci minuti ci deposita al di là della grande via di comunicazione che passa davanti il campeggio. Sono le 18,30 e il sole è ancora alto, per cui ci sdraiamo al sole sulla spiaggia del campeggio e ci riposiamo. Ceniamo e dopo cena andiamo al bar del campeggio per goderci la partita. Sembra che tra gli avventori siamo gli unici a tifare Juventus, ma quando la partita sta per finire ci rendiamo conto che i più delusi sono gli altri e gli italiani sono in maggioranza. Si va a dormire felici dell'ottima giornata e del felice epilogo calcistico.

mercoledì 23 aprile - BARCELLONA (GAVA')

Km. parziali     0 Km. totali :      1249

Abbiamo trascorso una notte tranquilla nella calma più assoluta nel campeggio La Ballena Alegre. Ci svegliamo con calma oggi niente camminate cittadine ma solo mare. spiaggia e relax (in fin dei conti siamo in vacanza!!).La giornata di sole e di fresca brezza marina inizia con una buona colazione e prosegue con occupazioni varie, una delle quali è quella di far le lavatrici; mentre i figli si divertono in spiaggia babbo e mamma sistemano il guardaroba del camper e danno anche una ripulita generale dopo tanti giorni di viaggio. La vita di campeggio è vita di relax, si passeggia sulla spiaggia in riva al mare, si tenta di fare un bagno, ma l'acqua non è molto calda; si vedono e si sentono i tanti aerei che partono dal vicino aeroporto e si aspetta tranquillamente che il tempo scorra, in assoluto riposo. La sera si gioca a carte tutti insieme e a Stefano, unico milanista in famiglia tocca sentire la partita alla radio. Dopo il buon esito della partita tutti a nanna a fantasticare per i prossimi viaggi. .

giovedì 24 aprile 2003 BARCELLONA - ST.MARIE PLAGE

Km. parziali    333 Km. totali:      1582

Partiamo dopo le nove del mattino prendendo la ronda du nord, salutiamo così Barcellona e torniamo verso la Francia. Decidiamo di percorrere fino a Tossa de Mar la strada che costeggia il mare, visto che il sole splende e il traffico ce lo consente. Ammiriamo come anche in Spagna siano tranquilli sulle strade, salvo rare eccezioni, per cui il viaggio prosegue bene. Arriviamo intorno a mezzogiorno a Tossa de Mar e scopriamo che la cittadina è molto turistica, parcheggi quasi tutti completi, ma riusciamo a fermarci lungo il fiume. C'è un mercatino proprio vicino e ci facciamo un giretto,poi torniamo al camper per pranzare lasciando al dopo pranzo la visita alla città. Quasi al termine del pranzo la targa del nostro camper attira l'attenzione di un signore che gentilmente si avvicina alla finestra e ci chiede in italiano se siamo di Bergamo. Inizia così una lunga chiacchierata con questo italiano quarantacinquenne che lasciata Bergamo si è spostato in Spagna ed insieme ad alcuni amici ha aperto dapprima una birreria a La Jonqueira, poi si è trasferito a Tossa de mar per aprire un piccolo ristorante, assieme alla moglie e alla figlia.Sul tavolo ho una bottiglia di vino rosso, gliene offro un bicchiere, e la chiacchierata continua, l'inaugurazione del "ristorantigno" avverrà tra qualche giorno, e lui spera di avere la stessa fortuna che ha avuto col locale precedente. Dice che qui la vita è più rilassante rispetto a quella dell'italiano, ci sono buone occasioni di lavoro e che il lavoro dedicato al turismo è ben aiutato dalle autorità. Un altro bicchiere di vino, ormai siamo seduti allo stesso tavolo, e la chiacchierata si protrae sino alle 14. Ci saluta invitandoci a tornare a trovarlo al suo locale e ringraziandoci per il buon Cabernet saluta e se ne và. Peccato che la chiacchierata ha occupato quella parte di tempo che avevamo pensato di dedicare alla visita di Tossa de Mar. Riprendiamo quindi il viaggio di ritorno lasciando la costa, ci inerpichiamo sulle colline dietro Tossa e raggiungiamo la NII che ci porterà a Girona e quindi ancora più su fino a Figueras. Qui modifichiamo il percorso pensato facendo un altro giro per il rientro: anzichè rientrare da le Pertuis torneremo in Francia attraverso il valico marittimo di Portbou nella zona del parco naturale di Cap de Creus. A Figueres seguiamo quindi le indicazioni per Llança sulla c260. Ci inerpichiamo tra queste belle colline dove viene coltivata la vite dai tralci molto bassi, segno di vino molto buono e ricco. Siamo all'interno della costa Brava e i paesaggi che scorrono sotto i nostri occhi sono bellissimi. La strada si inerpica con tanti tornanti, non avendola mai percorsa speriamo in bene; ci conforta vedere che in senso contrario vediamo arrivare altri camper oltre che autobus. Per alcuni chilometri ci dimentichiamo di essere vicini al mare, sembrano le strade della Valtellina, con la differenza che il paesaggio intorno è meno crudo. quando giungiamo alla cima del colle, siamo solo a 700 m. s.l.m. ci fermiamo in uno spiazzo e scendiamo per scattare foto a destra e a sinistra. Da qui si vede un lungo tratto della costa brava che a prima vista ci ricorda molto certi panorami visti in Bretagna dall'altro vediamo l'ultimo lembo di costa spagnola prima del confine. Affrontiamo la discesa fatta di tornanti ampi e ampi punti di sosta dove fermarsi anche solo per fare fotografie; la natura intorno disegna opere magnifiche che la giornata di sole rende ancora più incantevole. Senza dubbio la scelta di cambiare rotta ci ha portato bene. Rientriamo in Francia attraverso la frontiera di Cap Cerber.La strada è stupenda, la natura intorno ha creato gli stessi disegni del lato spagnolo ma qui l'uomo ha voluto metterci la sua mano, per cui lo spettacolo non è lo stesso. Scendiamo lungo colline coltivate a vigneti bassi, ci fermiamo per acquistare dopo averlo degustato, dell'ottimo Banyuls. Siamo ritornati in riva al mare con la N114 raggiungiamo Argeles plage, ma la città molto turistica e moderna non ci piace per cui proseguiamo costeggiando il mare speranzosi di trovare qualche angolo dove sostare liberamente in riva la mare. Percorriamo la D81 fino a St.Cyprien plage, quindi con la D81A arriviamo a Cannet Plage dove non riusciamo a trovare un posto dove sostare per la notte. Siamo perciò costretti a proseguire fino alla vicina S.te Marie Plage dove troviamo tutti i campeggi chiusi e l'unica area di sosta segnalata in pratica in disuso. Nel villaggio abbiamo visto un camper in sosta vicino a delle casette in un parcheggio, lo raggiungiamo, e chiediamo informazioni al gentile proprietario. Ci dice che non ci sono problemi per la sosta, che anche lui dormirà lì questa notte e che basta chiedere al proprietario della villetta se diamo fastidio. Seguiamo il consiglio,suoniamo al campanello della villetta, e una signora di bell'aspetto ci risponde che possiamo tranquillamente dormire davanti a casa sua, perché anche lei ospita in questi giorni suo figlio che girovaga con un camper lungo la costa. Infatti il figlio arriva verso le 21 con il suo Himer con targa svizzera e parcheggia a fianco a noi. Si conclude bene quindi anche la serata.

venerdì 25 aprile 2003 - S.TE MARIE PLAGE - S.TES MARIES DE LA MER (CAMARGUE)

Km. parziali    290 Km. totali:     1872

Appena svegli ci accorgiamo che il sole oggi non ci farà compagnia ma durante la via del ritorno solitamente questo non ci importa. Riprendiamo il cammino raggiungiamo Port Barcares, quindi Port Leucate con la D627, superiamo Leucate e ci immettiamo sulla N9. Il tempo peggiora e il vento che speravamo spazzasse via le nuvole ha invece portato di nuovo la pioggia che ci accompagna fino a Narbonne Plage dove ci fermiamo per caricare e scaricare i serbatoi. Facciamo a ritroso tutto il tragitto dell'andata fermandoci ancora sul lembo di spiaggia compreso tra Marsillan e Sète, solo che oggi ci conforta il ritorno di un timido sole. Pranzo e passeggiata sulla spiaggia, breve partitella a pallone poi di nuovo in viaggio, con il sole che ci accompagna e ci consiglia di fare un'altra deviazione:andiamo a visitare il paese dei gitani, in Camargue, andiamo a SAINTES MARIES DE LA MER. Utilizziamo lo stesso percorso dell'andata, superata Aigues Mortes dopo alcuni chilometri deviamo sulla D570 verso S.tes Maries. Siamo nel parco naturale regionale della Camargue. Intorno a noi ci sono fattorie con allevamenti di cavalli bianchi e tori che pascolano nelle immense campagne. L'acqua fa da contorno e confine tra un podere e l'altro e l'unica strada che si addentra in questo paesaggio è percorsa da tantissime auto e camper. Nel paese che stiamo raggiungendo si svolge annualmente (verso maggio) un grandissimo raduno-pellegrinaggio di gitani, di zingari di ogni tribù ed etnia che invadono pacificamente e folcroristicamente la cittadina. Per una settimana il paese verrà invaso da musicanti, ci saranno corride e cavalli in gara per le vie della città. Nella chiesa riposa la patrona degli zingari, ed è per questo che una volta all'anno il paese diventa meta di questo variegato pellegrinaggio. Ci arriviamo anche noi verso le 17 con il sole ancora alto nel cielo e un vento fortissimo che soffia dal mare. Lasciamo il camper nell'area della Plage de l'est ( 6€ al giorno), e ci incamminiamo verso il centro della bella città. C'è molta gente per le vie e si sente parecchio parlare italiano, i negozietti di souvenir espongono tutti gli articoli che sono legati al mondo dei gitani, del mare e del cavallo. I localini dove si possono gustare gustosissime pietanze sono in stile spagnoleggiante, con ampie travi di legno che sbucano da muri dipinti di un bianco smagliante. Sembra di essere in un paese della campagna spagnola. Ci promettiamo di fare ritorno in questo luogo,perché merita sicuramente una visita più approfondita. Il vento fortissimo non da tregua e ci obbliga a tener chiusi i vetri del camper, ceniamo e ci prepariamo per uscire ma di nuovo giove pluvio si accanisce di nuovo su di noi. Ripieghiamo sulla solita bisca famigliare del casinò Doral, e come al solite vince sempre Stefano; stanchi ma felici ci mettiamo a letto. Buona notte.

sabato 26 aprile 2003 S.TES MARIES D.MER - ANTHEOR

Km. parziali   273 Km. totali:      2145


Buon risveglio dopo una notte di pioggerella. Ci affrettiamo a partire ma prima di lasciare questa cittadina percorriamo un tratto del viale a mare dove vediamo un vigile che prende di mira quanti hanno dormito fuori dai parcheggi consentiti e li fa sgombrare senza pietà. Ne ha tutte le ragioni in quanto i cartelli parlano chiaro e soprattutto ci sono due aree appositamente destinate ai camper (ma sono a pagamento!!). Discuterei piuttosto sui metodi da persecutore che impone l'immediato movimento anche a chi sta' finendo di fare colazione. Riprendiamo la strada seguendo la riva degli stagni dove i fenicotteri stanno attendendo il momento giusto per farsi un giro intorno. Sembra che anche loro abbiano l'istinto di assembramento dei camperisti, non sono tanti quelli che si mettono solitari, amano stare a gruppetti di quattro o cinque o più. Ne vediamo alcuni prendere il volo, e se quando li abbiamo visti fermi a gruppi creavano una massa rosa, quando volano i colori delle loro ali segnano il contorno nitidamente. Sono veramente spettacolari. Eccoci quindi di nuovo in viaggio verso casa, abbiamo ancora due giorni di vacanza e vogliamo spenderli bene, percorrendo i chilometri che ci separano da casa in modo tranquillo e senza fretta. Dalla Camargue riportiamo un desiderio di ritornarci, sulla strada del ritorno percorriamo la N113 da Arles sino a Salon en Provence che aggiriamo e lasciamo con la D572, strada panoramica in mezzo ad una bella boscaglia dove ci fermiamo per l'ora di pranzo. Arrivati a St.Cannet prendiamo la N7 che percorriamo fino a Frejus dove incontriamo un po' di traffico. Ci spostiamo verso St.Raphael e da qui con la N98 ci spostiamo verso la corniche de l'Esterel per fare tappa ad Antheor presso un campeggio piccolo ma delizioso nella sua posizione (Azur Rivage).  

domenica 27 aprile 2003 ANTHEOR-TRESCORE (I)

Km. parziali   475 Km. totali:      2620

La giornata conclusiva del nostro viaggio ci vede partire verso le 9 del mattino dal campeggio e percorrere la magnifica Corniche de l'Esterel. Nonostante sia l'ennesima volta che facciamo questo tragitto riusciamo ancora a scoprire angoli mai visti e panorami stupendi. Oggi la giornata è limpida, per cui i colori del cielo,della costa rocciosa e del mare creano una meravigliosa tavolozza. E ci scopriamo invidiosi di quei fortunati che qui vivono, magari potendo lavorare a contatto di questi panorami, e ci rammarichiamo che ci aspettano le nostre consuete montagne, con le interminabili code sulle strade e le invivibili città dove non esistono spazi per la natura. Siamo stati fortunati nella scelta dei tempi del rientro perché mentre noi siamo già a casa sentiamo alla radio notizie poco confortanti sulla viabilità del rientro. Siamo di nuovo a casa, con l'animo felice di chi ha potuto godere di una bella vacanza, e con l'animo talmente carico di desiderio di viaggiare che già stiamo pensando alla prossima vacanza.


CONCLUSIONI E RINGRAZIAMENTI

Raccontando il nostro viaggio abbiamo voluto rendere partecipi della nostra esperienza, coloro che hanno avuto la pazienza e la voglia di leggere tutto. Il nostro ringraziamento quindi a tutti voi, e un'esortazione a vivere il turismo itinerante secondo il giusto rispetto reciproco delle persone,dei luoghi e delle cose che vediamo lungo i nostri viaggi.

GRAZIE


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