Viaggiare - Diari di Viaggio


BRETAGNA 2014

     Dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico


(testo e foto di Mauro Gianneschi)

Formato del GPS 0° 0' 0" (abbreviato: in questo diario per praticità sono stati tolti gli apici, prima viene la latitudine nord poi la longitudine (est oppure west)

1 ago - Partenza da Lucca alle 10,30 con Pino. Tutta autostrada fino a Diano Marina. Arrivo alle 15. Mettiamo giù le bici e andiamo in paese a fare un giro sulla passeggiata a mare. Tempo bello e tiepido. Cena e alle 23 arriva Paolo da Lucca. P in AA "Oasi Park" a pagamento (43 54 25n - 8 4 16,4e). Km.280

2 ago - Partenza da Diano alle 9. Tutta autoroute con lunghe file alle tre barriere francesi. Un'ora per fare 30 km!. Pranzo in una assolata area di servizio autostradale. Usciamo a Aix en Provence facendo la bella strada che attraversa la Camargue. La nostra meta è la chiesa di Maguelonne nella laguna poco prima di Sete. La strada finisce in un grande parcheggio con la sbarra per sole auto. Niente camper. Il camping vicino è completo ed anche l'AA di Cournon lì vicino. Gli stalli di sosta per auto sono troppo stretti e corti quindi, a malincuore, non ci resta che rinunciare. Si prosegue. La logica del navigatore prevede l'attraversamento del centro storico di Sete fino a raggiungere la sommità del promontorio, sotto le mura del castello, per poi ridiscendere sulla circonvallazione che abbiamo lasciato poco prima in basso e riprendere la direzione Beziers. Pazzesco. (regola primaria: non seguire ciecamente il navigatore, ma orientarsi prevalentemente con i cartelli stradali!). Percorriamo la stretta striscia di terra che separa il mare dalla laguna interna (Bassin de Thau) per arrivare alla AA sul mare (43 22 1,1n - 3 36 55e). Ci sono pochi posti e poi è tutto pieno. Proseguiamo di 10 km per arrivare alla AA di Marseillan-Plage (43 19 6,2n - 3 25 51,6e), dietro l'Ufficio Turistico, vicinissimo al centro. Cena e dopo facciamo una bella passeggiata nel centro affollatissimo di giovani e pieno di negozi sfavillanti. Arriviamo fino sulla spiaggia a vedere il mare nero che riflette il cielo stellato e poi andiamo a nanna perché siamo stanchi morti.

P a Marseillan-Plage in AA (43 19 6,2n - 3 25 51,6e) con sbarra automatica. Rilascia il ticket per uscire dopo aver pagato (esclusivamente con carta bancomat, niente carte di credito senza PIN). Tempo bello tutto il giorno, nella nottata breve pioggerella che dura poco. Km. 476

3 ago - Stamani sveglia con tutta calma. Prepariamo le bici e facciamo di nuovo in giro in centro. Molto diverso da ieri sera, adesso c'è poca gente e la maggior parte dei negozietti è ancora chiusa. Qui si vive di sera!. Andiamo fino alla bella spiaggia e troviamo qui tutta la gente che ieri sera era in passeggiata. Bell'arenile con sabbia fine e libera da infrastrutture e stabilimenti balneari. Solo un piccolo chiosco per bibite e pedalò a noleggio. Le dune che separano la spiaggia dalle case sono protette dall'invasione della gente e si attraversano solo con percorsi obbligati così da mantenere intatta la flora riparia. Arriviamo con le bici fino al porticciolo, lindo e ordinato e poi dopo un breve passaggio dal market ritorniamo ai camper. Apriamo i tendalini e pranziamo tutti insieme riparati dal sole. Chiacchiere e pennichella e poi alle 17 partenza per Tolosa via autostrada. Breve sosta al punto del belvedere di fronte alla cittadina di Carcassonne per ammirare le possenti mura merlate e le numerosi torri con tetto a cono luccicanti al sole. Arriviamo a Tolosa percorrendo la "periferique" ovest fino al quartiere di Blagnac e poi a Beauzelle usciamo per andare al punto sosta in paese. Siamo molto vicini al Centro Visite Aerospaziale dove domani andremo a vedere l'Air Bus 380. Sono le 20 e comincia a piovere. Siamo in un parcheggio molto tranquillo di fronte ai campi sportivi a margine di Beauzelle. Passa la "Gendarmerie", dà uno sguardo e se ne va. Bene. Ceniamo nei camper, poi un po’ di TV e quindi a nanna.

P a Beauzelle, piccolo villaggio poco a nord di Tolosa, in parcheggio libero, alberato, illuminato, con abitazioni vicine, senza servizi, ma vicinissimo al Centro Visite Aerospaziale A380, stasera piove (43 39 42,3n - 1 22 55,4e). km. 232

4 ago - Ha piovuto tutta la notte, ma è stata molto tranquilla, controllata dalla gendarmeria un paio di volte. Partiamo da questo tranquillo villaggio alle 9 per recarci al parcheggio dell'Airbus A380 distante solo 3 km. Abbiamo la prenotazione per la visita alla linea di montaggio ed alle officine di allestimento degli interni per le ore 14. Cerchiamo di anticiparla, ma niente da fare, tutto completo. Andiamo allo shopping-center a guardare un po’ di roba che riguarda la linea dei vari aerei. Facciamo un po’ di spesa acquistando alcuni gadget esposti al centro aerospaziale, poi torniamo ai camper a fare due chiacchierare, a leggere un po’ e poi alle 12,30 il pranzo. Relax fino alle 13,30. Ci rechiamo all'ingresso con la prenotazione fatta per tempo dall'Italia e alle 14, con precisione svizzera si forma il gruppo per la visita. Solo in francese!. Ci danno due foglietti con qualche notizia in italiano e niente più. Comunque il percorso è molto interessante. Le dimensioni dell'AirBus 380 sono impressionanti ed il sistema di assemblaggio dei vari tronconi che vengono da mezza Europa (escluso l'Italia!) è altamente tecnologico. Proibito qualsiasi foto o ripresa!. Merita la visita, questa dura 90 minuti e quindi verso le ore 16 partiamo in direzione Bordeaux via autoroute, fermandoci un paio di volte a riposare lo spirito. Da Bordeaux proseguiamo in superstrada fino alle Dune di Pilat. I parcheggi sono tutti pieni. I campeggi vicini e l'area di sosta di Petit Nice stracolma.

le Dune di Pilat

Sono ormai le ore 20. Prendiamo la strada in direzione sud e dopo alcuni km ci fermiamo in uno spiazzo assai grande dove sono sistemati già alcuni camper per la notte. Ci dicono che non ci sono problemi. Ceniamo e poi dopo un po’ di chiacchiere andiamo a nanna. Speriamo che la gendarmeria sia tollerante questa notte.

P a sud delle Dune di Pilat in uno spiazzo a lato strada D218 (44 30 51,1n - 1 14 9,1w). Il tempo si è rimesso al bello dopo le 16. Km. 310

5 ago - Ci spostiamo da questo sito per andare al parcheggio a pagamento delle Dune (44 35 53,6n - 1 11 50,7w). Alle 9,30 siamo con i piedi sulla sabbia e saliamo fino alla sommità. C'è il sole.

Bordeaux

Siamo in contemplazione di questa fenomeno della natura che si innalza fino a 110 metri sul mare per una lunghezza di oltre due km ed ogni anno spostandosi verso l'interno ingoia metri di pineta. Una montagna di sabbia dorata con vista sull'Oceano da una parte e dall'altra sul mare verde del bosco. Dopo un bel po’ discendiamo e ci rilassiamo all'ombra degli alberi nel parcheggio dei camper (no pernottamento perché alle 22 chiude la sbarra). Pranzo e ancora relax ombreggiato, poi alle 17 prendiamo la strada per Bordeaux. Troviamo un po’ di traffico, ma raggiungiamo facilmente il campeggio sul lago. Sistemazione in piazzola (un po’ cara a 32€). Docce calde e lavaggi vari. Cena sotto il tendalino, chiacchiere e poi alle 23,30 tutti a nanna.

P a Bordeaux al camping "Bordeaux du Lac" (44 53 51,,1n-0 34 58,2w). Tempo bello. Km. 85

6 ago - Spostiamo i camper nel parcheggio di attesa all'ingresso del camping in previsione di partire nel tardo pomeriggio e per non pagare un giorno in più la direzione ci consiglia di fare così. Mettiamo giù le bici e con 6 km di pista ciclabile tutta pianeggiante raggiungiamo il centro di Bordeaux. Mentre ammiriamo il lungofiume della Garonne passa in lungo battello da carico con sopra un'ala dell'Airbus 380 diretto via fiume a Tolosa. Bella coincidenza!. Con le bici non ci si stanca mai di pedalare per tutta la città. La porta de la Grosse Cloche , la Piazza della Borsa con la

Blaye
sua fontana ad acqua nebulizzata per rinfrescarci passandoci in mezzo, la chiesa di Notre Dame, l'immensa Place des Quinconces e la Cattedrale di St André immensa chiesa del XIII secolo. Molto bella la chiesa di St Croix con una ammirevole facciata in puro stile romanico per nulla rimaneggiato e con la patina suggestiva del tempo. Consumiamo un discreto pasto in uno dei numerosi ristorantini della parte bassa gestito da marocchini che ci danno un assaggio gratuito dell'ottimo vino rosso di Bordeaux. Rientriamo alla base facendo a ritroso il percorso in bici. Il tempo è sempre stato discreto, non caldo, ma temperatura tiepida. Partenza direzione nord sul bordo dx dell'estuario della Gironda. Breve deviazione per andare a vedere la bella cappella dei Templari di Magrigne (45 3 13,9n - 0 28 46,2w) sulla D 137 semplice ed austera. Riprendiamo strada per arrivare a Blaye. Antica cittadina posta a protezione del grande fiume che cambia nome quando la Dordogna e la Garonne incontrandosi dopo Bordeaux si uniscono formando così l'estuario della Gironda. Fortificata dal grande ingegnere militare Vouban alla fine del '600, con una cittadella munita di cannoni e piazzeforti si protende sull'acqua a proteggere la navigazione fluviale. Il posto camper si trova proprio sotto le mura seicentesche. Sono ormai le 17,30 e ci rimane il tempo di parcheggiare ed entrare nel fortilizio per visitarlo comodamente. Ingresso libero perché all'interno ci sono abitazioni, botteghe ed anche un piccolo Camping Municipale con pochi posti. Bel sito panoramico dove lo sguardo arriva fino alla foce e quindi al mare.Rientriamo ai camper per la cena. Il giorno si fa sempre più lungo, adesso alle 21,30 è ancora giorno. La bassa marea è al minimo lasciando le barche adagiate sulla melma del fondo nel porticciolo.

P a Baye in punto sosta riservato ai camper ma senza servizi (45 7 31,6n - 0 39 57,5w). Tempo nuvoloso, ma senza pioggia. Km.50

7 ago - Partenza da Blaye alle 9 per inoltrarci nell'Ile d'Oleron. Assai traffico sulla strada. Percorriamo il lungo ponte di collegamento alla terraferma e ci fermiamo a Chateau d'Oleron, la cittadina più grande dell'isola. Park al Market Super U dove sono alcuni camper, scendiamo le bici e andiamo nel centro storico fino alla cittadella fortificata dal solito Vouban con grandi e possenti bastioni con fossato e ponte levatoio.

Chateau d'Oleron e faro di Chassiron

L'interno però è chiuso in preparazione di una grande scenografia per la festa di sabato prossimo. Bei baluardi con fortificazioni attive (cannoni) e passive con profondi fossati che all'occorrenza si riempivano con acqua di mare. Adesso i terrapieni sono dei meravigliosi prati d'erba perfettamente rasata con alberelli che danno ombra e tanta tranquillità. Rientriamo ai camper per il pranzo, poi prendiamo l'unica strada che percorre l'isola fino a raggiungere il faro sulla Pointe de Chassiron, alto, nero e bianco a strisce orizzontali che punta verso il cielo. Grandi parcheggi, ma c'è il mondo intero a visitare questo sito che fronteggia l'Oceano. Non riusciamo a salire alla lanterna per la fila chilometrica in attesa. Dopo aver gironzolato intorno riprendiamo strada per uscire dall'isola dirigendo verso La Rochelle dove c'è la AA per la notte. Sono le 19,30 e ci sono già numerosi camper sul manto erboso. Ci sistemiamo anche noi, apriamo i tendalini come fanno tanti altri e ceniamo fuori tutti insieme riparati dalla rugiada che qui si fa sentire. Sempre più tardi arriva la notte.

P a La Rochelle in AA con ingresso a sbarra automatica ed erogatore di ticket (46 9 10,24n 1 8 23,9w). Tempo tra il bello e il variabile con temperatura piacevole tutto il giorno. Km.110

Chateau de Guignardiere parch

8 ago - Partenza dalla Rochelle alle 9 senza visitarla perché già vista recentemente. Percorriamo la strada costiera D10 per immetterci sulla D949 e parcheggiare davanti allo Chateau de Guignardiere (46 28 29,3n - 1 30 32,3w) per una visita lampo. Bel parco verde con alberi secolari, ma piove! Proseguiamo oltrepassando il lungo ponte a schiena d'asino che immette sull'isola di Noirmoutier. Deviazione a dx subito dopo per andare a Le Gois dove parte la strada D948, che attraversa la Baie de Bourgneuf (passage du Gois) che per due volte al giorno viene sommersa dall'alta marea (46 56 1,3n - 2 8 53,1w). Il parcheggio per assistere allo spettacolo è già pieno. Un'auto dei gendarmi impedisce la prosecuzione perché adesso l'acqua è già alta, la marea montante nasconde la strada e lascia intravedere sole le piccole isole artificiali lungo il percorso che anticamente servivano a coloro che venivano sorpresi da questo fenomeno e l'unico scampo era quello di salire su queste piattaforme in attesa della bassa marea (sei ore!) o di qualcuno che li prelevasse con la barca. Ripartiamo che l'acqua è a poche decine di centimetri dal piano del parcheggio. Arriviamo a Noirmoutier, grande traffico incolonnato, ma le chiare indicazioni stradali (oltre al GPS) ci portano brevemente alla AA a pagamento vicinissima al centro.

Noirmoutier: strada in alta e bassa marea

La sosta a pagamento è dalle 22 alle 9 di mattina il giorno è gratis. Ci sistemiamo e poi andiamo a fare una bella passeggiata in centro. E' molto turistico e vivo di gente che passeggia tra mille negozietti, ma l'ambiente è socievole e marinaresco. C'è anche il sole e a tratti è anche caldo. Rientriamo per la cena. Ceniamo dentro perché adesso si è alzata una brezza gelida. Un po’ di notiziario italiano, un filmetto e poi a nanna con la coperta tirata sotto il mento.

P a Noirmoutier in AA a pagamento dalle 22 alle 9 (47 0 1,6n - 2 15 4,3w). Vicinissima al paese, illuminata e in parte asfaltata. Km. 193

9 ago - Partenza rapida alle 9 per andare a vedere la bassa marea che lascia vedere adesso la strada che attraversa la baia. Adesso il mare è lontano e centinaia di persone usano questo passaggio per arrivare sulla terraferma. Altrettante sono indaffarate nella ricerca dei crostacei nella sabbia che il mare ha scoperto. Le isolette di salvataggio adesso si vedono bene e si notano anche le scalette che servivano per risalirle all'arrivo della marea. Con un certo timore ci avventuriamo con i camper su questa striscia d'asfalto che corre sulla sabbia. Gli scambi con gli altri mezzi avvengono sempre con qualche apprensione, perché basterebbe una foratura o un altro piccolo accidente per rimanere intrappolati e sommersi dall'acqua, ma fino alle 11 questa non comincerà a risalire. E poi davanti e dietro di noi tante altre auto e camper provano questa "avventura". Arriviamo sulla sponda opposta e tiriamo un sospiro di sollievo. Ci fermiamo nel piccolo parcheggio a vedere la scena da posizione sicura, perché i gendarmi cominciano a chiudere il passaggio, la marea monta! Alle 11 ripartiamo verso nord. Arriviamo alla AA di Le Croisic, dietro la stazione. Siamo di nuovo sul mare. Ci sistemiamo, mettiamo giù le bici e facciamo un giro. Paese turistico e vivo senza però essere stravolto da ciò. Architettura tipica con case a graticcio, porto di pescatori da una parte e da turismo dall'altra, ambiente un po’ retrò. Lungo molo a proteggere dalle violente mareggiate invernali. Il tempo è buono quindi proseguiamo il giro in bici fino alle 19 poi torniamo ai camper per un meritato riposo. Il fresco serale però ci obbliga a cenare nei camper.

P a Le Croisic in AA a pagamento dalle 22 alle 9, il giorno gratis (47 17 23,8n - 2 30 20w). Pochi posti, adiacente al deposito bus e dietro la stazione ferroviaria. Tempo discreto tutto il giorno. Km.112

10 ago domenica - Ha piovuto tutta la notte e anche stamani alle 8 piove fitto fitto. Partiamo alle 9 verso nord e ci fermiamo a La Roche Bernard, "Village de Caractere". Piove ancora. Parcheggiamo in piazza (47 31 3,2n - 2 17 50,8w) e ci rifugiamo in un caffè di artisti, molto francese, in ambiente suggestivo, gestito da una anziana signora che si fa aiutare dai clienti a servire ai tavoli. Un enorme gatto soriano sembra essere il re del locale, dorme da padrone su una sedia e nessuno lo sposta. Anche le tazzine del caffè sono d'epoca, alcune sbeccate e i piattini pure. Comunque smette di piovere e quindi cominciamo a girare a piedi. Il cielo si allarga e spunta anche il sole. Arriviamo fino al punto della famosa "roche" che domina dall'alto le case ed il porto sul fiume Vilaine. A cavalcioni dei due antichi cannoni ci facciamo le foto di rito. Il sole ha preso il sopravvento sulle nubi … per ora. Partiamo da questo bel villaggio per fermarci poco dopo a Suscinio, piccolissimo borgo a sud-ovest di Vannes dove si erge il possente castello dei Duchi di Bretagna. Parcheggio difficoltoso a causa delle auto e dei bus (47 30 53,1n - 2 43 44,2w). Il maniero è circondato dall'acqua di un laghetto e vi si accede da un antico ponte, parte in pietra e parte in legno. Ben restaurato una trentina di anni fa e aperto al pubblico dopo varie vicissitudini di abbandono adesso è perfettamente fruibile. Ingresso a pagamento.

Suscinio castello dei Duchi di Bretagna

Entriamo e giriamo tutte le stanze e i remparts facendo foto e ammirando il paesaggio, poi alle 14, morti di fame, usciamo e andiamo a pranzo. Partiamo alla volta di Vannes. Arriviamo facilmente alla AA adiacente al Camping Municipale. Bizantinismi per far alzare la sbarra di ingresso. Solo con bancomat e PIN, nome, cognome e numero di telefono e E-Mail!. Alla fine spunta fuori una carta magnetica che però deve essere convalidata inserendola in un'altra fessura del congegno. A questo punto basta sfiorare una fotocellula per far alzare la sbarra. Ci sentiamo eroi! Sistemati finalmente, prendiamo il bus gratuito per il centro. Vannes è sempre bella, con le sue case a graticcio, le stradine e i mille negozi, i remparts e i giardini sotto le mura pieni di fiori. Arriviamo fino ai vecchi lavatoi medievali lungo il fiume che costeggia la città. Il porticciolo fa parte della piazza principale alla fine dello stretto fiordo che si apre in mare. Le barche adesso sono adagiate sul fondo per la bassa marea.

Vannes

Alla fine del giro quando ripassiamo da questa insenatura le barche galleggiano per l'ingresso dell'acqua marina. Verso le 19,30 riprendiamo il bus gratuito che ci riporta alla AA. Sole pieno tutto il giorno.

P a Vannes in AA (47 37 58,8n - 2 46 48,8w) adiacente al Camping Municipale, ingresso un po’ difficoltoso perché stretto e confondibile con l'ingresso al campeggio. Elettricità, asfaltato, pulito e illuminato. Km. 132

11 ago - Partiamo da Vannes in direzione nord. Qualche km sosta caffè e supermarket per rifornimenti, poi siamo subito a Carnac a vedere gli allineamenti megalitici (parcheggio gratuito al centro visite 47 35 26,1n - 3 5 3,1w). Prendiamo il trenino turistico su gomma che conduce a fare un giro ai numerosi siti con i megaliti sparsi nella campagna poi ci conduce fino alla famosa spiaggia bianca di Carnac, lungomare pieno di gente. Sole splendente e mare che luccica. Bella giornata. Dopo un'ora di percorso siamo di nuovo ai camper. Sono le 12,30 partiamo anche per liberare posti perché adesso il parcheggio è pieno di auto e camper. Pranzo lungo la strada in una comoda area. Arriviamo a Nevez sul mare. Alta marea. Il punto sosta è su una falesia prospiciente il mare.

Nevez

Ci sono altri camper e auto, ma c'è posto per tutti. Molte auto arrivano e poi ripartono lasciando spazio a noi. Ci sono 10 posti esclusivamente riservati ai camper. Davanti a noi un'isoletta distante poche centinaia di metri con due abitazioni. Mare agitato con forte vento. Facciamo un giro a piedi sulla falesia e poi assistiamo in diretta al recupero di un ferito finito in mare da un catamarano scuffiato (due ambulanze con medico, un fuoristrada della protezione civile, tre gommoni dei pompieri - che organizzazione!-). Prepariamo cena ammirando un tramonto fantastico con la marea che adesso scende. Scende talmente in fretta che dopo cena, verso le 21,30, l'isola che era separata da un braccio di mare adesso è raggiungibile a piedi. Così in cinque minuti siamo alla porta delle due casette che prima vedevamo isolate dalle terraferma. Escono alcune persone con valige, sacchetti ed altre cose e insieme a loro ritorniamo sulla costa. Due volte al giorno è possibile fare questo passaggio a piedi altrimenti ci vuole la barca. Sono le 22,30 e non è ancora notte. Anche se c'è vento teso rimaniamo a osservare il mare che continua ad allontanarsi.

P a Nevez in posto camper gratuito ma senza servizi. Sulla falesia fronte mare (47 47 19,4n - 3 48 3,6w). Tempo bello tutto il giorno. Vento teso in serata e temperatura piuttosto bassa. Ci vuole la coperta. Km. 130

12 ago - A Nevez stamani è alta marea, partiamo per Concarneau. Parcheggio presso la stazione ferroviaria in AA a pagamento solo dalle 22 alle 8 di mattina, il giorno gratis. Ci sistemiamo e poi a piedi raggiungiamo il centro a poche centinaia di metri. Visitiamo con tutta calma la cittadella chiusa da mura.

Quimper

Saliamo sui remparts a picco sul mare e poi scendiamo a passeggio nelle stradine piene di genti e negozi. Facciamo acquisti. Alle 13 rientriamo e pranziamo nel parcheggio, poi dopo le operazioni di carico e scarico liquami partiamo per Quimper. Difficoltà di parcheggio. Da escludere tutti quelli del centro perché pieni e di dimensioni ridotte per i nostri mezzi. Andiamo verso il Camping Municipale (zona ovest) e lì fuori troviamo posto in stalli assai grandi adatti allo scopo (47 59 31,9n - 4 7 15w) sotto alberelli. Siamo nei pressi della piscina e a due passi dalla fermata del bus che porta in centro. Ne approfittiamo. Passeggiamo nelle antiche stradine con case antiche a graticcio e la meravigliosa cattedrale in stile gotico-fiorito. Verso le 18,30 rientriamo con il bus ai camper e ci avviamo verso la punta di Penmarc'h, distante pochi km trovando subito il punto sosta sul mare. Passeggiata sugli scogli sbattuti dalle onde, poi cena con i tavoli fuori nonostante non sia proprio caldo. Il tempo è stato bello tutto il giorno con temperature piuttosto basse (20°).

P a St Guenolé (Penmarc'h) (47 49 26n - 4 22 15,5w). Punto sosta a pagamento (5€) senza servizi, ma in posizione stupenda sul mare. Km.80

13 ago - Partiamo da Penmarc'h per raggiungere il faro di Ekmul a due km dal parcheggio. E' il più alto d'Europa, in bella posizione come tutti i fari. E' affiancato da una cappellina gotica e da un altro faro moderno più basso.

Penmarc'h faro di Ekmul

C'è un piccolo museo che alloggia una vecchia scialuppa di salvataggio della società dei soccorritori in mare, vecchie foto e attrezzature storiche. Un video illustra vari salvataggi con mare forza otto. Anche qui rinunciamo a salire sulla sommità del faro per la lunga fila di attesa all'ingresso. Ripartiamo per arrivare alla bella chiesa di Notre Dame de Tronoan (47 51 22,8n - 4 19 40,8w). In stile gotico, piccola molto semplice, isolata nella campagna, all'esterno della quale si trova uno dei sette più importanti "calvari" della Bretagna. Questi "calvari" sono dei grandi complessi scultorei che rappresentano la crocifissione di Gesù, la vita di Maria ed altri personaggi legati alle storie del Vangelo. Sono spesso meta di pellegrinaggi e feste religiose. Dopo la visita partenza e pranzo in un bel parcheggio di paese, poi direzione Plovoan dove si trova la chiesa diroccata di Languidou (47 54 47,8n - 4 21 10,1w). Tenuta così bene che senz'altro si merita l'obolo volontario che il visitatore è consigliato a dare per il suo mantenimento. Poco più avanti, in paese, c'è anche la chiesa parrocchiale di St Gorgon con il suo piccolo "Calvario" nell'enclos esterna. Siamo sulla strada per la Punte du Raz, dove arriviamo in breve tempo. Punta estrema della penisola che si protende nel mare. Sosta nel grande parcheggio a pagamento (6€/giorno, 15€/notte) sulla falesia alto sul mare.

N.D de Tronoan chiesa di Languidou


C'è tanta gente che a piedi raggiunge il sito del faro. Come tutti i fari in posizione aggressiva sul mare. Nei pressi ci sono anche alcuni bunker dell'ultima guerra. Passeggiata lungo i sentieri nel sole pomeridiano che accende i colori della brughiera, giallo, viola, rosso, verde …. Lasciamo questo sito bellissimo passando per la Baie des Trepasses con la sua sabbia bianca, per spostarci a Punte du Van dove c'è un bel punto sosta vicinissimo al mare. Lunga passeggiata nella brughiera in fiore, poi cena e a letto. Siamo stanchi. Tempo bello tutto il giorno, ma le temperature non superano i 20° a causa del vento teso.

P a Punte du Van in punto sosta camper senza servizi (48 3 35n -4 42 26,5w). Km 80

 


14 ago - Partiamo verso le 9 come sempre (alle 7 è ancora quasi buio), fermandoci poco dopo alla Cappella di N.D. de Kerinec (parch 48 3 46,1n - 4 24 30,8w) fuori dal villaggio di Poullan-sur-Mer. Molto suggestiva nella campagna, in pietra grigia segnata dal tempo, con un bel portale ed un interessante campanile a cuspidi.

Cappella di Kerinec Locronan Pleyben

Ampio prato e alberi secolari, domani una importante festa campestre dove ci sarà da mangiare per tutti…ma noi dobbiamo partire perché il viaggio è ancora lungo. A 500 metri sulla strada per Kerfinidan è segnalato l'enorme "menir" di Kerinec che merita senz'altro la visita (48 3 52,85n - 4 24 7,05w). Lì vicino anche l'interessante "dolmen" di Lézaff è seminascosto dalla vegetazione del bosco, ma ben segnalato. Arriviamo a Locronan in uno dei grandi parcheggi intorno al villaggio (48 5 52,3n - 4 12 43,8w). Un tempo quasi sconosciuto per i turisti stranieri, oggi invaso dal mondo intero. In se stesso il nucleo urbano è rimasto tale e quale visto 20 anni fa, ma adesso è invaso da turisti che sciamano ovunque. Si è perso il sapore (illusorio) del villaggio bretone. Dopo la visita ed il pranzo, riprendiamo la D7 per andare a vedere il famoso "Calvario" di Pleyben (parch 48 13 32n - 3 58 11w). All'esterno della chiesa gotica di St Germain, nell'Enclos Paroissial" si innalza l'enorme "Calvario", (uno dei sette famosi) in macigno granitico che racconta al popolo la passione di Cristo. Adiacente ad esso l'Ossuaire, edificio in gotico fiorito del XVI sec. trasformato adesso in ufficio turistico. La chiesa di forme più antiche romano-gotiche ha la volta interna a carena di nave, molto suggestiva. Torniamo verso la costa, prendiamo la D887 che ci porta sulla penisola di Crozon, altra propaggine di roccia verso l'Oceano. Arriviamo fino alla punta estrema di Cap de la Chevre, al faro, a vedere il mare dall'alto. Poi, ormai sono quasi le 19, cerchiamo l'AA di Morgat lì vicino. Con qualche difficoltà riusciamo a far alzare la sbarra con le manovre tecnologiche per prendere il relativo ticket magnetico. Pagamento solo con bancomat e PIN (ormai è la regola!) che rilascia il codice da digitare per far alzare la barriera. I posti camper sono talmente stretti che bisogna centrare al centimetro le strisce di delimitazione pena la mancanza di spazio per aprire la porta della cellula.

P a Morgat in AA (48 13 30,2n - 4 30 28,5w). tempo variabile tendente al fresco. Km.140

15 ago - Partenza da Morgat alle 9. Percorriamo la D791 oltrepassando Landevennec alla base della penisola di Crozon fino ad arrivare a Plougastel Daoulas vicino a Brest. Andiamo a parcheggiare nella comoda AA gratuita (48 22 17,5n - 4 21 52,9w) non distante dal centro. A piedi raggiungiamo la chiesa di St Pierre nel cui enclos si trova il più bel "Calvario" di Francia. Da solo merita la visita. E' stato restaurato alcuni anni fa e quindi anche se non ha la patina del tempo è comunque suggestivo. I personaggi sono ben leggibili e i visi, le vesti e la natura sono riportati agli antichi splendori senza stravolgimenti. I pannelli esplicativi li vicino sono razionali, semplici e comprensibili da tutti. La chiesa invece presenta tracce di interventi moderni e non ha nessun fascino particolare. Partiamo oltrepassando Brest (già vista più di una volta) seguendo le indicazioni stradali precise per non entrare nel traffico caotico del centro e quindi arriviamo alla Pointe de St Mathieu. Siamo nel Parc Naturel d'Armorique. Parcheggio vicino al faro (48 19 55,9n - 4 46 5,9w) che raggiungiamo subito a piedi. In effetti i fari sono due, uno più alto e più antico di forma cilindrica ed uno più moderno con lanterna e radar attivo. Sono inseriti in un ex monastero benedettino ormai semidiroccato, ma di grandi dimensioni, comprendente chiesa, edifici per i monaci e cappella separata.

"calvario" di Plougastel faro di St Mathieu
Sosta camper vicino a St Mathieu

L'atmosfera è molto suggestiva per queste presenze architettoniche di antico fascino. Si può salire sul vecchio faro e vedere la costa intorno. Il colore scuro dell'antica pietra ed il bianco del faro innalzato proprio davanti la facciata dell'abbazia nell'enclos del complesso religioso creano un notevole contrasto. Oltre il muro dell'antico recinto c'è un'altra chiesina dedicata alla Madonna perfettamente fruibile perché restaurata e soprattutto perché "fuori" dal demanio militare. Bel complesso. La vista spazia fino al Cap de la Chevre, fino al Pointe du Raz e oltre verso nord. Verso ovest invece ci sono alcune decine di isole che fanno parte del Parco d'Armorique. Tempo soleggiato che fa luccicare il mare calmissimo. Poco vento e finalmente una giornata intera di sole anche se la temperatura non supera mai i 21°. Poco distante, verso Conquet c'è la Plage de Porsliogan dominata dal promontorio alto su di essa. Arriviamo nel parcheggio naturale erboso dove sono già alcuni camper e auto che hanno occupate il frontemare, ma c'è posto per tutti in seconda fila, ed è sempre una vista eccezionale. Tiriamo giù le poltroncine e ci godiamo le ultime ore di sole. Decidiamo di dormire qui.

P Pointe de St Mathieu, poco a nord del faro in sosta libera frontemare (48 20 54,2n - 4 46 10,6w). Tempo bello tutto il giorno. Il sole tramonta in mare alle 22. Km.95

16 ago - Partiamo da questo meraviglioso sito facendo tutta costa per la Route Turistica, fermandoci a fare foto e a goderci un po’ di sole caldo arrivando a Landeda. Bella spiaggia di sabbia bianca in pieno sole.





Menez Ham le case dei pescatori tra le rocce

Ripartiamo per arrivare finalmente a Menez Ham alla AA vicina alle case dei pescatori tra le rocce. Cena fuori, anche se ora non è proprio caldo, con i tavolini sotto il tendalino.

P a Menez Ham Kerlouan in AA (48 40 8,8n - 4 21 42,9w) gratuita, ma i servizi non funzionano. L'area è abbastanza piccola, per una decina di camper, su erba, non illuminata. Km.105

17 ago - domenica - Con i camper andiamo a parcheggiare nello sterrato vicino alle case dei pescatori (dove vige il divieto di sosta dalle 22 alle 8). Facciamo visita a questo bell'ambiente restaurato un po’ pesantemente in modo tale da non capire bene la funzione di queste abitazioni che ormai sono villette, hotel e museo dei mestieri. (vent'anni fa avevano un altro fascino con i tetti di paglia e le reti dei pescatori "veri" stese al sole ad asciugare sulle barche di legno assai vecchiotte…il tempo cambia le cose e a volte le cambia in peggio). Comunque mettiamo in moto i ricordi e passiamo due ore piacevoli tra queste enormi rocce granitiche che proteggevano le casupole dai marosi invernali. Il paesaggio circostante però è rimasto lo stesso, grandi masse granitiche che la marea scopre e ricopre continuamente in un ciclo infinito. Acqua cristallina e sabbia dorata. Partiamo da questo sito ex-magico per andare a Kerjean a vedere il famoso castello. Qualche km all'interno e fermiamo i mezzi nel grande parcheggio del maniero (48 34 41,2n - 4 8 37,5w). Prima però pranziamo all'ombra degli alberi del parcheggio, poi entriamo per la visita. Architettonicamente molto articolato sia in pianta che nel prospetto, all'interno presenta un grande cortile quadrato sul quale si affacciano le ali del palazzo. Gli interni (vuoti) sono animati da diapositive e filmatini interattivi che spiegano la storia e le funzioni del castello sul territorio.

Castello di Kerjean Castello di Kerouzéré

Un'ala fu distrutta da un grave incendio, ma quella rimasta, restaurata nel 1984 in modo intelligente, ha lasciato in

area camper Roscoff

vista il disastro che offese questo bel complesso. Partiamo avvicinandoci di nuovo alla costa e ci fermiamo dopo pochi km al parcheggio del castello di Kerouzéré (48 40 18,6n - 4 4 8,5w). Entriamo nel grande parco, ma il maniero è chiuso e quindi ci giriamo intorno dall'esterno ammirandone i torrioni cilindrici e le mura possenti. Da queste sivede il mare li vicino. Riprendiamo il strada per arrivare nel caos del traffico di Roscoff. Per trovare il punto sosta il navigatore dice di attraversare il centro storico. Non ci fidiamo, ma siamo preceduti da un camper francese che sembra sappia dove andare. Lo seguiamo con molta apprensione e arriviamo nella grande piazza a parcheggio, ma è stracolma di auto, quindi via torniamo indietro a San Pol de Leon. E vedendo la caserma della Gendarmeria Nazionale chiediamo al piantone se qui c'è un'area camper. No non c'è possibilità. Dice di andare a Roscoff. Chiediamo dove? Risponde all'area camping-car. Noi non l'abbiamo trovata. Ci mostra una cartina turistica e il problema è risolto. Torniamo indietro di 5 km e arriviamo all'area camping-car di Roscoff. Senza servizi, ma in riva al mare (che non c'è perché bassa marea) in posizione amena, sul pulito e illuminata.
C'è anche la navetta gratuita per arrivare in centro. Salutiamo alcuni camperisti francesi che abbiamo più volte incontrato nel giro e poi, dopo aver ammirato il tramonto con l'alta marea, prepariamo cena e quindi a letto.

P a Roscoff in area camping-car senza servizi, ma con navetta gratuita per il centro (48 42 43,4n - 3 59 56,2w). Posizione frontemare, asfaltato, illuminato. Stamani tempo nuvoloso, ma nella giornata è migliorato. Sole di sera con tramonto in mare. Km. 72

18 ago - Prepariamo le bici e partiamo per vedere la punta Perharidy a est della baia di Roscoff. Ambiente da cartolina, pini secolari, cipressi enormi, sottobosco pulito con sentieri facili, costellato di enormi massi granitici consumati tal vento, mare turchese e sabbia candida. Se non fosse per la latitudine verrebbe voglia di fare il bagno. Comunque qualcuno che lo fa c'è. La marea è di nuovo bassa (sono le 10) e le barche sono adagiate sul fondo sabbioso. Torniamo indietro percorrendo la mezza luna della baia per arrivare subito nel centro di Roscoff. Bella cittadina portuale con il suo lungo molo dal quale partono grossi traghetti ed il piccolo centro storico pedonale che ieri sera abbiamo "sfiorato" con il camper. Negozi discreti e di buona qualità. Con le bici facciamo un giro largo e poi alle 13 torniamo ai camper per il pranzo. Pennichella al sole e poi partiamo per raggiungere Carantec distante pochi km. La nostra meta è raggiungere a piedi (in bassa marea) l'Ile Callot per la Route Submersibile. C'è invece una marea di auto e centinaia di persone che hanno avuto la stessa idea. Impossibile anche fermarsi con i nostri mezzi, anzi qualche difficoltà per girare ci mette in ansia, poi ci riusciamo e rinunciamo alla visita. Peccato! Proseguimo il viaggio oltrepassando Morlax e Lannion per arrivare alla Ile Grande davanti a Penvern. Zona ricchissima di dolmen e menir sparsi nella campagna. L'isola è collegata con un breve ponte alla terraferma.

Roscoff Roscoff Punta Perharidy

Arriviamo al Camping Municipale e ci sistemiamo sulla base erbosa. Ampi spazi intorno. Elettricità, docce calde a volontà, acqua e scarichi vicini. Un camper grande come un bus è poco lontano da noi. Sono le 17,30 e il pomeriggio è ancora lungo, quindi andiamo sull'ampia spiaggia di sabbia dorata a fare una bella passeggiata e a cercare conchiglie. Il vento però non ci abbandona. Paesaggio grandioso in bassa marea che scopre scogli, isolette e terrapieni. Rocce granitiche enormi erose dal vento e barche adagiate su un fianco che torneranno a "vivere" quando l'alta marea le farà di nuovo galleggiare. Ceniamo sul camper perché la temperatura ora non supera i 18°.

P a Ile Grande a Dourlin in Camping Municipale (10€) (48 47 56,1n - 3 35 3,1). Piccolo promontorio tra due baie. Superficie erbosa con tutti i servizi. Km. 92

19 ago - Partiamo alle 10,30 da Ile Grande prendendo la Corniche Bretonne e dopo 11 km perdiamo un sacco di tempo a trovare parcheggio a Tregastel. Una marea di auto. Ci sistemiamo al parcheggio dell'Acquarium alle Rochers sul lungomare. Giretto sulla passeggiata, poi comincia a piovere e ci rifugiamo sul camper. Il centro è troppo lontano per andare a piedi sotto la pioggia. Subito smentiti perché il nuvolone adesso si è dissolto ed è tornato il sereno. Comunque ci spostiamo nel grosso parcheggio del supermarchet e girottoliamo per la via principale acquistando cosette e leccornie di forno. Quindi andiamo a parcheggiare nell'AA di Tregastel. Inforcate le bici andiamo al faro di Ploumanach distante solo 3 km.

Tregastel "Cote de Granit Rose" faro di Ploumanach

Bellissimo sulla scogliera, siamo sulla Cote du Granite Rose, forse la scogliera più bella di Francia. Il sentiero per raggiungere il faro è esclusivamente pedonale (per fortuna) e la lunga fila di persone che lo percorre somiglia più a una colonna di formichine che procedono nelle due direzioni. Comunque il paesaggio è da togliere il respiro.

P a Tregastel nella AA sulla Roue de Poul Palud (48 49 27n 3 29 56w)nei pressi dei campi sportivi. La comoda pista ciclabile porta nei punti più belli e importanti della zona. Ci sono molti italiani. Bella giornata di sole. Km. 20

20 ago - Partenza da Tregastel, facciamo spese al vicino supermarket, poi andiamo a vedere la famosissima "casa

fra le rocce" al Site de Castel Meur a Le Gouffre di Plougrescant (48 51 56,2n - 3 13 50,3). Questa "casetta" di per se quasi normale ha alle spalle una leggenda la quale narra che quando i pirati abbordavano i vascelli che passavano da queste parti poi sparivano rapidamente e nessuno sapeva dove trovarli. In pratica si nascondevano in questa casa dietro le rocce che la riparavano dal mare e dalla vista da quella posizione. Nascondevano le loro basse e veloci barche nella piccola laguna celata dalle enormi rocce e dal mare così non si vedeva null'altro che scogliera inaccessibile.

casa tra le rocce Le Gouffre

Leggenda o realtà il fatto è che da molti anni questa curiosità attira migliaia di persone creando business ed in questo i francesi ci sanno fare! Lunga passeggiata sui sentieri del sito in ambiente ameno e suggestivo.
Pieno sole e giornata finalmente "primaverile". E' ancora presto e quindi semideserto. Ideale! Tra poco quando sarà invaso da turisti tutto cambierà. Per ora ce lo godiamo così com'è. Giro sulle enormi rocce prospicienti l'Oceano. La bassa marea mette però in evidenza grosse macchie nere… che sia catrame? E' un sospetto dato dagli eventi di qualche anno fa quando una grossa petroliera naufragò sulle coste bretoni. Il mare ed il tempo fanno il loro "lavoro" ma….. Ripartiamo arrivando velocemente a Treguier. Parcheggio al Super U (48 46 42n - 3 13 59 5w), dotato anche di carico e scarico. Lunga passeggiata a piedi per raggiungere il centro. Molto bella la piazza con la imponente cattedrale Gotica di St Tugdual. Nel chiostro sono esposte numerose pietre tombali interessanti con tanto di sarcofago. I lati della piazza sono impreziositi dalle numerose facciate a graticcio degli edifici che vi prospettano.

Treguier

Facciamo al contrario la lunga passeggiata sotto il sole per raggiungere i camper e quindi partenza verso est per vedere la grande Abbaye de Beauport pochi km a sud di Paimpol. Fondata intorno al 1202 dai Canonici dell'Ordine di Norbertine (dal suo fondatore S. Norberto) fu molto potente e ricca e attraversò vicissitudini non sempre positive.

chiesa di Kermaria

Da qui partiva uno dei tanti percorsi di pellegrinaggio per Santiago di Compostela in Spagna. Nel 1790 venne requisita e saccheggiata dai rivoluzionari e quindi cadde in semiabbandono. Solo alcuni monaci ebbero il permesso di restarvi, ma la loro condotta dette talmente scandalo che vennero poi cacciati. La sua autorevolezza ormai finita venne ripristinata verso la fine dell'800 quando per la mole e per la sua importanza storica venne dichiarato monumento nazionale e da quel momento cambiò le sue finalità . Qualche difficoltà di parcheggio per la dimensione dei nostri mezzi, ma una soluzione la troviamo, poi a piedi raggiungiamo i famosi resti per una visita approfondita. Ruderi affascinanti. Il percorso si snoda tra muri secolari, bifore gotiche, saloni voltati e antichi focolari. Le grandi aperture loggiate guardano l'insenatura paludosa che un tempo era l'importante approdo per l'approvvigionamento dell'abbazia e dei borghi sotto la sua potente giurisdizione. Di nuovo in viaggio per una quindicina di km verso sud per arrivare alla bella chiesa romanico-gotica di Kermaria, meta di grossi pellegrinaggi. Semplice e austera isolata nella campagna (48 41 7n - 2 58 33,3w) a margine del piccolissimo borgo vicino a Plouha. Sono ormai le 19 e quindi è l'ora per trovare il sito dove passare la notte.
Alla Pointe de Plouha, distante solo 8 km dove c'è il punto sosta sul mare. L'area è piena (15 camper), ma troviamo posto appena fuori, quindi nessun problema. C'è un bel ristorantino sulla spiaggia che attira la nostra attenzione. Il fastidioso malessere che mi ha afflitto in questi tre o quattro giorni è passato quindi "fuoco alle polveri". Entriamo e …. finiamo la serata con un bel piatto di pesce e contorni vari. Il vento assai fresco che ci investe all'uscita ci consiglia di entrare rapidamente nel camper per una buona dormita con la coperta sotto il mento.

P a la Pointe de Plouha in parcheggio esterno all'AA (48 40 34,9n - 2 53 7,3w). Bella insenatura con lunga spiaggia attrezzata. Tempo bello tutto il giorno, ma la serata è decisamente fredda (12° alle ore 22). Km 97

21 ago - Questa mattina la temperatura esterna è di 11°, quella interna 16°. Accendiamo la stufa una mezz'oretta per stemperare l'aria. Prendiamo strada oltrepassando St Brieuc e quindi prendendo direzione Erquy arriviamo a Cap Frehel. Parcheggio prima del faro riservato ai camping-car (48 40 52,2n - 2 19 3,3w) e poi a piedi in cinque minuti siamo sotto il faro. Ambiente suggestivo sulla punta rocciosa a picco sul mare spumeggiante. Saliamo i 140 gradini fino alla lanterna per vedere un bel tratto di costa fino a St Malo. Partiamo oltrepassando il Fort Lalatte (già visto a suo tempo). Proseguiamo e alla base della Baye de la Frenaye, prima della cittadina di Pleboulle sosta presso un pescatore per un buon antipasto di ostriche e gamberi adagiati su un bel vassoio di ghiaccio e sul cuscinetto di alghe, accompagnate da un bicchiere di Chardonnay freddissimo, di fronte al mare inondati di sole. Bello!. Continuiamo fino a St Malo e oltrepassando la cittadina di 8 km verso est andiamo alla AA di Rotheneuf. Ci sistemiamo e poi inforcato le bici andiamo a vedere le famose sculture sulle rocce della falesia di Adolphe Fouéré detto "Abbé Fouré" (così si firmava) alla fine dell'800. Siamo sulla "Cote d'Emeraude" ormai vicini alla meta oltre la quale prenderemo direzione sud fino a casa. Ma non facciamoci prendere dalla malinconia, adesso apriamo i tendalini e organizziamo una bella cena sotto di essi. La temperatura è piacevole ed il cibo innaffiato da vino francese pure. Alle 21,30 però nonostante sia ancora giorno, la temperatura scende rapidamente obbligandoci a entrare nei camper e concludere la serata con un filmetto e poi a nanna.

P a Rothéneuf, vicino a St Malo in AA (48 40 49,3n - 1 57 46,8w). Superficie erbosa con ampi spazi per i camper. Acqua elettricità e alberi che riparano dal sole (quando c'è). Tempo bello tutto il giorno. Km.131

22 ago - Alle 10,30 passa il primo bus-navetta che ci porta comodamente in centro a St Malo. Fermata "Intra Muros" proprio davanti alla cittadella fortificata dal solito Vouban. Le vicende della città si perdono nella storia, ma durante la seconda guerra mondiale subì un gravissimo bombardamento dagli americani che la rasero al suolo, venne ricostruita con le stesse caratteristiche del passato.

St Malo

Il porto divenne uno dei più moderni della Manica e nonostante il luogo subisca le maree più alte (almeno 10 metri), attraverso un sistema di chiuse riesce ad essere collegato al mare anche durante le basse maree. La città ha dato i natali allo scrittore René Chateaubriand e sull'isoletta Gran Bé davanti alla città, custodisce la sua tomba. Adesso siamo in bassa marea e questo ci permette di raggiungere a piedi l'isola che accoglie il "Fort National" chiamato un tempo Fort Royal costruito nel 1689 su progetto del Vauban.

Fort Royal

Munito di antichi cannoni, terrapieni e ponte levatoio, casematte e polveriere a minacciare le navi inglesi che qui convergevano per conquistare questo avamposto. Rientriamo dalla spiaggia dell'Eventail perché il mare comincia a sommergere la stretta via di collegamento e quindi non vogliamo rimanere 12 ore su questa isoletta in attesa della prossima bassa marea. Siamo ora nella cittadella chiusa detta "Intra Muros". Girovaghiamo sugli spalti delle possenti mura assaporando il calore del sole ingaggiando battaglie con i gabbiani che vogliono mangiare. Da questi remparts si possono ammirare i tetti della cittadina interna e l'esterno fino al porto che accoglie grossi carghi e stupendi yacht del Dubai Scendiamo per le vie cittadine piene di gente e di bei negozi e quindi vista l'ora di pranzo entriamo in un bel ristorante (algerino) a farci un piatto di moule e patatine, cous-cous di pollo al limone e contorni vari. Poi nuovamente a passeggio e poi…. comincia a fare freddo e a piovere! Prendiamo al volo il bus delle 16,18 che ci riporta a Rothéneuf ai camper. Nel frattempo smette di piovere e l'aria è di nuovo tiepida. Adesso che la vacanza è quasi finita capiamo perché nessuno del luogo porta l'ombrello e si preoccupa della pioggia, tanto le nuvole sono di rapido passaggio e la pioggia dura poco. In un giorno può piovere ed esserci il sole un'infinità di volte.

P a Rothéneuf nella stessa AA di ieri sera. Km. 000

23 ago - Partiamo da Rothéneuf in direzione Mont Saint Michel, meta ultima di questo viaggio. Prendiamo con comodo la strada litoranea per ammirare gli ultimi paesaggi marini. Passiamo Cancale e gli altri villaggi disseminati lungo la costa dell'ampia Baye du Mont Saint Michel. Arriviamo al punto sosta per camping-car ai parcheggi prossimi alla navetta che in tre minuti conduce sotto le mura della cittadella. Ci sistemiamo nell'ampio parcheggio dove ci sono tanti altri italiani. Sono le 12 e quindi pranziamo con calma. Poi tiriamo giù le bici, ma fatto 200 metri siamo di fronte al cartello che proibisce l'uso di tale veicolo per arrivare alla meta. Incateniamo le bici e prendiamo la navetta gratuita. Una breve descrizione di questi mezzi è d'obbligo perché mai visti in vita mia: sono bus con due motori (diesel) uno davanti e uno dalla parte opposta che non si può dire "dietro" perché al momento della partenza, senza fare inversione di marcia, il didietro diventa davanti, l'autista passa nell'altra cabina di guida e così non occorre fare inversione al capolinea per ripartire (come i treni nelle stazioni di testa). Comunque in tre minuti siamo sotto le mura di Mont Saint Michel. Solita ressa di persone e soliti negozietti uno accanto all'altro. Certamente l'ambiente è unico ma la moltitudine toglie gran parte del fascino.

Mont St Michel

Arriviamo fino alla cattedrale in alto con il suo altissimo cono campanario dominato dall'Arcangelo Michele splendente nel sole. Siamo in bassa marea, solo alle diciotto il mare comincerà a risalire. Adesso è a 17 kilometri di distanza. Non ci resta che girottolare tra le viuzze e i remparts per passare il tempo. Un bel bar con terrazza panoramica ci ispira e soprattutto il profumo di crepes è molto invitante. In fondo abbiamo pranzato a mezzogiorno e ora abbiamo fame. Ci sediamo con vista da cartolina. Verso le 17,30 ci spostiamo al belvedere per vedere salire la marea. Costante e deciso il mare avanza e comincia a ricoprire le varie isolette di sabbia che prima erano illuminate dal sole, poi all'improvviso due forme nere nell'acqua si materializzano, sono due foche che seguendo l'onda di marea cacciano il pesce che segue la corrente. Spettacolare. Prendiamo l'ultima navetta per arrivare ai camper, ma il sole è ancora alto. Ci muoveremo stasera, dopo le 22 quando sarà buio per andare a fotografare il "mito" illuminato.

P a Mont Saint Michel in punto sosta camper senza servizi (48 36 30,5n - 1 30 23,6w). Illuminato asfaltato con uso gratuito di navetta per la visita alla cittadella. Km. 61

24 ago - domenica - Partenza da M.S.Michel alle 9,30, ma a Pontorson sosta tecnica per le ultime spese al supermarket, poi si riparte verso sud. Oltrepassiamo Le Mans e a Tours percorriamo la strada sulla Loira per arrivare ad Amboise. Troviamo subito l'AA sull'Ile d'Or di fronte al castello di Francesco I re di Francia.

Amboise il Castello l'area attrezzata camper

Ci sistemiamo e visto che sono solo le 17 decidiamo di visitarlo. Molto bello e interessante sulla riva sx della Loira dove è vissuto per tre anni anche Leonardo da Vinci e qui è morto e sepolto all'età di 67 anni nella chiesa di St Florentin. Nel giardino alcune ricostruzioni delle invenzioni ed il plastico del suo planetario eliocentrico. Visita molto interessante anche dai remparts che dominano il fiume ed il borgo sottostante. Alle 19,30 rientriamo ai camper per la cena tutti insieme sotto il tendalino. La temperatura adesso è decisamente mite.

P a Amboise in AA (47 25 2,7n - 0 59 14,7e). siamo sull'Ile d'Or in mezzo alla Loira. Tempo bello e tiepido tutto il giorno. L'AA è adiacente al camping della città. Ottima posizione. Km. 341

25 ago - Partenza da Amboise dopo le operazioni di carico e scarico. Continuiamo il viaggio di rientro, quindi verso sud. Il tempo è buono e comincia a sentirsi il caldo. Lungo la strada ci sono punte di calore fino a 29°. Tutta strada normale, bella liscia e scorrevole. Arriviamo a Brioude alle 18,30. Siamo in AA sotto il paese vicinissimi al centro storico. Siamo stanchi, la temperatura è piacevole e ceniamo sotto il tendalino tutti insieme.

P a Brioude in AA (45 17 45,8n - 3 23 26e) vicino ai campi da tennis. Km 418

26 ago - Partenza da Brioude verso le 9. Il tempo minaccia la pioggia. Sarà un'altra giornata di viaggio sulle strade francesi fino a Vinadio. Ci fermiamo solo per la pausa caffè e per la pausa pranzo e poi ancora viaggio fino a Barcellonette dove riempiamo i serbatoi di gasolio e facciamo gli ultimissimi acquisti. La strada è ottima e il traffico assai scarso, a parte gli enormi TIR che di tanto in tanto ci sorpassano perché loro vanno come schegge. Il passo della Maddalena (Col de L'Arch in francese) è molto agevole dalla parte francese, si sale quasi tutto in quarta marcia. Ci fermiamo varie volte ad ammirare il paesaggio alpino. La discesa dalla parte italiana invece è particolarmente impegnava per i 17 tornati dove i TIR in curva occupano l'intera carreggiata, quindi bisogna fare molta attenzione, attendere la loro manovra e poi riprendere la marcia. Arriviamo a Vinadio che sono le 20. Ci sistemiamo nell'AA in alto (a pagamento dalle 22 alle 8). A pochi passi c'e un'ottima trattoria familiare dove ci sistemiamo al tepore del locale e gustiamo dell'ottima polenta ai funghi e ai quattro formaggi e per risentirci a casa anche un'ottima pizza. Poi andiamo a nanna.

P a Vinadio nell'AA in alto sulla strada (44 18 23,6n - 7 10 17,4e). Tempo bello tutto il giorno. Km.475

27 ago - Partenza da Vinadio e tutta autostrada, passando da Savona e poi Genova arriviamo a casa a Lucca.
Km. 365



--------------- percorso approssimativo di questo viaggio-------------

Totale km. 4597


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