Viaggiare - Diari di Viaggio


LA BRETAGNA... COME L'ABBIAMO VISSUTA NOI

testo e foto di Cristiana e Roby


Periodo: 20 luglio - 2 agosto 2002
Partecipanti: Cris e Roby
Mezzo: Ford Focus 1.8 TDCI
Km. percorsi: 4.138
Pernottamenti: Logis de France (http://www.logis-de-france.fr). Si tratta di una catena di hotel a carattere familiare abbastanza economici e, in genere, molto carini e confortevoli.

Qualche annotazione...

Questo è il primo diario di viaggio che pubblichiamo.
Speriamo che possa essere utile a chi desideri visitare la Bretagna, un posto davvero bellissimo e che merita di essere ricordato.
Prima di partire anche noi abbiamo cercato in Internet le esperienze di altre persone per sapere cosa valga la pena vedere, al di là delle guide ufficiali.
Per questo ringraziamo chi pubblica i propri diari e, partendo dalla Bretagna, iniziamo anche noi a fare lo stesso.
Buon viaggio a tutti... ed eccovi la "nostra Bretagna".

L'ITINERARIO:
Siamo partiti con l'intenzione di visitare la costa bretone con le sue scogliere e bellissime spiaggie. Solo nell'andata abbiamo previsto una tappa sulla Loira, famosa per i suoi castelli. Le condizioni climatiche però non sono state sempre favorevoli, così abbiamo fatto qualche variazione, visitando alcune città e percorrendo un tratto della Valle della Loira anche al ritorno.
Per la scelta dell'itinerario comunque vogliamo fare un ringraziamento a chi ha pubblicato prima di noi il diario delle proprie vacanze da cui abbiamo preso spunto. Internet infatti è una vera miniera d'oro di esperienze e chi ha vissuto una vacanza sa guidare meglio di qualsiasi guida ufficiale.
Un particolare ringraziamento va a Armando che ha pubblicato il proprio diario su http://www.taccuinodiviaggio.it.
Durante il viaggio abbiamo fatto tantissime foto con una macchina fotografica digitale. Alcune le abbiamo riportate anche qui per mostrare a tutti quanto questi paesaggi siano belli e suggestivi.

LE STRADE:
In Francia abbiamo utilizzato solo strade statali e provinciali, evitando le autostrade, un po' per la fama che le autostrade hanno di essere carissime, un po' per entrare in contatto con la Francia dei piccoli borghi, delle foreste e delle bellissime campagne.
Una piccola indicazione: i colori dei cartelli stradali in Francia sono al contrario rispetto ai nostri; verde per le statali e blu per le autostrade!

LE NOSTRE GUIDE:
- Carta stradale Michelin della Francia
- carte delle varie zone e città recuperate presso gli efficientissimi uffici del Turismo
- guida Giunti della Bretagna
- La Bretagna, ed. Ouest France
- guida dei Logis di Francia con relativa utilissima cartina
- tante stampe da Internet
- molto utili sono inoltre i siti Internet che raccolgono gli uffici del turismo francesi: http://www.tourisme.fr e http://www.franceguide.com

Il viaggio…

sabato 20 luglio 2002: Cremona - Cerilly (km. 0-772)
Partenza alle ore 8.40 da Cremona, direzione Francia via Frejus. La giornata è splendida e fa davvero caldo.
Partiamo finalmente, dopo le peripezie di ieri per prenotare un hotel nei dintorni di Moulins, dove vogliamo fare la prima tappa (ne abbiamo previste due). Purtroppo infatti non avevamo considerato che domani si corre il Gran Premio di Francia di Formula 1 e che Magny Cours è proprio in quella zona. Cominciamo bene! Dopo svariate telefonate a Logis di Francia e altri Hotel della zona riusciamo a trovare uno 'studio' (un monolocale) a Cerilly, una cittadina che ci porta fuori strada di poco e che, per lo meno, ci permette di non dormire in macchina.
Alle 11.05 arriviamo al Frejus. Il traffico, al contrario delle nostre previsioni, è assolutamente nullo.
Dopo il traforo inizia la nostra avventura sulle magnifiche, è il caso di dirlo, strade francesi. Il paesaggio è bellissimo, simile a quello che si vede in trentino.
Procediamo sulla N201 e poi, poco prima di Chambery prendiamo la N6 verso Bourg en Bresse. Prima di arrivarci passiamo da Le Bourget du Lac. Sono le 13.15. Abbiamo già percorso 428 km. Mangiamo un'insalata in un ristorantino sul lago dopo aver dato una rapida occhiata al paese dove è in corso una festa medievale con un mercatino dell'artigianato e persone in costume.
Alle 14.45 ripartiamo. Riprendiamo la N6 ma un incidente a Digoin ci fa deviare sulla N979, una strada provinciale che comunque ci porta senza problemi a destinazione.
Alle 21.50 siamo a Cerilly dove ceniamo nel Logis e andiamo a dormire nel nostro "studio". Il Logis si chiama Chez Chaumat ed è molto carino.
Link utili:
Le Bourget du Lac: http://www.bourgetdulac.com

domenica 21 luglio 2002: Cerilly - Champtoceaux (km. 772-1209)
Dopo la prima colazione francese con croissant e baguette con la marmellata, e dopo una chiacchieratina con la padrona di casa dello "studio", ripartiamo in direzione di Angers. Sono le 8.45.
Devo dire subito che i francesi sono cordiallissimi e tanto tanto gentili… nonostante il mio francese rispolverato dai lontani tempi del liceo, non sia dei migliori.
Anche oggi è una bellissima giornata e le strade che percorriamo ci immergono in un'atmosfera davvero magica. Attraversiamo foreste e immense campagne coltivate a mais, frumento e girasoli. Passiamo ponti adornati di fiori e paesini con vasi fioriti dappertutto. Persino i pali della luce e le rotonde meritano di essere ammirati per il tripudio di gerani e bouganville che esibiscono.
Alle 11.30, dopo 963 km., facciamo una tappa per visitare un castello nella Valle della Loira.
Siamo a Chenonceau, un castello sullo Cher. È famoso perché si tratta di un castello ponte costruito a cavallo del fiume. I giardini sono splendidi e anche la struttura piace molto sia a Roby sia a me. Nessuno dei due invece è amante degli interni e quindi passiamo velocemente tra le stanze dei fastosi appartamenti reali. Riserviamo invece un'attenzione maggiore alle cucine, con l'enorme camino in sasso e travi in legno, la mia passione.
Ripartiamo alle 12.40 pensando di fermarci a Tours per la pausa pranzo. In fondo ci sono solo 30 km. per arrivare.
Tours ci delude un po' devo ammettere, soprattutto nel centro storico.
L'ingresso alla città è come sempre splendido per la ricchezza di viali e aiuole fiorite, mentre il centro appare spoglio, forse perché è praticamente tutto chiuso (ristoranti e bar compresi).
Finalmente riusciamo a trovare un bar che ci prepara un sandwitch al prosciutto (mezza baguette a testa con prosciutto e tanto tanto burro salato). Lo mangiamo vicino al castello di Tours che si trova nei pressi della cattedrale.
Alle 14.40 ripartiamo e alle 15.30, dopo 63 km. di bellissime stradine che costeggiano la Loira, siamo a Saumur. Ci fermiamo un'oretta per mangiare un gelato e a dare uno sguardo al castello, in ristrutturazione. Anche qui lo spettacolo floreale merita di essere menzionato.
Alle 19.10 arriviamo alla nostra seconda tappa notturna. Abbiamo saltato sia Bourges sia Angers e decidiamo di fermaci in un piccolo paese che si chiama Champtoceaux. La scelta si rivela davvero felice. Il paese si trova in alto su una collina che domina la Loira. Anche il Logis (Le Champalud) è bellissimo tutto in legno e sasso. Dopo aver cenato con delle stupende galette (le crêpes di farina integrale) al prosciutto e con una crêpe flambèe in una crêperie vicino all'hotel, facciamo una passeggiata nel parco di Champalud. La vista sul fiume è bellissima al tramonto e la pace è assoluta. Solo i rintocchi delle campane, piuttosto potenti, ci riportano ogni tanto alla realtà. Mi spiace di non aver fatto fotografie alla Loira da qui, meritava davvero di essere immortalata.
Link utili:
Chenonceau: http://www.chenonceau.com
Saumur: http://www.ville-saumur.fr
Champtonceaux: http://www.ville-champtoceaux.fr/fr/visit.htm

lunedì 22 luglio 2002: Champtonceaux - Trinité sur Mer (km 1209-1375)
Partiamo alle 9.20. L'aria è molto più fresca di quella a cui siamo ancora abituati, ma il sole comincia a scaldarla.
Verso le 10.30 arriviamo a Trinité sur Mer. Siamo al mare finalmente… o meglio sull'oceano. Troviamo un Logis spartano ma carino (un po' anni '70) con una bellissima piscina. Si chiama Le Domain du Congre. Pensiamo che con il mare a due passi sia un po' inutile, ma presto ci ricrediamo. La piscina infatti è riscaldata mentre l'acqua dell'oceano, almeno per me, è davvero troppo fredda. Decidiamo di fermarci due o tre giorni.
Trascorriamo il resto della giornata a Carnac, sulla sua spiaggia lunghissima e piuttosto affollata. E' lì che proviamo a fare l'unico bagno della vacanza. Per Roby l'acqua è gelida ma sopportabile. Io invece dopo meno di un quarto d'ora devo uscire, nonostante la muta!
Inutile dire che nell'acqua c'è tantissima gente che non sembra per niente soffrire della temperatura. Tornati in Hotel ci facciamo uno splendido bagno in piscina. E' la prima volta che ho una piscina tutta per me e la cosa mi diverte moltissimo.
Alla sera facciamo la prima cena a base di "moules à la creme" (cozze alla crema). In Bretagna sono famosissime e si trovano ovunque. Le consiglio a tutti, sono davvero speciali anche se, in questa zona, le cozze sono piuttosto piccole. Accompagnamo le cozze con del Fortan de France. Il vino è molto buono, ma quando scopriremo il Mouscadet troveremo il nostro vino! Le cozze in Bretagna sono servite con patate fritte. All'inizio ci sembrava un accostamento un po' strano, ma devo ammettere che è molto buono.
Link utili:
La Trinité sur Mer: http://www.ot-trinite-sur-mer.fr
Carnac: http://www.ot-carnac.fr

martedì 23 luglio 2002: Trinité sur Mer (km. 1375-1425)
Usciamo alle 9.20 per fare un giro a Trinité sur Mer e per prendere, alle 11.00 il traghetto che ci porterà alla Belle-Ile en Mer. Il cielo comincia a rannuvolarci e non fa caldissimo. Questo non ci fa molto piacere, anche perché per mancanza di posti liberi dovremo tornare con il traghetto delle 19.45.
La giornata non trascorre benissimo. Sull'isola noleggiamo delle biciclette che, vista la nostra indole non troppo sportiva, non si rivelano la scelta ideale. L'isola infatti è un susseguirsi di salite e discese ripidissime. Il tempo poi si mette al brutto e un vento gelido soffia in continuazione.
Proviamo a stare un po' sulla spiaggia, ma il vento solleva la sabbia che diventa molto fastidiosa.
I soliti francesi, comunque in acqua, ci fanno molta invidia… ma come faranno? Verso le 17.00 torniamo al molo per vedere se qualcuno si muove a pietà e ci fa salire sul traghetto precedente. Abbiamo fortuna e, sotto una pioggerellina finissima riusciamo ad imbarcarci alle 17.30.
Siamo stati un po' sfortunati, però credo che con uno scooter e il sole quell'isoletta deve essere davvero bella.
A cena comunque ci consoliamo ampiamente con delle splendide "moules à la crême" (mangerò quasi sempre quelle per tutta la vacanza, vista la mia passione per le cozze) e una crêpe per dolce.
Link utili:
Belle-Ile en Mer: http://www.belle-ile.com

mercoledì 24 luglio 2002: Penisola di Quiberon (km. 1425-1620)
Sono le 10.00 quando usciamo per andare a visitare la penisola di Quiberon (a una quarantina di km. da qui) e la sua famosa Côte Sauvage. Il tempo non è bellissimo, ma cerchiamo di essere ottimisti.
Arriviamo prima sulla punta della penisola e ci fermiamo un po' sull'immensa spiaggia. E' uscito il sole e vogliamo approfittarne per scaldarci un po'. Prima però ci fermiamo all'ufficio del turismo a prendere una cartina del posto e qualche depliant illustrativo. La tappa all'ufficio del turismo è diventata una prassi per noi. Gli uffici turistici in Francia sono infatto organizzatissimi e gli impiegati sono davvero cortesi e competenti.
La costa selvaggia è davvero bellissima e imponente, con i suoi scogli a picco sul mare e le onde che si infrangono con violenza. La sua fama di zona ventosa è rispettata in pieno, tanto che dobbiamo cercare una zona riparata per mangiare la nostra baguette al prosciutto.
Dopo aver visitato anche la punta della penisola, da cui, nonostante i nuvoloni grigi, si vede un panorama bellissimo, decidiamo di tornare verso Trinité sur Mer.
Quando ci arriviamo è spuntato nuovamente il sole, così facciamo un ultimo bagno in piscina prima della partenza di domani.
Per la cena andiamo a Vannes, una città nel golfo di Morbihan. Facciamo un giro tra le viuzze e i viali, sempre fioritissimi, e ceniamo a galettes e crêpes. Io provo la galette alle andouilles, la salsiccia bretone. Non è male ma è davvero strana. L'andouille infatti è una salsiccia affumicata e arrotolata. Le fette sono formate da cerchi concentrici, come una fetta di cipolla.
Link utili:
Penisola di Quiberon: http://www.quiberon.com, http://perso.wanadoo.fr/ville-quiberon/.

giovedì 25 luglio 2002: Trinité sur Mer - Douarnenez (km. 1620-1848)
Questa mattina ci svegliamo in un'atmosfera piuttosto autunnale. Scende una pioggerellina finissima e c'è nebbia. Alle 10.00 salutiamo i padroni dell'Hotel che sono stati davvero molto gentili in questi tre giorni e ci dirigiamo verso nord.
Alle 11.00 ci fermiamo a Concarneau a visitare la città vecchia, chiusa tra antiche mura. Facciamo anche una passeggiata sulle mura da cui, con il sole, si deve godere di un bellissimo panorama. Noi però non riusciamo a vederlo a causa della foschia. La cittadina medievale comunque è molto carina anche se, come molte altre, è un po' rovinata dai tanti negozietti di souvenir che le danno un'aria un po' commerciale e turistica.
Dopo un'oretta ripartiamo e arriviamo, alle 13.00 a Permarc'h. Da lì, dopo qualche peripezia per trovare la strada, raggiungiamo la Pointe de la Torche. Lo spettacolo degli scogli e delle onde che si infrangono è sempre bellissimo anche se la nebbia e il freddo lo rovinano un po'. Sapendo, dalle previsioni meteo viste alla TV, che non avremo molta speranza nei prossimi giorni, decidiamo di non fermarci troppo.
Alle 16.30 siamo a Douarnenez dove ci fermeremo per la notte. E' la prima volta che scegliamo un Logis in città (Il Logis de France) e la scelta non si rivela molto felice. L'albergo è il più bruttino di tutta la vacanza e il rumore dei gabbiani del porto non ci fa dormire molto bene. La cittadina comunque è bella e, come sempre, molto fiorita. Dal porto poi si può fare una bella passeggiata. A cena, tra cozze e tonno (la specialità del posto) ci consoliamo ampiamente. Qui proviamo per la prima volta il Mouscadet, il vino bianco che in Bretagna si beve con il pesce.
Link utili:
Concarneau: http://www.concarneau.org/index2.html, http://www.ville-concarneau.fr, http://www.villebleue.com
Douarnenez: http://www.inet-bretagne.fr/com/douarnenez/

venerdì 26 luglio 2002 Douarnenez - Perros-Guirec (km. 1620-2200)
Partiamo da Douarnenez verso le 10.00. Anche oggi il tempo è brutto ma tentiamo lo stesso una visita alla Pointe du Raz, famosa per essere un dei punti panoramici più belli in Francia. Presto però dobbiamo ricrederci poiché, arrivati alla punta, siamo immersi in una fitta nebbia. Non parcheggiamo nemmeno e, sapendo che la situazione metereologica non evolverà troppo presto, decidiamo di usare la giornata per viaggiare spostandoci sulla Manica. Dopo aver comprato una baguette a Audierne ci dirigiamo verso nord. Passando le ore, la nebbia si dissolve così andiamo verso Pointe de Saint Mathieu (km. 2.041) dove arriviamo verso mezzogiorno. Il cielo è ancora carico di pioggia anche se ogni tanto c'è uno sprazzo azzurro. Devo ammettere che il cielo offre da solo uno spettacolo bellissimo. Anche il posto è davvero bello. Facciamo una passeggiata lungo gli scogli, su un sentiero battuto e mangiamo la nostra baguette guardando il mare. Anche le rovine del monastero contribuiscono a rendere magico questo luogo dove, forse per l'orario forse il tempo, c'è pochissima gente.
Ripartiamo alle 15.15 verso Morlaix-Trégastel dove vorremmo fermarci qualche giorno. Salteremo tutto il Finistère per entrare nella Côte d'Armor. Arrivati cerchiamo un hotel ma non è facile. Abbiamo fatto parecchia strada verso est e qui il maltempo non è ancora arrivato. La giornata è splendida e tanti francesi si sono spostati per trascorrere il weekend al mare. Ci fermiamo a fare qualche foto in un punto panoramico tra Perros-Guirec e Ploumanac'h. Da lì si vedono le Sept Iles e il Sentiero dei Doganieri che corre lungo la famosa costa di Granito Rosa. Dopo qualche telefonata riusciamo a trovare un Logis molto economico a Perros-Guirec (L'Hermitage). Temiamo un po' ma poi, quando lo visitiamo, scopriamo che è davvero carinissimo (L'Hermitage). Sembra una grande casa, arredata con bei mobili e, moquette, tendaggi e carta da parati dai colori molto caldi. Le porcellane sembrano quelle della nonna. Come al solito, la padrona di casa è molto gentile e ospitale. Alla sera, dopo un bel giro al porto, dove ci sono davvero tantissime barche, ceniamo in un bellissimo ristorante dove ci servono una montagna di cozze. Il ristorante fa praticamente solo cozze e si chiama, non a caso "Les Moules". Dopo cena, decidiamo di prenotare direttamente un tavolo per la sera successiva.
Anche dopo cena facciamo un giro. Qui ci rendiamo conto dell'ampiezza della marea nel nord Europa. Prima di cena il mare si vedeva in lontananza, mentre ora è vicinissimo. Il tutto è ancora più bello per il fatto che il cielo è sereno e, alle 22.30, ancora chiaro.
Link utili:
Perros-Guirec: http://www.perros-guirec.com
Trégastel: http://www.ville-tregastel.fr, http://www.tregastel.com

 

sabato 27 luglio 2002 Perros-Guirec
Questa mattina la colazione che ci aspetta è una graditissima sorpresa. Al cestino con croissant, baguette e pane di segale alle mele, si affiancano ciotoline di burro, marmellata e miele. Sono le solite cose, ma il modo in cui vengono servite le fa apparire ancora più gustose. La sala poi da su un bel giardino fiorito e ben tenuto. Il tempo non è bellissimo ma gli ampi sprazzi di sereno ci fanno sperare. Usciamo diretti al sentiero dei doganieri. Il sentiero è lungo 4,5 km (nove in tutto tra andata e ritorno). Lo spettacolo che vediamo è meraviglioso.

Camminiamo tra il verde dei fiori e delle piante e il rosa degli immensi massi di granito. Il mare è blu anche se un po' lo dobbiamo immaginare perché quando il sole viene oscurato i colori cambiano drasticamente. Alle 12.00 arriviamo al paese di Ploumanac'h dove compriamo due panini che mangiamo seduti su un enorme masso sul mare. A fianco a noi si posa subito un gabbiano e in un paio di minuti ce ne sono altri due o tre. Guardandoci intorno vediamo altri gruppi di turisti seduti a mangiare e tutti hanno il loro gabbiano appostato. Si sta proprio bene qui, soprattutto quando il sole caldo fa capolino. Il paesaggio è davvero splendido. Persino il faro è in granito rosa per non sembrare troppo invasivo. L'unica macchia a questo splendore l'ha portata la Marea Nera, quando una petroliera è affondata al largo di queste coste. Prima faticavo ad immaginare quale scempio possa causare una nave di quel genere, e ora sono certa che mi sarà difficile dimenticarlo.
Dopo pranzo prendiamo la via del ritorno, più breve perché facciamo meno soste. Il mare ora, con la marea calante, sembra lontano. Arrivati a Perros-Guirec ci fermiamo in spiaggia, un po 'per riposare, un po' perché è uscito uno splendido e caldissimo sole. Sono le 15.30 circa. C'è una brezza leggera e piacevolissima che però ci porta a sottovalutare un po' il potere del sole. La sera saremo piuttosto arrossati!
Come al solito non riusciamo quasi a toccare l'acqua che invece è piuttosto frequentata.
La spiaggia comunque è davvero enorme con la bassa marea e la sabbia chiara è finissima. Alle 17.30 cominciamo a notare che il mare risale e presto la spiaggia si riduce notevolemente. Verso le 20.00 ce ne andiamo anche se siamo dispiaciuti perché il sole è ancora altissimo.

domenica 28 luglio 2002 Perros-Guirec
La mattinata passa tranquilla facendo un giretto a Perros-Guirec che è davvero carina. All'ufficio del turismo prenotiamo un tour in barca alle Sept Iles, una riserva naturale vicinissima alla costa dve si possono ammirate varie specie di uccelli. La giornata si preannuncia bellissima e il cielo è completamente sgombro di nubi e il mare è verde smeraldo. Lasciamo la macchina vicino all'Ufficio del turismo perché l'arrivo di una maratona blocca l'accesso verso la spiaggia di Trestaou, dove abbiamo l'imbarco.
Sulla barca c'è parecchia gente, ma si sta comunque piuttosto bene. Lo spettacolo che viviamo in questa gita, non può essere descritto a parole. E' davvero troppo bello. L'isola di Rizou, sulla quale non è permesso l'approdo, ospita una colonia di varie specie di gabbiani e cormorani. Sono migliaia. Non ho mai visto una cosa simile. Quando ripartiamo alcune persone offrono pane ai gabbiani che ci inseguono e loro lo beccano dalle loro mani senza timore.

Su un'altra isoletta invece vediamo una foca, forse un po' infastidita dal nostro passaggio che però, dura solo un paio di minuti. Approdiamo all'Ile aux Moines, l'unica sulla quale si può sbarcare. Gli unici abitanti sono i custodi del faro. I 45 minuti a disposizione sono sufficienti per girarla tutta e riempirsi gli occhi di immagini emozionanti della natura che ci circonda.
Al ritorno, ancora emozionati per l'escursione, andiamo a Trégastel per fare una passeggiata sulla costa di granito rosa. Il sentiero è molto più breve di quello di ieri ma è comunque molto piacevole.
Al ritorno ci fermiamo alla solita spiaggia di Perros-Guirec dove si sta veramente bene.
Arriviamo alle 18.00 e c'è parecchia gente. Vediamo tanti bambini che corrono e giocano. Deve essere bellissimo qui per loro. Una spiaggia così ampia e liscia non presenta grandi pericoli e loro possono giocare liberamente costruendo enormi dighe e castelli di sabbia. Verso le 19.00 però tanti cominciano ad andare via mentre noi restiamo ancora un po'. E pensare che ieri le previsioni del tempo davano pioggia! Chissà quanto la dovremo pagare questa splendida giornata. La giornata si conclude con due buonissime galettes e la nostra birra preferita, la Kronenbourg. Come previsto, alla sera però torna la pioggerellina finissima e cala anche la nebbia. Ci risiamo. D'ora in poi la vacanza prenderà un'altra piega.

lunedì 29 luglio 2002: Perros-Guirec - Cancale (km. 2265-2475)
Questa mattina pioviggina e il cielo è fosco. Partiamo verso le 9.45 diretti a est verso St. Malo. Ormai non speriamo più nel sole perché la TV ha annunciato l'arrivo di un'ampia perturbazione che dovrebbe restare sulla Francia, e in particolare sul nord, per tutta la settimana. Ora fa anche piuttosto freddo, ma noi non ci scoraggiamo. Ci spiace molto naturalmente, perché noi amiamo le vacanze a contatto con la natura; però se il tempo è brutto possiamo sempre visitare qualche bella città bretone e ammirare i loro momumenti. Mi spiace in particolare di non aver visto l'isola di Brehat. Ma credo che torneremo da queste parti prima o poi.
Alle 10.00 facciamo la prima tappa a Tréguier a visitare la bella cattedrale. Le vetrate, coloratissime, sono molto belle viste dall'interno.
Passiamo la pausa pranzo a Cap Frehel. C'è nebbia e non si vede molto. Le Sables d'Or sono grigissime e alla punta il suono cupo del faro penetra nella foschia. Anche questo è un luogo dove dovremo tornare.
Partiamo verso St. Malo dove vorremmo fermarci per i giorni che ci rimangono. Dalla guida dei Logis troviamo un Logis che sembra molto carino, ma quando ci arriviamo vediamo che è sulla via d'ingresso in città dove, tra l'altro, restiamo bloccati nel traffico. Decidiamo quindi di cercare l'ufficio del turismo per farci consigliare. L'ufficio è poco fuori le mura della città vecchia. Ci arriviamo dopo più di mezzora. Non siamo più abituati a tante automobili e a vedere un fiume di gente a piedi, così decidiamo di non fermarci in questa grande città ma di cercare un luogo più tranquillo. Proseguiamo in direzione Cancale dove arriviamo, sempre sotto la pioggia, verso le 16.30. Qualche telefonata e troviamo un Logis (non proprio economico ma molto bello) sulla Pointe du Grouin (Hotel Le Grouin). Il posto è bellissimo e isolato. E' proprio su una punta a 4 km. da Cancale e con il sole deve offrire uno spettacolo emozionante. Pare che si veda persino Mont St. Michel. Anche dalla finestra della nostra stanza si vede il mare. Prima di andarci facciamo un giro a Cancale dove, con la bassa marea, si vedono gli allevamenti di ostriche.
Ci riposiamo un po' e torniamo a Cancale dove la marea è risalita coprendo tutto e rimettendo in mare le barche che erano in secca. Cerchiamo tra i tanti ristoranti quello che ci ispira di più. Non c'è tanta gente e quindi non abbiamo grandi problemi. Ne troviamo uno dove io prendo le più belle e buone moules alla crême che abbia mangiato finora in Bretagna (devo dire che però quelle della Sicilia non le batte ancora nessuno!). Roby invece ordina un piatto di frutti di mare che nemmeno due persone sarebbero riuscite a finire. Un vero colpo d'occhio! In un'ora riesce a finire con molta pazienza e minuzia una gigantesca granseola. La sua soddisfazione è massima. Anche qui il vino è ottimo.
Di notte tuoni e lampi mi tengono sveglia un po' anche perché il vento fischia tra le rocce.
Link utili:
Cancale: http://www.ville-cancale.fr
Tréguier: http://www.tourisme.fr/office-de-tourisme/treguier.htm

martedì 30 luglio 2002: Cancale - St-Malo e Mont St. Michel (km. 2475-2667)
Il tempo oggi è davvero brutto anche se alle 10 non piove. Decidiamo di fare un giro a St. Malo anche perché il mare non si vede quasi.
Alle 12.30 dopo aver acquistato qualche regalo e aver fatto una passeggiata tra le vie della città vecchia, nella bella cattedrale e sulle mura lasciamo St. Malo e ci dirigiamo verso Dinan, a circa 53 km., che la guida cita come un tipico borgo bretone. Se St. Malo con il suo traffico e i tanti turisti ci ha un po' deluso, Dinan si rivela una bellissima sopresa con le sue viuzze fiorite e le tipiche case bretoni in sasso. Pranziamo in un bar che si trova in una bella piazzetta e verso le 15 partiamo. Tentiamo la visita a Mont St. Michel dove arriviamo alle 15.45. Non piove e non c'è nemmeno tanta foschia. la marea è bassa e intorno al monte si vede solo terra. La basilica dall'alto ci appare cupa e imponente. E' davvero molto bello, ma anche qui ci sono troppi negozi e troppa gente. Il fascino viene un po' sciupato anche se non è troppo difficile immaginare come deve essere stato in tempi ormai lontani.
Al ritorno a Cancale ci aspettano nuovamente delle galettes, questa volta con il sidro bretone. Un'altra nuova esperienza!
Link utili:
Saint Malo: http://www.ville-saint-malo.fr, http://www.saint-malo-tourisme.com
Dinan: http://www.dinan-tourisme.com
Mont Saint Michel: http://www.mont-saint-michel.net, www.abbayedumontsaintmichel.net, http://www.france-ouest.com/mont-saint-michel/

 

 

ùmercoledì 31 luglio 2002: Cancale - Avranche (km. 2667-2840)
Verso le 9.30 usciamo per tornare a Mont St. Michel in mattinata, quando ci dovrebbe essere l'alta marea. Piove fortissimo anche se i nuvoloni neri si alternano a brevi sprazzi di cielo sereno. Che bello il cielo!
Leggiamo sulla guida che ad Avranche, in Normandia, c'è un bellissimo giardino botanico da cui si vede Mont St. Michel. In effetti il giardino è bellissimo e la pioggia sembra ravvivare ancora di più il colore dei fiori. Mont St. Michel però non si vede, così torniamo indietro. La pioggia però è troppo fitta così non ci fermiamo. Nel ritorno verso Cancale ci fermiamo a visitare la cattedrale di Dol de Bretagne e facciamo un giro nel paese.
Verso l'una ci fermiamo a mangiare a Mont-Dol, una collinetta con un bel mulino e una chiesetta. La pioggia ci da tregua, così troviamo un tavolo di legno in un prato e prepariamo i nostri panini. Non appena però apriamo la cartina per studiare il percorso che ci aspetta ricomincia a piovere e ripartiamo.
Torniamo in Hotel a riposare un po'. Infatti abbiamo deciso di tornare verso casa domani e il viaggio è molto lungo.
Verso le 18.30 il cielo comincia ad aprirsi e, inaspettatamente, esce un bellissimo sole. Riusciamo quindi a fare una bella passeggiata sulla Pointe du Grouin e a scattare delle belle foto. In lontananza si vede persino la sagoma scura di Mont St. Michel mentre il mare, verdissimo, brilla colpito dai raggi del sole.
Sono le 19.30 quando ci dirigiamo verso Cancale per gustare le ultime moules à la crême della nostra vacanza in Bretagna. Prima però facciamo un giro sul molo per ammirarla con il sole. Il dolce di questa sera di Roby è la crême brulée che io non avevo mai assaggiato. è davvero buona e mi riprometto di imparare a farla quest'inverno.
Link utili:
Dol de Bretagne: http://www.dol-de-bretagne.com
Mont-Dol: http://www.pays-de-dol.com/mont-dol.htm

giovedì 1° agosto 2002: Cancale - Dompierre (km. 2.840-3.439)
Partenza da Cancale alle 8.40. Il cielo si fa bruttino quindi, nonostante la tentazione di tentare una puntata a Cap Frehel, decidiamo di tornare verso sud e di fare una tappa sulla Loira per vedere il castello di Chambord.
Ci arriviamo alle 14.55 (esattamente al km. 10.000 della nostra mitica Focus!). Nonostante non siamo amanti delle visite di questo tipo, dobbiamo ammettere entrambi che Chambord merita la sua fama. Non c'è neanche un fiore e questo ci stupisce. La costruzione però è davvero impressionante. Dalle balconate, all'interno, si possono ammirare le numerosissime guglie e scale a chiocciola. Roberto si ferma poi ad ammirare lo scalone centrale costruito a doppia spirale e attribuito a Leonardo da Vinci, niente meno!
Il parco è enorme e, anche se non li abbiamo visti, pare ci siano tanti cervi, cerbiatti e cinghiali in libertà. Il parco poi non è all'interno della zona a pagamento per cui si vedono tantissime persone in bicicletta che fanno delle escursioni.
Qui c'è il sole, anche se i soliti nuvoloni nerissimi ogni tanto lo coprono un po'. Dopo la visita ci sediamo nel prato a rilassarci un po', ammirando il castello che costituisce, in fondo, il termine della nostra vacanza. Domani saremo a casa.
Lungo la strada cerchiamo un Hotel per la notte. Passiamo per Moulin ma non troviamo posto così facciamo un po' di strada in più e ci fermiamo a Dompierre dove arriviamo verso le 20.30, stanchi morti. L'Hotel si chiama "De l'Olive". È molto bello e non costa molto. Inoltre la cena al ristorante è davvero buona e molto curata.
Link utili:
Chambord: http://www.chambord.org

venerdì 2 agosto 2002: Dompierre - Cremona (km. 3.439-4.138)
Partiamo alle 8.45 per l'ultima giornata di viaggio. Come all'andata ci fermiamo a Le Bourget du Lac per il pranzo. E' così strano essere di nuovo qui. Ripartiamo verso le 14.00 e alle 19.00, grazie alla totale assenza di traffico, siamo a casa. Fa un caldo soffocante. Un bel cambiamento dal maglione e giubbotto che indossavamo gli ultimi giorni in Bretagna.
Faceva davvero freddo e mi spiace molto per le tante cose che non abbiamo visto. Comunque è stata una bellissima vacanza e abbiamo visto dei posti stupendi. Ci torneremo di certo, di questo sono convinta.

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