Viaggiare - Diari di Viaggio


RITORNO ALLE ORIGINI
(Viaggio in Normandia e Bretagna)

testo e foto di Armando Vaghi

Periodo
4 – 24 agosto 2003


Mezzo

ELNAGH DORAL 114 Transit TD 2.5 gem.

Km. totali percorsi: 4250

Equipaggio:
Io, mia moglie Sandra e i miei figli Michele e Stefano

Sosta:
libera e/o aree sosta, campeggi

NOTE DI CARATTERE GENERALE

LE STRADE:
I tragitti di avvicinamento alla Normandia e di ritorno dalla Bretagna sono stati calcolati solamente con l’intento di diventare subito parte della vacanza, pianificati anche per provare nuovi tragitti, così da non diventare un percorso di routine. Per raggiungere la Francia dalla Svizzera abbiamo utilizzato l’autostrada e il traforo del S.Gottardo, quindi solamente strade statali nel versante francese, che spesso equivalgono alle nostre superstrade.

LE SOSTE:
Abbiamo utilizzato campeggi, punti sosta e aree di sosta segnalate sia dai siti dei camperisti (un grazie particolare a Gianni Andreoletti di camper e avventure ) che dalla documentazione reperita tramite l’ente turismo francese a Milano in Via Larga,7.


I CAMPEGGI:

Le soste presso i campeggi sono state di buon livello, e soprattutto dovute a necessità logistiche (lavanderie e docce) e di divertimento (tobogan e piscine) .


ITINERARIO:

E' stato pianificato con l'ausilio di carte stradali Michelin , Internet, programmi del tipo ROUTE 66.


DOCUMENTAZIONE AL SEGUITO:
Come al solito la documentazione l'abbiamo recuperata soprattutto attraverso internet, sui siti:
www.turismoitinerante.com, www.taccuinodiviaggio.it. www.campereavventure.it

PREMESSE:
Quando nell’estate del 1999 facemmo il nostro primo viaggio in camper all’estero, ci fu consigliato un itinerario che comprendeva la Normandia e i castelli della Loira. Allora non avevamo esperienza e soprattutto avevamo pochi giorni a disposizione, per cui il nostro viaggio si trasformò in un rapido mordi e fuggi. La decisione di ripetere in parte quel primo viaggio, facendo le opportune integrazioni, ci ha portato a pianificare le tre settimane a disposizione per questo viaggio stupendo nelle regioni del nord della Francia.


DIARIO DI BORDO

Lunedì 4 agosto 2003 - TRESCORE (I) - PREIGNEY (F)

Km.parziali: 574 Km totali: 574


La nostra lunga vacanza inizia alle 9 del mattino di una giornata soleggiata. Raggiungiamo il confine italo-svizzero tramite la statale 342 Briantea che da Bergamo porta a Como; molto traffico e lavori in corso rallentano la nostra partenza ma avendo tanti giorni a disposizione non ci facciamo prendere dal nervosismo e procediamo tranquillamente. Raggiungiamo il traforo del S.Gottardo dove ci attende una lunga coda ferma sotto il sole cocente, porgiamo dell’acqua a due turisti olandesi in panne con la loro spider, e riprendiamo il cammino. Ora le cose vanno meglio abbiamo attraversato il confine franco-svizzero a St.Louis e lasciamo subito le autostrade e le code alle nostre spalle. Percorriamo la D419 che porta a Belfort attraverso paesaggi collinari rilassanti. Arrivati a Belfort seguiamo la N19 che attraverso Lure ci porta a Vesoul, poi Port sur Saone e Combeaufontaine. Poco prima di Cintrey c’è un piccolo campeggio sul lago dove sostiamo per questa prima giornata di viaggio. Fa molto caldo e il frigorifero fatica a mantenere il fresco per questo optiamo per la sosta in campeggio. Archiviamo con un’ottima cena la nostra prima giornata di vacanza.

Martedì 5 agosto 2003 - PREIGNEY – ETAMPE

Km.parziali: 368 Km totali: 942

La giornata inizia ancora con il sole ben caldo in cielo. Oggi attraverseremo il centro della Francia; non troviamo traffico su queste meravigliose strade francesi. Riprendiamo il cammino con la N19 in direzione Troyes, passando per Chaumont,Bar sur Aube,quindi Troyes. Ci avviciniamo ai primi cinquantamila chilometri per il nostro Doral, e il pomeriggio caldissimo ci propina un inconveniente che guarda caso avviene proprio allo scoccare dei 50000 km.: riprendendo il viaggio verso la foresta di Fontainebleu mi accorgo di una marcata vibrazione del volante ad andatura lenta; scendo dal camper e mi accorgo che il pneumatico anteriore sinistro ha una rotazione non proprio perfetta. Ho il sospetto che il guaio è nei meccanismi dello sterzo o della sospensione. Cerco quindi un’officina aperta che mi può aiutare; il primo meccanico non se la sente di dare una prognosi certa, mi lascia il dubbio tra braccetto o il pneumatico. Mi consiglia di recarmi in un’officina nella zona di Etampes, dove secondo lui possono aiutarmi. Raggiungiamo verso le 18 e 45 l’officina segnalataci: secondo la loro diagnosi, il guaio dipende da un’improvvisa ovalizzazione del pneumatico (o forse sono io che li instrado verso questa possibilità?!). Peccato che non hanno dei pneumatici nuovi da sostituirmi, mi mandano però nell’officina che sta a fianco del loro capannone dove trattano pneumatici per mezzi pesanti. Sono le 19, orario di chiusura, ci accolgono nella terza officina della giornata, vedono il problema e sentenziano: pneumatico ovalizzato, ma non hanno il pneumatico da sostituirmi;vista l’ora chiedo che mi sia montata la gomma di scorta, ormai sono certo anch’io che il problema deriva dal pneumatico e non da un guasto meccanico, e nonostante sia arrivata l’ora di chiudere, mi sostituiscono la gomma e mi consentono di riprendere il cammino. Il caldo di questi giorni ha fatto sì che le gomme che per il mio gommista erano ancora buone, siano peggiorate di colpo!. Le sostituiremo al rientro in Italia. Visto il caldo e l’inconveniente patito durante questa tappa decidiamo di regalarci una serata in un campeggio della zona, così da farci una doccia abbondante e di rinfrescare il camper .

Mercoledì 6 agosto 2003 – ETAMPES – TROUVILLE SUR MER

Km.parziali: 256 Km.totali: 1198

Alle 8 e 30 del mattino lasciamo il camping; oggi vogliamo raggiungere la Normandia, così da trovare il fresco e dimenticare questo caldo opprimente. La giornata inizia meglio di come termina quella precedente; ottima colazione , tempo bello ma più fresco e soprattutto sentiamo l’avvicinarsi della meta: il mare del nord. Prendiamo la direzione di Rambouillet, con la N191 raggiungiamo Ablis e quindi con la N10 passiamo per la foresta di Rambouillet, percorriamo in seguito la D191 che ci consente di arrivare sino a Mantes la Jolie percorrendo strade ombreggiate e freschissime. Non sentiamo più il caldo dei giorni scorsi, il traffico è inesistente e ben presto ci ritroviamo in Normandia. Nel nostro primo viaggio in questa regione c’eravamo soffermati nelle bellissime cittadine di Fecamp,Etretat e Honfleur. Avevamo percorso il famoso ponte della Normandia, e per questa volta decidiamo di iniziare il nostro viaggio in Normandia proprio dal ponte, senza attraversarlo. Arriviamo a Honfleur nel primo pomeriggio; le stradine del paese sono già molto trafficate. Non riusciamo a trovare un parcheggio per cui riprendiamo il cammino verso Trouville s.Mer. Finalmente possiamo dire che il caldo afoso ci ha lasciati, l’aria fresca del mare ci ristora con un sole che pur essendo caldo non fa salire la temperatura oltre i limiti di sopportazione. Giungiamo a Trouville e parcheggiamo il camper al porto, dietro la vecchia dogana marittima. C’incamminiamo nelle vie della cittadina, peraltro molto trafficate, e respiriamo finalmente l’aria fresca della Normandia. Nel porto dove siamo in sosta per la notte, c’è ormeggiato uno yacht molto appariscente e lussuoso che diventa ben presto meta dei curiosi di passaggio. Noi vediamo questo viavai stando comodamente seduti nelle nostre dinette in attesa che dal “ristorante Doral chez Sandra” ci portino la carta dei vini e il menu!! Ottima cena con ottimo sottofondo di canto di gabbiani e rumore di onde del mare. Sono le 22 e 30, la stanchezza si fa sentire, e il letto ci strizza l’occhio, anzi ce lo fa chiudere completamente, buona notte.

Giovedì 7 agosto 2003 – TROUVILLE S.MER – COLLEVILLE S. MER

Km. parziali: 163 Km. totali: 1311

Ci svegliamo con una leggera foschia e un fresco che non ricordavamo da molto tempo. La vita nel porto riprende intensa, e anche i mozzi dello yacht inglese che il giorno prima si pavoneggiavano con le ragazze di passaggio, oggi sono di ramazza; muniti di spazzoloni e stracci tirano a lucido l’imbarcazione prima dell’arrivo del proprietario. Rientrano nel porto le imbarcazioni dei pescatori e nel cielo svolazzano i gabbiani. Noi, una volta fatta colazione e sistemato il camper, riprendiamo il viaggio che oggi ci porterà a visitare luoghi che non abbiamo visto nel nostro precedente viaggio, le famose spiagge dello sbarco. Facciamo tappa sulla spiaggia immensa di Villers sur mer. C’è ancora un po’ di foschia, l’aria è molto fresca, e la marea bassa ci consente di farci la prima lunga passeggiata sul mare. Ci fanno compagnia stormi di gabbiani che svolazzano rumorosamente sulle nostre teste. Dopo esserci sfogati bene, riprendiamo il cammino facendo tappa al mercato di Houlgate dove acquistiamo un magnifico pollo cotto allo spiedo e due porzioni di paella (questo sarà il nostro pranzo di oggi). Ci fermiamo con il camper al porto di Houlgate per consumare il nostro pranzo, dopodiché riprendiamo a macinare chilometri. La giornata volge al bello, la foschia e le nuvole hanno ceduto il posto ad un tiepido sole. Superata Cabourg, prendiamo la D513 e quindi, attraversato il fiume Orne, passiamo da Ouistreham, con la D514 costeggiamo il mare dove una dopo l’altra sono ricordate le spiagge, Sword Beach,Juno Beach. A Courseulles sur Mer torniamo a prendere un po’ di sole sulla spiaggia, siamo sulla Juno Beach, ci fermiamo per qualche ora, fino a quando col risalire della marea, scende un’improvvisa foschia che rende il panorama lunare. Noi italiani della Lombardia siamo abituati a vedere la nebbia, ma quando ci tocca sopportare questo fenomeno meteorologico solitamente siamo vestiti con giacca e anche cappotto; ora siamo con pantaloni corti e la temperatura non scende sotto i 23 °C, per cui tutto ci sembra strano. La giornata prosegue con il nostro Doral che percorre tutta la “strada delle spiagge dello sbarco”; superiamo Gold Beach, la cittadina di Arromanches , poi Port en Bassin dove ci concediamo una cenetta in uno dei tanti ristorantini sul mare. Al molo del porto ci sono alcuni camper in sosta, ma hanno occupato tutti i posti a disposizione, per cui dopo cena ci sposteremo in un altro posto per la notte. Inutile dire che il menu della cena è a base di moules e frittes. Ben sazi, ci spostiamo di pochi chilometri,e raggiungiamo il parcheggio della spiaggia più famosa dello sbarco,Omaha Beach; ci sono già altri camper, moltissimi quelli italiani. Assistiamo al tramonto circondati da un silenzio surreale e splendido allo stesso tempo; facciamo una passeggiata sulla lunghissima arena e poi saliamo sulla collina dove ci sono delle costruzioni belliche che ancora oggi si impongono, con la loro mole fisica e psicologica. Il silenzio che ci circonda sembra un atto di rispetto nei confronti di questi luoghi, oggi siti naturali belli e affascinanti, ma tristemente testimoni di terribili azioni belliche. Quando il buio non ci consente più di girovagare sulla spiaggia, facciamo ritorno alla base; domani visiteremo il cimitero dedicato ai caduti americani, sarà una giornata particolare.

Venerdì 8 agosto 2003 – COLLEVILLE SUR MER – CAP LEVY

Km. Parziali: 124 Km. Totali: 1435

Ci svegliamo con l’animo giusto per affrontare la visita dell’”American Memorial Cimitery”. Entrando in quest’immenso luogo di raccoglimento, le corde dei sentimenti vengono subito toccate, già leggendo il libro dei visitatori. In questo luogo sono sepolti 1937 militari americani, morti, nella maggior parte dei casi, in giovane età per dare la libertà ai popoli oppressi dalla terribile barbarie nazista. Camminiamo per i viali, tra le croci bianche, sull’erba di un prato verde, soffice come un tappeto. Molti sono i turisti che leggono i nomi dei caduti, qualcuno si sofferma facendosi il segno della croce. Gli addetti alla manutenzione puliscono meticolosamente le croci e i bordi dei viali, curano con amore e con orgoglio ogni metro quadrato di quest’immenso giardino funebre. Sulle croci si leggono nomi di chiara origine italiana, nostri connazionali o figli di nostri connazionali che avevano cercato miglior fortuna lontano dall’Italia, e che invece hanno trovato la morte ritornando in Europa da liberatori! Inutile dire che la mattina passa con un gran nodo in gola e con gli occhi umidi. Tuttavia i sentimenti che si provano lasciando questo luogo: ammirazione per tutti questi uomini caduti per noi, impotenza di fonte all’ignoranza degli uomini che continuano a farsi la guerra. Il nostro viaggio riprende poco prima di mezzogiorno sempre sulle orme del ricordo, sempre costeggiando le spiagge dello sbarco superiamo la Pointe du Hoc, quindi con la veloce N13 andiamo verso Carentan, e poi di nuovo in spiaggia ad Utah Beach, dove altri siti ricordano lo sbarco. Passiamo il pomeriggio in spiaggia, il sole e il mare sono un buon viatico per riprendere allegria dopo la mattinata trascorsa. Verso il tardo pomeriggio ci fermiamo a St.Vaast dove è segnalata un’area di sosta,ma è già al completo. Facciamo ugualmente un giro per la cittadina, quindi ripartiamo verso Barfleur e quindi Gatteville alla punta di Barfleur. Foto e passeggiata di rito, ma l’ora di cena incombe per questo cerchiamo un altro sito dove posare le ruote del nostro Doral. Raggiungiamo quasi per fortuna un angolo di Bretagna come piace a noi, Cap Lévy. Sostiamo per la cena al porticciolo insieme con altri quattro equipaggi di cui un italiano. Per assistere al tramonto c’incamminiamo lungo un sentiero che porta al Forte, un piccolo maniero eretto da Napoleone oggi trasformato in albergo. Proseguendo lungo questo bellissimo sentiero tracciato tra l’erica e gli scogli, scopriamo che esiste un piccolo faro dove tra l’altro c’è posto per dormire con il camper. Torniamo nella penombra della sera verso il porto di Cap Levy e ci spostiamo verso il Faro dove nel frattempo è arrivato un altro equipaggio che evidentemente ha avuto la nostra stessa idea: dormire sentendo il rumore delle onde e con la luce del faro che fa la ronda. Buona Notte.

Sabato 9 agosto 2003 – CAP LEVY – LEZ EAUX

Km. Parziali 206 Km. totali : 1641

Abbiamo trascorso una notte tranquilla nella calma più assoluta e il risveglio è stato meraviglioso. Facciamo colazione ammirando le evoluzioni dei gabbiani che volteggiano nel cielo limpido e sereno di questa magnifica giornata d’agosto. Lasciamo quest’angolo di paradiso puntando verso sud, direzione baia di St.Michel, oggi entreremo in un campeggio per dare libero sfogo ai ragazzi e per rinfrescare, con un sano bucato, i panni che indossiamo. Prendiamo la D904 dopo Cherbourg e costeggiamo la parte occidentale della penisola, attraversiamo le cittadine di Verandeville le Comte ,Les Pieux, fino a giungere a Carteret dove facciamo una breve sosta al porto. Lungo questo tragitto incontriamo pochi camper, e questo è sintomo di poca attrattiva, almeno secondo il nostro parere. Superata Barneville, con la D903 cerchiamo un campeggio che ci regali un po’ di refrigerio. Nel centro di Lessay nel traffico incrociamo un’automobilista italiana trapiantata in Normandia che ci dice che quest’estate il gran caldo non ha risparmiato nemmeno la fresca Normandia. Infatti ci accorgiamo anche noi che oggi non si viaggia bene, parecchia gente si sposta verso le spiagge in cerca di refrigerio. Arriviamo a Granville, breve sosta in un ipermercato e poi di nuovo alla ricerca di un camping dove fermarci almeno un giorno. Sulla costa non troviamo campeggi che ci piacciono e parecchi sono esauriti, tuttavia la nostra costanza viene ripagata, in località Lez Eaux a Jullouville troviamo un campeggio con tutte le comodità che cercavamo (lavatrici e tobogan!). Ci sistemano (solo per un giorno) in una bella piazzola all’interno di un parco ombreggiato. Il nostro Doral si riposa e mentre i ragazzi si divertono con l’angolo tropicale dei giochi acquatici, noi grandi diamo una sistemata alla “casa viaggiante”. Segue riposo meritato anche per noi.

domenica 10 agosto 2003 – LEZ EAUX – ST.MALO

Km. Parziali 118 Km. Totali: 1759

Partiamo dopo le undici del mattino di quest’assolata domenica. In viaggio incrociamo ancora parecchia gente, del resto siamo nella settimana di Ferragosto, e visto il caldo che fa, una gita verso il mare è d’obbligo. Oggi lasceremo la Normandia, e senza passare per Le Mont St.Michel (già visitato anni fa’) percorriamo la velocissima N175 dopo aver superato Avranches, arrivati a Pontorson deviamo sulla D797 verso il mare, lasciamo alle nostre spalle la Normandia ed entriamo definitivamente in Bretagna. La domenica scorre tranquillamente, e la nostra meta per il bagno odierno è la spiaggia de La Guilnee sulla Costa di Smeraldo. E’ una spiaggia che abbiamo già frequentato durante l’altro viaggio in Bretagna, si trova tra St. Malo e Cancale. Il sole caldo favorisce la voglia di gettarsi in mare, anche se l’acqua è bella fresca; ci divertiamo in questo bell’angolo di Bretagna fino alle sei del pomeriggio, poi il sole si offusca, perciò decidiamo di tentare l’approccio a St.Malo, città che non avevamo ancora visto. C’incolonniamo diligentemente con gli altri turisti che lasciano le spiagge dopo l’arrivo di qualche nuvola e percorrendo la D201 giungiamo alle porte della città corsara. Ci avevano detto che per trovare posto a St. Malo era meglio entrare la mattina presto, ma noi non vogliamo perdere un’altra occasione per visitare questa città perciò tentiamo la sorte e c’incolonniamo dietro alle auto che entrano in città. La nostra buona stella ci regala la possibilità di un posto non solo per la visita del luogo ma anche per un’ottima sosta per la notte, al porto mercantile di fronte alla città vecchia,”intra muros”. Sistemiamo bene il camper insieme con altri equipaggi di tutte le nazioni, stranamente siamo solo in due italiani e iniziamo la visita della città corsara di St.Malo; dall’alto dei suoi bastioni ci accorgiamo della bellezza del panorama, peccato per la foschia che sta’ arrivando. Entro le mura la vita delle vie percorse da tanta gente è impressionante; mentre nel mare di fronte la spiaggia dei ragazzi si tuffano da un trampolino che sembra nascere direttamente dall’acqua, vista la marea alta. Passeggiando tra le vie popolate di turisti, ci fermiamo a guardare le vetrine di negozi e sentiamo il profumo che esce dalle cucine delle varie “brasserie” e dei “bistrot”. L’acquolina che ci viene ci fa prendere una decisione che già serpeggiava da questo pomeriggio in spiaggia: questa sera cena con moules. Ci fermiamo in un locale dal nome italiano, dove troviamo posto in un tavolino sulla via. Ordiniamo moules-frites e cidre e ceniamo beatamente. Dopo cena facciamo ancora quattro passi all’interno delle mura, scopriamo la ricchezza di questa bella città così come c’è stata descritta e un po’ stanchi rientriamo verso mezzanotte al camper. Dalla finestra della dinette ci godiamo la vista della città e dei suoi bastioni illuminati e con quest’immagine ci addormentiamo.

Lunedì 11 agosto 2003 – ST.MALO - ERQUY

Km. Parziali 120 Km. Totali: 1879

Ancora una notte tranquilla, nonostante fossimo in sosta sul molo di un porto; ma la bellezza di fare turismo itinerante in Francia è proprio questa: poter dormire tranquilli anche in prossimità di strade o luoghi notoriamente trafficati. La nostra vacanza conta oggi l’ottavo giorno, e a noi sembra di essere partiti da tanto tempo, e siamo felici di scoprire che invece siamo solo all’ottavo giorno di viaggio. Dirigiamo il nostro Doral verso Dinard e St.Lunaire dove ci fermiamo per un breve giro al mercato, poi verso mezzogiorno arriviamo a St. Cast le Guido dove ci fermiamo per la nostra razione giornaliera di spiaggia e mare. Su queste immense spiagge ci divertiamo con il pallone, camminiamo e corriamo, ci riposiamo e ci godiamo il sole meraviglioso di quest’estate. Andiamo a caccia di conchiglie e ne troviamo di belle da riportare a casa, poi, rompendo gli indugi, ci facciamo un bel bagno nelle fresche acque della Manica. Lasciamo solo nel tardo pomeriggio questa spiaggia, ma solo perché andiamo alla ricerca di una nuova spiaggia dove passare la sera e magari la notte. Ci avviamo verso Cap Fréhel dove siamo già stati nell’altro viaggio, andiamo lì perché è segnalato un CS, e noi ne abbiamo bisogno. Quando però arriviamo sul posto scopriamo che è fuori uso perciò ci rechiamo nella vicina Plevenon per caricare e scaricare. Incontriamo qui un camperista francese che poco esperto dell’uso del CS, ci regala un momento di goliardia stile “le comiche”; vestito di tutto punto cerca di attaccare il tubo di gomma al rubinetto, ma evidentemente non ha l’attacco giusto e allora coinvolge la moglie per farle tenere il tubo ben saldo sotto il rubinetto; la moglie, anche lei pronta per qualche defilè di moda, viene inondata ogni volta che preme il pulsante, e nella canna di acqua ne finisce ben poca. A questo punto non sono tanto cinico da ridere delle disgrazie o inesperienze altrui, perciò scendo con il mio tubo di gomma e lo presto affinché riescano a caricare l’acqua. Mi ringraziano, fanno il pieno di acqua e se ne vanno. Inizio le stesse operazioni con il mio mezzo, carico,scarico e scarico cassetta WC, ma mentre sto caricando vedo tornare ancora la coppia di prima, che mi chiedono dove possono scaricare le loro acque grigie!! Ma come dopo tutta quella impresa, di tubi, di spostamenti e di inondazioni varie non hanno ancora scaricato???. Terminato il cinico teatrino(chiedo perdono) riprendiamo con il sorriso ancora sulle labbra la nostra strada, saltiamo le spiagge di Sabbles d’or perché non troviamo un buon punto dove sostare e ci spingiamo fin sulla spiaggia di St Palu ad Erquy dove ci sistemiamo davanti al mare proprio sulla riva di ciottoli. Abbiamo fatto l’ora di cena, e soprattutto del tramonto, perciò approvata all’unanimità la sistemazione serale e notturna passiamo ai vizi “lucculiani”, prima che il sole vada a baciare il mare. Cena e tramonto da ricordare, del resto lo chef del ristorante Doral non paga per finire sulle guide del Gambero Rosso. Ci attardiamo a camminare in riva al mare, poi sul camper tiriamo tardi giocando a carte, e cominciamo veramente a provare un senso di invidia per coloro che passano gran parte della loro vita facendo tutto questo bel”non far niente”. Ci addormentiamo verso mezzanotte; ancora una volta il sottofondo musicale della notte è affidato al maestro SILENZIO e alla sua orchestra “ONDA DI MARE”.

Martedì 12 agosto 2003 – ERQUY – LE GOUFFRE

Km. Parziali 129 Km. Totali: 2008



Buon risveglio dopo l'ottima nottata, lasciamo che i ragazzi dormano un po’ di più e ci spostiamo verso la Costa di Granito rosa. Scendiamo con la D786 verso St. Brieuc dove ci fermiamo per comprare dei sontuosi croissant appena sfornati; insieme ai ragazzi appena risvegliati facciamo colazione e poi ripartiamo verso nord. Siamo tentati dal ripetere la visita dell’isola di Brehat come due anni fa’, ma quando arriviamo in prossimità del parcheggio dell’Arcuest, un cartello e poi le auto in coda ci fanno cambiare idea. Nel fare retromarcia lasciamo transitare un camper francese che sembra conoscere un altro posto dove fermarsi senza andare lontano; lo seguiamo e scopriamo che poco prima della punta dell’Arcuest c’è un grande parcheggio su asfalto con accesso diretto ad una spiaggia di ciottoli e sabbia, dove tra l’altro si può caricare e scaricare l’acqua e il WC a cassetta. Restiamo su questa spiaggia fino alle 15 e 30, comincia ad arrivare molta gente perciò noi lasciamo il posto e salutiamo gli altri due equipaggi che restano. Ad una ventina di chilometri da qui c’è un posto molto fotografato e conosciuto della Bretagna: Le Gouffre, un sito naturale protetto dove sorge una casa tra due rocce. Parcheggiamo nel parcheggio riservato ai camper e iniziamo a percorrere il sentiero che porta alla Pointe du Chateau, dove vediamo e fotografiamo questa strana commistione tra la natura e l’opera dell’uomo: una casa tipica bretone incastonata tra due rocce altissime, quasi che un elemento sorregga e rafforzi l’altro. Il sito è protetto,infatti anche i sentieri che portano ai promontori di roccia sono ben delimitati e dei cartelli invitano a rispettare il ripopolamento della flora tipica di questa zona, soprattutto erica. Dagli alti scogli a strapiombo sul mare limpido e blu intenso dei ragazzi si tuffano e creano così uno spettacolo nello spettacolo. La limpidezza e il blu dell’acqua sono impressionanti, acque sicuramente profonde e fredde, che fanno da contraltare al colore rosa delle rocce degli scogli. Restiamo ad ammirare lo spettacolo della natura e lo spettacolo dei tuffatori temerari insieme a molti turisti. Proseguiamo il cammino sui sentieri circostanti e scopriamo che dall’altro lato della spiaggia ci sono in sosta due camper proprio in riva al mare. La voglia di poter sentire il rumore delle onde del mare mentre siamo all’interno del nostro Doral ci impone sempre di andare alla ricerca di posti come questi, e quando li scopriamo siamo presi da una sensazione di felicità paradisiaca. Inutile descrivere la gioia quando, spostato il camper in questo parcheggio, scopriamo che pur essendo vietata la sosta notturna ai veicoli ricreazionali, esiste una tolleranza di 24 ore, perciò almeno una notte possiamo trascorrerla qui. Ci sistemiamo vicino ad un equipaggio tedesco e un francese. Ci sediamo sulla riva del mare nella attesa che lo chef del ristorante Doral ci annunci che la cena è servita. Il sole si abbassa lentamente e una leggera foschia inizia a risalire dal mare verso al costa. Ceniamo e proprio quando decidiamo di scendere per goderci il tramonto, la foschia si tramuta in nebbia fitta, nascondendoci il sole, e rinfrescando l’aria. Peccato per lo spettacolo perso, meglio per la frescura che arriva. Il rumore dell’acqua che lambisce il bagnasciuga ci accompagna durante l’ennesimo torneo di carte. La notte scende, spegniamo le luci e tutto intorno il buio e il silenzio. Buona notte

Mercoledì 13 agosto 2003 - LE GOUFFRE – ST. POL DE LEON

Km. Parziali 147 Km. Totali: 2155



Al risveglio la nebbia si sta’ diradando. Riprendiamo quindi il nostro girovagare per le coste della Bretagna. Prendiamo la D31 e scendiamo lungo la costa da Port Blanc fino a Perros Guirec dove facciamo una breve sosta per acquisti vari e per sgranchirci le gambe. Nelle vicinanze ci sono posti bellissimi che però abbiamo già visitato, come Tregastel e Trebourden, per cui la nostra strada da Perros Guirec passa per Lannion, dove rivediamo una biscotteria che ci aveva catturato con i suoi dolci due anni fa’,quindi St. Michel en Greve e poi St. Efflam dove sostiamo per il pranzo e per la consueta giornata in spiaggia. Queste spiagge sono immense e la bassa marea che dal mattino fino al pomeriggio tiene il mare a debita distanza regala chilometri di passeggiate e spiazzi immensi dove giocare con il pallone e fare corse a perdifiato. I francesi, poi, hanno l’abitudine di arrivare in spiaggia verso le undici del mattino per cui durante le prime ore della giornata questi arenili diventano immensi e quasi deserti. Soltanto verso le diciassette il nostro viaggio riprende verso Morlaix con la D786 e poi con la D58 risaliamo verso St. Pol de Leon, dove sappiamo che esiste un’area ben attrezzata. Facciamo una breve tappa di esplorazione dalle parti di Carantec ma visto che il sole ha ceduto il posto a dei nuvoloni minacciosi decidiamo di ritornare sui nostri passi e riprendiamo la via per St. Pol. Arriviamo all’area per camper di fronte all’isolotto di Sant’Anna, con di fonte il mare e alle spalle il porto di St. Pol mentre sta per giungere un temporale. Ci sistemiamo tra i tanti camper messi in fila in questa grande ed accogliente area, ci accorgiamo che oltre ai normali mezzi in sosta c’è un equipaggio tedesco che per le vacanze usa un mega motor-home , di dodici metri dodici, su meccanica Volvo, con ingombrante mole stile pullman. Durante la cena il cielo scarica un bello scroscio d’acqua che riesce a bagnare per la prima volta in modo serio le strade; è il primo acquazzone che vediamo da quando siamo partiti. Il vento forte libera però molto rapidamente il cielo dai nuvoloni cupi e dopo il temporale, proprio durante il tramonto lo spettacolo della natura ci lascia stupefatti: inizio di tramonto tra le nuvole e arcobaleno sulle nostre teste. Il biglietto per questo spettacolo non costa nulla, e il teatro dove viene rappresentato è di prima scelta, senza tanti fronzoli, noi badiamo al concreto. Immagini che restano nei nostri occhi, oltre che nelle cassette video e nelle fotografie effettuate. Se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo, la direzione di questo teatro poteva offrirci un bicchiere di Calvados!. Ma noi siamo attrezzati e il bicchierino di Calvados lo preleviamo dalla cambusa del nostro Doral. Serata meravigliosa e gratificante.W LA NATURA E W LA BRETAGNA.

Giovedì 14 agosto 2003 – ST. POL DE LEON - AUDIERNE

Km. Parziali 175 Km. Totali: 2330

Durante lo spettacolo di ieri sera abbiamo deciso come impostare il rimanente della nostra vacanza, nello specifico : cosa facciamo oggi! Partiamo di buon mattino, abbiamo deciso di lasciare il nord della Bretagna per raggiungere le spiagge del Finistère, sull’Oceano. Lungo la strada ci fermiamo solo per fare rifornimento viveri, mentre io do una rapida lavata al camper, e per il pranzo ci fermiamo da Mc. Donald. Il tragitto di trasferimento si sviluppa su strade veloci ma piacevoli da percorrere;nell’ordine passiamo per Landivisiau, Sizun, Le Faou quindi prendiamo la superstrada N165 fino allo svincolo per Douarnenez dove arriviamo poco prima delle tredici . Ci fermiamo al porto per la pausa pranzo, dopo la mattinata soleggiata il cielo si ingrigisce un po’, ma non ci vieta di fare una bella passeggiata per la città famosa per le sue industrie di conservazione del pesce. Prima di arrivare in città siamo passati a controllare il campeggio che abbiamo scelto per trascorrere il week-end di ferragosto; è infatti nostra consuetudine dedicare almeno un paio di giorni intorno al 15 agosto alla sosta in campeggio, soprattutto per una pulizia generale dei panni e del camper, e poi lasciamo che i ragazzi si divertano in piscina. Il cielo si mantiene coperto, e dopo una breve passeggiata a Douarnenez ci spostiamo di pochi chilometri per raggiungere un'altra località conosciutissima della Bretagna: Locronan, antico borgo medievale molto ben conservato, dove fra i tanti turisti che passeggiano per il centro storico interamente riservato ai pedoni, si incrociano tanti italiani. Per la sosta, questa cittadina, che ha nel turismo una delle sue risorse importanti, ha realizzato dei parcheggi prima dell’ingresso dove si può rimanere per un intera giornata al costo di 3 €. Passeggiamo per le vie del paese, ci gustiamo delle meravigliose crepes dolci alla nutella, e percorriamo il sentiero che porta verso la cima della montagna di Locronan, solo per un tratto perché l’intero itinerario sarebbe di ben 12 Km. Lungo questo sentiero si celebrano “les Tromenies”, processioni religiose durante i perdoni che si recano sulla cima della montagna come fece St. Ronan , irlandese che salì a stomaco vuoto e scalzo fin sulla cima. A noi basta fare il percorso breve intorno alla montagna, segnalato anche sul luogo, per poi ritornare al centro della piazza dove l’architettura rinascimentale degli edifici e di tutta la piazza stessa sono magnificamente conservati. Lasciamo Locronan per scendere di nuovo verso il mare; ci dirigiamo verso Audierne, alla foce del fiume Goyen. Qui troviamo un’area di sosta grandissima nel parcheggio dell’acquarium. Ceniamo e ci incamminiamo verso il centro dove molti ristoranti all’aperto offrono ai molti turisti le loro prelibate pietanze. Siamo all’inizio della Pointe de Raz, luogo famosissimo, dove siamo già passati durante l’altro viaggio. Arriva l’ora di andare a dormire, in attesa del ferragosto. Buona notte.

Venerdì 15 agosto 2003 - AUDIERNE – PLONEVEZ PORZAY

Km. Parziali 69 Km. Totali: 2399

Per questa mattina il programma prevede un salto al supermercato per le spese, con breve giro della punta e poi ingresso in campeggio per un week end di relax totale. Facciamo un breve tratto di viaggio da Audierne alla pointe de Raz con la D784, passiamo in prossimità della baia dei trepassi, e della pointe du Van riprendiamo quindi la D7 per ritornare verso Douarnenez dove ci fermiamo a fare spesa. Poco prima di mezzogiorno siamo davanti al camping international du Kervel. Staremo qui per l’intero week-end per divertirci e per riposarci.

Sabato 16 /domenica 17 agosto 2003 – PLOVENEZ PORZAY (KERVEL)

Km. Parziali 0 Km. Totali: 2399

Continua la vita di campeggio, serena, spensierata e riposante. La spiaggia antistante il campeggio è magnifica e durante la bassa marea diventa anche immensa. Tra gli scogli si formano grotte che l’acqua riempie ogni volta che la marea risale, e il panorama intorno mostra tutto il golfo di Duarnenez.

Lunedì 18 agosto 2003 - PLONEVEZ PORZAY - CONCARNEAU

Km. Parziali 122 Km. Totali: 2521

La giornata si accende senza sole, un cielo grigio ci accompagna per i primi chilometri dopo la sosta in campeggio. La D 143 ci accompagna dolcemente verso Landudec, dove acquistiamo delle magnifiche baguettes e dei sontuosi croissant; superiamo il villaggio di Pouldreuzic, quindi ci immettiamo sulla D2 in direzione Ploneour-Lanverne. Ci stiamo avvicinando alla Pointe de Penmarch, ma una volta arrivati al faro di Eckmuhl rimaniamo un po’ delusi dalla vista del mare, che con la bassa marea mostra solo un’immensa distesa di alghe dall’odore quasi nauseabondo. Fermi al parcheggio del faro ci sono altri tre equipaggi francesi, noi ci fermiamo solo per il pranzo; poche volte ci è capitato di sentirci a disagio in prossimità di una spiaggia, purtroppo però l’odore forte delle alghe ci fa preferire una repentina ripartenza. Qui vicino conosciamo un magnifico posto dove esiste una spiaggia immensa frequentata da molti surfisti, la pointe de la Torche, ed è lì che ci rechiamo, precisamente ci fermiamo nel parcheggio della spiaggia di Pors Carn. Finalmente il sole ritorna e la temperatura rientra nella norma. Passiamo l’intero pomeriggio su questa immensa spiaggia dove le scuole di vela e di surf spopolano come gli appassionati di questo sport. Verso le diciotto e trenta lasciamo questo paradiso dei surfisti e ci spostiamo lungo la costa che da Pont l’Abbé va verso Concarneau. Ed è in questa città che andremo a passare la nostra serata e la nostra nottata. Arriviamo alla meta poco prima delle venti, lasciamo il camper nella grandissima e affollata area di sosta nella zona della stazione ferroviaria, e a piedi, raggiungiamo il centro di Concarneau, con la sua Ville Close, magnifico esempio di città fortificata. Entriamo nelle mura che circondano la parte più antica della città, e ci lasciamo alle spalle il traffico delle auto. Nei vicoli e nelle strade della Ville Close possono circolare solo pochi mezzi autorizzati, si incontrano i tipici artisti di strada, i musicanti tra i quali un suonatore d’arpa dal quale acquistiamo un Cd che ci accompagnerà durante il resto della vacanza. Oltre ai soliti personaggi di strada, per le vie di questa bella città incontriamo anche molti negozi che vendono souvenir ai numerosi turisti, e le immancabili crèperies. Per cena ci sembra giusto festeggiare il quindicesimo giorno di vacanza con un abbondante abbuffata di moules e frittes. La succulenta cena consumata in un bel locale all’aperto non ci ha però permesso di goderci un magnifico tramonto che riusciamo a vedere solo nella sua parte finale. Pazienza, dalla vita non si può avere tutto! Ci incamminiamo lungo i bastioni delle mura che circondano la”città chiusa” e scorgiamo al di là del bacino un parcheggio dove sostano già altri camper. Continuiamo la nostra visita alla bellissima cittadina, ascoltiamo una parte del concerto improvvisato per strada da dei musicisti peruviani, e ripensiamo al punto dove passare la notte; l’area sosta della stazione ferroviaria è sicuramente bella, con tutti i servizi e i confort, ma non ci consente di “vedere l’acqua del mare!” come dice Sandra, mentre l’altro parcheggio di fronte alla Ville Close sembra più nei nostri gusti. Torniamo quindi al camper con l’idea di spostarci nel parcheggio che abbiamo visto dalle mura, al di là dell’imbarcadero. Arriviamo nel parcheggio e ci sistemiamo in vista della città, in ottima compagnia e ci compiacciamo della scelta.

Martedì 19 agosto 2003 - CONCARNEAU - QUIBERON

Km. Parziali 126 Km. Totali: 2647

Riparte il nostro viaggio dopo una notte splendida, come splendido è il sole di oggi. Facciamo colazione di buon mattino, e riprendiamo la discesa verso il sud della Bretagna con la D783 raggiungiamo e superiamo Pont Aven quindi cambiamo strada, prendiamo la D24 nei pressi di Riec sur Belon. Giunti a Guidel, facciamo la solita sosta per acquisto baguettes e poi riprendiamo verso il mare la D 152 che ci porta a Fort Bloqué dove fermiamo il camper in riva al mare e ci spaparanziamo al sole sulla spiaggia di sabbia finissima. Troviamo qui un cartello di avviso ai signori bagnanti che su questa spiaggia si potrebbero incontrare delle polpette di petrolio, traduzione letterale; queste “polpette” null’altro sono che il frutto dell’affondamento e conseguente inquinamento da petrolio di una petroliera affondata da queste parti anni or sono. Di resti di questo disastro ecologico non vediamo francamente traccia, forse il cartello non era molto aggiornato. Ci rallegriamo invece nel costatare come la natura si sia faticosamente ma meravigliosamente ripresa, tanto che le acque limpide ci invogliano a fare un bel bagno, fresco, ma bello. Restiamo al sole fino alle 12 e 30 poi risaliamo sul camper e ci spostiamo nella vicina Lorient dove scegliamo di pranzare da Mc. Donald. Rifocillati ben benone, ci mettiamo in marcia verso la penisola del Quiberon dove giungiamo nel pomeriggio. Durante l’altro viaggio abbiamo visto la Cote Sauvage e ci siamo fermati per la notte vicino all’istmo di Pentièvre; questa volta la scelta( un po’ fortunosa) è dovuta al traffico che incontriamo nel tentativo di addentrarci nella penisola verso St. Pierre. Decidiamo quindi di fermarci all’inizio, dal lato opposto alle spiagge bianche, irraggiungibili causa parcheggi completi. Mai ripiego fu più azzeccato:ci fermiamo in un parcheggio ai bordi di una immensa spiaggia dove scorazzano i carri a vela. Esiste una scuola di vela e sulla spiaggia oltre ai carri scorazza ogni sorta di mezzo movimentato dal vento. Il mare è stupendo, come il sole nel cielo azzurro, e soprattutto la spiaggia . Ci godiamo questo paradiso fino all’ora di cena; e poi ritorniamo in spiaggia per un magnifico tramonto con conseguente partita di calcio a tre (la mamma fa l’arbitro!). Una giornata meravigliosa, che precede una notte che passeremo,come piace a noi,a contatto con il mare e coi rumori che le onde trasmettono nell’aria. Nel buio della notte, le uniche luci sono le stelle e una luna fantastica, il rumore delle onde ci coccola e ci concilia il sonno, questi sono i paradisi che cerchiamo, e che in Bretagna sono numerosi. Buona notte e ancora grazie Bretagna.

Mercoledì 20 agosto 2003 - QUIBERON – ST. GILDAS DE RHUYS

Km. Parziali 136 Km. Totali: 2783

Le nostre lunghissime vacanze volgono al termine e il rientro si fa sempre più vicino, e proprio pensando al rientro che sarà un lungo trasferimento nell’assolata estate francese, decidiamo di fare ancora una sosta in campeggio. Mantenere alto il morale dell’equipaggio e soprattutto interessante il futuro del viaggio è un’ottima ricetta per far sì che tutta la vacanza venga ricordata nel tempo. Prendiamo quindi la decisione di fermarci nella zona del golfo del Morbihan, cercando un campeggio confortevole. Facciamo sosta a Locmariaquer, dove non troviamo posti liberi, ma una bella cittadina con un bellissimo porto. Ci avventuriamo intorno al golfo senza però trovare nulla che ci possa piacere, e mentre il tempo passa arriviamo nella penisola del Rhuis, a St. Gildas de Rhuis. Qui finalmente troviamo un campeggio che ci piace, ci fermiamo per trascorrere un paio di giorni senza spostarci con il camper. Il tempo è stupendo, dal campeggio possiamo raggiungere una bella spiaggia con un mare più caldo di quelli trovati fino ad oggi, per cui è valsa la pena esserci fermati qui.

Giovedì 21 agosto 2003- ST. GILDAS DE RHUIS

Km. Parziali 0 Km. Totali: 2783

Vita di campeggio e di spiaggia.

Venerdì 22 agosto 2003 - ST. GILDAS DE RHUIS - NANTES

Km. Parziali 132 Km. Totali: 2915

Durante tutta la vacanza abbiamo goduto oltre che di ottima salute, anche di una buona dose di fortuna: il tempo è sempre stato bello, i luoghi che abbiamo visitato ci hanno sempre soddisfatto, e soprattutto abbiamo potuto trascorrere delle vacanze veramente piacevoli. Una così bella vacanza però è destinata a finire, per cui eccoci a riprendere la via del ritorno. Nei piani oggi e domani dovevano essere due giorni di trasferimento, quindi strade e chilometri con solo qualche breve flash per rilassarsi; dico dovevano essere perché, a proposito di fortuna, diciamo così che la buona sorte ci ha un po’ dimenticati. Mentre siamo in viaggio sulla N165, verso le 14 sentiamo un improvviso trambusto provenire dal motore del nostro Doral, e la spia rossa dell’alternatore che si accende. Mi fermo subito nella corsia di emergenza, e senza aprire il cofano motore, credo di capire quale possa essere il guasto ( la cinghia dell’alternatore è saltata). Sfoglio il libretto di manutenzione e scopro che in questo caso oltre che la ricarica della batteria è pregiudicato il funzionamento della pompa dell’olio, e quindi il servofreno non funziona più. Mantenendo un certo self-control riparto alla ricerca di un’officina, esco dallo svincolo più vicino e essendo senza freni utilizzo solo il freno di soccorso. Al termine dello svincolo però, arrivo leggermente lungo e taglio la strada ad un’auto, che mi affianca immediatamente forse intuendo che c’è qualche problema. Spiego al volo la situazione, e chiedo gentilmente l’indicazione per un’officina nei paraggi; l’automobilista e sua moglie, in gita di piacere, non solo mi danno delle buone speranze, ma addirittura si offrono per scortarmi con la loro vettura nell’officina del concessionario Ford più vicino. Siamo alle porte di Nantes, e la coppia ci guida come fossero angeli custodi fino a St. Herblain, alle porte di Nantes dove c’è la concessionaria Ford Moustière. Arrivati sul posto li ringrazio, e mi sento augurare buon rientro da questi due angeli custodi; fino a questo momento sono convinto che il guasto sia solo una cinghia da sostituire, non ho ancora aperto il cofano motore. Entro nella reception dell’officina e chiedo l’intervento di un tecnico, apro il cofano e la sorpresa è poco piacevole: ventola e radiatori sono rotti, e il motore del ventilatore è incastrato contro il radiatore! Morale dell’accaduto, per una rottura del supporto della pompa il ventilatore e l’albero della pompa sono stati proiettati contro il radiatore, che si è bucato alla grande. Per fortuna che ho fatto pochi chilometri e a bassa velocità. La diagnosi è grave, in termini di tempo per la riparazione ci vuole mezza giornata, ma essendo venerdì pomeriggio, i pezzi di ricambio possono arrivare da Parigi solo lunedì, salvo complicazioni. Inoltre in termini economici il problema costa circa 1300 €. Attivo tutte le procedure del caso, avviso a casa che il rientro è posticipato, mi accordo per ordinare i pezzi, e poi rassegnato a ciò che mi aspetta durante il week-end torno al camper. Nello stesso piazzale c’è l’equipaggio di un altro camper italiano, anche loro fermi per la rottura del cambio. E’ una famigliola di Spoleto, hanno avuto questo grosso inconveniente con il loro Rimor di quindici anni, e da ieri sera sono fermi in attesa che arrivino i pezzi di ricambio. Sia a noi che a loro si presenta la necessità di affrontare il week-end in questo piazzale alle porte di Nantes. Le rispettive assistenze legate alle assicurazioni si sono mosse, almeno nel loro caso, nel mio nemmeno riesco a raggiungere il numero di chiamata dall’estero. A questo punto entra in scena il proprietario della concessionaria, il signor Alain Moustière, che rammaricandosi per i guai dei nostri mezzi si ingegna affinché la nostra sosta forzata sia meno dura. Per la fine della giornata ci noleggia gratuitamente due auto così da consentirci la possibilità di fare delle spese, e per l’indomani ci garantisce l’allaccio elettrico oltre che una buona dose di acqua. Di fronte a tanta gentilezza rimango di stucco, ancora oggi mi chiedo se in Italia avrei mai potuto sperare in tanta cortesia da parte dei nostri concessionari. Abbiamo così iniziato ad assaporare quello che sarà, come dice Alain Moustière, un week-end al piccolo camping Italia di Moustière Automobiles! Facciamo bene conoscenza di questi nuovi amici di sventura, Gianni e la moglie Tiziana, con i loro due figlioletti, Melissa e Samuele. Ci raccontano del difficile momento che hanno trascorso a causa del meccanico che li ha recuperati sulla strada e che ha preteso 500 € in contanti per circa venti chilometri!!. Prendiamo le auto e andiamo a fare un giro per Nantes, che avremmo voluto visitare in altro frangente, lo facciamo con l’intento di riconciliare la nostra mente con il periodo vacanziero. A questo punto,infatti, tutti i bei ricordi della vacanza sembrano lontanissimi, quasi non avessimo nemmeno trascorso un giorno di vacanza. La mente non vuole liberarsi e presto facciamo ritorno alla base, “le petit camping Italie”. Ceniamo, passeggiamo nelle vie interne alla zona, chiacchieriamo fino a notte tarda con Gianni e Tiziana, come per scacciare ogni pensiero. Andiamo a dormire, almeno la notte speriamo che ci porti un po’ di conforto.

Sabato 23/domenica 24 agosto 2003 - St. Herblain (Nantes)

Km. Parziali 0 Km. Totali: 2915

Il sabato mattina ci svegliamo dopo aver chiuso occhio solo alle quattro del mattino. Nonostante siamo vicini all’incrocio tra le tangenziali di Nantes non siamo stati disturbati dal transito delle auto, peraltro poche. Prima di recarsi nel suo ufficio ci viene a far visita il signor Moustière, che come ci ha promesso la sera precedente, dà subito disposizione affinché i suoi tecnici ci allaccino alla corrente elettrica dell’officina e ci indica dove prendere l’acqua. A noi che non abbiamo preso contatto con l’assistenza, chiede se vogliamo noleggiare ancora l’auto, e visto che questo era nelle nostre intenzioni, si attiva per farmi avere una Ford Fiesta alla modica cifra di 20 € per due giorni. Come si può immaginare tutta questa cortesia nei nostri confronti ci rassicura, ci sentiamo in buone mani, e i numeri di questo autentico Signore dal nome Moustière, non sono ancora finiti. Una volta appurato che tutto sia di nostro gradimento, auto compresa, ci segnala alcune visite che possiamo fare nei dintorni di Nantes e ci viene a far visita anche la domenica mattina. Ci sentiamo quasi coccolati da tutte queste attenzioni, e così il pensiero per l’inconveniente passa in secondo piano. Passiamo un bel fine settimana, nonostante il caldo, possiamo almeno sfruttare a pieno il fresco del frigorifero e del ventilatore; visitiamo Nantes, il suo castello e la sua cattedrale, il porto e le sue vie dove troviamo parecchi ristoranti. La curiosità che ci salta all’occhio è che questi locali sono raggruppati per “etnia”, infatti in una via ci sono i ristoranti a cucina africana, nell’altra quelli con cucina italiana, in un’altra ancora la cucina è spagnola. Ci spostiamo anche in un parco alle porte della città dove un piccolo stagno è circondato da vialetti ombreggiati, panchine e tavoli da pic-nic, giochi per bambini e prati immensi. Alle spalle di questo parco un vecchio castello oggi sede di un ristorante di lusso, e una fattoria adibita a colonia per ragazzi. Insieme ai nostri amici di Spoleto trascorriamo anche le serate di sabato e di domenica, nell’attesa che il lunedì porti nuove e buone notizie.

Lunedì 25 agosto 2003 - ST. HERBLAIN (NANTES) - CHENONCEAUX

Km. Parziali 304 Km. Totali: 3219

Ci svegliamo presto, nella speranza che i meccanici possano iniziare la riparazione del nostro Doral. Arriva il capofficina e ci da la buona notizia, i pezzi sono tutti arrivati e la riparazione può iniziare subito; mi fanno entrare in officina, si avvicina il meccanico che procederà alla riparazione e mi rassicurano, per mezzogiorno potrò ripartire. Prendiamo allora l’auto e torniamo al parco, per visitare il resto del castello e dei giardini intorno. La buona notizia oltre che a noi è arrivata anche agli amici di Spoleto che dovrebbero poter riprendere le loro vacanze nella tarda sera. Verso le undici torniamo al parcheggio del parco e vediamo arrivare proprio Gianni e la sua famiglia, che ci avvisano che hanno visto il nostro Doral uscire dalla concessionaria per un collaudo. Sembra sia giunto il momento dei saluti, dello scambio degli indirizzi, e soprattutto del ringraziamento per la reciproca compagnia durante questo inaspettato fuori programma. Tornando alla concessionaria ci arriva la telefonata del capo officina per avvisarci che il camper è pronto; in pochi minuti siamo lì, riconsegniamo l’auto (ed è qui che scopriamo l’ultima gentilezza di M. Moustière, due giorni di noleggio, 1 solo a pagamento!!). Ci vengono mostrati tutti i pezzi sostituiti, compreso il radiatore vittima di uno sfregio profondo, passo alla cassa e finalmente ritiro il nostro Doral. Mi fermo un secondo per ringraziare e salutare colui che ha fatto di tutto e di più per rendere meno difficile questa nostra situazione. Ragazzi finalmente si parte, e nonostante il contrattempo, decido di mantenere il tragitto di ritorno come l’avevo pensato: nessuna discesa verso i classici percorsi di rientro in Italia ma attraversare la Francia da Ovest a Est senza scendere verso i percorsi consueti. Risaliamo tutta la Loira, in direzione Tours, il camper viaggia bene, ogni piccola remora sul poter schiacciare l’acceleratore cade, siamo ritornati in possesso del nostro mezzo. Dopo aver superato Angers e Saumur a Langeais prendiamo la strada per Azay le Rideau dove andremo a visitare il castello, in fin dei conti siamo ancora in vacanza. Arriviamo a parcheggiare nei pressi del castello, ed entriamo a visitarlo, è molto ben tenuto e anche il suo parco ci piace molto. Peccato che lo spettacolo di suoni e luci ci sia solo la sera, per cui noi riprendiamo il viaggio, perché va bene approfittare dell’occasione per allungare le vacanze, ma non esageriamo. Per la sosta notturna abbiamo pensato di fermarci al parcheggio del castello di Chenonceuax che abbiamo già sperimentato ed è nei paraggi. Torniamo a ripensare ai nostri amici di Spoleto e ci auguriamo che siano riusciti a riprendere il viaggio anche loro.

Martedì 26 agosto 2003 - ST.CHENONCEAUX - BESANCON

Km. Parziali 472 Km. Totali: 3691

Lasciamo il parcheggio del castello, e seguendo la direzione Bourges affrontiamo questa nuova tappa di ritorno a casa. Dopo Bourges inizierà la parte di tragitto alternativo per il rientro. Una volta superata Vierzon, la città più grande all’orizzonte è proprio Bourges, anche questa ricca di fascino e di storia e anche questa già visitata in altri viaggi. Ora prendiamo la D976 in direzione Nevers quindi dopo un breve tratto autostradale usciamo in direzione St. Benin, attraverso la D978 passiamo per Chatillon, Chateau Chinon, quindi Autun. Il percorso adesso devia sulla D973 in direzione Beaune, passando per Nolay, mantenendo sempre la D973 si passa per Seurre e si prosegue fino all’incrocio con la N73 in direzione Dole. La tappa odierna termina a Besançon. Abbiamo attraversato le bellissime colline della Borgogna, dove stanno già vendemmiando. Come percorso, anche se un po’ lungo, ci sembra bello poiché attraversare queste immense distese di vitigni mette allegria, un vero spettacolo della natura al servizio dell’uomo. A Besançon ci fermiamo nel camping municipale, dopo una giornata di viaggio abbiamo bisogno di una bella doccia e di un po’ di relax.

Mercoledì 27 agosto 2003 – BESANCON - TRESCORE

Km. Parziali 557 Km. Totali: 4248

Ultimo giorno di rientro, abbiamo dormito bene, siamo riposati e nello stesso tempo un po’ tristi, perché nonostante siano passati 24 giorni non abbiamo tanta voglia di ritornare in Italia. In ogni caso queste lunghe vacanze ci hanno veramente entusiasmato, perché sono nate in modo strano: erano state pianificate due settimane, con programma di minima anche nei percorsi, e le destinazioni in origini erano le spiagge della Normandia senza la stupenda appendice della Bretagna. La casualità ha voluto che da due le settimane diventassero tre e quindi le mete potessero essere diverse. Ritornare in Bretagna dopo soli due anni poteva sembrare un peccato di fantasia, ma ancora una volta la bellissima regione francese ci ha confermato che non si scopre mai abbastanza. Ritornando a casa stiamo già pensando ai luoghi che anche questa volta non abbiamo visto, e poiché la volta precedente ci ha portato bene lasciare qualche luogo inesplorato, ben vengano quei posti che non ci hanno visto in questo viaggio: sarà sicuramente nostra cura fare un altro viaggio in questa magnifica terra dove il turismo itinerante è ben accetto e ben supportato.

La strada del ritorno di oggi prevede un transito lungo la N83 da Besançon fino a Belfort e da Belfort con la D419 direttamente a Basilea, poi tutta autostrada fino al confine italiano di Como. E adesso ripartiamo solo con i ricordi, ormai siamo a casa.

Conclusioni e ringraziamenti

Raccontando il nostro viaggio abbiamo voluto rendere partecipi, coloro che hanno avuto la pazienza e la voglia di arrivare sino in fondo, della nostra esperienza. Il nostro ringraziamento quindi a tutti voi, e un'esortazione a vivere il turismo itinerante secondo il giusto rispetto reciproco delle persone, dei luoghi e delle cose che vediamo lungo i nostri viaggi.

GRAZIE


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