FRANCIA: CAPODANNO A PARIGI
di Armando Vaghi
EQUIPAGGIO:
Armando, Sandra, Michele, Stefano da Trescore B. (BG).
MEZZO: ELNAGH DORAL 114 su Ford Transit 190 td
Note
generali:
Il viaggio si è svolto dal 23 dicembre 2001 al 2
gennaio 2002
DIARIO DI BORDO
Domenica 23 dicembre 2001 TRESCORE BALN. (BG) - BOURG
EN BRESSE.
Finalmente sono arrivate le vacanze di Natale. Il nostro
Doral ci aspetta pronto per un nuovo viaggio, con meta,
ancora una volta, la Francia. Salutiamo parenti e amici
e verso mezzogiorno entriamo in autostrada direzione Torino,
Frejus. Il viaggio inizia bene, poco traffico e giornata
soleggiata. Breve sosta pranzo (direi merenda vista l'ora!)
in area sosta prima del confine.Attraversiamo il tunnel
del Frejus dove il traffico è quasi inesistente,siamo
in Francia, lasciamo l'autostrada e prendiamo la N6, quindi
svoltiamo a sinistra incrociando la N90 diretti a Chembéry.
Costeggiamo le lac Bourget con la N504 passiamo il piccolo
tunnel du Chat e ci dirigiamo verso Bourg en Bresse, dove
arriviamo al termine della nostra prima giornata .Il freddo
è pungente, troviamo sistemazione nel parcheggio
vicino alla Cattedrale del Brou ( punto sosta gratuito segnalato
su http://www.turismoitinerante.com).Passiamo la notte in
solitaria sotto i riflettori che illuminano questa maestosa
cattedrale .
Lunedì
24 dicembre 2001 BOURG EN BRESSE - AUXERRE.
Partiamo alle 9,30 dopo aver riscaldato a dovere il
nostro camper in quanto fuori siamo sottozero, e dopo aver
fatto la prima colazione alla francese.Da Bourg en Bresse
siamo passati parecchie volte, ma non abbiamo mai fatto
una sosta lunga; la città invece merita una visita,soprattutto
la zona pedonale. Imbocchiamo la strada D975 in direzione
di Chalon sur Saone; anche oggi il traffico è inesistente,
mentre il cielo sereno mantiene la temperatura esterna sottozero.
Attraversiamo i soliti paesini della campagna francese.
Riforniamo la nostra cambusa di baguette, croissant e cibi
vari. In prossimità di Tournous riprendiamo la N6,
siamo nella Bourgogne, le cantine dove poter gustare e acquistare
vino si fanno sempre più numerose. Ci fermiamo in
una di queste e aggiungiamo dell'ottimo vino rosso alla
nostra cantina; la curiosità è che in famiglia
sono il solo che beve "un bicchiere uno", a pasto,
di vino!!Lungo questa strada è facile trovare punti
dove sostare per il pranzo, e il paesaggio intorno è
conciliante con lo spirito della vacanza. Dopo la sosta
pranzo il tempo si guasta inizia a piovere, e per un breve
tratto la pioggia si trasforma in neve. Mantenendoci sempre
sulla N6 superiamo Avallon e giungiamo ad Auxerre dove sostiamo
sulla riva de l'Yonne ( punto sosta gratuito segnalato su
http://www.turismoitinerante.com/).Il freddo ha fatto gelare
il rubinetto del rifornimento acqua del parcheggio, ma la
nostra scorta non è ancora finita. La vista da questo
parcheggio è veramente interessante,specialmente
quando le luci illuminano il lungo fiume, e le chiese che
stanno sulla collina. E' la vigilia di Natale, la gente
si affretta (come da noi) a fare gli ultimi acquisti, e
noi visitiamo il centro storico dove troviamo la piazza
del municipio occupata da un mercatino di Natale stile Alto
Adige. La pioggia continua a scendere fitta e sottile, ma
noi continuiamo a passeggiare per le vie del centro. Torniamo
al nostro camper caldo proprio per l'ora di cena, anzi un
po' più tardi; ceniamo e prima di andare a letto,
giochiamo tutti insieme a Monopoli versione Euro!! Gli occhi
cominciano a chiudersi, segno che l'ora della nanna è
arrivata.Anche questa notte siamo in solitaria, non ci sono
altri equipaggi parcheggiati vicino a noi.
Martedì
25 dicembre 2001 ( Natale) AUXERRE.
Ci svegliamo alle 8,30, ci facciamo gli auguri e soprattutto
facciamo gli auguri al nostro Michele, oggi festeggia i
suoi 15 anni.La notte è trascorsa tranquillamente
e questa mattina piove meno fitto di ieri.La colazione è
un rito che ogni qualvolta veniamo in Francia assume la
sua forma solenne con croissant freschi e più tempo
a disposizione; i ritmi che prendiamo quando giriamo con
il camper sono molto più rilassanti del solito, secondo
lo spirito giusto del turista itinerante(secondo me!). Lasciamo
il camper nel parcheggio e con le nostre gambe saliamo verso
il centro città, dove acquistiamo le baguette fresche,
facciamo un giretto sbirciando nelle vetrine, entriamo in
una delle chiese maestose di Auxerre per assolvere al richiamo
della festività natalizia. Torniamo verso le 13 al
nostro Doral che ci attende caldo e accogliente, dove,con
buon appetito, consumiamo il nostro pranzo di Natale e festeggiamo
il compleanno di Michele. Visto che la scorta d'acqua si
è assottigliata e necessita uno svuotamento dei serbatoi,
consultiamo le pagine salvate dal sito http://www.turismoitinerante.com/
per vedere se in zona c'è un camper-service.Lo troviamo
a Gurgy, in pratica dovremmo fare solo pochi chilometri,
per cui lasciamo momentaneamente il nostro parcheggio e
ci dirigiamo verso la N6; poco fuori la periferia di Auxerre
sulla destra si costeggia il fiume Yonne e ad un incrocio
piccolo troviamo le indicazioni per Gurgy. Prendiamo la
direzione del porto fluviale dove ci attende un Eurorelay
con scarico e carico serbatoi gratuito! Il freddo di questi
giorni però fa gelare l'acqua dei rubinetti per cui
non possiamo caricare acqua e l'ultima scorta se n'è
andata per risciacquare la cassetta w.c. Nelle vicinanze
del camper service ci sono alcune case, e con una gran faccia
tosta suono al campanello di una di queste; spiego al padrone
di casa il problema con il mio francese scolastico, e ottengo
quello che mai avrei pensato: mi fanno accomodare in lavanderia
dove posso caricare la mia tanica da 20 litri di acqua .
Ringrazio offrendo loro una piccola bottiglietta di grappa
bergamasca che uso sul camper per la correzione del caffè.
Con questa operazione della durata di circa 1 ora, abbiamo
colto due piccioni con una fava:abbiamo scaricato i serbatoi
e nello stesso tempo abbiamo dato una caricata alle batterie
del camper, oltre ad aver ripristinato la scorta minima
di acqua grazie alla gentilezza di una famiglia di Gurgy.
Torniamo al parcheggio di Auxerre, decidiamo di restare
sul camper giocando tutti insieme . Solo verso sera prima
di cenare torniamo a visitare il centro città, dove
troviamo solo qualche passante e tutti i locali chiusi.
Ritorniamo al camper, ceniamo e dopo un po' di lettura tutti
a nanna.
Mercoledì
26 dicembre 2001 AUXERRE - CAMPING DAVID CROCKET(EURODISNEY)-
Tutta la notte ci ha fatto compagnia la pioggerella
ma la mattina ci ha svegliato il traffico che si è
fatto subito intenso intorno al parcheggio. In Francia il
26 dicembre non è giorno di festa, infatti vediamo
parecchi autocarri in circolazione. Partiamo anche noi,
oggi dobbiamo raggiungere a tutti i costi un campeggio dove
poter caricare acqua, farci una bella doccia calda sontuosa,
e prepararci alla giornata da dedicare alle follie di Eurodysney.Percorrendo
la N6 costeggiamo in pratica il corso del fiume Yonne, non
piove ma fa ancora freddo!La strada e veloce e poco trafficata,
come tante strade francesi; raggiungiamo Melun verso le
13 e qui ci fermiamo per la pausa pranzo. Anche durante
il viaggio del natale 99 ci eravamo fermati a Melun,e memori
del pranzo di allora cerchiamo ancora quel ristorantino
con pizzeria nel centro storico della città. Oggi
facciamo riposare la nostra cuoca Sandra, e ci regaliamo
un gustoso pranzetto italo-francese. Riprendiamo la nostra
"corsa" sotto un sole stupendo, con cielo terso
ma temperatura tipicamente invernale.Per accelerare i tempi
prendiamo la N36 direzione Fontenay - Tresigny, veloce strada
che ci porta ad attraversare la foresta di Crecy. Arrivati
all'incrocio con la D231, segnalato da un gigantesco obelisco,
cambiamo direzione e ci dirigiamo verso la A4 dove troviamo
lo svincolo per il Camping David Crocket. Entriamo nel campeggio
affiliato al Parco Eurodysney verso le 18,30. Il prezzo
è un po' caro (120.000 L. ) ma le nostre necessità
di lavaggio indumenti, doccia calda abbondante e soprattutto
ricarica seria delle batterie della telecamera e dei cellulari
ci fanno scegliere per questa sosta. .Domani ci attende
una giornata di vero affaticamento oltre che di sicuro divertimento.
La notte passa in tranquillità.
Giovedì 27 dicembre 2001 EURODISNEYLAND PARIS.
La colazione viene consumata con una strana velocità,
evidentemente l'aspettativa di entrare ad Eurodisney ci
mette una certa fretta. L'accesso al parco per chi sosta
nel campeggio è gia compreso nel prezzo e ci consente
di evitare lunghe code alla porta di accesso dove la colonna
di veicoli è veramente lunga.Abbiamo già in
tasca i biglietti per entrare e così possiamo superare
parecchie persone. Dopo la giornata trascorsa qui nell'agosto
1999 interrotta a metà per un malore di Stefano siamo
ancora all'interno di questo mondo dove chi è grande
diventa piccolo e si diverte insieme a chi piccolo lo è
davvero. L'atmosfera natalizia rende questo luogo ancor
più affascinante, la ricchezza delle luminarie e
degli addobbi natalizi, la musica e la temperatura mettono
in moto i nostri "neutrini della fantasia e dell'innocenza".
Oggi abbiamo intenzione di divertirci e di goderci tutti
gli spettacoli offerti, soprattutto la sfilata della sera
che solitamente si conclude con lo spettacolo pirotecnico;ma
ahimè la sfortuna vuole che causa pioggia lo spettacolo
pirotecnico non potrà esserci. Pazienza, (almeno
così devo scrivere per non essere volgare!).Ogni
parola spesa per descrivere questa giornata sarebbe indegna
e soprattutto sarebbe troppo enfatica per qualcuno o poco
entusiasmante per qualcun'altro, per cui non mi dilungo
a descrivere le belle emozioni che abbiamo provato. Lasciamo
il parco delusi solo dal mancato spettacolo pirotecnico,
e raggiungiamo di nuovo il camping David Crocket dove abbiamo
deciso di restare per un'altra notte.
Venerdì 28 dicembre 2001 CAMPING DAVID CROCKETT
- PARIGI (CAMP. BOIS DE BOLUOGNE).
La decisione di sostare ancora nel campeggio ci ha permesso
di dormire qualche ora di più; la colazione torna
ad occupare il tempo che le compete, e prima di lasciare
il campeggio facciamo acquisti di gadgets disneyani salutati
da un gigantesco Pippo cowboy che ci scorta fino al camper!
Lasciamo questo strano mondo di fantasia e ci immergiamo
nel traffico della periferia parigina. Breve sosta presso
un ipermercato per rimpinguare la cambusa e poi poco prima
di mezzogiorno percorriamo la" periferique" di
Parigi che data l'ora è scorrevolissima.Alle 13,30
entriamo nel campeggio di Parigi, il "Bois de Boulogne"
dove abbiamo prenotato una piazzola per tre giorni. Questa
sarà la base per la visita di Parigi, e per il veglione
di S.Silvestro. Il pomeriggio lo dedichiamo alle pulizie
visto che fuori piove ancora. Oggi non ci avventuriamo verso
Parigi, dobbiamo ancora recuperare un po' di forze visto
che ci aspettano camminate per tre giorni. Il campeggio
è pieno di italiani che arrivano a tutte le ore,
la sistemazione è buona, le docce molto meno:forse
le docce dell'altro campeggio erano troppo lussuose!. Niente
problemi useremo quella del camper.La sera a letto presto,
dopo la solita partita a Monopoli.
Sabato 29 dicembre 2001 PARIGI 1°giorno.
Innanzitutto facciamo gli auguri a Sandra che oggi festeggia
i suoi ...anni. Oggi torneremo a visitare Parigi dopo le
esperienze velocissima del agosto '99 e più approfondita
del dicembre '99. Torniamo a Parigi con i mezzi pubblici
mentre le altre volte ci eravamo arrivati direttamente con
il camper. La nostra visita inizia poco prima delle 11,
dal campeggio un bus navetta ci porta a Pont Maillot dove
si può utilizzare la rete metropolitana per raggiungere
ogni angolo di Parigi. Ci portiamo verso i Campi Elisi dove
ci fermiamo a pranzare in un fast-food molto affollato.Passeggiamo
su questo lungo e famoso viale dopodiché con la metrò
raggiungiamo la collina di Montmartre dove, dalla terrazza
della basilica del Sacre Coeur si può godere di una
vista stupenda,nonostante la pioggia.Passeggiamo tra gli
artisti della piazza, che ci fermano per ritrarci ma io
ho il terrore che gli si spezzi il pennello facendomi il
ritratto! per cui declino gli inviti. Siamo a passeggio
per Parigi, in quella Parigi che tanto ci piace e dedichiamo
questa giornata alla nostra Sandra che oggi festeggia il
suo compleanno. Inutile dilungarmi sul fascino che ci trasmette
camminare fra la gente che parla ogni tipo di lingua, dagli
italiani (eravamo proprio in tanti) agli inglesi, passando
per gli immancabili giapponesi, gli africani e gli indo-pakistani.
Le ombre della sera ci consigliano di fare rientro al campeggio,
Parigi a domani.
Domenica 30 dicembre 2001 PARIGI 2°giorno.
Giornata dedicata alla visita di altre zone di Parigi. Si
parte da Notre Dame, sull'Ile de la Cité; ci arriviamo
mentre sta per iniziare una messa, la coda di visitatori
in questa giornata finalmente soleggiata è veramente
impressionante. Ci risparmiamo la coda ed entriamo all'interno
nonostante la messa, breve giro in silenzio e poi di nuovo
all'esterno, nei giardini che si affacciano sulla Senna.La
gente parigina passeggia lungo "la promenade"
e si ferma a scaldarsi al sole pallido che oggi rischiara
questa magnifica città.Lungo le rive della Senna
aprono i loro "negozietti" in valigia dei personaggi
simpatici che vendono antiche stampe e monete, souvenir
di ogni tipo, ma anche roba vecchia come dischi in vinile,
giocattoli di latta, soldatini di piombo. Passeggiare lungo
questo mercato delle pulci è un po' come aprire un
libro di storia recente. Per noi genitori,che tante volte
abbiamo raccontato ai nostri figli della semplicità
dei giocattoli che usavamo, è bello mostrare dal
vivo ciò di cui abbiamo sempre parlato. La domenica
sull'Ile de la cité si tiene un mercato tutto dedicato
agli animali e ai fiori, e anche qui si può trovare
spunto per un breve viaggio mentale nel tempo, perché
oltre a prodotti nuovi vengono esposti veri reperti di gabbie,
di trespoli e quant'altro. La nostra visita parigina prosegue
con l'arrivo davanti al Louvre dove la consueta coda di
visitatori fa desistere i nostri ragazzi dall'entrare. Al
Louvre dovremmo dedicare troppo tempo e per questa volta
sorvoliamo. Ci incamminiamo nei giardini des Tuileries e
raggiungiamo place de la Concorde con il suo obelisco e
le sue fontane e di nuovo siamo sui Campi Elisi. Sostiamo
per qualche minuto su una panchina, l'appetito si fa sentire
e come al solito la scelta cade su un fast-food. Lasciamo
questo luogo dove i ragazzi si sentono più a loro
agio che in un ristorante, prendiamo la metrò che
ci porterà alla Tour Eiffel. Durante le altre visite
a Parigi non eravamo ancora saliti sulla torre perciò
oggi faremo questo visita. Per forza di cose la coda per
salire e veramente lunga ma almeno a questa coda dobbiamo
aggregarci. Il lato positivo della coda è che lo
spettacolo che vedremo dalla torre sarà sicuramente
più affascinante con le luci accese. Il freddo è
pungente e qualche turista si riscalda bevendo della brodaglia
calda che sa tanto di pollo bollito. Finalmente arriva il
nostro turno, saliamo con l'ascensore sino al secondo piano,
al terzo non si può salire; dalla terrazza del secondo
piano si gode di un panorama stupefacente, nonostante l'aria
gelida, ci affacciamo guardando le formiche, .. pardon,
gli uomini in coda sotto i piloni della torre e sui ponti.
I" bateaux mouches" scorrono sulla Senna e accendono
i loro fari puntandoli verso la torre per meglio mostrare
ai turisti questo mostro di ingegneria meccanica. Inutile
dire che si sprecano pellicola e flash per immortalare ogni
emozione vissuta. E adesso torniamo giù a piedi fino
al primo piano dove trovano spazio negozi, ristoranti e
esposizioni varie . Siamo stanchi, ed è ora di tornare
al campeggio, per fare una buona cena, una buona doccia,
e soprattutto una buona dormita. A domani
Lunedì
31 dicembre 2001 PARIGI 3° giorno.
Il programma della giornata prevede per il mattino un
po' di riposo per avere più forze questa notte, e
un po' di pulizie sul camper, con lavaggio vestiario. Inizio
con colazione abbondante, baguette fresche e croissant acquistati
presso il market del campeggio, quindi operazioni di pulizia
per noi grandi e assoluto relax per i piccoli ( ma saranno
sempre piccoli?). Verso le 13 pranzo abbondante e un giusto
relax giocando tutti insieme. Il nostro ultimo giorno del
2001 si avvia alla sua conclusione mondana; ogni equipaggio
presente nel sempre più affollato campeggio si regola
in modo diverso: c'è chi è partito presto
per il centro, c'è chi è gia ritornato nel
primo pomeriggio e chi come noi che parte verso le 16 per
affrontare l'ultimo giorno dell'anno. Il bus navetta ci
porta come al solito al Pont Malliot e poi con la metropolitana
raggiungiamo ancora la zona della tour Eiffel. Di fronte
a questa torre nel dicembre 1999 avevamo salutato l'arrivo
del 2000 in mezzo a una marea di gente, e il nostro camper
era parcheggiato di fronte alla Scuola Militare al parking
Joffre. Allora avevamo raggiunto Parigi in due equipaggi
attraversando una Francia distrutta dalla "tempète",
una mega perturbazione che aveva distrutto intere zone del
centro Francia, e di quella devastazione ancora oggi se
ne vedono i segni. Allora la gente era tantissima, quest'anno
sembra che siano meno numerosi. Chiediamo ai parigini che
incontriamo se lo spettacolo dei fuochi ci sarà ancora
nella zona della torre, tutti ci rispondono di sì
perciò, noncuranti del freddo, ci appostiamo ai lati
dei giardini del Trocadero in attesa. Memori della ressa
di due anni fa', preferiamo trovare in anticipo una panchina
dove sederci; è presto, l'attesa sarà lunga,
e il freddo sembra diventare sempre più forte. Ci
scaldiamo come meglio possiamo, bevendo cappuccino caldo
preso in un piccolo chiosco su furgone che sta facendo affari
d'oro. L'ora si avvicina e anche la gente comincia ad aumentare,
i botti caserecci si moltiplicano, non si vedono movimenti
sotto la tour Eiffel. Questa stranezza ci accompagna come
il freddo pungente, e quando finalmente sta per scoccare
la mezzanotte avviene ciò che nessuno poteva immaginare.
Allo scoccare della mezzanotte si vedono solo i botti e
i piccoli razzi lanciati da tutta la gente presente, si
sentono i tappi saltare dalle bottiglie, ma dalla torre
non si vede nessun movimento, nemmeno un piccolo bengala.
Dubbio atroce, avranno fatto cilecca?, avremo sbagliato
piazza? ma tutta questa gente possibile che si sia sbagliata!
Il dubbio atroce lascia il posto alla terribile realtà,
Parigi come tante capitali europee ha preferito rinunciare
per sicurezza allo spettacolo pirotecnico!!! la delusione
è enorme in tutti i presenti, che solamente lo scambio
di baci e auguri reciproci per il nuovo anno avvertono l'arrivo
del nuovo anno. Beh, (imprecazione) tutto questo sacrificio
per nulla, ma almeno siamo a Parigi e insieme a tanta gente
gridiamo BON ANEE - BUON ANNO. La gioia e un po' di effetto
spumante prendono il sopravvento e allegramente ritorniamo
verso l'arc de Triomphe dove una fiumana di gente si sta
spostando in ogni direzione. Raggiungiamo pont Maillot dove
attendiamo il bus navetta che ci riporterà al camping;
sono le 2 di notte, il bus scarica il suo carico di turisti
poco nottambuli, tra i quali ci siamo anche noi. Saliamo
sul nostro camper che ci accoglie caldo e procediamo al
vero brindisi di fine anno con dell'ottimo moscato italiano,
affettando un buon panettone della pasticceria sotto casa.
Non ci saranno stati i fuochi ma in fin dei conti aver aspettato
il nuovo anno a Parigi ancora una volta e ben augurante.
martedì 1 gennaio 2002 PARIGI - MACON.
Pur avendo dormito qualche ora in meno, la prima mattina
del 2002 la sveglia è alle 9.00. Il dovere (leggi
lavoro) mi richiama in fretta in Italia, perciò il
ritorno sarà una lunga tappa di trasferimento, che
però ci porterà a fermarci a Maçon
per l'ultima sosta di queste vacanze. Arrivati a Maçon
scopriamo che questa cittadina è veramente carina
e il suo centro pedonale merita davvero una passeggiata.Per
la sosta ci fermiamo nel parcheggio lungo il fiume, visto
che in questa stagione non c'è affollamento. Passiamo
l'ultima notte in terra francese, domani arriveremo a casa
a Trescore, con la voglia di organizzare il prossimo viaggio.Per
cui come al solito non mi resta che scrivere ARRIVEDERCI
ALLA PROSSIMA.