VIAGGIO IN
BOSNIA I HERZEGOVINA - CROAZIA
Agosto 2006
(testo e foto di
Michele Stenico)
Equipaggio: Michele; Daniela; Federico (5);Marta
(3)
Mezzo di Trasporto Arca-Freccia 605 del 1987 (170000 Km
sul groppone)
Chilometri totali percorsi 2497
Notizie Utili
Gasolio
Nessun problema di rifornimento in tutti i paesi attraversati,
lungo la costa croata i distributori non sono,comunque,
frequenti.
Prezzo del Gasolio indicativo:
• Italia 1,2 euro/lt
• Slovenia 0,98 euro/lt
• Bosnia 1,00 euro/lt
• Croazia 1,1 euro/lt
Valuta
L’ euro viene accettato in tutte e tre le nazioni
attraversate (Slovenia, Bosnia e Croazia) anche se l’utilizzo
della moneta locale facilita gli scambi e riduce i costi
di commissione.
NB dal 2007 da Slovenia ha adottato l’euro
Ovunque è accettata la carta di credito
Campeggi
In Bosnia i campeggi non sono frequenti, ma non abbiamo
mai avuto grossi problemi a trovarli. Sono generalmente
presenti in luoghi potenzialmente turistici come laghi e
città, molti di essi sono nuovi e poco frequentati.
In Croazia sono numerosi e generalmente poco costosi. La
sosta libera è vietata ma esistono diversi parcheggi
a pagamento con permesso per la sosta notturna.
Carico/Scarico
Nessun problema per caricare l’acqua, operazione eseguita
solitamente nei campeggi o nelle are di sosta attrezzate.
Più problematico, non avendo noi il wc nautico, lo
scarico delle acque nere. In quasi tutti i campeggi è
assente il pozzetto per le acque nere, fanno eccezione il
campeggio di Plevitce (accesso quasi impossibile), Medjugorje
e nei pressi di Spalato (Lokva Rogoznica) e al campeggio
Plakanika
Attacchi elettrici
In Bosnia-Herzegovina i campeggi di nuova costruzione posseggono
colonnine con presa CEE, quelli più vecchi come a
Sarajevo, la presa è di tipo tedesco. I campeggi
croati da noi frequentati posseggo tutti presa tedesca,
alcuni di questi, comunque mettono a disposizione l’adattatore.
Strade
Generalmente abbiamo trovato strade con un buon fondo sia
in Bosnia che in Croazia. In Bosnia non ci sono autostrade
se non in prossimità di Sarajevo (non a pagamento).
Domenica, 30/07/2006
Partiamo da Padova nel tardo pomeriggio, per evitare l’esodo
estivo. La scelta risulta azzeccata, il traffico è
ridotto ed il famigerato nodo di Mestre viene superato senza
difficoltà.
Arriviamo al confine Sloveno di Kozina dopo cena con il
serbatoio praticamente a secco, un largo parcheggio a ridosso
del confine fa al caso nostro per la notte: il piano è
leggermente inclinato ma non ci formalizziamo.
Lunedì, 31/07/2006
Partenza mattutina con rifornimento in terra slovena. Nessun
problema di traffico se non nei pressi di Rijeka. Prendiamo
l’autostrada per Zagabria e quindi usciamo a Karlovac,
proseguendo per una strada di montagna piuttosto scorrevole
fino al parco Plivitce che raggiungiamo nel primo pomeriggio.
Raccogliamo le informazioni utili per la visita del giorno
dopo, quindi torniamo indietro fino al bel camping Korana,
una decina di chilometri prima dell’entrata del parco.
Pomeriggio di relax e bagno nelle fresche acque del laghetto
nei pressi dell’autokamp.
Martedì,01/08/2006
Giornata dedicata alla visita degli splendidi ma affollati
all’inverosimile, laghi di Plivitce. Parcheggiamo
il camper nel parcheggio gratuito in prossima dell’entrata
N°2, quello presso l’entrata N°1 è
piccolo e meno fruibile ad un camper. Conviene entrare con
il primo turno, si ha la possibilità di godersi lo
splendido luogo e camminare tranquillamente sulle passerelle
che attraversano le limpide acque dei laghi: a tarda mattinata
la folla rende il posto più simile ad una sagra paesana
piuttosto che a un parco naturale. Pranzo al sacco dentro
il parco e quindi partenza per la Bosnia a metà pomeriggio.
Il confine bosniaco dista pochi chilometri
dai laghi e Bihac è a mezz’ora dal confine.
Scorgiamo un campeggio nella periferia della città,
ma lo oltrepassiamo sperando di trovarne altri in seguito.
Siamo alquanto timorosi, il nome Bosnia evoca tristi ricordi
e le bucherellate facciate delle case non attenuano certo
il nostro timore.
Giungiamo al tramonto, quando iniziavamo a temere il peggio,
ad un campeggio pochi chilometri prima di Jaice, il posto
è tranquillo, i servizi nuovi e puliti, il personale
gentile, pochi turisti, o meglio un camper olandese ed una
tenda tedesca. Prima di cena ci concediamo una gita a piedi
al vicino lago. Fa impressione la presenza, frequente in
tutta la Bosnia i Herzegovina,dei campi di PaintBall:un
gioco di guerra dove i partecipanti vestiti come soldati
si sparano con fucili carichi di palline piene di colore:
forse un modo per sfogare la non sopita violenza della recente
guerra.
Mercoledì,02/08/2006
In mattinata raggiungiamo Jaice, cittadina dall’impronta
mussulmana, dove i minareti si mescolano ai campanili, visitiamo
il vivace centro con vari locali affollati di gente. Le
persone ci appaiono affabili non si avverte nessun segno
di pericolo.
Facciamo il pieno di gasolio pagando in Euro. La moneta
corrente bosniaca è il Marco Bosniaco, che vale quanto
valeva un marco tedesco, ma frequentemente vengono accettati
gli Euro.
Procediamo verso Sarajevo per una strada piuttosto noiosa
e trafficata in particolare dopo la deviazione per Banja
Lucka: la periferia di Sarajevo in piena frenesia edilizia,
numerosi sono i cantieri in attività, come numerosi
sono i centri commerciali edificati.
Ci sistemiamo al campeggio Oaza (località Ilidza)
ad una ventina di chilometri dal centro lungo la superstrada
che si dirige verso Mostar, il campeggio e grande e poco
frequentato, le infrastrutture vecchie ma funzionali, le
prese sono di tipo tedesco.
Ad una decina di minuti a piedi dal campeggio c’è
il capolinea del tram che porta direttamente al centro di
Sarajevo decidiamo quindi per una visita serale alla capitale.
Sarajevo ci colpisce favorevolmente il centro d’impronta
mussulmana è ben tenuto e offre i servi turistici
essenziali, ristoranti, pasticcerie, negozi di souvenir,
animato senza essere affollato. Visitiamo una moschea e
poi ci limitiamo a passeggiare per i vicoli. I locali rappresentano
una moltitudine di etnie, giovani dai lineamenti tipicamente
slavi, si accompagnano a quelli con connotazioni più
mediterranee, piuttosto che germaniche: il crogiolo etnico
di cui tanto si è parlato. Noi turisti non avvertiamo
tensioni che nella realtà dei fatti sussistono ancora.
La pioggia interrompe la nostra visita, ci riproponiamo
di continuarla la mattina seguente, prendiamo il vecchio
ma comodo tram e torniamo in campeggio dove ceniamo, paghiamo
poco, ma mangiamo male.
|
Giovedì,03/08/2006
Lasciamo il campeggio in camper verso le 8:00 e ci dirigiamo
verso il centro di Sarajevo, il traffico non è ancora
intenso e troviamo facilmente parcheggio ( 0,50€/h)
di fronte alla biblioteca nazionale, al di la del fiume.
Per i ritmi della città è ancora presto, più
tardi sarebbe stato impossibile trovare posto.
Il bell’edificio della biblioteca nazionale porta
ancora le tracce della guerra ed un cartello ricorda la
distruzione da parte delle truppe serbe dei libri ivi archiviati
Visitiamo nuovamente il centro, passeggiando per vicoli
sotto un piacevole sole, mangiamo cerapvici ed altro cibo
slavo in uno dei tanti ristorantini della città quindi
torniamo al camper, paghiamo e partiamo: destinazione Mostar
per una strada che segue le anguste quanto spettacolari
gole del fiume Neretva.
Mostar si trova a due ore da Sarajevo, la
cittadina, famosa per il ponte ricostruito, è circondata
da brulle e silenziose montagne: impressiona pensare che
proprio da lì 13 anni fa (9 novembre del 1993) partirono
i colpi dell’artiglieria croata che distrussero il
bel centro ed il ponte ora affollato di turisti: una scritta
incisa sulla pietra recita: “Don’t Forget”,
non dimenticate !
Al di là dell’impatto emotivo Mostar appare
come una città ricostruita troppo turistica, non
ci emoziona come Sarajevo.
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Lasciamo Mostar che è pomeriggio inoltrato,
quindi inseguiamo vanamente le insegne di un campeggio,
o meglio, il campeggio lo troviamo, ma più che un
campeggio è il giardino di una casa privata non accessibile
ad un camper. Procediamo per Medjugorje che raggiungiamo
quando è già sera.
Ci sistemiamo per la notte in un campeggio per camper a
non più di 15 minuti dal santuario, i servizi lasciano
a desiderare, ma c’è la corrente oltre al fatto
di avere il ‘pregio’ di essere l’unico
nei paraggi. Il gestore parla italiano e d’altronde
gli unici clienti sono italiani.
Visita serale al santuario mariano dove si
stanno svolgendo le cerimonie per il venticinquesimo anno
dalla prima apparizione (24 giugno 1981), grande partecipazione
alle cerimonie serali è commuovente e coinvolgente.
Venerdì,04/08/2006
La mattina partiamo con meta Dubrovnik, in realtà
non raggiungiamo immediatamente la costa che immaginiamo
caotica come caotica sarà, ma ci intratteniamo ancora
un poco in Bosnia.
Visitiamo il parco naturale di Hutovo Blato (poco a sud
di Mostar), siamo accolti da una gentile guida che ci racconta
che l’oasi è finanziata dalle regioni Toscana
e Lombardia, è molto disponibile ed orgogliosa del
proprio lavoro, il suo entusiasmo è contagioso. Per
20 euro facciamo un giro in barca per i canali tagliati
nel canneto, la stagione non è delle migliori per
l’osservazione dell’avifauna, comunque riusciamo
ad avvicinare vari uccelli acquatici: airone bianco,sgarza
ciuffetto, marangoni minori, svassi maggiori, martin pescatore.
Il barcaiolo, per il resto taciturno e musone, permette
a Federico di condurre la barca.
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Pranziamo nei pressi dell’oasi, dopo
di che partiamo per la necropoli medioevale di Stolac, arriviamo
che piove, il tempo di qualche fotografia e quindi entriamo
nella Repubblica Srpska, ovvero la porzione serba-ortodossa
nella Bosnia Erzegovina con capitale Banja Luka, già
attraversata durante il tragitto Bihac-Jaice; la differenza
tra le due entità amministrative (costituite con
il trattato di Dayton del 1995) è immediatamente
percepibile dalle indicazioni stradali, che da questa parte
sono esclusivamente in cirillico e dall’altra esclusivamente
in latino. Si passa da un mondo pienamente comprensibile
ad uno che lo diventa solo con un po’ di esercizio,
il tempo di abituarsi a sostituire i caratteri cirillici
con quelli latini.
Visitiamo Trebinje straripante di bandiere serbe, centro
grazioso ed ordinato, viabilità rese difficoltosa
dai suddetti caratteri cirillici,ci concediamo un gelato,
compriamo qualche Krapfa (gli ottimi Krapfen locali) e quindi
proseguiamo per Dubrovnik dove arriviamo al tramonto.
Troviamo posto al campeggio cittadino Solitudo,
affollato, costoso, con pochi servizi ma strategico per
la visita alla città; presa di tipo tedesco, cerchiamo
un trasformatore senza trovarlo.
Sabato,05/08/2006
Giornata dedicata alla visita di Dubrovnik. La fermata dell’autobus
è poco distante dal campeggio e l’autobus porta
fino al centro. Città bella ed affollata.
Domenica,06/08/2006
Partiamo da Dubrovnik e risaliamo la penisola di Sabioncello
(Peljesac). Per il pranzo scendiamo al paese di Crkvice
per una ripida strada ed infine raggiungiamo il paese di
Obelic, da dove partono i traghetti per Korcula.
Sosta ad un parcheggio con licenza per la sosta notturna
(0,70 € /h dalle 19.00 alle 8:00)., bagno nella spiaggia
antistante e cena in paese
Lunedì,07/08/2006
Lasciamo il camper nel parcheggio dove abbiamo passato la
notte e prendiamo la barca che ci porta a Korcula. Passeggiata
nella cittadina e visita alla casa, dove, forse, nacque
Marco Polo. Bella cittadina, ovviamente affollata.
Pranzo a Korkula e quindi traghetto di ritorno a Obelic
e quindi ridiscesa lungo la penisola di Sabioncello fino
alla località di Prapratno dove ci fermiamo nel bel
campeggio sul mare Prapratno.
Martedì,08/08/2006
Giornata di mare e relax a Prapratno
Mercoledì,09/08/2006
Partenza con destinazione Split (Spalato), sosta alla cittadina
di Ston (Stagno) e visita alle poderose mura che la uniscono
a Mali Ston (Piccolo Stagno)
Seguendo i consigli di altri reportage, evitiamo di entrare
a Spalato e ci fermiamo a 27 Km dalla città nella
località di Lokva Rogoznica (8 Km prima di Omis)
presso il bel campeggio ‘La Sirena’. Campeggio
su terrazzamenti di difficile accesso, ma dalla straordinaria
vista sul mare, il campeggio è da consigliare sia
per l’atmosfera amichevole sia per la scorpacciata
gratuita di sgombro ai ferri della sera successiva, spiaggia
di sassi, acqua limpida ma fredda.
|
Giovedì,10/08/2006
Visita alla splendida città di Spalato ed al suo
centro racchiuso tra le mura della villa di Diocleziano,
noi la preferiamo a Dubrovnik, per la sua originalità.
La scelta di lasciare il camper al campeggio e prendere
una delle frequenti corriere che passano davanti si rivela
azzeccata, lungo la strada costiera è un’unica
lenta coda (più di due ore per 20 km). Al ritorno,
per evitare una nuova coda, l’autista prende una stretta
ma scenica strada interna.
La sera Sgombro party presso il ristorante all’aperto
del campeggio.
Venerdì,11/08/2006
Giornata di relax al mare
Sabato, 12/08/2006
Partenza per Skradin, per evitare le code della costa e
visitare zone meno turistiche, ci buttiamo all’interno
finendo comunque nella coda di turisti che escono dall’autostrada
diretti verso le località marine, quindi, saltiamo
la deviazione per Kamensko e ci troviamo al confine bosniaco
di Vostane, entriamo in Bosnia per fare rifornimento, il
gasolio qui è meno caro che in Croazia. Torniamo
in Croazia, visitiamo Sinj e quindi facciamo sosta al lago
di Perucko Jezero. Procediamo verso Knin ma a Vrlika imbocchiamo
una strada secondaria che teoricamente dovrebbe essere una
scorciatoia verso Skadrin ma che dopo diversi chilometri
dal fondo scorrevole e dallo stupendo panorama si interrompe
bruscamente terminando in uno sterrato che la taglia perpendicolarmente.
Fermiamo una macchina che percorre lo sterrato provenendo
dalla direzione che ci pare corretta (in seguito non ne
incontreremo altre); un ragazzo a gesti ci fa capire che
la strada è percorribile e la direzione quella giusta.
Decidiamo di fidarci e proseguiamo lentamente per una decina
di chilometri, il fondo è accettabile, il tracciato
assomiglia un poco a quello delle montagne russe, rettilineo
ma con ripide salite e vertiginose discese.
E’ tardo pomeriggio quando arriviamo a Skradin, ci
fermiamo in un parcheggio con permesso per la sosta notturna
al lato opposto del paese rispetto al fiume, comunque ad
una decina di minuti a piedi dal centro: servizi spartani
e fondo fangoso, ma unica soluzione possibile visto il divieto
di pernottamento nel parcheggio principale lungo il fiume.
Cena a base di pane, formaggio, prosciutto e vino in uno
dei tanti locali del porto
Domenica,13/08/2006
Giornata dedicata, nonostante la pioggia, alla visita del
parco, non arriviamo al lago di Visovac limitandoci a visitare
le cascate di Skandriski buk: sembrano una copia ridotta
dei laghetti di Plevitce, tranne che per la gente, numerosa
nonostante le condizioni climatiche.
Il battello che, risalendo il fiume, porta al parco è
gratuito e salpa dal porto del paese con una frequenza che
dipende dal numero di turisti.
Lunedì,14/08/2006
Partenza per Paklenica, a nord di Zara, dove giungiamo nel
primo pomeriggio sotto un forte acquazzone, sosta al Kamp
Paklenica presso l’Hotel Alen. Vasto campeggio dai
servizi decorosi e con alcune colonnine con presa CEE direttamente
sul mare ed a cinque minuti a piedi dalla stradina che porta
all’entrata del parco naturale (20 minuti a piedi
dall’imbocco della stradina).
Martedì,15/08/2006
Raggiungiamo il parco in bicicletta e percorriamo in bicicletta
il primo tratto di strada dopo aver varcato l’entrata,
quindi le parcheggiamo quando il percorso si trasforma in
un vero e proprio sentiero.Percorso suggestivo tra ripide
pareti utilizzate come palestra di roccia da molti free-climbers,
i figli rimangono incantati ad osservare le evoluzioni dei
temerari, mentre noi genitori dobbiamo prodigarci per smorzare
il loro spirito di emulazione.
A tarda mattinata, tanto per cambiare, il sentiero montano
si affolla ed inizia la processione.
Mercoledì,16/08/2006
Iniziamo la risalita verso casa con l’intenzione di
rientrare il giovedì ed evitare il traffico del rientro,
ci fermiamo in prossimità di Senj al campeggio Raca,
campeggio frugale ed economico con bella spiaggia di sassi.
Giovedì,17/08/2006
Partenza con meta Padova, visita al bel castello di Senj
ed al museo dedicato agli uscocchi, pirati per i veneziani,
eroi per i croati e quindi fermata in un altro campeggio
dietro insistenza dei figli per nulla rassegnati al rientro:
noi ci lasciamo convincere di buon grado
La sera scorpacciata di pesce nell’unico ristorante
raggiungibile a piedi dal campeggio
Venerdì,18/08/2006
Rientro tranquillo a Padova con rifornimento di gasolio
in Slovenia e sosta alle foci dell’Isonzo (Isola della
Cona) per il pranzo ed un giro nell’oasi.
Considerazioni Generali
Viaggio molto interessante e facile, durante il quale non
abbiamo avuto alcun problema né logistico né
di comunicazione/interazione che gli abitanti dei luoghi
visitati.
Consideriamo la deviazione in Bosnia come la parte qualificante
del viaggio, bei paesaggi e gente disponibile, Sarajevo
pur offrendo diverse infrastrutture turistiche non è
ancora invasa dai turisti, discorso diverso per Mostar e
Medjugorje. Comunque, in ogni angolo della Bosnia sono ben
visibili i segni della guerra, le periferie delle città
sono costellate da palazzi abitati traforati dai proiettili,
lungo la strada si incontrano borghi con case distrutte
ed invase dalla vegetazione; talvolta si superano lapidi
in memoria di soldati caduti in guerra: in periferia di
Bihac danno triste testimonianza di quello che fu due croci,
distanti una decina di metri l’una dall’altra,
in memoria di due soldati canadesi uccisi in quel punto.
La Croazia ad agosto è affollata all’inverosimile,
impedendo spesso di gustare i bellissimi parchi di cui dispone.
Riepilogo chilometri e spese,
Il costo dell’alloggio è riferito a:
Camper, 2 Adulti,1 bambino di 5 anni, 1 bambina di 3 anni,corrente
elettrica dove disponibile.
Accanto ai litri di Gasolio è indicata la nazione
dove è avvenuto il rifornimento:SLO Slovenia, HR
Croazia; BIH Bosnia i Herzegovina
Data |
Da |
A |
Tot Km |
Alloggio (euro) |
Gasolio (euro) |
Gasolio(lt) |
30/07/2006 |
Padova |
Kozina |
224 |
|
|
|
31/07/2006 |
Kozina |
Plitvicka |
279 |
25 |
56,60 |
58(SLO) |
01/08/2006 |
Plitvicka |
Jaice |
194 |
21 |
|
|
02/08/2006 |
Jaice |
Sarajevo |
181 |
17 |
50,00 |
49,36(BIH) |
03/08/2006 |
Sarajevo |
Medjugorje |
225 |
9 |
|
|
04/08/2006 |
Medjugorje |
Dubrovnik |
194 |
33 |
|
|
05/08/2006 |
Dubrovnik |
Dubrovnik |
|
33 |
|
|
06/08/2006 |
Dubrovnik |
Orebic |
150 |
8 |
59,40 |
56(HR) |
07/08/2006 |
Orebic |
Prapratno |
69 |
30 |
|
|
08/08/2006 |
Prapratno |
Prapratno |
|
30 |
|
|
09/08/2006 |
Prapratno |
Lokva Rogoznica |
150 |
19 |
|
|
10/08/2006 |
Lokva Rogoznica |
Lokva Rogoznica |
|
19 |
|
|
11/08/2006 |
Lokva Rogoznica |
Lokva Rogoznica |
|
19 |
|
|
12/08/2006 |
Lokva Rogoznica |
Skradin |
194 |
14 |
40,00 |
39,4(BIH) |
13/08/2006 |
Skradin |
Skradin |
|
14 |
|
|
14/08/2006 |
Skradin |
Paklenika |
108 |
31 |
|
|
15/08/2006 |
Paklenika |
Paklenika |
|
31 |
|
|
16/08/2006 |
Paklenika |
SV Juraj |
107 |
17 |
|
|
17/08/2006 |
SV Juraj |
Senj |
52 |
15 |
|
|
18/08/2006 |
Senj |
Padova |
370 |
|
45,70 |
45,84(SLO) |
TOTALE |
|
|
2.497 |
372 |
235 |
248,6 |
|
|
|
|
|
|
|