UN'ESTATE TRA LE DUNE DELL'ATLANTICO
di Armando Vaghi
Periodo:
8 / 25 agosto 2002
Mezzo: ELNAGH DORAL 114 Transit TD 2.5 gem.
Km.totali percorsi: 3610
Equipaggio: io, mia moglie Sandra e i miei figli
Michele e Stefano.
Sosta: libera e/o aree sosta, campeggi municipali
e privati con ottime attrezzature
NOTE
DI CARATTERE GENERALE
LE
STRADE:
Abbiamo utilizzato le autostrade italiane e il tunnel del
Monte Bianco al ritorno;in Francia abbiamo preferito sfruttare
la viabilità ordinaria, visto che si tratta di strade
stupende e molto curate,e visto anche che le autostrade
francesi costano care per i veicoli ricreazionali.
LE
SOSTE:
Siamo in Francia, paradiso del turismo itinerante e del
plein air, per cui problemi di sosta non ce ne sono stati.
I punti dove sostare, le aree più o meno attrezzate
ed anche i campeggi li abbiamo trovati grazie ad internet,
in particolare ai siti: www.turismoitinerante.com, www.campereavventure.it,
www.turismofrancese.it, www.tourismelandes.com
I
CAMPEGGI:
Abbiamo limitato le soste presso i campeggi solamente per
motivi strettamente logistici (lavanderia e piscine per
i ragazzi) .
ITINERARIO:
E' stato pianificato con l'ausilio di carte stradali,
internet, programmi del tipo ROUTE 66, e soprattutto grazie
ai racconti di amici camperisti che attraverso il web diffondono
le loro esperienze.
DOCUMENTAZIONE
AL SEGUITO:
Atlante stradale Michelin della Francia, documenti richiesti
a ENTE NAZIONALE TURISMO FRANCESE in Italia via Larga,7
MILANO, ma soprattutto abbiamo portato con noi quello che
chiamiamo il libro delle meraviglie: un faldone pieno di
itinerari prelevati dai siti dedicati al turismo itinerante,
che in certe occasioni si può rivelare ottima lettura
di relax.
CONSIDERAZIONI
PERSONALI:
Lo scopo
di questo nostro diario di bordo è soltanto quello
di raccontare i luoghi secondo il nostro punto di vista,
per dare uno spunto a qualcuno di individuare un paese da
visitare, oppure da evitare; ogni giudizio espresso sui
luoghi, sugli ambienti e le persone sono solo frutto del
mio personale giudizio, quindi sindacabilissimo.
DIARIO
DI BORDO
Giovedì
8 agosto 2002 - TRESCORE (BG)-LE BOURG D'OISANS - Km.parziali:
467, Km totali: 467
L'attesa
finalmente è finita, si parte e la nostra destinazione
ancora una volta sarà la Francia. La novità
di quest'anno è che innanzitutto non faremo nessun
tunnel, almeno lungo l'andata. Passeremo il confine sul
colle del Monginevro; una soluzione caldeggiata da molti
camperisti nei loro viaggi trovati su internet, e che abbiamo
voluto sperimentare. Con l'autostrada A4 ci dirigiamo verso
Torino, facendo parecchia coda prima di Agrate per un incidente,
così la tabella subisce subito un ritardo nei tempi;
ma siamo già con la testa in vacanza per cui affrontiamo
i chilometri che ci separano dal confine tranquillamente,
sperimentando anche alcuni tratti di statale del Monginevro
(SS24). Arriva il momento della sosta pranzo, siamo nei
dintorni di Susa, ci fermiamo in un bel parcheggio ombreggiato
attrezzato con tavoli da pic-nic e punto di partenza per
camminate sulle montagne vicine. Rifocillati riprendiamo
il cammino verso il Monginevro, e curva dopo curva, paesino
dopo paesino arriviamo al confine dove ammiriamo il paesaggio
tipico delle nostre alpi. Non ci fermiamo perché
notiamo che c'è parecchio traffico; scendiamo con
gli occhi che spaziano da una cima all'altra, da un tornante
all'altro, spettacolo stupendo. La strada è un po'
ripida ma basta usare bene i freni e il cambio, e lo spettacolo
può essere goduto anche da chi guida.Arriviamo a
Briançon dopo la discesa dal Monginevro, affrontiamo
un lieve falsopiano che ci porta alla salita verso il Col
du Lautaret sulla N91. Peccato per la giornata un po' grigia
e a tratti piovosa, altrimenti il panorama sarebbe superbo.
Siamo in mezzo alle nuvole, e la temperatura non è
certo estiva. Guardando i paesaggi e le strade pensiamo
ai ciclisti che durante il tour de France affrontano queste
salite, tanto di cappello! Siamo a quota 2050 sul colle,
proseguiamo la nostra marcia sotto la pioggia senza scendere
di molto visto che la N91 prosegue fino ai 1930 mt. di La
Grave. La strada prosegue in direzione Bourg d'Oisans costeggiando
un laghetto artificiale dove le cime si rispecchiano. Arriviamo
alle pendici dell'Alpe d'Huez, dove troviamo il punto sosta
segnalato occupato da parecchi camper, per cui proseguiamo
verso Vizille ma il traffico sostenuto ci fa desistere;
per oggi può bastare, ci fermiamo al parcheggio segnalato
per passare la notte, a Le bourg d'Oisans.
Venerdì
9 agosto 2002 - LE BOURG D'OISANS - USSEL Km.parziali:
451, Km totali: 918
Sveglia sotto un cielo che scarica pioggia a catinelle.
Riprendiamo il nostro viaggio verso l'Atlantico verso le
9 del mattino, breve sosta ad un supermercato dove incontriamo
altri camperisti bergamaschi, poi con la N91 prendiamo la
direzione Grenoble che superiamo con la A48 (gratuita in
questo tratto cittadino). Prendiamo quindi la N85 fino all'abitato
di Rives dove svoltiamo a sinistra prendendo la D73 e poi
la D71 in direzione Vienne.Attraversiamo Vienne e con la
N86 raggiungiamo le rive del fiume Rodano (Rhone) facendo
sosta per il pranzo all'altezza di Givors, sul lungofiume.
Il tempo si mantiene brutto per cui continuiamo a macinare
chilometri passando a nord di ST.Etienne località
St.Chamaund; la direzione da seguire è Thiers, quindi
superiamo località come Montbrison,Boen,Noirtable.
Siamo sulla N89, e raggiungiamo la periferia di Clermond
Ferrand che naturalmente evitiamo essendo molto caotica.
Superiamo anche la zona del Puy de Dome, data l'ora e il
tempo grigissimo non possiamo fare tappa nella zona del
parco dei vulcani. Finalmente arriviamo ad Ussel dove ci
fermiamo per la notte nel parcheggio segnalatoin Place Lafont,
insieme ad altri tre equipaggi francesi. Il buio nasconde
le nuvole che ristagnano nel cielo, speriamo che migliori
un po' altrimenti sembrano le vacanze d'inverno.
Sabato 10 agosto 2002 - USSEL - DUNE DE PILAT - Km.parziali:
386, Km.totali: 1304
La
mattina ci si sveglia con un tiepido sole che finalmente
è riuscito a bucare il muro di nuvole. Partiamo per
la tappa finale di avvicinamento al mare, anzi all'oceano.
Il sole ci ha messo la voglia addosso, per cui si parte
alle 8,45 con direzione Perigeux, il traffico è ancora
scarso, e la strada è ancora una volta stupenda e
paesaggisticamente apprezzabile, la N 89 percorre saliscendi
tra colline coltivate a vitigni e a campi di grano con le
classiche mucche al pascolo. Attraversiamo Tulle, Brive
la Gaillarde, Terrasson,Thenon. Sono presenti numerosi cantieri
per la costruzione della nuova autostrada, e quando arriviamo
a Perigeux, evitiamo di imbottigliarci continuando sulla
stessa N89, e fermandoci a Neuvic per il pranzo, sulle rive
dell'Isle. Ripartiamo verso Bordeaux che aggiriamo attraverso
la tangenziale, deviando per Arcachon giungiamo verso la
costa in orario per trovare posto al parking della Dune
de Pilat. Un consiglio a quanti vogliono sostare nel ottimo
parcheggio della duna: evitate di giungervi nel primo pomeriggio,
perché lo troverete sicuramente affollato, e raggiungerlo
vuol dire sorbirsi delle code interminabili; noi ci siamo
spostati verso le 18/19 e il parcheggio si era quasi svuotato.
Ora però ci siamo, l'oceano è qui, dietro
a questa collina di sabbia finissima che l'uomo a costruito
per salvarsi dalla forza del vento e dell' oceano. Nonostante
il vento forte decidiamo di salire tramite una delle tante
scale che raggiungono la sommità della duna. Dall'alto
dei suoi 117 metri il panorama è impressionante,il
blu dell'oceano, il bianco della duna,il verde della foresta
e tutto questo in misure esagerate. Secondo gli opuscoli
degli uffici del turismo qui parte verso sud una spiaggia
unica e immensa lungo 100 Km di costa atlantica. Non cediamo
alla voglia di ruzzolare giù dalla duna, solo perché
la serata è fresca.
Domenica 11 agosto 2002 - DUNA DI PYLA - LACANAU OCEAN
- Km. parziali: 196, Km. totali: 1500
La
pioggia ha deciso di rovinarci le vacanze, per tutta la
notte e anche questa mattina scende dal cielo una quantità
d'acqua esagerata. Decidiamo così di rinunciare alla
giornata sulla duna, sperando di tornarci fra qualche giorno.
Partiamo quindi alla volta di Arcachon che raggiungiamo
in breve tempo. Lasciamo il nostro Doral al parcheggio della
stazione ferroviaria e nonostante l'acqua che scende, facciamo
una passeggiata nelle vie della città che si affaccia
sull'omonimo bacino marino. Tra le vie dello shopping parecchia
gente si rifugia nei negozi per riparasi dalla pioggia,
e a noi sembra di passeggiare per le vie di Riccione. Facciamo
spesa e riprendiamo il camper, abbandonando Arcachon. Seguendo
la strada che costeggia il bacino ci dirigiamo verso Cap
Ferret, facendo sosta al C.S. di Audenge. Verso le 13,30
raggiungiamo la "forète de Lege et Garonne",
dove in località La Truc sostiamo per il pranzo in
un parcheggio con tavoli da pic nic ombreggiato. Finalmente
torna il sole e allora ci spostiamo di qualche chilometro
verso Cap Ferret, sostiamo vicino alla spiaggia grandissima.
Ci prepariamo per farci una bella passeggiata in riva all'oceano,
e anche se ricomincia a piovere continuiamo a calpestare
questa magnifica spiaggia con l'oceano rumorosamente spumeggiante.
Ormai fradici, decidiamo che forse bisogna tornare al camper.
Visto il maltempo decidiamo di spostarci a nord, verso Lacanau
Ocèan per cercare un campeggio adocchiato su internet
dove passare il ferragosto. Usiamo una strada interna, la
D3, dove incontriamo nell'ordine un trattore, un piccolo
camper vecchio e una auto: molto trafficata vero?!!Raggiungiamo
verso l'imbrunire Lacanau Ocèan e raggiunto il campeggio
scopriamo che non c'é posto per noi per il 15 agosto.
E' ormai ora di trovare una sistemazione per la notte per
cui cerchiamo l'area nella zona dell'eliporto, in località
Huga, area gratuita dotata di acqua, scarico ed elettricità,
abbastanza frequentata, ma con ancora qualche posto disponibile.
La pioggia incessante ci accompagnerà per tutta la
notte.
Lunedì 12 agosto 2002 - LACANAU OCEAN - VIEUX
BOUCAU - Km. parziali: 242, Km. totali: 1742
Ci
svegliamo e il tempo non accenna a migliorare; comincio
a credere che qualcuno mi ha gettato il malocchio!!! Durante
le solite operazioni mattutine faccio conoscenza di un anziano
camperista francese che mi racconta dei suoi viaggi, e descrivendogli
il mio itinerario mi consiglia di tralasciare le zone più
a sud della costa, verso Biarritz, in quanto molto frequentate
e quindi poco entusiasmanti dal mio punto di vista. Ci scambiamo
un po' di opinioni sul turismo itinerante in Francia e in
Italia, sempre in crescita anche oltralpe; il suo vecchio
Himer ora lo usa solo per brevi spostamenti lungo la costa
atlantica, mentre per i viaggi lontano,ahimè, preferisce
rivolgersi agli aerei e agli alberghi. Terminate le faccende
mattutine, riprendiamo il nostro peregrinare lungo la Costa
d'Argento; ci dirigiamo di nuovo verso sud, ma questa volta
saltiamo la zona del bacino di Arcachon in modo veloce e
ci dirigiamo verso Contis Plage. Ci fermiamo nell'area di
sosta alle spalle delle dune, pranziamo e finalmente il
sole si fa vedere. Approfittiamo subito di questo risveglio
dell'estate per andare sulla spiaggia al di là della
duna e goderci lo spettacolo dell'oceano. Passiamo l'intero
pomeriggio a spasso sulla sabbia e nella fresca acqua dell'oceano,
sembriamo dei bambini che vedono perla prima volta il mare
e la sabbia. Abbiamo lasciato il camper nel parcheggio sotto
la duna, perché l'area di sosta era già completa,
per cui decidiamo di passare la notte altrove; prima di
andarcene chiediamo al vicino camping Lous Seurrots la disponibilità
per una sosta di qualche giorno, il posto ci piace e quindi
prenotiamo per i giorni a seguire. Per la notte ci dirigiamo
verso Vieux Boucau, dove sostiamo nella area sosta vicino
al porto; un'area molto frequentata che si trova immersa
nella pineta, subito fuori la cittadina, dotata di C.S.
doppio, e con possibilità di allaccio corrente per
alcuni mezzi, alla modica cifra di 5 € al giorno. www.ot-vieux-boucau.fr
Martedì 13 agosto 2002 - VIEUX BOCAU - CAMPING
CONTIS PLAGE - Km. parziali 77, Km. totali : 1819
Il
mattino ha l'oro in bocca, si dice, però questa mattina
non si vede l'oro del sole!! sai che novità. Comunque
siamo in vacanza, il tempo si spera che faccia qualche cambiamento,
la notte è stata tranquilla. Dopo la solita colazione
con croissant freschi partiamo ripercorrendo a ritroso la
strada fatta ieri, fino a Contis Plage dove, dopo aver fatto
spese nel solito ipermercato, arriviamo verso le 13, giusto
in tempo per entrare in campeggio. Ci assegnano una piazzola
molto ampia, sotto l'ombra della foresta; il campeggio è
bello, molto frequentato da olandesi e tedeschi, ed è
dotato di quelle attrazioni che i nostri ragazzi chiedono:
piscine e tobogans! Per noi bastano solo dei servizi puliti,
la possibilità di riposare nella quiete e nel silenzio
della natura. Il sole fa capolino dietro l'ultima nuvola
per cui il pomeriggio inizia sfruttando le piscine e gli
scivoli acquatici, che fanno divertire i ragazzi, e non
solo loro. La spiaggia di Contis, immensa e bella, è
a pochi passi dal campeggio per cui io e Sandra decidiamo
di proseguire la giornata sulla spiaggia che nel punto dove
è sorvegliata è molto affollata, ma lungo
il resto della distesa è quasi deserta. Lunghe passeggiate
ci aspettano, e qualche fresco bagno, l'Oceano è
abbastanza freddo e mosso.
Mercoledì
14 agosto 2002 CAMPING LOUS SEURROTTS CONTIS PLAGE - Km.
parziali 0, Km. totali: 1819
Di
buon mattino il sole ci ha svegliati, e per noi questo è
già una buona notizia. Anche oggi rimarremo in campeggio,
ci serve qualche giorno di sosta anche per sistemare il
camper e per lavare i panni sin qui indossati. Vigilia di
Ferragosto, l'anno scorso eravamo a Benodet e il tempo era
ancora inclemente con noi; quest'anno spero che sia diverso.
Passiamo la giornata godendoci il sole e il dolce far niente,
conoscendo i nostri vicini di piazzola, una famiglia inglese
molto simpatica.
Giovedì
15 agosto 2002 CAMPING LOUS SEURROTTS CONTIS PLAGE -
Km. parziali 0, Km. totali: 1819
Anche
oggi, ferragosto, passiamo la giornata divertendoci in campeggio
e sulla spiaggia. Inutile dire che da queste parti il tramonto
del sole è uno spettacolo che non perdiamo assolutamente
e questa sera è stato ancora più spettacolare
che mai; le nuvole che creavano disegni e forme strane di
color rosa nel cielo azzurro, e l'oceano, finalmente rilassato,
lasciava vedere la scia del sole dalla riva sino all'orizzonte.
Venerdì
16 agosto 2002 CONTIS PLAGE - PETITE NICE
- Km. parziali 76, Km. totali: 1895
Buon
risveglio dopo l'ottima nottata, oggi lasceremo il camping
e torneremo verso nord, verso la Duna di Pyla. La strada
che ci riporta verso nord attraversa la foresta che è
alle spalle delle spiagge atlantiche della Costa d'Argento.
Sostiamo a Biscarosse (www.biscarrosse.com) per il pranzo
e poi raggiungiamo la plage de la Petit Nice dove lasciamo
il camper in un parcheggio ombreggiato all'interno della
foresta. Ci sono già parecchi equipaggi e il posto
è bello; decidiamo di passare qui il resto della
giornata e la nottata. La spiaggia, inutile dirlo è
meravigliosamente immensa e tranquilla. Dall'alto della
duna che sta alle nostre spalle si lanciano con il parapendio,
e l'effetto cromatico tra cielo,mare e parapendii è
veramente speciale.
L'acqua dell'oceano è fredda, per cui non facciamo
il bagno, ma camminiamo sulla spiaggia bagnandoci solo le
gambe. Le nostre vacanze proseguono finalmente con il sole
che riscalda. Anche questa sera, avremo lo spettacolo del
tramonto, spettacolo gratuito senza obbligo di consumazione!!,
ma soprattutto spettacolo entusiasmante.
Sabato
17 agosto 2002 PETITE NICE - PORT DES BARQUES - Km.
parziali 230, Km. totali: 2125
Per questa mattina il programma prevede una bella scarpinata
sulla duna, ruzzoloni per scendere alla spiaggia, doccia
e partenza dopo pranzo con direzione nord. Inutile cercare
di descrivere lo spettacolo della natura visto dall'alto
della duna. Il sentiero che permette di camminare sulla
sommità della duna, è ricavato tra le piantine
di pino marittimo, messe a dimora dall'uomo per bloccare
la duna, e salvaguardare così l'entroterra dalle
tempeste di sabbia. Sulla sommità si gode di una
vista meravigliosa, il profondo verde della foresta, l'abbagliante
bianco della sabbia della duna, l'azzurro intenso del mare,
questo è quello che si può ammirare in una
giornata splendida come oggi. Infine, i grandi ritornano
bambini, per insegnare ai bambini come si ruzzola sulla
sabbia, ( noi lo facevamo anche sui pendii dei prati di
collina, ma non era così bello!); pronti, via, chi
arriva per ultimo paga pegno , e giù a rotolare sulla
lunga distesa sabbiosa fino alla riva del mare. Un gioco
che qualcuno ha dovuto fare per non scottarsi i piedi con
la sabbia, ma oggi il sole non ha ancora fatto "bollire"
la sabbia, per cui il nostro è stato solo un desiderio
di ritornare bambini!!. Tra un ruzzolone e una scarpinata
sulla riva, è giunta anche l'ora di pranzo, e quindi
anche l'ora di dire addio (arrivederci) a questa zona dell'Atlantico
francese. Dopo il pranzo riprendiamo il nostro cammino lasciando
definitivamente l'Aquitania, ci spostiamo verso la Vandea;
abbiamo intenzione di raggiungere l'Ile de Re e poi tornare
a Les Sabbles d'Olone, dove avevamo trascorso qualche giorno
due anni fa. Ci dirigiamo verso Bordeaux con la N250, poi
con la D1 e la N115 raggiungiamo Point de Grave, dove prenderemo
il traghetto per attraversare la Gironde. Sulla strada non
c'è molto traffico, troviamo solo incolonnamenti
in prossimità del porto di imbarco, ma l'attesa non
dura molto. Col traghetto (costo 46€ per ! camper con
4 adulti) raggiungiamo Royan, sull'altra sponda della Gironde
. Una volta scesi a terra usciamo da Royan, molto trafficata
e ci dirigiamo verso Rochefort con la D733. Poco prima della
barriera di pedaggio prendiamo la D285 verso Soubise e quindi
verso Port des Barques; l'area riservata ai camper si trova
dietro il cimitero, ma una seconda area sempre lì
vicino è proprio con vista mare, di fronte all'ile
Madame. Ci fermiamo qui per la notte, insieme ad altri equipaggi
vedremo il tramonto e scopriremo che due camperisti temerari
sono arrivati sull'isola Madame con la strada sommergibile,
naturalmente in condizioni di bassa marea.
Domenica 18 agosto 2002 PORT DES BARQUES - ARS AN RE
- Km. parziali 133, Km. totali: 2258
Il risveglio è dolce come serena è stata la
notte; peccato che il cielo sia di nuovo carico di nuvole
e acqua. Prima di lasciare la cittadina di Porte des Barques,
facciamo un salto al mercatino locale dove acquistiamo (previo
assaggio!) dell'ottimo vino e del cognac. Riprendiamo il
nostro cammino verso l'Ile de Re con la D733superiamo Rochefort,Yves
e Chatellaillon. Aggiriamo La Rochelle e con il ponte a
pedaggio (16,5 €) arriviamo sull'isola. Il tempo sembra
si stia rimettendo al bello, ma intanto le nuvole rimangono.
Ci fermiamo a St.Martin en Re, nel parcheggio riservato
su un terrapieno fuori le mura della cittadina. Facciamo
shopping nei negozi di dolciumi e souvenir a base di sale,
vera risorsa della zona. Per il pranzo oggi abbandoniamo
il ristorante Doral per un pranzo al porto, a base di "moules
e frites".( in quattro paghiamo come due persone che
a Milano mangiano una pizza!!). Dopo il pranzetto i ragazzi
tornano al camper, mentre io e Sandra visitiamo la chiesetta
del luogo e saliamo sulla torre campanaria dalla cui terrazza
si gode di una bella vista panoramica sul "pertuis
Breton" e sul "pertuis d'Antioche". Riprendiamo
il cammino verso il faro delle balene che sta al capo estremo
dell'isola. Pensavamo di poter sostare nel parcheggio del
faro, ma ciò non è più consentito,
per cui ci limitiamo ad una sosta per visitare il faro.
Saliamo sulla sommità a 60 metri, e da lì
ammiriamo l'immensità dell'oceano, nascosta da una
leggera foschia, e il panorama dell'entroterra dell'isola.
Di fronte al faro, si erge la torre delle balene, più
bassa del faro alla cui sommità esiste un'eccellente
osservatorio marittimo. Sempre ai piedi del "Phare
des Baleines" si può percorrere a piedi un quadrilatero
di pietra che si addentra nel mare, è un sistema
di pesca utilizzato in passato che sfruttava le maree, oggi
usato solo per fingere una passeggiata sull'acqua. La giornata
volge al termine, per la notte ci sistemiamo in un parcheggio
lungo la strada D735, nella parte più stretta dell'isola
in località le Martray, in compagnia di altri 4 equipaggi.
Lunedì 19 agosto 2002 ARS EN RE - LES SABLES D'OLONNE
- Km. parziali 149, Km. totali: 2407
Sveglia con un sole tiepido, colazione ottima, partiamo
dal parcheggio dirigendoci verso St.Martin en Re; lungo
la strada incrociamo una decina di asini al pascolo sotto
le mura della cittadina. Questi animali hanno una particolarità:
sono molto pelosi, e scopriremo poi,attraverso delle cartoline
e delle immagini, che sono un icona folcloristica del luogo;
nei ritratti di alcuni anni fa si vedono questi simpatici
animali vestire dei mutandoni colorati ( les coulottes),
questo per preservarli dalle punture degli insetti e dai
parassiti che provocano loro ulcere e ferite gravi sotto
il loro pelo foltissimo. A prima vista sembrano asini col
mantello di caprone, comunque intorno a questo gruppo di
animali al pascolo si fermano molti automobilisti per fare
loro delle foto. Riprendiamo la strada che ci riporterà
sulla terraferma, con destinazione Les Sabbles d'Olone.
Ripercorriamo il ponte, aggiriamo La Rochelle con la superstrada
e poi percorrendo le strade interne al bacino arriviamo
a L'Anguillonn sur Mer, tipica stazione balneare semplice
affacciata sul pertuis Breton. Costeggiamo tutto il bacino
e circa alle 13 arriviamo a destinazione: campeggio Les
Dunes de Sabble , a Les Sabbles d'Olone. Qui ci fermeremo
un paio di giorni, per goderci un po' di relax e di divertimento
per i ragazzi. Siamo tornati in questo campeggio dove il
nostro Michele aveva conosciuto una ragazza inglese molto
carina, e la sua speranza è quella di rincontrarla,
ma ahimè, non tutte le ciambelle vengono col buco!
Martedì
20 agosto 2002 CAMPING LES DUNES DE SABLE - Km. parziali
0, Km. totali: 2407
vita
di campeggio
Mercoledì 21 agosto 2002 CAMPING LES DUNES DE
SABBLE - Km. parziali 0, Km. totali: 2407
ultimo
giorno di mare, da domani inizia il lento rientro verso
casa, per cui oggi ci si sfoga alla grande sia in piscina
che nell'acqua fredda dell'oceano.Il tramonto, tanto per
cambiare cattura la nostra attenzione. Domani è giorno
di rientro, e una serata passata gustando questo ennesimo
spettacolo,in questo luogo ci fa rimpiangere già
sin d'ora che le vacanze stiano terminando.
Giovedì
22 agosto 2002 LES SABLES D'OLONNE - TRONGET - Km. parziali
466, Km. totali: 2873
Quando
ci svegliamo il sole è già spuntato, lasciamo
il campeggio e ci dirigiamo verso l'interno prendendo la
direzione per Niort con la N148, poi direzione Civray con
la D948 . Percorriamo la D10 e poi la D942 diretti a Magnac
Laval dove seguiamo le indicazioni per Gueret e Montluçon
sulla N145. Durante questi spostamenti di ritorno le nostre
soste si limitano al tempo necessario per fare spese o per
pranzare. Per la notte la sosta è prevista a Le Tronget,
nel camping municipale segnalato dove incontriamo una coppia
di anziani americani della California. Sono amanti della
Francia e con il loro mezzo, un pick-up versione americana,
quindi esagerato, stanno attraversando in lungo e in largo
la terra francese, hanno due mesi di tempo per farlo ( beati
loro!!).
Venerdì
23 agosto 2002 LE TRONGET - ANNECY LE VIEUX
- Km. parziali 357, Km. totali: 3230
Partiamo
di buon mattino dopo aver passato una notte tranquilla;
abbiamo apportato qualche leggera modifica all'itinerario
di ritorno visto che siamo in anticipo sulla tabella di
marcia. Oggi riproveremo ad arrivare ad Annecy, e a passarvi
qualche ora; nell'estate del 1999 non eravamo riusciti a
trovare un punto dove sostare, ma allora eravamo alla nostra
primissima esperienza di camperisti e non conoscevamo le
aree di sosta che oggi sappiamo trovare con internet!!!.
Lungo la strada che ci porta verso le alpi, una strada che
abbiamo percorso più volte (la N79), ci imbattiamo
nelle indicazioni di Cluny,(Cluny@wanadoo.fr) città
mai visitata prima d'ora ma molto nominata anche sui canali
televisivi. Proviamo quindi a fare una breve visita, magari
senza approfondire, così che possiamo avere una nuova
meta per il futuro. Arrivati nella bella cittadina,sostiamo
dietro le scuderie nel parcheggio riservato ai pullman.
Il sole scalda ormai la giornata, e percorriamo le vie interne
del borgo antico scoprendo che sono parecchi i turisti che
frequentano Cluny. Presto ci rendiamo conto che le due ore
destinate a questa visita saranno sicuramente pochissime,
perciò cerchiamo di vedere almeno qualcosa che possa
rimanere nei nostri ricordi fino alla prossima visita approfondita.
Aggirando la maestosa Abbazia, vero gioiello architettonico
e richiamo internazionale, entriamo a far visita alla scuola
nazionale di equitazione,HARAS NATIONAL, dove vengono allevati
maestosi purosangue e enormi cavalli da tiro;qui si insegna
l'arte dell'allevamento equino, dai tempi di Napoleone,
che volle questa stalla modello per allevare purosangue
e cavalli da fatica. Ci meravigliamo di come la stalla sia
una sorta di tempio silenzioso dove tutti rimangono affascinati
dalla pulizia,dalla particolarità dell'ambiente ma
soprattutto dalla bellezza di questi stalloni purosangue,
stupendamente coccolati e ben tenuti. Intorno a questa imponente
costruzione c'è un parco molto curato e completamente
godibile dal turista. In questa cornice si nota alto nel
cielo il torrione con l'orologio dell'abbazia, che noi oggi
non visiteremo. In prossimità della piazza dell'abbazia
si possono visitare i resti dell'antica abbazia,BARABANS.
Il tempo è tiranno, per cui riprendiamo il cammino
verso la nostra meta, Annecy, sulle alpi. Verso l'ora di
cena raggiungiamo la bella cittadina alpina, e finalmente
riusciamo a trovare posto per la notte nell'area sosta di
Annecy le Vieux, in riva al lago zona campo sportivo. Siamo
in compagnia di altri equipaggi, tra i quali anche due camper
di nomadi, ma non questo è solo un appunto perché
il loro comportamento è tutto sommato tranquillo;
il tempo si guasta e un forte temporale ci obbliga a passare
il dopocena sul camper. Rimandiamo quindi la visita all'indomani
mattina.
Sabato 23 agosto 2002 ANNECY LE VIEUX - GINEVRA (SVIZZERA)
- Km. parziali 65, Km. totali: 3295
Il
temporale della sera precedente si è portato via
tutte le nuvole e la giornata si presenta splendida, l'ideale
per una visita alla bella cittadina di Annecy. Percorriamo
il lungolago con il nostro camper alla ricerca di un parcheggio
ideale per la camminata in centro; arrivati in prossimità
della strada che porta fuori città in direzione Ginevra,
notiamo un grosso camper tedesco che lascia libero un paio
di posti all'interno del parcheggio, è un colpo di
fortuna perché anche loro ci hanno notato e aspettano
che ci portiamo in prossimità del loro mezzo per
cederci il posto! Un sentito ringraziamento e finalmente
iniziamo la visita. Questa è la prima immagine che
appare al turista dal lungolago di Annecy: il canale che
entra in città costeggiato da passerelle e ponti
pedonali dove ristorantini,negozi e bistrot si affacciano
ammicanti verso il turista. Scopriamo che pur essendo un
luogo molto turistico, quindi un po' costruito ad arte,
le strutture antiche donano all'insieme un fascino particolare.
Inutile ribadire che tutto l'insieme è abbellito
da gerani e fioriere di ogni colore. Passiamo l'intera mattinata
a visitare negozi, passeggiando fra le stradine e i ponti
della vecchia città, dando da mangiare ai cigni che
accolgono i turisti allo sbocco del canale nel lago. Siamo
in orario di pranzo, riusciamo a resistere alla tentazione
di fermarci in qualche localino visti i menù a caro
prezzo che vengono esposti; preferiamo raggiungere un luogo
meno affollato e riscoprire la cucina del nostro chef preferito:Sandra
del famoso ristorante Doral!! Il tavolo riservato ha vista
sulle valli nascoste lungo la strada che da Annecy porta
a Ginevra dove siamo diretti.Gustato l'ottimo pranzo, concluso
con del buon caffè, proseguiamo verso Ginevra dove
siamo attesi dai cugini Andy e M.Claude per una visita della
città svizzera. Avere come accompagnatore e cicerone
un cittadino di Ginevra ci fa scoprire che possiamo lasciare
il nostro camper in pieno centro storico, vicino alla basilica
dei cristiani ortodossi, con le sue cupole dorate in Rue
Sturm. E' come se volendo visitare Roma ci mettessimo in
sosta anche per la notte a fianco della Basilica di S.Giovanni!!!(
naturalmente questo lo possiamo fare solo perché
durante il week-end questa zona è tranquillissima
e deserta, altrimenti trovare parcheggio per un'ora durante
la settimana è come vincere al lotto!). Andy ci accompagna
attraverso le vie di Ginevra facendoci vedere la città
dall'alto della torre campanaria della cattedrale. La vista
spazia dal lago con getto ormai divenuto l'icona di Ginevra,
al palazzo dell'ONU, fino alla costa francese del lago Lemano.Passiamo
l'intero pomeriggio girando Ginevra con i nostri ciceroni
che scoprono insieme a noi quanto sia bella questa città;
l'avevamo vista con altri occhi anni fa', ora abbiamo scoperto
anche alcuni particolari che la rendono più vivibile
di quello che pensavamo vedendo il traffico che normalmente
si trova. A notte quasi fatta ritorniamo al nostro Doral
che ci aspetta sotto le cupole dorate della chiesa ortodossa
di Russia bene illuminate. Ci sembra davvero strano poter
dormire proprio in pieno centro storico, abbiamo come vicino
di parcheggio una Cadillac, una Mercedes di rappresentanza,
e qualche auto più terra terra.Passiamo una notte
tranquilla senza nessun inconveniente, l'ultima notte di
questa nostra vacanza.
Domenica
25 agosto 2002 GINEVRA (SVIZZERA) - TRESCORE (ITALIA)
- Km. parziali 315, Km. totali: 3610
Il
giorno del rientro è dunque arrivato; aver variato
l'approccio col rientro a casa, fermandoci ad Annecy e a
Ginevra, ci ha reso il ritorno meno triste del solito. Ultima
variante a solito rientro è la scelta di percorrere
il tunnel del Monte Bianco riaperto da pochi mesi dopo il
grave incidente di qualche anno fa'. Abbiamo lasciato la
Svizzera col sole e all'uscita dal tunnel troviamo di nuovo
la pioggia! siamo di nuovo nella nostra "bella Italia",
in Val d'Aosta. Incrociamo molti camper italiani che partono
per le loro vacanze, beati loro, e noi che torniamo!!! Siamo
in Italia, ce ne accorgiamo subito quando sotto una pioggia
fitta decidiamo di scaricare i serbatoi nel camper service
segnalato lungo la strada: sulla griglia mezza sfondata
troviamo dei "ricordini poco igienici" che solo
una mandria di bisonti affetti da dissenteria potrebbe aver
lasciato;e pensare che bastava usare la canna dell'acqua
allacciata al vicinissimo rubinetto!!!!! SIAMO IN ITALIA,
DOVE TUTTI CI LAMENTIAMO DELLA CATTIVA ACCOGLIENZA CHE CI
RISERVANO CERTI SINDACI, SALVO POI RINGRAZIARE GLI ALTRI
SINDACI CHE INVECE CI OFFRONO I GIUSTI SERVIZI CON QUESTI
BEI RICORDI DEL NOSTRO PASSAGGIO.
conclusioni
e ringraziamenti
Raccontando
il nostro viaggio abbiamo voluto rendere partecipi, coloro
che hanno avuto la pazienza e la voglia di arrivare sino
in fondo, della nostra esperienza. Il nostro ringraziamento
quindi a tutti voi, e un'esortazione a vivere il turismo
itinerante secondo il giusto rispetto reciproco delle persone,dei
luoghi e delle cose che vediamo lungo i nostri viaggi.
GRAZIE