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DIARIO DI VIAGGIO IN BRETAGNA

CON RIPOSO A ST. TROPEZ - AGOSTO 2007

testo e foto di Nadia Pancani

ITINERARIO ATTRAVERSO LA FRANCIA
ITINERARIO IN BRETAGNA

EQUIPAGGIO: 3 CAMPER – 6 ADULTI e la mia Gatta Susy

04 AGOSTO 2007 sabato FIRENZE-BORG SAN MAURICE KM. 580
Partenza da Firenze ore 8,40 e direzione Val D’Aosta, abbiamo scelto di valicare le Alpi.
Passando dal Colle del Piccolo San Bernardo, nonostante la giornata sia considerata bollino nero per il traffico causa grande esodo estivo, il viaggio Firenze- Bologna- La Thuele si svolge regolare e veloce, infatti, alle 15,30 siamo già al valico. La giornata è bellissima, finalmente le ferie sono iniziate e lo spettacolo della natura che si gode in cima al Piccolo è stupendo, riteniamo che sia uno dei valichi più suggestivi da attraversare per dirigersi nel nord o centro della Francia. Quassù trascorriamo un po’ di tempo godendoci la fresca aria, pregustandoci i giorni che ci aspettano e attendendo l’arrivo dei nostri amici, Auro e Simonetta, che essendo partiti alcuni giorni prima avevano trascorso i primi giorni di ferie a La Thuele, dove si trova un’accogliente area di sosta camper che pare dal 2007 resti aperta tutto l’anno anche d’inverno.

Appena il gruppo si è ricompattato ci prepariamo a discendere il Piccolo San Bernardo, devo dire che la parte francese è più dolce di quella italiana anche se più lunga ma ben percorribile. Arrivati a Borg San Maurice ci attende la prima sorpresa, poiché il piazzale dove pensavamo di trascorrere la notte e che già avevamo utilizzato 4 estate fa, è stato chiuso con una sbarra a misura per auto, tuttavia nel posteggio dietro le piscine comunali ci sono dei posti riservati ai camper così siamo riusciti comunque a sistemarci per la notte. Terminiamo la giornata passeggiando nel bel parco posto dietro il parcheggio fino a raggiungere il borgo del paese, pieno di negozi e ristorantini, vale proprio la pena fare una sosta in questo delizioso paese.

COLLE DEL PICCOLO SAN BERNARDO

05 AGOSTO 2007 domenica – BORG SAN MAURICE – NEVERS KM 467
Nonostante il parcheggio fosse vicino alla strada, la notte è trascorsa silenziosa e fresca e alle 8,30 eravamo già pronti per la partenza, direzione: La Bretagna, prossima meta: Nevers. Abbiamo optato di fare 2 piccole deviazioni prima di raggiungere le porte della Bretagna, la 1° Nevers, motivazione religiosa e spirituale, in quanto in questa cittadina vi è sepolta Santa Bernardette, la 2° Chartres, motivazione interesse storico-religioso, dato che durante l’inverno mi sono addentrata nello studio delle cattedrali gotiche francesi e dei templari.

La giornata si preannuncia calda e lunga. Raggiunta l’autostrada A43 direzione Lyon, attraverso la N90, l’abbiamo percorsa fino a Macon per prendere la N79 fino a Moulins e poi N7 fino a Nevers. Fatta sosta pranzo lungo la N79, subito dopo Cluny, tra l’altro area molto carina e ombreggiata sopra una collinetta, abbiamo raggiungo la città di NEVERS circa alle 16,30 e ci siamo diretti immediatamente verso il Camping de Nevers, posto sul bordo della Loira, abbastanza delizioso con piazzole spaziose su erba e autobloccanti, unico neo un po’ caruccio, ben € 16,00 (camper + 2 persone) ma è l’unico campeggio della città e noi abbiamo bisogno di una bella doccia con acqua a volontà e desideriamo cenare all’aperto.

Appena rinfrescati ci dirigiamo in città, praticamente attraversato il ponte ai bordi del campeggio siamo subito in centro. Nevers, dipartimento della Borgogna e vicina al famoso circuito di Magni Cours, è città d’arte e di storia, è diventata anche città internazionale grazie alla storia di Sainta Bernadette ed è famosa per la lavorazione della maiolica fin dal lontano XVII secolo. Visitato il sacro convento dove si trova il corpo imbalsamato della SANTA, posto in un’urna di vetro, luogo suggestivo e interessante anche per chi non è credente, ci siamo addentrati nel borgo medievale e rinascimentale caratterizzato dalle stradine strette con case a graticcio e da ampi spazi con giardini fioriti e palazzi ducali. Merita una visita la cattedrale Saint Cyr-Sainte Julitte, questa è un concentrato di storia dell’architettura. La costruzione si è prolungata dal VI al XX sec., non si può pertanto non restare sorpresi da due cori, romanico (XI sec.) e gotico (XIV sec.) opposti l’uno all’altro. Ma senza dubbio sono le vetrate a stupire maggiormente!!!! Da non perdere la visita della chiesa di Saint Etienne dove la Mamma è restata a Messa. Costruita dai monaci di Cluny alla fine del XI sec., ci colpisce soprattutto per la sua grande purezza architettonica, l’abside a deambulatorio, le cappelle a raggiera e i tre livelli su cui si eleva fanno di questo edificio un capolavoro dell’architettura romanica.

06 Agosto 2007 Lunedì - NEVERS-CHARTRES- VITRE KM 471
Stamani mattina il tempo è incerto, l’umidità salita su dalla Loira rende l’aria quasi autunnale ma tutto sommato è meglio così, visto che dobbiamo viaggiare quasi tutto dì, infatti, km. 242 ci separano da Chartres, nostra prossima tappa e poi via fino ad Vitre, 1° tappa della Bretagna.Per velocizzare il tutto abbiamo deciso di percorrere alcuni tratti autostradali, come consigliato da Michelin, visionata su Internet prima della partenza. Imbocchiamo la A77 direzione PARIS, fino a Briare, uscita consigliata per Orleans, che raggiungiamo per la D952; Ad Orleans altro tratto autostrada A701 e A10 fino a uscita n. 12 e proseguendo per la N254 E N154 arriviamo a Chartres intorno alle ore 12,00.

E’ notevole constare come la cattedrale si inizi a vedere moltissimi km prima di rendersi conto che siamo vicini a Chartres, ciò rende l’idea della grandiosità di questa opera. Per noi non è stato facile trovare il parcheggio per i 3 camper, forse abbiamo girato dalla parte errata della città, tuttavia siamo riusciti a posteggiare dietro la stazione, passato il ponte su la stazione a sinistra, il posteggio è privato per la scuola e biblioteca che ora sono chiuse, pertanto abbiamo avuto la sensazione che venisse usufruito dai locali, così ne abbiamo usufruito pure noi. Nel frattempo è iniziato a piovere e si decide di pranzare e poi iniziare la visita alla cattedrale.

Descrivere la cattedrale è assai difficile, la prima sensazione che abbiamo è quella di trovarsi innanzi a un’opera maestosa ma leggera allo stesso tempo, sia che la osservi da un punto di vista architettonico sia che l’analizzi da un punto di vista esoterico, cercando di scoprire i tanti segreti che racchiude, ne resti affascinato e ammaliato. Se siete interessati ad una descrizione dettagliata cliccate su www.duepassinelmistero.com nella rubrica dedicata a “i miei viaggi all’estero” e sezione “speciale Parigi 2002” –cattedrale di Chartres.

Terminata la visita, proseguiamo per Vitre, anche stavolta optiamo per l’autostrada per percorrere km. 228. Seguiamo A11 e A81 fino uscite Vitre, dove arriviamo nel tardo pomeriggio; sistemato i nostri camper per la notte nel parcheggio della chiesa St. Martin, parcheggio tranquillo, ombreggiato e vicino al centro (altra possibilità di sosta è il parcheggio della stazione che noi abbiamo scartato pensandolo più movimentato e rumoroso, infatti, la scelta si è riscontrata ottima) abbiamo iniziato la visita della piccola città.

Vale la pena fermarsi in questa cittadina, rispetto alla maggior parte delle città bretoni, Vitre ha mantenuto quasi del tutto il suo aspetto antico: il castello fortificato, i bastioni, le viuzze sono tali e quali a 400-500 anni fa e compongono un quadro fortemente evocativo (si visita bene in circa 1,30 ore). Un altro giorno è trascorso ma arriviamo a sera soddisfatti e grati per ciò che abbiamo visto.

CASTELLO DI VITRE
 

07 Agosto 2007 Martedì: VITRE-DINAN- CAP FREHEL KM 142
Da oggi inizia il viaggio vero e proprio in Bretagna, dovendo ovviamente, fare i conti col tempo a nostra disposizione, abbiamo deciso di evitare la visita ai centri più battuti dal turismo (quali Mont Saint-Michel - St. Malò – Cancale – Dinard) anche perché già visti in un precedente viaggio risalente al lontano 1990; pertanto ci dirigiamo verso Dinan. Parcheggiamo i camper in Place De Guesclin che pur essendo affollata ha molto ricambio e con un po’ di pazienza riusciamo anche a far parcheggiare anche il lungo camper di Auro.

Questo parcheggio è comodo perché vicinissimo al centro. Dinan è città feudale con le più belle mura della BRETAGNA e un patrimonio eccezionale di case medievali. E’ piacevole e interessante passeggiare a piedi nella vecchia Dinan fino a discendere al porticciolo sulle rive del Rance attraverso la vecchia stradina medievale caratterizzata da negozi del XV e XVI sec., che ospitano oggi tessitori, vetrai, scultori. Prossima meta Cap Fréhel che raggiungiamo percorrendo tutta la strada costiera, abbiamo così il primo impatto con le maree e come sempre si resta sbigottiti nel constare quanto il mare sia lontano dalla costa e quante barche ci sono a ”gambe in su”. Ma arrivati in prossimità di Cap Fréhel restiamo abbagliati dai colori della brughiera, tonalità di rosa chiaro e scuro circondano la strada che percorriamo fino a Fort Lu Latte.

Quà nonostante la buona pazienza ci è impossibile parcheggiare per poter visitare questo affascinate luogo storico, in quanto preso d’assalto dai turisti. Perciò ci dirigiamo verso il faro, dove per soli € 2,00 possiamo parcheggiare e sostare per la notte, proprio a 50 Mt. dal faro.
Questo promontorio è situato in uno degli scenari più grandiosi della costa bretone, falesie rosa, nere e grigie che dominano a picco il mare da un’altezza di 70 Mt.

La giornata è splendida anche se ventosa perciò impieghiamo il resto della giornata a passeggiare attraverso la brughiera verso il Forte, a esplorare e fotografare la scogliera mozzafiato fino a raggiungere l’oceano attraverso un piccolo sentiero. Proviamo così l’ebbrezza di immergere i piedi nel mare, devo dire che la credevamo più fredda. Terminiamo la giornata gustandoci il primo splendido tramonto nel mar di Bretagna esattamente alle ore 22,10.

08 Agosto 2007 mercoledì: CAP FREHEL- POINTE DE MINARD-POINTE DELL’ARCOUEST KM 110
Stamani il tempo non è clemente, tira un forte vento e il cielo è assai nuvoloso, alle 8,00 ci ha svegliato il clacson del fornaio che arriva direttamente nel parcheggio del faro a vendere baghette e croissant. Obbiettivo di oggi: avvicinarsi alla costa di granito rosa. Pensiamo di percorrere la strada costiera, soffermandoci quando il panorama ci attira ma il nostro vero obbiettivo di oggi è comprare tanto pesce fresco soprattutto cozze e ostriche. Ci fermiamo pertanto a Binic, poiché avevo letto che si trattava di un paese con mercato del pesce e inoltre ci dovrebbe essere un’aria di sosta camper e noi abbiamo necessità di scaricare e fare carico di acqua.

Il paese si presenta una delusione, niente di particolare, niente pesce e niente area di sosta (i cartelli ci sono ma noi non siamo riusciti a trovarla, nel piazzale vicino ai pompieri ci sono tanti camper ma niente acqua né scarico). Tuttavia la fermata ci è servita per fare una passeggiata lungo mare e scattare alcune foto. Continuando per la statale costiera riusciamo a trovare un mercato del pesce, anche se pur piccolo ma con pesce fresco e del luogo (granchi- astici-aragoste-razze-palombo-merluzzo) nel paese St. Quay- Portrieux. Così facciamo acquisti. Decidiamo di pranzare sul mare e allora valutando la cartina puntiamo dritti verso Pointe De Minarde. Devo dire che arrivarci non è stato semplice ma su la punta c’è un largo piazzale che ci permette di ben parcheggiare e goderci uno splendido mare durante il pranzo.

Grazie al sole che è riuscito a superare le nuvole, il panorama che si offre ai nostri occhi su questo punto di scogliera è notevole, è un panorama che spazia a 180° sul mare, la vista si estende sulla baia di St.Briec e il capo di Erquy, sull’insenatura di Paimpol e l’isola di Brehat, inoltre per gli amanti del trekking o delle semplici passeggiate, da qui parte un bellissimo sentiero in mezzo alla brughiera che permette di raggiungere Pointe De Bilfot e via fino all’Abazia di Beauport. Abazia che invece noi abbiamo raggiunto a bordo del mezzo. E’ un luogo dove vale la pena fermarsi, in quanto molto suggestivo: Abbazia fondata nel XIII sec. Da canonici premonstratensi, fu importante focolaio spirituale ed economico nella diocesi di St.Briec. della chiesa del XIV sec. Oggi restano solo la facciata e la navata a cielo aperto, alcune sale capitolari (l’interno visita a pagamento)è simile a Abazia di San Galgano, in Toscana ma questa posta sulle rive del mare. Noi abbiamo optato per una visita solo all’esterno, con molte foto ricordo.

Ci dirigiamo verso Paimpol, che a giudicare attraversandolo, sembra una deliziosa cittadina sul mare, anche se abbastanza caotica, tuttavia esiste anche un’area sosta camper leggermente fuori paese in direzione Pointe de L’Arcouest. La discesa alla cala dell’Arcouest offre una splendida vista sulla baia di Brehat, e sinceramente sarà perchè non mi aspettavo un panorama così bello, sarà per la luce particolarmente radiosa, la vista mi ha lasciato senza fiato. Prima della fine della punta, su la sinistra c’è un grandissimo parcheggio per le auto e i camper, creato apposta per chi desidera visitare l’isola, in quanto sull’isola non sono ammessi veicoli a motore.

I posti riservati ai camper non sono molti e il terreno è leggermente in discesa, tuttavia nel tardo pomeriggio c’è sempre qualcuno che parte dopo aver visitato l’isola, per cui con un po’ di pazienza non è difficile trovare un posto per la notte (il posteggio per la notte non si paga).

Esiste anche un campeggio municipale, ma presumo che sia solo per le tende, infatti, pur essendoci delle piazzole libere ci hanno detto che era completo e camper non c’è ne sono. Dopo molte indecisioni e spostamenti abbiamo sistemato i camper e avendo deciso per l’indomani di visitare l’isola ci dirigiamo a piedi all’imbarcadero per acquistare i biglietti; ottima decisione, infatti, l’indomani mattina abbiamo evitato una lunga coda alla biglietteria. Tutto il paese finisce sulla punta, dove c’e: l’imbarcadero, 1 negozio di souvenir (tra l’altro articoli carini e convenienti) e un paio di ristoranti. Terminiamo la serata con cena vista mare e un bellissimo tramonto dal nostro camper e la serale partita a carte “pinnacolo” nel camper di Auro in quanto il più grande dei tre.

09 Agosto 2007 Giovedì: ISOLA DI BREHAT mm. 10 di traghetto –TREGUER km. 20
Intera giornata dedicata alla visita dell’isola di Brehat con un bellissimo sole. Quest’isola per noi è stata veramente una sorpresa. L’isola misura KM. 3,5 percorribili a piedi o in bicicletta. Poiché la temperatura non scende, neanche d’inverno, al di sotto dei 6°, l’isola è dominata dalla moltitudine di fiori e uccelli e colori e profumi pervadono l’ambiente. La parte meridionale, vicino all’imbarcadero, è la più affollata poiché si trova il villaggio di Bourg, la parte settentrionale è la più incontaminata, sopratutto la zona intorno al faro Paon è bellissima. Consiglio di fare il giro completo dell’isola a piedi, partendo dal villaggio, dove potete acquistare pane fresco, dolci, ecc, per poter fare pic-nic sul prato del faro nord, non perdetevi il panorama che si gode dalla Chapelle St. Michel con la vista sulla baia e sui vecchi mulini.

PANORAMA DALLA CHAPELLE ST. MICHEL

Sicuramente il ricordo che porterete di quest’isola (se avrete la fortuna del bel tempo) sarà di tanto verde, tanti colori e profumi di fiori e mare. Rientrati al camper decidiamo di spostarci per la notte e ci dirigiamo verso Trèguier. Situata alla confluenza dei fiumi Jaudy e Guindy, è uno dei più piccoli borghi della Bretagna, ma vanta una bellissima cattedrale gotica in granito rosa e grigio, con le spoglie di Sant Yves. A Trèguier c’è un’accogliente area di sosta lungo il fiume, dove possiamo scaricare e far acqua gratis e dall’area sosta parte un sentiero attraverso il bosco che in pochi minuti ci conduce nel centro del borgo. Visitata la cattedrale ( e ne vale proprio la pena), decidiamo di acquistare un tipico dolce bretone composto di prugne e semolino (ottimo).

10 Agosto 2007 Venerdì: TREGUER – PERROS-GUIREC -TREGASTEL PLAGE KM 37
Partendo da Trèguier puntiamo per Port- Blanc, curiosi di vedere la rinomata lunga spiaggia di sabbia bianca, il luogo è incantevole se avessimo più tempo ci sarebbe stato da valutare la possibilità di una sosta, ma il tempo è tiranno e dobbiamo proseguire verso Perros-Guirec. Questo è senz’altro il luogo più turistico della costa di “granito rosa”, davanti si distribuiscono le Sept Iles, riserve ornitologiche raggiungibili in battello. Poiché il tempo e il luogo sono bellissimi, decidiamo di trovare un campeggio e fermarsi un paio di giorni. Trovare il campeggio non è stato semplice, poiché è la settimana di ferragosto ma alla fine la fortuna ci ha portato presso il campeggio “Tourony”, a Tregastel ,non molto grande ma accogliente, pulito, e con piazzole delimitate da siepi fiorite su un bel prato verde, e con il parrucchiere di fronte, per chi volesse farsi la piega (Simonetta ne ha approfittato).

Nota bene: più avanti verso Tregastel Plage, esiste una’area di sosta camper, situata vicinissima a un centro commerciale “Super U” (ottimo per acquistare del buon pesce fresco), vicina a una deliziosa spiaggia bianca e rosa, al paese e al sentiero dei doganieri, quindi se non avessimo avuto la necessità del campeggio sarebbe stata un’ottima base di partenza per escursioni o bagni di sole e mare. Dedichiamo il resto della giornata ad una passeggiata in bici e a prendere il sole distesi su la bellissima spiaggia con di fronte un’isoletta al centro della quale si erge un bel castello, il tutto molto suggestivo.

11 Agosto 2007 Sabato : TREGASTEL PLAGE KM. 0

Giornata dedicata all’escursione trekking sul “sentiero dei doganieri”. Dopo circa 1 ora di cammino dal campeggio raggiungiamo uno dei punti più caratteristici della costa.

Qui si scoprono rocce di granito rosa dalle forme di animali (elefante, delfino, tartaruga) e il faro di Ploumanach. La giornata è caldissima così nel pomeriggio riusciamo a fare un bel bagno nell’oceano, nell’ora in cui la marea si sta alzando.

In questo punto della costa, secondo noi, sarebbe gradevole programmare anche una sosta più lunga poiché cose da fare e da vedere sono molte ma è gradevole anche starsene semplicemente distesi su la bellissima spiaggia a prendere la tintarella (sole permettendo), ma ormai abbiamo deciso: domani accenderemo nuovamente i motori.

12 Agosto 2007 Domenica: TREGASTEL PLAGE – ST. POL DE LEON- Phare De Ile Vierge-ROUTE TURISTIQUE (Argenton) KM. 152
Stamani il tempo è molto nuvoloso, così non rimpiangiamo la nostra decisione. Ci dirigiamo verso Morlaix e percorrendo la D58 raggiungiamo ST-Pol De Leon. Cittadina non molto grande, da visitare solo l’antica cattedrale e la Chapelle Du Kreisker famosa per il suo campanile alto. Proprio mentre stiamo andando via, è arrivato un gruppo folcloristico con i caratteristici abiti bretoni e hanno iniziato a ballare su la piazza della cattedrale. Il tempo resta uggioso e quasi freddo così decidiamo di saltare la tappa di Roscoff e dirigersi verso la costa detta degli “Abers” o dei “fari”.

Questo tratto di costa risulta piuttosto pianeggiante e ad alcuni tratti quasi paludoso ad eccezione di alcuni punti, dove senz’altro merita soffermarsi poiché molto suggestivi. Uno dei luoghi che sicuramente merita una sosta è il “Phare De Ile Vierge”, noi ci siamo arrivati verso le 12,30 e abbiamo parcheggiato sul lungo mare (anche se, in effetti, c’era la bassa marea) per pranzare. Dopo, una breve passeggiata ci ha condotti di fronte all’isola, che volendo è raggiungibile con traghetto. Questo faro è il più alto della Bretagna (Mt 82) ma spettacolare è tutta la costa intorno, disseminata di scogli dove i colori del mare variano dall’azzurro al turchese .

PHARE DE ILE VIERGE

Ci spostiamo, continuando a percorrere la strada costiera e attirati dal nome “Dune di SANTA Margherite” decidiamo di fermarsi.
Non è come pensavamo, sì, ci sono le dune ma niente di particolare, tuttavia la passeggiata sulla spiaggia ci ha permesso di raccogliere numerose conchiglie piccole ma con colori mai visti su le nostre spiagge (dal giallo all’arancio al rosso). Senz’altro da non perdere è il tratto di costa estremamente panoramico (Route Turistique) che va dal paese di Kersaint a Argenton.

Questo tratto di costa è molto selvaggio, ricoperto da una brughiera fiorita e colorata con rocce scoscese sul mare, dove ancora restano i bunker dell’ultima guerra.
Ci sono alcuni rientri lungo la strada dove poter parcheggiare il camper. Proprio in uno di questi, dove già sostavano altri camper, ci siamo fermati, decisi a gustarci questo luogo passeggiando nella brughiera e sostare anche per la notte.

Questa è stata l’ultima sera che ci ha permesso di pernottare a diretto contatto con il mare; sicuramente l’immagine che più di tutte ho riportato a casa di queste notti marine bretoni è la visione di un cielo stellato fino all’inverosimile e pervase da un profumo di mare così intenso da stordire.

13 Agosto 2007 Lunedì: ARGENTON-PENISOLA DI CROZON-LOCRONAN KM.161
Stamani mattina sembra proprio che il tempo stia volgendo al brutto, lasciamo a malincuore questo spettacolo della natura e ci dirigiamo verso Brest, dove però non intendiamo fermarsi, noi non siamo molti amanti delle città grandi e caotiche, preferiamo scoprire borghi più piccoli e tranquilli (anche se sempre non accade, come succederà nei giorni a seguire).

Attraverso la D68 E D5 raggiungiamo Brest e la superiamo per dirigersi verso la Penisola di Crozon. Inizia così l’esplorazione della Penisola di Crozon, una specie di croce a 3 punte, ricca di falesie vertiginose battute dal vento e dal mare; anche quà evitiamo le città e optiamo per la scoperta di siti naturalistici. 1° tappa “Pointe Des Spagnoles”, passando da Roscanvell. Situata di fronte a Brest, deve il suo nome a una guarnigione spagnola che intraprese la costruzione di un forte nel 1594, per aiutare la Lega contro Enrico IV.
Le truppe di quest’ultimo la sconfissero però sei mesi dopo il suo sbarco.

Oggi del forte resta solo una piccola parte ma il sito offre un bellissimo panorama sulla stretta dominata da Brest, l’estuario dell’Elorn, il ponte Albert-Louppe, il ponte dell’Iroise, la penisola di Plougastel al termine della punta dell’Armonique e il fondo della rada che si estende per ben 150 km.

Un grande piazzale ci permette di parcheggiare senza problemi e dopo pranzo continuiamo per D355 il giro della punta, stavolta in direzione Camaret sul Mer.
Prima di raggiungere la “Punta di Penhir ci soffermiamo a osservare e fotografare i” megaliti di Lagatier”il nome di questo bell’insieme di 143 menhir significa “occhio di gallina” e sembra riproducesse la costellazione delle Pleiadi. Praticamente accanto si trova un’area di sosta camper, al momento estremamente piena.

La punta di Penhir domina il mare da un’altezza di 70 Mt e offre un panorama indimenticabile. A strapiombo della scogliera spuntano tre magnifiche rocce, chiamate Tas De Pois. A sinistra la punta di Dinan, a destra la punta di St-Mathieu e quella di Le Toulinguet. Il tempo si sta oscurando sempre più ma noi non demordiamo e cerchiamo di scoprire e fotografare tutti gli angoli di questo posto.

Tornando indietro dalla punta è interessante fermarsi al memoriale dei caduti della 2° guerra mondiale, anche senza entrare nel museo è possibile visitare alcuni bunker. Lasciamo così la Penisola di Crozon, che nonostante la grande affluenza turistica e le strade intasate, resta comunque un sito da non tralasciare assolutamente. La nostra prossima meta è il paese di Locronan, dove intendiamo fermarci per la notte poiché ho letto che esiste un’area di sosta camper.

Raggiunto il paese ci rendiamo immediatamente conto che è un borgo estremamente turistico e che l’area camper esiste all’interno di un parcheggio dove dobbiamo pagare € 4,00 per sostare, rifornimento acqua a pagamento 100 LT € 2,00. Questa città eletta monumento storico nel 1936 è diventata famosa soprattutto dopo che sono stati girati molti film in costume; il centro della città è la piazza con le sue case di granito in stile rinascimentale, l’antico pozzo e la grande chiesa e la graziosa cappella. Questi due edifici sono comunicanti.

La chiesa del XV secolo è riccamente arredata e il pulpito ripercorre la vita di S. Ronan, le cui spoglie sono accolte nella cappella. È certamente un piccolo gioiello, questo paese ma quasi troppo ben sistemato da sembrare quasi finto o forse lo avremo meglio apprezzato se ci fosse stata meno gente e un po’ di sole.
Infatti, nel frattempo è iniziato a piovere, una piaggia fitta quasi in invisibile ma che bagna assai. Ne approfittiamo per comprare ricordi e souvenir nei molti bei negozi che riempiono la città.
Quelle che un tempo erano le case dei soldati e dei signori adesso sono dei graziosi negozi in stile rinascimentale, dove puoi trovare di tutto dal sapone alla birra, dal dolce al quadretto, dal merletto al gioiello antico, così fino a chiusura giriamo nei negozi per la contentezza dei nostri mariti.

14 Agosto Martedì: LOCRONAN- Pointe Du Raz (non visto)- QUIMPER- CONCARNEAU KM. 125
La giornata si preannuncia pessima, la piaggia iniziata la sera precedente continua incessante e inoltre si è alzata un vento molto forte. Ma la nostra testardaggine ci impone di proseguire il programma stabilito la sera prima: Point Du Raz, uno dei luoghi più suggestivi della Bretagna.
E’ questo un promontorio circondato da onde, venti, correnti ed è la parte più occidentale della Cornovaglia; essendoci stata molti anni prima, io ero rimasta affascinata da questo posto e mi avrebbe fatto piacere far conoscere e condividere con i miei compagni di viaggio questa esperienza.

Tuttavia stavolta la fortuna non ci assiste; raggiungiamo la punta passando dal Douarnez, caratteristico paese secondo porto di pesca della Bretagna con un porto museo che varrebbe la pena visitare solo se la pioggia non fosse così violenta.
Arrivati però alla punta ci aspetta un’amara sorpresa: è stato creato un parcheggio a pagamento oltre il quale le autovetture non proseguono, tariffa camper € 8,00 al dì.
Ma questo sarebbe il meno male, il problema consiste nel fatto che per raggiungere la punta c’è da percorrere un sentiero 1, ½ AR e la pioggia e il vento continuano fortissimi.

Perciò molto ma molto a malincuore facciamo dietro-front e ci dirigiamo verso Quimper. Arrivati in città, abbiamo parcheggiato i camper, nel posteggio della stazione (consiglio a tutti di dirigersi direttamente là in quanto vicino al centro e anche se a pagamento 2 ore sono sufficienti per la visita del centro storico).
Una leggenda narra che Quimper sia la città più antica della Bretagna, fondata da Saint Corentin fra il IV e il VI secolo quando arrivò con i primi bretoni dall’Inghilterra.

Oggi Quimper è famosa per le maioliche e nel centro storico impreziosito dalle colorate casette bretoni, si erge la Cattedrale di St. Corentin con le sue splendide vetrate. A Quimper si trovano anche due dei più importanti musei bretoni: il museo con i reperti archeologici del Finistere e Museo delle Belle Arti con una collezione di dipinti della scuola di Pont Aven.

Dopo aver pranzato nel parcheggio ci dirigiamo verso Corcarneau sempre sotto una pioggia battente. Arrivati è stato facile trovare l’area sosta camper, più difficile è stato trovare il posto per i nostri tre camper, in quanto l’affluenza di camper e auto è notevole.
Ma con un po’ di fortuna e pazienza riusciamo a sistemarci tutti e tre vicini, così decidiamo di restare per la notte e poiché dal parcheggio parte la navetta gratuita per la cittadella optiamo per la visita della “ Ville Close “ (15 mm con la navetta causa traffico, 10 mm a piedi).
Le sue stradine occupano un isolotto di forma irregolare, lungo 350 metri e larghi 100, unito alla terra ferma da due ponticelli divisi da un insieme di fortificazioni.

E’ circondato da spesse mura costruite tra il XIV e XVII sec. Penso che questo sia uno dei luoghi più frequentati della Bretagna, Le stradine sembrano dei fiumi in piena da quanto sono zeppe di persone, fortuna vuole che smetta di piovere così senza ombrelli aperti è più facile muoversi.
Indubbiamente merita la visita, attraverso le feritoie si possono ammirare la città: il porto interno, i pescherecci ormeggiati, interessante la visita del cortile interno fortificato.

Comunque rispetto alla precedente visita avvenuta ben 17 anni fa la trovo notevolmente più turistica e meno reale, negozietti di souvenir e ristoranti abbondano anche con menù a prezzi e qualità invitanti. Decidiamo però di cenare nella nostra casina viaggiante e di rimandare a domani Ferragosto UN BEL PRANZO A BASE DI PESCE!!!!!!

15 Agosto 2007 Mercoledì: CONCARNEAU/PONT AVEN/PORT-LUIS/CARNAC/LOCMARIAQUER KM. 110
Stamani il tempo sembra stia migliorando, anche se il vento ancora perdura, così dopo aver riempito i ns. frigo, presso un centro commerciale poco distante da Corcaneau, ci dirigiamo a Pont Aven. Anche quà esiste un’area sosta camper, che noi non usufruiamo poiché ci fermiamo solo per la visita pertanto il parcheggio proprio vicino al borgo va più che bene. Pont-Aven fin dall’alto medioevo conosce una notevole prosperità grazie alla creazione di numerosi lavatoi lungo l’Aven. Nascono così belle case in granito e marciapiedi che favoriscono lo scambio al porto. Fu proprio in questi luoghi che trovò l’ispirazione Paul Gauguin, a cui si unirono altri pittori attratti dai prezzi modici delle locande e dalla particolare luminosità dei luoghi. Nasce così nel 1886 la scuola di Pont-Aven che diede fama a questo piccolo borgo e dove tutt’oggi esistono numerose gallerie d’arte. Non andate via prima di aver passeggiato lungo le rive dell’Aven e aver assaggiato e comprato le galettes, biscotti al burro caratteristici di Pont-Aven.

LUNGO L'AVEN


Non essendo riusciti a trovare il ristorante per il pranzo pensiamo di andare a Port-Luis nella speranza di essere più fortunati. Siamo nella regione del Morbidan, come sentinella posta all’entrata della rada, Port-Luis deve la bellezza del posto alla vista su i paesi del Lorient.
La “CITTADELLA” di Port-Luis è certamente la più bella e la meglio conservata di quelle esistenti lungo le coste della Francia. Fondata per gli spagnoli all’epoca delle guerre di religione. Fu costruita sotto Luigi XIII, dal 1616 al 1622, per la difesa del Lorient.
La sua storia è strettamente collegata all’instaurazione de la Compagnia delle Indie nel XVII sec. Presso la cittadella le navi stazionavano nell’attesa dei venti e delle maree favorevoli per poi prendere la rotta delle Indie. Si può tranquillamente parcheggiare il camper lungo i giardini dei bastioni per godersi la bellezza di questa cittadina e di questo golfo passeggiando lungo le mura o visitando la cittadella. Sono circa le 13,00 quando ci avventuriamo alla ricerca del ristorante, ma gli unici due esistenti nella città sono già completi per tutto il turno, per cui non resta che pranzare in camper e rimandare la scorpacciata di pesce.

VEDUTA DEL LORIENT DA PORT- LOUIS

Dopo pranzo puntiamo dritti verso Carnac alla scoperta degli allineamenti; man mano ci avviciniamo verso la penisola di Quiberon, il traffico si fa sempre più caotico e ogni rotonda, semaforo o incrocio creano lunghe code, così procediamo molto a rilento e stanchi di questi ingorghi decidiamo di non addentrarci nella penisola di Quiberon.

Arriviamo a Carnac nel tardo pomeriggio e scopriamo che è stato istituito un parco chiuso, dove si accede tramite guida a pagamento; è comunque possibile vedere i menhir girandoci intorno al di fuori della rete. Carnac con i suoi 4 Km di allineamenti è il sito archeologico più lungo e importante d’Europa.
I circa 2000 menhir sono distribuiti lungo tre campi diversi, ad essi si aggiunge il Tumolo di Kercado, che risale al 6.500 a.c., e costituisce la più antica costruzione europea di pietra, precedente alle piramidi egizie.

Per quanto riguarda l’utilizzo ancora non si è giunti ad una conclusione certa ma la teoria prevalente è che venissero usati come sistema di misurazione e per le previsioni astronomiche.
Poiché a Carnac non c’è area sosta camper e su il portolano che ho io non è segnalata nessuna presenza nelle vicinanze di aree attrezzate per camper, decidiamo di dirigerci verso la costa con l’obbiettivo di fare sosta libera sul mare per la notte.

Ma le nostre aspettative risulteranno vane, in quanto su tutto questo tratto di litorale c’è divieto assoluto di sosta camper e nessun area camper, pertanto l’alternativa visto che nel frattempo siamo arrivati alle ore 19,00 è il campeggio.
Proseguendo su la litoranea, attraversato il paese di “La Trinetè sul Mer” ci spostiamo verso “Locmariaquer” dove ho letto esiste sulla punta un’area adibita a camper e 1 campeggio; ma il campeggio si presenta una vera schifezza e l’area per camper ancora peggio, piena e sporca.

Avviliti e affamati ci dirigiamo verso il centro del paese, dove è in corso una festa; fortuna vuole che appena passato il paese troviamo un piccolo e modesto campeggio, così anche se la padrona è già andata via, essendo il cancello aperto, decidiamo di entrare e piazzare i nostri camper.
Il tempo di sistemare i camper e andiamo di corsa in paese a mangiare.

Il ristorante che troviamo non è proprio il massimo, ma ha una carina terrazza sul mare, il menù di pesce (almeno quello scelto da me) è buono e poi scopriamo che alle 23,00 ci saranno i fuochi d’artificio sul mare, così anche questa giornata non è finita proprio male come sembrava un’ora prima.

Rientrata in camper scopro su la guida “ verde Michelin “ che Locmariaquer è una cittadina che domina l’entrata del golfo del Morbihan e conserva importanti monumenti megalitici, in particolare un grande menhir spezzato (20 Mt). Gli uomini del neolitico vi hanno lasciato qualche incisione rivelando un po’ delle loro credenze, così per molto tempo si è creduto che grandi antenati o divinità tutelari vegliassero su questi luoghi.

16 Agosto 2007 Giovedì: LOCMARIAQUER-AURAY-VANNES-ROCHEFOURT EN TERRE KM. 68
A farci iniziare male la giornata, stamani non è il tempo, poiché splende il sole, ma bensì la padrona del campeggio, la quale è arrivata inveendo contro di noi perché stavamo facendo il carico di acqua.
Era talmente arrabbiata che non riuscivamo neanche a capire il suo francese, appena si è calmata ci ha spiegato che in questa zona l’acqua è carissima e c’è divieto assoluto (ordinanza del comune) di dare acqua ai camper, l’unica possibilità è l’area di sosta vista la sera precedente e pertanto a pagamento.

Stamani abbiamo anche un dilemma da risolvere: poiché i giorni stanno velocemente passando e Domenica 19 dobbiamo essere a St.Tropez (arrivano i figli per trascorrere una settimana al mare assieme) come ci organizziamo? Da qua ci dirigiamo verso la “FORESTA DI MAGO MERLINO” dedicandoli almeno 2 giornate e dopo facciamo la strisciata fino giù, oppure dedichiamo un altro giorno alla Bretagna e poi ci dirigiamo tranquilli verso il sud facendo delle tappe lungo la strada cogliendo l’occasione di visitare altri luoghi?

Optiamo per la seconda possibilità, anche perché il tempo essendo ancora incerto e avendo piovuto molto riteniamo che la foresta non sia molto gradevole, così lasciamo questo itinerario a una prossima volta e ci dirigiamo verso Auray.
Questa città è proprio una vera sorpresa: innanzi tutto vi troviamo un’area sosta camper nuova di zecca, che non era segnalata in nessun portolano da me visionato e inoltre è estremamente INTERESSANTE.
L’area di sosta si trova vicina al centro in Place Leclerc (vicino alle scuole), possiamo scaricare e fare acqua gratis, se solo l’avessimo saputo ieri sera!!!!!!!!!!

AURAY si compone di una parte alta, dove è posta l’area camper, e la parte bassa il vecchio porto. La parte alta presenta un centro con le caratteristiche case a graticcio, piccole viuzze, che si concentrano in Place de la Republique, dove si trova il comune e un buon mercato, vi consiglio di comprare il pesce (ovviamente pesce del luogo) gamberi, ostriche, cozze ecc..

Quà abbiamo acquistato delle ostriche ECCEZIONALI…. Da visitare inoltre la chiesa di ST. Gildas. Da Place de la Repubbliche parte una vecchia stradina medievale che conduce al quartiere di St-Goustan.
Questo grazioso porto ha conservato, in Place St-Sauver e nelle stradine in salita, delle belle case del XV sec. I selciati bombati sono dell’epoca in cui St-Goustan era il terzo porto bretone.
Nel 1776 l’americano Beniamino Frankilin vi sbarcò, pernottando nella casa al n. 8, era incaricato di negoziare un trattato con la Francia., e chiedere sostegno per la guerra d’indipendenza contro gli Inglesi. Affacciati su la piazza e sul porto ci sono dei tipici ristoranti con menù appetitosi.
Dopo pranzo ci dirigiamo verso Vannes, definita a ragione “città dei fiori”.

GIARDINI FIORITI DI VANNES INTORNO ALLE MURA

Quà invece è più difficile parcheggiare, non troviamo alcuna indicazione per parcheggi camper ma seguendo le indicazioni dei parcheggi attraversiamo quasi tutta la città e lungo il fiume, sotto un viale sterrato vediamo molti altri camper parcheggiati. Da qui seguendo il canale in 5 minuti arriviamo nel cuore della città.
Questo borgo sicuramente stupisce e affascina per i sui colori, per i sui vicoli e le piazzette che conferiscono un’atmosfera estremamente medievale.

Vannes fu l’antica capitale dei Veneti, una delle cinque tribù bretoni sconfitta da Giulio Cesare nel 56 a.c., il contesto da cui nasce la saga di Obelix e Asterix.
Impieghiamo quasi tre ore per la visita del centro, dei bastioni, dei giardini fioriti e dei lavatoi. Terminato il giro ci dirigiamo verso “Rochefourt en Terre”.
Vi arriviamo in breve tempo, attenzione il paese è chiuso al traffico fino alle 19,00, per cui per accedere al parcheggio situato in piano e che si trova dalla parte opposta del paese, rispetto a dove noi veniamo, dobbiamo prendere la circonvallazione indicata per i camion.

Il parcheggio è grande, in piano e vicino al centro del borgo ma non attrezzato per i camper. Questa suggestiva e antica cittadina occupa una posizione pittoresca, borgo castro circondato da profondi valloni raggruppa alcune centinaia di case su uno sperone di scisto.
E’ Rinomata per le sue case del XVI e XVII sec. E la miriade di gerani multicolore che le ravvivano e le arredano.
Da visitare la collegiale ”Notre-Dame-De-La-Tronchaye” del 1498 con un bellissimo calvario e la facciata nord in stile gotico flamboyant.
Questo borgo, che è sicuramente da non perdere, ci fa chiudere al meglio il nostro viaggio in terra di Bretagna.

CALVARIO DELLA COLLEGIALE

17 AGOSTO venerdì: ROCHEFOURT EN TERRE/ ROCHAMADOUR KM. 590
La giornata inizia con malinconia, poiché ci rendiamo conto che una buona fetta di ferie è terminata e anche se ci aspetta una settimana di mare è con tristezza che abbandoniamo la misteriosa e bella Bretagna.

Nella discesa verso il sud francese, abbiamo deciso di fare tappa a Rocamadour, così per velocizzare decidiamo di seguire le indicazioni fornitoci dalla Viamichelin, visionata online prima della partenza.
Buona parte del percorso ci induce a prendere l’autostrada direzione Nantes-Potier-Limoges e su A20 si prende l’uscita n. 54 (Brive La Gaillarde), e qui arriviamo alle ore 17,00 quando le nostre previsioni ci inducevano a pensarci già a Rocamadour.

Vi arriviamo intorno alle 18,00, per la N140, passando da Martel, dove c’è un’area sosta camper e sembra un delizioso paese (se non fosse stato troppo tardi ci saremmo fermati).
A Rocamadour ci sono numerosi parcheggi, dove però per la notte vige divieto sosta camper, c’è un campeggio che fa sosta camper per € 8,00 al dì (senza corrente), ma visto che ci fermiamo solo per la notte decidiamo di fermarci assieme ad altri camper in un piazzole del campo sportivo un po’ prima del paese.

Vista l’ora tarda e la stanchezza, decidiamo di rinviare all’indomani mattina la visita del santuario, osservandolo dalla piazza del borgo alto e facendo alcuni acquisti di prodotti tipici locali.
Arroccato sulla parete rocciosa che domina il fiume Alzou, questo luogo mistico è impressionante.
Saint Amadour vi fu venerato e si sarebbero verificati diversi miracoli. La cittadina è anche celebre luogo di pellegrinaggio, grazie al santuario della Madonna nera.
Giunta al culmine del suo splendore nel XIII sec, Rocamadour fu più volte saccheggiata nel Medioevo e si risolleverà solo nel XIX sec, sotto l’impulso dei vescovi di Cahors.
Oggi le previsioni e la programmazione fatta al mattino non è stata rispettata, pazienza domani andrà meglio!!!!!!!!

18 Agosto 2007 SABATO: ROCAMADOUR/ST-JEAN LE-SEC KM. 396 (via autostrada)
Per la visita al santuario, vi consiglio il parcheggio sopra il castello, da là una strada pedonale ombreggiata, conduce dritti alla porta del santuario. Il Sancta Sanctorum di Rocamadour è sicuramente la Chapelle Notre-Dame, chiamata anche cappella miracolosa.

In seguito a una frana nel 1476 fu ricostruita in stile gotico fiammeggiante, fu assalita più volte durante le guerre di religione e durante la Rivoluzione, e poi restaurata definitivamente nel XIX sec.
All’esterno si trova un meraviglioso affresco del XII sec, che raffigura una danza macabra, ma è all’interno che si trova ciò che ha reso famosa la città: la ieratica Vergine Nera del XII sec.
E’ circondata da una miriade di ex-voto, ogni miracolo era segnalato dal suono di una campana del IX sec., ancora appesa alla volta.

Uscendo dalla cappella, si può vedere conficcata nel muro, una spada che secondo la leggenda sarebbe Durlindana, la spada appartenuta a Orlando.
Scendendo la scala detta “Grand Escalier” di ben 233 scalini (i pellegrini la salivano in ginocchio) si arriva nel borgo, formato dalle abitazioni che una volta erano dei canonici e oggi anche se esternamente uguali vi si trovano negozi e alberghi.
Per una visita non eccessivamente accurata circa 2 ore sono sufficienti. Soddisfatti per come la giornata è iniziata ci appropinquiamo a effettuare la 2° grande tappa di avvicinamento, con l’obbiettivo di fermarsi nel tardo pomeriggio a Aigues-Mortes. Anche stavolta decidiamo di riprendere l’autostrada, esattamente “Autoroute des Deux-Mers”, anche se più lunga di circa 40 km rispetto all’itinerario consigliato dalla Viamichelin (che taglia dall’interno) riteniamo possa velocizzare i tempi.

Ma purtroppo non abbiamo fatto i conti con l’esodo del rientro e ci troviamo imbottigliati in max code, che essendo a organino non ci convincono ad uscire, se non ormai affranti a Bezier e sono circa le 17,00.
Ormai i nostri piani sono saltati, pensiamo perciò di fermarsi lungo la costa verso Sete, ma anche stavolta ci dobbiamo ricredere.
Infatti, adesso anche la statale è completamente bloccata, vige divieto di sosta camper e ci ritroviamo circa alle 20,00 ai sobborghi di Montepelier, senza sapere cosa fare.
Dopo esserci fermati a mangiare in un’area di sosta lungo la statale, decidiamo di sostare per la notte in una piazza di paese oppure nel piazzale di un Supermercato; è la seconda possibilità che si offre di fronte alle nostri menti ormai sull’orlo di una crisi di nervi.
A questo punto un buon sonno è ciò che ci vuole e domani……è un altro giorno.

19 Agosto 2007 : Domenica: ST- Jean Le-Sec-CAMPEGGIO LES TOURNELS KM. 292
La mattina riposati siamo più ottimisti, e con pazienza ed entusiasmo percorriamo i km. che ci dividono dal campeggio “Les Tournels” dove ci aspettano i nostri ragazzi per pranzo.
Questo campeggio lo conosciamo da tempo, quindi è sperimentato, si trova a 10 KM. Da ST-Tropez, a pochi km. da Ramatuelle.
Il vantaggio di questo campeggio (4 stelle fornito di tutto anche per intrattenere o divertire i bimbi) è quella di trovarsi situato in mezzo a pini e eucalipti, su di una collina che domina il mare.

Il mare, spiaggia enorme di “Pampelonne” con sabbia finissima e dorata è raggiungibile dal campeggio o traverso un sentiero tra le vigne in circa 10-15 mm. oppure con un bus navetta che parte dal campeggio e dove con un abbonamento settimanale di pochi € si può prendere quante volte vogliamo.
Inoltre per raggiungere ST-TROPEZ, senza prendere il camper (e lo consiglio) esiste l’autobus di linea con fermata poco sotto il campeggio.

Per vostra conoscenza e a onor di cronaca il punto di costa più bello con calette di spiaggia bianca e rocce di granito, si trovano all’Escalette.
Questo punto è raggiungibile in camper, o con mezzi pubblici (l’autobus la mattina non ha buoni orari) o a piedi. Il nostro consiglio per esperienza (per chi è un medio camminatore) è quello di andarci la mattina presto a piedi e riprendere nel pomeriggio l’autobus di linea (se stanchi) MA IL MARE VALE VERAMENTE LA FATICA.
Per chi volesse avere maggiori dettagli o informazioni o prenotare direttamente (in genere a fine Agosto non è un problema trovare delle piazzole libere) può andare sul sito: www.tournels.com.
Il sito offre anche indicazioni su ulteriori campeggi e informazioni turistiche del circondario. Arriviamo al campeggio circa alle 12,30 stanchi ma felici anche perché adesso abbiamo ben una settimana per riposarci abbronzarci e divertirci nel magico mondo di ST-TROPEZ e i suoi Vip. (per gli amanti dei vip, basta girare nelle viuzze di St-Tropez o lungo la spiaggia di Pampelonne per divertirvi a individuare il vostro beniamino e farsi una foto ricordo: buona caccia…..).

DAL 20 AGOSTO 2007 AL 26 AGOSTO 2007: RIPOSO A SANT-TROPEZ

26 AGOSTO 2007: SAINT-TROPEZ- FIRENZE KM. 600 circa
Così si conclude una bellissima vacanza, e già si inizia a pensare alla prossima avventura.

CONSIDERAZIONI: Consigliamo a tutti gli interessati di un viaggio in Bretagna di non mancare assolutamente la parte del Finistere e Cotes d’Armor, le più selvagge e meno battute dal turismo di massa, se volete visitare i luoghi più conosciuti (come ST-MALO’ - Mont ST-MICHEL-CANCALE-CORCANOU-CARNAC-LOCRONAN, la penisola di QUIBERON ecc) siate consapevoli che nel mese di Agosto sono super affollati, comprese le aree sosta camper, quindi armatevi di pazienza.
Come sosta e riposo di alcuni giorni, prima del rientro a casa, dopo un viaggio abbastanza movimentato come il nostro, consiglio il campeggio Les Tournels a Ramatuelle (ST-TROPEZ), anche se nella zona ci sono ottimi campeggi detti “alla ferme” con prezzi modici ma ovviamente con strutture e offerte diverse, da qualsiasi parte della Francia o Spagna provenite, resta sempre comunque sulla rotta per l’Italia con passaggio a Ventimiglia.

KM. TOTALI PERCORSI: 4.500
COSTO PER CARBURANTE: € 470,00 a equipaggio
COSTO PER CAMPEGGI e AREE SOSTA A PAG. (COMPRESO 1 SETT. A St-Tropez- Campeggio Les Tournels € 268,00) € 340,00 a equipaggio
COSTO AUTOSTRADE: € 193,00 (noi abbiamo abbondato, alcuni tratti si possono evitare) a equipaggio.
GUIDE UTILIZZATI: per informazioni turistiche:
-guida verde Michelin - - informazioni inviatemi da enti turismo francese dei vari luoghi della Bretagna (mi hanno letteralmente sommerso di cataloghi utili, addirittura arrivatemi dopo solo 2 gg. dalla mia richiesta tramite e-mail, Grazie di cuore )- -diari di viaggio di altri camperisti tratti dal sito www.turismoitinerante.it o www.camperonline.it dove ho preso informazioni anche su le aree di sosta- -sempre su internet potete consultare il sito: www.bretagnetourisme.it www.bretagna-online.com www.bretagna.com.

Per quanto concerne informazioni sui campeggi elenchi completi mi sono stati inviati con tutta l’altra documentazione dall’Ente del turismo della Bretagna (indirizzo che troverete in uno dei siti sopra elencati, potete richiedere direttamente tramite e-email).
Informazioni stradali: Atlante stradale della Francia scala 1/200.000.
sito: www.viamichelin.it
Buon viaggio a tutti.


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