ESTATE 2008
FRANCIA, PROVENZA E BORGOGNA
(testo e foto di Mauro Gianneschi)
Dal 1 al 23 agosto
Componenti: Mauro e Patrizia su Rapidò 7096+
del giu 2008
Km iniziali 1100
Km finali 4994
Totale km. 3894
1 ven –
Partenza da Lucca alle ore 17,40. autostrada fino a Celle
Ligure al punto sosta segnalato dal portolano (PS+CS). Arrivo
alle ore 19,50.
P Celle Ligure, superficie asfaltata in discesa. Tempo bello,
molto caldo serale, ci sono 10 camper. Km. 210
2 sab – Alle
8 di mattina è già molto caldo. Alle 9,30
partenza in direzione nord; autostrada fino a Savona poi
autostrada per Cuneo, uscita prima della città, a
Mondovì e per strada normale oltrepassiamo Vinadio
e quindi salita al Col de l’Arch. Ci fermiamo per
il pranzo pochi km dopo il passo, in territorio francese,
a fianco di una graziosa chiesetta di montagna. Sono le
13,30 c’è il sole ma anche una bell’aria
fresca d’alta quota.
Riprendiamo la discesa (poco traffico) oltrepassando Barcelonnette
e poi il Lac di Serre Poncon (D900), poi per la D942 direzione
sud fino a Monetier-Allemont che si oltrepassa così
come Laragne-Monteglin, quindi ancora per la D942 prendiamo
per le Gorges de la Meouge: spettacolari formazioni geologiche
a picco sul fiume. Oltrepassiamo Sederon fino a Montbrun
le Bains (villaggio censito dalla rivista francese “Les
plus beaux villages de France”). Bel paese arroccato
sulle pendici del monte, con un suggestivo castello semidiroccato
sotto il quale si sviluppa il borgo con un piccolissimo
centro storico a cui si accede da una porta con arco a sesto
acuto sovrastata da una torre con orologio.
P MONTBRUN LES BAINS (PS) parcheggio
adiacente al supermercato “Coccinelle” alla
fine del paese arrivando da nord. Fondo inghiaiato, illuminato
indirettamente. Tempo bello, caldo di giorno, ma temperatura
ottima in serata. Siamo soli con alcune auto.
Km. 557
3 dom – Partenza
alle 9,30 per Sault con la D942:distese di lavanda in piena
fioritura, poi con la D164 per Mont Ventoux a quota 1912
slm. Sosta all’osservatorio da cui si ammira il panorama
fino al mare, grandioso. Sosta pranzo in una radura del
bosco dopo aver iniziato la discesa (pendenze dal 10 al
12%, i freni fumano). Si oltrepassa Malucene e Vaison la
Romaine. Poi ancora Nyons con il suo bel ponte romano sul
fiume Eygues, fino a Taulignan. Visita al villaggio circondato
da mura medievali con torrioni cilindrici. Bel parcheggio
fuori le mura, buono anche per la sosta notturna, dotato
di wc e lavandini.
Riprendiamo strada raggiungendo Grignan a
10 km., villaggio molto ben tenuto fin nei minimi particolari,
molti negozietti e un bel parcheggio nella zona ovest (segnalato
per 400 posti, vicino al cimitero, il primo provenendo da
Taulignan è proibito ai camper). E’ il paese
di Madame de Savigny, scrittrice e poeta, Duchessa di Grignan,
il suo maniero con la chiesa gotica dominano il villaggio
dall’alto. Ci spostiamo di pochi km, a La Garde Adhemar,
(paese censito) arroccato in cima alla collina, per passare
la notte.
P a LA GARDE ADHEMAR, il park si trova
in cima al paese, dal quale si domina la valle del Rodano.
Grande caldo, non si muove una foglia. Parcheggiamo vicini
ad un camperista di Strasburgo ma di origine italiana, conosciuto
a Grignan. Ceniamo e poi facciamo una breve visita notturna
al paese. Si è alzata una leggera brezza ristoratrice.
Parcheggio panoramico anche per auto, fondo ghiaioso, illuminato,
tranquillo. Siamo in tre camper.
Km.143
4 lun – Visita
diurna al paese di La Garde Adhemar, salutato il camperista
francese e fatto rotta sull’Abbazia di Notre Dame
d’Aiguebelle, abbazia antica del 1100, inserita in
un ambiente monastico molto ampio. Si raggiunge prendendo
la D203 per Rochefort en Valdaine. Pranzo al fresco sotto
i pioppi nell’area del maneggio di cavalli e “Salle
de le Fète” di Puygiron. Dopo una bella siesta
al fresco, alle 16 partenza per andare al villaggio di Poet
Laval (paese censito, già visto alcuni anni fa, ma
sempre bello). Tornati indietro per la D540 a La Begude
De Mezenc prendiamo a dx la D9 per Marsanne. Visita al Vieux
Village e con una bella scarpinata raggiungiamo la sommità
del paese dove si trova l’antica chiesa gotica semidistrutta
ma affascinante, da cui si vede un ampio panorama. Riprendiamo
strada per Mirmande (paese censito) dove ci fermiamo al
primo parcheggio dietro la chiesa. Grande doccia e poi a
cena. Breve passeggiata per le strette vie in salita illuminate
sapientemente e quindi a nanna.
P MIRMANDE, park de Foire dietro la
chiesa alla base del paese. Tempo bello e caldo tutto il
giorno. Il park è ventilato e la temperatura ottima.
Gratuito, illuminato, fondo battuto. Siamo in 2 camper.
Km. 84
5 mar –
Visitiamo Mirmande. Bel villaggio con case tipiche in pietra
chiara, molti giardinetti interni. Le strade, strettissime,
lastricate con pendenze notevoli sono percorribili solo
a piedi. Ci spostiamo a Crest per scaricare le acque reflue
e lavare un po’ di roba al PS alla base del paese
(segnalato). Pranzo nel parcheggio, all’ombra di un
grande tiglio, poi verso le 16 partenza in direzione di
Le Puy. Prendendo la N104 si passa da Privas e dopo pochi
km si prende a dx la D122 per il Col Des Vios; panorami
stupendi, siamo nella zona dei “suc” (antichi
coni vulcanici). Ci fermiamo al Gerbier de Jonc, a quota
1551 alla base di un ex cono vulcanico sul quale si arrampicano
famiglie intere per raggiungere la sommità dalla
quale si gode un panorama magnifico. Nel parcheggio sono
fermi alcuni camper.
Il sole al tramonto ammanta di luce dorata
tutto quello che illumina. Il silenzio tipico della montagna
è rotto dai rari muggiti delle mucche al pascolo
libero. Approfittiamo dell’ultima luce per fare una
passeggiata mentre i banchetti di souvenir chiudono i battenti.
Dopo vari anni ritorniamo a vedere la sorgente della Loira
che si trova proprio sottostrada inglobata adesso in un
grande manufatto che vende abbigliamento e cianfrusaglie.
E’ ancora un minuscolo rivolo di acqua che scaturisce
dalla roccia proprio all’ingresso del negozio. Poco
lontano raggiungiamo il cartello che indica il crinale dello
spartiacque tra il Mediterraneo e l’Atlantico. Ceniamo
e poi indossando un maglioncino facciamo un’ultima
passeggiata al chiaro di luna prima di andare a letto con
la copertina tirata sotto il mento.
P GERBIER DE JONC, al rifugio-ristorante
su asfalto, non illuminato. tempo ventilato tutto il giorno
con sole e senza nubi. Gratuito. Siamo in 4 camper.
Km. 119
6 mer – Durante
la nottata ha fatto qualche goccia d’acqua e la mattinata
è nuvolosa. Dopo le operazioni mattutine partiamo
in direzione Le Puy. Il sole torna a splendere e fa di nuovo
caldo. Arriviamo a Monistrol e poi torniamo indietro fino
a St Privat dove imbocchiamo la strada delle Gorges dell’Arlier;
spettacolari con formazioni geologiche di roccia contorte
come se fossero ondate fluide, intervallate da grandi colonnati
basaltici di forma poliedrica chiamati “orgues”
simili appunto a enormi canne d’organo. A Prades ci
fermiamo alla fine del paese in un bel prato adattato a
parcheggio estivo dove mettiamo fuori il tavolo e pranziamo
all’ombra del tendalino. L’Arlier scorre a lato
del villaggio e le numerose spiaggette incoraggiano i ragazzi
a fare il bagno.
Numerose anche le canoe che scendono la corrente
insieme ai gommoni da rafting. Dopo pranzo una bella pennichella
all’ombra del camper e poi ripartiamo e uscendo dalla
stretta strada delle “Gorges” oltrepassiamo
Langeac fino a Vielle Briude. Non riusciamo a trovare l’incrocio
per Lavaudieu, quindi arriviamo fino a Briude e di nuovo
veniamo “caldamente” invitati dal navigatore
a prendere la N102 che però non ha collegamenti con
Lavaudieu. Continuiamo quindi fino all’incrocio per
Domeyrat e arriviamo a questo minuscolo villaggio dominato
da un bellissimo castello, in parte deruto, con quattro
torri cilindriche in pietra lavica scura. Arriviamo finalmente
a Lavaudieu (paese censito) e troviamo una spiacevole sorpresa:
nel primo parcheggio sono accampati un gruppo di nomadi
che lo occupano interamente con le caravan e le stese di
panni. A poche centinaia di metri c’è il secondo
parcheggio dove sono parcheggiati cinque camper di turisti.
Ci sistemiamo con un poco di ansia. Andiamo
a fare un primo giro in paese che si presenta molto ordinato
con una suggestiva piazza a lato della quale una grande
chiesa romanica in pietra scura fa bella mostra di se. Case
tipiche, alcune a graticcio, molti fiori e pergole d’uva
alle porte. Il fiume che scorre in basso è attraversato
da un ponte di origine medievale a tre arcate a schiena
d’asino in pietra chiara e assai suggestivo. Sono
le 19, ritorniamo al camper percorrendo il passaggio pedonale,
molto curato, lungo il fiume. Alcuni camper mettono in moto
e se ne vanno. Rimaniamo in tre, con qualche apprensione
per non rimanere soli, chiediamo agli altri se rimangono
per la notte; veniamo tranquillizzati, ma nel frattempo
siamo circondati da quattro “rom”, i due più
giovani fanno i complimenti per il bel camper mentre i due
più anziani con un coltellaccio in mano si dirigono
decisi dietro il mezzo. Patrizia rientra veloce dentro,
io rimango seduto sulla poltroncina, in allarme rosso, a
osservare i due giovani che continuano a dare occhiate al
camper. Gli anziani cominciano a sfrondare con movimenti
decisi la siepe di salici alla quale ci siamo accostati
con il retro del camper.
Ne fanno un gran fascio e, sorridendo dell’allarme
causato, ci fanno capire che serviranno per farne cesti
e altri contenitori intrecciati. Tensione allentata immediatamente
anche dalla vicinanza del camperista francese al nostro
fianco che ci tranquillizza parlandoci delle meraviglie
di Firenze e Siena visitate lo scorso anno. Ceniamo e dormiamo
comunque con un occhio solo. Nel profondo della notte Patrizia
è svegliata da un rumore esterno e aprendo la finestra
per controllare fuori fa scattare l’allarme svegliando
tutti, ma è tutto tranquillo a parte qualche goccia
di pioggia che cade dal cielo.
P a LAVAUDIEU, parcheggio misto auto
e camper proprio sotto la chiesa che si trova in alto sul
roccione. Fondo ghiaioso con brecciolino fine lungo il fiume;
illuminazione indiretta. Siamo in 4 camper, gratuito. Tempo
bello e caldo tutto il giorno a parte qualche goccia di
pioggia nella nottata.
Km. 172
7 gio –
mattinata nuvolosa ma senza pioggia, poi spunta il sole.
Ripassiamo da Briude per scaricare le acque reflue all’AA
a est della cittadina provenendo da Lavaudieu (D588), immediatamente
all’inizio della salita che da accesso al centro urbano.
Poi dirigiamo verso ovest per le Gorges de l’Allagnon
(D909). Strada grande ma con un’infinità di
curve che il conducente apprezza poco per l’attenzione
alla guida, ma il passeggero è compensato dal bel
paesaggio che scorre a lato. Visitiamo Blesle (paese censito),
piccolo ma con un bel centro storico; case in pietra e negozi
che sembrano del secolo scorso tanto sono vecchie e antiquate
le vetrine.
Impostiamo il navigatore per Murat e quello
(sempre lui !) ci fa passare per una stradina infame, ripida
e strettissima, la D9, sconsigliabile assolutamente anche
perché dopo svariati chilometri, a Riol, un cartello
stradale avverte che è proibito il transito a mezzi
lunghi oltre i m.7,10. Ci fermiamo nell’unica piazzetta
fuori del paese, sotto un grande tiglio all’ombra
del quale c’è un tavolo con panche per pic-nic.
Vicino anche il rubinetto dell’acqua e a pochi metri
un wc pubblico dove vuotiamo le acque nere.
Ripartiamo dopo il pranzo e dopo aver fatto un bel riposino
all’ombra. Deviamo per una stradina che permette il
transito a mezzi lunghi fino a 11 metri per immetterci sulla
D21 che attraversa un altopiano stupendo con grandi pascoli
e mucche a non finire. Passiamo All’Anche fino alla
D3 per Murat, ma la strada per il passo di Peyrol è
chiusa ai camper e mezzi grandi, per cui dobbiamo per forza
continuare sulla D3 fino a Murat, che oltrepassiamo per
ritornare verso nord con la D922 fino a Tournemire (paese
censito). Sosta al parcheggio alberato adatto ai nostri
mezzi e a piedi attraversiamo il piccolo villaggio arroccato
alla montagna, ricco di belle case molto curate.
In fondo a questo percorso si presenta il
castello padronale, di forma quadrata, massiccio in pietra
scura vulcanica difeso da quattro torri cilindriche, una
per ogni vertice. Altissimo e minaccioso visto dal basso.
Alle 19 riprendiamo strada per Salers che si trova a 20
km e possiede un’area camper per passare la notte.
Ci sistemiamo in questa grande area dove si trovano già
una decina di camper, tra i quali un italiano (finalmente,
è il primo !) e facciamo una prima visita al paese
nella luce magica del tramonto con grosse nubi nere illuminate
dai raggi dell’ultimo sole all’orizzonte; molto
affascinante il borgo ricco di bei palazzi disposti a corona
della piazzetta principale, suggestivo saliscendi di stradine
che si dipanano per il borgo, arricchite da negozietti di
artigianato tipico. Dalla piazza dell’Esplanade si
domina tutta la valle. Alle 20,30 a cena e poi a nanna.
P a SALERS in area inghiaiata prima
del paese (100 m) venendo dalla D922. non illuminata, gratuita.
Siamo in 10 camper. Cielo nuvoloso in serata, ma senza pioggia.
Km. 183
8 ven –
Notte fresca con utilizzo della copertina. Nella mattinata
pioggia debole a tratti. La temperatura induce a indossare
i pantaloni lunghi e la felpa. Ci spostiamo nel parcheggio
vicino alla porta del borgo perché in quello attuale
sono arrivate le ruspe per effettuare lavori di sbancamento.
Visita al villaggio di Salers. Bel borgo sulla collina che
conferma l’impressione piacevole della serata precedente,
i negozietti adesso sono tutti aperti e pieni di gente.
Non piove più e il sole fa capolino. Pranzo al parcheggio
dove nel frattempo sono arrivati decine di altri camper,
soprattutto francesi, poi ritorniamo sulla D922 verso nord.
Oltrepassiamo Bort les Orgues (anche qui spettacolari colonnati
basaltici) e poi La Bourboule verso Le Mont Doré
e Besse en Chandesse.
Facendo strada diamo un’occhiata al
castello di Murol, massiccia fortezza che incombe sul borgo,
ma sono ormai le 19 ed il portone è chiuso quindi
visita solo esterna in compagnia dei caprioli cervi e capre
che pascolano nel prato recintato sotto le mura del castello;
il park del castello è un buon sito per dormire,
anche se un po’ isolato, oltretutto anche alla base
del paese è segnalata un’area di sosta con
pozzetto ed acqua, ma ad appena 10 km c’è Besse,
bella cittadina vista qualche anno prima e dotata di punto
sosta adatto a passare la notte e dato che è abbastanza
presto decidiamo di spostarci presso questa cittadina. Sostiamo
al park del cimitero per fare una breve visita al borgo
nella luce crepuscolare. Si è mantenuto affascinante
come all’ora! Belle case medievali e rinascimentali
in pietra lavica e a graticcio. Alle 21 prepariamo cena
ed è ancora giorno. Poi stanchi morti andiamo a dormire.
P a BESSE, nel park del cimitero a
100 metri dal centro, fondo asfaltato, illuminato e gratuito.
Siamo in sette camper. Il tempo, a parte le prime ore del
mattino si è mantenuto buono, in serata è
fresco ma sereno.
Km. 144
9 sab –
Abbiamo steso il piumino sul letto perché la temperatura
notturna è scesa di parecchio (siamo intorno ai 1000
metri). Questa mattina però il sole è splendente;
ritorniamo in centro dove le viuzze sono affollate di gente
per il mercato del sabato, il solito bric-a-brac, i soliti
assaggi di prodotti locali, la cerimonia di uno sposalizio
in costume nella chiesa principale, il rito del Pastis al
bar. Ripartiamo a metà mattinata per St. Nectaire
per visitare la bellissima chiesa Romanico-Alvergnate in
pietra scura e dopo, data l’ora giusta per il pranzo,
ci spostiamo nell’area di parcheggio, tranquilla con
fondo in parte erboso sul bordo del fiume nella zona est
del paese a lato della via principale.
Riprendiamo la D996 e dopo poco deviamo a
sx per andare a vedere il borgo di St. Floret, distante
solo 8 km (paese censito). Il villaggio è inferiore
alle aspettative, anzi ci chiediamo quali sono stati gli
standard per fregiarsi dell’appellativo “Les
plus beaux villages de France” dato dalla rivista
omonima. Di notevole c’è la Chapelle de Chastel,
posta in alto sul paese, raggiungibile anche con un sentiero
ripido da fare a piedi. La sommità del colle ripaga
della faticaccia perché si presenta una bella e robusta
chiesa tipicamente romanica con campanile tozzo e quadrato
che custodiscono insieme un piccolo cimitero per nulla funereo
ricco di lapidi che riguardano la resistenza francese contro
i tedeschi con ricordi di fucilazioni e soprusi alla popolazione.
Vi sono sepolti molti eroi e generali famosi
delle due guerre mondiali. Riprendiamo strada per spostarci
verso est fino a Billom, che oltrepassiamo senza fermarci,
poi una sosta breve per vedere dall’esterno il castello
di Mauzon, in alto, grandissimo di pietra nera ma semidiroccato
e lugubre. Il parcheggio del paese però sarebbe adatto
alla sosta notturna, tranquillo e adiacente alle prime case
del borgo. Continuiamo per la D997 e poi per la D996 fermandoci
a Le Monestier, paese poco prima di Ambert. Borgo piccolissimo
con poche case e chiesa dietro la quale c’è
anche un buon parcheggio. Li vicino, in un grande prato
solitario, adiacente il cimiterino, troviamo un camper francese
che si ferma per la notte. Dopo brevi informazioni sulla
tranquillità del luogo decidiamo di passare la notte
in questo posto ameno insieme alla coppia francese.
P a LE MONESTIER, pochi km da Ambert,
a ovest di St. Etienne. Sosta su prato, non illuminato,
vicino al cimitero, gratuito all’inizio del borgo.
Siamo in due camper. Tempo bello tutto il giorno con temperatura
primaverile.
Km. 133
10 dom – nottata
fresca, abbiamo di nuovo messo la coperta pesante, ma già
di prima mattina c’è il sole splendente e non
è freddo. Prendiamo la D996 verso est oltrepassando
Ambert, strada che percorre dolci colline. Ci fermiamo in
uno slargo fuori della carreggiata, in un boschetto di pini
dove apriamo il tavolino da pic-nic per pranzare al fresco.
Riprendiamo strada dopo un po’ di siesta e oltrepassiamo
Montbrison fino alle porte di Lione. A Eveux (15 km a nord-ovest
di Lione) ci fermiamo per visitare il monastero domenicano
di “La Tourette” progettato da Le Courbusier.
Visita guidata in francese con foglietto in italiano; ci
sono anche alcuni italiani tra cui due studenti di Architettura
di Milano, molto interessati che fotografano, disegnano
e misurano tutto. Visita molto esplicativa e interessante
che dura ben 2 ore.
Quello che lascia perplesso è l’impatto
violento dell’edificio moderno in cemento grezzo,con
la natura circostante verde e rigogliosa del parco nel quale
è inserito. Riprendiamo strada fino a Perouges. Parcheggio
deserto e fuori mano con la sbarra abbassata circondato
da un’alta siepe che lo nasconde alla vista. L’ora
ormai tarda, il tempo un po’ nuvoloso e la solitudine
del luogo non incoraggiano la permanenza per cui dopo qualche
giro nelle vicinanze, senza trovare alternative piacenti,
nemmeno nel parcheggio del supermercato del vicino paese
di Meximeux, rumoroso e illuminato a giorno, troviamo nel
minuscolo villaggio di St. Eloi il posto ideale nella piccolissima
piazzetta della chiesa. Siamo ad appena 5 km da Perouges,
tranquillità assoluta, wc pubblico e rubinetto dell’acqua
a due metri dal camper, illuminazione discreta ma non invadente,
ideale per passare la notte.
P a St. ELOI, piccolo villaggio, 5
km a nord di Perouges, nella minuscola piazzetta della chiesa
romanica. Asfaltato, illuminato, tranquillo e silenzioso,
gratuito, con wc pubblico e rubinetto dell’acqua a
portata di manichetta. Siamo soli. Temperatura giornaliera
ottima con il sole per la maggior parte della giornata,
in serata temperatura primaverile.
Km. 196
11 lun – Notte
molto tranquilla, tanto che ci sveglia il canto dei merli
alle 8,20. Approfittiamo del rubinetto fuori per riempire
il serbatoio dopo aver fatto tutto il bucato possibile.
Scarichiamo nel wc pubblico e lasciando tutto pulito intorno
ritorniamo a Perouges per vedere il paese (censito). Il
parcheggio della sera prima che sembrava distante e isolato
è a due passi dal centro e adesso ci sono anche tre
camper e alcune auto. La sbarra si alza semplicemente introducendo
due euro per tutto il giorno. Il villaggio, circondato da
mura medievali, è accessibile da una porta ogivale
che si apre nella cortina e l’interno è semplicemente
bellissimo.
|
|
Peruoges case a graticcio
|
Case a graticcio, bei palazzi, strade pulite
e ben tenute con tanti fiori ed una piazza centrale che
sembra la scenografia di una rappresentazione teatrale.
I rami del tiglio secolare al centro sono sorretti da grosse
pertiche per non farli crollare a terra e nell’intorno,
a corona della piazza, negozi, palazzetti medievali e rinascimentali
fanno bella mostra di se. Essendo sulla sommità di
un colle il borgo è formato da abitazioni disposte
in cerchi concentrici rispetto alla piazza e si concludono
con le mura perimetrali.
Quasi tutte le abitazioni sono ristrutturate
intelligentemente senza stravolgere l’ambiente originale.
Verso le 12 comincia a piovigginare per cui rientriamo al
parcheggio. Notiamo che di fianco alla chiesa principale,
che si trova appoggiata alle mura difensive, c’è
un altro parcheggio abbastanza ampio da permettere la sosta
ad alcuni camper. Riprendiamo la D4 cercando di visitare
il castello di Le Montellier, ma è inaccessibile
anche la strada per arrivare perché è tutto
privato. Percorrendo strade di campagna arriviamo quindi
a Villars les Dombes, al “Parc Ornithologique”
dove ci sono ampi parcheggi ombreggiati e gratuiti, ma un
cartello molto chiaro indica che la sbarra di ingresso chiude
dalle 22 alle 6 di mattina.
Facciamo una passeggiata intorno per vedere
che all’ingresso del parco degli uccelli c’è
una lunga fila di famiglie con bambini in attesa di fare
il biglietto (salato) per entrare (13 € adulti e 10
€ bambini). Visto che sta piovendo e il tempo non manca,
prepariamo un buon pranzetto, cucinato come si deve e innaffiato
di “beaujolais” seguito da un prolungato riposino
pomeridiano per smaltire il tutto. Il parcheggio si sta
riempiendo di auto e camper (c’è anche il CS)
e il sole finalmente ricompare. Ci spostiamo a Bouligneux
per fotografare il castello di mattoni rossi (privato anche
questo) sullo stagno, poi a continuare fino a Sandrans.
Foto alla bella chiesa romanica restaurata
all’esterno ma squallida all’interno con soffitto
in perline di legno verniciato. Raggiungiamo Chatillon s/r
Chalaronne distante pochi km . facciamo un giro all’interno
del Bricomarket per acquistare alcune cosette, poi visitiamo
il borgo, assai grande ma con centro storico interessante.
Bella chiesa gotica e soprattutto una bella Halles antica
con struttura in legno di origine medievale, che aveva funzione
di mercato coperto. Immensa, con capriate a vista e tantissimi
fiori intorno. Continua a piovere e torniamo al camper perché
siamo ormai al tramonto. La sistemazione che ritenevamo
provvisoria si rivela invece ottima per passare la notte.
Il parcheggio è nella zona est del borgo, vicino
al centro, leggermente rialzato rispetto al piano di campagna
e nel frattempo si è sistemato vicino a noi un altro
camper di francesi decisi a pernottare anche loro.
P a CHATILLON SUR CHALARONNE nella
parte alta della piazza dove si trova anche l’Ufficio
Turistico. Asfaltato, illuminato, gratuito e tranquillo.
Piove e la temperatura giornaliera e serale si è
abbassata.
Km. 61
12 mar – Mattinata
ventosa; questa notte è piovuto un po’. Ripassiamo
dal Bricomarket per cambiare il flessibile della doccia
perché inidoneo, poi direzione Abbay de Notre Dame
de Dombes. Attraversiamo una bellissima zona ricca di stagni
affollati di trampolieri, aironi e cicogne bianche. Piove
e l’abbazia è chiusa perché oggi è
giorno di preghiera. La pioggia continua insistente ed è
freschino. Decidiamo di pranzare in questo parcheggio, poi
direzione Bourg en Bress per la N83. prima della città
però deviamo a dx per la D64 secondaria per passare
da Certines a vedere il castello di mattoni con torri rotonde
descritto dalla rivista “Itinerari e Luoghi”.
Foto solo dall’esterno perché
è privato. La pioggia continua forte. Arriviamo alle
porte di Bourg en Bress e ci fermiamo a Brou per vedere
la famosa Abbazia Royal fatta costruire nel 1530 da Margherita
d’Austria, dove è sepolta insieme al consorte
Filiberto di Savoia e la madre Margherita di Borbone. Bellissimo
tutto l’edificio e soprattutto la cappella interna
delle sepolture e i tre chiostri interni (ricorda molto
la cattedrale di Bathalla in Portogallo). Entriamo in città
e parcheggiamo in Rue Graneuille, a pagamento (0,80/ora)
per visitare il centro storico. Ha smesso di piovere, ma
è comunque molto nuvoloso. Il centro presenta alcune
cose interessanti quali case a graticcio medievali ed una
bella cattedrale. Molto bello il teatro in stile Liberty.
Riprendiamo strada per cercare un posto per dormire. Prendiamo
la D1079 che poi diventa D975 verso Tournus e ci fermiamo
dopo circa 30 km a nord di Bourg en Bress, a St.Trivier,
villaggio rurale, dove troviamo un bel parcheggio per turisti,
tranquillo e fuori dal rumore della strada.
P a St.TRIVIERS DE COURTES, park davanti
ai pompieri, su fondo in grigliato di plastica e pratino.
Illuminato, gratuito, tranquillo. Alle 20,30 arriva un altro
camper con rimorchio, francese, per passare la notte. Saluti
e poi a cena e a nanna. Temperatura 21°, da felpa.
Km. 95
13 mer –
Nottata con coperta tirata sotto il mento (20°). Scarico
acque nere e grigie e carico ai wc pubblici molto comodi.
Partenza per Tournus alle 10 per la D975. Parcheggio al
Quai de la Marine dove ci sono alcuni camper di cui 4 italiani.
Visita alla cattedrale romanica con il chiostro interno,
molti belli. Visita al centro storico passeggiando per la
via principale fino al suo termine dove si trova la chiesa
de la Madaleine, periodo primo romanico semplice e austera.
Rientriamo al camper per il pranzo. Giornata soleggiata
con cielo sereno e blu, temperatura gradevole come se non
avesse mai piovuto in questi giorni. Partenza dopo il riposino
pomeridiano prendendo la D14 fino al villaggio di Brancion
con castello e borgo pedonale, in parte restaurato.
Chiesa romanica con interno affrescato posta
sulla sommità del colle con vista panoramica dal
piazzale erboso. Ci spostiamo a Chapaizè, villaggio
rurale con la chiesa romanica più antica di Borgogna,
suggestiva; parcheggio ottimo (anche per la sosta notturna).
Quindi attraversiamo Cormatin dando uno sguardo rapido al
castello ottocentesco perché immersi nel traffico
paesano e con grosse difficoltà di parcheggio (i
francesi girano molto). Prendiamo la D981 fino a St.Gengoux
le National. Borgo discreto con vestigia medievali. Chiesa
romanica con curioso campanile binato, Donjon quadrato e
massiccio alla fine del paese e tracce di mura perimetrali
al borgo. Decidiamo di andare a vedere il piccolissimo villaggio
di Burnand a 5 km verso ovest.
Poche case rurali con bello chateau privato
con possibilità di visita ma adesso è tardi
per cui è chiuso. Non c’è nemmeno possibilità
di parcheggio per cui invertiamo la marcia e torniamo a
St. Gengoux, andiamo a parcheggiare a la Gare della vecchia
stazione dismessa. C’è l’area attrezzata
(segnalata) dove sono in sosta una decina di camper. La
stazione e l’intorno sono stati trasformati in parco
de loisiris per la comunità del paese. Bel giardino
con prato, scarico, acqua ed elettricità gratuiti.
P a St. GENGOUX LE NATIONAL, nell’AA
della gare. Fondo in parte inghiaiato e asfalto, con scarico,
acqua ed elettricità gratuite. Non illuminata. 10
camper, (2 olandesi, 6 francesi, 1 belga e noi). La temperatura
alle 21 è di 21°. Bel tempo tutto il giorno.
Km. 80
14 gio – Stamani
alle 8 la temperatura interna è di 14°; diamo
un’accensione alla stufa anche per avere acqua calda.
Tempo discreto. Prendiamo la D28 e poi la D983 oltrepassando
Buxy e poi Gyvry, paesini tipici francesi. Arriviamo a Rully
con la D981. Compare il castello dominante il borgo, immerso
nei vigneti ordinati e carichi d’uva. Merita una deviazione
per visitarlo, cosa che facciamo e poi visto che è
l’ora di pranzo, troviamo un bel parcheggio li vicino,
al cimitero, dove prepariamo un’abbondante colazione.
Tentiamo di mettere il tavolino fuori, ma
nonostante ci sia il sole non è proprio caldo per
cui mangiamo dentro il camper: coniglio alle erbette provenzali
e vino “beaujolais”. Dopo la siesta e lo smaltimento
della bevuta, a continuare verso nord. Sosta per visitare
il castello di Rochepot (€7,5/persona) con visita guidata
molto esaustiva anche se in francese, ma con foglietto in
italiano. Il maniero è privato ed in parte abitato
dai proprietari. Ancora verso nord per la N6 e per la D17
strettissima da sembrare una single track inglese.
Passiamo il borgo di Lusigny s/r Ouche dove
si vedono bellissimi lavatoi antichi sul fiume, poi, dopo
2 km Bligny s/r Ouche, anche qui bel lavatoio coperto sul
fiume. Prendiamo quindi la D970 e oltrepassato il Canal
de Bourgogne saliamo a Chateaneuf (paese censito), sul colle
isolato nella campagna. Piove. Attraversiamo il paese dove
la strada e poco più grande del camper, seguendo
l’indicazione del parcheggio posto alla sommità
del paese. Il percorso ci mette in ansia perché basterebbe
un motociclo per bloccare tutto.
Troviamo il park alla fine della stradina.
Illuminato ma un po’ isolato rispetto alle case. Visitiamo
il borgo con la pioggia battente e l’ombrello aperto
che ripara poco. Molto suggestivo, ma con quest’acqua,
poco fruibile. Arriviamo fino al castello (chiuso) e quindi
torniamo al camper mezzi fradici. Vicino a noi si è
sistemato un altro camper belga con macchina a rimorchio.
Ci chiediamo come ha fatto ad attraversare il paese ! Poi
si accoda un altro van francese. Pensavamo di passare la
notte da soli in questo sperduto parcheggio e invece abbiamo
compagnia. Prepariamo cena con tutta calma, poi una bella
lettura con la pioggia che rumoreggia e infine a nanna.
P a CHATEANEUF, park per auto asfaltato
in cima al paese, segnalato. Illuminato, gratuito. Siamo
in tre camper. Temperatura 18°. Nuvole e pioggia.
Km. 83
15 ven –
Stamani la temperatura interna è di 12°. Accendiamo
la stufa. Scendiamo dal borgo di Chateaneuf per andare a
vedere Commarin. Stupendo castello con torrioni cilindrici
e copertura a cono, esempio classico di residenza seicentesca
francese. Prendiamo di nuovo la D970 verso nord che corre
spesso parallela al Canal de Bourgogne. Tante chiuse per
la navigazione. Ci fermiamo a vedere la bella chiesa di
St.Thibald, in parte diroccata e ricostruita. Stupendo portale
gotico in pietra decorato di sculture che presentano ancora
tracce di antico colore.
L’interno altissimo con volta composita
a vele multiple, è illuminato dalle slanciate vetrate
a tutta altezza. Bell’altare con ambone in legno scolpito
con figure bibliche colorate. Il paese è invece piccolissimo
e la chiesa si eleva con tutta la sua imponenza sulle poche
abitazioni. Riprendiamo strada fermandoci prima di Semur
s/r Ausoix nello spiazzo di una chiusa sul Canal de Bourgogne.
Ricomincia a piovere e noi prepariamo il pranzo. Arriviamo
a Semur e troviamo parcheggio vicino al centro.
Visitiamo il borgo (censito) tra un po’
di pioggia e un po’ di sole. Bellissima la cattedrale
del ‘400, molto ricca anche all’interno, poi
il borgo che si svolge sul greto del fiume Ausoix, con rempart
e torrioni di difesa. Bello il piccolo centro storico pedonale.
Ripartiamo, nuova meta il castello di Bussy Rabutin, residenza
seicentesca del marchese di Rabutin. Interno (visita guidata)
ricco di mobili e quadri d’epoca, esterno con un bel
giardino geometrico all’italiana e terrazza che domina
il borgo sottostante, in basso un’ampia peschiera.
L’edificio è circondato da un fossato con acqua
in una magnifica scenografia. Ci spostiamo a Flavigny s/r
Ozerain (censito). Visita al piccolo villaggio con belle
case alcune a graticcio, medievali, altre tipicamente quattrocentesche
con finestre rettangolari, crociate e contornate da cornici
in pietra sagomata. Ci fermiamo per la notte nel parcheggio
turistico. Dopo poco si ferma un altro camper francese.
P a FLAVIGNY s/r OZARAIN, park
alla base del paese, con piante da frutto, su ghiaia con
acqua e WC pubblico. Non illuminato, gratuito. Non piove
più e la temperatura è di 18°.
Km. 128
16 sab –
Bel tempo stamani, ma la temperatura esterna è di
10°. Accendiamo la stufa. La temperatura aumenta rapidamente
con l’alzarsi del sole. Cominciamo a fare la strada
verso sud. Ripassiamo da Semur en Ausoix poi per la D970
e poi la N81 ancora verso sud. Passiamo Arnay , poi sosta
pranzo in un’area pic-nic lungo la strada. Arriviamo
sulla circonvallazione di Autun e quindi per la D994 ancora
verso sud. Passiamo Digoin e per la D982 arriviamo a Marcigny
dove deviamo per andare a vedere Semur en Brionnais (censito).
Bello e imponente il donjon e soprattutto bellissima la
chiesa parrocchiale romanica abbinata al monastero. Ritorniamo
a Marcignye riprendiamo la D982 fino a Roane che oltrepassiamo
con la veloce circonvallazione a quattro corsie gratuita
verso Feure e poi St.Etienne. La circonvallazione ci porta
a St.Victor s/r Loire per arrivare al PS segnalato dal Portolano.
P a St.VICTOR S/R LOIRE, parcheggio
misto al porticciolo sulla Loira che si raggiunge dopo 3
km dal paese. Asfalto, illuminato, gratuito, ombreggiato.
Siamo in 6 camper. Serata nuvolosa ma senza pioggia. Temp.
esterna 21°. Tutto tranquillo.
Km. 324
17 dom –
Stamani cielo coperto e pioviggina. Alle 8,30 la temperatura
è di 18°. Operazioni igieniche e poi scarico
delle acque al pozzetto per camper. Mettiamo in moto e rifacciamo
3 km stavolta in salita per andare a vedere il borgo di
St.Victor. Non piove più ed il sole fa capolino riscaldando
l’aria. Nel piccolo borgo ha sede un minuscolo museo
proprio nel mastio del castello. L’impiegato parla
anche l’italiano, quindi ci spiega le fasi della costruzione
della diga che sbarra la Loira formando il grande lago in
basso dove eravamo parcheggiati al porticciolo. Illustra
il paese come era prima, attraverso foto e documenti che
mettono in evidenza gli edifici che ormai rimangono sotto
il livello dell’acqua (come Vagli in Garfagnana).
La visita è gratuita nei giorni di festa. Bella anche
la piccola chiesa romanica circondata dalle poche case in
pietra a vista, pulite e ricche di fiori.
Riprendiamo strada per fermarci dopo 6 km
a Firminy, per vedere il “Site de le Coubusier”
dove sono raggruppati la Eglise, l’Unite d’Abitazion
e la Maison de la Coulture del grande architetto. Arriviamo
alla zona dello stadio, parcheggiamo e passiamo due ore
ad ammirare questi edifici moderni spettacolari. Pranzo
vicino alla chiesa poi per la N82 passiamo Annonay e quindi
ci immettiamo sulla N7 verso sud fino a Tournon, dove deviamo
a sx per la D532. Passiamo il grosso centro di Romans s/r
Isere e per la D52 arriviamo dopo una quindicina di km,
tra belle colline, a St.Antoine l’Abbay, che si presenta
alto sul colle con l’imponente facciata della cattedrale
illuminata dalla luce dorata del tramonto.
|
|
Firminy, il “Site
de le Coubusier”, l’Eglise e Unite d’Abitazion |
Parcheggio nella parte alta del paese, vicinissimo
al centro. Visita serale al borgo sapientemente illuminato
con luci tenue e soffuse, poi cena, sono le 21 ed è
ancora abbastanza chiaro, quindi a nanna.
P a St ANTOINE L’ABBAY, a nord-est
di Valence. Park nella parte alta del borgo, fondo erboso,
molto comodo e silenzioso, a 100 metri dal centro. Non illuminato,
gratuito; siamo in tre camper. Buona la giornata con sole
e caldo ma non troppo 22°. Di sera scende a 21°
alle ore 21.
Km. 167
18 lun –
Temperatura mattutina alle ore 8 è di 14°. Tutto
il giorno fermi a riposo godendoci il paesaggio con piccole
passeggiate per il paese e frequenti pennichelle . Temperatura
serale 21°. Tempo bellissimo tutto il giorno.
P a St.ANTOINE L’ABBAY
Km.000
19 mar –
Alle ore 9,30 la temperatura è di 21°. Cielo
un poco lattiginoso ma con apertura di sole.
Bouligneux le chateau
Promette bene. Partiamo dal parcheggio e ci
fermiamo a Romans s/r Isere al SUPER U per fare spesa grande.
Pranzo alle 14,30 nel park del supermercato, a base di paella
fresca fresca e vino locale, poi verso sud per la D538 fino
a Crest e poi ancora per la D538 tra bei paesaggi ci fermiamo
a Saou, piccolo villaggio all’inizio di una gola scavata
dal fiume, con imponenti formazioni rocciose che dominano
anche il paese. Un improvviso acquazzone ci costringe a
riparare sotto il tendone di un bar. Tuoni lampi fulmini
e saette, il tutto nell’arco di 10 minuti, poi di
nuovo il sole. Torniamo al park visitors, bello su suolo
erboso tra alberi di pero.
Il temporale ha abbattuto numerose frutti
a terra, e noi come altri turisti che hanno parcheggiato
nel prato, raccogliamo tranquillamente. Riprendiamo verso
sud con la D538 che vicino a Bordeaux (non quello sull’Atlantico)
cambia numero e diventa D70. Bello il Defilé de Trent
Pas (gole lungo il Rubion) verso Nyons. Il park con AA segnalato
dal portolano presso questa cittadina è occupato
interamente da nomadi. Sono già le 20 passate e dirigiamo
su Mirabel Aux Bonnies (7 km a sud sulla D538) dove è
segnalata un’altra AA. Quando arriviamo è rimasta
un’unica piazzola libera (rigidamente picchettata)
dove ci sistemiamo per la notte.
P a MIRABEL AUX BONNIES, 7 km a sud
di Nyons. Bel parcheggio, ma senza acqua ne scarico, fondo
erboso con un grande albero in mezzo all’area sotto
il quale è assolutamente vietato parcheggiare. Gratuito,
non illuminato, tranquillo, a lato della D538 prima del
paese provenendo da Nyons. Giornata discreta a parte il
rapido temporale. Temp.sui 21°. La sera 20°. Siamo
in 10 camper, quanti ne contiene l’area.
Km. 171
20 mer – Durante
la notte ha fatto un altro temporale con tuoni e fulmini
ma con poca acqua. Ora alle 8,30 c’è il sole
e la temperatura è di 17°. Prendiamo verso Nyons
e poi verso est con la D94 che percorre un tratto magnifico
specialmente per le Gorges des St. May. Andiamo a visitare
questo paesino “perché”, significa arroccato,
sullo sperone calcareo che domina il fiume Eygues. Non ci
sono negozi a parte un bar, il pane viene portato con un
furgoncino dal panaio ambulante tutte le mattine. Il minuscolo
cimitero è nel punto più alto e panoramico
dello sperone. In alto volteggiano le aquile e grifoni che
qui fanno il nido negli anfratti della roccia del canyon.
Dopo la breve passeggiata (è consigliabile
lasciare il camper sulla nazionale) in paese ripartiamo
per sostare nell’area pic-nic per il pranzo. Una quindicina
di grifoni dal collo nudo volteggia nell’aria sopra
di noi a bassa quota. Siamo alle porte di Remuzat che come
paesino è assai anonimo ad eccezione della posizione
che occupa nella gola del fiume e dei numerosi nidi di questi
grossi rapaci. Riprendiamo la D94 che dopo Remuzat diventa
la D994, ma continua ad attraversare bei paesaggi. A Serres
deviamo verso sud per la N75 attraversando Laragne-Monteglin
fino a Sisteron, grande paesone dominato da una imponente
fortezza visibile anche da lontano. Il park sotto la fortezza
è troppo frequentato e rumoroso, decidiamo di andare
a Valonne per dormire, è distante 10 km verso sud
sulla sponda della Durance, ma il park segnalato all’area
pic-nic non è usabile per la sbarra a due metri.
Proviamo a l’Escale, ma è troppo piccolo come
paese e i parcheggi troppo angusti.
Attraversiamo la Durance e finalmente troviamo
un ampio parcheggio sotto il castello di Chateau Arnoux.
Ci sono altri quattro camper ; è un po’ rumoroso
perché a lato della N85 percorsa anche da camion,
ma ci accontentiamo. Cena e poi un giro in paese. C’è
un altro parcheggio buono più defilato, vicino al
complesso scolare, segnalato dal portolano, sicuramente
più silenzioso, ma con alcuni problemi di ingresso
alla piazzetta. Carine le strade a saliscendi e i giochi
di luci che illuminano il castello cambiando colore ad intermittenza
e dando all’edificio tonalità diverse, giallo,
rosso, blù, viola. Alle 23 andiamo a letto. La temperatura
è di 23° e il tempo è stato bello tutto
il giorno.
P a CHATEAU ARNOUX, nel park del castello,
fondo asfaltato a lato della N85, molto ampio, vi sostano
anche alcuni camion. Wc pubblico , ma l’acqua è
impossibile prenderla dal lavandino. Illuminato, gratuito
e tranquillo perché ad una certa ora il traffico
cessa quasi del tutto.
Km. 131
21 gio –
Alle 8,30 la temperatura è di 18°, il tempo è
bello e la notte è stata molto tranquilla. Dopo le
operazioni mattutine ci spostiamo a Malijai, poco a sud
sulla riva sx della Durance per vedere la villa-castello
dove Napoleone trascorse il giorno e la notte tra il 4 e
il 5 marzo 1815. visita solo dall’esterno perché
adesso e l’Hotel de Ville del paese. Ci spostiamo
ancora verso sud fino a Les Mees, fermandoci nel parcheggio
sotto l’interessante formazione rocciosa denominata
“Rochers des Mees”. E’ una formazione
colonnaria multipla di roccia sedimentaria composta da breccia
e terra in forme coniche simile, all’aspetto, alle
piramidi di terra del Trentino, ma cento volte più
grandi.
Otto di esse si sviluppa il paese. Il park
dove siamo è dotato di tavoli da pic-nic, ombreggiato
e pulito. C’è anche un piccolo edificio dell’ufficio
turistico per le informazioni su come e quando visitare
questo sito. Pranziamo all’ombra degli alberi insieme
a tanti altri turisti. Dopo un poco di siesta riprendiamo
strada per andare a vedere il Monastero di Ganagobie, pochi
km a sud di Chateau Arnoux. Bella salita di 4 km con strada
stretta e tutta curve. Il monastero è precluso ai
forestieri però la chiesa è visitabile. In
stile romanico è dotata di un importante portale
d’ingresso ricco di sculture a carattere religioso
e fregi geometrici. Il colore ocra della pietra con cui
e costruita la chiesa è esaltato dai raggi solari
del tardo pomeriggio.
E’ costruita su un dirupo sulla Durance
dal quale si ammira lo svolgersi sinuoso del fiume in fase
senile, punteggiato dai paesi che ne sfruttano l’orografia.
La vista spazia fino quasi al mediterraneo e dalla parte
opposta fino al Mont Ventoux. Discendiamo con la dovuta
cautela la strada fatta prima e ci spostiamo a vedere il
piccolo villaggio di Lours, classificato tra i “villages
de caractere”, ci accoglie un bel parcheggio nuovo
nuovo dove sostano già due camper. Visitiamo il villaggio
“perché”(arroccato) molto ben tenuto,
con il castello privato in cima al paese, poi passeggiata
fino alla cappella di Notre Dame de la Vie, poco lontana
fuori dal nucleo abitato, e quindi rientro al camper. Apriamo
il tendalino (anche gli altri ce l’hanno aperto) e
ceniamo fuori con la vallata sotto i nostri occhi fino al
calare del sole.
P a LOURS pochi km a sud di Chateau
Arnoux, su una deviazione a dx dalla N96. park ideale a
100 metri prima del paese. Su asfalto colorato, alberelli
a intervalli regolari, acqua a pulsante e wc pubblici. Gratuito
e illuminato. E’ stato bellissimo tutto il giorno
con temperatura massima sui 27°. In serata alle 20,30
sono 24°.
Km . 40
22 ven – La
temperatura minima notturna è stata di 20°. Dopo
le operazioni di scarico e carico acqua partiamo per visitare
Manosque, poco più a sud sulla N96. Visita alla cittadina,
dotata di molti parcheggi, ma quasi tutti pieni e poco adatti
a mezzi ingombranti. Troviamo posto quando ormai le speranze
erano perse. Cittadina tipica provenzale, di una certa grandezza;
quasi tutte le piazze sono occupate dai tavoli delle numerose
brassseri che vi si affacciano, ombreggiate dai grossi platani
e dai multicolori ombrelloni. Vita movimentata in tutte
le strade e un’infinità di negozietti che espongono
anche sulla via i prodotti regionali: ovunque nell’aria
il profumo della lavanda che si raccoglie in questi giorni.
C’è una bella porta pedonale
che dà accesso al centro storico, le due chiese principali
sono adibite, oltre al culto anche ad esposizione di opere
di artisti contemporanei: molto interessante ed originale
l’iniziativa. Per evitare il rischio di rimanere imbottigliati
nel parcheggio auto decidiamo di spostarci e prendendo la
D907 verso Pierrevert troviamo un parcheggio ombreggiato
dai gelsi per pranzare. Dopo ripartiamo per fermarci 12
km a ovest a Montfuron sulla D907 per vedere il vecchio
mulino a vento, in alto sulla collina, il villaggio è
poco sotto raccolto in poche case; nell’intorno vi
sono antichi resti di castello ormai adeguati a terra descritti
da una tavola di orientazione. Bel panorama sui monte Lure
e della Durance. Riprendiamo la D907 e poi la D1400 fino
a Mane per visitare il maestoso convento di Notre Dame de
Salagon. Ingresso a 6€/persona che comprende la visita
con auricolare in italiano e foglietto illustrativo; museo
etnografico che spiega le fasi di lavorazione della lavanda,
giardino delle erbe aromatiche e chiesa romanica con i suoi
affreschi.
Proseguiamo per Forcalquer; bella cittadina
con centro storico pedonale, troviamo park presso il convento
Cordeliers, segnalato in loco, per ora deserto, vicinissimo
al centro (quello segnalato dal portolano è nei pressi
del camping, ma a lato di una strada di scorrimento e quindi
troppo rumoroso). Visita al centro storico dove si svolge
anche il mercato del venerdì, percorriamo le antiche
stradine lastricate in salita e discesa ammirando i numerosi
negozietti di artigianato. Arriviamo fino alla sommità
del colle dove si trova la grande torre quadrangolare ed
ancora più su dove c’è una pregevole
cappella poligonale dalla quale si ammira il paesaggio a
360 gradi. Scendiamo l’antico viottolo, ripassiamo
dal mercatino dell’artigianato, acquistiamo alcune
cosette e poi al camper a preparare la cena. Troviamo vicino
a noi altri sei camper, tutti italiani, che nemmeno salutano.
Il tempo è stato bello tutto il giorno.
P a FORCALQUER nel pak Le Cordeliers,
all’inizio del paese arrivando da est per la D4100
o D12. accesso al paese tramite sentiero pedonale di poche
centinaia di metri. Fondo ghiaioso, gratuito, non illuminato,
no acqua e wc. Temperatura alle ore 20 di 27°.
Km. 71
23 sab – Notte
tranquilla e fresca, è scattato l’allarme senza
motivo apparente. Temperatura stamani è di 19°
alle ore 9. facciamo tutta strada fino a Lucca fermandoci
solo per pranzare. Arriviamo nel primo pomeriggio, questa
sera è il 20esimo compleanno di nostro figlio Gulli
che è rimasto a casa.
Km. 602
Totale km 3894