FRANCIA 2010
(Linguadoca – Midi Pirenei – Aquitania - Provenza)
(testo e foto di Maurizio
Moroni e Stefania Dantini)
Equipaggio:
Maurizio - 63 anni, prima guida, addetto ai lavaggi (panni,
piatti), alle foto ed estensore di questo diario);
Stefania - 58 anni, seconda guida, addetta alla cucina,
alla gestione economica ed alle tecnologie (PC, navigatore,
appunti di viaggio, ...)
Autocaravan: Aiesistem Project 100
Periodo: 3 – 26 luglio
Per la preparazione del viaggio ci
si siamo avvalsi:
• del diario di viaggio: Carcassonne, Pirenei, Costa
Atlantica, Perigord (2008) di Fabio Bertin;
• del diario di viaggio: Francia sud ovest (2007)
di Claudio Perina;
• degli itinerari pubblicati su PleinAir n°408;
n°362; n°370; n°418;
• dell'itinerario pubblicato su: Vacanze in camper
in Europa -Il Midi Atlantico (TCI/PleinAir);
• dell'itinerario pubblicato su: Bell'Europa n°
206 – strade d'Europa: Pirenei coast to coast;
• della Guida Verde Michelin: Francia;
• Guida d'Europa: Francia Sud del TCI
• della Guida Routard: Paesi Baschi (Spagna e Francia)
• dell'elenco delle AA scaricato dal sito www.campereavventure.it
(ineguagliabile per andare in Francia e penisola iberica);
• della guida alle AA consultabile su www.camperonline.it.
Sabato 3 luglio - prima giornata
di trasferimento: Roma - San Bartolomeo a Mare
All'atto della partenza constatiamo problemi al Viasat:
corsa dall'installatore, sostituzione con centralina e software
nuovi (assai migliore) e partenza alle 12. La rotta è
quella ampiamente collaudata in altri precedenti viaggi:
autostrada da Roma a Civitavecchia, poi l'Aurelia fino Rosignano
Solvay, dove prendiamo l'autostrada Livorno–Genova-Ventimiglia
fino a San Bartolomeo a Mare. Pernottamento (8 €) nell'
AA di San Bartolomeo a Mare (indicata – accanto alla
bocciofila). Km 617
Domenica 4 luglio - seconda giornata
di trasferimento: San Bartolomeo a Mare - Mèze
Contiamo di raggiungere i Pirenei in giornata, così
da cominciare l'itinerario di questo viaggio. É una
tappa di trasferimento ma la Provenza, seppur a noi arcinota,
affascina sempre. Inoltre sia io che Stefania siamo golosi
di ostriche e, pertanto, facciamo una deviazione per Bouzigues
dove però è quasi impossibile parcheggiare
un camper (lungostagno stretto ed alberi bassi).
Alla fine troviamo un parcheggio nella zona dei ristoranti
unicamente perché c’è stato un temporale
poco prima (noi lo abbiamo preso a Montpellier) ed è
abbastanza presto per cui ci sono ancora posti liberi (e
il nostro camper è basso), ma nella zona dei chioschi
dove vendono le ostriche non c'è possibilità
di parcheggio e decidiamo di andare a prenderle (rientrando
sulla nazionale) al solito posto (Midi Coquillages) a Mèze
(come facciamo sempre quando andiamo nella Francia del sud
e in Spagna) dove, lungo la strada, ci sono molti chioschi
che vendono ottime ostriche e frutti di mare in genere oltre
ad avere piccoli locali con tavoli per la degustazione.
Comperiamo 12 ostriche delle migliori (4,80 € compresa
l’apertura + una bottiglia di ottimo Muscat Sec a
4,80 €). Evitiamo di passare per Sete, cittadina balneare
già ampiamente vista in altre vacanze; sennonché,
pochi giorni dopo leggeremo sulla Guida del TCI che è
stato aperto l'Espace Brassens.
Dispiaciuti, decidiamo di modificare il percorso del ritorno
e ripassare per Sete visto che Brassens è uno dei
nostri poeti preferiti (definirlo cantautore, per lui come
per De Andrè, Tenco, Guccini e Dylan, è estremamente
riduttivo).
Raggiungiamo Prades dove sappiamo esserci un campeggio municipale
(già utilizzato per un precedente viaggio in Spagna)
dove arriviamo alle 20.30. Le ostriche ed il Muscat sono
talmente buone da costituire una deliziosa cena nonostante
siano stati abbinati ad un banale risotto alla pescatora
(di quelli liofilizzati).
Percorso: da San Bartolomeo a Ventimiglia
(Autostrada), poi continuiamo su autostrada francese per
superare la Costa Azzurra fino a Frejus dove conviene prendere
la nazionale (N7) con direzione Aix-en-Provence (consigliabile,
le autostrade francesi sono care, ma farsi questo tratto
passando per Nizza e Cannes significa impiegarci una giornata).
Si prosegue passando per Le Muy e poco dopo Porceux si gira
a sinistra sulla D6 per Trets, che dopo un primo tratto
in cui è un po’ stretta, è comunque
una strada buona. Si supera Gardanne e si prosegue verso
Marsiglia prendendo la A7 per Fos-Martigues, si prende poi
la A55 e si continua seguendo le indicazioni per Fos-Montpellier
(no pagamento).
Dopo Martigues seguire le indicazioni per Fos sulla N568.
A questo punto, dovendo traversare il Rodano, le strade
possibili sono due: o si utilizza il traghetto a Port St.
Louis e si arriva a Salin de Giraud traversando poi la Camargue
verso Aigues Mortes, oppure (come abbiamo fatto noi) si
prosegue verso St. Martin de Crau ed Arles, dove si supera
il Rodano e poi si seguono le indicazioni per Saintes Maries
de la mer (D570). Qualche km prima di Saintes Maries si
gira a dx per Aigues Mortes (D38c), dove si segue l’indicazione
Montpellier (D62) arrivando fino a Palavas les Flots (ampio
parcheggio per camper lungo il canale).
Proseguire per Sete se si vuole passare lungo la lingua
di terra tra il mare e lo stagno di coltivazione delle ostriche
(zona balneare che di domenica sarà trafficatissima)
oppure si prosegue per la circonvallazione di Montpellier,
da cui si prende la N113. Si prosegue sulla N113+N9 per
Beziers e sempre con la N9 si raggiunge Perpignan (passando
per Narbonne). A Perpignan, lungo la circonvallazione bivio
per Andorra (N116). Poi si prende per Prades. Km 667.
Lunedì 5 luglio - St. Michel de Cuxa - Mont
Louis - Montsegur
É una splendida giornata di sole e fa caldo. Dopo
spesa e pieno di gasolio a Prades (grande Super U + centro
commerciale con McDonalds) raggiungiamo l'Abbazia di St
Michel de Cuxa. Il monumento, del X° secolo, è
interessante anche se in parte ricostruito; c'è un
ampio parcheggio e la visita (guidata 10 €, in francese,
non ci ricordiamo se è prevista in altre lingue -
chiusura dalle 13 alle 14).
Tornati a Prades proseguiamo per la città fortificata
di Villefranche en Conflent; visitiamo la cittadina, che
dovrebbe essere graziosa (ma è tutta un bazar) e
acquistiamo l'attrezzatura necessaria per fare la crema
catalana (ciotole di coccio e ferro da arroventare per la
crosta di zucchero superficiale).
Vediamo passare un piccolo treno giallo che effettua un
percorso panoramico sui Pirenei (Le Train Jaune –
vedi sito della SCNF dei treni turistici di Francia
(http://www.trains- ouristiques.sncf.com/index2.asp) , ma
non rientra tra le nostre mete. Visitiamo Mont Louis (parcheggio
sotto le mura - attenzione: è immediatamente a dx
e non si vede - prima mezz’ora gratis, 1 €/h
fino ad un massimo di 4€ - all’interno comodo
CS).
La cittadina non è niente di particolare,
a parte l'originale forno solare (visita 10 €). Forse
erano interessanti le fortificazioni militari (raro esempio
di zona militare attiva visitabile) ma chiudeva alle 16.
Passiamo per Ax-les-Thermes (graziosa cittadina termale)
e Tarascon s/Ariege, facendo una piccola deviazione per
vedere dove sono le grotte di Niaux (note per gli splendidi
dipinti preistorici) che abbiamo prenotato per telefono.
Purtroppo constatiamo che la strada, che termina alle grotte,
è molto stretta e c'è un piccolo parcheggio
prima del cancello che chiude la strada (le grotte sono
ormai chiuse); altro non vediamo perché dopo il cancello
c’è ancora strada per arrivare all’ingresso
della grotta. Decidiamo quindi di saltare la visita perché
la strada stretta ci preoccupa, specie nel caso di incrocio
di due mezzi grandi (come due camper).
Arriviamo allo Chateu de Montsegur che è ormai quasi
sera. Sul colle all’inizio della salita al castello
c'è un ampio parcheggio ma è difficilmente
utilizzabile per la sosta notturna a causa della pendenza
ed è deserto, pertanto ci rechiamo al parcheggio
autorizzato per sosta camper situato subito dopo il villaggio.
Accanto al parcheggio per camper (gratuito) c'è un
prato con zona tende e servizi igienici con docce calde,
per usufruire delle quali occorre munirsi di apposito gettone
(un cartello avvisa che la sosta nell'area tende costa 4
€ comprensive di gettone per doccia specificando dove
reperire tale gettone); sempre nella zona tende c'è
un fontanile con getto di acqua freschissima.
Percorso: da Prades a St Michel de Cuxa. Si
torna a Prades e si riprende la N116 direzione Andorra.
Dopo ca. 5 km si incontra Villefranche en Conflent, poi
Mont Louis. Si prosegue, passando per Font Romeu (D10f poi
D618 per Tolosa). Ad Ur si gira a dx per la N20, si imbocca
il Tunnel de Puymorens (12,20€ - in alternativa strada
con tornanti). Si arriva ad Ax-les-Thermes (graziosa cittadina
termale), poi Tarascon s/Ariege. A Tarascon si prende a
dx per Foix dopo pochi km a dx per Lavelanet (D117) e poi
seguire le indicazioni per Chateu de Montsegur. Km 186
Martedì 6 luglio - Montsegur
– Mirepoix – Laboiche – St. Liziers
Alle 8.30 risaliamo dal villaggio al parcheggio dello Chateu
de Montsegur (che è nascosto dalle nuvole). La salita
al castello (9 € compreso l'ingresso al museo che si
trova in paese) è ripida e il percorso sicuro ma
accidentato
|
La chiesetta rupestre di Vals |
(occorrono buone scarpe da ginnastica, meglio
da trekking). Purtroppo siamo in mezzo alle nuvole e il
panorama si intravede appena. Del castello, un vero nido
d'aquila arroccato su uno sperone roccioso, rimangono solo
le mura perimetrali. Quassù si è consumata
una delle tante tragedie che hanno contraddistinto l'eresia
catara.
Ridiscesi, ripartiamo alla volta di Mirepoix (nel frattempo
è tornato il bel tempo e il caldo). Mirepoix è
una bella cittadina con graziosa piazza medievale con i
portici in legno. Proseguiamo per la Riviera sotterranea
di Laboiche ma prima facciamo una piccola deviazione (8
km andata e ritorno) per Vals; il luogo merita per la piccola
e bella chiesa rupestre (seguire indicazioni).
Alla Riviera sotterranea di Laboiche ampio parcheggio sotto
gli alberi (in alcuni diari e articoli indicato per pernottamento
in realtà chiude alla fine dell’ultima visita
prevista per le 17 ca.). La visita (€ 17.80 + 5 mancia)
dura circa 1 ora, in barche di alluminio mosse a mano dalla
guida lungo cavi d’acciaio ancorati sulle pareti della
grotta.
La guida/barcaiolo è prodiga di spiegazioni, ma in
francese! Puntiamo su St. Girons/ St. Liziers (sono attaccate,
in pratica la prima è la parte moderna della seconda
rimasta con l'impianto medievale).
C’è, a St. Liziers, un parcheggio alberato,
nel centro della cittadina, in Vigne de l'Evenchè,
a ridosso delle mura della cattedrale, in molti diari indicato
per pernottare; alcuni lo sconsigliano altri no; non è
un AA, ma c’è una fontanella e in cima alle
scale dove c’è la strada che porta al centro
ci sono i bagni pubblici. Comunque lo giudichiamo troppo
centrale e ci dirigiamo verso il campeggio di Audinac (17.5€)
Percorso: dal villaggio al parcheggio
dello Chateu de Montsegur. Si riparte verso Mirepoix D9-D117
direzione Perpignan. A Lavelanet prendere al D 625 verso
Mirepoix dove c’è un CS ben indicato ( si vede
dalla D119 per Foix). Si prende la D119 dir. Foix. Piccola
deviazione (8 km andata e ritorno) per Vals – dalla
carta sembrerebbe possibile proseguire dopo Vals e sbucare
più avanti sulla strada per Foix ma abbiamo trovato
le indicazioni di strada chiusa. Più avanti D12 a
sinistra bretella per imboccare la N20 per andare alla Riviera
sotterranea di Laboiche. Uscire per Foix (1^ uscita attenzione
non ci sono indicazioni) poi alla rotonda cominciano le
indicazioni (D919 e D231). Ritorniamo a Foix dove prendiamo
la D117 per St Girons/ St Liziers, poi per il campeggio
di Audinac. Km percorsi 144
Mercoledì 7 luglio - Mas d'Azil
– St. Liziers - St. Bertrand-de-Comminges - Bagnères
de Luchon
|
La Cattedrale di Sainte Marie |
Usciamo (con comodo, sono le 11 e fa caldo)
dal campeggio e ritorniamo indietro verso Foix per vedere
Le Mas d’Azil, una immensa grotta che si attraversa
in auto.
Era di strada ieri sera ma era tardi.
All’ingresso della grotta, parcheggio con indicazioni.
L'altezza al centro della grotta è 4,2 m e ai lati
3 m, attenzione con il camper se alto.
Si può parcheggiare e percorrere a piedi la cavità
lungo il marciapiede della strada.
A metà della cavità, c’è l’ingresso
alle grotte (visita che saltiamo). Sulla strada da notare
la chiesa di Raynaude con una via crucis di cappelle in
pietra lungo un declivio.
Tornati a St. Liziers parcheggiamo nel parcheggio già
citato.
Il paese si fa notare per l’assenza quasi totale di
negozi (ne abbiamo contati 2: uno di ceramiche ed un parrucchiere
unisex + 2 bar); è mantenuto l’impianto medievale
e la visita è piacevole anche se la cittadina non
presenta monumenti significativi.
Ci dirigiamo verso St. Bertrand-de-Comminges. Alla base
della collina dove sorge la cattedrale c’è
un grande parcheggio mentre, sulla strada che sale, ci sono
delle sbarre (alzate) che fanno ipotizzare una chiusura
strategica all’accesso (forse nei periodi di maggior
afflusso).
Noi saliamo per la strada che porta verso il centro che
va restringendosi sempre più, fino ad arrivare ad
uno slargo con parcheggio anche per bus. Non sappiamo se
in periodo di maggior afflusso turistico è possibile
o consigliabile salire.
La Cattedrale di Sainte-Marie (visita 8 €), romanico-gotica,
è imponente, austera e massiccia; si erge altissima
sul grazioso piccolo paese che ha conservato il suo impianto
medievale, con case a graticcio e viuzze romantiche.
Usciti da St. Bertrand, tornando indietro, dopo una piccola
deviazione sulla destra, troviamo St. Just, graziosa chiesa
romanica costruita riutilizzando materiale della preesistente
città romana (5 €).
Per la notte ci dirigiamo verso Bagnères de Luchon
dove c'è una AA in Rue Jean Mermoz (indicata - parchimetro
a moneta - CS tipo Eurorelais 2€/12h - 4€/24h
con acqua ed elettricità a gettone reperibile c/o
un indirizzo che ci dicono essere al centro quindi ormai
chiuso; scarico libero ma molto addossato alla colonnina
dell’acqua).
Percorso: Usciamo dal campeggio e ritorniamo
sulla D117 indietro verso Foix per Le Mas d’Azil (a
sinistra sulla D 119). Si torna a St.Liziers passando dentro
St. Girons. Uscendo da St. Liziers scendiamo verso St. Girons
e poi riprendiamo la nazionale. Si arriva a St. Gaudens
evitando l’autostrada. A St Gaudens prendere la D8
e poi la N125 (indicazioni St. Bertrand de C.ges e Bagnères
de Luchon). Dopo St. Bertrand si torna indietro effettuando
una piccola deviazione sulla destra per St Just. Si prende
poi per Bagnères de Luchon. Qui troviamo subito le
indicazioni per l’AA di Rue Jean Mermoz.E’ molto
facile arrivare se si arriva da Moustajon dove noi eravamo
passati per andare all’Intermarchè che avevamo
trovato chiuso (h19). Si prosegue dritti per rue A. Prat
e ci si trova di fronte a Rue Jean Mermoz. Km percorsi 165
Giovedì 8 luglio -Pic du Midi
de Bigorre - Gavernie
Ci dirigiamo verso Arrau, passiamo il Col de Peyresourde,
poi puntiamo verso il lago d'Oo; è una bella giornata
di sole, ideale per un pic nic sul lago. Passando per St.
Lary Soulan notiamo una AA dietro lo stadio (seguire le
indicazioni “Stade Municipal” e poi l’indicazione
parcheggio per Camping Car).
Con la D929 si sale verso i laghi. La strada è stretta
tra rocce e torrente e, per di più, ci passa un autobus
di linea (consigliamo di salire solo se si è certi
della propria guida su questo tipo di strade, specie con
un mezzo di grosse dimensioni).
Lungo la strada notiamo segnalazioni di vari percorsi di
trekking; noi siamo arrivati all’ampio parcheggio
dove ne iniziano vari tra cui uno che porta al Lac d’Oule,
però siamo tornati indietro (la strada troppo stretta
rendeva veramente pesante e difficoltosa la guida).
Ci dirigiamo verso il Pic du Midi de Bigorre. Strada facendo
notiamo, a Vallèe de Campan, appena sotto il Col
d’Aspin, una bellissima area di sosta su prato con
a lato torrente (ideale per passeggiate nei boschi e pesca),
con elettricità e servizi (non sappiamo se e quanto
si paga perché eravamo solo di passaggio e non volevamo
arrivare tardi al Pic du Midi)
|
La Cattedrale di Sainte Marie |
Arriviamo a La Mongie dove c'è la stazione
della funivia per Pic du Midi de Bigorre. (Ampi parcheggi
- circa 2 ore per salire, fare il giro della piattaforma
e riscendere). Con due tratte di funivia (60 €) molto
ardite, si arriva a quasi 2900 m.
Fa molto caldo ed il sole picchia forte e, nonostante l'alta
quota, si sta in tenuta da mare (Maurizio, che, vista l'altitudine,
si era messo in jeans e camicia, si stava squagliando).
Il panorama è molto bello, bello anche il tratto
in funivia, la seconda, lunghissima, in una sola campata!
All'interno esposizioni di argomento astronomico.
Si riparte per il mitico Tourmalet (sul colle monumento
al ciclista), poi si scende per Gedre e Gavarnie. A 2 km
da Gavarnie ci coglie, improvvisa, una violenta grandinata
con chicchi di almeno 2-3 cm di diametro che ci sfonda il
cappellotto della presa d'aria del bagno e abbozza la parabola.
Arrivati a Gavarnie si sale all’AA che dista dal paese
circa 2 km). L'AA si trova lungo la strada/parcheggio che
parte dal paese e porta al Port de Boucharo: la prima zona,
in centro paese, è riservata alle auto (o ai camper
ma per la sola sosta diurna), dopo un paio di km c'è
la zona camper (5 €/24 ore – CS libero - si paga
all'addetta all'inizio del parcheggio, se si arriva dopo
circa le 19 si va direttamente alla zona camper, poi passa,
alle 9 del mattino, l'addetta per il pagamento).
Percorso: verso Arrau D618 Col de Peyresourde.Ad
Arrau x St Lary Soulan (D929) dir Tunnel Bielsa verso Spagna.
Con la D929 si sale verso i laghi. Si ripassa per Arrau
e si riprende la D918 verso il Col d’Aspin.
La Mongie –Stazione funivia per Pic du Midi de Bigorre.
Si riparte per il Tourmalet poi si scende per Gedre e Gavarnie.
Km percorsi 177
Venerdì 9 luglio - Gavarnie
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Le Cirque de Gavarnie |
Ci svegliamo con una leggera pioggia. Aspettiamo
a scendere alla zona parcheggio vicino al centro del paese
(si può sostare con lo stesso biglietto pagato per
il pernottamento ma non si può stare la notte). Conviene
scendere soprattutto in vista del ritorno che, dopo la camminata
al Cirque, sarebbe abbastanza stancante visto che è
tutta in salita.
Andando conviene approvvigionarsi al paese con dei panini
se si intende rimanere a mangiare su al Cirque. Un'ora per
arrivare all’Hotel de Cirque e un'altra fino alle
cascate (idem al ritorno).
Dall’hotel alla cascata percorso un po’ più
difficile con due “guadi” di ruscelli che scendono
dalla montagna e un pezzo con neve-ghiaccio.
Il percorso è comunque molto bello, il Cirque, con
le cascate, è imperdibile (portarsi k-way se ci si
vuole avvicinare alla cascata grande, la più alta
d'Europa). Pernottamento Nella stessa AA del giorno prima.
Sabato 10 luglio - Breche de Roland
Saliamo verso Port de Boucharo alle 7.30. Sono 12 km dall’AA.di
Gavarnie e, lungo la strada si incontra la stazione sciistica
di Gavarnie-Gedre dove vediamo qualche camper che, vista
l’ora, avrà sicuramente pernottato lì.
Solo dopo un paio di km da questo punto inizia il divieto
di pernottamento ai camper, che sarà ripetuto anche
al parcheggio del Port de Boucharo. Arrivati alle 8 circa,
a stento troviamo un parcheggio e iniziamo subito il percorso.
Dopo un primo tratto asfaltato e chiuso al traffico, inizia
il percorso vero e proprio. Questi i nostri tempi:
• Partenza dal parcheggio: h 8,45
• Arrivo a Port de Boucharo (tratto asfaltato): 9,20
• Arrivo al rifugio: 11,45
• Partenza dal rifugio: 13.00
• Arrivo a Port de Boucharo: 15,50
• Arrivo al parcheggio: 16,30
|
La Breche de Roland |
La salita, ma soprattutto la discesa sono
stati molto duri, soprattutto per via della parte (molto
lunga) percorsa sul ghiacciaio. Stefania è cascata
in un tratto esposto sul ghiacciaio ed è rimasta
ferma in una posizione fino a che non ci ha aiutato un ragazzo
(se si fosse mossa sarebbe rotolata fino alle rocce, con
grave rischio di infortunio).
Noi siamo abbastanza esperti di trekking (lo abbiamo fatto
per anni sulle Dolomiti), eravamo ben equipaggiati, solo
che non sapevamo di incontrare neve e, quindi, non avevamo
i ramponi, d'altronde nei diari su internet avevamo letto
di ghiaione non di ghiacciaio; anche sulle cartoline e depliant
la Breche era assolutamente priva di neve.
Morale: chiedere sempre all’Ufficio del Turismo le
condizioni del sentiero e, in caso di neve, attrezzarsi
con i ramponi (noleggiabili anche in paese).
Comunque valeva la pena, con stupendi panorami, soprattutto
la Breche e tutto il Cirque visto dal rifugio (si vede,
dall'alto, la grande cascata che, ieri, avevamo visto dal
basso). Al rifugio pranzo molto frugale (zuppa, frittata,
panini).
Siamo incappati in una splendida giornata di sole pertanto
faceva molto caldo (Maurizio, in calzoni corti, si è
ustionato le gambe con il micidiale riverbero del sole sulla
neve) ma occorre sempre portare con se k-way e felpa (in
montagna il tempo muta in fretta).
Si riparte alle 17 passate da poco e ci si ferma all’AA
per carico e scarico, poi si prosegue tornando indietro
e indirizzandoci a Cauterets, dove troviamo un ottima AA
anche con elettricità (tariffa unica 10 € al
giorno). Km percorsi 61
Domenica 11 luglio - Pont d’Espagne
Partiamo dall’AA di Cauterets verso Pont d’Espagne
molto presto, alle 7 (si poteva anche andare con autobus
con partenza nelle vicinanze della AA, ma preferiamo andare
col camper, non ci piace essere vincolati ad orari). Salendo,
alla fine dell’abitato, c’è un’altra
AA, più piccola, ma con le stesse caratteristiche
di quella in cui abbiamo pernottato noi. É una bella
giornata, l'ideale per fare trekking.
La strada è buona e ci sono ripetuti cartelli di
divieto di pernottamento camper. Lungo la strada molte cascate
impetuose. Il parcheggio di Pont d’Espagne è
enorme.
C’è una ampia zona riservata ai camper che,
a quell'ora, era vuota, ma anche al ritorno abbiamo constatato
che presentava ampi spazi vuoti; naturalmente non saprei
dire se è così anche in alta stagione. Pagamento
fino ad 1 h, da 1 a 6 h e fino a 12 h. Noi alla fine saremo
stati 8 ore e pagheremo 5,5 €. Si può pagare
alle casse automatiche anche con carta di credito o bancomat.
Grandi possibilità di passeggiate per tutti i gusti
e le possibilità. Noi siamo andati al Lac de Gaube
a piedi (1 h e 30') con un percorso tranquillo anche se,
ovviamente, in salita, ma ci si può andare in seggiovia.
Dopo un buon pranzo al ristorante del laghetto (trote all’estragone
+ trote alle mandorle + vino + crepes € 52), scendiamo
(1 h 10m) e ci dirigiamo verso St. Jean Pied de Port (decidiamo
di saltare il Col d’Aubisque visto che il tempo si
sta guastando e non promette niente di buono). Vicino Bielle
ci fermiamo a dormire in un camping vicino al Lac du Castet
(Camping L'Ayguelade, 16.2 €, grazioso, con accesso
al fiume dove si va in canoa, ...) con tv per vedere la
finale dei campionati del mondo (visto che tutte le reti
tv criptavano il segnale).
Percorso: dall’AA di Cauterets
verso Pont d’Espagne, terminate le escursioni ci dirigiamo
verso Lourdes, poi prendiamo la D937 verso Pau e poco prima
della città (poco dopo Le stelle-Bertharram), la
D 35 per dirigerci verso i paesi baschi. Si arriva a Louvie-Jouzon
dove si prende la D919 per St. Christau. Torniamo 5 km indietro
verso Lauruns e Bielle per la notte in camping. Km percorsi
97
Lunedì 12 luglio - St. Jean Pied de Port
Ripartiamo con calma, visto il tempo brutto e la nebbia
che nasconde qualsiasi panorama, verso St. Jean Pied de
Port.
Cittadina graziosa, meno "bazar" delle altre incontrate;
molti negozi di artigianato e locande per pellegrini del
Camino de Santiago (anche punto accoglienza). l'AA (5,50
€/notte) (CS gratuito) è al parcheggio Jai Alaj,
accanto ad una grande palestra e alla piccola arena dove,
tutti i lunedì si tiene la Course de Vaches Royale
(24 €), uno spettacolo incruento dove i "toreri"
devono evitare i tori o saltare sopra di essi.
Decidiamo di andare ad assistere allo spettacolo che è
stato piacevole, anche se la prassi finale, di chiamare
i bambini del pubblico a cimentarsi con un piccolo vitello
ci ha lasciati perplessi: è vero che non aveva corna,
ma gli zoccoli hanno fatto male (per fortuna in misura lieve)
a due bambini.
Percorso: dal campeggio percorriamo
la D920 per Oloron evitando la deviazione per St. Christau
(D918) visto il tempo brutto. Da Oloron ci dirigiamo a St.
Jean Pied de Port.Km percorsi 106
Martedì 13 luglio - Espelette - Col St. Ignace
- St. Jean de Luz - Biarritz
Lasciata St. Jean visitiamo Espelette, il paese del peperoncino,
dove acquistiamo, peperoncino e salse varie (parcheggio
per camper indicato, sulla nazionale prima dell’ingresso
al paese).
Passiamo per Ainhoa (parcheggio per camper, indicato, vietato
tra le 20 e le 8) e arriviamo al Col St. Ignace (comune
di Sare).
Un trenino a cremagliera, il Petit Train de La Rhune, porta,
tra bei panorami, in 35' su al colle (34 €). Consigliamo
di andare solo se si è certi che sopra sia limpido
perché l’unica attrazione è il panorama.
C'è difficoltà per parcheggiare se non si
arriva presto, visto che il parcheggio è molto piccolo
per la gran folla che frequenta il posto.
Noi abbiamo tentato nel parcheggio e abbiamo trovato posto
solo aspettando l'arrivo del treno e che andassero via le
macchine di quelli che ci stavano sopra. Uscendo abbiamo
visto un'altro parcheggio 200 m oltre (anch'esso pieno).
Sia nel parcheggio che sopra il colle possibilità
di ristoro. Scesi dal Col St. Ignace ci dirigiamo verso
St. Jean de Luz dove constatiamo difficoltà di parcheggio.
L’AA della Gare indicata in più parti è
piccolissima e già strapiena. Per visitare la cittadina
utilizziamo allora il park+navetta del Chantaco (gratuiti
- indicazioni arrivando da Ascain). Nel parcheggio non c'è
una area riservata ai camper (in quella per le auto ci sono
le sbarre a 2.10 m).
Ci accomodiamo, su suggerimento dell'addetta del parcheggio,
alla fine dell'area dei bus navetta. Arrivo navetta (orari
sul gabbiotto dell'addetta del parcheggio) al Liceo Ravel
appena dietro la stazione (dove c’è l’AA
della Gare).
Visitata la graziosa cittadina ripartiamo per Biarritz (non
è il caso di rimane a dormire nel parcheggio dove
c’è la navetta) diretti all’area della
Plage de la Milady, che però è strapiena e
non troviamo posto neanche nei campeggi circostanti che
o hanno chiuso alle 20 o, nonostante che siano carissimi
(45€/notte - molto per gli standard francesi) non accettano
pernottamenti per una sola notte.
Ci fermiamo nel parcheggio di un vivaio lungo la strada
(c’è già un altro camper ed un altro
arriverà sul tardi).
Percorso: Si riprende la D918 per Espelette
(spesso la stessa strada cambia numero forse per delle varianti
intervenute negli anni, diventando prevalentemente D932)
Il vecchio tracciato a volte è riconoscibile sulle
carte stradali a volte no). Passiamo per Ainhoa arrivando
al Col St. Ignace, poi St. Jean de Luz e Biarritz. Km percorsi
108
Mercoledì 14 luglio - Biarritz
- Duna di Pyla
|
Tra mare e pineta: la Duna
di Pyla |
Il tempo è coperto (come da previsioni)
ma la temperatura è gradevole (21°). Alle 7.30
siamo al centro di Biarritz (oggi è la festa nazionale
dei francesi e presumiamo che più tardi ci saranno
problemi di traffico e strade chiuse per parate e festeggiamenti)
e parcheggiamo vicino al Casinò.
Non c’è nessuno in giro tranne un esercito
di persone al lavoro per pulire e rimettere a posto tavoli
e ombrelloni (metal detector sulle spiagge, macchina lava
pavimenti con disinfettante sui marciapiedi della Grand
Plage).
Con questo tempo nuvoloso, l'aristocratico lungomare, con
le sue costruzioni eclettiche e la grande spiaggia, regno
dei surfisti, hanno un fascino particolare.
Nel piccolo parcheggio della Roccia della Vergine ci sono
due camper: hanno dormito lì?.
Ci sarebbe piaciuto visitarla un po' più a fondo,
ma il 14 luglio proprio non era il caso e poi le previsioni
danno bel tempo solo per giovedì e vogliamo utilizzare
la bella giornata per la Duna di Pyla.
Ci dirigiamo verso Bayonne ma evitiamo di visitarla di per
gli stessi motivi. Passiamo per Cap Breton e ci fermiamo
un poco per ammirare l'enorme spiaggia (regno dei surfisti)
e fare carico/scarico nella comoda AA proprio sul mare,
sotto la duna (Allèes des Ortolans - 10€/24h
compresa elettricità - CS gratuito) poi proseguiamo
per Pont de Pichelebe dove vari sentieri esplorano la Courant
d’Uchet (emissario) che esce dall’Etang di Leon
e che, a causa della duna, effettua un lungo percorso prima
di gettarsi nel mare (vari campeggi e aree di campeggio
natura lungo la strada).
Alla fine arriviamo alla duna di Pyla, dove ci fermiamo
al Campeggio Panorama (73.6 € per due notti), che ha
il pregio di essere direttamente confinante con la duna
ma già ad una certa altezza, quindi l’accesso
alla spiaggia non è molto impervio e si arriva facilmente
sulla duna (gli altri sono sotto la duna e hanno delle scale
molto ripide per arrivare sulla sommità ed è
anche più lungo il tragitto per il mare).
Percorso: Biarritz, aggiriamo Bayonne
e ci dirigiamo a Cap Breton. A La Benne imbocchiamo la D
652 verso Cap Breton. Da Cap Breton continuiamo costeggiando
l’Etang Noir e andiamo a riprendere la D652 e raggiungiamo
Molets-et-Maa dove una piccola deviazione per la D328 ci
porta al Pont de Pichelebe. Si rientra sulla D652 oltre
Leon. Arrivati a Mimizan, seguire strada dei laghi per Biscarrosse.
indi la Duna di Pyla. Km percorsi 184
Giovedì 15 luglio - Duna di
Pyla
|
Stefania a passeggio sulla
duna |
In campeggio. La mattina percorriamo la duna
verso il punto più alto. Da lì scendiamo verso
il mare per tornare lungo la spiaggia. Le foto non riescono
a rendere la magnificenza dello spettacolo offerto dalla
duna.
Pomeriggio di puro relax nella bella piscina del campeggio,
anche perché è una splendida giornata di sole.
Venerdì 16 luglio - Arcachon. - Cap Ferret
- Andernos Les Bains
Usciti dal camping, ci dirigiamo ad Arcachon. All’ingresso
del paese, delle indicazioni lilla segnalano un parcheggio
con navetta per il centro città (entrambi gratuiti).
La navetta passa ogni 15' e in breve arriviamo in centro
(Ufficio del Turismo e inizio zona pedonale).
Al molo Thiers prendiamo i biglietti per il tour in barca,
ma il battello parte dall’altro molo (dove c'è
un'altra biglietteria), che è a neanche 200 m, vicino
al Casinò. Abbiamo scelto la gita “Isola degli
uccelli” che dura 1 h e 45m (28 €) fa il giro
degli allevamenti di ostriche e porta quasi davanti alla
duna di Pyla.
Non è che sia gran ché e, col senno di poi,
forse era preferibile quella più lunga (2h45m) che,
almeno, portava proprio davanti alla duna; comunque ci sono
anche altri che fanno escursioni ai vivai ed i depliant
illustrativi si trovano ovunque. Al ritorno prendiamo la
vicina Rue Nelly Deganne dove ci sono numerosi villini liberty
della “Città d’Estate” (Ville d’Ete),
accontentandoci di osservarne alcuni della Ville d’Hiver
sola dalla comodissima navetta, che al ritorno fa questo
giro.
Continuiamo il giro del bacino (segnaliamo l’ampio
spazio ombreggiato vicino a Gujan-Mestras dov’è
il parco giochi "Le Coccinelle" (un po’
indentro rispetto alla costa), dove ci fermiamo a mangiare
(e come noi altri camper).
Facciamo il giro del bacino fino alla Pointe (Punta), indicazioni
“La Pointe-Panorama”, un po’ oltre il
faro di Cap Ferret, che purtroppo ha chiuso alle 19.30.
Alla punta bel panorama sulla duna e spiaggia sull’oceano.
Parcheggio non grande. Alle 19 il posto c’era, ma
probabilmente durante le ore di punta per il mare sarebbe
stato difficile trovare parcheggio. Lo stesso dicasi per
il faro dove il parcheggio proprio non c’è
(2 o 3 posti davanti al cancello). Occorre cercare nelle
vie limitrofe.
|
Villini liberty ad Arcachon |
Torniamo indietro e ci dirigiamo verso Andernos
Les Bains all’AA al Porto Ostricolo. Era nostra intenzione
gustarci una bella cena a base di ostriche in un ristorante
di cui avevamo letto ottime referenze su uno dei diari consultati
per la preparazione del viaggio, ma giunti al Porto Ostricolo
per posizionare il camper vediamo che proprio lì,
accanto all'AA, si tiene la Festa dell’Ostrica, gestita
dall’organizzazione degli ostricoltori del luogo (16-17-18
luglio).
Decidiamo di mangiare lì. Si cenava in lunghi tavoloni
sotto enormi gazebo (tipo festa dell'Unità o sagre
paesane) serviti da uno stuolo di giovani ragazzi e ragazze.
Menù scelto da noi: ostriche (6 a porzione) + cozze
alla marinara + patate fritte + torta di mele, il tutto
per due e una bottiglia di vino bianco Bordeaux Entre Deux
Mers = 29 €. Una cena ottima ad un prezzo ridicolo.
Passeggiata al centro (pedonale dal pomeriggio – ma
solo un enorme bazar) e ritorno all’AA dove arrivano
i suoni della banda che suona alla festa, ma a noi non danno
alcun fastidio per dormire visto che siamo alla seconda
bottiglia di Bordeaux della giornata (il primo era sempre
bianco, un Savignon) e bere…stanca.
AA pagabile solo con carta bancaria (a noi ha accettato
solo la Visa). Sosta 24 h € 7,50 + gettone per l’acqua
potendo scegliere per un carico da € 2,10 oppure €
4,20 a seconda della quantità necessaria. Scarico
libero molto comodo.
Percorso: Arcachon. poi il giro del
bacino fino alla punta ( indicazioni “La Pointe-Panorama”),
un po’ oltre il faro di Cap Ferret, .Torniamo indietro
a Andernos Les Bains Km percorsi 116
Sabato 17 luglio - Bordeaux - St.
Emilion
Verso Bordeaux per la nazionale. Il tempo è incerto
e fa caldo (partiamo alle 8.30 e la temperatura è
ca. 17° ma dopo sale rapidamente). Parcheggio ad Allèes
de Chartres (non è un AA, ma solo un parcheggio -
pagamento ad ore), comodo per visitare la città che
si gira in max 2 o 3 ore. Un po’ deludente non c’è
quasi nulla da vedere ed è anche un po’ sciatta
tranne in un paio di vie commerciali. Ripreso il camper
ci dirigiamo con la “rocade” (raccordo stradale)
verso St. Emilion. Punto sosta indicato all’ingresso
del paese: comodo e abbastanza ampio. Noi andiamo in campeggio
per esigenze di carica di un po’ di cose (PC, macchina
fotografica, ecc.). Il campeggio Domaine de La Barbanne
è abbastanza caro (36 €) ma veramente grazioso,
con piscina che però chiude alle 19 (qui c’è
ancora sole alto); volendo si possono acquistare alla reception
dei vini dei più vicini “Chateaux” a
prezzi di produttore. Km percorsi 124
Domenica 18 luglio - St. Emilion –
Beynac – Sarlat la Caneda
|
Chiesa monolitica di Saint
Emilion |
Visita di St. Emilion. Nel parcheggio per
camper, alle 8 del mattino ci sono 3 camper che sicuramente
hanno pernottato (e infatti ci è sembrato uno spazio
tranquillo).
La visita della interessante chiesa monolitica si effettua
solo guidata (13.40 €, in francese o inglese). Alla
Maison dei vini molte bottiglie dei vari produttori, ma
non si può degustare (tranne singole manifestazioni
organizzate dalla casa stessa): occorre già conoscere.
Alle 14.30 c’è la degustazione di uno Chateau,
ma noi andiamo via prima.
Lungo le vie molti negozi che vendono vino e offrono degustazioni.
Noi ne facciamo tre (di più proprio non si poteva
se si voleva tornare al camper con le proprie gambe), poi
decidiamo per un St. Emilion di solo Merlot (buono, 17 €).
Proseguiamo verso Castillon passando per altri 2 o 3 paesi
che possono vantare il nome St. Emilion, quindi Bergerac
e ci fermiamo a Beynac per visitare il Castello (15.50 €
- parcheggio Le Crouzet). Sarà che di castelli ne
abbiamo visti tanti in giro per l'Europa ma questo non era
un gran ché. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Sarlat
la Caneda.
L’AA si trova a Place Flanders Dunkerque 1940, all’inizio
del paese venendo da Montignac/Perigeaux.
Venendo dalla parte opposta bisogna girare intorno alla
cittadina (guidati dal navigatore, perché le indicazioni
non sono un gran ché). L’AA a pagamento (CB
5 € / 24 h) si trova accanto al muro del cimitero (CS:
scarico gratuito, acqua o elettricità 2€).
|
La Roque de St. Christophe |
Più avanti di 100m di fronte all’ingresso
del cimitero, altro parcheggio riservato ai camper gratuito
ma senza CS. N.B.: carico e scarico si possono fare alla
prima AA nella quale cui l’ingresso è gratuito
x 2 h (utile anche visitare la città).
Di fronte Boulangerie (croissant e pane freschi). Dalla
stradina accanto al secondo parcheggio per camper descritto
si scende in 5 minuti alla zona pedonale dove c’è
il borgo medievale, che corre lungo la sinistra della via
centrale (ed in parte sulla destra).
E’ intatto e affascinante anche se, purtroppo, è
un unico grande ristorante senza soluzione di continuità
(forse lo si gusta di più la mattina di giorno feriale).
É tardi e la Cattedrale è chiusa. Km percorsi
139
Lunedì 19 luglio - Lascaux II - Roque de St. Christophe
- Rocamadour
Ci dirigiamo a Montignac per la visita delle grotte di Lascaux
II che distano circa 2 km dalla cittadina (ma d'estate i
biglietti si fanno a Montignac, di fronte all’ufficio
del Turismo). Alle grotte c'è un parcheggio, lungo
la strada, per camper e bus. La visita merita veramente
(come ad Altamira, si tratta di una riproduzione, ma molto
realistica – portarsi una leggera felpa, la temperatura
all'interno e sui 12°). Tempo assolato, ma all’ombra
si sta bene e non c’è afa.
Alle grotte abbiamo fatto il biglietto cumulativo (25 €)
che valeva anche per Le Thot, struttura distante pochi km,
dove sono riproduzioni della parti di Lascaux che non sono
a Lascaux II, video di approfondimento e parco animali (indicato
specialmente per bambini). Deviamo per visitare la Roque
de St. Christophe (15 € - luglio e agosto 10/20).
La Roque è una lunga cavità della montagna,
prodotta dall'erosione del fiume e trasformata, prima in
villaggio troglodita poi in fortezza e, successivamente,
in insediamenti abitativi medievali.
Il parcheggio, se si proviene da Montignac è sulla
sinistra, se da Les Eyzer si costeggia la Roque ed è
dritto davanti al muso della macchina: alberato ombreggiato
ampi spazi per camper.
Visita interessante con alcune ricostruzioni di macchine
e attrezzi dell’epoca medievale. Puntiamo su Rocamadour
arrivando nella parte alta dove c'è Il parcheggio
dell’Hospitalet (sulla dx arrivando), uno spiazzo
tra due vie indicato in molti diari per pernottamento, ma
non ci piace: troppo vicino alla strada e con fondo molto
disconnesso. Vediamo vicino al suddetto parcheggio il cartello
del Relais du Campeur, dove pernottiamo.
Percorso: a Montignac per la visita
delle grotte di Lascaux. Dopo le grotte prendiamo la D 706
per la Valle del Vezere arrivando a Le Thot. Deviazione
per la Roque de St. Christophe. Si continua a scendere la
valle del Vezere verso Les Eyzies poi Sarlat, Souillac,
Rocamadour prendendola dalla N140 (si arriva dall’alto
al livello del castello). Km percorsi 151
Martedì 20 luglio - Rocamadour
– Padirac – Cahors – Cordes-sur-Ciel
|
Un vicolo di Cordes-sur-Ciel |
Per visitare la cittadina ci spostiamo al parcheggio del
Castello e constatiamo (sono le 9 del mattino) che molti
camper ci hanno pernottato (non ci sono divieti specifici),
infatti è senz'altro più appartato, ombreggiato
e in piano di quello dell’Hopitalet. Scendiamo la
bella via alberata che dal Castello porta al Santuario della
Vergine Nera e poi alla cittadina; volendo c'è una
funicolare che porta al Santuario (5 €) e un ascensore
(4 €) che dal Santuario porta alla cittadina (noi li
abbiamo utilizzati per il ritorno, che è, ovviamente,
in salita).
É presto, i negozi sono ancora in maggioranza chiusi
e la cittadina conserva ancora il suo fascino; ci gustiamo
Rocamadour senza folla.
In un piccolo negozio, vicino alla stazione dell'ascensore,
comperiamo ottime olive e formaggi di capra.
Usciti da Rocamadour passiamo ad Alvignac dove si fa notare
una bella AA (Eurorelais come CS) su prato con alberi.
Arriviamo alle Grotte di Padirac e parcheggiamo vicino al
negozio di degustazione e vendita dei vini di Cahors che
è sotto gli alberi. Inoltre i posti auto sono delimitati
da siepi (sembrano piazzole ideali per camper, anche se
non di grandissime dimensioni).
Mangiamo, quindi all’ombra. Proviamo due volte a prendere
i biglietti per le grotte (prima e dopo pranzo), ma la fila
è permanentemente lunghissima e buona parte sotto
ad un sole cocente, quindi desistiamo; peccato, perché
dalle guide sembravano interessanti (un po' sul tipo della
Riviera sotterranea di Laboiche, ma più grande).
Ci dirigiamo a Cahors dove, dopo aver penato un po’
per parcheggiare, vediamo il ponte Valentrè, poi
ci dirigiamo ad Albi, passando per Cordes-sur-Ciel dove
ci fermiamo nell’ampia e alberata AA (5 € / 24
h).
|
Saint-Cécile
ad Albi |
É tardo pomeriggio ma il sole è
ancora alto e ne approfittiamo per visitare la cittadina,
deliziosa nel suo impianto medievale. I negozi sono quasi
tutti chiusi e questo restituisce a Cordes un bel po' della
sua atmosfera. Km percorsi 188
Note: nell'AA, fondo in brecciolino
ed erba, vi è un CS con scarico gratuito e acqua
(per l'acqua occorrebbe moneta da 2€ ma dava l'idea
di essere fuori uso); ci sono inoltre varie colonnine (nuovissime)
per l’elettricità e per l'acqua che funzionano
a gettone, ma da nessuna parte è scritto dove reperire
i gettoni.
Alle 21 ca. passa l’addetto del comune che riscuote
5€ per la notte e ci da anche un gettone “pour
un petit plein d’eau”, ma il gettone è
utilizzabile anche per l’elettricità (a scelta).
Noi non l’abbiamo utilizzato per la luce ma per l'acqua,
quindi non sappiamo se è a durata o consumo e, in
entrambi i casi, quant’è o il tempo o il consumo
prelevabile, inoltre, purtroppo, non abbiamo avuto la prontezza
di riflessi di chiedere all'addetto dove si possono acquistare
tali gettoni, così da scriverlo in questo diario.
Mercoledì 21 luglio - Albi
- Mazamet
Partenza, dopo carico e scarico agevoli, da Cordes ed arrivo
ad Albi. Nel parcheggio (indicato) della Cattedrale di Sainte-Cécile
c’è un’area riservata ai camper (una
decina di posti) senza servizi, ma vicinissima al centro.
Visitiamo la cittadina, l'imponente cattedrale, (sembra
quasi una fortezza - 6 €), e, ad essa adiacente, nel
Palais de la Berbie, il Museè Toulouse Lautrec, con
moltissime opere del pittore nato ad Albi (18 €). Al
nostro ritorno al camper troviamo sul parabrezza un depliant
che ci avverte della presenza lì vicino di “docce
pubbliche” con relativi prezzi e con l’assicurazione
che ad ogni utilizzo le docce vengono disinfettate.
Ci dirigiamo a Tolosa e desistiamo dall’idea di visitarla
per problemi di parcheggio. La Città dello Spazio
è lontana dal centro e non ci va di sostarci per
la notte. I tentativi di parcheggiare lungo il Canal du
Midi vanno a vuoto ed il traffico intenso (sarà anche
l’ora pomeridiana) non ci aiuta.
Ci dirigiamo verso Beziers. Ci fermiamo a Mazamet nel parcheggio
Champs de la Ville indicato come punto sosta per camper.
Il Camping Municipal chiudeva alle 20 e non è stato
possibile accedervi. Le temperature complessivamente si
sono abbassate. Km percorsi 195
Giovedì 22 luglio - Sete
|
Il Canal du Midi |
Partiamo con tempo coperto. Nella notte ha
piovuto a tratti e lungo il tragitto ha ricominciato a piovere.
Passato il tratto montuoso, dalla parte del mare ritroviamo
il sole e il caldo ma non è afoso anzi la ventilazione
è piacevolissima.
Ci fermiamo a pranzo lungo il Canal du Midi. Si sta benissimo
ed è piacevole osservare le imbarcazioni che, come
camper d’acqua, solcano il canale nei due sensi.
Ripartiamo per Sete, indirizzandoci sulla litoranea, dove
eravamo passati altre volte, ma ora troviamo che la strada
è arretrata qualche metro (i lavori sono ancora in
corso) e ci sono due o tre grandi parcheggi, uno all’inizio,
uno a metà strada, dove ci sono molti camper (P 3
dune), che forse ci sostano anche la notte ma non siamo
riusciti a vedere se ci sono servizi.
I parcheggi più vicini a Sete hanno invece le sbarre
a 2 metri.
Complessivamente la strada è molto più scorrevole,
meno pericolosa per i pedoni e molto più rispettosa
dell’ambiente. Ci è sembrata, a prima vista,
una buona soluzione.
Tra la strada, i parcheggi e la spiaggia c’è
anche una pista ciclabile. Arrivati a Sete, impostiamo il
navigatore su Boulevard Camille Blanc, 67, dove la Guida
TCI ci segnala il nuovo Espace Brassens. Il museo (luglio
e agosto 10/18 – 10 €) non ha parcheggio per
cui la segnalazione del parcheggio che è sulla strada
sulle prime ci confonde e ci indirizza al cimitero che è
di fronte e dove effettivamente c’è la tomba
di Brassens. Invece le indicazioni vogliono solo segnalare
che l’unico parcheggio possibile è di lato
alla carreggiata opposta a quella dov’è l’Espace
e corre lungo il muro di cinta del cimitero.
Passiamo più di un ora all’interno dell’Espace
organizzato con foto, filmati, manifesti, copertine di vecchi
dischi, il tutto accompagnato con un’audio guida che
si imposta da sola con l’audio adatto allo spazio
in cui si transita. Una grande vetrata sull’Etang
de Thau completa le emozioni suscitate dalla voce calda
del “poeta”. Da non perdere.
A questo punto non rimane che onorare il bacino di Thau
con la degustazione del suo prodotto d’eccellenza:
le ostriche. Progettiamo la cena nei particolari.
Entriamo in un campeggio vicino a Mèze (avevamo provato
con Bouzigues, ma l’indicazione del campeggio ci riporta
sulla nazionale), per l’esattezza il campeggio municipale
di Loupian, ci accertiamo dell’ora in cui chiuderanno
il cancello (h 23), parcheggiamo, attacchiamo la luce, tutto
funziona.
Possiamo riuscire e cercare un localino per la degustazione
del prezioso frutto di mare. Andiamo a Mèze dove
parcheggiamo nel parcheggio dello Chateau (per la cronaca
un paio di camper ci fanno ipotizzare che venga utilizzato
anche per pernottare) e ci dirigiamo al porto.
Qui di locali non c’è che la scelta. Maurizio
è attirato da un anonimo locale seminascosto tra
la macchine dell’adiacente parcheggio (Chez Lollo,
Petite Port des Barques – dal martedì alla
domenica, solo luglio e agosto e i weekend di maggio e giugno).
Infatti dietro ad un cancello sulla strada si sente un gran
vociare di gente.
Scopriamo
che per accedervi occorreva prenotare e che sicuramente
è il must del luogo (i prezzi e l’elenco
delle vivande servite esposto promettono molto bene
– ci ha dato l'impressione di essere gestito
da una cooperativa di ostricoltori).
Mentre siamo lì a capire se ci accettano, entrano
attraverso una specie di anticucina molte persone:
sembra quasi di assistere a quei film in cui da un
anonimo bar si entrava nelle bische più lussuose.
Per noi niente da fare: ci danno un bigliettino per
prenotare per la prossima volta. Ce lo teniamo: non
si sa mai, la prossima volta che passiamo di qui.
Ci fermiamo, 100 metri dopo, in un piccolo ristorante
con piccolo chiosco all'aperto dove alla fine non
mangiamo niente male (Chez Tintin – Petite Port
des Barques).
Facciamo anche un confronto con le ostriche di Arcachon,
che erano ancora vive quando ce le hanno servite:
il limone spruzzato sopra le aveva fatte reagire restringendosi.
A queste non accade, ma sono molto più grandi
e quelle gratinate sono uno spettacolo nel loro condimento
aglio, prezzemolo, pangrattato e burro, il tutto annaffiato
con dell'ottimo Picpoul fresco (47 €). Dopodiché
al campeggio e a nanna. Km percorsi 176 |
|
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Georges Brassens |
Venerdì 23 luglio - Mèze
– Manosque (Altopiano di Valensole)
|
Il Colorado di
Rustrel |
Si parte da Loupian, direzione Mèze
per approvvigionarci delle ultime ostriche al solito banchetto
(15 ostriche ed il solito Muscat Sec: il tutto 10,80 €).
All’ingresso del paese (venendo da est, quindi dall’Italia)
proprio vicino alla prima rotatoria, c’è il
camping Beau Rivage: entrata sulla nazionale, ma già
dall’ingresso si vede che la lunga strada del campeggio
porta giù fino al bacino di Thau. Probabilmente a
piedi si può accedere direttamente al paese dove
ieri sera abbiamo cenato: buono per altre visite.
Ci dirigiamo verso la Provenza, passando per Montpellier,
Nimes, St. Remy, e poi Apt, per poi arrivare a Rustrel per
visitare Le Colorado Provençal, dove seguiamo le
indicazioni che abbiamo trovato su internet (in loco non
ce ne sono).
Il Colorado consiste in una serie di percorsi (sono tre,
tranquilli, di durata 75' – 2 h – 3 h) lungo
spettacolari giacimenti di ocra i cui colori che vanno dal
bianco a varie gradazioni di gialli e rossi (attenzione:
l'ocra sporca).
Si paga il parcheggio (alberato – camper 10 €)
e si potrebbe rimanere per la notte (lo ha specificato la
cassiera del parcheggio), ma non c’è nessun
altro camper ed è presto, quindi ripartiamo in direzione
Manosque, per raggiungere nella mattinata di domani l’altopiano
di Valensole, dove speriamo di trovare ancora qualche coltivazione
di lavanda ancora non raccolta per fare qualche foto.
Arrivo a Manosque al campeggio Les Ubacs (16.30 €)
indicato in loco e cena con le famose ostriche e Muscat.
Km percorsi 271
Sabato 24 luglio - Altopiano di Valensole
– Moustiers S.te Marie – Castellane
Da Manosque ci dirigiamo a Valensole. Sull’altipiano
ci sono ancora alcuni campi di lavanda in fiore.
I fiori di questa lavanda partono dalla pianta in tutte
le direzioni facendo assumere alla pianta una forma sferica.
Da un approfondimento che troviamo in uno dei numerosi casali
che lungo la strada vendono prodotti legati alla lavanda,
scopriamo che la maggior parte della lavanda coltivata qui
è un ibrido, che loro chiamano “lavandin”.
A noi piace molto quindi ne compriamo quattro piantine in
un banchetto vicino a Moustiers S.te Marie, dove arriviamo
nel primo pomeriggio.
Parcheggiamo nell’AA ai piedi del paese (piazzale
in sterrato senza alberi, di giorno gratuito, 6€/notte
per il pernottamento, max 2 notti, pagabile solo con CB,
camper service comodo).
Per salire in paese c’è una bella salita ed
il paese stesso è in salita: facciamo un giro per
il paese (grazioso ma anche questo trasformato in un bazar
) e poi torniamo al camper in direzione Castellane. Per
arrivarci facciamo il lato destro (orografico) delle Gorges
du Verdon (già ampiamente viste nell'estate del 2004)
ed infine arriviamo a Castellane, diretti al comodo parcheggio
dove una parte è riservata alla sosta per i camper.
Il parcheggio ha una sbarra ad altezza circa 2 metri, in
modo che le auto possano accedervi tranquillamente, mentre
i camper devono pagare anticipatamente la sosta che è
un forfait di 6 €/24h, indipendentemente dalla durata
della propria sosta entro le 24 ore. Quindi è ovviamente
comodissima per il pernottamento, ma non altrettanto se
si volesse solo visitare la cittadina. Il CS è all’interno
del parcheggio ed è comodissimo (invariato dal 2004
quando venimmo la prima volta). Il paese è molto
più animato di come lo ricordavamo. In piazza e nei
vicoli molti locali per mangiare e negozi di souvenir vari
(immancabile la lavanda). Km percorsi 99
Domenica 25 luglio - Col de Larche
– Bra – Cherasco
Alle 8 la temperatura a Castellane è di 10°,
ma di lì a poco farà molto caldo anche se
la scarsa umidità lo rende sopportabile. Ci dirigiamo
verso Digne Les Bains con la N85 (Route Napoleon) e poi
verso Barcelonnette per entrare in Italia dal Col de Larche/Colle
della Maddalena. Purtroppo tutti i supermercati sono chiusi
(all’unico Carrefour aperto arriviamo 2 minuti dopo
la chiusura prevista alle 12.30), quindi niente scorta di
vini francesi oltre a quelli già acquistati. Ci fermiamo
per pranzo a Jausiers in una bella area sosta in riva al
fiume segnalata.
Il Colle della Maddalena non lo conoscevamo e ci stupisce
piacevolmente per gli ampi spazi verdi, il lago, molti percorsi
per passeggiate anche tranquille. Ci arriviamo di domenica
pomeriggio e quindi c’è un sacco di gente che
è salita per trovare ristoro alla sicuramente calda
giornata. Il traffico a scendere ci prenderà quindi
un po’ di tempo. Mentre il versante francese non è
affatto aspro e non ha grandi salite, quello italiano scende
con 17 tornanti (numerati). Lungo il percorso ci colpisce
l’AA Pietraporzio dove ogni spazio camper ha la parte
dove sostare con il mezzo e quella in prato per aprire il
tendalino e mettere il tavolo. Anche nel parcheggio degli
impianti di risalita di Bersezio ci sono spazi grandissimi
ed un sacco di camper.
Arriviamo a Bra, dove dovevamo cenare, come facciamo sempre
quando passiamo da queste parti, al Boccon Divino (dove
è nato lo Slow Food), ma non avevamo mai pensato
di verificare le giornate di chiusura e, purtroppo, scopriamo
che sono sia domenica che lunedì, quindi per questa
volta niente da fare. Andiamo al ristorante Murivecchi,
delle Cantine Ascheri, che abbiamo conosciuto 15 anni prima
alla nostra prima gita enogastronomica ad Alba (memorabile!).
Dopo mangiato ci dirigiamo a Cherasco, dove l’AA,
gratuita, è molto grande, asfaltata, illuminata e
con un CS molto comodo e grande; ci sono anche alcune prese
a 220 gratuite (poche e solo nello sportello della luce
attaccato al CS, ma per un’emergenza vanno benissimo,
ci si può attaccare se si parcheggia nei posti vicini
al CS). Km percorsi 309
Lunedì 26 luglio - Castiglione
Falletto – Roma
Passiamo a Castiglione Falletto, alla cantina Terre del
Barolo, per il solito rifornimento di Nebbiolo (insieme
alla cena al Boccon Divino è il rituale fisso quando
passiamo da queste parti) – ritorno A26 per Genova
–Voltri e poi come all'andata. Km percorsi 681
NOTE
DA VEDERE:
premessa: come già accennato nel diario, le note
negative della visita alle cittadine e/o paesi medievali
sono state, in alcuni casi, l'affollamento eccessivo e,
soprattutto, la trasformazione di queste ultime in bazar
per turisti (tranne alcune eccezioni segnalate). Bar e ristoranti
che occupano praticamente tutte le piazze e vie dei centri
storici impedendo la possibilità di ammirarle nella
loro interezza e aspetto originale (es: Sarlat la Caneda).
Piccole cittadine trasformate in chiassose fiere e invase
da venditori di dolciumi, pseudo-artigianato in plastica
"made in China", per la gioia di "turisti"
che se ne fregano della bellezza del luogo ed evidentemente
apprezzano tale baraccone cialtrone. Impossibile, in questa
situazione, gustare l'atmosfera delle pur graziose cittadine
(es: Moustiers S.te Marie).
L'affollamento è, purtroppo inevitabile, almeno per
chi è costretto a viaggiare nei periodi "caldi"
(Pasqua, luglio e agosto, ....); d'altronde chi scrive non
è certo nostalgico del turismo di elite, quando solo
i ricchi potevano permettersi il lusso di mettere il naso
fuori della loro città. Ben diverso è il discorso
delle città e luoghi storico/artistici trasformati,
come detto, in bazar per turisti.
Qui la responsabilità per tale situazione, questa
evitabile, è tutta di amministrazioni incapaci, da
un lato, di imporsi alle varie lobby commerciali, in nome
della tutela del patrimonio artistico (che è di tutti)
e dall'altro, incapaci di concepire una fruizione del bene
artistico che non sia quello di considerarlo alla stregua
di una "quinta", uno sfondo per vendere pizzette,
salsicce e spade in plastica e svolgere, ovviamente su tale
fruizione, una funzione educatrice nei confronti dei cittadini.
Purtroppo tale situazione non è una prerogativa francese
e sembra essere l'ineluttabile destino di tutti i luoghi
storico/artistici europei (e, forse non solo europei): da
Carcassonne ad Alberobello, da Mont S. Michel a Santillana
do Mar, fino a Danzica e alle cittadine della Camargue.
L'atmosfera originale è inevitabilmente perduta,
il luogo diventa una grande cartolina animata e iperaffollata.
L'unica difesa è, oltre, ovviamente, a poter viaggiare
fuori dei periodi più affollati, quello di recarsi
sul posto da visitare la mattina molto presto e di scegliersi
le mete meno turistiche.
Nel preparare il viaggio avevamo preso in considerazione
molte altre località, ma abbiamo dovuto fare una
cernita per ovvie ragioni di tempo.
Da non perdere
• le ostriche a Mèze (ottime, imperdibili crude
con il limone accompagnate da un bianco fresco)
• l'Espace Brassens a Sete (irrinunciabile per chi
lo ama)
• la Riviera sotterranea di Laboiche
• St. Bertrand-de-Comminges
• Pic du Midi de Bigorre
• Le Cirque de Gavarnie
• la salita alla Breche de Roland (con la duna di
Pyla, da sole, varrebbero il viaggio)
• Pont d’Espagne
• Biarritz (mondana, esotica e raffinata. Il fascino
della cultura basca e della Belle Époque).
• Cap Breton (se è bel tempo e, soprattutto,
se si ama il surf)
• duna di Pyla (immensa, spettacolare: il Sahara in
riva al mare)
• la Festa dell'Ostrica a Andernos Les Bains (weekend
di metà luglio)
• St. Emilion (arte e vini, entrambi interessanti)
• Sarlat la Caneda (possibilmente non di sera)
• le grotte di Lascaux II
• Roque de St. Cristophe
• Rocamadour
• Cordes-sur-ciel (dalle magiche amosfere)
• Albi (la Cattedrale di Sainte-Cécile e il
Museè Toulouse Lautrec)
• Le Colorado Provençal, a Rustrel
• le Gorges du Verdon
Da vedere
• St Michel de Cuxa
• Castello di Montsegur
• Mirepoix
• chiesetta rupestre di Vals
• Mas d’Azil
• chiesa di St. Just
• St. Jean Pied de Port
• Petit Train de La Rhune che porta al Col St. Ignace
• St. Jean de Luz
• Altopiano di Valensole
• Moustiers S.te Marie
COSTI
• Il costo dei campeggi si intende relativo al nostro
equipaggio + elettricità per tutta la durata del
soggiorno in quel campeggio.
• Il costo delle cene/pranzi si intende per 2 persone
(non a dieta) così come il costo dei biglietti di
entrata alle attrazioni (musei, castelli, ...).
TEMPO E TEMPERATURE
Tempo estremamente mutabile. Per nostra fortuna abbiamo
incontrato prevalentemente belle giornate con sole e caldo,
anche sui Pirenei.
Solo una volta, a Bordeaux, abbiamo avuto una pioggerella
tanto leggera da non richiedere ombrelli (che infatti sono
rimasti inoperosi nel camper per tutto il viaggio).
Ma questa nostra esperienza (risarcimento di Giove Pluvio
per l'acqua patita la scorsa estate in Scozia?) non può
far testo: mentre eravamo nei Paesi Catari, verso la parte
finale del viaggio, abbiamo visto le tappe Pirenaiche del
Tour de France, con corridori intirizziti per il freddo
e la pioggia e gente con ombrelli e giacche a vento.
Comunque, sia sui Pirenei che nell'interno, al sole non
si associava una forte umidità, pertanto la calura
risultava sopportabile (almeno rispetto al caldo "afoso"
di Roma) e la mattina e la sera erano abbastanza fresche
e gradevoli.
STRADE E CARBURANTI
In Francia le autostrade sono carissime, conviene usarle
solo se strettamente necessario; d'altro canto le strade
nazionali sono, generalmente, ottime e parallele alle autostrade.
Alcuni tratti autostradali, specie quelli che fungono da
raccordi all'esterno delle grandi città, sono gratuiti
(i tratti autostradali a pagamento sono indicati dalla scritta
"peage").
I carburanti hanno prezzi estremamente variabili; il gasolio
meno caro che abbiamo incontrato costava 1,086, quello più
caro 1,308. Generalmente sono convenienti i distributori
dei supermercati, più cari quelli delle località
montane; il prezzo non è influenzato dal fatto di
essere località anonima o di grande impatto turistico
(a Biarritz costava 1,099).
CAMPEGGI E AREE ATTREZZATE
Bisogna riconoscere che la Francia (ormai, in vari anni,
l'abbiamo visitata praticamente tutta) rimane sempre il
paese ideale per chi viaggia in camper.
Tutte le città, piccole o grandi, ma anche semplici
paesi, hanno le loro efficienti aree attrezzate, spesso
gratuite o fruibili con modiche cifre, spesso con elettricità.
Bisogna inoltre considerare, anche là dove non ci
sono AA, che quasi tutti i castelli, le abbazie e, in generale,
i posti di richiamo turistico sono dotati di ampi e comodi
parcheggi (spesso con bagni e acqua).
Laddove i parcheggi sono a pagamento le cifre richieste
sono generalmente modeste ed è possibile pernottare
tranquillamente (a meno di specifici, ma rari, divieti).
Abbiamo anche utilizzato i campeggi che sono comunque molto
tranquilli, poco affollati e ben organizzati nei servizi
essenziali. Sono campeggi, spesso comunali (quasi tutte
le cittadine, anche le più piccole, ne possiedono
uno), spesso non stanziali, in cui è possibile ancora
trovare quel gusto del plein air ormai dimenticato nei nostri;
niente tv, dancing, ristoranti, animazioni e megastereo
a tutto volume; tutto ciò che è necessario,
nulla che sia superfluo.
Sono estremamente economici (11 – 18 €) ad eccezione
di quelli delle zone altamente turistiche (Pyla, Biarritz,
St. Emilion,...), dove, in campeggi più propriamente
"Villaggi Vacanze" si arriva anche a 40 –
50 €.
L'unico lato negativo, nell'ottima organizzazione del plein
air in Francia è che, nella maggior parte dei campeggi
municipali, se si arriva dopo l'orario di chiusura (generalmente
alle 20) non si può entrare; non esiste, come in
Inghilterra, il "late arrival", cioè l'area,
all'interno del campeggio (spesso anche con prese per l'elettricità),
ma prima della sbarra di accesso, dove si può sostare
se si arriva oltre l'orario di chiusura.
Purtroppo, per problemi avuti con il navigatore,
non siamo in grado di dare le coordinate GPS dei luoghi
di sosta o di interesse citati in questo diario.
Tabella riassuntiva dei pernottamenti
Giorno |
Località |
Struttura |
Indirizzo |
Costo € |
km |
3 luglio |
San Bartolomea a Mare |
area attrezzata |
Via Manzoni – accanto alla bocciofila |
8 € / 24 h
(parchimetro a moneta) |
617 |
4 luglio |
Prades |
campeggio municipale Plaine Saint-Martin |
sulla circonvallazione (Rocade) - seguire le indicazioni |
15 € |
667 |
5 luglio |
Montsegur |
area sosta |
all'estremità del villaggio – seguire
le indicazioni |
gratuito |
186 |
6 luglio |
Audinac |
campeggio Audinac les Bains |
seguire le indicazioni |
17.5 € |
144 |
7 luglio |
Bagnères de Luchon |
area attrezzata |
Rue Jean Mermoz |
2 € / 12 h - 4 € / 24 h (parchimetro a moneta)
|
165 |
8–9 luglio |
Gavarnie |
area attrezzata |
strada per il Port de Boucharo |
5 € / 24 h |
177 |
10 luglio |
Cauteretes |
area attrezzata |
all'ingresso dell'abitato - seguire le indicazioni |
10 € / 24 h |
65 |
11 luglio |
Bielle |
camping L'Ayguelade |
Quartier l'Ayguelade RD 934 |
16.2 € |
97 |
12 luglio |
St. Jean Pied de Port |
area attrezzata Jai Alaj |
seguire le indicazioni |
5,50 € |
106 |
13 luglio |
Biarritz |
parcheggio |
vivaio |
gratuito |
108 |
14-15 luglio |
Pyla sur Mer |
Campeggio Panorama du Pyla |
Route de Biscarrosse |
73.60 € |
184 |
16 luglio |
Andernos Les Bains |
area attrezzata |
all'imbocco del Porto Ostricolo |
7.50 € / 24 h |
116 |
17 luglio |
St. Emilion |
campeggio Domaine de La Barbanne |
Route de Montagne |
36 € |
124 |
18 luglio |
Sarlat la Caneda |
area attrezzata |
Place Flanders Dunkerque 1940 (accanto al cimitero)
|
5 € / 24 h |
139 |
19 luglio |
Rocamadour |
campeggio Relais du Campeur |
località l'Hospitalet |
14.60 € |
151 |
20 luglio |
Cordes s/ Ciel |
area attrezzata |
seguire le indicazioni |
5 € / 24 h |
188 |
21 luglio |
Mazamet |
parcheggio |
Rue du Champs de la Ville |
gratuito |
195 |
22 luglio |
Loupian |
campeggio municipale |
Route de Mèze |
€ 15.30 |
176 |
23 luglio |
Manosque |
campeggio Municipale Les Ubacs |
Avenue Repasse |
16.30 € |
271 |
24 luglio |
Castellane |
area attrezzata |
nel parcheggio all'ingresso della cittadina, sulle
rive del torrente - seguire le indicazioni |
6 € / 24 h |
99 |
25 luglio |
Cherasco |
area attrezzata |
dietro la caserma dei Carabinieri - segnalazioni |
gratuita |
309 |
26 luglio |
Roma |
|
|
|
681 |
Per ulteriori informazioni: Maurizio47@fastwebnet.it