Viaggiare - Diari di Viaggio


LA FRANCIA E' SEMPRE LA FRANCIA - ESTATE 2004

di Armando Vaghi


Periodo: 4 - 22 agosto 2004
Mezzo: ELNAGH DORAL 114 Transit TD 2.5 gem.
Km. totali percorsi: 2.978
Equipaggio: Io, mia moglie Sandra e i miei figli Michele e Stefano
Sosta: libera e/o aree sosta , campeggi.

Note di carattere generale

LE STRADE
Per visitare la Francia non abbiamo mai percorso autostrade in quanto la viabilità ordinaria francese offre molte alternative sia a livello paesaggistico che di comodità. L'unico tratto autostradale utilizzato è quello che riguarda la Svizzera e l'Italia.

LE SOSTE
Aree di sosta :reperite tramite internet sui siti: www.campereavventure.it, www.turismoitinerante.com e pubblicazioni dedicate al nostro mondo.

I CAMPEGGI
La scelta di fermarci in campeggio è stata fatta solamente per motivi logistici e molto limitata.

ITINERARIO
E' stato pianificato con l'ausilio dell'Atlante stradale e turistico della Michelin , Internet, programmi del tipo ROUTE 66, ma soprattutto fantasia e voglia di scoprire nuovi luoghi.

DOCUMENTAZIONE AL SEGUITO
Come al solito la documentazione l'abbiamo recuperata soprattutto attraverso internet, sui siti:
www.turismoitinerante.com
www.taccuinodiviaggio.it
www.campereavventure.it

PREMESSE
Mai come quest'anno le nostre vacanze sono state preparate senza precise direttive;non sapevamo quando e quanto saremmo potuti andare in viaggio. La prima idea era di andare verso il nord della Spagna e spingerci magari in Portogallo, così abbiamo preparato tutta la documentazione necessaria; ma proprio l'incertezza del periodo e della durata delle mie ferie ci ha costretti, bella costrizione, ad optare per la nostra amata Francia, già plurivisitata ma mai sufficientemente esplorata. Abbiamo aggiunto nuovi tasselli che mancavano al nostro puzzle realizzato in terra francese, il nord estremo:Nord Pas de Calais,Picardie e Haute Normandie. Naturalmente alcuni punti sono stati rivisti più che volentieri, ma abbiamo scoperto altri luoghi più volte sfiorati e mai visitati.


DIARIO DI BORDO

Mercoledì 4 agosto 2004 * TRESCORE- BACCARAT - Km.parziali: 537, Km totali: 537
Tutto è pronto, il tempo è bello e finalmente le incertezze sulla meta delle nostre vacanze sono scomparse;alle 8 e 45 del mattino partiamo per il nord della Francia con un programma di massima che prevede la visita delle spiagge del Nord Pas de Calais, da Calais a scendere verso sud ovest verso la Normandia. Per questa prima tappa di avvicinamento non ci vuole molta fantasia, per cui le strade percorse sono le solita, SS342 Briantea fino a Como, poi autostrada svizzera fino a Basilea con tappa pranzo nell'area di servizio S.Gottardo sud, quindi si entra in territorio francese con direzione Colmar e poi salita al Col du Bonhomme dove ci fermiamo per la merenda. Dopo la pausa il nostro viaggio prosegue sino a Baccarat, capitale della cristalleria, dove andiamo a sostare nel parcheggio riservato ai camper vicino all'ufficio del turismo con possibilità di carico e scarico e elettricità. La serata è fresca e siamo in compagnia di altri due equipaggi francesi; facciamo anche una bella passeggiata lungo il fiume e poi ci concediamo il meritato riposo. Buona notte.

Giovedì 5 agosto 2004 * BACCARAT - CAMBRAI - Km.parziali: 463, Km totali: 1.000
Secondo giorno di viaggio e di vacanza, il tempo passa dal poco nuvoloso al sereno nel volgere di poche ore. Oggi ce la prendiamo comoda, facciamo colazione e lasciamo Baccarat verso le 9 e 30 con la N59 superiamo Luneville, quindi con la A33 e la A31 aggiriamo Nancy per prendere la N4 in direzione St.Dizier. Arrivati a Ligny en Barrois svoltiamo sulla N135 verso Bar le Duc, dove ci fermiamo per fare gasolio e pranzare da Mc.Donald. Per portarci verso Reims, all'uscita di Bar le Duc prendiamo la D994 che, attraverso paesaggi campagnoli fatti di immense distese di campi coltivati e fattorie con bestiame al pascolo, ci fa arrivare a nord di Chalons en Champagne dove prendiamo la N44 in direzione Reims. Girando intorno alla città proseguiamo con la N44 in direzione Laon, poi St.Quentin e sempre con la stessa N44 arriviamo a Cambrai. In questa città è consentita la sosta dei camper nella zona della chiusa di Contimprè (segnalata su internet), dove ci fermiamo proprio mentre sta attraversando una chiatta. Siamo sulle rive del porto canale, e ancora una volta ci sistemiamo vicino alla riva del bacino del porto, fianco a fianco di house-boat ormeggiate qui per la notte. La serata la passiamo passeggiando sul lungo fiume, assaporando la tranquillità del posto che ci ospiterà per una dolce e riposante notte.

Venerdì 06 agosto 2004 * CAMBRAI - CAP BLANC NEZ - Km.parziali: 181, Km.totali: 1.181
Durante la notte ha piovuto e anche al risveglio scopriamo che il tempo è brutto, continua a minacciare pioggia. Abbiamo dormito bene, nonostante il tempo grigio abbiamo una gran voglia di raggiungere subito il mare. La nostra strada attraversa i paesi di Arras (D939),Bethune(D937),St.Omer (N43) e poi Ardres dove prendiamo la D231 per Guines e la D215 in direzione Escalles dove troviamo una nuova area sosta attrezzata che per 3 € ci fa caricare e scaricare, dove è anche possibile sostare, una sorta di mini campeggio per turisti di passaggio, senza nessun servizio accessorio se non il camper-service. Siamo a pochissimi chilometri dalle falesie di Cap Blanc Nez, nei pressi di Sangatte dove c'è l'imbarco sui treni che percorrono l'Eurotunnel.Raggiungiamo quindi l'area di Cap Blanc Nez, veramente comoda e sicura, quando sono circa le 14, pranziamo e visto che il sole finalmente si fa rivedere iniziamo a respirare l'aria fresca e frizzante della costa del Pas de Calais. Dall'alto della magnifica falesia si gode uno spettacolo meraviglioso, il mare davanti a noi è solcato dalle navi che vanno verso l'Inghilterra, e il cielo azzurro fa da giusta cornice a questo spettacolo che sono le falesie. Sotto la spiaggia in ciottoli, si va ingrandendo con la bassa marea e si scopre il resto della spiaggia di sabbia colma di conchiglie e di molluschi. Abbiamo trovato lo spettacolo che a noi piace, esplorare questo lembo di costa francese per noi ancora sconosciuto si rivela una scelta felice. Dall'alto della falesia il sentiero che scende lungo lo strapiombo porta all'ingresso della spiaggia sorvegliata e qui esiste un altro parcheggio per sole auto mentre dall'altro versante la falesia risale e il sentiero invita a camminate interminabili. Il piccolo faro sul Capo è un ottimo punto di osservazione, tanto è vero che ci sono i resti ben conservati di un bunker nazista. Da qui riusciamo a vedere anche un altro faro, quello di Cap Gris Nez che raggiungiamo col camper sostando nel parcheggio, meno panoramico di quello di Cap Blanc. Facciamo anche qui una bella camminata lungo i sentieri che costeggiano dall'alto la falesia, scoprendo molti bunker, ben conservati, alcuni dei quali utilizzati per il ricovero delle vacche al pascolo. Abbiamo fatto le 19 e dopo un rapido consulto d'equipaggio, decidiamo di tornare a Cap Blanc Nez per la sosta notturna, in quanto il panorama è migliore. Gustiamo un'ottima cena, e la natura ci regala no degli spettacoli che a noi piace tanto: un tramonto meraviglioso, con le ombre della costa inglese sullo sfondo. Le luci delle navi che salpano da Calais e di quelle ormeggiate al largo nella Manica si mescolano alle tantissime stelle che brillano nel cielo sereno di questa prima notte delle nostre vacanze estive. Sarà una notte meravigliosa.

Sabato 07 agosto 2004 * CAP BLANC NEZ - ST.CECILE PLAGE - Km. parziali: 115, Km. totali: 1.296
Ci siamo svegliati dopo una notte stupenda,con il rumore dei gabbiani ed un cielo ancora sereno; ci meravigliamo di tanta fortuna in quanto avevamo previsto il rischio di continui annuvolamenti visto la zona, invece l'estate si manifesta con sole e temperature ideali. Lasciamo Cap Blanc e con la D940 percorriamo la costa che va verso Boulogne s.m., grande centro balneare famoso anche per il suo acquario NAUSICAA. E' sabato e ce ne accorgiamo dal traffico che si fa più intenso, nulla a che vedere con le code chilometriche che ci saranno oggi in Italia; attraversiamo la città senza fermarci perché speriamo di trovare presto una spiaggia come piace a noi. La strada principale la D940 corre un po' all'interno della costa e tutti i paesini hanno la loro frazione a mare raggiungibile da strade che si staccano dall'itinerario principale da percorrere fino in fondo per vedere come sono. La nostra scelta fortunata cade su St.Cecile plage dove troviamo posto in un parcheggio proprio dietro la duna che protegge le case dal vento. Pranziamo qui, e lasciato il camper in questo parcheggio alle spalle di due residence piccoli, raggiungiamo la spiaggia: stupore superlativo, è una spiaggia chilometrica dove si può persino fare il bagno. Trovata questa spiaggia immensa passiamo il resto della giornata a fare nuotate, camminate e dormite!! senza confine come questa spiaggia di sabbia fine bianchissima, quasi polverosa. Restiamo a divertirci fino alle 18 dopodiché riprendiamo il cammino, dobbiamo fare anche camping service. A Le Touquet è segnalata un'area di sosta con c.s.., per cui raggiungiamo la città famosa per le sue ville immerse nel verde della foresta, meglio conosciuta come la Parigi balneare. Indiscutibilmente l'ambiente è snob, tante ville di stili diversi, viali che solcano una foresta con prati all'inglese tenuti in modo venerabile, piste ciclabili ovunque, ma per noi è sempre e solo una città. Non vediamo camper in giro, e questo ci preoccupa, seguendo le indicazioni arriviamo a una delle aree di sosta obbligatorie, dove possiamo fare carico e scarico, ma oltre che già al completo, ci sembra molto ghettizzata rispetto al resto della città, per cui terminate le operazioni di c.s. torniamo da dove siamo venuti e ci mettiamo ancora nel parcheggio alle spalle della duna di St.Cecile Plage. Questa sera c'è anche uno spettacolo in piazza e domani ci sarà anche un mercatino dell'antiquariato che visiteremo sicuramente.

Domenica 08 agosto 2004 * ST.CECILE PLAGE - RING DU FRIERS - Km. Parziale: 40, Km. Totali: 1.336
Ci siamo addormentati molto stanchi ma felici, e al risveglio ci accorgiamo che la scelta di sostare in questo parcheggio è stata imitata da altri due equipaggi, un tedesco e un francese. Facciamo colazione con dei croissant freschi favolosi, e poi facciamo una breve visita al mercatino dell'antiquariato nella vicina piazza principale. Torniamo quindi al camper e lasciamo St.Cecile per raggiungere una nuova spiaggia. La troviamo a Merlimont plage, ci rimaniamo fino alle 17 poi il caldo comincia a farsi sentire, e la gente sta diventando troppa per le nostre abitudini. Decidiamo così di anticipare l'entrata in un campeggio per farci docce e lavaggio biancheria di un giorno, entriamo in uno dei campeggi che ci sono appena all'interno della foresta alle spalle delle spiagge, ma mai scelta fu poco azzeccata: se vicino alla spiaggia il caldo era forte, all'interno della foresta, pur avendo un po' di ombra non si sente un filo di vento e c'è un'umidità pazzesca. Ci consoliamo facendoci la doccia sontuosamente e facendo lavorare la lavatrice del campeggio. Un piccolo appunto, senza fare il nome del campeggio, non mi è sembrato un gran camping, nonostante facesse parte della catena camping-qualità, comunque, a noi serviva solo per ragioni logistiche e lo abbiamo sfruttato.

Lunedì 09 agosto 2004 * RING DU FRIERS - FORT MAHON PLAGE - Km. Parziali 36, Km. totali : 1.372
Altra giornata di vacanza, lasciamo il campeggio verso le 10, andiamo a fare spesa in un supermercato poi ci spostiamo oltre Berck sur Mer raggiungiamo la spiaggia di Fort Mahon, una graziosa cittadina tipicamente balneare, con lunga passeggiata a mare spiaggia chilometrica e negozi di ogni genere; in più ha però un'area di sosta riservata ai camper ed è qui che ci fermiamo oggi. Dall'area alla spiaggia ci sono solo poche centinaia di metri e anche il centro è proprio alle spalle dell'area, per cui la scelta ci va bene. La spiaggia vista con la bassa marea è bellissima, peccato che col passare delle ore il cielo si fa sempre più grigio. Non sentiamo più il caldo che abbiamo sofferto ieri, oggi si sta veramente bene. Nel tardo pomeriggio, mentre passeggiamo sulla spiaggia veniamo attirati dalle evoluzioni di un elicottero della sicurezza che continua a volteggiare sopra le teste di alcuni bagnanti che si divertono al largo in mezzo alle onde. Nello stesso istante anche degli scooter d'acqua cavalcati da bagnini in muta rossa vanno verso la gente che affronta le onde al largo e con un megafono dall'elicottero, invitano tutti a rientrare verso la spiaggia perché la marea sta risalendo. Per qualche minuto la cosa ci sembra esagerata, sembra che vogliano seminare del panico inutilmente. Anche noi che siamo vicini alla spiaggia notiamo però che il mare si sta' veramente avvicinando e che l'isolotto su cui prima eravamo passati camminando ora non c'è già più. Per una quindicina di minuti l'elicottero e gli scooter impongono quasi fisicamente di raggiungere l'interno della spiaggia a tutti, e diligentemente tutti si riavvicinano alla riva dove la sabbia è molto più alta. Nel volgere di una mezzora il mare raggiunge la spiaggia dove prima tantissimi come noi stavano camminando all'asciutto, una marea fulminea che scopriremo poi che in queste zone è tipica. Tornati al camper facciamo una bella doccia e ci prepariamo per uscire a cena in uno dei tanti locali del paese; nel frattempo il tempo si è guastato ulteriormente, minaccia pioggia. Raggiungiamo il ristorante appena in tempo, perché un violento acquazzone si scarica sul paese. Noi ci eravamo accomodati all'esterno del ristorante, visto che all'interno non c'era molto posto, e ora siamo quasi isolati insieme ad altri clienti, tanto che i camerieri si fanno la doccia ogni volta che vengono al nostro tavolo. Un gran temporale che al nostro ritorno in camper ci lascerà il regalo di una bella bagnata sul letto in mansarda, NON MI ERO RICORDATO DI CHIUDERE L'OBLÒ' SUL TETTO!!!!! Comunque le ottime moules mangiate durante la cena ci hanno ripagato dell'inconveniente.

Martedì 10 agosto 2004 * FORT MAHON PLAGE - CRIEL SUR MER - Km. Parziali 87, Km. Totali: 1.459
Per tutta la notte ha piovuto, l'area è per un quarto allagata,ma adesso ha smesso di piovere. La mattina resta plumbea il nostro viaggio prosegue verso la costa della Normandia. Superiamo la baia de la Somme senza fermarci ne a Le Crotoy e nemmeno a St.Valery dove non riusciamo a trovare un buon punto per fermarci. Raggiungiamo quindi Cayeux sur Mer verso mezzogiorno, e il sole finalmente riprende possesso del cielo azzurro. In questa stazione balneare troviamo una lunghissima spiaggia di ciottoli, con alle spalle le cabine a mare della gente del posto. Queste cabine sono diverse da quelle che usano i nostri bagnini, perché queste sono vere e proprie casette per la spiaggia, con tanto di cucina e tavolino. Parcheggiamo nel parcheggio lungomare e dopo aver pranzato ci stendiamo al sole, rischiamo anche una breve nuotatina nel mare freddo. Restiamo qui fino alle 16 circa poi ricominciamo a spostarci col camper verso Le Treport. Abbiamo voglia di visitare sia Mers les Bains che Le Treport e sappiamo che esiste un'area di sosta obbligatoria a Le Treport, ma quando ci arriviamo scopriamo che si trova veramente in posizione infelice, lontana dal centro e anche affollatissima; saliamo allora verso un'altro punto sosta segnalato sulla cima della falesia, al Calvaire des Terrasses, dove il panorama è meraviglioso. Da qui si domina la vista delle due città, la più caratteristica (Mers les Bains) e la più commerciale (Le Treport). Sostare qui sarebbe bello perché potremmo passeggiare lungo la falesia e scendere a Le Treport con la scalinata, ma purtroppo tutto il parcheggio è occupato da nomadi, la cui presenza non ci è mai gradita; a malincuore lasciamo questo panorama e ci dirigiamo seguendo la costa con la D1261 i piccoli borghi di Mesnil Val e di Criel plage. Si sta avvicinando l'ora della cena e la nostra giornata terminerà proprio a Criel Plage dove troviamo posto sulla costa alle spalle degli scogli proprio come piace a noi, lungo la strada che porta al campeggio comunale. Ottima la cena offerta dallo chef Sandra del famoso ristorante Doral, ma soprattutto bella la vista offerta da questo ristorante direttamente sul tramonto. Oggi si festeggia un anniversario particolare, Sandra e io sono 21 anni che stiamo insieme, e come allora furono complici le stelle cadenti di quella notte d'estate in riva al mare, ancora oggi ci piace regalarci una passeggiata in riva ad un mare qualsiasi per festeggiare questa ricorrenza. Anche questa serata è stata fantastica dove il bellissimo tramonto il verso dei gabbiani, e il rumore delle onde hanno fatto da prologo ad una notte stupenda.

Mercoledì 11 agosto 2004 * CRIEL PLAGE - VEULETTES SUR MER - Km. Parziali 80, Km. Totali: 1.539
Poco prima dell'alba un temporale ha rinfrescato tutto, lasciando però il posto ad un cielo limpido e terso con un sole splendente. Passeggiamo tra i ciottoli della spiaggia e la falesia mentre il mare si ritira, vengono alla luce bellissime conchiglie e gustosi molluschi che vengono cacciati da tanti pescatori con secchio e bastone. Passiamo tutta la mattina passeggiando, prendendo il sole, e giocando a pallone su una spiaggia di sabbia fine che per gran parte della giornata resta sommersa dal mare. Verso le 14 saliamo sul camper per il pranzo, anzi ci sistemiamo col tavolino e le sedie sulla spiaggia e pranziamo direttamente lì. Verso le 16 lasciamo quest'angolo di costa per viaggiare come sempre lungo le stradine che affiancano il mare. Avevamo pensato a Dieppe per una sosta ma ancora una volta arrivati in città l'idea cambia, cominciamo ad essere veramente insofferenti al minimo ingorgo stradale. Proseguiamo ancora, leggendo le segnalazioni scopriamo di essere vicini al Faro d'Ailly che viene indicato come luogo da non perdere; ci addentriamo nella foresta e quando arriviamo al faro scopriamo che il parcheggio e il faro stesso sono veramente poca cosa, più che una visita meritano solo di essere tralasciati. Evidentemente qualcuno ha segnalato un faro pensando ad un'altra località. Nel frattempo il cielo si ingrigisce di nuovo e noi proseguiamo lungo la costa e ci fermiamo a St.Aubin sur mer dove lasciamo il camper in un parcheggio dove è vietata la sosta notturna ai camper. Passeggiamo sul lungomare dove ci sono piccoli chioschi che vendono direttamente pesce appena pescato. In un altro chiosco vendono frutta fresca che acquistiamo, pesche veramente gustose e uva. Tornati al camper troviamo un avviso sotto il tergicristallo che ci ringrazia della visita ma che ci segnala che il posto scelto per la sosta non va bene per la notte, per cui ci invitano a raggiungere il campeggio municipale onde evitare una multa! sarebbe successa la stessa cosa anche in Italia???? Comunque non era nostra intenzione trasgredire alle norme per cui ci spostiamo verso Veules les roses dove sostiamo per visitare la cittadina conosciuta per il suo piccolo fiume, il più corto della Francia, solo 8 Km. tutti nel territorio di questo comune. Intorno a questo piccolo fiume è stato conservato un insieme di ambiente come era anni fa, dalle case ai mulini, dai camminamenti ai ponticelli. Alcune case sono state ristrutturate e adibite a locali pubblici rispettando però la conformazione del luogo in cui sono inserite, tutto dona un aspetto di paese fiabesco che regala alla comunità un sicuro tornaconto economico. In una delle tante crèperie ci fermiamo per gustarci una di queste golosissime specialità, e anche se l'ora della merenda è già passata, vale la pena cedere alla golosità. Lasciamo Veules les Roses e passiamo da St.Valery en Caux dove speriamo,invano, di trovare posto nell'area segnalata. A malincuore lasciamo la bella cittadina e ci spostiamo poco più avanti a Veulettes sur Mer dove nell'area c'è posto per noi e anche per un altro equipaggio di Bergamo incontrato a St.Valery che non sapendo dove andare a dormire ci aveva chiesto aiuto. La serata sembra promettere sole per il giorno dopo, e speriamo che sia così.

Giovedì 12 agosto 2004 * VEULETTES S.MER - HONFLEUR - Km. Parziali 119, Km. Totali: 1.658
Lasciamo l'area di Veulettes verso le 9 e 45 del mattino, la promessa di sole è stata mantenuta nonostante la pioggia scesa nella notte. Percorriamo più che possiamo le strade vicino alla costa, sulla cima delle falesie la D79 è un continuo attraversare villaggi rurali e boschi immersi nel caldo sole mattutino. Raggiungiamo Fecamp, prima tappa sul mare del nostro primissimo viaggio in camper nell'estate dl 1999. Parcheggiamo in uno dei tanti parcheggi riservati ai camper vicino al porto commerciale, e poi ci dedichiamo alla passeggiata sul lungomare, che dal 1999 ha subito dei bei cambiamenti. Ritornando in questa cittadina abbiamo chiuso l'anello delle coste francesi, nel senso che l'abbiamo percorse tutte, ma questa è solo statistica. Dopo Fecamp passiamo da Etretat, già visitata nel viaggio del 1999, dove troviamo l'area piena all'inverosimile e soprattutto quasi esclusivamente italiana; lasciamo perdere la sosta e proseguiamo prendendo la direzione del faro d'Antifer dove troviamo posto proprio insieme a un equipaggio italiano composto da due signori sulla sessantina che da un po' di tempo incontriamo sulle nostre orme. Pranziamo alle 14 con un vento fortissimo che fa ondeggiare il camper, beviamo un caffè in compagnia di due escursionisti che viaggiano in furgone attrezzato a camper (di Milano), e poi scendiamo per gustarci il panorama mozzafiato. Improvvisamente il vento si fa' ancora più forte per cui preferiamo rientrare verso l'interno e riprendere il viaggio. In lontananza vediamo arrivare un temporale che ci piace poco per cui cerchiamo rifugio ai lati della strada finche la tempesta non cessa. Riprendiamo dopo la sosta e ci dirigiamo ad Honfleur, dove siamo passati altre volte ma mai siamo riusciti a fermarci, questa è la volta buona. Dopo 5 anni e tre viaggi con relativi tentativi riusciamo a trovare posto nell'area superaffollata (di italiani). Visitiamo la città, il cielo piovoso ci rovina un po' la passeggiata, ma ci rifugiamo in tempo in un locale dove ci gustiamo un'ottima crepe con vino bianco. La serata prosegue con un secondo giro per le vetrine del porto di questa bella cittadina. Ormai ha smesso di piovere, e così tranquillamente torniamo al camper per gustarci la cena. Alle spalle abbiamo il ponte di Normandia illuminato e sopra un cielo scuro ma silenzioso.

Venerdì 13 agosto 2004 * HONFLEUR - ARROMANCHE - Km. Parziali 104, Km. Totali: 1.762
Passiamo ancora qualche ora ad Honfleur, facendo shopping e passando anche in lavanderia per lavare i nostri panni. Riprendendo il viaggio superiamo la costa chic della Normandia quella che passa per Trouville, Deuville e Villers sur Mer. Puntiamo dritti verso le spiagge dello sbarco, che quest'anno sono prese d'assalto in occasione del 60° anniversario dello sbarco. Evitiamo di fermarci nei luoghi visitati l'anno scorso e questo ci consente di vedere luoghi molto importanti che rendono ancora presente tutta la triste epopea dello sbarco. Nel viaggio dell'anno scorso non avevamo visitato Arromanche, dove gli alleati costruirono un porto artificiale per garantire il rifornimento logistico per le truppe d'assalto. In questa località sono fisicamente visibili i giganteschi manufatti in cemento che consentirono la costruzione ex- novo in breve tempo di un gigantesco porto dove poterono sbarcare uomini e mezzi corazzati, mezzi di trasporto, armi e munizioni, vettovaglie e tutto quello che gigantesche navi avevano trasportato nottetempo durante la vigilia del D-Day. L'impressionante dimensione di questi manufatti che ancora oggi segnano il panorama della costa di fronte ad Arromanche lascia sbalorditi pensando ai tempi e all'alta ingegneria militare messa in campo. Anche in questa città esiste un museo dedicato allo sbarco e si possono rivivere quelle tristi ore visionando un filmato proiettato su uno schermo a 360° quasi a sentirsi spettatori di quei tragici momenti. Il parcheggio del cinema a 360° offre la possibilità di sostare per tutta la notte ai nostri mezzi e non sappiamo se ciò sia a pagamento in quanto nessuno ci è venuto a chiedere soldi. Dall'alto della falesia dove c'è il parcheggio si può rimirare il fronte della costa con i resti del porto costruito dagli alleati, e se la serata è splendidamente illuminata dal sole che tramonta come in questa sera, la voglia di riflettere sulla barbarie della guerra è tanta; nel silenzio rotto solo dal rumore del vento e dai versi dei gabbiani, guardando la natura di fronte che resta ferita da questi enormi parallelepipedi di cemento, origine di tristissimi ricordi, la mente si chiede perché tanta bellezza sia diventata teatro di tanta crudeltà umana. Immersi in questi pensieri torniamo al nostro camper, e ci lasciamo trasportare fra le braccia di Morfeo.

Sabato 14 agosto 2004 * ARROMANCHE - RAVENOVILLE PLAGE - Km. Parziali 135, Km. Totali: 1.897
Proseguiamo il nostro viaggio attraverso le tappe dello sbarco in Normandia, dopo aver lasciato Arromanche questa mattina ci dirigiamo verso la Pointe du Hoc, sito importantissimo che non avevamo mai visto. Da Arromanche si percorre la D514 che unisce tra loro tutte le cittadine della costa della zona tristemente famosa come Omaha beach. Si supera Port en Bassin, Colleville sur Mer nelle cui vicinanze si trova il cimitero monumentale Americano, e dopo pochi chilometri si arriva alla Pointe du Hoc. Lungo tutti i tratti di strada che uniscono le località protagoniste dello sbarco ci sono cartelli stradali appositamente collocati per ben indirizzare il turista seguendo un percorso tematico. Anche alla Pointe du Hoc esiste un museo, anzi esiste il campo di battaglia così come è stato lasciato dopo l'assalto. Un luogo veramente significativo, paragonabile solo al toccante spettacolo delle croci bianche del Cimitero Monumentale Americano di Colleville s.m. .Il percorso su questo prato disseminato di crateri lasciati dalle esplosioni delle bombe si snoda attorno a bunker distrutti e postazioni belliche ancora conservate. Se durante la visita si potesse sentire il sonoro di uno dei tanti film dedicati al D-Day si potrebbe veramente credere di essere in guerra. Nessuno scenografo riuscirebbe a ricostruire così bene lo sfondo di un così triste atto di guerra. Vedere quello sperone roccioso che ha dato il nome al luogo, guardare la falesia scalata sotto il fuoco nemico dai giovani rangers con scale funi e nulla più,mette i brividi. Si vede chiaramente e tristemente quanto coraggio abbia attraversato l'animo di quei valorosi soldati che si arrampicarono senza possibilità di difesa su per questo sperone. Entrando nei bunker ancora conservati si prova una sensazione di profonda angoscia pensando ai giovani militari tedeschi rinchiusi tra queste gigantesche pareti di cemento con la sola consegna di combattere contro altrettanti giovani che nemmeno conoscono. Anche quest'angolo di Francia, come quello dove si trova il Cimitero Militare di Colleville, è stato dato in concessione agli Americani che ne curano la conservazione; guardando questo tratto di falesia si nota infatti che tutto è mantenuto come allora, persino alcuni tratti di reticolato e come sempre un grande parcheggio ospita i mezzi dei visitatori. Verso mezzogiorno lasciamo La Pointe du Hoc e ci dirigiamo verso l'altra spiaggia, Utah beach facendo tappa ad Isigny sur mer per fare gasolio e fare spese. Arriviamo nella spiaggia di Utah verso le 14, pranziamo e lasciamo il camper in un parcheggio erboso alle spalle della spiaggia. E' inevitabile che la frivolezza della vacanza al mare si mescoli con la tristezza di un pellegrinaggio nel ricordo del D-Day;sulle stesse spiagge dove oggi ci sdraiamo a prendere il sole e a raccogliere conchiglie stupende sessanta anni fa' si combatteva e si moriva per la libertà dell'Europa. Il mare si ritira parecchio dalla costa e la spiaggia diventa enorme, ci sono anche dei cavalli, la gente si sistema lungo questa immensa arena senza accalcarsi, c'è veramente posto per tutti. Verso le 18 e 30 lasciamo la spiaggia ed andiamo alla vicina Sainte Mère Eglise dove esiste un museo dedicato alle truppe aviotrasportate; in questa cittadina è stata girata una scena del famoso film "Il giorno più lungo", dove un paracadutista americano finiva sulle guglie della chiesa, e ancora oggi un pupazzo vestito come quel paracadutista penzola dalle guglie della chiesa. Tutta la piazza della cittadina è un fiorire di negozi di souvenir legati al D-Day, con vendita di reperti originali come berretti tedeschi,americani, le famose cicale usate dai soldati americani per farsi riconoscere dai commilitoni; tutto sommato ci sembra un un po' eccessivo lo sfruttamento fatto di quei tristi giorni. In un distributore vediamo una locandina che annuncia uno spettacolo pirotecnico nella vicina Ravenoville plage, per cui decidiamo di recarci lì per festeggiare l'arrivo del Ferragosto. Troviamo posto in un piccolo parcheggio in riva al mare insieme ad altri tre equipaggi, ceniamo e aspettiamo che la serata pirotecnica. Il piccolo paese ci ricorda tanto uno dei tanti villaggi in riva ai nostri mari negli anni cinquanta, poche case, gente molto semplice e ragazzi che si radunano sulla spiaggia visto che l'unico bar del posto chiude prima di mezzanotte. E' il regno della semplicità e anche la festa con i fuochi è semplice; dei ragazzi del posto si recano alla sala civica dove distribuiscono delle torce strane " les falmbeuax" e con queste seguono la macchina di due nonnetti che percorre le strade del paese fino a raggiungere il campo sportivo dove ad attenderli ci sono tutti gli abitanti del paese ed inizia lo spettacolo pirotecnico. La musica e i fuochi sono degni dello spettacolo di Eurodisney, con le debite proporzioni, ma sicuramente la serata è ben organizzata. Il tutto dura circa una ventina di minuti, gli applausi degli intervenuti sono sinceri, ora tutti tornano alla sala civica e lentamente ognuno rientra verso casa. La sobrietà e la semplicità di questa serata ci ricorda come ci si divertiva con poche cose anche quando noi genitori eravamo ragazzini, chissà se il progresso è veramente tutto positivo! La notte ci saluta sul nostro Doral con uno scintillio esagerato di stelle,il rumore del mare e i gabbiani che ci salutano con il loro verso.

Domenica 15 agosto 2004 * RAVENOVILLE PLAGE - GRANVILLE - Km. Parziali 130, Km. Totali: 2.027
Il nostro ferragosto inizia con la pioggia e il cielo coperto. Ci spostiamo quindi verso la costa ovest della penisola. Passiamo da S.te Mere Eglise, Pont l'Abbé,Lessay; raggiunta la costa finalmente il sole ritorna a farsi vedere. Le spiagge di questa zona sono belle e la bassa marea le rende immense. Ci fermiamo a Gouville sur Mer dove c'è una bella area di sosta in direzione dei campeggi proprio di fronte alla spiaggia. Passiamo l'intera giornata sulla sabbia calda facendo una bellissima camminata lungo tutto l'arenile. Solo nel tardo pomeriggio riprendiamo il nostro viaggio viaggiando verso Grandville dove ci sistemiamo nell'area di sosta vicino al museo oceanografico, nella stupenda città vecchia. Lasciamo che la pioggia smetta e scendiamo per fare una passeggiata sulle mura sopra il porto da dove partono le navi dirette alle isole anglo-francesi. Proprio questa vista ci ispira l'idea per l'indomani: verificare se è possibile fare una gita sull'isola di Jersey, inglese come sovranità amministrativa ma vicina alle coste francesi. Nel frattempo torna la pioggia e quindi ritorniamo fra le braccia del nostro Doral per una notte di riposo.

Lunedì 16 agosto 2004 * GRANVILLE - JULLOUVILLE - Km.parziali: 35, Km totali: 2.062
Per tutta la notte ha piovuto, ma questa mattina il sole ha deciso di salutarci con i suoi raggi caldi. Scendiamo dall'area verso il porto dove salpano i traghetti diretti sull'isola di Jersey. La nostra idea sembra realizzarsi, ma recandoci alla biglietteria ci viene detto che la nave per l'isola è ferma fino a domani pomeriggi per un guasto, e che il primo viaggio utile ancora prenotabile ci sarà solo giovedì, per cui lasciamo nel cassetto questa idea e cambiamo programma. Vista la situazione preferiamo anticipare di qualche giorno la sosta in campeggio da dedicare alla sistemazione logistica del camper e dei suoi occupanti (docce, lavatrice e relax in piscina), sempre confidando nel bel tempo. Ci sistemiamo in un bel campeggio di Jullouville, a pochi metri dalla spiaggia, con tutti i servizi che ci servono. Nonostante la pioggia riusciamo a farci una bella passeggiata sulla spiaggia mentre i ragazzi si sfogano in piscina, poi quando la pioggia diventa insopportabile ci dedichiamo al riassetto del camper e del guardaroba. Verso sera finalmente possiamo lasciare il camper senza inzupparci e raggiungiamo la cittadina dove facciamo piccoli acquisti nei negozi sulla via commerciale; ci sembra di essere nelle zone dell'Adriatico tanta è la gente che passeggia tra questi negozi e i locali non sembrano essere certo speciali come spesso accade nei nostri viaggi. Preferiamo quindi ritornare verso il camping attraverso la magnifica passeggiata a mare, nonostante il vento forte, che speriamo porti via le nuvole.

Martedì 17 agosto 2004 * JULLOVILLE - GRANDVILLE - Km. parziali: 72, Km totali: 2.095
Tutti i nostri piani vengono scombussolati dalle condizioni meteo, lasciamo quindi il campeggio (inutile pagare per rimanere fermi nel camper!) e come se fosse l'idea campeggio a portar male un'ora dopo essere usciti ecco ritornare un bel sole. C spostiamo di poco perché questa costa merita davvero di essere vista, e soprattutto le sue spiagge. Fatti gli acquisti alimentari giornalieri ci fermiamo a St.Jean le Thomas dove troviamo un bel punto sosta nei pressi del campeggio municipale, direttamente sul mare, con vista sulla baia del Mont St.Michel. Proprio dal campeggio partono delle escursioni a piedi che attraversano la baia in secca per la bassa marea, e noi che siamo avventurieri, ma non temerari facciamo una lunga passeggiata che ci porta molto più a sud, quasi all'inizio di Genets seguendo però la costa. Attorno a noi un paesaggio stranissimo,la baia completamente svuotata del mare e in lontananza il Monte più visitato di Francia. Camminiamo sul fondo del mare eppure non riusciamo a vedere l'acqua, e il forte vento che si alza ci annuncia l'arrivo dell'ennesimo scroscio d'acqua. Oltre ai camminatori la baia e percorsa da file di cavalli che percorrono tratti di costa lunghissimi spingendosi anche verso l'interno fino al Monte. Rientrati al camper ci sistemiamo appena i tempo per assistere all'arrivo del preannunciato acquazzone. Ci spostiamo così verso sud seguendo le stradine della costa fino a raggiungere un punto panoramico,Le grouin du Sud, dove oltre alla bellissima vista sul monte e sulla sua baia possiamo goderci uno stupendo arcobaleno che proprio mentre la marea risale lentamente. A questo punto decidiamo di ritornare verso Nord, visto che la serata vorremmo dedicarla ancora a Granville, sperando che il tempo sia più clemente di ieri sera. Ritornati perciò all'area sulle mura della città vecchia, lasciamo il camper collegato alla colonnina (4,5 € a notte con elettricità per 12 equipaggi), e scendiamo nella bella città antica, percorrendo le strade antiche di questo bel borgo. Raggiungiamo il porto dove ci sono molti ristoranti e bistrot che ci mettono tanta voglia di moules, per cui godiamoci questa prelibatezza e festeggiamo così la bella vacanza che stiamo trascorrendo. Terminata la cena torniamo a passeggiare per le vie della città fino a mezzanotte quando facciamo rientro nel nostro accogliente Doral.

Mercoledì 18 agosto 2004 * GRANVILLE - ST.JEAN LE TOMAS - Km. parziali: 24, Km totali: 2.119
Ci svegliamo con il cielo nuvoloso ma la temperatura è buona. Decidiamo perciò di dedicarci alla visita diurna di Granville facendo shopping e ammirando questa bella cittadina. La mattinata scorre velocemente, un po' come le nuvole nere e minacciose che arrivano dal mare, e che scaricano un violento acquazzone proprio durante il pranzo. Passato il temporale un timido raggio di sole fa' capolino timidamente fra i nuvoloni che si diradano verso il largo. Lasciamo l'area di sosta e torniamo sulla riva del mare sulla spiaggia di St.Pair sur Mer dove il parcheggio (vietato nelle ore notturne) ci consente una lunga sosta per un bel pomeriggio al mare. Siamo sulla baia del Mont St.Michel e parlare di mare in certe ore sembra quasi una presa in giro, vista la distanza dell'acqua dalla riva. Le passeggiate che si possono fare quando la bassa marea porta il mare lontano dalla riva sono interminabili e stupende. Verso le 18 decidiamo di spostarci verso St.Jean le Tomas ma prima di arrivarci ci fermiamo in un luogo molto particolare, La Cabane de Vaubane, un punto molto panoramico immerso nella foresta di fronte alla baia del Mont st.Michel,dove esiste la possibilità di sostare in totale solitudine; per arrivarci seguire le indicazioni che dalla D911 portano a La Cabane Voubane. Arriviamo a St.Jean e ci fermiamo nel parcheggio di fronte al mare che sarà la nostra poltrona per gustarci lo spettacolare tramonto di questa sera. Siamo agli sgoccioli delle vacanze e queste serate sono ideali per iniziare a ricordare le belle giornate trascorse, e inevitabilmente compaiono le prime avvisaglie di tristezza.

Giovedì 19 agosto 2004 * ST. JEAN LE TOMAS - MEUNG SUR LOIRE - Km.parziali: 343, Km.totali: 2.501
Iniziamo il rientro verso l'Italia con la calma che ha contraddistinto tutto il viaggio, facciamo spesa,gasolio e svuotiamo i serbatoi, il tempo è molto variabile passiamo dalla pioggia al sole in continuazione; durante la pausa pranzo ci fermiamo ad Alençon dove passiamo anche in lavanderia per lavare tutti i panni della vacanza. Ora il sole sembra volerci accompagnare, quindi il pomeriggio possiamo fare una buona "cavalcata" con il nostro Doral fino a Chateaudun dove arriviamo verso le 19. Il paese vecchio intorno al castello è ben tenuto, ma a quest'ora tutto è chiuso e allora ripartiamo verso un'altra possibilità di sosta. La serata è ancora bella chiara e serena, perciò possiamo puntare a raggiungere la Loira che si trova ad una quarantina di chilometri. Arriviamo a Meung surLoire, e sostiamo in compagnia di altri due equipaggi nel parcheggio nella zona delle piscine. Cena, passeggiata sul lungofiume e poi a letto.

Venerdì 20 agosto 2004 * MEUNG SUR LOIRE - DIGOIN - Km. parziali: 318, Km. totali: 2.819
Ci svegliamo con il sole, fatta colazione andiamo in centro ad acquistare pane salumi e croissant, e ci accorgiamo che questo paesino non è niente male, molto ben conservato e ricco di spunti fotografici, ma purtroppo è capitato sulla via del ritorno, quindi dobbiamo lasciarlo; sarà per la prossima volta. Come al solito il sole ci illude e presto le nuvole oscurano il cielo , scaricando pioggia anche oggi, ma tutto ciò non ci da molto fastidio, tanto si deve viaggiare! Per il pranzo facciamo sosta a Briare lungo il canale laterale della Loira dove vediamo due house boat molto vissute che attirano la mia attenzione. Insieme a noi altri tre equipaggi hanno deciso di fare sosta qui, e anche la pioggia ci ha fatto compagnia. riprendiamo il nostro viaggio sulla N7, stiamo costeggiando la Loira, arriviamo dalle parti di Nevers che aggiriamo poi con la N81 continuiamo a seguire la Loira, superiamo Decize e verso il tardo pomeriggio arriviamo a Digoin, dove decidiamo di sostare nel parcheggio in riva al fiume; vicino all'ufficio del turismo c'è la possibilità di rifornirci di acqua e di scaricare i serbatoi. In questa bella cittadina l'attrazione turistica è il ponte canale, costruzione che consente,a chi percorre i canali che si incrociano nelle vicinanze, di superare la Loira. Tutto il paese però è carino, e i croissant che si possono acquistare in un panificio proprio vicino al parcheggio per i camper sono insuperabili. Durante la cena prepariamo un piccolo programma per l'ultimo week-end di vacanza, decidiamo di passare da Ginevra per far visita ai nostri cugini e trascorrere con loro l'ultimo giorno di vacanza.

Sabato 21 agosto 2004 * DIGOIN - MEGEVETTE - Km. Parziale: 298, Km. Totali: 3.117
Ci svegliamo presto per poter essere a Ginevra in buon orario. Finalmente il sole ha deciso di farci compagnia. La strada che ci porta verso la Svizzera da Digoin la conosciamo molto bene perché fa parte di tanti nostri itinerari, molto velocemente superiamo Macon, aggiriamo Bourg en Bresse, e poi risaliamo verso Nantua dove ci fermiamo in riva al lago per il pranzo. Anche questa è una bella cittadina che offre, oltre alla possibilità di sostare sulle rive del lago, anche un bel paesaggio nonché un centro ben tenuto e ricco di spunti per la visita. Partiamo dopo pranzo verso Ginevra dove ad attenderci ci sono i cugini Andy,M.Claude e i loro ragazzi, che per l'occasione hanno organizzato una bella serata nel loro piccolo chalet sulle montagne francesi fuori da Ginevra. Raggiunta la Svizzera , entriamo in città dove troviamo ad attenderci i nostri cugini; seguiamo la loro auto e usciamo di nuovo da Ginevra e dalla Svizzera, in direzione Annemasse. Ci arrampichiamo su per le montagne francesi dietro Ginevra. Raggiungiamo uno sperduto villaggio alpino che sembra lontano dal mondo tanto é semplice e tranquillo. Siamo a Mégevette, immersi nella natura tipica delle alpi, circondati dalle cime, ad una quota di 1100 mt. ; l'aria é frizzante ma per fortuna c'é il sole. Ad aspettarci allo chalet c'é il resto della famiglia, la Zia e gli altri cugini con i loro figli, siamo in 16 persone, bambini compresi. Parcheggiamo il nostro camper sul retro dello chalet ed entriamo in casa; é semplice e accogliente, la stufa accesa serve a riscaldare l'ambiente, che l'allegria della compagnia rende la giornata meravigliosa. Abbiamo l'occasione di raccontare le nostre prime impressioni sul viaggio, e ci brillano gli occhi ogni volta che ci fanno domande sul nostro modo di fare turismo. Arriva sera in un attimo, la cena é stata gustosissima e ora si va a nanna, ognuno bel suo letto, anche noi sul mostro Doral, perché domani sarà giorno di ritorno a casa.


Domenica 22 agosto 2004 * MEGEVETTE - TRESCORE - Km. Parziali: 398, Km. totali: 3.515
Anche questa meravigliosa vacanza volge al termine, ma a noi piace rallentare sempre di più il tempo che ci separa dall'arrivo a casa, per cui ci godiamo una bella mattinata sui monti insieme a Andy e la sua famiglia, dopo aver fatto una colazione coi fiocchi nello chalet. La strada del ritorno sarà sicuramente monotona, per cui i momenti che val la pena ricordare di questa ultima giornata si fermano al saluto di fronte alla maestosa sagoma del Monte Bianco, scambiato con i nostri cugini; per il resto solamente chilometri di autostrada e di caos tipico del trafficato suolo italiano. Di tutto il viaggio devo dire che sono stati stressanti solo gli ultimi 280 Km., quelli fatti in Italia!

Conclusioni e ringraziamenti
Raccontando il nostro viaggio abbiamo voluto rendere partecipi della nostra esperienza, coloro che hanno avuto la pazienza e la voglia di arrivare sino in fondo a questo racconto. Il nostro ringraziamento quindi a tutti voi, e un'esortazione a vivere il turismo itinerante secondo il giusto rispetto reciproco delle persone, dei luoghi e delle cose che vediamo lungo i nostri viaggi. Buoni viaggi in camper a tutti.

GRAZIE


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