COSTA BRAVA ANDORRA TOLOSA ALBI
Settembre 2009
(testo e foto di Marianna Igorb)
20 Settembre
SIENA FREJUS km. 560
Con l’altro equipaggio di nostri amici,
spesso anche nostri compagni di itinerari in camper, iniziamo
la prima tappa di questo viaggio settembrino verso la Costa
Brava. Usciamo dall’autostrada a Cannes, percorriamo
la statale n.7 che corre intorno al massiccio dell’Esterel
e arriviamo in tarda serata a Frejus Port, dove sostiamo
per la notte.
21 Settembre
FREJUS PORT SIGEAN km 400
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Sigean Mercatino |
Sigean Sosta libera |
Anche oggi tappa di trasferimento, viaggiamo
sempre percorrendo le strade statali, attraverso il sud
della Francia, la Provenza , la Linguadoca e il Roussillon.
Ci fermiamo a Sigean, piccolo villaggio agricolo del Roussillon
ai bordi dello stagno, noto per il Parco Zoologico Africano.
Trascorriamo la notte in una tranquillissima strada vicino
ad una cantina, al mattino vediamo arrivare i trattori con
i carrelli carichi di uva.
22 Settembre
SIGEAN PERPIGNAN COLLIURE PORT VENDRES
Km. 80
Lasciamo Sigean riprendendo la strada N.9 che costeggia
stagni e distese di vigneti. Poco prima di raggiungere Perpignan
ci fermiamo per visitare Fort de Salses una poderosa fortezza
costruita alla fine del quattrocento da re Ferdinando d’Aragona.
Vicino alla fortezza c’è una grande parcheggio
utilizzabile anche per la sosta camper.
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Port de Salses |
Perpignan Palais de Rois de
Majorque |
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Perpignan Place
de la Loge |
Arriviamo a Perpignan e parcheggiamo i camper
in uno dei viali attorno alla Cittadella. La città
francese fu fino alla metà del ‘300 capitale
del Regno di Maiorca, è la più grande città
catalana (pur in Francia) dopo Barcellona e questa sua particolare
atmosfera spagnoleggiante simboleggiata dallo sventolio
delle bandiere catalane, si respira ovunque. Visitiamo la
Cittadella, imponente fortezza cinquecentesca chiusa da
sei bastioni, al centro della quale sorge il trecentesco
Palazzo del Re di Maiorca. Passeggiando per il centro incontriamo
il Castillet, fortezza merlata in mattoni rossi, oggi sede
del Museo Catalano, poi Place de La Loge, con il grazioso
palazzo gotico, infine la Cattedrale St. Jean con il suo
immenso chiostro. Torniamo ai camper e dopo un pranzo veloce
partiamo verso la costa. Dopo Canet Plage e Argeles Plage,
recenti località balneari dalle lunghissime spiagge
sabbiose, percorrendo la litoranea N.114, inizia la Cote
Vermeille, che deve il suo nome al colore rosso-violaceo
delle scogliere. Si tratta di 50 km circa di litoranea fino
al confine spagnolo, con un susseguirsi di curve e tornanti,
tra agavi e pini marittimi, baie e insenature, villaggi
e porticcioli. Un bellissimo itinerario paesaggistico. Superata
Colliure, antica cittadella fortificata con un suggestivo
porto naturale, arriviamo all’area di sosta Les Tamarins
di Port Vendres. All’interno non ci sono posti liberi,
ci sistemiamo nel piazzale davanti all’area, in riva
al mare, con altri equipaggi francesi e tedeschi arrivati
nel frattempo.
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Argeles Plage |
Colliure |
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Port Vendres Sosta
notturna Les Tamarins
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23 Settembre
Port Vendres Cap Cerbere Llanca
Monastero di S.Pere de Rodes Cadaques Roses km 90
Al mattino, dopo le operazioni di carico e
scarico nell’area, gratuite in quanto in questo periodo
non è custodita,ripartiamo verso la Spagna. Superati
gli ultimi paesi prima della frontiera, Banyuls sur Mer
e Cerbere, la strada si inerpica sulle scogliere pirenaiche,
in basso le acque blu del Mediterraneo si infrangono sulle
rocce, creando scorci di suggestiva bellezza. Arriviamo
sul promontorio di Cap Cerbere dove sorge un faro alimentato
da pannelli solari che segnala ai naviganti la presenza
delle pericolose scogliere, fra le più alte del continente.
Sostiamo nel grande spiazzo deserto vicino al faro, camminiamo
sulla scogliera a picco sul mare battuta dal vento, la bella
giornata di sole ci offre panorami dai bellissimi colori.
Dopo qualche chilometro siamo finalmente in
Spagna, attraversiamo Port Bou e Colera, primi villaggi
della Costa Brava. Poi tra le montagne si apre una piccola
piana occupata quasi interamente dalla cittadina di Llancà,
il primo centro urbano di una certa dimensione che incontriamo
dopo aver lasciato la Francia. Ci fermiamo nel parcheggio
del porto e passeggiando raggiungiamo una piccola altura
all’estremità del porto stesso da dove si gode
una splendida vista dell’insenatura sovrastata dai
Pirenei.
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Panorama da Cap
Cerbere |
Cap Cerbere |
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Llancà |
Lasciata Llancà, percorrendo la 612
verso Port de la Selva, troviamo la deviazione segnalata
per il Monastero Benedettino di Sant Pere de Rodes, la nostra
prossima meta. La strada, ben asfaltata, sale per circa
15 chilometri attraverso una bella foresta di macchia mediterranea.
Lasciamo i camper in un grande parcheggio quasi vuoto e
proseguiamo a piedi per circa 800 metri lungo la strada
panoramica, dopo l’ultima curva ci appare lo straordinario
complesso architettonico, posto su uno sperone di roccia
che domina la penisola del Cap de Creus.
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St Elena |
San Pere de Rodes |
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San Pere de Rodes
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Nel piccolo agglomerato di ruderi che sorge
nei pressi del monastero, intorno alla chiesetta di S. Elena,
un gruppo di archeologi lavora tra le rovine delle case.
Visitiamo l’interno del monastero, che è stato
recentemente restaurato in modo ammirevole, restituendo
a questo gioiello di architettura romanico catalana tutto
il suo splendore. La maestosità degli edifici, il
silenzio e la bellezza del paesaggio circostante costituiscono
un’esperienza veramente indimenticabile e assolutamente
da non perdere. Pranziamo in camper davanti ad un panorama
mozzafiato, poi anche se a malincuore, lasciamo questo paradiso,
riscendiamo verso la costa e arriviamo a Cadaques. Dopo
aver visto vari divieti di sosta per camper, entriamo in
un grande parcheggio a pagamento accessibile anche ai camper.
La cittadina, benché fuori stagione, ci appare vivace
ed animata, saliamo attraverso vicoli e scale fino alla
bianca chiesa barocca di Santa Maria, dalla quale si domina
l’insenatura del porto naturale disseminata di barche,
poi scendiamo fino al piccolo lungomare sul quale si affacciano
le tipiche case bianche. Dopo qualche acquisto in un piccolo
supermercato, riprendiamo i camper e poiché dopo
Cadaques l’unico percorso che segue la costa è
una strada bianca di cui non possiamo fidarci, torniamo
nell’interno riprendendo la 614 fino a Roses, la cittadina
balneare che conclude il perimetro di Cap de Creus.
Arriviamo nel tardo pomeriggio e ci sistemiamo
nel Camping Joncar Mar, praticamente in centro a due passi
dalla spiaggia, 18 euro la sosta. Dopo cena facciamo una
passeggiata sul bellissimo spazioso lungomare, totalmente
pedonale, con giardini e aiuole fiorite tra lunghe file
di palme.
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Cadaques |
Cadaques |
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Roses Camping
Joncar Mar
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24 Settembre
Roses Figueres Girona Palamos km
107
Arriviamo a Figueres e cerchiamo un parcheggio,
dopo qualche giro infruttuoso, ci fermiamo nel parcheggio
di un grande supermercato, siamo ad una ventina di minuti
a piedi dal centro, dove si trova il museo di Dalì.
Negli ultimi anni della sua vita l’artista si dedicò
completamente a trasformare il teatro della sua città
natale in quello che avrebbe dovuto essere il monumento
alla sua arte e alla sua vita. L’edificio stesso è
un grande oggetto surrealista, con le bianche uova che svettano
sul tetto, a guardia di questo strano tempio. Il viaggio
nell’universo daliniano inizia dunque ancor prima
di aver comprato il biglietto del museo, con i simboli del
suo genio che si affacciano già nella piazza. Se
all’esterno il museo sorprende e incuriosisce, l’interno
sbalordisce, disorienta, ipnotizza, nulla di paragonabile
con qualsiasi museo tradizionale.
Nel cortile, tra due colonne di pneumatici,
una Cadillac-fontana, intorno un’apoteosi di stranezze,
statue dorate, spericolate architetture, eccentriche scenografie.
Non esiste un percorso da seguire, non c’è
cronologia né altro ordine mentale, Dalì ha
voluto che i visitatori si muovessero nel suo museo seguendo
esclusivamente una spinta emotiva, lasciandosi guidare dall’istinto.
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Figueres |
Museo Dalì |
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Museo Dalì |
Continuiamo questo straordinario viaggio tra
illusioni ottiche, scherzi, sorprese e provocazioni, ammiriamo
la grande tela di Gala, sua musa ispiratrice e compagna
di una vita, nuda davanti al mare, ma quando ci allontaniamo
di diversi metri il quadro si trasforma nel ritratto di
Abramo Lincoln !! Le sue opere disseminate di simboli fallici
e sessuali, di chiara influenza freudiana, vogliono sfacciatamente
stupire, impressionare, così come la sua esistenza,
sempre sopra le righe, da divo della scena artistica mondiale
per gli eccessi e le posizioni discutibili e scandalose.
Indimenticabile la sala Mae West, creata da Dalì
per rendere omaggio all’attrice americana che negli
anni 40 scandalizzò l’America perbenista.
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Sala Mae West
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Figueres |
Museo Dalì |
Il divano rosso fuoco sono le labbra dell’attrice,
le due stampe sono gli occhi, il camino è il naso,
il tutto visto da una particolarissima postazione, il posteriore
di un…cammello!!! Sotto il palcoscenico del vecchio
teatro c’è la sua tomba,una lapide semplice
e spoglia con solo il suo nome, imprevedibile per uno che
aveva detto di sè stesso”Mi sono sempre considerato
un genio”. Comunque si giudichino la sua arte e la
sua vita, la visita a questo museo costituisce un’esperienza
affascinante e veramente consigliabile.
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Girona |
Girona |
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Girona Bagni Arabi |
Girona La cattedrale |
Torniamo ai camper, pranziamo, facciamo qualche
acquisto al supermercato, tra cui le famose acciughe spagnole
“L’Escala”, poi raggiungiamo Girona. Parcheggiamo
in un grande parcheggio alberato sul fiume Onyar, vicino
al ponte pedonale Pedret. Le antiche case colorate si affacciano
lungo il fiume, il Barri Vell, il centro storico della città,
è circondato da una imponente cinta muraria, entriamo
attraverso la grande Porta Romana che si apre su una piazza
di fronte alla scalinata di 90 gradini che porta alla Cattedrale.
L’enorme chiesa, dalla facciata barocca, è
composta all’interno da un’unica immensa navata
gotica, accanto si trova un bellissimo chiostro romanico
con capitelli ornati da straordinari bassorilievi ricchi
di figure umane, mitologiche e animali fantastici. Dietro
la Cattedrale visitiamo un interessante complesso architettonico
medievale, i Bagni Arabi, costruito con i criteri delle
terme romane, ma in stile moresco. Passeggiamo nella Rambla
de la Libertat, un bel viale lungo il fiume, saliamo su
uno dei ben 11 ponti pedonali della città, il Pont
de Peixateries Velles, costruito nel 1877 da Gustave Eiffel
prima della famosa Torre. Girona, che tutti conosciamo solo
come aeroporto di Barcellona, è stata invece una
piacevole sorpresa.Torniamo ai camper e benchè siano
ormai quasi le 20, decidiamo comunque di andare verso la
costa alla ricerca di un campeggio perchè abbiamo
bisogno di scaricare. Nonostante qualche defaillance del
navigatore a cui non risultano nuove strade e deviazioni
varie, riusciamo a trovare il Camping Benelux a Palamos
vicino alla famosa spiaggia di Castell. Il camping si trova
in una bella pineta, essendo fuori stagione c’è
pochissima gente, ci sistemiamo e ceniamo che ormai sono
le 22.
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Girona Chiostro della Cattedrale |
25 Settembre
Palamos S.Feliu de Guixol Tossa de Mar km 45
Dopo le operazioni di carico e scarico, l’acquisto
della baguette spagnola nel market, paghiamo 19 euro per
la sosta e usciti dal camping, prendiamo la strada che porta
alla Playa Castell. La spiaggia si trova in una insenatura
tra due promontori rocciosi, la sabbia ha un bel colore
dorato, pulitissima e ben tenuta, praticamente deserta.
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Palamos Camping Benelux |
Playa de Castell |
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Playa de Castell
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Arriviamo a S.Feliu de Guixols, cittadina
distesa sulla baia tra le scogliere, superata la quale inizia
il tratto più interessante dal punto di vista paesaggistico
della Costa Brava. La strada 682 segue con una serie di
tornanti il frastagliato profilo della costa. Troviamo comunque
molte piazzole per sostare ad ammirare stupendi panorami
ancora non troppo invasi dalle “urbanitzacio”
turistiche della parte più meridionale della costa.
Le propaggini dei Pirenei arrivano al mare coperte da una
folta macchia mediterranea ricca anche di pini marittimi.
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Sant Feliu de Guixols |
Playa de Sant Feliu de Guixols |
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Sant Feliu de Guixols |
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Panorami dalla
strada 682
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Sosta pranzo sulla 682 |
Tossa de Mar |
Dopo circa km 30 arriviamo al vero gioiello
della Costa Brava, Tossa del Mar. Il piccolo borgo medievale
sorge su un promontorio a picco sul mare, circondato da
trecentesche mura fortificate da cui svettano tre torri
cilindriche.
Parcheggiamo in un viale vicino al centro dove ci sono altri
due camper, non ci sono divieti e decidiamo di sostarvi
anche la notte. Dedichiamo il pomeriggio alla visita del
piccolo centro storico, ben restaurato e conservato, saliamo
sulle mura del castello scoprendo bellissimi panorami, ci
sono ancora un po’ di turisti, anche in spiaggia,
le stradine sono animate, i negozi e i ristoranti aperti,
in questo periodo tutto sembra particolarmente godibile.
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Tossa de Mar di
notte
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Tossa de Mar centro
storico
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26 Settembre
Tossa de Mar Girona Olot Ripoll
Puigcerda La Seu d’Urgell La Vella Canillo km 267
Al mattino, dopo aver salutato i nostri amici che devono
rientrare prima di noi, cominciamo il nostro viaggio verso
l’interno dei Pirenei alla volta di Andorra. Superata
Girona arriviamo ad Olot attraversando parte del Parco Naturale
della Garrotxa, la più vasta area vulcanica della
Spagna.
Ci sono circa 30 vulcani spenti, coperti da
una ricca foresta. La strada, ottimamente asfaltata, compie
lunghi tornanti sui fianchi dei monti arrivando fino a 1800
metri, il traffico è scarso, il viaggio piacevole.
Arriviamo ad Andorra nel primo pomeriggio, ci fermiamo all’Ufficio
Informazioni Turistiche che si trova subito appena superato
il confine per prendere una cartina e un depliant con l’elenco
dei Camping.
Arrivati a La Vella ci rendiamo conto che
più che una città è un caotico agglomerato
di banche, negozi, enormi supermercati, centri commerciali
e grandi parcheggi. Dopo qualche giro infruttuoso in mezzo
ad un traffico allucinante, troviamo il parcheggio che ha
una parte riservata ai camper e ci sistemiamo. Dopo qualche
ora trascorsa girando per negozi e centri commerciali, ci
siamo resi conto che non c’è tutta questa famosa
convenienza nei prezzi, facciamo dunque qualche acquisto,
più che altro per giustificare la sosta. Quando usciamo
dal centro commerciale, sta piovendo, torniamo velocemente
al camper, lasciamo la caotica capitale di Andorra dirigendoci
verso Canillo dove ci fermiamo al Camping Pla che si trova
nel centro del piccolo villaggio, famosa stazione sciistica
dei Pirenei.
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Andorra Canillo |
Andorra Canillo Camping PLA |
27 Settembre
Canillo Niaux Tarascon Foix Tolosa
km 190
Durante la notte è piovuto molto, ci alziamo
tardi e facciamo un giro nel centro del villaggio, ci fermiamo
all’ufficio del Turismo per qualche informazione e
scopriamo che oggi, 27 Settembre, si festeggia nel mondo
la Giornata del Turismo e ci offrono dolci e bevande. Torniamo
al camping , riprendiamo il camper e iniziamo a percorrere
la bella statale n 20 che corre inizialmente tra costoni
rocciosi con bellissimi panorami, poi scende a valle verso
la Francia.
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Sui Pirenei lungo
la strada N 20 verso la Francia
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Prima di Tarascon ci fermiamo a visitare la
famosa grotta di Niaux. Siamo fortunati, c’è
un piccolo gruppo che inizierà la visita tra 20 minuti,
la guida parla solo francese però, d’altra
parte siamo gli unici italiani. Ci distribuiscono le torce
ed entriamo, percorriamo circa ottocento metri tra cunicoli
ed enormi caverne, nel buio totale, sentendo solo il rumore
dei nostri passi, alla fine arriviamo in una sorta di grande
rotonda naturale, il cosiddetto “salone nero”.
La guida ci fa spegnere le nostre torce ed ne accende una
più potente: appaiono ai nostri occhi decine di figure
di cavalli, bisonti, cervi, capre disegnati su tutte le
pareti della grande rotonda. La qualità e il realismo
delle figure sono stupefacenti, testimoniano l’abilità
eccezionale di un artista preistorico di circa 20.000 anni
fa.
Per la conservazione di questa meraviglia
le visite sono giustamente brevi, torniamo dunque indietro
conservando dentro di noi la meraviglia e lo stupore che
il nostro lontanissimo antenato ha saputo suscitare ancora
una volta in coloro che hanno visto la sua opera. Ripresa
la marcia, arriviamo nel tardo pomeriggio al Camping Le
Rupé di Tolosa.
Il camping, aperto tutto l’anno, si trova a nord della
città, vicino alla strada n.20. La tariffa è
di 15 euro a notte compresa l’elettricità,
ci consegnano una carta con codice per l’apertura
del cancello pedonale, notiamo che tutto il campeggio è
recintato con una notevole e robusta inferriata. Durante
la cena si scatena un violento temporale, fortunatamente
siamo al riparo!!
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Tolosa Camping Municipal Le
Rupè |
28 Settembre - Tolosa
Al mattino prendiamo l’autobus n.59 che ha
la fermata a circa 500 metri dal campeggio, in circa 10
minuti arriviamo alla metro e con altri 10 siamo in centro.
La città, antica capitale della Linguadoca, conosciuta
come“Ville rose”per il caldo colore che il mattone
conferisce ai suoi edifici, ci accoglie con l’immensa
Place du Capitole, dominata dal maestoso municipio e circondata
dai palazzi rosati con caratteristici portici.
Visitiamo la basilica di S. Sernin, gioiello
dell’arte romanica e importante tappa sul Cammino
di Santiago, la suggestiva cattedrale romanico gotica di
Sant Etienne dalle strane forme asimmetriche ed infine la
splendida ed elegante Les Jacobins sotto le cui volte riposa
Tommaso d’Aquino.
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Tolosa Capitole
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Tolosa |
Tolosa St. Etienne |
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Tolosa St Sernin |
Tolosa St Sernin |
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Tolosa Les Jacobins |
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Attraversiamo il fiume Garonne, passeggiamo
lungo la riva, poi tornati in centro scopriamo un’altra
caratteristica di Tolosa, la violetta. Infatti ci sono ovunque
prodotti fatti con i petali di questo profumato fiore, dai
canditi ai saponi, dai profumi alle marmellate. Alla fine
dell’ottocento la violetta, amata da Giuseppina Beauharnais,
divenne il simbolo della famiglia Bonaparte. Maria Luisa
d’Asburgo portò la moda anche in Italia quando
divenne Duchessa di Parma. Durante il regno napoleonico,
Tolosa era il più famoso centro di produzione del
profumo di violetta. Dopo qualche inevitabile acquisto nella
profumatissima Maison della Violetta, ci sediamo ad un tavolo
di un ristorante in Place Esquerol. Ordiniamo il tipico
piatto popolare di Tolosa, la Cassoulet. Si tratta di un
succulento stufato di carne di maiale ed oca, con fagioli,
carote, cipolle, timo e chiodi di garofano. Per finire un
buonissimo gelato alla violetta con il quale salutiamo questa
bella città. Tornando al campeggio, dopo essere scesi
dall’autobus 59, mentre camminiamo lungo la strada,
siamo purtroppo testimoni di uno scippo della borsa ai danni
di una signora francese che con il marito camminava davanti
a noi verso il campeggio. La macchina si allontana tra le
grida della signora, entriamo nel camping piuttosto scossi,
ai francesi non resta che andare in direzione per le procedure
del caso.
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Tolosa La maison della violetta |
Tolosa |
29 Settembre
Tolosa Albi St Sernine St Affrique
Nant Le Vigan km. 245
Lasciamo Tolosa e ci dirigiamo verso Albi prendendo la D988,
un’ottima statale per lunghi tratti fiancheggiata
da grandi platani. Lasciamo il camper nel parcheggio proprio
accanto alla cattedrale.
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Verso Albi lungo
la D988
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Albi St. Cecile |
Albi St Cecile Portale gotico |
La piccola città medievale situata
sulla riva sinistra del fiume Tarn, segnata dal passaggio
della storia e dalla Crociata contro gli Albigesi ( Catari
) possiede un notevole patrimonio artistico il cui gioiello
è la cattedrale di S.te Cecile.
Salendo dal parcheggio dove abbiamo lasciato il camper ci
appare al centro di una vasta piazza, questo gigantesco
vascello di mattoni, imponente e austero come una fortezza,
nato a testimonianza e affermazione di fede dopo l’eresia
catara. Si entra dal fianco destro attraverso una quattrocentesca
porta fortificata sormontata da un baldacchino ricco di
pinnacoli e decorazioni traforate.
Appena entrati ci rendiamo conto del sorprendente
contrasto tra il rigore della sua architettura difensiva
esterna e la sontuosa decorazione interna. I coloratissimi
affreschi della volta sono opera di pittori italiani del
cinquecento, sul fondo domina il grande affresco del Giudizio
Universale, a destra dell’entrata il bellissimo coro
quattrocentesco racchiuso da un ricco recinto marmoreo gotico
fiammeggiante, un vero merletto di pietra, adorno di splendide
statue policrome. Accanto alla cattedrale sorge l’antico
palazzo vescovile Berbie che attualmente ospita il Museo
Toulouse-Lautrec, il pittore nato ad Albi nel 1864. Visitiamo
con piacere la ricca raccolta delle opere dell’artista,
dai quadri della giovinezza a quelli ispirati al mondo dello
spettacolo, il Caffè Concerto, il Teatro , il Moulin
Rouge, le famosissime locandine, una collezione che ci permette
di seguire tutto il percorso artistico della sua breve vita.
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Albi Sul fiume Tarn |
Palazzo Berbie |
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Nel Museo di Toulouse
-Lautrec
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Riprendiamo il camper e percorrendo la statale
D999, anche questa ottima strada che attraversa campagne
ben coltivate, boschi e colline, arriviamo al Camping Le
Val De L’Arre a Le Vigan. Un bellissimo campeggio
tra gli alberi, sulla riva dell’Arre , aperto, anche
se con pochissimi ospiti , 12 euro con elettricità.
Notte tranquilla e silenziosa.
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Le Vigan Camping “ Le
Val de l’Arre” |
Le Vigan Il fiume Arre |
30 Settembre
Le Vigan Nimes Arles Salon de Provence
Aix en Provence Frejus Cannes
S.Bartolomeo a Mare Km. 440
Oggi faremo la prima tappa di avvicinamento. Partiamo verso
le nove dal campeggio riprendendo la statale D999 fino a
Nimes. Dopo Frejus facciamo ancora la statale n.7 per l
‘Esterel, a Cannes prendiamo l’autostrada e
usciamo a San Bartolomeo a Mare. Sosta all’Oasi Park
di Diano Marina ( camper stop 8 euro)
1 Ottobre
Diano Marina Siena km. 400
Rientro a casa.