Viaggiare - Diari di Viaggio

ESTATE 2004
FRANCIA – SPAGNA – PORTOGALLO


(testo e foto di Mauro Gianneschi)

 

Schema del percorso: Lucca-Campitello di Fassa-Montgenevre-Briancon-Grenoble-Gorge de la Bourne-Montpellier-La Couvertoirade (Causse)-Clermont L’Herrault-Millau-St. Afrique-Carcassonne-Tarascon sur L’Ariege-Andorra-Port de Bonagua (Pirenei)-Gavarnie-Matarò-Barcellona-Cuenca-Toledo-Villareal de S. Carlos (Parco di Monfrague)-Truillo-Caceres-Merida-Badajoz-Marvao-Fatima-Batalha-Obidos-Peniche-Ericeira-Sintra-Cabo da Roca-Cascais-Lisboa-Sines-Matalascanas (Parco di Coto Dognana)-El Rocho-Siviglia-Arcos de la Fronteira-Ronda-Cordoba-Granada-Mota del Cuervo-Campo de Criptana-Consuegra (Mancha, Ruta di don Quiote)-Montserrat-Aigues Mortes-Lucca.

Dal 10 luglio al 25 agosto

Componenti :
  • dal 15 lug al 26 lug : Mauro (scrive), Patrizia, Gulli e Tito (il gatto) (Laika 2i TW iveco)
  • Dal 26 lug al 31 lug: Mauro, Patrizia, Gulli, Tito (Laika 2i TW iveco), Sandro,
    Caterina, Giulia e Marco (Mobilvetta “Luna” Ducato 1,9)
  • Dal 31 lug al 18 ago: Mauro, Patrizia, Gulli, Tito, Sandro, Caterina, Giulia, Marco;
    Paolo, Daniela, Lucia (Laika 2i Ducato 2,8 JTD)
  • Dal 11 ago al 25 ago: Mauro, Patrizia, Gulli Tito, (Sandro, Caterina, Giulia, Marco
  • partono il 19 ago)(Paolo, Daniela e Lucia partono il 18 ago)
    Fede, Lucia, Francesco e Keli (Granduca 622 Ducato TD)

 

10 luglio sabato
Ore 16 partenza da Lucca per Campitello. E’caldo afoso per l’alta umidità dell’aria. Grande traffico sull’autostrada. Alle 19 decidiamo di uscire a Rovereto per Torbole sul lago di Garda, dove il portolano segnala un’area di sosta a pagamento. Alle 20 siamo nell’unica piazzola non prenotata e libera per nostra fortuna. Il sito è discreto e tranquillo anche se inserito tra le case; uno stradello privato conduce in breve alla riva del lago, assai affollata di gente che passeggia. Dopo cena facciamo quattro passi fino al porticciolo dove le luci che si riflettono sull’acqua creano un quadro suggestivo. Temperatura serale piacevole.
P a Torbole in area a pagamento (dalle 20 alle 8 della mattina successiva 17 euro). Superficie erbosa; sottile pioggia nella nottata.
Km. 390

11 lug Domenica
Partenza dall’area di sosta alle 8. Prendiamo la strada normale facendo un pò di turismo tranquillo. E’ ancora nuvoloso. A Trento troviamo facilmente l’area con il pozzetto di scarico e ci liberiamo dei liquami che non siamo riusciti a disfarcene nell’area a pagamento per la difficoltà oggettiva dell’impianto non adatto al wc nautico. Ci fermiamo per la sosta pranzo in Val di Fiemme nell’ampio parcheggio in riva al fiume Tesero, alla base di partenza della funivia per il Cermis. C’è il sole ma la temperatura si è notevolmente abbassata. Ripartiamo per la Val di Fassa e alle ore 16 siamo a Campitello di Fassa. La temperatura in paese (1450 mt di quota) è di 11°.
P a Campitello di Fassa
Km. 150

12 /13/14/lug
Restiamo Campitello, ospiti dei parenti facendo passeggiate rilassanti nella natura. La temperatura oscilla di giorno tra i 9° e i 13° massimo.

15 lug giovedì
Partenza da Campitello alle 10. Scendiamo fino a Egna per prendere l’autostrada fino a Peschiera e quindi verso Milano,Torino fino a Clavière e quindi passati in Francia ci fermiamo a Montgenèvre. Sono le ore 20. L’area sosta del portolano non tradisce le aspettative; è piena di camper in sosta. Domani ci sarà una gara internazionale di Mountain-bike e quindi c’è gran fermento. Cena, passeggiata in paese e poi a nanna.
P a Montgenèvre, (Francia), in area sosta gratuita. Fondo in ghiaia. No acqua, no pozzetto. Tranquilla.
Temperatura: giornata calda e afosa ma la sera è fresca e serena per l’alta quota.
Camper: molti, ma nessuno italiano.
Km. 540

16 lug venerdì
Partenza alle 8,45. Percorrendo la N 94 dopo pochi km una deviazione a destra conduce lungo la verde Vallèe de la Clarèe (D 994) in un ambiente bucolico di grande scenografia (da tenere presente anche per eventuali pernottamenti in plein-air visto che è molto frequentata dai camperisti francesi). Proseguiamo fino a Briançon, dove ci fermiamo nel comodo parcheggio sotto la fortezza per la visita alla cittadella. Scendiamo per un sentiero a piedi sul fiume per arrivare al ponte di Asfeld, sulla Durance e scattare qualche foto alle fortificazioni seicentesche del Vauban sull’altra sponda.

Partiamo seguendo la N 91 lungo la Valle de la Guisane dove, passato il villaggio di Le-Monetier-les-Bains, si aprono maestosi spazi. Sul fondo scorre il fiume Guisane fruito da molti campeggiatori liberi, con molte aree di sosta in perfetto plein-air. La strada conduce quindi al passo del Col du Lautaret, dal quale si vivono paesaggi stupendi sulla valle glaciale appena passata e sui Pics de Combeynot che si stagliano nel cielo a oltre 3000 metri di quota. Ci fermiamo per il pranzo in un parcheggio a lato del torrente che esce dal Glacer de l’Homme a poca distanza. Bel sole in un cielo blu ed ampi spazi d’intorno.
Nel pomeriggio, come al solito, rannuvola e quindi partiamo in direzione de La Grave, che visitiamo con interesse essendo uno dei villaggi censiti dalla “Carte Routière et Touristique de Les Plus Beaux Villages de France”. Comodo il parcheggio della funivia che porta al ghiacciaio della Girose a quota 3200 Mt. Leggera pioggerella che rinfresca un poco l’aria, ma non impedisce la visita alla cittadina.

Seguendo sempre la N91, nella valle de La Combe de Malaval ci fermiamo a fotografare la grande Cascade de la Pisse per proseguire quindi, nelle Gorges de l’Infernet. Spettacolari !. La N91 prosegue lungo il fiume Romanche e le sue Gorges. E’ ormai tardi e decidiamo di fermarci a dormire, prima di attraversare Grenoble, nella cittadina di Vizille, dove il portolano indica un’area adatta al pernottamento nella piazza alberata.
P a Vizille, (Francia), una ventina di km a sud di Grenoble, sulla D5, in una piazza alla fine della cittadina direzione Grenoble. Asfaltata, illuminata e gratuita. Tranquilla. Temperatura: è molto caldo e l’alto tasso di umidità dell’aria la rende particolarmente afosa . Camper: nella serata arrivano altri due camper francesi a farci compagnia.
Km. 150

17 lug sabato
Sveglia alle 8 e partenza da Vizzille alle 9 dopo l’acquisto di due croccanti baguette. Proseguiamo sulla D 5, secondaria, direzione Grenoble. La strada si snoda a mezza costa in una zona collinare piacevole, scarso il traffico e con scenari agresti di assoluta serenità. Alle periferia della città imbocchiamo la superstrada per attraversarla rapidamente senza particolari problemi di traffico.
A Sassenage prendiamo la D531 verso sud fino a Villard-de-Lans. Strada con numerose piazzole adatte alla sosta per il pranzo, ombreggiate, ampie e tranquille. A Villard deviazione prima di entrare in paese, verso le Gorges de la Bourne fino al bivio con la D103 (al ponte sulla Bourne), da qui è impossibile proseguire per la D531 nelle Goule Noire perché la strada è interrotta per lavori.

Seguiamo quindi la D103 verso sud fino a Barraque-en-Vercors per entrare nelle gole della Grands Goulets del fiume Vernason, ma la strada è talmente stretta, con gallerie in curva anguste e con rocce sporgenti, che anche le auto trovano difficoltà a passare. Parcheggiamo il camper in una piazzola a lato strada e andiamo a piedi a dare un’occhiata ai primi tunnel che si presentano. Decidiamo che non è proprio il caso di passare, il rischio è di rimanerci incastrati. Il percorso a piedi però è spettacolare: lungo il marciapiede largo appena 30 cm c’è una folla di pedoni a vedere queste gole, dove anche la luce del sole trova difficoltà a penetrare e dove l’acqua del torrente è in tumulto perpetuo.

Proseguiamo quindi per la D518 fino a La Chapelle-en-Vercors, poi la D199 fino al Col de la Machine dove ci gustiamo un lauto pasto distensivo, dopo i brividi delle Gole, nel parcheggio al limite del bosco dove sono già due camper con i tavoli imbanditi all’ombra dei faggi. Dopo, lungo la D 2, verso nord, attraversiamo St. Laurent-en-Royans, St. Tomas, fermandoci brevemente a Pont-en-Royans, sul fiume Isere. Molti battelli turistici. Per la N 532 passiamo St. Roman-sur-Isere e quindi decisamente verso sud seguendo la D 538, ampia e scorrevole dopo tante gole, con i camion che ci pressano da dietro per mantenere i 90 all’ora (e oltre!). Dopo un po’ di questa folle velocità ci tiriamo da parte deviando dalla viabilità principale (in fondo siamo in vacanza !) per visitare il paese di fronte, arroccato sulla collina.

Il villaggio, Vaunaveys-la-Rochette, è circondato in parte dalle antiche mura medievali in pietra e da tante piccole casette, ristrutturate con accortezza, poste ad anelli concentrici intorno alla parte centrale. Ottimo anche il parcheggio prima dell’abitato, ampio e pulito, in parte ombreggiato, adiacente alla Salle-de-la-Fete. Proseguiamo fino alla cittadina di Crest. Attraversata dalla Drome, dominata da una possente torre (Donjon) di forma quadrata posta sull’altura sotto la quale si sviluppa il piccolo centro storico interamente pedonale. Molto interessante la visita.
P Crest. (Francia). Provenendo da nord subito dopo il ponte sulla Drome a sinistra parcheggio pubblico gratuito. Pozzetto di scarico e carico acqua gratuito. Fondo sterrato, (polvere), illuminato, ombreggiato perimetralmente da grossi platani; caserma dei pompieri in fondo. Tranquillo. Temperatura serale piacevole.
Camper: numerosi (una ventina), il posto è molto conosciuto dai francesi. Nessuno italiano.
Km. 210

18 lug Domenica
Partenza da Crest alle 9,30 dopo le operazioni di scarico e carico acqua (c’è la fila al pozzetto). Sulla D 26 pedemontana che scorre tra boschi e pascoli verso sud, deviamo ben presto per visitare il villaggio di Autichamp; borgo rurale fortificato da mura medievali, con torrione campanario, bella villa padronale e vista sulla valle ordinatamente coltivata.
Si sente solo il frinire delle cicale nel caldo sole mattutino. Riprendiamo strada fino a Puy St Martin (buon parcheggio anche per il pernottamento) immettendoci di nuovo sulla principale, la D9 verso sud. Veniamo affiancati da un’auto che ci indica qualcosa al camper. Ci fermiamo per vedere cosa è successo. E’ volato via uno dei due finestrini della mansarda!. Per fortuna non ha colpito nessuno dietro di noi.

Passiamo tre ore alla ricerca del vetro, in compagnia della signora dell’auto che ci ha fermato, senza esito. I campi di grano tagliato non dovrebbero nasconderlo più di tanto, ma forse il luogo dell’evento non è poi quello indicato dai testimoni, pace!.
Non resta che riparare con nailon e nastro adesivo la finestra per evitare l’eventuale pioggia. Proseguiamo con l’amaro in bocca per l’inconveniente, andando a visitare poco più a sud il villaggio di Le-Poet-Laval (villaggio censito dalla Carte Routière…. francese). Borgo medievale sul fiume Jabron. Rifacciamo indietro i 12 km per immetterci di nuovo sulla D9 e proseguire per Grignan, antico borgo medievale con castello arroccato. Per la D541 verso Ovest passiamo da la-Garde-Ademar (altro villaggio censito) dotato di un bel nucleo di piccole case in alto sulla collina.

A proseguire verso Nimes (dove c’è notizia di un concessionario Laika per la sostituzione del vetro), sulla N86, dopo Pont St.-Esprit, sull’Ardèche, troviamo i piccoli villaggi di Gaujac, Pouzilhac e Valliguères, protetti da importanti castelli, che visitiamo brevemente, ma con grande interesse. Oltrepassiamo Nimes perché il concessionario Laika si trova a Bernis, sulla N 113, 7 km a sud-ovest della città.
L’annuncio sul cancello indica l’apertura per domani (lunedì) alle 14. Per il pernottamento decidiamo di cercare un piccolo paese vicino, perché a Bernis c’è una manifestazione ippica che intasa tutto il villaggio. A 5 km sulla D 14 troviamo Langlade, paese piccolo e tranquillo, dotato di un bel parcheggio ombreggiato a lato dello stadio e della immancabile Salle-de-la-Fete.
P a Langlade (Francia), 10 km a ovest di Nimes, nel parcheggio gratuito della Salle-de-la-Fete. Temperatura : caldo afoso insopportabile di giorno, nella serata i 29° si sopportano meglio per la presenza di ventilazione.
Non ci sono camper in giro.
Km. 225

19 lug lunedì
Partenza con molta calma per Bernis dato che la Laika apre solo alle 14. Nell’attesa facciamo spesa al centro commerciale Intermarchè dotato di aria condizionata. Sosta pranzo all’ombra di grossi platani in una stradina isolata nella campagna. Il caldo è insopportabile.
A sorpresa vediamo un rubinetto d’acqua, alto un paio di metri, dove si approvvigionano direttamente alcuni furgoni carichi di grossi bidoni, (forse per annaffiare gli orti ?). Ne approfittiamo anche noi per rimpinguare i gavoni e alle 14 siamo al cancello della Destinea (concessionaria Laika). Sorpresa! Il cartello è cambiato e rimarranno chiusi fino a tutto il pomeriggio!.

Tramite altre informazioni e dopo varie telefonate in Italia, ci viene indicato un altro concessionario ad una trentina di km verso Montpellier che raggiungiamo prontamente non prima di aver visitato altri due rivenditori di accessori per camper. Arriviamo a Cres (periferia est di Montpellier) e brutta sorpresa, anche il concessionario Perez Camping Car è chiuso per tutto il giorno.
Nell’attesa sul da farsi si apre il cancello ed esce il titolare al quale esponiamo le nostre difficoltà. Non ci sono problemi, entro 48 ore, tramite internet, il vetro è in officina pronto per essere montato. Appuntamento alla mattina successiva per formalizzare la cosa perché oggi è comunque chiuso.

E’ ormai pomeriggio inoltrato e la grande città non ci rassicura per il pernottamento. Decidiamo di arrivare fino a Sommières (a nord sulla N 110) dove abbiamo notizia dal portolano che c’è un’area sosta per camper. Facciamo i 20 km che ci separano dalla cittadina e troviamo qualche cambiamento sulle notizie dell’area sosta; ci sono le sbarre a due metri! Dopo qualche giro troviamo il nuovo parcheggio per auto a fianco del supermarket Champion (in abbandono), gratuito, con alberelli giovani, pulito e grande fontana illuminata. Il tutto ci sembra molto tranquillo e abbastanza silenzioso perché poco frequentato di sera.

Facciamo una bella passeggiata in paese che raggiungiamo attraversando il ponte sulla Vidourie. Molto caratteristico il centro storico, con case tipiche, castello, bei giardini ombrosi così come la passeggiata lungofiume e l’immancabile arena per la corrida (siamo in Camargue ?). Il locale campeggio è a ridosso dell’arena e addirittura la piazza alberata antistante il campeggio è un ottimo posto per il pernottamento senza problemi. Arrivati al camper notiamo che un altro camper francese si è posizionato vicino a noi cenando tranquillamente.
P a Sommières (Francia), 20 km a Nord-est di Montpellier sulla N 110. Parcheggio sulla riva destra della Vidourie, prima del ponte d’accesso al paese venendo da Montpellier. Gratuito, nuovo con alberelli, a fianco del supermercato dismesso della Champion. Non c’è acqua ne scarico. Affollato di giorno ma tranquillo di sera. Temperatura giornaliera intorno ai 30°, ma ventilata. La serata è fresca.
Camper: due
Km. 100

20 lug martedì
Alle 9,30 siamo al concessionario Laika, Linguadoc Caravanes del sig. Perez. Tutta la mattina per rintracciare una finestra del modello adatto. Niente da fare, anche la Laika di Firenze ne è sprovvista ! Forse arriverà a Firenze un camion di accessori dalla Germania entro la fine della settimana e quindi fino a martedì o mercoledì prossimo non sarà a Montpellier ! Molto scoraggiati dalla notizia telefoniamo personalmente alla Laika di Firenze prospettando la situazione. Rischiamo di finire le vacanze aspettando una finestra che non arriva.

Con un giro di telefonate ci informano che hanno trovato una finestra per il nostro mezzo, a Nions e che hanno avvertito Perez del fatto. Gentile il sig. Perez consiglia di fare un lavoro provvisorio per continuare le vacanze mettendo un plexiglas sagomato ancorato saldamente al telaio della finestra. Quando arriverà la finestra tra un paio di giorni presumibilmente, faremo il montaggio, nel frattempo ci consiglia di fare un giro sull’altopiano del Causse. Alle 17 prendiamo la N 109 verso ovest, a Gignac deviamo per andare a visitare il villaggio di St. Guilhelm-le-Desert (censito dalla Carte Routière) sulla D4.


Punto sosta ombreggiato di St.Afrique

Arriviamo al Pont du Diable, sulle Gorges de l’Herault pochi km prima di St. Guilhelm, ammirando il grande arco del ponte sotto il quale fanno il bagno decine di ragazzi. Raggiungiamo le Grotte de Clamouse, dove il portolano indica un punto sosta al parcheggio delle grotte, ma è molto isolato e deserto e non c’è nessun camper in vista. Decidiamo di raggiungere St. Guilhelm che è a quattro km, ma il villaggio, molto turistico è pieno di gente e auto, non ha parcheggi adatti, inoltre è vietata la sosta specifica ai camper, per cui ripartiamo senza esserci potuti nemmeno fermare un momento per visitarlo.

Attraversiamo vigneti e pascoli e dopo pochi chilometri troviamo il punto sosta adatto a Montpeyroux, sulla D 9 a nord di Gignac. Prima di cena breve giro in paese, che vive sui prodotti della vigna, con la gente che prende il fresco sulle sedie davanti alla porta di casa, sulla strada come una volta!.
P a Montpeyroux (Francia) sulla D9 a nord-est di Clermont Hérault, in una piccola piazza alberata, con fontanella, di fronte alla cave-de-vin all’ingresso del paese provenendo da ovest per la D 141. Camper service a gettone. Temperatura serale 35,5° è caldo! Camper: siamo soli.
Km. 92

21 lug mercoledì
Partenza da Montpeyroux, dopo aver acquistato croccanti baguette alla boulangerie del paese, immettendoci sulla superstrada in costruzione A75 verso Lodève a nord, che oltrepassiamo velocemente; uscita Le Caylard (ottima area di servizio, ampia dotata di tutti i servizi ricreativi compreso camper service e acqua gratuiti e puliti), per la D 55 fino a La Couvertoirade. Bellissimo borgo circondato da mura medievali in pietra, con bel portale d’ingresso protetto da due grossi torrioni cilindrici.

Il borgo è tutto pedonale e molto turistico, alla “francese” con molti negozietti tipici e case restaurate molto intelligentemente, fa parte del circuito “LE REMPARTS DU LARZAC” (Villaggi Catari fortificati della regione del Larzac). Fanno parte di questo circuito anche i villaggi di La Cavaliere, St. Eulalie-du-Cernon , Viala-du-Pas-de-Jaux, St. Jean-d’Alcas e Brousse-le-Chateau. Dopo la visita a La Couvertoirade (buon parcheggio, a pagamento 2 euro tutto il giorno, anche per il pernottamento), consumiamo il pasto in una magnifica spianata carsica sul Gran Causse poco lontano dal villaggio appena visitato. In assoluto silenzio con temperatura molto gradevole perché ventilato ed asciutto. Proseguito per la D 55 fino a Nant, bel paesino con piscina pubblica molto frequentata e tanti comodi parcheggi.

La D 999 sale ad un magnifico altopiano carsico, siamo sugli 800 metri, gran secco e temperatura piacevole sui 28°. La strada rettilinea percorre un vasta pianura in quota che costeggia un’area militare protetta, fino a La Cavaliere, dove sostiamo per visitare il paese del “Circuito” anzidetto. Circondato da mura e da tante testimonianze architettoniche lasciate dai Templari. Per la D277 arriviamo a St. Eulalie-du-Cernon; borgo piccolissimo circondato da mura integre, con una porta di accesso protetta da due torrioni ed all’interno una piccola cattedrale, una piazza ombrosa di tigli con fontana e grande terrazza sul fiume Cernons, (ricorda il nostro Monteriggioni). Bel parcheggio sotto le mura, ampio con wc pubblico, buono anche per il pernottamento.

A continuare per la D 77 verso ovest, strada secondaria, stretta ma con ottimo fondo asfaltato e pochissimo traffico costeggia la riva destra del Cernons fino all’innesto con la D 999. Proseguendo verso sud dopo 4 km, deviazione per Roquefort-sur-Soulzon, patria del famoso formaggio simile al nostro Gorgonzola. A meno di un chilometro dal paese, presso gli impianti sportivi si trova l’ottimo parcheggio con colonnina per l’acqua e il pozzetto di scarico. Anche al bordo del campo da gioco è possibile la sosta camper corredata da un’altra fontanella d’acqua. Sono le 18,30 quindi c’è tempo per una scappata al centro storico con degustazione del famoso formaggio.

Nelle ore mattutine sono previste anche visite guidate nelle grotte, gratuite e con degustazione dei formaggi che vengono qui tenuti a stagionare. Questi cunicoli hanno uno sviluppo pari al doppio della lunghezza del paese e si svolgono su piani sovrapposti (dai quattro agli undici piani) con temperatura di 8° costantemente umida. La passeggiata mette appetito e per l’ora di cena prepariamo un buon antipasto a base di “Roquefort” acquistato poco prima presso il produttore “Gabriel Coulet”.
P a Roquefort (Francia), sulla D23 a circa 20 km a sud di Millau. Area sosta mista auto e camper, ma dotata di pozzetto di scarico e colonnina d’acqua gratuiti. Fondo asfaltato con bel panorama sulla valle. Illuminato e tranquillo. Temperatura sui 28° ventilato e secco. Bel tempo tutto il giorno. Camper: ci sono ben 11 camper, ma di italiani solo noi.
Km. 130

22 lug giovedì
Prendiamo la D 23 che da Roquefort si inerpica verso l’altopiano fino a Viala-du-Pas-de-Jaux facente parte del “Circuite Des Remparts”. Piccolo paesino pastorale di poche case molto ben tenute, con un grosso “Donjon” ed altri annessi fortificati, con chiare tabelle esplicative e minuscolo Ufficio Turistico. Comodo parcheggio erboso vicino alle case, ampio e ombreggiato. Pochi chilometri prima del paese abbiamo fatto una breve passeggiata per raggiungere un sito ben segnalato, con una grande croce bianca sistemata sulla falesia a strapiombo vertiginoso sulla valle.

Senza alcuna protezione, da brivido. Torniamo un poco indietro e per la D 559 raggiungiamo un altro piccolo villaggio del “Circuito” , St. Jean-d’Alcas. E’ un gioiellino, uno scrigno incredibile, di forma perfettamente rettangolare con il lato più lungo che non supera i 150 m., completamente circondato da alte mura medievali, con un’unica porta d’accesso ed una sortita perfettamente nascosta. Ad ogni vertice un grosso torrione cilindrico ed all’interno lo spazio è suddiviso in tre parti da due stradelle parallele dove sono organizzati gli edifici, la piccola chiesa, la sala di giustizia ed altri locali civili. Per concludere c’è anche un parcheggio comodo con camper-service e acqua potabile. Pranzo in campagna all’ombra di alcuni alberi. Poi verso la principale D999 fino a St. Afrique per fare rifornimento di generi alimentari e gasolio.


Oltrepassata la cittadina, dopo 4 km deviazione sulla D25 verso St. Izaire con il suo castello dei Templari in pietra rossa. Da questo paesino una stradina stretta ma con buon fondo, passando attraverso selve di castagni ed abeti raggiunge il borgo medievale di Brousse-le-Chateau. Il borgo fortificato dal castello, sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Tarn a protezione anche della viabilità di valle. Visita al castello in pietra scura arroccato nel punto più alto, giro dei remparts e dei locali interni. Attraversato il ponte moderno sul Tarn riprendiamo la strada di valle, la D902, che corre sul greto del torrente Gers, affluente del Tarn, fino all’innesto con la D999.

Direzione nord per 12 km e chiudiamo l’anello a Vabres-l’Abbaye, dove troviamo il posto camper segnalato dal portolano, sotto i grandi tigli a lato dell’abbazia. C’è il pozzetto di scarico e la colonnina dell’acqua, il tutto nella più completa gratuità. Prepariamo la cena mettendo il tavolo all’ombra scura dei tigli (alle 20 c’è il sole ancora alto), rendendo felice anche il gatto che scorrazza tranquillamente. Dopo cena visita al centro storico ben conservato e poi a nanna.
P a Vabres-l’Abbay (Francia), sulla D999 a 4 km da St. Afrique, nel “Parc Naturel Régional Des Grands Causse”. Posto camper sotto gli alberi, con vista sulla cattedrale. Camper-service gratuito. Fondo in ghiaia. Illuminato e tranquillo. Temperatura serale 32°, ma secco e ventilato piacevolmente.
Camper: 10 di cui 1 belga, 1 tedesco, il resto francesi di vari dipartimenti.
Km. 150

23 lug venerdì
Partenza da Vabres dopo aver concluso le operazioni igieniche al camper-service. Stamani la temperatura è già alta e soprattutto è l’umidità che infastidisce. Oltrepassiamo St. Afrique e per la D7 verso est raggiungiamo Latour. Visita (gratuita) al castello templare del “Circuito” poi proseguiamo per la D7 fino a Cornus dove in un’area da pic-nic pranziamo. Ci immettiamo poi sulla A75 uscendo di nuovo all’area di servizio di La Caylar per le operazioni di carico e scarico delle acque.

Riprendiamo la A75 verso sud; usciamo a Clermont Hérault dirigendo verso il Lac de Salagou sperando di trovare un posto più fresco perché la temperatura oggi è stata torrida, 39° con un grado di umidità altissimo e poca ventilazione. Aggiriamo tutto il lago cercando un punto sosta, ma dovunque è interdetto il pernottamento, ci sono anche i gendarmi a farlo rispettare. È’ tardi, sono le 20,30. Ritorniamo a Clermont, ma non troviamo l’area segnalata dal portolano, o almeno quella trovata è piena di auto in sosta.

Ci spostiamo a Mourèze, a una decina di km a est di Clermont dove in una tranquilla area di sosta dell’Office de Tourisme, per la modica cifra di 6 euro sostiamo in tutta tranquillità cenando con il tavolo all’ombra di una grande acacia. Dopo cena passeggiata nel centro storico ben conservato e vista sul “Caos”, formazione rocciosa costituita da disordinati ammassi di rocce con tracce di abitazioni del periodo neolitico (il percorso è a pagamento).
P a Mourèze (Francia), nel parcheggio dell’O.T. del percorso per la visita al sito naturale del “Caos de Mourèze”, con acqua e wc, al costo di 6 euro a camper. Fondo in ghiaia. Temperatura 37° con sole velato da uno strato denso di umidità.
Camper: Un camper francese ed uno tedesco.
Km. 120

24 lug sabato
Sveglia presto e partenza per Montpellier per risolvere il problema della finestra. Non è ancora arrivata da Nions per disguidi di corriere. Decidiamo di proseguire le vacanze in Spagna con il vetro provvisorio e finire il lavoro quando ripassiamo da Montpellier il 24 agosto sulla via di ritorno. La tenuta del vetro è stata collaudata con una sistola di acqua a pressione, speriamo che tenga !
Stabiliamo di andare più a ovest, in collina per uscire dalla calura infernale della pianura (36° ma più secco di ieri) prendendo la D5 secondaria verso sud-ovest . Pranzo nel parcheggio alberato dell’Abbaye de Valmagne frastornati dalle cicale. Arrivati a Pézenas per la D5 prendiamo la D13, verso ovest; bella strada circondata da migliaia di ettari di vigneti tenuti come giardini.

Ci immettiamo sulla D908, ancora verso ovest fino a Olargues (censito dalla Carte Routière) che delude un poco le aspettative avendo poche emergenze architettoniche e in stato di manutenzione non proprio alla “francese”. Parcheggio ampio con rubinetto dell’acqua. Da segnalare la grossa torre in pietra del XII sec e il Pont du Diable del XIII sec sul fiume Jaur. Il caldo tra queste montagne è più sopportabile. Proseguiamo per la D14 salendo la montagna in un paesaggio di castagni, abeti e faggi con temperature sempre più piacevoli. Facciamo il passo del Col de Fontfroide a quota 970 m e respiriamo aria di montagna a pieni polmoni. Scendendo attraversiamo il villaggio di Fraisse-sur-Agout notando un bel parcheggio in riva al torrente, buono per un eventuale pernottamento, ma la nostra meta è il lago di Salvetat.

Attraversiamo il paese di Salvetat-sur-Agout (censito dalla Carte Routière arroccato in alto sul colle) senza poterci fermare perché presenta difficoltà di parcheggio (è sabato). Proseguiamo per il lago più in basso, seguendo le indicazioni per la “Base Touristique” e quindi per “le Port” dove troviamo una situazione plein-air da manuale. Parcheggio in riva al lago, su piano erboso, ombreggiato, docce calde gratuite (della base nautica) wc e tanta tranquillità. Ci sono altri camper che stazionano con noi. C’è anche un italo-francese che ci racconta la sua storia italiana e quella del suo paese natale, Monopoli di Foggia.. Bella spiaggia con bagnanti, prato e piscina comunale. Ci mettiamo in libertà per la cena mentre il gatto è indaffarato nella caccia ai topolini di campo (ne catturerà uno ogni dieci minuti !).
P Lac de la Ravière a Le Salvetat-sur-Agout (Francia). Sul lago con tanti altri camper alla base nautica. Gratuita. Fondo erboso. Temperatura: sole e caldo nella giornata. In serata 24,5° ventilata (ci vuole la felpa indosso per cenare fuori). Camper: una decina tra quelli che vanno e quelli che arrivano. Nessuno con targa italiana.
Km. 250

25 lug Domenica
Decidiamo di passare un’intera giornata in pieno relax sul lago. Temperatura mattutina alle 9 siamo sui 15°. Abbiamo dormito con il sacco a pelo !.Giornata passata sul lago con varie passeggiate. La temperatura non supera mai i 24°. Tanta gente sulla spiaggia a fare bagno e vela. Giornata densa anche per il gatto che è sempre impegnato con la cattura dei topolini, suscitando l’ammirazione dei vicini.
P sul Lac de la Raviere a Le Salvetat-sur-Agout, con tanti camper. Tempo sempre soleggiato, con temperatura mai superiore a 24°.
Km. 000

26 lug lunedì
Nottata con il sacco a pelo e bella dormita tranquilla. Questa mattina parte Sandro da Lucca per raggiungerci in Francia. Luogo dell’appuntamento è Trèbes, borgo piccolo sul Canal-du-Midì a est di Carcassonne. C’è un posto camper proprio sul canale. Abbiamo quindi tutta la mattina a disposizione per un’altra passeggiata sul lago e un buon pranzo al fresco. Verso le 16 decidiamo di metterci in moto per raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ce la prendiamo con calma scendendo per la D 907 fino a St. Pons e poi per la N112 fino a Mazamet, quindi scendendo dalla montagna decisamente a sud per la D118 fino a Carcassonne che appare con tutto il fascino medievale della cittadella fortificata.

La attraversiamo ammirando la Cité dal basso conoscendone bene la sua bellezza per essere la quarta volta che siamo nei dintorni. Arriviamo a Trebes facilmente con la superstrada, percorrendo i 10 km che la separano dalla città, in pochi minuti. Troviamo facilmente anche il posto camper notando subito i numerosi equipaggi posizionati lungo il canale. Così facciamo anche noi e alle 20,00 ceniamo al bordo dell’acqua. Alle 20,30 arriva la telefonata di Sandro che è a poche centinaia di metri da noi, e il gruppo si riunisce! Chiacchierata fino alle 23 poi a nanna.
P a Trebes (Francia), 10 km a est di Carcassonne sul bordo del Canal-du-Midì, con carico e scarico gratuito. Fondo asfaltato trattandosi di una strada a sfondo chiuso, ombreggiato da grossi platani. Temperatura giornaliera 28° soleggiata, ma ventilata. Serata fresca. Camper: una decina.
Km. 135

27 lug martedì
Partenza da Trebes alle 9. Attraversamento facile di Carcassonne con un tratto di autostrada gratuita fino all’innesto con la D118 verso sud fino a Limoux . Deviazione sulla D620 a destra per andare a visitare il villaggio di Camon, censito dalla “Carte Routière de France”. Bel paese rurale di origine medievale con mura di cinta in pietra, case a graticcio e cattedrale. Facciamo visita ad un edificio storico unito alla cattedrale, con ambienti interni molto affascinanti, guidati da una gentile signorina che ci accompagna a fare il giro del palazzo, augurandoci una buona permanenza, se vogliamo, nel palazzo stesso, visto che offre ospitalità come Chambre d’Hot al prezzo di 95 euro a notte, compreso la colazione, in camere storiche con arredamenti originali e letti a baldacchino. Siamo molto indecisi se accettare o meno, poi il senso razionale prende il sopravvento e concludiamo la visita con un gentile ringraziamento.

Ripartiamo ed arriviamo fino al lago di Montbel poco distante dove all’ombra dei quercioli mettiamo i tavoli fuori e pranziamo. Siamo circondati da personaggi strani, alternativi, rasta e mezzi clochard con una grande quantità di cani che fanno impazzire il nostro gatto. Sono accampati sotto gli alberi, sono molto tranquilli e socievoli facendo i fatti loro senza curiosità nei nostri confronti.
Fumano qualcosa da un tubo cavo di canna, mah… chissà cosa sarà!. Comunque tutto è molto tranquillo e a carattere familiare, ci sono infatti molte famiglie “normali” con bambini che fanno pic-nic sotto gli alberi. Dopo il pranzo un poco di riposo all’ombra ci rimette in forze. Questa sera abbiamo appuntamento con Massimiliano e Monica a Tarascon perché arrivano dalle vacanze trascorse nelle Asturie e adesso hanno voglia di un po’ di caldo mediterraneo. Ne troveranno in abbondanza!

Prendiamo la direzione dei Pirenei passando da Lavelanet sulla D 117 quindi immettendoci sulla superstrada N 20 che viene da Foix prendiamo la direzione sud fino ad arrivare a Tarascon-sur-Ariège. Alle 18 siamo al parcheggio della cittadina attraversata dall’Ariège. Passeggiata per la visita al suo bel centro storico, fino a raggiungere l’antico Donjon cilindrico, in alto sulla roccia a dominare il borgo. Alle 20,30 ci raggiunge Maxi e Monica e ceniamo tutti insieme con i tavolini fuori (come fanno altri camperisti francesi) raccontandoci le avventure di viaggio reciproche. Quando decidiamo di andare a dormire sono passate le 24.
P a Tarascon-sur-Ariège (Francia), parcheggio auto, ma tranquillo e silenzioso. Gratuito. WC pubblico nella piazza. Fondo asfaltato. Illuminato. Temperatura serale 27°. Camper: una decina.
Km. 150

28 lug mercoledì
Partenza da Tarascon alle 9, direzione Andorra per la N20. Attraversiamo rapidamente Ax-les-Thermes per affrontare dopo una ventina di km i tornanti pirenaici fino al Pas de la Casa, a quota 2013 m, evitando il tunnel a pagamento che non fa gustare il brivido dei tornanti spettacolari della strada. La fila interminabile è causata dai numerosi autotreni che salgono con le marce ridotte a meno di 20 Km/l’ora.
Al passo c’è anche il confine con la Francia e lo si nota bene perché le numerose pattuglie della Gendarmerie controllano le auto che escono dalla zona franca di Andorra per verificare le importazioni extradoganali. Facciamo il pieno di gasolio a 0,64 euro/litro al di la della frontiera.

Saliamo ancora con tornanti spettacolari fino al Port d’Envalira raggiungendo la quota massima di 2408 m prima di cominciare l’ardita discesa che mette a dura prova i freni. Paesaggi di una bellezza unica, imponenti bastioni rocciosi e valli “morbide” fanno da sfondo ad un cielo blù cobalto senza nubi. Scendiamo per l’unica strada che conduce inesorabilmente nella città di Andorra la Vella. Nel centro urbano è proibita la sosta ai camper, per cui ci troviamo incolonnati in un traffico pauroso dove sembra che nessuno si fermi, ma che tutti procedano con l’unico scopo di uscire dall’abitato il prima possibile.
In questo marasma perdiamo il contatto radio con Sandro. Lo ritroveremo dopo un’ora oltre il confine spagnolo. Anche le formalità alla frontiera con la Spagna non sono troppo generiche, i poliziotti verificano abbastanza minuziosamente il camper per controllare se importiamo sigarette e liquori. Scendiamo ancora per la N145 spagnola e pranziamo poco dopo in una piazzola da pic-nic mettendo fuori i tavoli per avere un minimo di ventilazione refrigerante. Alle 15,30 Massimiliano e Monica ci salutano per rientrare in Francia dalla costa per fare un poco di mare.

Con Sandro decidiamo di cercare refrigerio sui Pirenei, quindi a Seu d’Urgell deviamo sulla N260 che ricomincia subito a salire con arditezza le pendici montane. Saliamo al passo Collada del Cantò, a quota 1725 m , respirando aria fresca. Discesa fino a Sort, deviazione sulla C147 proseguendo verso nord lungo il fiume La Noguera Pallaresa in lieve salita fino a Esterrì d’Aneu dove la salita si fa veramente impegnativa, con tornanti a 360° fino al passo di Port de la Bonagua, a quota 2072 m. Bisogna indossare la felpa perché l’aria è frizzante. Cielo limpido di un bell’azzurro senza nubi. La spettacolarità del paesaggio mette soggezione. Il passo è completamente deserto, l’unico edificio, un albergo, è chiuso per restauri.

Ci mettiamo un poco defilati dalla strada, nel parcheggio degli impianti di risalita e ceniamo fuori, a base di carne alla brace e contorni vari, immersi nel silenzio di questo spettacolo. Decidiamo di passare la notte in questa solitudine fiabesca. Alle 22 la temperatura è di 18°. Il traffico diminuisce rapidamente con il far della sera (sono le 23 e non è ancora buio) e noi con lo sguardo al cielo contiamo le stelle che brillano nella volta celeste. Per aspettare il buio completo andiamo a letto tardi. Non ci sono luci artificiali quindi il cielo è nero e splendente di puntini luminosi. La notte, intorno alle 4 , non sarà così.
I lampi silenziosi che rischiarano la notte sono uno di seguito all’altro senza soluzione di continuità. Non ci sono tuoni, ma l’annuncio del temporale non si fa attendere tanto. Le nuvole cominciano ad avvolgere il passo in una nebbia mista a pioggia, tuoni e lampi che sembrano annunciare il diluvio. Alle 6 decidiamo di raggiungere il paese poco più a valle per terminare la nottata in tranquillità. Nel grande parcheggio di Baqueira, semideserto, c’è un camper ed un elicottero del soccorso civile che ci fanno compagnia.
P a Port de Bonagua (Spagna) fino alle 4 di mattina, poi a Baqueira, 14 km più a valle, in un grande parcheggio asfaltato e illuminato dove c’è anche un altro camper francese.
Temperatura: serale 15°
Km. 250

29 lug giovedì
Il temporale che sembrava annunciare pioggia a non finire è terminato alle prime luci dell’alba facendo apparire subito un bel sole caldo. La sveglia ce la da l’elicottero che alle 7,30 mette in funzione il motore e si libra in volo per tornare dopo pochi minuti.
La cosa si ripeterà dopo mezz’ora. Il rumore assordante ha svegliato tutti per cui la partenza questa mattina è anticipata. Scendiamo ancora fino a Vielha per risalire di nuovo con la N230 verso nord fino a Bossost dove prendiamo la D618 , che si arrampica velocemente, sempre più stretta, fino al Col du Portillon a quota 1320 m per rientrare in Francia con un’altra discesa ardita e stretta fino a Bagneres-de-Luchon.

Bella cittadina termale con importanti viali alberati e edifici alla Bella Epoc. Attraversiamo la cittadina per la D618 che comincia a risalire, fermandoci per il pranzo in un’area erbosa amena e tranquilla adatta ai pic-nic. Subito tavoli fuori , gatto libero e grande pranzo all’ombra del tendalino. Il quadretto pastorale è completato da una bella chiesina romanica poco distante corredata dal suo allegro cimiterino ricco di fiori dove sembra che tutti gli ospiti abbiano lo stesso cognome. Ripartiamo con comodo per assaporare appieno l’ambiente ed arriviamo al passo del Col de Peyresourde, a quota 1569, dove facciamo una breve sosta in compagnia di numerose caprette che raccolgono cibo dai turisti.

Si discende con la strada che si è di nuovo fatta strettissima fino ad Arreau, per continuare sulla D918 che si inerpica arditamente di nuovo, strettissima da far paura fino al Col d’Aspin (1489 m) per rituffarsi giù lungo il torrente Adour de Paiolle fino a St. Marie de Campan , confluenza con il fiume Adour de Gripp, da dove la D918 comincia a risalire costeggiando questo fiumiciattolo fino alle ardite pendenze del Col du Tourmalet, mito del Tour de France e di tutti i ciclisti in genere. Lungo la salita e poi la discesa ne incontriamo tanti, e ad ognuno un “bravò” di ricompensa lo gridiamo volentieri. Alla sommità (quota 2115 m) c’è anche il monumento al ciclista ed al promotore dei Tour de France. La nebbia che ci ha accolti all’arrivo si è diradata rapidamente facendoci scorgere in basso i difficili e stretti tornanti che dovremo affrontare nella discesa.

A Luz-St. Sauveur prendiamo la D921 che scorre lungo le Gorge de St. Sauveur verso Gèdre e quindi la salita a Gavarnie dove arriviamo alle 18 e parcheggiamo a ridosso del paese. Parcheggio a pagamento. Facciamo una visita al paesino lambito dal torrente Gavarnie che nel tratto urbano scende abbastanza impetuosamente. Molti negozi di prodotti gastronomici locali e ristorantini caratteristici.
La luce dorata del tramonto illumina la parete rocciosa altissima posta ad anfiteatro naturale a sbarrare la valle. Per il pernottamento veniamo invitati gentilmente dal posteggiatore a spostarci un poco più a monte, (1km) perché lo scarico e l’approvvigionamento dell’acqua sono nell’area attrezzata apposita. Finiamo di cenare tranquillamente e poi raggiungiamo il sito. Bel parcheggio riservato esclusivamente ai camper, recintato e con molti mezzi già posizionati. Tanto spazio a disposizione ed un cielo stellato a farci compagnia.
P a Gavarnie (Francia), in area attrezzata con pozzetto ed acqua. A pagamento 4 euro per 24 ore.
Tempo variabile e fresco con temperatura di 20°.
Camper: tanti.
Km. 180

30 lug venerdì
Questa mattina alle 7 la temperatura non supera i 9°. La giornata è soleggiata ed alle 9,30 quando partiamo per la passeggiata al Cirque de Gavarnie la temperatura si è già portata sui 16°. Con il camper raggiungiamo il precedente parcheggio vicino al paese da dove iniziano i sentieri.

Cirque de Gavarnie

Tra le varie alternative scegliamo quello facile che in un’ora di passeggiata molto tranquilla, tra abetaie e pascoli, con il torrente sempre a portata di mano raggiunge la base del Cirque. La natura ha creato qualcosa di veramente imponente. Da uno dei ghiacciai in alto scende impetuosa l’acqua di una cascata che rimbalza sulle rocce varie volte prima di incanalarsi nel torrente che la porta a valle.

Rimaniamo ad osservare questa potenza della natura con un misto di timore e di rispetto che in un solo balzo passa dai 1500 metri della terrazza panoramica dove siamo ai 3150 della sommità con una parete verticale impressionante.
Rientriamo ai camper alle ore 13, riportandoci nell’area attrezzata per aprire i tendalini e pranzare all’ombra. Alle 15,30 partenza in direzione di Barcellona dove domani pomeriggio incontreremo Paolo che arriva con la nave da Genova. Raggiungiamo quindi Lourdes, Tarbes poi verso est in successione e per strada normale (D938) Lannemezan, poi con la N117 attraversiamo St. Gaudens, St. Girons, fino a Foix, quindi a proseguire sulla N117 dopo 20 km ci fermiamo a Lavelanet dove il portolano indica un buon parcheggio nella zona degli impianti sportivi. Tutta strada ampia e veloce con pochissimo traffico.
Troviamo facilmente il sito seguendo le indicazioni locali ed alle ore 20 abbiamo i tavoli fuori pronti per la cena all’ombra dei tigli.
P a Lavelanet (Francia), 20 km a est di Foix sulla N117. Parcheggio lungo il torrente agli impianti sportivi poco prima del Camping Municipal. Fondo ghiaioso, alberato ed illuminato. Tranquillo.
Temperatura serale 25°, bel tempo tutto il giorno. Nessun camper oltre noi due.
Km. 330

31 lug sabato
Partenza alle 9. Per la N117 fino a Perpignan poi autostrada. Ci fermiamo a pranzo in un’area di servizio prima di oltrepassare la frontiera con la Spagna. La temperatura esterna è di 39.5°, quella interna al camper di 37°. Decidiamo di pranzare a bordo !. Ai tavoli da pic-nic sotto gli alberi ci sono gruppi familiari di magrebini che mangiano indossando felpe e maglie di lana ! Riprendiamo l’autostrada dopo pranzo, arrivando a El Masnou vicino a Barcellona alle 16,00. Il campeggio della cittadina è al completo! Momento di sconforto perché è proprio a questo campeggio che arriverà il nostro amico Paolo tra poco.

Ci informano che il “Playa Sol” di Matarò abbia posti disponibili. E’ più lontano da Barcellona, ma ci sono i mezzi pubblici per raggiungerla. Ci spostiamo e alle 16,30 dopo aver avvertito Paolo del cambiamento ci sistemiamo nelle piazzole ombreggiate da piccole acacie. Alle 17 arriva Paolo ed il gruppo si allarga. Docce, piscina, un poco di spesa allo spaccio, informazioni su come raggiungere Barcellona l’indomani e quindi cena al fresco della brezza che spira dal mare al di la della strada.
P al camping “Playa Sol” di Matarò ( Spagna)(Catalogna), 30 km a nord-est di Barcellona, sul mare.
Temperatura serale gradevole, 27°. Tempo sereno.
Km. 360

01 ago Domenica
Partenza alle 9 dal campeggio con il bus convenzionato che porta fino in Plaza Catalunya a
Barcellona e ritorna indietro alle 19,30 dallo stesso posto. In 45 minuti siamo in città. Facciamo a piedi tutta la Rambla fino alla colonna di Colombo sul mare, poi il Barri Gotic e la Cattedrale.


Barcellona Parc Guell

Pranzo: i ragazzi al Mac Donald sulla Rambla e noi con i panini sulle panchine. Abbiamo portato gli zaini pieni di cibarie e bevande pensando di non trovare nulla da mangiare !!!. Giornata ventilata con temperatura accettabile. Pomeriggio visita alla Casa Milà e poi alla Casa Batlò di Gaudi. Con i piedi gonfi riprendiamo il bus che ci aspetta in Plaza Catalunya alle 19,30. Guardando gli altri occupanti vediamo la stessa espressione distrutta sui volti. Alle 20,15 siamo al campeggio sotto una doccia rigenerante.
P al camping “Playa Sol” di Matarò (Spagna)(Catalogna).
Temperatura 33° nella giornata e 27° alla sera. Tempo sereno.
Km. 000

02 ago Lunedì
Partenza alle 9 con lo stesso bus e seconda giornata di visita a Barcellona. Sagrada Familia, visita con tutta calma memori della sfacchinata di ieri. I ragazzi pranzano al Mac Donald, noi entriamo in una piccola trattoria dove servono piatti tipici (stavolta nello zaino c’è solo una bottiglia d’acqua). Ci ritroviamo sulla strada tutti insieme dopo il pranzo. Con il bus urbano andiamo al Parc Guell; è caldo, oggi è meno ventilato e la temperatura è di 36° con sole pieno. Facciamo un bel giro con tutta calma nell’ombra del parco e poi raggiungiamo Plaza de Catalunya dove il bus ci aspetta per riportarci al campeggio.
P al camping “Playa Sol” di Matarò (Spagna)(Catalogna).
Km. 000

03 ago martedì
Partenza dal camping alle 10 dopo aver espletato tutte le funzioni, amministrative ed igieniche, (lunga fila al pozzetto di scarico). Tutta autostrada (autopista a pagamento) per oltrepassare Barcellona, poi autovia, gratuita , la N II , direzione ovest, Lerida.
Oltrepassiamo la città e dopo 30 km, a Fraga, deviamo sulla N 211 verso sud. Immensi paesaggi aridi dove l’orizzonte si fonde con il cielo dello stesso colore del sole. Unica striscia verde la vegetazione riparia del Rio Cinca che la strada costeggia fino a Mezquinenza di Montnegre , dove l’alveo si allarga a formare un lago di sbarramento prima di buttarsi nell’Ebro.

Una pineta prima del paese invita alla sosta e visto l’ora, approfittando dell’ombra, mettiamo fuori i tavoli e pranziamo al frinire delle cicale. E’ caldo, ma riprendiamo strada rinfrescandoci con i finestrini aperti. Fondo stradale perfetto e strada scorrevole priva di traffico (velocità medie notevoli, 80-90/ora). Oltrepassiamo Caspe ed Alcaniz sulla N211, proseguendo verso ovest fino a Montalbàn dove deviamo sulla N420 verso sud attraversando gli stupendi paesaggi della Sierra de San Just. Il passo (Puerto de San Just) a 1400 m regala un’aria fresca e frizzante che ci ritempra. Scendiamo su un altopiano che si mantiene sulla quota dei 1300/1400 m mantenendo una temperatura gradevole.

Attraversiamo paesi rurali di struggente malinconia, spersi nelle stoppie gialle che si perdono all’infinito, Mezquita de Jarque, Alfambra, Cuevas Labradas. Oltrepassiamo la città di Teruel con una bella tangenziale, per innestarci sulla N330 che corre parallela al Rio Turia e poco dopo Torre Alta deviamo sulla N420 che ci porta a Cuenca, una delle mete importanti di questo tour. Seguendo le indicazioni del portolano arriviamo al parcheggio del Barrio Castillo. Giro lungo interminabile (9 km) intorno alla cittadina per arrivare al castello che domina il vecchio borgo medioevale. Posto sulla falesia più alta domina il paesaggio sottostante solcato profondamente dal Rio Huecar e dal Rio Jùcar (ricorda Matera sia nei colori che nella morfologia).

Importante città della Castiglia-La Mancia ha mantenuto intatto il centro storico segnato da stradine strette tortuose, palazzi importanti e la bella Placa Major dove si trova anche il Municipio sopra l’arco settecentesco che dà accesso alla piazza. Visita serale per gustare il fascino dell’illuminazione artificiale che mette in risalto le emergenze architettoniche più importanti.
P a Cuenca (Spagna)(Castiglia- La Mancia) al parcheggio del “Barrio Castillo” . Acqua alla fontanella pubblica. Fondo sterrato defilato rispetto a quello delle auto, in posizione panoramica. Gratuito e tranquillo (la Guardia Civil ci rassicura e augura la buona notte). Illuminato.
Temperatura serale fresca: ci vuole la felpa per la visita serale al centro storico.
Camper: solo noi tre.
Km. 640

4 ago mercoledì
Visita alla città vecchia. Bello anche di giorno il centro storico. Case caratteristiche a sbalzo nel vuoto della gravina (Casas Calgadas). Ponte pedonale (Puente de San Pablo) sul rio Huecar, in
ferro, esile su grande arcata, collega la Ciudad Antigua con il Monasterio de los Paùles al di la del rio. Ritorniamo ai camper per il pranzo, dopo essere passati dagli immancabili negozietti di souvenir. Usciamo dalla città prendendo la N400 verso ovest passando da Tarascon, Ocana, Aranjuez, fino a Toledo, dove troviamo posto al parcheggio dei bus del Puente de Alcantara, con il permesso della Guardia Civil promettendo di visitare la città e poi partire senza pernottare li. E’ un pomeriggio molto caldo, ma la frescura delle stradine lo mitiga un poco. Visitiamo la Cattedrale e le stradine adiacenti ricche di artigianato locale. Fino all’Alcazar (residenza del Cid e successivamente di Carlo V ) da dove si vede l’ansa del Tago che circonda la collina dove sorge la città. Discendiamo percorrendo stradine secondarie per raggiungere i mezzi e visitiamo la chiesa Cristo de la Luz, moschea araba trasformata in chiesa Mudejar nel sec. XII passando infine sotto la famosa Puerta del Sol , trecentesca, in stile Mudejar con i due archi a ferro di cavallo.


Cuenca “Casas Calgadas”

Per uscire dalla città prendiamo la N403 verso Torrijos, che oltrepassiamo con la tangenziale per immetterci dopo 12 km sull’autovia N V verso ovest, oltrepassando Talavera, fino a Navalmoral de la Mata, dove il portolano indica genericamente una piazza all’inizio del paese, ma non troviamo nulla di adatto alla sosta notturna per cui riprendiamo strada, la EX108 direzione Plasenzia.
Sono le 20,30 ed ancora non abbiamo trovato un sito adatto per la notte. Dopo 20 km deviamo sulla sinistra per Toril che sulla carta vediamo abbastanza piccolo e quindi presumibilmente tranquillo. Tre chilometri di strada tra sughere e stoppie gialle fiammeggianti nel tramonto della sera. Il paese è minuscolo, una decina di case, un piccolo bar con la gente seduta a prendere il fresco ed una bella chiesina antica semidiroccata, circondata da un prato verdissimo che valorizza il monumento.

Nidi di cicogne sulla sommità. Un bel parcheggio, nuovo, lastricato di fresco, vuoto, alberato e illuminato .. è un miraggio !. Posto perfetto per passare la notte. Sembra uno scampolo di Danimarca, massimo ordine, pulizia maniacale, prato rasato a regola d’arte di un bel verde brillante. Brevi contatti diplomatici con le persone del bar per sapere se ci sono problemi a pernottare. Nessun problema, quindi cena (sono le 22) e poi a nanna.
P a Toril (Spagna), sulla EX108, 20 km a ovest di Navalmoral de la Mata. Parcheggio del paese con fondo asfaltato, illuminato, gratuito e tranquillo. Tempo soleggiato per tutto il giorno.
Temperatura del giorno 35° , con basso grado di umidità. Sera temperatura 26° ventilata.
Camper: noi tre.
Km. 420

5 ago giovedì
Due cani hanno abbaiato per buona parte della notte. Sveglia alle 7, partenza alle 8, i ragazzi dormono ancora quando mettiamo in moto. Ritorniamo sulla EX108 dirigendo verso ovest fino al Rio Tiétar dove deviamo a sinistra prima di oltrepassarlo, seguendo le indicazioni per il Parque Natural De Monfrague. Prendiamo la CC911, verso sud, strettissima e con fondo pessimo dove il traffico è quasi inesistente per fortuna; corre parallela al fiume attraversando ampi latifondi le cui proprietà sono segnalate dai nomi sui cancelli che si aprono nella campagna deserta.
Pascoli e boschi di sughere appena scortecciate si perdono all’infinito. Il colore giallo domina su tutto. Gli avvertimenti di pericolo incendio sono frequenti e imperativi. L’incontro con un branco di cervi a lato della strada occupa la nostra attenzione fino a che non scompaiono nel sottobosco. La strada sale dolcemente la collina facendoci ammirare le anse del Tiétar in tutta la loro selvaggia bellezza.

Il profumo del sottobosco nell’aria pura arriva alle narici in modo quasi violento. Sull’acqua volano placidi aironi bianchi e cinerini. Arriviamo a Villareal de San Carlos parcheggiando tra le poche
case del borgo. Il paese è sede del piccolo museo e dell’ufficio del Parco presso il quale riceviamo tutte le informazioni necessarie. Un elicottero con le insegne del Parco è fermo sulla sommità della collinetta. Per vedere le aquile e i grifoni però dobbiamo spostarci pochi km più avanti dove il fiume Tajo forma una strozzatura dovuta ad una formazione rocciosa che ne restringe l’alveo. In alto tra le rocce ci sono i nidi dei rapaci e questi le anse del Tajo volteggiano mostrando tutta la loro imponenza alare.


“Parque Natural de Monfrague”

Più avanti ancora con una breve passeggiata si raggiunge il Castillo di Monfrague, antica torre fortificata a guardia del fiume, intorno alla quale volteggiano imponenti
grifoni che quando si posano sugli speroni rocciosi dei nidi, sfiorano le teste dei visitatori facendo vibrare l’aria con le ali. E’ una sensazione di disagio ed ammirazione nello stesso tempo perché sentire il soffio d’aria e vedere da vicino i rostri delle zampe piumate esposti prima dell’atterraggio è la dimostrazione palese della loro potenza assoluta. Alle 14 ritorniamo a Villareal perché abbiamo prenotato il pranzo alla taverna del borgo.


le querce da sughero del Parque

Ottimo pranzo in ambiente caratteristico con piatti tipici e poca spesa. Dopo il pranzo riprendiamo la EX108 fino a Trujillo dove con qualche difficoltà troviamo da sostare lungo la strada, ma vicini alla piazza principale. Visita al paese con il quartiere storico molto interessante.
Nella Placa Mayor l’imponente ed arrogante statua equestre di Francisco Pizarro il Conquistador del Perù che qui ebbe i natali (insieme ad altri pionieri e conquistadores, vedi Francesco de Orellana, e Diego Garcia de Paredes). Molti i palazzi nobiliari seicenteschi ( frutto delle ricchezze del Nuovo Mondo) che con i portici affacciati sulla piazza ne alleggeriscono l’imponente architettura. Dalla piazza si nota anche uno strano campanile Mudejar, la Torre del Alfiler, con la sua punta rivestita di maiolica, che ospita numerosi nidi di cicogne.

Arriviamo fino al Castillo ben visibile,in alto sulla collina, in roccia granitica con cinta merlata e numerose torri quadrate di rinforzo. Da queste cortine si domina tutto il borgo sottostante. Torniamo ai camper avviandoci in direzione Caceres percorrendo i 50 km di distanza seguendo la N521. La temperatura oggi è al massimo, il termometro esterno segna 40° alle 17. Grossi problemi di traffico, l’ora critica, il gran caldo ci fanno desistere dal cercare parcheggio in centro.

Ci buttiamo in un grande centro commerciale per rinfrescarci e fare un po’ di spesa. Usciamo alle 20,30 quando la calura si è un poco stemperata, dirigendo verso sud per la N630. Dopo qualche deviazione avanti e indietro, (mancanza di cartelli indicatori) individuiamo l’Embalse de Salor dove il portolano indica un’area per la sosta notturna e ci disponiamo a “corte”, essendoci tanto spazio e nessuno in giro. Siamo al bordo del lago, sotto gli eucalipti, tra grandi rocce granitiche, in perfetta solitudine. Durante la cena notturna, con i tavoli fuori, abbiamo anche la visita di una volpe che per nulla impaurita gira intorno in attesa forse di qualche avanzo.
P al lago Embalse de Salor (Spagna), al bordo del lago, sotto gli eucalipti, fondo sterrato, buio completo. Gratuito. Tempo soleggiato tutto il giorno.
Temperatura massima del giorno 40°. Temperatura serale accettabile.
Camper: noi tre e qualche pescatore che dorme nell’auto.
Km, 205

6 ago venerdì
Sveglia alle 8, partenza alle 10. Riprendiamo la principale, N630 per arrivare a Merida. L’ingresso al centro urbano per chi proviene da nord è annunciato dall’imponente acquedotto romano su alte arcate di mattoni.
Poi per mancanza di indicazioni chiare imbocchiamo una stradina del centro, con la carreggiata larga quanto il camper, con auto parcheggiate, tende di negozi, traffico pazzesco. Senso unico, (per fortuna!) incolonnati riusciamo a uscirne senza divellere nessuno specchietto di auto!.

Vediamo scorrere alla nostra sinistra l’Alcazaba e il lungo ponte romano sul Rio Guadiana, senza aver la possibilità di fermarci nemmeno un minuto. Con l’aiuto di un poliziotto che ci impedisce di sbagliare di nuovo, arriviamo al parcheggio della zona archeologica. Visita all’anfiteatro (14.000 posti a sedere) e al Teatro (6.000 posti) costruito da Agrippa, genero di Augusto, (5,5 euro). Muro di scena quasi integro, con ricche trabeazioni e raffinate colonne di marmo. Merida (Emerita Augusta) dimostra l’importanza che aveva sul territorio attraverso i resti di queste testimonianze storiche. Grande caldo anche oggi. Per pranzare è indispensabile trovare una zona ombrosa per non arrostire. Prendiamo la EX209 che corre a tratti parallela al Canal de Montijo verso ovest, per avere qualche speranza, ma la vegetazione è tutta bassa e molto rada.

L’unica oasi con qualche albero la troviamo nel parco pubblico di un paesino attraversato dalla nazionale. Sistemiamo all’ombra i mezzi e i tavoli per pranzare mitigando il disagio della calura pomeridiana con un poco di ventilazione naturale e continue abluzioni alla fontanella lì vicina ; 39° segna il termometro. Riprendiamo strada solo dopo le 18 per Badajoz e da qui decidiamo di risalire verso nord con la EX110 per visitare Alburquerque ed entrare in Portogallo da Marvao che si trova a 850 m di quota, quindi ventilata e fresca per la sera.

Per la strada di avvicinamento Alburquerque compare, già da lontano, alta sulla collina, dominante la campagna con il suo possente castello. Purtroppo a quest’ora il maniero è chiuso e quindi non ci resta che visitarlo dall’esterno. La temperatura nel frattempo ha raggiunto 42°. Alle 21 arriviamo a Marvao; fresco finalmente, i 27° di temperatura impongono la felpa per cenare ai tavoli fuori. Cielo stellato con il fenomeno delle stelle cadenti.
P a Marvao ( Portogallo), al primo parcheggio, sotto gli alberi, adiacente la chiesa. Fondo sterrato, panoramico, Gratuito, illuminato. Tranquillo.
Temperatura: nella giornata 39° fino a 42° massimo. In serata a Marvao 27°.
Camper: noi tre più un italiano ed un francese.
Km. 290

7 ago sabato
Sveglia alle 8 (ma sono le 7 perché il Portogallo ha un’ora avanti). Visita al paese che mantiene intatte le mura di cinta con una bella porta d’ingresso. All’interno risalta il biancore delle case colorate a calce. Molti edifici manifestano la loro origine seicentesca dai portali e dalle decorazioni degli stipiti delle finestre. Il contrasto con i fiori viola di bougainvillée è da cartolina. Stradine strette che salgono e scendono ingentilite dai fiori alle finestre ne fanno un insieme omogeneo estremamente curato nell’immagine.

Nella parte alta del paese domina il fortilizio che mantiene intatte le mura con i camminamenti di ronda ed il possente mastio. L’ingresso è gratuito e la visita regala subito una sorpresa quando si scende nella cisterna di raccolta dell’acqua: un’eco molto prolungata ripete le parole che si pronunciano con impressionante chiarezza. Dalla sommità del mastio si ha una visione spettacolare a 360° di tutto il paesaggio. Questo borgo dominava tutta la valle di ingresso al Portogallo.

Scendiamo dalla collina per riprendere la N118 verso ovest. Bella strada con fondo perfetto, abbastanza grande e con poco traffico, da mantenere una buona velocità media. Passiamo Abrantes e dopo pranzo raggiungiamo Fatima con la nuova autovia gratuita. Sono le 16, è caldo ma la ventilazione naturale lo mitiga notevolmente nelle posizioni in ombra. Il parcheggio è enorme e pieno di auto, bus e camper, ma c’è posto per i nostri tre mezzi. Visitiamo il santuario partecipando alla messa ed alle 18,30 rientriamo sulla N356 raggiungendo Batalha.

Il celebre monastero domenicano è sempre lo stesso, ma rispetto al ’94 (periodo della prima visita) l’intorno è irriconoscibile; le nuove costruzioni arrivano a sommergere la chiesa gotica soffocandone la sua grandiosità. Possiamo ammirarla solo dall’esterno perché adesso è chiusa, sono le 20. La luce del tramonto rende giustizia alla bellezza della facciata inondandola di colore. Con qualche difficoltà dovuta alle scarse indicazioni, prendiamo la nuovissima autopista A8 a pagamento verso sud uscendo a Obidos.
Ci sistemiamo nel grande parcheggio alla base della cittadina. Sono le 21,30 quando ci mettiamo a cenare, poi visita al centro storico affollato di turisti. Degustiamo un buon bicchiere di Porto e uno di Gijina (una specie di sherry con la ciliegina), mentre sentiamo le note del Fado cantato all’interno della Rocca. Visitiamo l’interno di una casa guidati dal proprietario felice di farcela vedere: patio interno, fiori, pergola frondosa, bei mobili ed ambiente caratteristicamente spagnolo. Quando torniamo ai camper sono le 24,30 ed andiamo prestamente a nanna.
P a Obidos (Portogallo) nel grande parcheggio a fianco dell’antico acquedotto. Fondo inghiaiato, illuminato, gratuito. Niente fontanelle in giro.
Temperatura : giornata tutto sole. Serale 25° ottima.
Camper: almeno una ventina di cui alcuni italiani.
Km. 300

8 ago Domenica
Sveglia alle 8 (nostre), partenza alle 9 per Peniche con la N114. Il cielo è variabile con alcune nubi che crescono man mano che ci si avvicina al mare. Arriviamo al grande parcheggio sotto le mura della cittadina mentre tira un forte vento che non preannuncia nulla di buono.


Spiaggia e dune di Sao Andrè

Il parcheggio è molto frequentato da camperisti, ma sembra assai sporco, per cui decidiamo di andare subito alla spiaggia sul lato ovest della penisola per prendere un po’ di sole sull’Atlantico. Parcheggiamo dietro le dune insieme a tanti surfisti, felici (loro !) del vento di oggi . Il sole però dopo un’ora decide di oscurarsi e rapidamente le nubi prendono il sopravvento cominciando a rilasciare una pioggerella sottile che fa rientrare tutti alle auto, anche quegli intrepidi che con ombrellone e frigo portatile si sono avventurati coraggiosamente sulla spiaggia. Sandro e Caterina, andati a fare una passeggiata lungo la spiaggia, rientrano bagnati fradici.

Decidiamo quindi di andare a visitare Peniche. A causa della pioggia il centro è deserto ed un poco triste per cui decidiamo di fare il giro del promontorio con lo scopo di vedere le falesie ed il faro di Cabo Carvoeiro. Molto suggestiva anche con la pioggerella mista a nebbiolina la strada che percorre il promontorio alto sul mare. Le onde in basso si infrangono sulla scogliera con mille spruzzi. Molti camper si vedono in giro oggi. Con la N247 procediamo verso sud fermandoci ogni tanto a vedere alcune belle spiagge, come quelle di Areja Branca (molto turistica),


Praia do Guincho

Porto Novo, molto suggestiva, Praia Sta Cruz e quella di San Lourenco, ma la nebbia e la pioggerella non ci abbandonano un momento. Ci fermiamo a Ericeira nel grande parcheggio in posizione panoramica alto sul mare. Bella spiaggia dorata in basso che si raggiunge scendendo numerosi scalini. Ci sono numerosi camper parcheggiati perché il posto è noto ai camperisti portoghesi. Sono le 19,30 ed il tempo si è rimesso al sereno regalandoci un tramonto sul mare da cartolina. Ceniamo e poi facciamo una visita al centro storico che si rivela un vero gioiellino architettonico, con belle stradine, case tipiche ed un porticciolo minuscolo in basso raggiungibile con un lungo scivolo che porta anche alla spiaggetta incastonata tra le rocce.

Grande animazione in giro con le viuzze piene di gente, negozietti tipici aperti fino a tardi e bancarelle che vendono dolcetti tipici e frittelle zuccherate dalla strana forma a spirale, molto buone.
P a Ericeira (Portogallo) in parcheggio per auto alto sul mare in posizione molto panoramica all’inizio del paese provenendo da nord. Fondo sterrato, illuminato e gratuito. Acqua alla fontanella vicino ai wc pubblici in fondo al parcheggio.
Temperatura serale 23° esterna. Pioggerella fino alle 19,30 poi sereno.
Camper: tanti, ma nessuno italiano a parte noi tre.
Km. 110

9 ago lunedì
Sveglia alle 8 partenza alle 9,30. Con la N247 verso sud arriviamo a Sintra. Parcheggio e visita al Palazzo Reale, residenza estiva dei reali portoghesi (Palacio Nacional de Sintra). Il palazzo si nota fin da lontano per gli enormi camini conici delle cucine, che caratterizzano la città stessa. Visita a pagamento per vedere gli interni. Interessantissima anche per gli arredi originali e le decorazioni parietali che raggruppano stili che vanno dal gotico-moresco, a quello mudejar e cinquecentesco.

Tornando ai camper non possiamo fare a meno di dare un’occhiata anche alla Fonte Moresca, bell’esempio di fonte pubblica addossata alla montagna e compresa entro tre archi moreschi a ferro di cavallo. Pranzo al parcheggio che nel frattempo si è riempito di camper italiani. Poi verso Cabo da Rocha poco distante. Bel promontorio con un alto faro. Una targa ricorda ai visitatori che ci troviamo nel punto più a ovest d’Europa. Vedute mozzafiato sulla scogliera in basso ed ampi orizzonti sull’oceano.
Seguendo la litoranea arriviamo alla stupenda Praia do Guincho, lunga e dorata, piena di bagnanti e surfisti e infine a Cabo Raso (perché basso sul mare) dove si trova un altro importante faro. Raggiungiamo Cascais passando dalla litoranea sfiorando la “Boca do Inferno”, grande voragine a imbuto sulla scogliera che quando arriva l’onda spruzza in alto l’acqua a forte pressione, immettendoci nel traffico cittadino.

La velocità a passo d’uomo però ci permette di osservare abbastanza bene la cittadina, con il suo porticciolo e la pittoresca passeggiata sul mare. Sembra una cittadina ligure, con la piazzetta a mare, le reti stese e tanta gente che passeggia. La grande strada costiera di Estoril ci conduce direttamente alla Torre Belem a Lisbona. Parcheggio fortunoso e rapida visita serale nella luce dorata del tramonto. Torneremo a rivederla con più calma domani dopo che ci saremo sistemati al campeggio. Imboccata l’autostrada urbana troviamo subito le indicazioni del Camping Monsanto. Dopo l’assegnazione delle piazzole in zona alberata, organizziamo cena e poi a letto.
P al Camping Monsanto di Lisbona (Portogallo). Piazzole alberate, ma su terreno in pendenza. Con qualche cuneo ovviamo all’inconveniente. Tempo soleggiato tutto il giorno.
Temperatura serale 25° piacevolmente ventilata.
Km. 95

10 ago martedì
Visita alla città di Lisbona facendo la “one day card”. Con il bus 14 arriviamo in Placa do Commercio dominata dall’arco di trionfo settecentesco, Rua Augusta, Placa Figueira, fino a salire

Torre Belem
Monasterio Sao Jeronimo

sull’Elevador Santa Justa , famoso ascensore pubblico del 1902 in ferro e legno che collega la Baixa con il Chiado (due antichi quartieri ella città) . Al bar dove facciamo colazione ci rifilano 10 euro falsi; quando ce ne accorgiamo denunciamo il fatto alla polizia di stato che per stendere il verbale, sopralluogo ed altre formalità ci tengono in ufficio dalle 13,30 alle 16,30. Ne usciamo con il verbale redatto in portoghese !. Pranzo in una trattoria a base di pesce e contorno, quindi altra breve visita alla città, con bevuta di Ginjina nell’antica bottega dove è stata inventata e poi, alle 20, con il bus 14 rientriamo al campeggio per una meritata doccia.
P al Camping Monsanto di Lisbona (Portogallo). Tempo soleggiato tutto il giorno.
Temperatura serale 25° ventilato.
Km. 000

11 ago mercoledì
Visita alla città. Con la solita “card” giornaliera prendiamo “l”Eletrico”n.28 di legno molto caratteristico, famoso per essere il tram dei “turisti” perché passa vicino a tutte le emergenze monumentali più importanti; arriviamo al Mirador de Santa Luz dal quale si gode della vista panoramica sul Tejo e sul quartiere dell’Alfama.
Saliamo a piedi fino al Castelo de Sao Jorge dal quale si vede lo spettacolo di tutta la città in basso. Un acquazzone improvviso ci sorprende al Castello, ma non dura più di mezz’ora, poi torna a risplendere il sole. Scendiamo a vedere la Sé Patriarcal, (la Cattedrale), edificio romanico del 1150 con torri gemelle e grande rosone, poi facciamo un giro nell’Alfama, antico quartiere popolare, percorrendo le viuzze piene di gente e botteghe. Compriamo delle belle orate fresche per gustarcele a pranzo. Alle 14 siamo al campeggio con il barbecue acceso e il pesce sulla griglia. Alle 17 arriva Federico e Lucia dall’Italia.

Dopo la loro sistemazione riprendiamo il bus 14 per tornare a vedere con calma la Torre Belem sul Tejo. Vicino c’è anche il monumento alle scoperte geografiche del Portogallo, imponente in marmo, a forma di prua protesa in direzione del mare. Il Monasteiro do Sao Jeronimos è lì vicino, basta attraversare la strada per entrare nel monumento forse più importante di Lisbona. All’interno ci sono le monumentali sepolture di Vasco de Gama e Camoes; ma è tutto l’insieme che meraviglia, la chiesa di impianto gotico con decorazioni cinquecentesche nello stile sfarzoso plateresco, il chiostro adiacente, dello stesso periodo, è sicuramente il più bello di tutto il Portogallo. Quando usciamo non ci rimane che gustare i famosi pasticcini, i “nata” alla cannella, nell’antica pasticceria d’origine, la Pasteleria de Belem. Alle 21 siamo di nuovo al campeggio per cenare tutti insieme con il “gruppo” riunito.
P al Camping Monsanto di Lisbona (Portogallo). Tempo soleggiato.
Temperatura serale 25°.
Km. 000

12 ago mercoledì
Sveglia alle 8 partenza alle 9,30 con il bus 14 per la visita alla città con tutto il gruppo. Ripercorriamo il centro salendo di nuovo sull’Elevador” de Santa Justa per vedere la città intera. Il quartiere della Baixa e del Rossio, salendo sulla funicolare “da Gloria” che da Placa Restauradores arriva in alto alla Rua Sao Pedro de Alcantara , da dove, attraverso una rigogliosa siepe di buganvillea si osserva il fiume Tejo e la cattedrale con le sue torri gemelle sulla collina opposta. Facciamo un giro completo con l”Eletrico” 28 da capolinea a capolinea pieno all’inverosimile, arrivando poi all’Alfama dove ci fermiamo per il pranzo in una trattoria tipica. Saliamo di nuovo alla Cattedrale e quindi al Castello, poi stanchi e con i piedi gonfi prendiamo il 14 dalla Placa Figueira per il campeggio. Alle 19,30 siamo sotto una bella doccia rinfrescante.
P al Camping Monsanto di Lisbona (Portogallo). Tempo soleggiato tutto il giorno.
Temperatura serale 27°.
Km. 000

13 ago giovedì
Lunghe le operazioni di scarico e carico acqua per la coda al pozzetto. Riusciamo a partire dal campeggio solo alle 11,30, per sostare subito dopo al supermarket “Geant” per rifornimento viveri.
Alle 12,30 siamo sull’autovia A2 in direzione sud. Alle 14 ci fermiamo in un’area di sosta dell’autostrada insieme a camion e auto, al caldo del meriggio, per consumare un pranzo veloce e recuperare un poco del tempo perso stamani. E’ la nuova superstrada a corsie separate fino all’estremo sud del paese. Usciamo a Grandola per immetterci sulla secondaria IC33 e poi N120 e N261 fino a Praia de Sao Andrè. Attraversato tutto il villaggio ci troviamo dietro le dune di una spiaggia lunghissima, con un lago separato dal mare da una stretta lingua di sabbia.


Praia do Sao Andrè

Ci disponiamo a quadrato con i quattro camper perché di spazio ce n’è in abbondanza ed altri camper hanno fatto uguale. Sono le 17 ed il pomeriggio è ventilato piacevolmente, ma i grandi cavalloni del mare non incoraggiano a fare il bagno; quindi chi prende il sole, chi fa una passeggiata, chi si riposa al camper. Alle 20 grande cena e poi tutti sulla duna a fotografare il sole che si tuffa in mare fino a sparire all’orizzonte. La serata è fresca solcata dalle stelle cadenti e dai veloci satelliti artificiali.
P a Praia di Sao Andrè (Portogallo) pochi km a nord di Sines. Tempo bello tutto il giorno. Temperatura serale fresca con uso di felpa e pile.
Camper: una decina sparsi tra le dune.
Km. 175


14 ago sabato
Notte disturbata dalla musica forte di alcuni bar della spiaggia e da latrati di cani fino alla mattina. Sveglia alle 8 partenza alle 9. Scendiamo verso sud con la N120, N390, N393, belle strade scorrevoli e veloci. Molto bella la spiaggia di Vila Nova de Milfontes. Oltrepassiamo Aljezul deviamo verso l’Oceano fino alla Praia di Monte Clerigo, sono le 12 e non c’è un posto per parcheggiare. Bellissima la spiaggia ed il villaggio nella piccola insenatura, ma è impossibile anche fermarci, per cui proseguiamo sulla litoranea fino alla Praia de Arrifana, dove in posizione amena, alta a picco sul mare un’area di sosta deserta, ventilata e panoramica (buona anche per la sosta notturna) ci accoglie per il pranzo.

Dopo riprendendo la principale la N120 ci immettiamo sulla superstrada alla periferia di Lagos, che vediamo scorrere distante con i suoi alti grattaceli moderni. Percorriamo tutta la IP 1 verso est; oltrepassiamo il Rio Guadiana, che fa da confine con la Spagna, sul ponte sospeso, fino a Huelva, immettendoci sulla N494, ormai in territorio spagnolo, raggiungendo Matalascanas, porta di accesso al Parco di Coto Dognana. Visitiamo le dune costiere del parco. La cittadina, moderna, è assai deprimente con spiaggia affollatissima e considerato che sono ormai le 20,00 decidiamo di andare a pernottare a El Rocho, poco distante.

El Rocho di giorno e di notte

Con la A483 arriviamo al paese. Bel villaggio, molto pittoresco con case tipiche particolari: tutto è in funzione del cavallo, dalle case con la stanga alla porta per legare l’animale, ai patii interni al fondo delle strade, di sabbia. La gente passeggia a cavallo, in calesse, con i carri, a piedi, in auto, con motorette a quattro ruote, in un misto di sabbia e polvere da villaggio western moderno. Attraversiamo la piazza principale sabbiosa, guidati da un “indigeno” che ci sprona a non rallentare, per non rimanere insabbiati, fino ad una stradina dietro la cattedrale, al bordo dello stagno, dove con 4 euro possiamo parcheggiare tranquillamente per la notte e se vogliamo anche per il giorno successivo.

Ci sistemiamo e prima che tramonti il sole facciamo una visita alla chiesa de Nuestra Senora del Rocho nella piazza principale piena di cavalli e calessi stracarichi di persone. Molti sono in costume Andaluso. Cena al bordo dello stagno a lume di candela per non turbare il paesaggio, poi di nuovo in visita al paese ed alle sue strade sabbiose illuminate con discrezione, attenti a non essere travolti dai cavalleggeri che passano al galoppo nella serata calda. Andiamo a dormire tardissimo.
P a El Rocho (Spagna) dietro la chiesa principale, al bordo dello stagno in compagnia di numerosi fenicotteri rosa, aironi, anatre, usignoli e tanti altri uccelli. Fondo sabbioso, a pagamento 4 euro, illuminato e tranquillo. Tempo bello tutto il giorno.
Temperatura serale tiepida.
Camper: noi quattro soli.
Km. 450

15 ago Domenica
Partenza rapida da El Rocho per non rimanere intrappolati dalla festa che si svolgerà oggi in paese. Cominciano ad arrivare bus che ostruiscono le poche strade transitabili carichi di gente in costume tradizionale. Arriviamo a Siviglia trovando subito il parcheggio segnalato dal portolano in “Calle Torneo”, in riva al Guadalquivir, a pagamento orario, recintato e controllato dall’operatore. La temperatura è già sui 30° alle 10 di mattina. Visita alla città incamminandoci tranquillamente a piedi. Ammiriamo tutti i monumenti che ogni guida descrive, incominciando dalla più famosa ed antica pasticceria della città, facendo una ricca colazione con le sue specialità.


El Rocho la piazza

Poi la Cattedrale con la Giralda, l’Alcazar con i meravigliosi giardini interni e gli azulejos. Arriviamo fino alla Plaza de Toros per vedere dove il famoso Manolete toreava e il piccolo museo annesso dove c’è la testa imbalsamata del toro che lo uccise durante la corrida. Pranzo a base di “tapas” e “bocadillos” in un locale tipico vicino alla cattedrale. Arriviamo a piedi fino a Piazza di Spagna passando dall’antico Barrio de S.ta Cruz. Peccato che l’edificio semicircolare, del 1929 costruito in occasione dell’Esposizione Ispano-Americana, sia in restauro e quindi anche il canale che segue il contorno dell’edificio è asciutto (con l’acqua è possibile fare il giro in barca!).

Lungo l’edificio una serie di panchine di azulejos rappresentano le province spagnole. Per tornare al parcheggio prendiamo il bus perché le nostre gambe si rifiutano di procedere oltre. Anche la temperatura esterna alle ore 18 si attesta su 37°. Con la superstrada N IV dirigiamo verso sud. La temperatura arriva a 42° ma l’aria e molto secca per cui il disagio è attenuato. Usciamo dalla principale entrando nel paese di Bornos, in riva al lago Embalse de Bornos per cercare l’area di sosta (segnalata dal nostro portolano) per il pernottamento. La strada che attraversa il paese verso l’imbarcadero è strettissima ed il ricordo di qualche giorno prima a Merida, torna alla mente. Comunque in riva al lago c’è un bello spiazzo erboso, deserto, dove ci sistemiamo per la cena tutti insieme.
P a Bornos (Spagna) pochi km a est di Arcos de la Frontiera. Fondo erboso, non troppo pulito, in riva al lago, gratuito, ma non illuminato. Non ci sono rubinetti in giro.
Temperatura massima del giorno 42°, quella serale 27° ventilata e fresca.
Camper: solo noi quattro.
Km. 200

16 ago lunedì
Sveglia alle 8, partenza alle 9. Arriviamo ad Arcos de la Frontiera (villaggio del circuito i “Pueblos Blancos” de Andalucia) che ci appare arroccato sullo sperono roccioso, alto sopra il Rio Guadalete. Qualche problema di parcheggio, presto risolto e visita a piedi per le stradine in salita del paese. Case tutte bianche con un’infinità di fiori alle finestre, pulito e pittoresco con grandi chiese in stile plateresco. Un balcone naturale nella piazza dell’Ajuntamento fa ammirare il paesaggio in basso dove il fiume forma le anse seguito dalla strada che lo costeggia.

Per la A372 verso est la strada comincia a salire verso la Sierra Margarita e passato El Bosque la salita si fa più accentuata ed il fresco dell’aria di conseguenza. Poco prima del Passo di Pinar, a quota 1103 m ci fermiamo in una bell’area da pic-nic all’ombra di alcuni grossi lecci per mettere i tavolini fuori e pranzare al fresco. Oltrepassato il colle, dal quale si vede l’immensità della valle percorsa e in alto le rocce nude della montagna, deviamo sulla CA531 percorrendo una strada bellissima, molto panoramica, che sale fino al Passo de Las Palma a 1157 m. Stretta da far paura, ma con poco traffico e comunque sempre percepibile da lontano per la mancanza totale di vegetazione.
La discesa verso l’Embalse de Zahara pone il lago in basso in una posizione da cartolina con l’azzurro dell’acqua ed il giallo delle stoppie intorno. Il villaggio di Zahara de la Sierra è arroccato in alto sul lago, protetto da una torre rotonda di epoca moresca.

Il tentativo di entrare in paese viene subito abbandonato facendo una avventurosa marcia indietro in una stradina larga quanto il camper, con terrazzi sporgenti (ne rimarrà traccia sopra un cantonale del mezzo). La visita al “villaggio blancos” la facciamo a piedi rendendoci conto subito dell’imbuto nel quale ci saremmo incastrati con i camper !. Tutti gli edifici sono bianchi a calce nella luce pomeridiana accecante. Fervono i preparativi per una festa serale alla quale avremmo tanto desiderato esserci, ma il tempo comincia a mancare. Riprendiamo la strada principale A376 ed arriviamo a Ronda.
Grande difficoltà di parcheggio per mancanza di spazi liberi. Incolonnati attraversiamo per due volte il ponte settecentesco sul Guadalevin prima di trovare all’inizio del paese un poco di spazio. Ronda (“Pueblos Blancos”) si sviluppa sulle due sponde alte del Rio Guadelevin collegate dal ponte ad arcate sovrapposte che scavalcano il profondo canyon.

La “Ciudad” , la parte antica è circondata da una cinta muraria in parte percorribile con il giro di guardia. Il “Mercadillo”, cioè la parte più ”moderna” opposta al ponte, ospita la Plaza de Toros ed è la patria di Francisco Romero,(1695-1793) il torero che per primo fissò le regole della moderna tauromachia, suo figlio Juan e soprattutto il nipote Pedro fondarono la famosa ”Scuola di Ronda” per toreri.
Alle ore 20 partiamo dalla cittadina e con la A367 ci fermiamo al primo paesino che incontriamo, Cuevas del Becerro.
Sono ormai le 21 quando finalmente, dopo vari tentativi a vuoto, troviamo un’area per la sosta notturna al limitare dell’abitato, in un grande slargo di una strada rurale, dove facciamo “quadrato” con i tavolini fuori per cenare e festeggiare il compleanno di Giulia per i suoi primi 16 anni. Grande torta e infiniti auguri di cuore!.
P a Cuevas del Becero (Spagna), 20 km a nord-est di Ronda sulla A367, in uno slargo della strada secondaria MA414. Fondo sterrato, non illuminato, gratuito.
Temperatura massima giornaliera 35°. Serale 25° ventilata.
Camper: solo noi quattro.
Km. 190

17 ago martedì
Sveglia alle 8 partenza alle 9. Seguiamo la A367, poi la A357 fino al bivio con la A382 a Campillos e proseguiamo fino a Cordoba, dove alle 12, troviamo rapidamente il parcheggio sotto la Torre Calahorra, sul fiume Guadalquivir, con operatore sicuramente abusivo, che per 5 euro cadauno controlla i camper per 24 ore. Pranzo veloce sul camper e poi visita alla città. L’Alcazaba, stupenda; la Sinagoga, la Juderia, il Podro dove si trova, in un cortile tipicamente andaluso, la Pousada del Podro (puledro) descritta dal Cervantes nel Don Quiote.

Prenotiamo anche lo spettacolo di flamenco. Al camper per una cena rapida e poi alle 21,30 ritorniamo a vedere la città illuminata. Alle 22,30 siamo nel patio dove in un ambiente veramente suggestivo si svolge lo spettacolo di flamenco; coinvolgente, carica di pathos l’esibizione trascina il pubblico prevalentemente spagnolo, in due ore di intensa partecipazione. All’una e mezzo siamo a letto.

P a Cordoba (Spagna) nel parcheggio dietro la Torre della Calahorra, sul Guadalquivir vicinissimi al centro. Sorvegliato (il posteggiatore dorme in un furgone con un grosso cane), illuminato a pagamento 5 euro al giorno, fondo inghiaiato. Tranquillo, anche se una pattuglia della Guardia Civil quando rientriamo all’una e mezzo di notte ci avverte di stare attenti ai furti!.
Temperatura pomeridiana 35°, serale 27°.
Camper: noi quattro, due italiani e uno spagnolo.
Km. 190

18 ago mercoledì
Alle 8,30 salutiamo Paolo che rientra in Italia per fine ferie. Noi prendiamo la N432 verso Granada percorrendo la “Strada del Califfato”. Paesaggio completamente privo di vegetazione alta. La temperatura dell’aria è già abbastanza elevata e questo preoccupa per la ricerca di un posto ombreggiato adatto alla sosta di mezzogiorno. Il pranzo lo consumiamo all’ombra di un grosso mandorlo, (unico nel raggio di chilometri) vicini al cimitero del villaggio di Luque, a metà strada tra Cordoba e Granada. Riprendiamo la N432 verso Granada attraversando paesaggi stupendi di colline gialle arse dal sole, ricoperte da miliardi di ulivi disposti in file regolari.
Ci fermiamo a visitare la cittadina di Alcalà la Real con il suo castello imponente sulla collina a 900 m di quota.

Il Castillo, chiamato “della Mota”, di origini arabe, del XIII sec, è circondato da possenti mura perimetrali, con porta d’accesso protetta da due torrioni quadrati. Ricco di storia, di assedi conquiste e riconquiste ha sulla spianata interna una bellissima chiesa rinascimentale, il restauro ha riportato alla luce le sue vestigia medievali. Gli scavi archeologici stanno riportando alla luce l’organizzazione urbana del villaggio interno fortificato.

Nella parte meridionale c’è il Palazzo Abbaziale del XVI sec. con l’alta torre dalla quale si domina tutta la pianura. Pomeriggio caldo ma ventilato e secco.
Riprendiamo strada ed alle 20 siamo al parcheggio dell’Alhambra a Granada. Apriamo i tendalini e mettiamo i tavolini fuori per la cena, come fanno tutti gli altri.
P a Granada (Spagna), al parcheggio n. 4 riservato ai bus ed ai camper (con tariffe diverse, camper 13,50euro/24 ore). Fondo inghiaiato, illuminato a pagamento. Tranquillo, ma senza acqua ne scarico.
Temperatura serale alle ore 20 di 31°. Alle 22 di 27° ventilata e piacevole.
Camper: una quindicina (tanti italiani).
Km. 195

19 ago giovedi
Alle 7,45 siamo al botteghino per i biglietti dell’Alhambra. Fila interminabile a serpentone. Quando arriviamo noi allo sportello, (sono le 11,30) i 550 biglietti per la visita mattutina sono finiti. Siamo i primi per quella pomeridiana che comincia alle 14,30. Pranzo al parcheggio all’ombra dei tendalini con temperatura elevata ma piacevolmente ventilata. Alle 14,30 entriamo per la visita. Bellissima.
E’ la seconda volta che la vediamo; la prima volta non eravamo riusciti a vedere il Palazzo di Carlo V perché in restauro. Finita la visita salutiamo Sandro che parte per andare al mare a fare un pò di spiaggia; usciamo dal parcheggio alle 17,30 pagando il biglietto del parcheggio.

Prendiamo la A92 verso est, prima di Guadix notiamo le case troglodite con i camini che spuntano dall’erba della collina e le facciate bianche che vengono fuori dal pendio terroso. Oltrepassiamo Guadix ed usciamo dall’autovia al villaggio minerario di La Calahorra , minuscolo, bianco sulla collina dominata dal Castello-Palazzo cinquecentesco con torri cilindriche ad ogni vertice del quadrato.
E’ un capolavoro del rinascimento italiano in Spagna. Dopo vari tentativi per trovare un sito per la notte, ci fermiamo al cimitero del villaggio, poche centinaia di metri fuori del paese, in posizione tranquilla e con la fontanella dell’acqua a portata di mano. Cena con i tavoli fuori in compagnia di alcune signore che ci narrano varie storie di paese.
P a La Calahorra (Spagna) sulla A337, deviazione dalla A92 a 16 km a sud-est di Guadix. Tranquillo, non illuminato, gratuito. Con rubinetto dell’acqua vicino.
Temperatura: del giorno 30°; serale piacevole, ai piedi della Sierra Nevada (In alto sulla montagna ci sono ancora chiazze di neve).
Camper: noi due soli.
Km. 100

20 ago venerdi
Sveglia alle 8 partenza alle 9,30. Prendiamo la N340A passando da Tabernas osservando il paesaggio Western in cui sono stati girati moltissimi films di cow-boy. Molto affollati di turisti i vari villaggi di pionieri ricostruiti per le scene. Per l’autovia N340 cominciamo la risalita verso nord oltrepassando Murcia.
Deviazione sulla N301, sempre autovia, fino ad Albacete. La temperatura nella campagna oggi si aggira sui 40°. A continuare fino a Roda, poi fino a Mota del Cuervo, localizzata fin da lontano per i suoi mulini a vento decantati da Cervantes.
Siamo sulla “Ruta di Don Quiote”. Sostiamo e ceniamo nel parcheggio sopra il paese dove sono schierati i sette mulini a vento famosi. Lo spettacolo del tramonto è come quello delle cartoline che vendono all’Ufficio Turistico. Siamo soli nel grande spiazzo, quindi possiamo mettere fuori i tavoli e cenare alla luce del sole che tramonta.
P a Mota del Cuervo (Spagna) nel parcheggio dei mulini a vento sulla collina sopra il paese. Fondo sterrato, illuminato, gratuito. Tranquillo.
Temperatura del giorno 40°; serale 20°. Notturna 14°
Camper: noi due soli.
Km. 570

21 ago sabato
Sveglia alle 8 partenza alle 9,30. Arriviamo fino a Campo de Criptana, sempre seguendo la “Ruta di Don Quiote”, (la N420) per visitare l’altra sequenza di mulini a vento storici. Infine Consuegra, la più famosa, con il suo allineamento di mulini ed il poderoso fortilizio a dominare il paese.

Mota del Cuervo mulini a vento
Consuegra mulini e castello

Nel parcheggio vicino al castello facciamo anche la sosta pranzo con un panorama magnifico sotto di noi. Rientriamo sulla N IV direzione nord verso Madrid, che oltrepassiamo rapidamente con la nuova viabilità a scorrimento veloce. Seguendo la N II transitiamo per Calatayud osservando il possente castello arabo del XIII sec. Alto sul colle con il magnifico paese in basso. Oltrepassiamo Saragozza con la superstrada A2, deviando sulla N II quando questa diventa a pedaggio a Villafranca de Ebro. Dopo vari giri nel paesino in cerca di un posto adatto al pernottamento, ci fermiamo nel parcheggio del cimitero a poca distanza dal centro. Mettiamo i tavoli fuori e ceniamo in tutta tranquillità.
P a Villafranca de Ebro (Spagna), borgo rurale 15 km a est di Saragozza sulla N II. Parcheggio del cimitero, asfaltato, con cipressi, illuminato e tranquillo. Un leggero odore di stalla pervade l’aria intorno.
Temperatura serale ottima e fresca.
Camper: solo noi due.
Km. 550

22 ago Domenica
Sveglia alle 7 partenza alle 8,30 mentre i ragazzi dormono ancora. Direzione est verso Barcellona seguendo la N II gratuita fino a Fraga poi l’autovia gratuita che tange Lerida, uscendo a Montserrat. Seguendo la N II/a arriviamo al celebre monastero della “Moreneta” (Madonna Nera). Parcheggio a pagamento (4 euro) e visita al complesso monastico. Grandi panorami e atmosfera mistica.

Pranzo lungo la strada che discende da Montserrat verso Manresa. Proseguiamo con la C 25 per Vic, poi C17 per Ripoll, Ribes e Passo Collada da Tosses a 1800 m di quota. Strada lunga e tortuosa con pochi scorci paesaggistici. Arriviamo a Puicgerdà e a 1 km Bourg Madame siamo in Francia. Cerchiamo il parcheggio comunale a fianco del supermarket Champion dove troviamo posto facilmente. Tiriamo fuori i tavoli e ceniamo fuori al fresco della sera.
P a Bourg Madame (Francia), in parcheggio comunale alberato a fianco del supermarket Champion. Asfaltato, gratuito illuminato e tranquillo con wc pubblico.
Temperatura serale fresca, occorre la felpa.
Camper: solo noi due.
Km. 450

23 ago lunedì
Sveglia alle 8 partenza alle 10 dopo aver fatto un po’ di spesa al supermercato. Percorriamo la strada di valle lungo il fiume Têt. Sosta pranzo al parcheggio dell’abbazia di St. Michel de Cuxa. Riprendiamo strada verso Perpignan, quindi per la N9 verso nord. Grande traffico per attraversare Narbonne e Béziers. Alle 19 siamo all’area attrezzata di Aigues Mortes in Camargue. Visita alla cittadina prima della cena. Cena al parcheggio e poi di nuovo in città per la visita notturna, affascinante e romantica.
P Aigues Mortes (Francia), in Camargue all’area di sosta sul canale, a pagamento, (7 euro), dalle 19 alle 9 di mattina; dalle 9 alle 19 è gratuito. Illuminato, fondo in ghiaia. Pozzetto di scarico e colonnina dell’acqua,
Temperatura fresca con tempo bello.
Camper: tanti (molti italiani).
Km. 350

24 ago martedì
Sveglia alle 7 per essere a Montpellier alle 8,30 da Perez-Camping-Car per la sostituzione del vetro della mansarda perso il 18 luglio scorso. La Laika di Firenze ha spedito la finestra sbagliata, quindi tanti saluti e riprendiamo strada con il vetro posticcio. Passiamo Aix en Provence e poi St. Maximin Brignoles fino a Vidauban (20 km a ovest di Fréjus). Qualche difficoltà a trovare il parcheggio indicato dal portolano perché un po’ nascosto dalla ferrovia, ma il sito è buono e quindi tirato fuori i tavoli ceniamo sul prato sotto i pini.
P a Vidauban (Francia), 20 km a ovest di Frejus al parcheggio del campo da gioco in periferia, oltrepassando la ferrovia del TGV in zona residenziale, su terreno erboso, sotto i pini, illuminato e tranquillo.
Temperatura, mattino pioggerella fino alle 11 poi sole e caldo, in serata fresco ottimo.
Camper: solo noi due.
Km. 380

25 ago mercoledì
Sveglia alle 8 partenza alle 8,45 mentre i ragazzi dormono. Ingresso in autostrada a Frejus con la prima barriera a pedaggio dopo appena 3 km, poi la barriera di Nizza sud e poi subito dopo Nizza nord per un totale di 11,80 euro per fare meno di 100 km. Sosta pranzo nella squallida area di servizio di S. Ilario a sud di Genova verso Livorno: caldo, rumore, odore di gasolio, confusione di auto e camion, pranzo veloce e via con innesto in corsia pericolosissimo! Arriviamo a Lucca alle 17,30 sani e salvi.
Km. 480


PERNOTTAMENTI e altre informazioni 2004 (FRANCIA, SPAGNA E PORTOGALLO)

DATA LOCALITA’ Km

Numero
presenze

Temper.

Pernot.
G (gratis)

10.07.04  

Torbole (Lago di Garda) (I)

390

Area attr.

Caldo afa

17 €

11.07.04

Campitello di Fassa (I)

0

-

11°

G

12.07.04

Campitello di Fassa (I)

0

-

G

13.07.04

Campitello di Fassa (I)

0

-

11°

G

14.07.04

Campitello di Fassa (I)

0

-

13°

G

15.07.04

Montgenèvre (F)

540

Area attr.

fresco

G

16.07.04

Vizille (F)

150

3

Caldo afa

G

17.07.04

Crest (F)

210

20

fresco

G

18.07.04

Langlade (F)

225

1

29°

G

19.07.04

Sommières (F)

100

3

30°

G

20.07.04

Montpeyroux (F)

92

1

35.5°

G

21.07.04

Roquefort (F)

130

12

28°

G

22.07.04

Vabres l’Abbaye (F)

150

11

32°

G

23.07.04

Mourèze (F)

120

3

37°

6 €

24.07.04

Lac de la Ravière (F)

250

11

24,5°

G

25.07.04

Lac de la Ravière (F)

0

12

24°

G

26.07.04

Trebes (F)

135

11

28°

G

27.07.04

Tarascon S/L’Ariège (F)

150

12

27°

G

28.07.04

Port de Bonagua (E)

250

2

15°

G

29.07.04

Gavarnie (F)

180

Area attr.

20°

4 €

30.07.04

Lavelanet (F)

330

2

25°

G

31.08.04

Matarò (E)

360

Camping

27°

35 €

01.08.04

Matarò (E)

0

Camping

27°

35 €

02.08.04

Matarò (E)

0

Camping

30°

35 €

03.08.04

Cuenca (E)

640

3

fresco

G

04.08.04

Toril (E)

420

3

35°/sera26°

G

05.08.04

Embalse de Salor (E)

205

3

40°/sera30°

G

06.08.04

Marvao (P)

290

4

42°/sera27°

G

07.08.04

Obidos m(P)

300

22

25°

G

08.08.04

Ericeira (P)

110

18

23°

G

09.08.04

Lisbona (P)

95

Camping

25°

27 €

10.08.04

Lisbona (P)

0

Camping

25°

27 €

11.08.04

Lisbona (P)

0

Camping

27°

27 €

12.08.04

Lisbona (P)

0

Camping

27°

27 €

13.08.04

Praia de Sao Andrè (P)

175

13

fresco

G

14.08.04

El Rocho (E)

450

4

fresco

5 €

15.08.04

Bornos (E)

200

4

42°/sera27°

G

16.08.04

Cuevas del Becerro (E)

190

4

35°/sera25°

G

17.08.04

Cordoba (E)

190

6

35°/sera27°

5 €

18.08.04

Granada (E)

195

15

31°/sera27°

13,50 €

19.08.04

La Calahorra (E)

100

2

30°/sera25°

G

20.08.04

Mota del Cuervo (E)

570

2

40°/sera14°

G

21.08.04

Villafranca de Ebro (E)

550

2

fresco

G

22.08.04

Bourg Madame (F)

450

2

fresco

G

23.08.04

Aigues Mortes (F)

350

Area attr.

fresco

G

24.08.04

Vidauban (F)

380

2

fresco

G

25.08.04

Lucca

480

-

caldo

-

Totale Km.10.102


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