Dal 30 luglio al 27 agosto 2011
mezzo: RAPIDO’ 7096 Plus, su Fiat
130.
Equipaggio: Mauro (guida e scrive), Patrizia
(navigatore con cartina insieme al Garmin).
mezzo: CARTAGO C-Line 42, su Fiat 160.
Equipaggio: Paolo e Barbara.
mezzo: LAIKA CREOS semintegrale su Fiat
JTD 2800.
Equipaggio: Pierino e Daniela.
Percorso totale km. 4747
Sa 30 lug –
Alle 15,30 incontro con gli altri equipaggi all’area
di servizio di Bolzano nord sull’autostrada 22 del
Brennero.
Dopo i reciproci saluti ripartiamo tutta autostrada fino
alla cittadina di ANDECHS sull’Ammersee a sud-ovest
di Monaco. Arriviamo all’area di sosta alberata ai
piedi della grande Abbazia Benedettina. Sono le 19,30 quando
siamo pronti per andare a cena nel chiostro. E’ nota
la birra e lo stinco e pensiamo di fare un pasto pantagruelico
invece è già tutto finito, non ci resta che
ripiegare sulla nostra cucina. Il Andechs il chiostro tempo
è un po’ nuvoloso ma non piove. Tanti camper.
Un equipaggio di camperisti italiani ci chiede se i funghi
che hanno trovato nel vicino bosco sono commestibili o meno.
Sono dei bellissimi porcini giovani e saldi come la roccia,
insieme ci sono delle meravigliose Lepiota Procera dette
anche “mazze di tamburo”: tutto buono confermiamo.
P a Andechs (n47°58’26” e11°11’11”),
non c’è pozzetto ne acqua ne corrente.
Do 31 lug –
Stamani andiamo presto nella vicina abetaia a fare una ricognizione
di funghi. Troviamo anche noi tre bei porcini e alcune “mazze
di tamburo” per formare un ottimo sugo da spaghetti
per questa sera. Quando rientriamo alle 9 andiamo a visitare
l’Abbazia. Questa volta siamo in coda per mangiare
nel chiostro. Ottimo lo stinco di maiale e ottima la birra
doppio malto dei frati. Alle 14,30 partiamo alla volta di
Praga. Tutta autostrada fino all’AA Cisarkska sul
fiume Vtlava a due passi dal centro storico. Il fondo erboso
è allentato dalla recente pioggia e gran parte è
occupato da enormi roulotte e grosse auto…. anche
i Rom vanno in vacanza! Comunque è tutto tranquillo
e poi non ci sono altri posti disponibili vicini al centro
ed è già tardi. Cena sul camper e poi chiacchierata
serale. La spaghettata ai funghi viene rimandata a domani
sera. Nel frattempo aggiungiamo a quelli trovati ieri altri
due prataioli raccolti nel prato vicino ai camper.
P a Praga al “Caravan Park Club”,
penisola Cisarkska sul fiume Vtlava (n50°3’39”
e14°24’51,2”).
Lu 1 ago –
Per raggiungere il centro c’è un piccolo traghetto
che arriva vicino al Ponte Carlo e
parte alla mezza di ogni ora dal pontile adiacente al campeggio.
E’ possibile caricare anche le bici. Visita della
città con pausa caffè davanti all’antico
orologio astronomico (caffè e briosce per 6 persone
66 € !), poi
visita alla cattedrale di Tyn e la casa di Kafka in Staré
Mesto. Pranzo al Teatro dell’Opera, contenuto nella
“Maison Municipales” ed intitolato a Bedrich
Smetana grande musicista praghese, può contenere
fino a 1200 persone. L’intero edificio, costruito
nei primi anni del ‘900 accolse la dichiarazione della
Prima Repubblica Cecoslovacca il 28 ottobre 1918. E’
un magnifico edificio in puro stile Liberty lampadari, decorazioni
parietali, arredi stucchi, mosaici e pavimenti nello stile
floreale di più alto livello. Scendiamo nella sala
da pranzo del piano più basso e ordiniamo enormi
piatti di carne, salmone e verdure, annaffiate da ottima
birra (prezzi abbordabilissimi!)servita da camerieri in
costume tradizionale. Lì vicino si trova la monumentale
Torre delle Polveri. Con la pancia piena raggiungiamo il
Castello al di là del fiume e facciamo tutta la salita
per smaltire le calorie accumulate con il lauto pranzo.
Molto bello il complesso chiuso da mura e la chiesa gotica
di San Vitus; grandi cortili e palazzi monumentali. Alle
19 prendiamo l’ultimo battello per il campeggio. Apriamo
i tendalini per ripararci dalla rugiada e per cenare tutti
insieme sotto di essi. Serata con qualche nube ma temperatura
ottima. Finalmente gustiamo gli spaghetti con il sugo di
funghi. Ottimo.
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Daniela, Patrizia, Barbara |
alla “Maison Municipales” |
Praga |
P a Praga al “Caravan Park Club”
sulla penisola Cisarkska del fiume Vtlava
(n50°3’39” e14°24’51,2”).
Ma 2 ago –
Bella mattinata di sole. Riprendiamo il battello per il
centro per fare una seconda visita
alla città. Piazza S. Venceslao a rendere omaggio
a Jan Palac lo studente di 21 anni che si dette fuoco il
16 gennaio 1969, per protestare contro l’invasione
russa che reprimeva nella violenza la “Primavera di
Praga”, poi sul Ponte Carlo a osservare la fauna umana
di tutto il mondo (tanti orientali), quindi prendiamo il
battello per tornare ai camper. Pranzo sotto il tendalino
tutti insieme, stavolta per ripararci dal sole, poi alle
15,30 partenza per Dresda. Arriviamo alle 19,00 all’AA
, alberata in parte, perché adesso il sole picchia.
Scendiamo le bici e facciamo un primo giro orientativo al
centro storico, arrivando fino sulle sponde dell’Elbe.
Rientriamo ai camper e ceniamo fuori con i tavoli, come
fanno tanti altri camperisti. Rimaniamo a chiacchierare
fino a mezzanotte, poi a nanna. E’ caldo.
P a Dresda nell’AA (pozzetto,
acqua, luce, elettricità a pagamento) vicino al centro
storico (n51°0.2’39.5” e13°44’35.7).
Me 3 ago –
Visita alla città storica concentrata quasi tutta
intorno alle rive dell’Elbe. Inforchiamo le bici e
la prima importante tappa è la Frauenkirche, finalmente
completata dopo un lungo restauro dovuto al crollo causato
dal bombardamento alleato dell’ultima Guerra Mondiale.
Semplicemente bellissima, a pianta centrale con delicate
decorazioni barocche fino all’alta cupola; l’esterno
è in pietra arenaria chiara e tutto intorno la grande
piazza che ne esalta la magnificenza.
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Dresda Frauenkirche |
Stallhof |
Zwinger |
Con le bici raggiungiamo comodamente il Palazzo Reale
(Rezidenzschloss) e la Hofkirche (Cattedrale) grande architettura
Rococò del 1755 costruita dall’italiano Gaetano
Chiaveri (nella cripta è conservato il cuore di Augusto
il Forte). Di fianco ad essa l’alta torre Hausmannturm
facente parte dello Schloss insieme alla lunghissima teoria
di archi, la Stallhof (Scuderie Reali).
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Dresda Rathaus |
Ponte sull’Elbe |
Cattedrale |
Dietro la cattedrale si apre la grande Theaterplatz del
Semperoper (Teatro dell’Opera). A continuare la visita
arriviamo al vicino Zwinger, (significa “tra le mura
cittadine”) monumentale complesso architettonico in
stile Rococò del 1715 edificato per volere di Augusto
II di Polonia, utilizzato per giochi e feste di corte. Interamente
ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale
che rasero al suolo il 90% delle costruzioni cittadine,
compreso i monumenti. Attraversiamo il ponte che collega
l’altra sponda per vedere la statua equestre di Friedrich
August detta “Goldenen Reiter” perché
il monumento ha una patina dorata che scintilla al sole.
Il pranzo ce lo concediamo in uno dei numerosissimi locali
con gli ombrelloni fuori che servono ottimi piatti a prezzi
molto contenuti: la birra è ottima come sempre. Dopo
una siesta breve partiamo per Berlino, tutta autostrada.
Le Aree Attrezzate della città interpellate telefonicamente
sono piene. Cerchiamo fuori. Arriviamo al camping “Hettler
U. Lange” a Kleinmachnow, Talkirchen intorno alle
19. Disposto lungo il canale Wann See una ventina di km
a sud di Berlino è su prato ed in parte ombreggiato.
La posizione è ottima in quanto lì vicino
c’è la fermata della Metro che in 25 minuti
porta in Alexanderplatz. Doccia, birra al bar, cena, chiacchierata
serale fino alle 23 e poi a nanna.
P a Kleinmachonow al camping “Hettler
U. Lange” (N52°24’0.7” E13°10’44.2”)
tempo discreto tutto il giorno.
Gi 4 ago –
Alle 8,30 partiamo dal campeggio con le bici fino alla stazione
Wann See per prendere la Metrò per Berlino. Carichiamo
le bici sul vagone dedicato (pagano anche le bici, €1,5)
e in 25 minuti siamo in Alexanderplatz. Con le bici è
una meraviglia girare per il centro, piste ciclabili a non
finire. Passiamo sotto l’altissima Torre della TV
poi procediamo verso il Berliner Dom sull’isola dedicata
ai musei; percorrendo la Unter der Linden raggiungiamo la
Porta di Brandeburgo dove un’immensità di gente
sembra essersi data appuntamento.
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Berliner Dom |
Porta di Brandeburgo |
Pergamum Museum |
Arriviamo al Reichstag, ma per salire sulla cupola di
vetro (di N.Foster) occorre una prenotazione di tre giorni
prima. Girovaghiamo tra i volumi semplicissimi dell’immenso
monumento al genocidio ebreo(Memoriale dell’Olocausto).
Arriviamo fino in Postamerplatz e al Sony Center dove sotto
l’alta cupola tendata consumiamo un altro ottimo pasto.
Verso le 16 comincia a piovere a dirotto e tra un acquazzone
e l’altro raggiungiamo la stazione in Friedrichstrasse
per prendere il Metrò per il campeggio. Sono le 19,
riposino prima di cena; il prato è troppo bagnato
per cenare fuori insieme, quindi cena in camper, poi riunione
sopra per il liquorino (micidiale per il fegato) e poi a
nanna.
P a Kleinmachonow al camping “Hettler
U. Lange” (N52°24’0.7” E13°10’44.2”)
tempo discreto, nella parte finale della giornata pioggia
a scrosci.
Ve 5 ago –
Ritorniamo di nuovo in città per una nuova visita
tutta culturale. Arriviamo al Pergamum Museum per rivedere
l’imponente Altare di Pergamo con i suoi stupefacenti
bassorilievi, la Porta del Mercato Romano di Mileto, costruita
sotto Adriano nel II sec. a.C. e la ricostruzione dell’altissima
Porta di Ishtar di Babilonia innalzata al tempo di Nabucodonosor
(605 a.C.) con i mattoni smaltati di azzurro e la serie
di bassorilievi con leoni, draghi, unicorni e cavalli lunga
30 metri detta “via Processionale” che precede
la porta stessa. La visita di questo museo merita da sola
Berlino. Essendo senza le bici questa mattina ci facciamo
trasportare dal Bus Turistico che inanella, molto rapidamente,
nel suo percorso altre cose, quali la statua dorata della
Vittoria (Siegessaule) sull’altissima colonna nel
viale Strasse des 17 Juni, il nuovo Quartiere Direzionale
con la grande architettura moderna sul lato nord del Tiergarten,
il Checkpoint Charlie, i resti del Muro di Berlino con annesso
museo fotografico. Consumiamo il pranzo alla maniera tipica
berlinese, würstel e patatine fritte innaffiate da
un’ottima Weissebieer Paulaner nella Unten der Linden.
Alle 16,30 siamo di nuovo ai camper. Tempo variabile con
qualche scroscio di pioggia che non impedisce però
di cenare fuori sotto i tendalini. E’ abbastanza caldo,
la temperatura è sui 25°.
P Kleinmachonow al camping “Hettler U.
Lange” (N52°24’0.7” E13°10’44.2”)
tempo discreto, serata con qualche scroscio di pioggia.
Sa 6 ago –
Alle 9 volante in mano; tutta autostrada per 220 km. Tempo
bello. Arriviamo a Schwerin alle 12,30 giusto per pranzare
nel parcheggio a pagamento vicino allo schloss. Nel infrattempo
arriva improvviso un grosso acquazzone che finisce quasi
subito. Visitiamo la cittadina con il bellissimo Schloss
neogotico sulla piccola isola di Burg sul lago. Costruito
su un precedente castello cinquecentesco è circondato
da un bel giardino con serre e limonaia vista lago.
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Schwerin lo schloss |
il giardino |
l’Orangerie |
Il Rathaus del 1300 e molte case tipiche a graticcio caratterizzano
il centro storico interamente pedonale. Il Dom del 1200
erge il suo campanile a guglia fino al cielo. Nel centro
storico si notano anche alcuni edifici notevoli di Art Nouveau,
fortunatamente preservati dalla sistematica distruzione
quando quest’area della Germania faceva parte della
DDR. Arriviamo fino al lago artificiale detto l’Arsenale,
(Pfaffen-Teich) confinante con le case del centro per riposare
un po’ le gambe seduti sulla sua sponda erbosa circondati
dalle anatre e dai cigni.
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Mauro e Paolo allo schloss |
Nel frattempo il cielo si fa nero e facciamo appena in
tempo a riparare dentro i camper che viene giù il
mondo. La violenza dell’acquazzone dura poco, ma poi
segue una pioggerella sottile che ci obbliga a cenare dentro.
Breve riunione per il liquorino, poi filmino in TV e quindi
a letto.
P a Schwerin in parcheggio misto nella
parte riservata ai camper. Non c’è acqua ne
scarico, costo €16/24 ore oppure €2/ora. (N53°37’46”
E11°25’10”). Tempo variabile.
Do 7 ago –
Alle 9 volante in mano direzione Lubecca. Alle 10,30 siamo
al grande parcheggio gratuito (il sabato e la domenica),
sul canale di fronte al Musik und Kongresshalle in Willy
Brandt Allee. E’ molto vicino al centro ed anche se
non controllato, è usato da tanti camperisti. Scendiamo
le bici e andiamo in giro incontrando per prima la Holstentor
, porta di ingresso al centro, protetta da due grossi torrioni
cilindrici in mattoni con tetto a cono, che rappresentano
in tutto il mondo la città.
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Lubecca la Holstentor |
il Rathaus |
Marienkirche |
Fu capitale della Lega Anseatica nel XIV sec. e fu anche
la città di Thomas Mann. Si sviluppa su un’isola
alla quale si accede attraverso monumentali porte. Il Rathaus
del 1200 è nella ariosa Markplatz affollata di persone
e caffè all’aperto. Il sole splende in cielo
ed è caldo. All’interno della Marienkirche
c’è l’organo più grande del mondo
con le sue 15mila canne. Poi la St. Petrikirche con il suo
alto campanile in mattoni e guglia in rame e la St. Jakobi
und Koberg bella con il suo campanile cuspidato vicino alla
quale gustiamo un buon pranzo alla Paulanerbar a base di
wurstel, crauti e patatine fritte con un litro di waissbier
fresca fresca. Andiamo ancora in giro con le bici per cercare
angoli insoliti e meno turistici per gustare appieno il
clima storico della città. Ripartiamo per raggiungere
Travemunde, sistemazione nel parcheggio camper e poi lunga
camminata a piedi sulla passeggiata a mare fino al faro
sul canale che sfocia in mare. C’è una festa
della birra ed altre specialità locali distribuite
su un grande prato. Dal porto-canale sul fiume Trave parte
una lussuosa nave da crociera stracolma di persone che salutano
mentre la banda suona l’inno tedesco e la nave va….!
Commovente nel suo genere, ma non sono emigranti che partono
per necessità. Ritorniamo ai camper.
Questa sera è fresco e ceniamo dentro. Poi mettiamo
le sedie fuori per la chiacchierata serale fino alle 23,
poi a letto con la copertina.
P a Travemunde in AA su prato gratuita
molto grande con scarico e acqua a gettone, molto bello.
Giornata senza pioggia. (N53°58’32.2” E10°52’35.8”).
Lu 8 ago –
Operazioni di carico e scarico poi verso Scharbeutz; bel
paese lungo il mare nel golfo di Lubecca, pochi km a nord
di Travemunde. Dune e sabbia bianca, ma l’acqua è
quella del Baltico! Foto ricordo sulla duna e da qui diamo
l’addio a questo mare per entrare all’interno
della Germania. Per la 76 arriviamo a Eutin che visitiamo.
Entriamo per la visita allo schloss, purtroppo tutta in
tedesco, ma molto interessante. Mobili arredamenti, tappezzerie
e quadri tutti originali. Questo castello è stato
il luogo di incontro tra Pietro il Grande e Katerina.
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Scharbeutz le dune |
Eutin lo schloss |
Plon lo schloss |
A continuare arriviamo alla AA gratuita di Malente dove
consumiamo un frugale pasto sui camper, poi ci fermiamo
a Plon parcheggiando i mezzi nell’area del supermarket
nei pressi del centro. Bella cittadina tra i laghi di cui
i principali Grosser Ploner See e il Kleine Ploner a sud
e il Behler See e il Schohsee a nord. In alto sulla collina
l’imponente castello bianco dominante tutto l’intorno,
corredato da un bel parco con curiosi alberi di olmo con
la chioma potata a forma di cubo. Proseguiamo sempre sulla
67 per circa 80 km fino a Schleswig. Si trova al fondo dello
Schlei, il fiordo di 40 km più lungo del Mar Baltico.
L’AA sul porto è piena di camper, quindi ci
spostiamo sulla seconda che si trova un po’ fuori,
ma il centro si raggiunge bene in bici. Ci sistemiamo nell’area
e poi inforchiamo le nostre due ruote per raggiungere il
paese. Visitiamo dall’esterno il duomo e poi alcune
vie del centro con case a graticcio e di mattoni, strade
selciate lucide in un continuo saliscendi. Il quartiere
di Holm è una meraviglia. Stradine strette e casupole
molto particolari che un tempo erano di pescatori, ma che
adesso sono molto ambite. Al centro , nella piazzetta
principale, sorge una cappelletta circondata dal minuscolo
cimitero con una infinità di fiori da sembrare un
giardino.
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Schleswig, case a Holm |
Schleswig, il mare |
Poco più avanti sorge il Johanniskloster, un ex
convento benedettino che dopo la Riforma fu trasformato
in collegiata per donne nobili. Rientriamo per la cena prima
che ci raggiunga il temporale.
P a Schleswig in AA a pagamento (N54°31’13”
E9°35’44”). Piove tutta la notte.
Ma 9 – Il
tempo è migliorato dalla pioggia notturna. Partiamo
di nuovo in bici per tornare a vedere la città, rifacendo
il giro di ieri sera, ma adesso con il sole splendente.
Dopo aver pranzato ai camper ci prepariamo alla partenza,
ma il gestore non arriverà prima delle 16 (come dice
il cartello al box), cosa fare? Mettiamo il corrispettivo
di una notte in una busta con i numeri di targa e le nazionalità
nella cassetta delle lettere al box e poi partiamo contenti
di non aver fatto i “portoghesi”. Saltiamo Flensburg,
con rammarico, perché l’AA gratuita è
fuori centro è fangosa e non è attrezzata
perché non ha ne acqua ne scarico e poi piove a dirotto
che sembra non smetta mai. Proseguiamo quindi sulla strada
secondaria che corre parallela al confine danese. Ha smesso
di piovere ed il sole è finalmente spuntato fuori.
Entriamo in Danimarca a Rosenkranz per andare a Mogeltonder,
il villaggio con le case dal tetto di paglia. Andiamo a
vedere questo gioiellino dichiarato Patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco.
C’è anche un bel castello-residenza abitato
con tanto di pennone sul quale sventola bandiera e blasone
e quindi chiuso al pubblico, ma dall’esterno è
una vera meraviglia. Rientriamo in Germania per raggiungere
Niebull. Ci sistemiamo nell’AA al centro del villaggio
e andiamo subito ad informarci alla Bahn Hof sull’orario
dei treni per arrivare all’isola di Sylt. Tag Karten
più bici è la formula migliore: partenza alle
9 domani mattina. Cena in camper perché pioviggina.
P a Niebull in AA (€5/24 ore),
nella piazza del paese, su prato, ombreggiata e illuminata,
(N54°47’20” E8°49’30”).
Me 10 – Prendiamo
il treno alle 9 caricando anche le bici sul vagone apposito.
Piove. Il treno passa su una stretta lingua di terra che
collega l’isola alla terraferma. Capolinea a Westerland,
bella cittadina, assai grande e piena di negozi. Molto ventosa.
Scendiamo le bici e prendiamo direzione sud percorrendo
la stretta lingua di terra riparata dal vento e dai marosi
da alte dune di sabbia finissima.
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Isola di Sylt la spiaggia |
Hornum il faro |
La strada è protetta dal vento ed è tutta
pianeggiante. Ogni tanto prendiamo i sentieri che scavalcano
le dune per vedere la spiaggia battuta affollata delle tipiche
poltroncine di vimini con il sopralzo antivento. Poca gente
sulla spiaggia. Per ora non piove, ma siamo ben organizzati
con mantelle ed ombrelli (l’ombrello con questo vento
non serve a nulla!). Ci fermiamo a prendere un cappuccino
in un bar sul dosso dunale in vista dei marosi. Arriviamo
all’ultima cittadina Hornum, posta all’estremo
sud dell’isola. È segnalata da lontano anche
dall’alto faro che svetta in cielo. Tra uno scroscio
d’acqua e l’altro abbiamo fatto più di
16 km. Carino il piccolo centro, molto turistico. Ci meritiamo
un bel pasto a base di pesce e di tutto quello che ci viene
voglia. Così facciamo! Ottimo litro di waissbier
accompagnato dal dolce finale (22€ a testa un’enormità
a queste latitudini). Riprendiamo le bici nel primo pomeriggio
per rifare i 16 km in senso contrario e stavolta controvento
e con una pioggerella che infastidisce. Nei momenti più
intensi ci ripariamo nei casottini d’attesa delle
fermate dei bus. Ma infine arriviamo alle 16 a Westerland
per riprendere il treno di ritorno. Nonostante tutto, la
pioggia non ci ha fermato: ne siamo contenti!. Rientriamo
ai camper, ceniamo e andiamo a letto stanchi morti.
P a Niebull. AA in centro, a pagamento,
su prato con elettricità, acqua e scarico a gettone
(N54°47’20” E8°49’30”).
Gi 11 – Piove
anche stamani, ininterrottamente, pioggia sottile e persistente
che sembra non smetta più. Partiamo dopo le operazioni
di carico e scarico sotto l’acqua. Prendiamo la direzione
di Dagebull senza fermarci a causa della pioggia e del vento.
Sempre verso sud arriviamo a Husum, ma l’AA è
troppo squallida e non ci sono altri parcheggi liberi perché
c’è una festa locale fino a domenica prossima.
Proseguiamo fermandoci a pranzo sull’argine dell’isola
di Nordstrand. Vento e pioggia fanno intravedere appena
il mare in basso. Giriamo l’isola con il camper fino
a fermarci a Nordhafen rifugiandoci in un bar a farci una
buona weissbier. Poi al camper per la cena: salmone in tranci,
patate lesse e polenta taragna cucinata da Daniela (sempre
ottima per i primi piatti). In serata il tempo migliora
leggermente,… senza speranza! (però le previsioni
per domani sembrano buone).
P a Nordhafen sull’isola di Nordstrand,
parcheggio libero molto tranquillo (54°30’14.8”
E 8°49’27.4”).
Ve 12 – ritorniamo
di nuovo a Husum per vedere questa festa locale, ci sistemiamo
nel parcheggio libero, dove sono già altri camper
e andiamo nel vicino centro. Molto carino anche
il porto-canale. Compriamo delle belle giacche a vento perché
la temperatura e soprattutto l’acqua ha giudicato
inadatte quelle portate da casa. Pranzo al punto sosta.
Il tempo è davvero migliorato secondo le previsioni.
Torniamo di nuovo verso nord di pochi km per andare a vedere
la penisola di Nordstandischmoor. La strada si ferma all’argine
da dove parte la piccola ferrovia per l’isola, a scartamento
ridotto con piccoli vagoni e motrice con motore a scoppio
come quello di una motofalciatrice.
Ci arrampichiamo sull’argine per fotografare il
Mare del Nord. Ci spostiamo ancora verso nord per vedere
la penisola di Hamburgerhallig. Ma anche qui la strada si
ferma prima dell’argine e quindi anche questa la vediamo
dalla terraferma. Tante pecore in giro. Queste due strettissime
penisole erano saltate ieri per le avverse condizioni meteorologiche.
Adesso con un po’ di sole è tutta un’altra
cosa. Rientriamo a Dagebull per andare nel campeggio visto
ieri. Breve giro a piedi sull’argine. Poi cena e letto.
P a Dagebull in campeggio, tempo migliorato
non ha mai piovuto oggi, ma la temperatura non supera i
18° (N54°43’47” E8°41’46”).
Sa 13 – Mattinata
nebbiosa e fredda. Visto la brutta giornata che minaccia
la pioggia rinunciamo ad andare all’isola di Fohr
e a quella di Am Rum con il traghetto. Peccato. Le isole
di Langenes e di Oland contrariamente a quanto letto su
alcune riviste di settore, non sono raggiungibili con il
famoso trenino a scartamento ridotto. I vagoncini sono forniti
di salvagente per il percorso che fa sulla strettissima
lingua di terra che a volte viene sommersa dalla marea.
Ma è abolito il servizio pubblico, solo residenti!.
Usciamo dal Camping e riprendiamo la direzione sud. Passiamo
di nuovo dalla periferia di Husum per arrivare al faro di
Westerhever.
Il sole adesso è caldo e ne approfittiamo per andare
con le bici a vedere il più bel faro della Germania,
come dicono gli opuscoli. All’estremità del
piatto promontorio la marea è molto bassa tanto che
a piedi si può raggiungere una piccola isola assai
lontana. Il fanale non è aperto oggi, ma è
comunque un magnifico faro!. Si staglia alto nel cielo con
i suoi colori a strisce bianche e rosse come a sfidarlo.
Con questo sole caldo facciamo la litoranea arrivando a
Ordig
Lunghissimo spiaggione compattato dalla marea, dove le
auto e i camper sono parcheggiati sulla sabbia fin quasi
sul mare. E’ vietata la sosta notturna per evidente
pericolosità di marea. Dopo la passeggiata sulla
battigia riprendiamo strada verso sud attraversando la cittadina
di Skt.Peter Ordig: sembra una cittadina del litorale adriatico
tanta è la gente sulla passeggiata e sulla spiaggia.
Passiamo da Tonning, sull’Eider, senza trovare un
posto adatto alla sosta notturna. Arriviamo fino all’estuario
e nel parcheggio della grande diga mobile troviamo la sosta
giusta.
Al chiosco del parcheggio prendiamo filetti di pesce affumicato
al forno, frikkadelle di merluzzo, gamberetti in guazzetto,
il tutto a €9,70. Lo portiamo in camper per la cena,
poi fuori a guardare il tramonto infuocato poi le stelle,
quindi a letto.
P alla foce dell’Eider nel parcheggio
libero della diga mobile, su asfalto, illuminato senza servizi.
Bello tutto il giorno e bella serata (N54°15’47.8”
E8°50’47.2”).
Do 14 – questa
notte ha piovuto e stamani è di nuovo freddo e nebbioso
con pioggerella. Partiamo tralasciando di vedere anche Bosum
e proseguendo verso sud arriviamo a Gluckstadt dove si trova
il traghetto per attraversare l’Elbe (€20). Riprendiamo
strada sempre un po’ demoralizzati per la pioggia,
arriviamo a Cuxhaven con l’intenzione di visitarla,
ma la pioggia persistente e abbondante impedisce qualsiasi
uscita. In un breve intervallo senza acqua riusciamo a visitare
dall’esterno il Fort Kugelbake, grande fortificazione
con mura e terrapieni riutilizzata durante la seconda guerra
mondiale con postazioni di artiglieria pesante rimaste ancora
in loco per la visita museale. Più oltre non è
possibile fare, quindi amaramente decidiamo di proseguire
senza fare la visita programmata all’isoletta di Neuwerk.
Via autostrada fino a Bremerhaven. Troviamo facilmente l’AA
sul porto. Il tempo è migliorato e tiriamo giù
le bici per fare un primo giro al bacino delle navi storiche
e al modernissimo Centro Commerciale sul porto.
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Bremerhaven |
dalla terrazza
dell’Atlantic Hotel |
Dopo cena usciamo a vedere lo spettacolo della Torre delle
Telecomunicazioni altissima illuminata da fari che cambiano
colore ogni pochi secondi e li vicino il grande “ciambellone”
del Centro Commerciale fittamente illuminato da mille luci
puntiformi da farla sembrare una costellazione celeste.
P nell’AA di Bremerhaven al bacino portuale
al Whonmobilhaven (N53°31’56” E8°34’33.8”).
Lu 15 – Alle
7,30 c’è il sole che però poco dopo
viene velato da nubi minacciose. La temperatura obbliga
ad indossare ancora le felpe e le giacche antipioggia (non
si sa mai!). partiamo in bicicletta per la città.
Il tempo volge al sole e comincia a fare caldo, bene!. Nella
darsena Deutsche Schiffahrtmuseum sono ancorate molte navi,
storiche e non. C’è l’U-Boot Wilhelm
Bauer (U 2540) del ’45 che visitiamo anche all’interno,
un veliero a tre alberi, altre imbarcazioni più piccole
ma sempre molto interessanti. C’è anche il
prototipo di un aliscafo monoposto del 1952. Saliamo sulla
terrazza dell’Atlantic Hotel Sail City, a 140 metri
da terra. Edificio modernissimo in vetro e acciaio a forma
di vela sulla cui terrazza metallica si accede con un ascensore
che in 9 secondi porta alla sommità. Veduta spettacolare
sul porto, sulla città e sui bacini delle navi storiche.
La visita è un po’ angosciante perché
ci si trova a sbalzo nel vuoto sotto di noi e sembra di
essere sospesi in aria senza alcun appoggio. Il Centro Commerciale
è un altro esempio di architettura moderna, anche
se discutibile dal punto di vista funzionale, ma certamente
di grande impatto visivo.
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terrazza dell’Atlantic
Hotel |
È costituito da un grandissimo edificio in vetro
a forma di grande “ciambella” all’interno
della quale si svolgono una serie di attività multimediali
ed altri uffici e negozi, collegato ad un altro nucleo poligonale
di attività commerciali prettamente italiane; la
parte centrale è coperta da una cupola sostanzialmente
simile a quella di Santa Maria del Fiore a Firenze. Questa
è in vetro e di forma ridotta, ma la sostanza è
quella!. Pranzo al Nord Fish a base di pesce. Poi prendiamo
i camper per andare a Wilhelmshaven. Prima di arrivare alla
città però deviamo di qualche km per andare
a vedere lo Schloss Godens a Godens appunto. E’ abitato
e quindi è possibile visitare solo il magnifico parco
intorno all’edificio. Questo è circondato da
un fossato d’acqua con tanto di barchetta e terrazza
sul prato antistante. Arriviamo in città dirigendoci
verso il porto per arrivare all’AA stabilita, ma la
strada è interrotta sul ponte che attraversa un canale.
Perdiamo l’orizzonte finché un gentile signore
decide di accompagnarci seguendo la
sua auto e così ne veniamo fuori. L’AA è
su una striscia di terra di fronte al grande golfo Jadebusen,
ci sono già tanti camper, la posizione è incantevole.
Il posto si merita una bella cena a base di spaghetti alla
carbonara cucinati da Daniela. In serata il mare che era
a pochi metri sotto di noi è sparito in lontananza.
La lunghissima marea che scopre grandi banchi si sabbia
sembra riunire le due sponte del golfo. Bella giornata e
bella serata. Temp.22/23°.
P a Wilhelmshaven in parcheggio riservato ai
camper, illuminato, a pagamento (€5/24ore)
ma senza scarico ne altri servizi.
Ma 16 – In
bici a vedere il porto e la città. Visita al Museo
Navale e poi pranzo al parcheggio; quindi partiamo, ma prima
ci fermiamo alla periferia di Wilhelmshaven per vedere il
bel mulino a vento in Muhlenweg. Il tempo si mantiene bello.
Entriamo nell’AA del porto di
Carolinensiel alle 15 (€16/giorno). Tutti i traghetti
per l’isola Wangerooge sono terminati causa la bassa
marea. Infatti dopo due il mare non si vede più e
le barche, compreso il traghetto in banchina è con
la chiglia appoggiata sul fondo. Non rimane che fare un
giro in bicicletta fino all’abitato di Carolinensiel,
con passeggiata nel minuscolo centro, piccoli acquisti,
un caffè e visita al vecchio mulino a vento sull’argine.
Rientro ai camper con un buon bottino di pesce già
cucinato acquistato al chiosco del porto. Ottimo salmone
alle erbette, filetti di merluzzo al forno, sogliole fritte,
frikkadelle, spiedini di gamberetti, il tutto per 10€.
Grande cena sotto il tendalino e liquorino per dare la botta
finale al fegato.
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Carolinensiel vecchio mulino |
P a Carolinensiel al porto a pagamento
con elettricità 16 €. Sul mare quando c’è!
(N53°42’33” E7°48’33”).
Me 17 – Il
sole filtra dalle fessure del camper! Facciamo un altro
giretto per il paese in attesa delle 11,30 per prendere
il traghetto per Wangerooge. Il battello impiega più
di un’ora per seguire il canale tracciato dalle boe.
All’improvviso devia per passare vicino ad un banco
di sabbia dove un gruppo di numerose foche sono stese al
sole caldo della mattina. Una volta sbarcati si prende un
trenino a scartamento ridotto con tanto di terrazzini in
cima e in fondo ad ogni vagone da dove è possibile
salire, scendere e fare foto. La velocità poi è
talmente bassa che sarebbe possibile scendere e rincorrere
il treno per risalire. Sembra un convoglio da film western.
Capolinea è l’unica cittadina dell’isola
nella quale non sono ammessi motori a scoppio di ogni genere,
solo bici e (pochi) furgoncini elettrici. Prendiamo le bici
a nolo e cominciamo a girare tutta l’isola (ricca
di selvaggina, uccelli e lepri).
Pranzo nella via principale al piccolo ristorante (turco?).
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Is. Di Wangerooge il faro |
Alle 17 il trenino carica tutti fino al pontile dove l’ultimo
traghetto riporta a Carolinensiel. Intanto la bassa marea
è già cominciata e l’acqua del mare
si ritira di qualche km dalla riva. Perdendo questo traghetto
si dorme sull’isola perché non ci sono altre
soluzioni. Ceniamo in camper, tira un vento fastidioso e
siamo stanchi. Un po’ di TV e poi a nanna. Tempo bello
e caldo tutto il giorno. Vera estate!, ma in serata c’è
vento di mare.
P a Carolinensiel al porto(N53°42’33”
E7°48’33”).
Gi 18 – operazioni
di carico e scarico poi verso Brema. Prima però facciamo
visita al mulino a vento di Wittmund, nulla di particolare,
poi quello di Ruttel, funzionante, storico, molto bello,
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Wittmund |
Ruttel |
Brema “i Musicanti” |
dove acquistiamo prodotti della molitura. Passiamo anche
da Neuenburg per vedere lo schloss con un bel parco all’interno
del quale ci sono alcuni edifici rustici rimasti come 200
anni fa. Il castello attualmente è occupato da una
scuola dell’infanzia, l’edificio è circondato
dal fossato.
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Brema il Dom |
personaggi |
il Ratahus |
E’ molto semplice senza alcuna caratteristica storica.
Li vicino c’è una vecchia stazione in disuso
con un tratto di binario e un vecchio vagone. Arriviamo
a Brema e il navigatore ci porta sicuri all’AA sul
Weser vicinissima al centro. Sono le 15,30 e buttate le
bici a terra andiamo a fare un primo giro in città.
Molto bella e monumentale la cattedrale di St Petri dove
il sole del pomeriggio illumina la facciata di un bel giallo
dorato e le due alte cuspidi dei campanili danno un riferimento
certo alla città. Il Rathaus con il suo lungo porticato
a colonne e la Rastkeller nel seminterrato. Nella Markplatz
c’è la statua medievale di Roland, alta in
pietra in posizione ieratica rivolto verso il Dom. Di fianco
al Rathaus si trova la famosa statua bronzea della favola
dei fratelli Grimm “I musicanti di Brema” l’asino,
il cane, il gatto e il gallo. Foto di rito. Il centro storico
è molto concentrato e si gira facilmente in bicicletta.
Il tempo si è mantenuto bello tutto il giorno, ma
ora che stiamo rientrando ai camper comincia a pioviscolare,
facciamo in tempo a fotografare dal ponte sul Weser la copia
della Fregata “Pannekeokship” dell’Ammiraglio
Nelson.
P a Brema nell’AA Wohnmobilstellplatz
sull’isola sul Weser, alberata con servizio
acqua a gettone, (10€/14 ore) (N53°3’53”
E8°49’9”).
Ve 19 – E’
piovuto tutta la notte ed essendo sotto alberi di querce
siamo stati bombardati dalle ghiande che cadevano sul tetto
del camper. Torniamo in città per vedere la Bottcherstrasse.
E’ un lungo vicolo creato nel 1931 in forma omogenea
alternando vari stili architettonici, espressionisti, dell’Art
Decò e dell’Art Nouveau, il suo creatore Ludwig
Roselius la salvò dalla distruzione durante il periodo
nazista in quanto vista come “arte degenerata”.
Per inciso questo personaggio inventò il caffè
decaffeinato con il quale fece fortuna. Vediamo la Bleikeller
(Cantina di Piombo) della cattedrale dove sono collocate
varie salme mummificate; in giro c’è aria di
festa per una manifestazione di prodotti tipici. Pranzo
alla HB vicino alla Bottcherstrasse. Ottimo. Torniamo ai
camper e alle 14 partiamo alla volta di Celle. Arriviamo
all ‘AA nel tardo pomeriggio e visitiamo la cittadina
con le bici. Gli edifici di questo borgo sono tra i più
belli della Germania e sono tutelati come Patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco. Il tempo bello ci permette di arrivare
fino allo schloss e farvi un giro intorno perché
adesso è chiuso.
P a Celle in AA, servizi a gettone
(N52°37’41” E10°4’22”).
Sa 20 – C’è
il sole di mattinata, tempo bellissimo, partiamo per Hameln
e andiamo a sostare nell’AA. Città che vive
sulla favola del “Pifferaio Magico” è
veramente molto bella, con palazzi e case che forse sono
più ricche di quelle di Celle.
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Hameln |
il “Barone di Munchausen” |
il “Pifferaio Magico” |
Passeggiamo per le strade piene di gente e di fascino.
Foto di rito davanti alla statua del “Pifferaio”.
Pranzo al Nord-See a base di pesce e birra, ottimo ed economico
come sempre (10€) tutto compreso. Dopo pranzo ci spostiamo
lungo la valle del Weser, prati, boschi, paesaggi bucolici
nella luce dorata del pomeriggio. Arriviamo a Bodenwerder,
città del “Barone di Munchausen” che
però dal punto di vista ambientale delude un poco.
Ritorniamo al parcheggio e ci concediamo un po’ di
relax seduti sulle poltroncine al riparo dei tendalini dei
camper perché oggi è veramente caldo. Quest’area
di sosta (N51°58’48” E9°31’06”)
sarebbe ottima anche per passare la notte, ma noi dobbiamo
andare. Ripartiamo lungo il Weser per arrivare a Polle dominato
dai ruderi di un bello schloss sulla collina e arriviamo
a Oxter in tempo per cenare fuori sotto i tendalini.
P a Oxter in AA (6€/24ore) molto
bella lungo il fiume. (N51°46’26” E9°23’14”).
Bella serata, bel tramonto, bella temperatura.
Do 21 – Il
cielo di prima mattina è un po’ velato, ma
poi spunta il sole. Visita alla cittadina di Oxter con le
bici. Rintracciamo il gruppo scultoreo dei personaggi della
favola dei Grimm, Hans e Gretel con la strega cattiva.
Grande colazione al bar del centro, poi breve conversazione
in italiano con il pastore evangelico davanti alla chiesa
cattedrale che invitandoci ad entrare annuncia ai fedeli
l’arrivo di un gruppo di turisti italiani in visita
alla città. Raggiungiamo
Sababurg per una lunga strada di montagna che forse nasconde
quintali di funghi porcini tra le sue faggete; è
uno schloss in restauro molto frequentato, è in parte
deruto ma affascinante lo stesso. Partiamo arrivando ad
Hann Munden, bella cittadina alla confluenza tra i fiumi
Fulda e Werra (insieme formano il Weser). Case pittoresche
a graticcio bellissime. Nella piazza principale la cattedrale
e alcune fontane a getto particolare. Ci spostiamo ancora
verso sud trovando una bella festa ad Allendorf. Nel caos
generale troviamo l’AA su prato e ci sistemiamo, poi
entriamo in paese sommersi dalla folla e dalle bande che
suonano motivetti ballabili. La birra scorre a fiumi. E’
la festa propiziatoria e di ringraziamento per i 153 anni
di raccolto annuale. Mazzi di fiori e ghirlande di grano
addobbano tutte le facciate. Il Borgomastro e gli assessori,
belli rubizzi in viso, cercano di parlare, ma sono sopraffatti
dai cori e dalla musica in un turbinio generale di colori
e suoni. Ceniamo ai camper con i tavolini fuori sotto le
stelle. La temperatura è ottima.
P a Allendorf in AA a pagamento (5€/24
ore), illuminata e con servizi, compreso l’elettricità
(N51°16’18” E9°58’19”) in
Bahanofstrasse.
Lu 22 – Il
sole è alto anche stamani. Partiamo da Allendorf
per andare a vedere Echwege. Bel villaggio con parcheggio
molto ampio sul fiume, case a graticcio, castello in pietra.
Ripartiamo per Rotemburg an der Fulda, anch’esso con
il centro ricco di case a graticcio, con il ponte che divide
in due parti la cittadina.
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Fulda l’”Orangerie” |
Karlstadt le mura
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Arriviamo a Fulda, parcheggio in AA . visita alla città.
Chiesa ottocentesca imponente, poi giro per le strade del
centro storico per arrivare allo schloss, grande, bello
imponente, ma già chiuso. Ci consoliamo entrando
nel parco di esso. Immersi nella frescura di alberi secolari
con le fontane che zampillano acqua e pratino rasato maniacalmente,
ci lasciamo trasportare dai sogni dell’epoca in cui
questi luoghi erano appannaggio dei soli nobili. Il parco
si conclude con una stupenda Oragerie coronata da un’ampia
scalinata. Ripartiamo alla volta di Karlstadt dove parcheggiamo
lungo il fiume e sotto le mura della cittadina.
P a Karlstadt in parcheggio misto sotto
le mura sul bordo del Main (N49°57’44” E9°45’45”).
Ma 23 – visitiamo
il piccolo centro di Karlstadt racchiuso in parte da una
cinta muraria con porte protette da alti torrioni. Molto
bella la Markplatz con fontana e antichi palazzi a graticcio.
Ripartiamo, ma prima di arrivare a Wurzburg ci fermiamo
a Weitshochheim per visitare la villa-castello, residenza
estiva dei Principi-Vescovi di Wurzburg.
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Weitshochheim
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Wurzburg la “Residenz” |
Il suo giardino in stile rococò, è considerato
uno dei più belli d’Europa. La visita al castello
si svolge anche in italiano, siamo fortunati. A Wurzburg
troviamo subito l’AA lungo il Main, in parte alberata
da platani sotto i quali pranziamo con i tavoli fuori all’ombra
delle grandi chiome. Fa molto caldo, siamo sui 32°.
Riposino pomeridiano, poi verso le 17 prendiamo le bici
per raggiungere il centro. Guidati dalla mappa dell’Ufficio
Turistico, visitiamo il Dom, St Kilian, poi raggiungiamo
l’enorme piazza della Residenz, capolavoro barocco
di Neumann che nel frattempo chiude i portoni d’ingresso
alle visite dell’edificio. Quindi andiamo a rinfrescarci
nel parco annesso, che per ora è sempre aperto. Seguendo
il percorso ciclabile segnato sulla cartina raggiungiamo
il ponte storico Alte Mainbruck che ricorda quello di Praga,
sotto il quale ci sono alcune chiuse che permettono ai lunghissimi
barconi di navigare il Main. Rientriamo ai camper per cenare
fuori al fresco della sera.
P a Wurzburg in AA a pagamento in parte alberata,
prospiciente un canale laterale del Main. Il treno che passa
li vicino si fa sentire la notte! (N49°48’12”
E9°55’8”). Fare molta attenzione all’ingresso
all’area di sosta perché si trova a ridosso
del cavalca ferrovia.
Me 24 – ritorniamo
in città per visitare la Residenz di buon’ora.
L’interno, con foglietto in italiano, è semplicemente
magnifico. Con le bici oltrepassiamo il ponte Alte Mainbruck
per salire la collina dove sorge il castello fortificato
di Marienberg che domina l’intera città. Panorama
mozzafiato. Discendiamo la collina e attraversiamo di nuovo
il ponte storico, dove sull’altra sponde c’è
un locale ristorante molto caratteristico ed elegante con
terrazze sul fiume stesso. Ci regaliamo un pranzo memorabile,
non basta la prima birra, ne occorre una seconda (1 litro)
per degustare gli appetitosi piatti (Forellen –trote-
spalla di maiale, bistecca e un’infinità di
contorni).
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Wurzburg fortezza di Marienberg
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Rientriamo ai camper in un bagno di sudore per il gran
caldo (e la birra). Riposino fino alle 16,30 poi volante
in mano per Elwagen. Punto sosta in un grande parcheggio
misto, asfaltato e illuminato con servizi pubblici. Ha cominciato
a piovere e questo ci costringe a cenare sui camper.
P a Elwagen in piazzale asfaltato (N48°57’43.8”
E10°7’36,2”). Piove .
Gi 25 – E’
di nuovo il sole, bene!. Andiamo a visitare il borgo con
le bici. Molto carino e vivo il piccolo centro pedonale
con grande chiesa romanica di fede evangelica, e grande
organo a canne che diffonde un enorme volume di suono. Saliamo
fino al castello sulla collina facendo una faticata immane
per la ripida salita.
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Elwagen il castello |
Ulm ricordo di
Einstein
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Protetto da rivellini in mattoni e grandi torrioni cilindrici
che controllavano il fossato, peccato che il museo apre
solo alle 14. Discendiamo la collina e partiamo alla volta
di Ulm. Tutta autostrada alle 13 siamo in città nel
parcheggio gratuito, alberato e con la Sanystation per i
servizi. Ci sono altri camper. Pranzo nel camper perché
fuori è molto caldo. Riposino poi alle 17 visita
al centro storico. Stupefacente il Dom con il suo Munster
gotico di 164 metri che non finisce più, è
il campanile più alto d’Europa. Nella piazza
c’è un edificio modernissimo, la Stadthhaus
di R.Mayer che lascia un po’ perplessi. Giriamo senza
meta per il centro beandoci della bellezza delle vie e individuiamo
il monumento a ricordo di Einstein che da questa città
dovette partire in seguito alle leggi razziali naziste.
Con le bici percorriamo la pista ciclabile lungo il Danubio
arrivando fino ai camper. Cena fuori perché adesso
è fresco. Lunga chiacchierata fino a mezzanotte e
poi a nanna.
P a Ulm in AA mista, gratuita con servizi
a gettone (N48°24’23” E10°0’32.7”).
Ve 26 – partenza
per l’Italia. Pranzo in Austria in una piazzola stradale.
Arriviamo a Modena in via Canaletto nord dove si trova un
ristorantino tipico che ormai conosciamo bene, “il
Cantone”. Si mangia divinamente con un lambrusco a
giusta temperatura che fa resuscitare i morti. Ceniamo alla
grande con due bottiglie di lambrusco e poi dormiamo nel
parcheggio del ristorante con il consenso del gestore.
P a Modena loc. “Il Cantone”
via Canaletto (N44°43’0.1” E10°58’8.6”).
Sa 27 – partenza
da Modena alle 8,30 ed arrivo a Lucca alle 11. Fine viaggio.