Viaggiare - Diari di Viaggio


IRLANDA 2008


(testo e foto di Marianna Igorb)

Andata Italia Roscoff
Ritorno Cherburg Italia

Viaggio in Irlanda

3- 4 - 5 - 6 – Settembre - Siena Alessandria Auxerre St.Brieuc Roscoff Km. 1170

Auxerre
Bassa Marea a Roscoff

Roscoff

Partiamo da Siena nel tardo pomeriggio del 3 settembre, dando inizio alla lunga marcia di avvicinamento a Roscoff, il nostro porto d’imbarco per l’Irlanda. Abbiamo le prenotazioni per la nave traghetto Oscar Wilde che parte sabato alle 18,30 e arriva a Rosslare il mattino seguente alle 10.
Decidiamo di fare il Monte Bianco e le autostrade francesi, nonostante i costi proibitivi, vista la necessità di essere puntuali all’imbarco. Al ritorno ci ripromettiamo di usare le ottime statali francesi. Sostiamo per la prima notte in un autogrill di Alessandria. Il 4 settembre proseguiamo nella lunga tappa di trasferimento fino ad Auxerre. Arriviamo nel tardo pomeriggio nella cittadina della Borgogna adagiata sulla riva del fiume Yonne, troviamo posto in un parcheggio lungo il fiume provvisto di fontanella e wc pubblici, in centro proprio sotto l’imponente mole della cattedrale di St Etienne.

Visitiamo il centro medievale dalle caratteristiche case a graticcio e la piazza Leclerc dominata dalla quattrocentesca Torre dell’Orologio. Dopo un lungo sonno ristoratore in una notte tranquilla e silenziosa, al mattino ripartiamo verso Le Mans. Al tramonto, sotto una pioggia torrenziale arriviamo nella città bretone di Saint Brieuc. Parcheggiamo nel grande parcheggio gratuito di Place de Libertè, davanti all’Ufficio Postale. Purtroppo il camper dei nostri amici ha qualche problema con il cambio, domattina cercheremo di farlo vedere ad un meccanico. Il mattino seguente, dopo che quattro officine, Fiat compresa, ci hanno detto di non poter intervenire dato che è sabato e stanno per chiudere, decidiamo di andare subito a Roscoff, facendo però la strada interna, invece della Costa di Granito, come avevamo programmato. Arriviamo presto a Roscoff, c’è tempo per visitare la cittadina con la sua cattedrale tardogotica dal ricco campanile rinascimentale, il porto con le barche che poggiano sulla sabbia per la bassa marea, e pranzare. Dalle 15 alle 17 del pomeriggio ci sono le operazioni di imbarco, finalmente dopo aver lasciato i camper nel ponte n.3, saliamo nelle nostre cabine al ponte n.6. Il traghetto è veramente enorme, ci sono ben 10 ponti! con bar, ristoranti, saloni, cinema, shopping center , dove, ci renderemo conto al ritorno, l’whiskey irlandese ha il prezzo più basso. Dopo qualche ora di navigazione, alcuni di noi cominciano ad avere i primi sintomi del mal di mare, quindi pastiglia e a letto! Nonostante il movimento, dormiamo abbastanza bene, alcuni benissimo, al mattino saliamo sul ponte esterno per vedere l’arrivo. L’Irlanda ci accoglie con il cielo azzurro e il sole.

In attesa dell’imbarco
Sul ponte del traghetto

Interno del traghetto Oscar Wilde


7 Settembre - Rosslare Dublino Km 160

Camping Camac Valley a Dublino
Temple Bar

In un pub a Dublino

( Dio ha creato l’alcool per impedire agli irlandesi di dominare il mondo)

Dopo lo sbarco il problema al cambio del camper dei nostri amici è peggiorato e decidono di chiamare l’Europe Assistance. Ci mandano il meccanico e con il loro camper sul carro attrezzi raggiungiamo Dublino, che è la prima tappa del nostro programma e dove si spera lunedi di trovare un meccanico in grado di intervenire. Ci sistemiamo al Camping Camac Valley che si trova nel quartiere periferico di Dublino Clondalkin, in Boot Road. ( www.camacvalley.com) In questo periodo è l ‘unico aperto. Si tratta di un bel campeggio con grandi piazzole provviste di acqua e corrente elettrica, 27 euro per due persone. Davanti al camping c’è la fermata del bus 69 che porta in centro, in Aston Quay, in circa mezz’ora. Arriviamo nel centro nel tardo pomeriggio, durante il tragitto troviamo molti cantieri per lavori stradali con deviazioni e interruzioni , con il camper sarebbe stato piuttosto complicato. E’ domenica le strade sono affollate, ci sono molti tifosi, con bandiere e sciarpe colorate, di uno sport popolarissimo in Irlanda ma per noi del tutto sconosciuto, l’hurling. E’ un antico gioco di origine celtica, un incrocio tra il calcio e l’hockey che si gioca con una mazza dall’estremità a forma di cucchiaio e una piccola palla. Il centro di Dublino è abbastanza piccolo da poterlo visitare tutto a piedi e gran parte dei luoghi più famosi ( il Trinity College, St Stephen Green, la Cattedrale di San Patrizio, i caffè di Grafton Street, il quartiere di Temple Bar) si trovano a sud del fiume Liffey che attraversa la città. Passeggiamo per l’animatissimo quartiere Temple Bar, risorto dal degrado per merito di un gruppo di giovani architetti, che intorno a Meeting House Square, dove la domenica mattina c’e il mercato alimentare, hanno creato un teatro, gallerie d’arte, restaurato le tipiche case di mattoni rossi, inserendovi nuove architetture. Così in pochi anni il quartiere, frequentato da artisti, gente di cinema, fotografi è diventato il posto più alla moda di Dublino. Ceniamo con Irish Stew (stufato irlandese), cheese cake, e Guinness 25 euro a testa, poi con l’ultima corsa del 69, quella delle 23, rientriamo al campeggio.

Ristorante tipico in Temple Bar
Teatro in Temple Bar


DUBLINO GALWAY km 216

Trinity College
Grafton Street

St. Stephen Green

I nostri amici oggi, dopo aver tentato di far riparare il camper, senza successo, decidono di andare a Limerick, nella cui Università la figlia sta facendo un Erasmus e dove c’e una officina Fiat , ci ritroveremo tra qualche giorno appena avranno sistemato il problema. Noi prendiamo l’autobus 69 e andiamo in centro per la visita della città. Partiamo da O’Connell Street, l’arteria principale, che ha nella parte centrale le statue di alcuni padri della patria, tra cui O’Connell, leader della emancipazione irlandese tra il settecento e l’ottocento e lo scrittore James Joyce. Attraversato il fiume Liffey giungiamo al Trinity College, antica Università costruita nel 1591 dagli inglesi con l’intento di “civilizzare” l’Irlanda attraverso la religione e la cultura protestante.

Entrando in Grafton Street, animatissima via pedonale ricca di negozi e caffè, ci soffermiamo al monumento di Molly Malone, la bella pescivendola protagonista della famosa ballata dublinese. Una sosta per un ottimo caffè con panna all’antico Bewley Oriental Cafè ( la consigliamo vivamente) e giungiamo al St.Stephen’s Green, nove ettari di giardini nel cuore della città, bellissimi viali, alberi, fiori e fontane. Intorno al parco, in Merrion Street e in Harcourt Street si possono ammirare molti edifici giorgiani, preparatevi a fare tantissime foto alle caratteristiche doppie porte dai colori vivaci, con colonne bianche e lunette decorate! Torniamo verso Dame Street e arriviamo al Dublin Castle per sette secoli simbolo del dominio inglese sull’Irlanda. Essendo ora di pranzo decidiamo di tornare in Temple Bar e mangiamo all’Oliver St.John Gogarty Pub, pollo al curry e Murphy’s, 20 euro. Nel primo pomeriggio continuiamo la nostra passeggiata dublinese e incontriamo prima la Crist Church Cathedral, antica chiesa neogotica, in gran parte ricostruita, di culto anglicano, poi, la cattolica Cattedrale di san Patrizio caratterizzata da altissimi pinnacoli.

Dublin Castle
Cattedrale S.Patrick

Crist Church Cathedral
Merrion Street

Verso le 16 rientriamo al campeggio e partiamo alla volta di Galway. Grazie al navigatore troviamo facilmente la superstrada N4, che poi diventa N6, nuovissima, gratuita, semideserta. Arriviamo a Galway sotto una pioggerellina insistente, cerchiamo il Camping Salthill Caravan Park che si trova un paio di km dopo la città, sulla baia, in località Salthill. Sono le 20 e la reception è chiusa, da un camper esce un gentile signore che ci dà il numero di telefono del gestore. Chiamiamo e lasciamo un messaggio in segreteria nel nostro inglese un po’ incerto. Intanto ci sistemiamo nel grande prato davanti all’ingresso. Continua a piovere, ceniamo , un po’ di lettura delle guide e delle cartine, domani ci attende il Connemara.

9 Settembre - CONNEMARA - Galway Clifden Ballyconneely Roundstone Carna Carraroroe Spiddal Galway km 180

Connemara

Clifden

Dopo una notte tranquilla ci svegliamo di nuovo con il rumore della pioggia, il campeggio è ancora chiuso e non si è visto nessuno. Prendiamo la strada n.59 che attraversa l’interno del Connemara, al ritorno ci proponiamo di fare la costa. Nonostante il tempo grigio e la pioggia rimaniamo affascinati dai paesaggi creati dalle distese di laghi e torbiere alle pendici di selvagge catene montuose di granito. Arriviamo a Clifden, unica cittadina della regione, dalle case colorate, sovrastate dalle guglie delle due chiese, la cattolica e la protestante. In un supermercato compriamo salmone e maccarello affumicati e insaporiti con erbe e spezie, buonissimi!! Lasciamo Clifden e prendiamo la strada n.341 che segue la frastagliatissima costa dove il mare penetra nell’interno formando, insenature, baie, promontori e centinaia di isolette. In serata il tempo migliora, la pioggia ci dà qualche ora di tregua. Concludiamo il giro della costa percorrendo il lungo litorale della baia di Galway, circa trenta km di spiagge e arrivando a Salthill, dove abbiamo dormito la notte precedente. Questa sera decidiamo di trovare da parcheggiare più vicino al centro, per poter andare a sentire un po’ di musica in un pub. Ci sistemiamo in una strada tranquilla a due passi dal municipio e dopo cena nel pub ci gustiamo, insieme ad un buon irish coffee ( caffè lungo corretto con whiskey, ricoperto di panna montata, ideale dopo una giornata piovosa), le irresistibili e travolgenti ballate irlandesi.

Connemara
Spiaggia di Carraro
Musica dal vivo nel pub

Pub di Galway
Irish Coffee


10 Settembre - BURREN - Galway Kinvarra Carron Poulnabrone Caherconnell Ballyvaughan Black Head Fanore Cliff of Moher Doolin Km 98

Dunguire Castle
Carron

Poulnabrone

Nuovo risveglio con tempo grigio e piovigginoso, partiamo da Galway e prendiamo la n.67. Dopo una ventina di chilometri, immerso nel bellissimo scenario di Kinvarra Bay, ci appare Dunguaire Castle, lasciamo la costa e ci inoltriamo nella parte interna della regione del Burren,” terra di rocce”, uno straordinario e affascinante scenario che si estende per 160 kmq fino al mare. Si tratta di un tavolato calcareo reso liscio dal vento e dalla pioggia, a prima vista arido e spoglio, ma invece nelle fenditure della roccia vive un ricchissima flora formata da piante alpine, mediterranee ed artiche.Antiche tombe e fortificazioni di forma circolare testimoniano l’esistenza di comunità preistoriche. Visitiamo lo splendido dolmen di Poulnabrone e l’antica fortezza circolare celtica di Caherconnel. Ritorniamo verso la costa e dopo Ballyvaughan arriviamo al faro di Black Head, che spicca bianco su un paesaggio quasi lunare, nella foschia grazie a qualche momentanea schiarita intravediamo le isole Aran. La strada 67 segue la costa che intorno a Fanore diventa meno aspra, più sabbiosa fino ad arrivare a Doolin.

Dopo una decina di km giungiamo alle famose imponenti scogliere di Moher, 203 metri di pietra a strapiombo sul mare, panorami mozzafiato, nonostante la pioggerellina e le raffiche di vento. Dobbiamo dire però che il grande parcheggio a pagamento (8 euro), le scalinate, i camminamenti e le terrazze costruite hanno in parte diminuito la selvaggia bellezza del sito. Torniamo a Doolin dove ci fermiamo al Nagle’s Camping ( 19 euro con corrente elettrica, gettone 50 cent per la doccia), sul mare vicino al punto di imbarco per le Isole Aran. Nel tardo pomeriggio, dopo qualche sprazzo di sole, si scatena un diluvio con forti raffiche di vento. Cena in camper e riposante dormita .

Caherconnel Ston Fort
Black Head

Burren

Cliff of Moher
Doolin Camping Nagle’s


11 Settembre - DINGLE PENINSULA - Doolin Kilkee Kilrush Killimer Tarbert Tralee Dingle Killarney km 250

Doolin
Sul traghetto nella baia di Shannon

Partiamo dal Camping Nagle’s sotto la pioggia e riprendiamo la strada n.67 direzione sud, la nostra meta è oggi la penisola di Dingle. A Killimer prendiamo il traghetto, in venti minuti (20 euro) attraversiamo la foce dello Shannon, e continuiamo verso Tralee, cittadina di campagna considerata la porta d’entrata alla Penisola di Dingle. Finalmente torna il sole, arriviamo a Dingle e parcheggiamo davanti al porto. Dopo pranzo passeggiamo per le vie della graziosa cittadina, ci sediamo in un pub per un caffè, poi riprendiamo il camper e cominciamo a percorrere la strada R559 che compie un anello all’estremità della penisola, tornando poi a Dingle. Ci fermiamo a visitare il Dunbeg Fort, i resti di una fortezza risalente all’età del ferro, posta su un’alta scogliera. Via via che ci avviciniamo a Slea Head, l’estrema punta della penisola, ci appaiono i profili delle bellissime Blasket Islands.

Porto di Dingle
Dingle

Lungo la strada 559
Dumberg Fort

Verso Slea Head
Blasket Islands

Sempre seguendo la R559 ci troviamo di fronte panorami di spettacolare bellezza, facciamo moltissime soste e altrettante foto. Tornando verso Dingle ci fermiamo a vedere il Gallarus Oratory, antica cappella paleocristiana
dalla strana forma a punta. La R561 costeggia il litorale meridionale della Baia di Dingle e giunti a Inch ammiriamo gli spettacolari 6 chilometri di di spiaggia che disegnano l’ampia curva della baia.

Dingle Peninsula

Dingle Peninsula

Gallus Horathory
Inch Arcobaleno su Dingle Bay

Finalmente abbiamo avuto notizie positive dai nostri amici, il camper è stato riparato a Limerick e stasera ci incontreremo a Killarney per continuare insieme il resto del nostro viaggio. Arriviamo quasi contemporaneamente nella cittadina e dopo i saluti e i racconti della disavventura, andiamo a cena per festeggiare insieme il proseguimento del viaggio, in un ristorante del centro. Dopo cena facciamo un giro nei pub a sentire un po’ di musica e per la notte ci sistemiamo in una piazza tranquilla di un quartiere residenziale di Killarney. Domani ci attende il famoso Ring of Kerry.

Pub a Killarney

12 Settembre - RING OF KERRY - Killarney Killorglin Caragh Cahersiveen Valentia Island Ballyskellings Waterville Coomakesta Pass Caherdaniel Sneem Killarney National Park Killarney Km 200

Panorama da Coomakesta Pass

Dopo una notte tranquilla e silenziosa partiamo in direzione di Killorglin, alla scoperta di una delle maggiori attrazioni turistiche irlandesi, il Ring of Kerry, uno degli “anelli scintillanti”della “ mano sull’Atlantico”, come viene chiamata lala regione sud-occidentale dell’Irlanda. Si tratta di una strada panoramica, la n.70, che si snoda per quasi 200 km, tra alte siepi di fucsie e cespugli d’erica, attraversando paesaggi molto vari, con monti, laghi, scogliere, spiagge e isole rocciose a largo della costa. Noi l’abbiamo percorsa in un periodo perfetto per apprezzarne la sconfinata bellezza, una splendida giornata di sole, poche auto e camper, pochissimi pulman.

Valentia Island
Siepe di fucsia selvatica

Skelligs Islands
Scogliere

Waterville

Pranziamo in camper sulla spiaggia di Ballinskelligs vicino alla graziosa cittadina balneare di Waterville, situata sulla striscia di terra che separa la Ballinskelligs Bay dal Laugh Currane. Dopo la passeggiata per le vie del centro riprendiamo la Skellig Ring , la strada panoramica che sale al Coomakesta Pass, lo sguardo torna verso le isole Skellig e abbraccia l’enorme estuario del fiume Kenmare costellato di isolotti. Oltrepassata la pittoresca cittadina di Sneem, nota per la pesca alla trota e al salmone, seguiamo la strada R568 alla volta del Killarney National Park.
Sono circa diecimila ettari di territorio protetto a sud di Killarney, con tre grandi laghi e colline rocciose. Siamo di nuovo a Killarney, ceniamo in un pub con salmone e birra (20 €); per la notte torniamo nella tranquilla piazza della sera precedente.

Balliskelligs Bay
Killarney National Park

13 Settembre - CORK - Killarney Blarney Castle Cork Kinsale Ballinsplittle Km 125

Killarney
Blarney Castle

Partiamo da Killarney con un timido sole che presto lascerà il posto alla solita pioggerellina che ben conosciamo e alla quale ci stiamo abituando. Prendiamo la strada n. 22 in direzione di Cork, una decina di km prima ci fermiamo al famosissimo Blarney Castle. La visita costa 10 euro, il castello è praticamente un rudere, bisogna fare una lunga fila dentro una scala a chiocciola per il famoso “bacio alla pietra dell’eloquenza” con relativa foto a pagamento. In conclusione, il castello è decisamente sopravvalutato dalle guide, per noi la visita è stata piuttosto deludente.

Entrando a Cork capitiamo in una strada molto stretta, lo scambio diventa impossibile, qualche minuto di panico, poi tutto si risolve: tutte le macchine in senso contrario salgono sul marciapiede per farci passare!!!! Finalmente troviamo da parcheggiare e iniziamo la visita della città, sotto la solita pioggerella. Il centro di Cork si trova in un’isola racchiusa dal fiume Lee, visitabile facilmente a piedi. L’arteria principale e via dello shopping è St.Patrick’s , troviamo poi il famoso English Market, bellissima loggia coperta in stile georgiano sede di un antico mercato.

Cork English Market

Cork English Market

Dopo un giro tra i banchi saliamo al piano superiore dove servono da mangiare, consigliati dal cameriere italiano, prendiamo il Beef Pie, un pasticcio di carne e patate, abbondantissimo e succulento, servito con verdure ( 10 €)
Dopo pranzo ci incamminiamo lungo la sponda meridionale del Lee, attraversiamo il South Gate Bridge fino a raggiungere la mole grigia della St.Finn Barre’s Cathedral. Ritorniamo sui nostri passi e attraversiamo l’antico Quartiere Ugonotto, con i caratteristici edifici settecenteschi di mattoni rossi e le stradine pedonali piene di pub.

Prima di tornare a prendere i camper raggiungiamo il quartiere settentrionale di Shandon e saliamo fino a St.Anne’s Church. Il campanile, sulla cui punta troneggia, come banderuola, un incredibile salmone dorato, ospita le famose campane di Shandon, otto campane settecentesche che a pagamento si possono suonare. Ripartiamo da Cork in direzione della costa e ci fermiamo a Kinsale, graziosa cittadina situata sull’ansa dell’estuario del fiume Bandon. Stasera abbiamo bisogno di un campeggio per scaricare, andiamo al Garrettstown House, 1 km a sud di Ballinspittle. Una lunga, calda doccia ci sta veramente bene alla fine dell’ennesima giornata di pioggia !!!

Cork panorama sul fiume Lee
Porto di Kinsale

Ballinspittle Camping Garrettown House



14 Settembre - LE COSTE OCCIDENTALI DI CORK - Ballinspittle Timoleague Clonakilty Ross Carberry Glandore Bandon Cork Youghal Dungarvan Km 200

Ballinspittle
Surfista a Ballinspittle

Timoleague Convento Francescano

Partiamo dal camping con tempo ancora pessimo, prendiamo la Coast Road, la R600, una strada panoramica che segue le frastagliatissime coste in direzione di Skibbereen. Arrivando a Timoleague, il primo di un gruppo di graziosi paesini costieri, ci appare la grigia e spettrale sagoma del trecentesco convento francescano circondato da antiche sepolture. Distrutto da Cromwell nel 1600, rimangono integri i muri perimetrali dalle grandi di finestre ogivali, l’interno è stato usato come cimitero fino ad una ventina di anni fa.

Lasciamo la suggestiva atmosfera del convento e riprendiamo la strada verso Clonakilty, la nostra prossima meta è il sito megalitico di Drombeg che si trova sulla strada per Glandore, indicato malamente da piccolissimi cartelli poco leggibili. Finalmente riusciamo a trovarlo, parcheggiamo i camper nello spiazzo fangoso prima dell’ingresso e ci inoltriamo in una stradina di campo. In una radura silenziosa e deserta ecco il grande cerchio composto da 17 pietre ad altezza d’uomo al centro del quale è stata trovata una sepoltura risalente a circa 150 anni d.C, vicino si trovano i resti di una costruzione che mostra una cucina primitiva con un primo esempio di forno. Lasciamo le magiche atmosfere del cerchio di pietre e riprendiamo la strada n.71 in direzione di Cork. Superata la città, prendiamo la strada n.25 e facciamo una sosta a Youghal, piccola cittadina portuale situata sull’estuario del fiume Blackwater. Youghal è legata al nome di Moby Dick, il famoso romanzo di Herman Melville e all’omonimo film con Gregory Peck, che fu girato proprio qui. Naturalmente non poteva mancare Il Moby Dick’s Pub!!! Continuando sulla strada n.25 arriviamo a Dungarvan dove decidiamo di fermarci per la notte. Parcheggiamo in centro, sul molo. Le vie della cittadina sono quasi deserte, ceniamo nell’unico ristorante aperto, dove troviamo un cuoco italiano. Dopo una sosta al pub per un irish coffee ce ne andiamo a dormire, domani ci attende l’ultima tappa del nostro viaggio e l’imbarco a Rosslare.

Timoleague Convento Francescano

Drombeg
Youghal Moby Dick ‘s pub

Youghal Torre dell’Orologio
Dungarvan

15 Settembre - DUNGARVAN SCOGLIERE DI BUNMAHON COPPER COST TRAMORE NEW ROSS WEXFORD ROSSLARE km.130

Bunmahon
Annestown

Scogliere di Bunmhaon

Dopo una notte tranquilla lasciamo Dungarvan e prendiamo la strada costiera R675. La strada segue la bellissima Copper Cost che prende questo nome per la presenza di vecchie miniere di rame ormai abbandonate. Ci fermiamo spesso ad ammirare uno spettacolare susseguirsi di calette, scogliere e verdi promontori che si allungano sul mare.
Arriviamo a Tramore e ci fermiamo sul lungomare davanti all’immensa spiaggia , vero paradiso dei surfisti e dove, incredibilmente, un gruppo di ragazzi sta facendo il bagno!!

Vecchia miniera di rame

Spiaggia a Tramore
Bassa marea sulla Copper Cost

Torniamo sulla R25 e arriviamo a Rosslare, verso le 15 cominciano le operazioni d’imbarco sulla Oscar Wilde.
Saliamo a bordo, ci sistemiamo nella nostra comoda e spaziosa cabina e alle 16,30 partiamo. Questa volta il mare è calmissimo, non ci sono problemi di mal di mare, saliamo sul ponte a goderci quest’ultimo timido sole irlandese, mentre le verdi coste scompaiono all’orizzonte. Più tardi scendiamo nel grande negozio di bordo dove compriamo a prezzi decisamente più bassi che sulla terraferma cioccolatini e whikey irlandesi. Ceniamo nel ristorante self service e trascorriamo una notte tranquilla e riposante.

16 17 18 19 Settembre - CHERBURG LE MANS LANGON VICHY BRIANCON SIENA Km. 1719

Le Mans casa a graticcio
Le Mans

Arrivo a Cherburg

Arriviamo a Cherburg alle 11,30, perfettamente in orario , dopo le operazioni di sbarco, iniziamo la traversata della Francia. Questa volta decidiamo di utilizzare le ottime strade statali francesi, praticamente quasi tutte superstrade, spesso a quattro corsie, fondo ottimo e ..gratuite, visto che all’andata abbiamo dato un contributo veramente sostanzioso
all’economia francese con i pedaggi autostradali! Facciamo una sosta a St. Maries des Engles per un po’ di spesa al supermercato, carburante e pranzo. Arriviamo in serata a Le Mans dove sostiamo nel parcheggio gratuito sotto le mura della città, Quai Louis Blanc, lungo il fiume, a pochi passi dal centro storico, dove troviamo altri camper. Visitiamo il quartiere medioevale che si trova all’interno delle possenti mura gallo-romane, raccolto attorno alla imponente cattedrale romanico gotica. Belle case a graticcio dai vivaci colori si susseguono in stradine e piazzette, concludiamo la serata in un tipico ristorante francese dal menu a 19 € con tre portate, buono e senza sorprese!!!

Panorama notturno dal parcheggio di Le Mans
Cattedrale St. Julien

Partiamo da Le Mans in direzione di Bourges, sempre seguendo le ottime statali francesi. Verso l’ora di pranzo ci fermiamo in una delle numerose, gratuite, aree di sosta con carico e scarico, disseminate lungo le strade francesi, precisamente a Langeron, un minuscolo paesino prima di Moulins. Riprendiamo il viaggio verso Vichy dove abbiamo deciso di pernottare. Parcheggiamo nel Boulevard de Tassigny, sul fiume , dove ci sono altri camper. La cittadina termale, probabilmente perché fuori stagione, è piuttosto deserta, dopo l’immancabile bevuta della famosa acqua minerale nelle belle terme liberty, troviamo con qualche difficoltà un ristorante aperto e ceniamo con il solito menu, tre piatti a 19 €.

Sosta a Langeron
Sosta a Vichy

Fonte di acqua di Vichy


La mattina seguente affrontiamo l’ultima tappa della traversata francese, stasera saremo a Briancon.
Dopo Grenoble la strada sale con agevoli tornanti tra spettacolari paesaggi di ghiacciai e cime: Les Deux Alpes, il Col du Galibier, il Col d’Izoard, tutti luoghi mitici del Tour de France. Arrivati a Briancon parcheggiamo in Place de l’Europe, gratuito dopo le 18,30. Poiché ormai è buio e piove , rimandiamo la visita alla città vecchia a domattina, quindi cena e dormita.

Verso Briancon

Briancon Città alta


Al mattino il tempo è migliorato e saliamo con i camper alla città alta. Parcheggiamo in Champs de Mars, un grande parcheggio nei pressi della Porte du Pignerol. L’antica città fortificata, costruita tra il ‘600 e il ‘700 è formata da un dedalo di stradine, percorribili solo a piedi che conducono alla centrale Gran Rue, solcata dal canale di scolo per la neve invernale.

Briancon Cinta muraria
Briancon la Grand Rue

Briancon Port du Pignerol

Riprendiamo i camper e saliamo verso il Monginevro, lasciamo gli ultimi raggi di sole in Francia e arriviamo a Torino sotto un diluvio d’acqua. Siamo alla fine del nostro viaggio, in serata arriviamo a casa.

Concludendo possiamo dire che l’Irlanda ci ha dato tutto quello che ci aspettavamo: clima variabile dal sole alla pioggia ma non freddo, colori e paesaggi bellissimi e per noi inconsueti, la calda e vivace atmosfera dei pub, ottimi il salmone e la birra. In particolare, in base alla nostra esperienza, ci sentiamo di dire che gli irlandesi sono un popolo allegro, disponibile e tollerante in ogni occasione, dagli sforzi per comprendere il nostro stentato inglese, alla pazienza nei confronti delle nostre incertezze nel traffico con guida a sinistra in strade spesso molto strette. Per quest’ultimo aspetto siamo stati certamente favoriti dal periodo di bassa stagione, per cui era molto ridotta la circolazione di autobus turistici, altri camper ed auto. Senza problemi la sosta, per cui abbiamo pernottato in campeggio soltanto tre sere per poter scaricare, mentre gli altri giorni, anche durante l’attraversamento della Francia, abbiamo sostato liberamente.


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