3- 4 - 5 - 6 – Settembre - Siena
Alessandria Auxerre St.Brieuc Roscoff Km. 1170
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Auxerre |
Bassa Marea a Roscoff
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Roscoff
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Partiamo da Siena nel tardo pomeriggio del 3 settembre,
dando inizio alla lunga marcia di avvicinamento a Roscoff,
il nostro porto d’imbarco per l’Irlanda. Abbiamo
le prenotazioni per la nave traghetto Oscar Wilde che parte
sabato alle 18,30 e arriva a Rosslare il mattino seguente
alle 10.
Decidiamo di fare il Monte Bianco e le autostrade francesi,
nonostante i costi proibitivi, vista la necessità
di essere puntuali all’imbarco. Al ritorno ci ripromettiamo
di usare le ottime statali francesi. Sostiamo per la prima
notte in un autogrill di Alessandria. Il 4 settembre proseguiamo
nella lunga tappa di trasferimento fino ad Auxerre. Arriviamo
nel tardo pomeriggio nella cittadina della Borgogna adagiata
sulla riva del fiume Yonne, troviamo posto in un parcheggio
lungo il fiume provvisto di fontanella e wc pubblici, in
centro proprio sotto l’imponente mole della cattedrale
di St Etienne.
Visitiamo il centro medievale dalle caratteristiche case
a graticcio e la piazza Leclerc dominata dalla quattrocentesca
Torre dell’Orologio. Dopo un lungo sonno ristoratore
in una notte tranquilla e silenziosa, al mattino ripartiamo
verso Le Mans. Al tramonto, sotto una pioggia torrenziale
arriviamo nella città bretone di Saint Brieuc. Parcheggiamo
nel grande parcheggio gratuito di Place de Libertè,
davanti all’Ufficio Postale. Purtroppo il camper dei
nostri amici ha qualche problema con il cambio, domattina
cercheremo di farlo vedere ad un meccanico. Il mattino seguente,
dopo che quattro officine, Fiat compresa, ci hanno detto
di non poter intervenire dato che è sabato e stanno
per chiudere, decidiamo di andare subito a Roscoff, facendo
però la strada interna, invece della Costa di Granito,
come avevamo programmato. Arriviamo presto a Roscoff, c’è
tempo per visitare la cittadina con la sua cattedrale tardogotica
dal ricco campanile rinascimentale, il porto con le barche
che poggiano sulla sabbia per la bassa marea, e pranzare.
Dalle 15 alle 17 del pomeriggio ci sono le operazioni di
imbarco, finalmente dopo aver lasciato i camper nel ponte
n.3, saliamo nelle nostre cabine al ponte n.6. Il traghetto
è veramente enorme, ci sono ben 10 ponti! con bar,
ristoranti, saloni, cinema, shopping center , dove, ci renderemo
conto al ritorno, l’whiskey irlandese ha il prezzo
più basso. Dopo qualche ora di navigazione, alcuni
di noi cominciano ad avere i primi sintomi del mal di mare,
quindi pastiglia e a letto! Nonostante il movimento, dormiamo
abbastanza bene, alcuni benissimo, al mattino saliamo sul
ponte esterno per vedere l’arrivo. L’Irlanda
ci accoglie con il cielo azzurro e il sole.
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In attesa dell’imbarco |
Sul ponte del traghetto
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Interno del traghetto
Oscar Wilde |
7 Settembre - Rosslare Dublino Km 160
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Camping Camac Valley a Dublino |
Temple Bar
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In un pub a Dublino |
( Dio ha creato l’alcool
per impedire agli irlandesi di dominare il mondo)
Dopo lo sbarco il problema al cambio del
camper dei nostri amici è peggiorato e decidono di
chiamare l’Europe Assistance. Ci mandano il meccanico
e con il loro camper sul carro attrezzi raggiungiamo Dublino,
che è la prima tappa del nostro programma e dove
si spera lunedi di trovare un meccanico in grado di intervenire.
Ci sistemiamo al Camping Camac Valley che si trova nel quartiere
periferico di Dublino Clondalkin, in Boot Road. ( www.camacvalley.com)
In questo periodo è l ‘unico aperto. Si tratta
di un bel campeggio con grandi piazzole provviste di acqua
e corrente elettrica, 27 euro per due persone. Davanti al
camping c’è la fermata del bus 69 che porta
in centro, in Aston Quay, in circa mezz’ora. Arriviamo
nel centro nel tardo pomeriggio, durante il tragitto troviamo
molti cantieri per lavori stradali con deviazioni e interruzioni
, con il camper sarebbe stato piuttosto complicato. E’
domenica le strade sono affollate, ci sono molti tifosi,
con bandiere e sciarpe colorate, di uno sport popolarissimo
in Irlanda ma per noi del tutto sconosciuto, l’hurling.
E’ un antico gioco di origine celtica, un incrocio
tra il calcio e l’hockey che si gioca con una mazza
dall’estremità a forma di cucchiaio e una piccola
palla. Il centro di Dublino è abbastanza piccolo
da poterlo visitare tutto a piedi e gran parte dei luoghi
più famosi ( il Trinity College, St Stephen Green,
la Cattedrale di San Patrizio, i caffè di Grafton
Street, il quartiere di Temple Bar) si trovano a sud del
fiume Liffey che attraversa la città. Passeggiamo
per l’animatissimo quartiere Temple Bar, risorto dal
degrado per merito di un gruppo di giovani architetti, che
intorno a Meeting House Square, dove la domenica mattina
c’e il mercato alimentare, hanno creato un teatro,
gallerie d’arte, restaurato le tipiche case di mattoni
rossi, inserendovi nuove architetture. Così in pochi
anni il quartiere, frequentato da artisti, gente di cinema,
fotografi è diventato il posto più alla moda
di Dublino. Ceniamo con Irish Stew (stufato irlandese),
cheese cake, e Guinness 25 euro a testa, poi con l’ultima
corsa del 69, quella delle 23, rientriamo al campeggio.
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Ristorante tipico in Temple
Bar |
Teatro in Temple Bar |
DUBLINO GALWAY km 216
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Trinity College |
Grafton Street
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St. Stephen Green
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I nostri amici oggi, dopo aver tentato di far riparare
il camper, senza successo, decidono di andare a Limerick,
nella cui Università la figlia sta facendo un Erasmus
e dove c’e una officina Fiat , ci ritroveremo tra
qualche giorno appena avranno sistemato il problema. Noi
prendiamo l’autobus 69 e andiamo in centro per la
visita della città. Partiamo da O’Connell Street,
l’arteria principale, che ha nella parte centrale
le statue di alcuni padri della patria, tra cui O’Connell,
leader della emancipazione irlandese tra il settecento e
l’ottocento e lo scrittore James Joyce. Attraversato
il fiume Liffey giungiamo al Trinity College, antica Università
costruita nel 1591 dagli inglesi con l’intento di
“civilizzare” l’Irlanda attraverso la
religione e la cultura protestante.
Entrando in Grafton Street, animatissima via pedonale
ricca di negozi e caffè, ci soffermiamo al monumento
di Molly Malone, la bella pescivendola protagonista della
famosa ballata dublinese. Una sosta per un ottimo caffè
con panna all’antico Bewley Oriental Cafè (
la consigliamo vivamente) e giungiamo al St.Stephen’s
Green, nove ettari di giardini nel cuore della città,
bellissimi viali, alberi, fiori e fontane. Intorno al parco,
in Merrion Street e in Harcourt Street si possono ammirare
molti edifici giorgiani, preparatevi a fare tantissime foto
alle caratteristiche doppie porte dai colori vivaci, con
colonne bianche e lunette decorate! Torniamo verso Dame
Street e arriviamo al Dublin Castle per sette secoli simbolo
del dominio inglese sull’Irlanda. Essendo ora di pranzo
decidiamo di tornare in Temple Bar e mangiamo all’Oliver
St.John Gogarty Pub, pollo al curry e Murphy’s, 20
euro. Nel primo pomeriggio continuiamo la nostra passeggiata
dublinese e incontriamo prima la Crist Church Cathedral,
antica chiesa neogotica, in gran parte ricostruita, di culto
anglicano, poi, la cattolica Cattedrale di san Patrizio
caratterizzata da altissimi pinnacoli.
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Dublin Castle |
Cattedrale S.Patrick
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Crist Church Cathedral
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Merrion Street |
Verso le 16 rientriamo al campeggio e partiamo alla volta
di Galway. Grazie al navigatore troviamo facilmente la superstrada
N4, che poi diventa N6, nuovissima, gratuita, semideserta.
Arriviamo a Galway sotto una pioggerellina insistente, cerchiamo
il Camping Salthill Caravan Park che si trova un paio di
km dopo la città, sulla baia, in località
Salthill. Sono le 20 e la reception è chiusa, da
un camper esce un gentile signore che ci dà il numero
di telefono del gestore. Chiamiamo e lasciamo un messaggio
in segreteria nel nostro inglese un po’ incerto. Intanto
ci sistemiamo nel grande prato davanti all’ingresso.
Continua a piovere, ceniamo , un po’ di lettura delle
guide e delle cartine, domani ci attende il Connemara.
9 Settembre - CONNEMARA - Galway Clifden
Ballyconneely Roundstone Carna Carraroroe Spiddal Galway
km 180
Dopo una notte tranquilla ci svegliamo di nuovo con il
rumore della pioggia, il campeggio è ancora chiuso
e non si è visto nessuno. Prendiamo la strada n.59
che attraversa l’interno del Connemara, al ritorno
ci proponiamo di fare la costa. Nonostante il tempo grigio
e la pioggia rimaniamo affascinati dai paesaggi creati dalle
distese di laghi e torbiere alle pendici di selvagge catene
montuose di granito. Arriviamo a Clifden, unica cittadina
della regione, dalle case colorate, sovrastate dalle guglie
delle due chiese, la cattolica e la protestante. In un supermercato
compriamo salmone e maccarello affumicati e insaporiti con
erbe e spezie, buonissimi!! Lasciamo Clifden e prendiamo
la strada n.341 che segue la frastagliatissima costa dove
il mare penetra nell’interno formando, insenature,
baie, promontori e centinaia di isolette. In serata il tempo
migliora, la pioggia ci dà qualche ora di tregua.
Concludiamo il giro della costa percorrendo il lungo litorale
della baia di Galway, circa trenta km di spiagge e arrivando
a Salthill, dove abbiamo dormito la notte precedente. Questa
sera decidiamo di trovare da parcheggiare più vicino
al centro, per poter andare a sentire un po’ di musica
in un pub. Ci sistemiamo in una strada tranquilla a due
passi dal municipio e dopo cena nel pub ci gustiamo, insieme
ad un buon irish coffee ( caffè lungo corretto con
whiskey, ricoperto di panna montata, ideale dopo una giornata
piovosa), le irresistibili e travolgenti ballate irlandesi.
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Connemara
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Spiaggia di Carraro |
Musica dal vivo nel pub
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Pub di Galway |
Irish Coffee |
10 Settembre - BURREN - Galway Kinvarra
Carron Poulnabrone Caherconnell Ballyvaughan Black Head
Fanore Cliff of Moher Doolin Km 98
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Dunguire Castle |
Carron
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Poulnabrone |
Nuovo risveglio con tempo grigio e piovigginoso, partiamo
da Galway e prendiamo la n.67. Dopo una ventina di chilometri,
immerso nel bellissimo scenario di Kinvarra Bay, ci appare
Dunguaire Castle, lasciamo la costa e ci inoltriamo nella
parte interna della regione del Burren,” terra di
rocce”, uno straordinario e affascinante scenario
che si estende per 160 kmq fino al mare. Si tratta di un
tavolato calcareo reso liscio dal vento e dalla pioggia,
a prima vista arido e spoglio, ma invece nelle fenditure
della roccia vive un ricchissima flora formata da piante
alpine, mediterranee ed artiche.Antiche tombe e fortificazioni
di forma circolare testimoniano l’esistenza di comunità
preistoriche. Visitiamo lo splendido dolmen di Poulnabrone
e l’antica fortezza circolare celtica di Caherconnel.
Ritorniamo verso la costa e dopo Ballyvaughan arriviamo
al faro di Black Head, che spicca bianco su un paesaggio
quasi lunare, nella foschia grazie a qualche momentanea
schiarita intravediamo le isole Aran. La strada 67 segue
la costa che intorno a Fanore diventa meno aspra, più
sabbiosa fino ad arrivare a Doolin.
Dopo una decina di km giungiamo alle famose imponenti
scogliere di Moher, 203 metri di pietra a strapiombo sul
mare, panorami mozzafiato, nonostante la pioggerellina e
le raffiche di vento. Dobbiamo dire però che il grande
parcheggio a pagamento (8 euro), le scalinate, i camminamenti
e le terrazze costruite hanno in parte diminuito la selvaggia
bellezza del sito. Torniamo a Doolin dove ci fermiamo al
Nagle’s Camping ( 19 euro con corrente elettrica,
gettone 50 cent per la doccia), sul mare vicino al punto
di imbarco per le Isole Aran. Nel tardo pomeriggio, dopo
qualche sprazzo di sole, si scatena un diluvio con forti
raffiche di vento. Cena in camper e riposante dormita .
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Caherconnel Ston Fort |
Black Head
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Burren
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Cliff of Moher |
Doolin Camping Nagle’s |
11 Settembre - DINGLE PENINSULA
- Doolin Kilkee Kilrush Killimer Tarbert Tralee Dingle Killarney
km 250
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Doolin
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Sul traghetto
nella baia di Shannon
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Partiamo dal Camping Nagle’s sotto la pioggia e riprendiamo
la strada n.67 direzione sud, la nostra meta è oggi
la penisola di Dingle. A Killimer prendiamo il traghetto,
in venti minuti (20 euro) attraversiamo la foce dello Shannon,
e continuiamo verso Tralee, cittadina di campagna considerata
la porta d’entrata alla Penisola di Dingle. Finalmente
torna il sole, arriviamo a Dingle e parcheggiamo davanti
al porto. Dopo pranzo passeggiamo per le vie della graziosa
cittadina, ci sediamo in un pub per un caffè, poi
riprendiamo il camper e cominciamo a percorrere la strada
R559 che compie un anello all’estremità della
penisola, tornando poi a Dingle. Ci fermiamo a visitare
il Dunbeg Fort, i resti di una fortezza risalente all’età
del ferro, posta su un’alta scogliera. Via via che
ci avviciniamo a Slea Head, l’estrema punta della
penisola, ci appaiono i profili delle bellissime Blasket
Islands.
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Porto di Dingle |
Dingle
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Lungo la strada 559 |
Dumberg Fort
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Verso Slea Head |
Blasket Islands |
Sempre seguendo la R559 ci troviamo di fronte panorami
di spettacolare bellezza, facciamo moltissime soste e altrettante
foto. Tornando verso Dingle ci fermiamo a vedere il Gallarus
Oratory, antica cappella paleocristiana
dalla strana forma a punta. La R561 costeggia il litorale
meridionale della Baia di Dingle e giunti a Inch ammiriamo
gli spettacolari 6 chilometri di di spiaggia che disegnano
l’ampia curva della baia.
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Dingle Peninsula
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Dingle Peninsula
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Gallus Horathory |
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Inch Arcobaleno su Dingle Bay |
Finalmente abbiamo avuto notizie positive dai nostri amici,
il camper è stato riparato a Limerick e stasera ci
incontreremo a Killarney per continuare insieme il resto
del nostro viaggio. Arriviamo quasi contemporaneamente nella
cittadina e dopo i saluti e i racconti della disavventura,
andiamo a cena per festeggiare insieme il proseguimento
del viaggio, in un ristorante del centro. Dopo cena facciamo
un giro nei pub a sentire un po’ di musica e per la
notte ci sistemiamo in una piazza tranquilla di un quartiere
residenziale di Killarney. Domani ci attende il famoso Ring
of Kerry.
12 Settembre - RING OF KERRY -
Killarney Killorglin Caragh Cahersiveen Valentia
Island Ballyskellings Waterville Coomakesta Pass Caherdaniel
Sneem Killarney National Park Killarney Km 200
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Panorama da Coomakesta Pass |
Dopo una notte tranquilla e silenziosa partiamo in direzione
di Killorglin, alla scoperta di una delle maggiori attrazioni
turistiche irlandesi, il Ring of Kerry, uno degli “anelli
scintillanti”della “ mano sull’Atlantico”,
come viene chiamata lala regione sud-occidentale dell’Irlanda.
Si tratta di una strada panoramica, la n.70, che si snoda
per quasi 200 km, tra alte siepi di fucsie e cespugli d’erica,
attraversando paesaggi molto vari, con monti, laghi, scogliere,
spiagge e isole rocciose a largo della costa. Noi l’abbiamo
percorsa in un periodo perfetto per apprezzarne la sconfinata
bellezza, una splendida giornata di sole, poche auto e camper,
pochissimi pulman.
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Valentia Island |
Siepe di fucsia selvatica
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Skelligs Islands |
Scogliere
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Waterville |
Pranziamo in camper sulla spiaggia di Ballinskelligs vicino
alla graziosa cittadina balneare di Waterville, situata
sulla striscia di terra che separa la Ballinskelligs Bay
dal Laugh Currane. Dopo la passeggiata per le vie del centro
riprendiamo la Skellig Ring , la strada panoramica che sale
al Coomakesta Pass, lo sguardo torna verso le isole Skellig
e abbraccia l’enorme estuario del fiume Kenmare costellato
di isolotti. Oltrepassata la pittoresca cittadina di Sneem,
nota per la pesca alla trota e al salmone, seguiamo la strada
R568 alla volta del Killarney National Park.
Sono circa diecimila ettari di territorio protetto a sud
di Killarney, con tre grandi laghi e colline rocciose. Siamo
di nuovo a Killarney, ceniamo in un pub con salmone e birra
(20 €); per la notte torniamo nella tranquilla piazza
della sera precedente.
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Balliskelligs Bay |
Killarney National Park |
13 Settembre - CORK - Killarney Blarney
Castle Cork Kinsale Ballinsplittle Km 125
Partiamo da Killarney con un timido sole che presto lascerà
il posto alla solita pioggerellina che ben conosciamo e
alla quale ci stiamo abituando. Prendiamo la strada n. 22
in direzione di Cork, una decina di km prima ci fermiamo
al famosissimo Blarney Castle. La visita costa 10 euro,
il castello è praticamente un rudere, bisogna fare
una lunga fila dentro una scala a chiocciola per il famoso
“bacio alla pietra dell’eloquenza” con
relativa foto a pagamento. In conclusione, il castello è
decisamente sopravvalutato dalle guide, per noi la visita
è stata piuttosto deludente.
Entrando a Cork capitiamo in una strada molto stretta,
lo scambio diventa impossibile, qualche minuto di panico,
poi tutto si risolve: tutte le macchine in senso contrario
salgono sul marciapiede per farci passare!!!! Finalmente
troviamo da parcheggiare e iniziamo la visita della città,
sotto la solita pioggerella. Il centro di Cork si trova
in un’isola racchiusa dal fiume Lee, visitabile facilmente
a piedi. L’arteria principale e via dello shopping
è St.Patrick’s , troviamo poi il famoso English
Market, bellissima loggia coperta in stile georgiano sede
di un antico mercato.
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Cork English
Market
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Cork English Market |
Dopo un giro tra i banchi saliamo al piano superiore dove
servono da mangiare, consigliati dal cameriere italiano,
prendiamo il Beef Pie, un pasticcio di carne e patate, abbondantissimo
e succulento, servito con verdure ( 10 €)
Dopo pranzo ci incamminiamo lungo la sponda meridionale
del Lee, attraversiamo il South Gate Bridge fino a raggiungere
la mole grigia della St.Finn Barre’s Cathedral. Ritorniamo
sui nostri passi e attraversiamo l’antico Quartiere
Ugonotto, con i caratteristici edifici settecenteschi di
mattoni rossi e le stradine pedonali piene di pub.
Prima di tornare a prendere i camper raggiungiamo il quartiere
settentrionale di Shandon e saliamo fino a St.Anne’s
Church. Il campanile, sulla cui punta troneggia, come banderuola,
un incredibile salmone dorato, ospita le famose campane
di Shandon, otto campane settecentesche che a pagamento
si possono suonare. Ripartiamo da Cork in direzione della
costa e ci fermiamo a Kinsale, graziosa cittadina situata
sull’ansa dell’estuario del fiume Bandon. Stasera
abbiamo bisogno di un campeggio per scaricare, andiamo al
Garrettstown House, 1 km a sud di Ballinspittle. Una lunga,
calda doccia ci sta veramente bene alla fine dell’ennesima
giornata di pioggia !!!
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Cork panorama sul fiume Lee |
Porto di Kinsale
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Ballinspittle
Camping Garrettown House |
14 Settembre - LE COSTE OCCIDENTALI DI
CORK - Ballinspittle Timoleague Clonakilty Ross
Carberry Glandore Bandon Cork Youghal Dungarvan Km 200
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Ballinspittle |
Surfista a Ballinspittle
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Timoleague Convento
Francescano |
Partiamo dal camping con tempo ancora pessimo, prendiamo
la Coast Road, la R600, una strada panoramica che segue
le frastagliatissime coste in direzione di Skibbereen. Arrivando
a Timoleague, il primo di un gruppo di graziosi paesini
costieri, ci appare la grigia e spettrale sagoma del trecentesco
convento francescano circondato da antiche sepolture. Distrutto
da Cromwell nel 1600, rimangono integri i muri perimetrali
dalle grandi di finestre ogivali, l’interno è
stato usato come cimitero fino ad una ventina di anni fa.
Lasciamo la suggestiva atmosfera del convento e riprendiamo
la strada verso Clonakilty, la nostra prossima meta è
il sito megalitico di Drombeg che si trova sulla strada
per Glandore, indicato malamente da piccolissimi cartelli
poco leggibili. Finalmente riusciamo a trovarlo, parcheggiamo
i camper nello spiazzo fangoso prima dell’ingresso
e ci inoltriamo in una stradina di campo. In una radura
silenziosa e deserta ecco il grande cerchio composto da
17 pietre ad altezza d’uomo al centro del quale è
stata trovata una sepoltura risalente a circa 150 anni d.C,
vicino si trovano i resti di una costruzione che mostra
una cucina primitiva con un primo esempio di forno. Lasciamo
le magiche atmosfere del cerchio di pietre e riprendiamo
la strada n.71 in direzione di Cork. Superata la città,
prendiamo la strada n.25 e facciamo una sosta a Youghal,
piccola cittadina portuale situata sull’estuario del
fiume Blackwater. Youghal è legata al nome di Moby
Dick, il famoso romanzo di Herman Melville e all’omonimo
film con Gregory Peck, che fu girato proprio qui. Naturalmente
non poteva mancare Il Moby Dick’s Pub!!! Continuando
sulla strada n.25 arriviamo a Dungarvan dove decidiamo di
fermarci per la notte. Parcheggiamo in centro, sul molo.
Le vie della cittadina sono quasi deserte, ceniamo nell’unico
ristorante aperto, dove troviamo un cuoco italiano. Dopo
una sosta al pub per un irish coffee ce ne andiamo a dormire,
domani ci attende l’ultima tappa del nostro viaggio
e l’imbarco a Rosslare.
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Timoleague Convento Francescano
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Drombeg |
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Youghal Moby Dick ‘s
pub
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Youghal Torre dell’Orologio |
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Dungarvan |
15 Settembre - DUNGARVAN SCOGLIERE
DI BUNMAHON COPPER COST TRAMORE NEW ROSS WEXFORD ROSSLARE
km.130
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Bunmahon |
Annestown
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Scogliere di Bunmhaon |
Dopo una notte tranquilla lasciamo Dungarvan e prendiamo
la strada costiera R675. La strada segue la bellissima Copper
Cost che prende questo nome per la presenza di vecchie miniere
di rame ormai abbandonate. Ci fermiamo spesso ad ammirare
uno spettacolare susseguirsi di calette, scogliere e verdi
promontori che si allungano sul mare.
Arriviamo a Tramore e ci fermiamo sul lungomare davanti
all’immensa spiaggia , vero paradiso dei surfisti
e dove, incredibilmente, un gruppo di ragazzi sta facendo
il bagno!!
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Vecchia miniera di rame
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Spiaggia a Tramore |
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Bassa marea sulla
Copper Cost |
Torniamo sulla R25 e arriviamo a Rosslare, verso le 15
cominciano le operazioni d’imbarco sulla Oscar Wilde.
Saliamo a bordo, ci sistemiamo nella nostra comoda e spaziosa
cabina e alle 16,30 partiamo. Questa volta il mare è
calmissimo, non ci sono problemi di mal di mare, saliamo
sul ponte a goderci quest’ultimo timido sole irlandese,
mentre le verdi coste scompaiono all’orizzonte. Più
tardi scendiamo nel grande negozio di bordo dove compriamo
a prezzi decisamente più bassi che sulla terraferma
cioccolatini e whikey irlandesi. Ceniamo nel ristorante
self service e trascorriamo una notte tranquilla e riposante.
16 17 18 19 Settembre - CHERBURG
LE MANS LANGON VICHY BRIANCON SIENA Km. 1719
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Le Mans casa a graticcio |
Le Mans
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Arrivo a Cherburg |
Arriviamo a Cherburg alle 11,30, perfettamente in orario
, dopo le operazioni di sbarco, iniziamo la traversata della
Francia. Questa volta decidiamo di utilizzare le ottime
strade statali francesi, praticamente quasi tutte superstrade,
spesso a quattro corsie, fondo ottimo e ..gratuite, visto
che all’andata abbiamo dato un contributo veramente
sostanzioso
all’economia francese con i pedaggi autostradali!
Facciamo una sosta a St. Maries des Engles per un po’
di spesa al supermercato, carburante e pranzo. Arriviamo
in serata a Le Mans dove sostiamo nel parcheggio gratuito
sotto le mura della città, Quai Louis Blanc, lungo
il fiume, a pochi passi dal centro storico, dove troviamo
altri camper. Visitiamo il quartiere medioevale che si trova
all’interno delle possenti mura gallo-romane, raccolto
attorno alla imponente cattedrale romanico gotica. Belle
case a graticcio dai vivaci colori si susseguono in stradine
e piazzette, concludiamo la serata in un tipico ristorante
francese dal menu a 19 € con tre portate, buono e senza
sorprese!!!
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Panorama notturno dal parcheggio
di Le Mans |
Cattedrale St. Julien |
Partiamo da Le Mans in direzione di Bourges, sempre seguendo
le ottime statali francesi. Verso l’ora di pranzo
ci fermiamo in una delle numerose, gratuite, aree di sosta
con carico e scarico, disseminate lungo le strade francesi,
precisamente a Langeron, un minuscolo paesino prima di Moulins.
Riprendiamo il viaggio verso Vichy dove abbiamo deciso di
pernottare. Parcheggiamo nel Boulevard de Tassigny, sul
fiume , dove ci sono altri camper. La cittadina termale,
probabilmente perché fuori stagione, è piuttosto
deserta, dopo l’immancabile bevuta della famosa acqua
minerale nelle belle terme liberty, troviamo con qualche
difficoltà un ristorante aperto e ceniamo con il
solito menu, tre piatti a 19 €.
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Sosta a Langeron |
Sosta a Vichy
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Fonte di acqua
di Vichy |
La mattina seguente affrontiamo l’ultima tappa della
traversata francese, stasera saremo a Briancon.
Dopo Grenoble la strada sale con agevoli tornanti tra spettacolari
paesaggi di ghiacciai e cime: Les Deux Alpes, il Col du
Galibier, il Col d’Izoard, tutti luoghi mitici del
Tour de France. Arrivati a Briancon parcheggiamo in Place
de l’Europe, gratuito dopo le 18,30. Poiché
ormai è buio e piove , rimandiamo la visita alla
città vecchia a domattina, quindi cena e dormita.
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Verso Briancon
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Briancon Città
alta |
Al mattino il tempo è migliorato e saliamo con i
camper alla città alta. Parcheggiamo in Champs de
Mars, un grande parcheggio nei pressi della Porte du Pignerol.
L’antica città fortificata, costruita tra il
‘600 e il ‘700 è formata da un dedalo
di stradine, percorribili solo a piedi che conducono alla
centrale Gran Rue, solcata dal canale di scolo per la neve
invernale.
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Briancon Cinta muraria |
Briancon la Grand Rue
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Briancon Port
du Pignerol |
Riprendiamo i camper e saliamo verso il Monginevro, lasciamo
gli ultimi raggi di sole in Francia e arriviamo a Torino
sotto un diluvio d’acqua. Siamo alla fine del nostro
viaggio, in serata arriviamo a casa.
Concludendo possiamo dire che l’Irlanda ci ha dato
tutto quello che ci aspettavamo: clima variabile dal sole
alla pioggia ma non freddo, colori e paesaggi bellissimi
e per noi inconsueti, la calda e vivace atmosfera dei pub,
ottimi il salmone e la birra. In particolare, in base alla
nostra esperienza, ci sentiamo di dire che gli irlandesi
sono un popolo allegro, disponibile e tollerante in ogni
occasione, dagli sforzi per comprendere il nostro stentato
inglese, alla pazienza nei confronti delle nostre incertezze
nel traffico con guida a sinistra in strade spesso molto
strette. Per quest’ultimo aspetto siamo stati certamente
favoriti dal periodo di bassa stagione, per cui era molto
ridotta la circolazione di autobus turistici, altri camper
ed auto. Senza problemi la sosta, per cui abbiamo pernottato
in campeggio soltanto tre sere per poter scaricare, mentre
gli altri giorni, anche durante l’attraversamento
della Francia, abbiamo sostato liberamente.