Area di sosta Onda Verde: Posizione ottima a pochi metri dalla spiaggia libera e dalla passeggiata lungomare. Piazzole numerate. Senza servizi. Possibilità di acquistare pranzo o cena nel vicino campeggio. Vicinanza di bar e negozi di vario tipo.

In questa area di sosta siamo già stati due anni fa, e c’eravamo trovati bene. Il tempo nei primi giorni è incerto ma dal venerdì, come previsto dai locali!?, è arrivata l’estate. Giornate passate in spiaggia e serate dedicate alle partite dell’Italia nel campionato europeo di calcio. Tramite la televisione (nuova anche se un po’ grande) ci siamo fatti amici del fruttivendolo che passa in campeggio, angurie e frutta gratis o a metà prezzo. Nell’area di sosta arriva anche la venditrice di porchetta e pesce fritto; noi abbiamo preso la porchetta: ottima. Nel fine settimana l’area si è riempita, evidentemente era da parecchio che aspettavano il bel tempo. Nel complesso una buona settimana che ci ha permesso di rilassarci e prendere la prima tintarella. Lunedì 18 giugno, in agenzia, fatto il biglietto per Spalato, si parte mercoledì.

Alle sette siamo usciti dall’area di sosta verso Ancona ed alle 16.00 eravamo a Spalato. Viaggio comodissimo sulla nave veloce Croazia Jet (costo 235.00 euro). Dopo una sosta in banca per cambiare 100 euro in kuna, la valuta croata, siamo andati velocemente verso il campeggio Vranjica di Trogir che avevamo scelto. Qui si sceglie la piazzola senza intervento del personale. Siamo al 20 giugno, ma non sono molte le piazzole libere; la nostra è in seconda fila. Fa molto caldo.

21 giugno – 1 luglio 2012, giovedì - domenica, 11- 21° giorno

Campeggio Vranjica Belvedere***: Buon campeggio a gradoni, normalmente con una sola piazzola per fila tutte vista mare. Reception pizzeria e supermarket posizionati in alto e due bar in riva al mare. Wifi a pagamento. Strada principale a 500 metri dal campeggio con altri negozi.

La prima mattina, appena alzato, mi sono accorto che si era liberata una piazzola meglio posizionata ed ho chiesto, e ottenuto, di poterla cambiare. Svegliato la mamma, prima riluttante poi entusiasta, ci siamo spostati. Bellissima la posizione panoramica, meglio riparata dal sole; è stato una faticaccia ma ne valsa la pena considerando tra l’altro che vorremmo fermarci sino a fine mese. Mare splendido anche se quasi subito profondo. Spesso faccio il bagno alle sette del mattimo, il massimo!! Per arrivare in spiaggia bisogna scendere di un tornante, con 57 scalini, ma ne vale senz’altro la pena. La prima sera ho sintonizzato il televisore che riceve i canali croati, tutto ok, in questo modo abbiamo visto tutte le rimanenti partite del campionato europeo dove l’Italia ha giocato bene, specialmente contro Inghilterra e Germaia, ma che ha poi perso malamente contro la Spagna. Spagna che però l’ha vinto meritatamente, anche se qualche errore è da addebiatrsi al nostro allenatore. Nel campeggio vi sono parecchi tedeschi e olandesi (ma l’Olanda era già eliminata) che affollano il bar per veder le partite. La sera di Germania Italia uno in particolare aveva addobbato la piazzola con file di bandierine tedesche e poi si è recato al bar dal quale è ritornato, ancora una volta, con la bocca asciutta. La sera della finale invece è rinasto in camper a giocare a carte con la moglie. Evidentemente questo non segue il calcio ma solo la Germania. Nel frattempo sono arrivati i nuovi vicini di piazzola, due giovani croati. Subito hanno messo un separèe per aumentare la privacy (in campeggio!!), poi anche in riva al mare hanno piazzato due sdraio contornate da pezzettini di pino strappati alla pianta. Loro assenti è arrivata altra gente che ha buttato via tutto. Bene. Da notare anche che le due sdraio restano piazzate tutto il giorno, portando via il posto ad altri, con loro che ci vanno due o tre volte nella giornata solo per il bagno, poi una doccia e via. In campeggio vi è un battellino che fa la spola ogni 90 minuti con la città di Trogir, anche noi il mercoled’ 27 ne abbiamo approffittato. Bellissima questa cittadina, 13000 abitanti patrimonio dell’UNESCO, costruita tra il XIII e il XV secolo e che fino al 1797 era veneziana come tutta la Dalmazia. Castello, piccole viuzze, una bella cattedrale, ristoranti e bar. Fatto piccoli acquisti, per me un paio di sandali, e poi spesa al supermercato. Nel ritorno il mare si è rivelato un po’ mosso e così è rimasto tutto il giorno. Il tempo in questi 10 giorni è stato splendido con temperature oltre i 30°, un po’ ventilato quanto basta. Solo una giornata si è alzato un vento più forte ma è durato poco. Mare splendido. Vacanza ottima.

Autocamp Oaza: Campeggio aggregato con un Hotel. Ottima la posizione a sud della città (da dove arriva quasi tutto il traffico). Dotato dei servizi essenziali. Spazioso, silenzioso, ok carte di credito.

Giornata caldissima non solo perché invece di sdraiarsi in spiaggia siamo stati in viaggio con il camper, ma perché per almeno cinque ore la temperatura è stata superiore ai 40° con punte sino a 46°. A Sarajevo, alle nove di sera, la temperatura era ancora di 30°. A parte il caldo, viaggio tranquillissimo, metà sulla costa dalmata verso Dubrovnik, sosta a Makarska per la spesa, poi, a Ploce, deviazione verso la Bosnia Herzegovina. Il primo pezzo di strada l’avevamo già fatto otto anni fa verso Medjugorje, ma questa volta abbiamo proseguito, prima sino a Mostar e poi, senza fermarci, sino a Sarajevo. I primi cento kilometri di Bosnia lungo il fiume Neretva sono molto belli, strade perfette, villaggi tutti ben tenuti, tante case nuove, tante attività commerciali. Poi, dopo Mostar, la sensazione è diversa, meno paesi e meno attività, ma sempre bello il panorama con diversi laghi quasi tutti di sbarramento. Visti parecchi posti con tante croci bianche simbolo che vi erano sepolti i morti dell’ultima guerra dei balcani... Siamo arrivati distrutti a Sarajevo per il caldo, ma, con un’ottima birra, questa sera mi sbafo una bella fetta di carne croata sempre ottima.

3 luglio 2012, martedì, 23° giorno

Siamo ritornati a Mostar per vedere il ponte rifatto. C’eravamo già stati nel 2004 proprio il giorno prima dell’inaugurazione con l’allora ministro degli esteri Martino e per questo motivo era chiuso ai turisti. Bello e con tantissima gente. C’è da dire che la storia ultima di questo ponte sta portando molti frutti agli addetti al turismo. Anche noi abbiamo acquistato diversi ricordi di questa sosta: cartoline con il prima ed il dopo, braccialetti, un ponticello da mettere nelle “cianfrusaglie” di casa, ecc. Faccio notare che il ponte, essendo ad arco molto accentuato, è stato fatto con un fondo particolare per non scivolare, ma il risultato è che si scivola parecchio. Dopo siamo andati sino a Medjugorje in una buona area di sosta che dà anche internet gratis.

Questa mattina siamo ritornati nella chiesa di Medjugorje che, pur essendo dedicata a San Jakov, è quella ove si celebrano le messe per la Madonna. Siamo capitati in una messa in inglese con una forte partecipazione di cittadini britannici; abbiamo capito quasi nulla, ma la messa è sempre uguale. Ci siamo informati dei due percorsi che portano in cima alla montagna, a Krizevac ove vi è una croce ed a Brdo luogo delle apparizioni. Domani alle 16.00 (con questo caldo!?) sale una Via Crucis, ma chi vuole può salire a qualsiasi ora. Noi pensiamo di farlo domani mattina (caldo permettendo). Medjugorje ora sembra una provincia italiana: più del 50% dei pellegrini sono italiani, siamo in un’area di sosta tutta italiana, per strada sembriamo tutti italiani. Che sia la fede?

Campeggio Simuni***: Ottimo campeggio di 350000 mq. sull’isola di Pag. Piazzole di diversi tipi più o meno vicini al mare o in pieno sole. Supermercato, negozietti, edicola, bar, ristoranti, pescheria ed animazione. Ottimi i servizi igienici. Spiaggia di sassolini ed una zona di sabbia. Mare stupendo.

Abbiamo lasciato Medjugorje senza andare in pellegrinaggio sulla vetta delle apparizioni. Pur essendo solo le sette del mattino faceva già molto caldo e la mamma non se l’è sentita. Partenza per il rientro in Croazia; 80 minuti di coda alla frontiera (non me l’aspettavo). Poi ho sbagliato strada perdendo un’altra mezz’ora circa. Infine dovendo fare in giornata almeno 350 kilometri abbiamo deciso di fare l’autostrada (contro i miei principi durante le ferie). Per fare questo però, al momento, ci sono 40 kilometri di strade non principali (questa è la sola litoranea) impiegandoci forse più tempo che se avessimo fatto la litoranea stessa. Arrivati a Zadar il navigatore, che in Bosnia non funzionava affatto, per andare a Zaton ci ha portato ai traghetti?? Come dire prendilo e vai, mah? Arrivati comunque a Zaton, il campeggio villaggio turistico che avevamo scelto aveva pochissimi posti liberi e comunque lontani dal mare, ma soprattutto costava troppo oltre 53 euro al giorno. Sarà anche bello ma abbiamo fatto marcia indietro e, dopo aver visionato dall’esterno altre due campeggini, siamo andati sull’isola di Pag (da sud vi è un ponte che la collega alla terra ferma), arrivando al camping Simuni dove vi eravamo già stati con altri amici nel 2005. Occupazione piazzola, cena e riposo.

Ho “riscoperto” il campeggio rispetto a sette anni fa. E’ migliorato, più curato, più negozietti specifici, un più grande spazio riservato ai bungalow, ombrelloni fissi e grandi sulla spiaggia. Aperto tutto l’anno (ma quando c’è la bora?). Una parte è riservata ai camper e roulotte che preferiscono stare sempre al sole ed al vento (che spesso è molto forte), questo settore costa meno. La nostra piazzola è normale vicina ai servizi e a 30 metri dal mare. Ottima. Abbiamo passato una settimana abbondante a prendere il sole ed fare bagni mattino e pomeriggio. Alla sera, ormai senza partite, a leggere e/o fare parole incrociate o a seguire gli spettacoli dell’animazione. Una settimana, la terza dopo Fermo e Trogir, di assoluto riposo. Per qualche giorno, alle 13.00 circa, sulla battigia è arrivata una barca con personaggi in costume (animatori) che regalavano pesche a chi si avvicinava, ottime. Un giorno oltre alle pesche anche una ricarica di musica sempre gratis. Una sera omaggio di porchetta, ma purtroppo per la troppa generosità (porzioni troppo grandi) non tutti quelli in fila ne hanno potuto usufruire. Davanti a noi lo stop, ma ne era avanzata una piccola porzione (per noi è bastata…), ho preso quella ed era molto buona. Se avessero fatto le porzioni più giuste ne avrebbero approfittato molti di più. Gli ultimi due giorni, pur rimanendo il caldo, è aumentato il vento fresco (bora!?). Domenica 15 nel pomeriggio pagato il campeggio, domani si riparte per Trieste e l’Italia. E’ previsto vento.

16 luglio 2012, lunedì, 36° giorno

Questa notte è arrivata la bora, è estate ma sempre da nord est è, forte e sempre più intensa. Alle sei del mattino, anche per tranquillizzare la mamma, ho cominciato a smontare, poi, dopo un riposino e la colazione, siamo partiti. Certo che ci è andata bene perché sono previsti tre giorni di vento perciò avremmo fatto pochissima spiaggia e niente mare. Non ho preso il traghetto perché, ho pensato, che con il vento così forte forse non partiva (invece abbiamo visto che il servizio era regolare). Abbiamo fatto il giro scendendo verso Zara, attraversando il ponte che unisce l’isola alla terraferma, per poi risalire verso nord; 135 kilometri per non aver preso il traghetto fatti in circa quattro ore. Il vento era così forte con sventagliate e fischi che me li ricorderò, così come passare il ponte di cui sopra, con il mare bianco per il vento. Visto panorami spettrali, senza paesi e con pochissimo traffico. Tutto è finito bene e siamo risaliti fino al confine italo sloveno dove ci stiamo preparando per la cena nello stesso ristorante di otto anni fa, sosta notturna compresa.

17 luglio 2012, martedì, 37° giorno

Ad Aquileia vi sono diversi parcheggi per visitare la Basilica** ed i resti romani che hanno reso celebre questa cittadina. I parcheggi costano un euro all’ora ma non ci si può fermare con i camper. La zona camper (10€ comprensivo di scarico carico e notte) non ha il parcheggio breve (1-2 ore) ed il prezzo è sempre quello. Ho discusso un po’ con l’addetta all’informazione turistica ma senza risultato. Allora ho portato il camper in un parcheggio, ho messo un biglietto sul cruscotto: “Sono in Basilica” e ce ne siamo andati a visitarla, senza pagare niente. La Basilica ha degli stupendi mosaici** che ricoprono quasi tutti i pavimenti; non sono mosaici riferiti alla chiesa perché quando è stata costruita i mosaici sono stati coperti. Ecco perché gli stessi sono di animali, persone ecc. Non abbiamo visitato i resti romani. Poi siamo passati per Palmanova. Come pensavo la forma ottagonale della città la si percepisce solamente entrando da una delle porte (ci vorrebbe una visione aerea), poi in centro vi è una grandiosa piazza che è bella soprattutto di sera. Essendo solo mezzogiorno siamo andati verso Cortina. Il navigatore ci ha proposto un itinerario (no autostrada) molto bello: da Palmanova verso nord sfiorando Udine fino a Tolmezzo, poi a sinistra verso la valle d’Ampezzo sino al passo Mauria. Dopo il caffè discesa verso Auronzo, bellissima dopo quarant’anni, ed arrivo a Misurina*. Giornata molto bella, montagne stupende con il lago e le Tre Cime di Lavaredo. Pensavamo di poterci fermare, ma bisognava entrare in campeggio, pertanto siamo andati verso il passo Tre Croci con sosta nel piazzale delle funivie verso il Cristallo ed il Faloria. Sosta cena e notte di fronte alle Dolomiti** le montagne più belle del mondo.

Campeggio19 - 23 luglio 2012, giovedì - lunedì, 39 - 43° giorno

Campeggio Cortina ***: Buon campeggio, tipico di montagna con tante roulotte stanziali. Vicino al fiume Boite. Buoni i servizi. Piscina. Pizzeria. Poco fornito di alimentari (bisogna anche rivolgersi al campeggio di fronte!?

Questa mattina ci siamo svegliati con il sole ed io volevo salire sino al rifugio Son Forca sul monte Cristallo, ma la mamma ha preferito andare subito in campeggio…perché? Il camping si trova a due kilometri dal centro di Cortina, è soprattutto stanziale e rivolto a chi viene a Cortina a sciare. E’ in parte disordinato con roulotte trasandate e piazzole mal tenute. In questa zona ci sono tre dei quattro campeggi di Cortina, uno proprio davanti all’ingresso. Zona bellissima e circondata da montagne stupende: Faloria, Sorapis, Tofane, Pomagagnon e Cristallo. Piazzola al sole al mattino, meno nel pomeriggio e se spira il vento fa freschino (veniamo da 40 giorni di mare e lo sentiamo di più). Il secondo giorno, con il bus comodissimo, in mattinata siamo andati a Cortina** centro, anche perché vi è il mercato. Mercato!!?? Ma che prezzi, tutto carissimo, basta pensare che tre panini sono costati 1.50 mentre in Cooperativa 0.65 euro! Abbiamo poi passeggiato per Corso Italia dominato dall’altrettanto famoso campanile. Rientro a piedi. Nel pomeriggio ha piovuto a sprazzi e siamo stati in camper. Dopo che ieri, terzo giorno, ha piovuto e fatto freddo tuta la giornata, questa mattina, quarto giorno, un gradevole sole ci ha accompagnato fino alle 14.00 circa quando è purtroppo ritornata la pioggia. In mattina siamo andati in centro a piedi, una mezz’ora circa. Siamo stati al palazzo del ghiaccio, ove vi erano bambini che skettinavano, ed a vedere la vicina mostra della vecchia ferrovia di Cortina. Peccato non ci sia più. Siamo poi ripassati per il centro ed in Cooperativa per acquisti tra cui il calendario 2013. Rientriamo a piedi che pioviggina. Le previsioni non sono buone in questi giorni con brusco calo delle temperature, oggi max 14°. Questa sera la mamma ha acceso la stufa e fatto il minestrone. Il quinto ed ultimo giorno abbiamo fatto la “passeggiata” verso Dobbiaco. Una bella via pedonale/ciclistica che parte dal centro a và verso nord; tra andata e ritorno dal campeggio saranno almeno sette kilometri. Fatto molte foto alle Dolomiti che circondano Cortina. Visto da sotto sono impressionanti le pendenze delle piste da sci; non me ne ero mai accorto quando sciavo! A metà pomeriggio e fino a sera uno splendido sole; domani si parte e forse potremmo dire: purtroppo.

24 luglio 2012, martedì, 44° giorno

Abbiamo lasciato Cortina per i passi dolomitici di eccellenza: Falzarego, Valparola (prima volta), Campolongo, Pordoi e Sella. Tutti bellissimi e con il sole che ci ha consentito delle belle foto. Volevamo fermarci a Selva Valgardena, ma il posto camper l’hanno confinato a Pian de Gralba, cinque kilometri dal centro, non completamente pianeggiante, 12 euro a giornata. A questo punto siamo andati verso l’Alpe di Siusi, ma a Santa Cristina vi è una nuova area di sosta. Rispetto a Selva è più grande, in piano ed è vicino al centro e costa solo 7.50 euro al giorno. In zona vi sono molti sentieri di montagna segnalati, uno dal Ciampinoi a Santa Cristina; domani si vedrà se il tempo è buono si potrebbe salire al Ciampinoi con la funivia e scendere a piedi. Per questa sera mi guardo le foto di oggi.

25 luglio 2012, mercoledì, 45° giorno

Campeggio Mare e Pineta ****: Ottimo campeggio in riva al mare, 160000 mq. Ottimi servizi. Piazzole di media grandezza. Piscina. Spiaggia grandissima con grande pineta tra il campeggio e la spiaggia. Il mare però…..

Questa mattina la mamma si è svegliata dicendo:: “Perché non andiamo al mare, a Ravenna in quel posto camper che…”. Il tempo a nostro giudizio non prometteva niente di buono e considerando che volevamo andare su al Campinoi e tornare a piedi ci preoccupava dover buttare una giornata in camper per la pioggia. A questo punto ho detto sì e siamo partiti passando prima per il Passo Sella (bellissimo da questa parte) e poi per Canazei, il Rolle e San Martino di Castrozza. All’arrivo a Comacchio abbiamo cambiato obiettivo e ci siamo fermati al Lido di Spina al camping Mare e Pineta, un ottimo campeggio a quattro stelle. Alla fine il tempo è stato buono e se decidevamo di restare a Santa Cristina forse era la soluzione migliore, perché così ci è sembrato che, dopo una settimana, abbiamo voluto scappare dalla montagna. Tenendo conto che per arrivare al Lido di Spina abbiamo anche percorso 374 kilometri…, ma tant’è. Speriamo sia stata la scelta giusta, vedremo domani com’è il mare.

26 - 27 luglio 2012, giovedì - venerdì, 46 - 47° giorno

uesta mattina siamo partiti con l’intenzione di “essere ancora in vacanza” fino a casa, a questo proposito ho detto a Pluto, il nostro navigatore, che vogliamo andare fino alla tangenziale est di Milano senza autostrada a pagamento. Il percorso che ne è uscito è quello segnato sulla cartina. A parte l’autostrada, non a pagamento, fino a Ferrara, il resto è fatto su strade statali, regionali o provinciali. Solo attraversando le periferie di Ferrara e Mantova abbiano trovato un po’ di traffico, per il resto un percorso molto filante. Come detto prima eravamo ancora in vacanza e ci siamo gustati il panorama, tanta campagna quasi tutta coltivata, molto verde, poche grandi città. Tanto sole e caldo che ci ha fatto ripassare le nostre ferie 2012. Un ricordo per il mare di Fermo con spiagge spaziose e poca gente a parte il fine settimana. Il veloce viaggio in traghetto verso Spalato. Il mare limpido di Trogir. La città di Trogir con le sue viuzze piene di turisti ed i suoi monumenti. La capitale della Bosnia, Sarajevo, che porta nei bianchi cimiteri il segno dell’ultima guerra etnica. Mostar e Medjugorje che, pur avendole già visitate, le abbiamo riviste volentieri. Poi il campeggio sull’isola di Pag che, a distanza di sette anni è migliorato molto, più grande e meglio servito. Trieste con due storie, quella tragica della Risiera di San Sabba e quella sportiva di Nereo Rocco. Infime le Dolomiti che, non solo per noi, sono le montagne più belle del mondo (lo dice anche l’Unesco). Montagne famose che circondano Cortina o che ti accompagnano attraverso i Passi più famosi. Per noi è stato anche il ricordo nel nostro viaggio di nozze fatto su queste contrade: Auronzo, Cortina, Canazei, San Martino di Castrozza. Del Lido di Spina ricorderemo la bella città piena di turisti, il buon campeggio e la bella spiaggia. Nel frattempo siamo arrivati alla tangenziale di Milano, siamo in mezzo al traffico e tra poco saremo a casa, dopo 350 kilometri in sei ore circa. Se avessimo fatto tutto il viaggio in autostrada, il sabato 28 di luglio, non so se saremmo stati più veloci. Alla prossima.