LORENA SEGRETA
                     di Sylvie Surmely
 
                      di Sylvie Surmely 
                    Sabato
                      Ancora una volta, esploriamo la Meuse e i suoi tesori 
                      nascosti.
                      Le giornate del Patrimonio offrono l'occasione di entrare 
                      in luoghi di solito chiusi al pubblico; il programma proposto 
                      dalle due città vicine di Commercy e Saint-Mihiel 
                      è attraente.
                      il nostro buon Re Stanislao paracadutato in Lorena da suo 
                      genero Luigi XV, fu amato dal suo popolo (questo dicono 
                      i libri di scuola) e riempì il Ducato di Lorena di 
                      grandiosi monumenti: la Piazza Stanislao a Nancy, il castello 
                      di Lunéville, vera piccola Versailles ed il castello 
                      di Commercy.
                     Commercy, 
                      più conosciuta per i suoi celebri dolci, le " 
                      madeleines ", cela un bel patrimonio che si scopre 
                      soltanto percorrendo le sue strade e viuzze che ad ogni 
                      angolo degno di nota sono fornite di indicazioni storiche 
                      e architettoniche.
Commercy, 
                      più conosciuta per i suoi celebri dolci, le " 
                      madeleines ", cela un bel patrimonio che si scopre 
                      soltanto percorrendo le sue strade e viuzze che ad ogni 
                      angolo degno di nota sono fornite di indicazioni storiche 
                      e architettoniche. 
                      Dopo il parco, il viale di Tigli conduce alla piazza del 
                      Fer à Cheval (ferro di cavallo), che precede il cortile 
                      del castello che ospita attualmente diversi uffici pubblici.
                      I giardini, un tempo vivacizzati da diversi padiglioni, 
                      da un grande canale e numerose fontane, furono rasi al suolo 
                      su ordine di Luigi XV dopo la morte di Stanislao ; forse 
                      il re era geloso della popolarità di questo suocero?
                      I canali di Forges e dei Moulins scorrono ai piedi di imponenti 
                      torri e manufatti medioevali ed apportano un che di bucolico 
                      alla passeggiata.
                      Passando per una postierla raggiungiamo Place des Chanoines, 
                      un tempo chiamata Place Dom Calmet e ornata dal busto di 
                      un santo rimosso durante la seconda guerra mondiale dall'occupante 
                      tedesco alla ricerca di metallo da fondere. 
 
                      
                      Da qualche anno al suo posto è stata messa una magnifica 
                      fontana-scultura di Zanonni.
                      Più lontano la scuola di musica alloggiata in un 
                      bell'edificio accoglie l'ufficio del turismo.
                      Sulla piazza, l'occhio è attirato da una piccola 
                      meraviglia : una farmacia, dove non ci sarebbe motivo di 
                      fermarsi se non fosse che è in puro stile "Scuola 
                      di Nancy", con le boiseries, e le porte originali ornate 
                      d'arabeschi in ferro battuto. 
                      Ma la sorpresa è completa dopo averne varcato la 
                      soglia. L'interno è intatto : le pareti in legno 
                      ricoprono i muri con bellissime vetrine dove sono allineati 
                      in bella vista decine di vasi in vetro blu contenenti ancora 
                      piante o preparazioni farmaceutiche, belle ceramiche dai 
                      decori blu ornano gli scaffali dove sono incisi i nomi di 
                      illustri inventori e farmacisti, tra cui Pasteur.
                      Tutto è d'epoca, con i decori floreali tipici dell'Art 
                      Nouveau. La porta che conduce al retrobottega è opera 
                      di un celebre maestro vetraio. 
                      Il farmacista ha saputo lasciare questa meraviglia intatta 
                      e la sua attività attuale è discreta : nessuna 
                      pubblicità, soltanto qualche bottiglia di medicinali 
                      alla vista. Da vedere assolutamente !
                      Dall'altra parte del castello, un quartiere più antico 
                      si estende intorno alla Chiesa Pantaléon che possiede 
                      un bell'organo e delle belle statue dipinte, tra cui una 
                      statua della Vergine con una lunga veste rossa ed il velo 
                      in un blu profondo. 
                      Le viuzze dai nomi nostalgici (du Vieux Four, des Bains, 
                      du Puits Robinot, des Vénérables, Val des 
                      Prés, de la Paroisse, des Juifs) hanno conservato 
                      qua e là elementi architettonici del XIVmo secolo 
                      : scale, torrette, androni, facciate.
                      Dom Calmet ha trovato un posto che porta il suo nome ed 
                      una nuova statua là dove una volta era il cimitero 
                      dei Poveri.
                    
                    In 
                      Avenue Carcano non mancare l'edificio Bains-Douches costruito 
                      agli inizi del XXmo secolo sul luogo del Château-d'Eau 
                      costruito un tempo nei giardini del Castello di Stanislao. 
                      L'edificio accoglie oggi un cinema ed un museo. Il Museo 
                      della Ceramica e dell'Avorio è un lascito di un appassionato 
                      del posto. 
                      Si può completare la visita di questa cittadina addormentata 
                      sulle rive della Meuse con uno sguardo al Priorato di Breuil.
                    Costeggiamo 
                      il fiume verso Saint-Mihiel, fondata verso l'815 
                      da una comunità benedettina che un centinaio d'anni 
                      prima si era insediata su una collina lì nei pressi, 
                      il monte Saint-Michel da dove il nome alla città 
                      costruita sotto la protezione del celebre arcangelo dalla 
                      spada sguainata per la salvezza delle anime !
                      Gli immensi e maestosi edifici abbaziali ospitano attualmente 
                      l'ufficio del Turismo, un Museo d'Arte Sacra (un tempo la 
                      prigione) dove sono ospitati manufatti provenienti da ogni 
                      angolo della regione : crocefissi di ogni genere e materiale 
                      (legno, marmo, cristallo, argento e avorio), calici, cibori, 
                      patene, incensori, ampolle, ostensori, tabernacoli e belle 
                      statue da presepe oltre a sculture policrome. San Nicola, 
                      patrono della Lorena, ha un posto d'onore rappresentato 
                      con la sua croce, mitra e i tre bambini che salvò 
                      da morte certa.
                      Sempre negli edifici dell'abbazia, il Tribunale ha conservato 
                      l'aula della udienze con la mobilia in legno. 
                      Vi si trova anche la Biblioteca Municipale ed il Fondo Benedettino. 
                      Purtroppo per ragioni di conservazione degli oltre 9.000 
                      libri sistemati nella grande sala, si può visitare 
                      soltanto " l'anticamera ", bella sala quadrata 
                      dove si possono vedere alcuni esemplari dei 74 manoscritti 
                      (dal IX al XVImo secolo), 86 incunaboli (libri stampati 
                      agli inizi dell'era Gutemberg) ed altre 1.150 opere del 
                      XVImo secolo. 
                      Si può ammirare, dietro alcune porte a vetri, l'immensa 
                      sala lunga 50m che costituisce la Grande Biblioteca e i 
                      suoi capolavori.
                       La 
                      chiesa abbaziale di Saint-Michel a fianco degli edifici 
                      una volta era collegata al chiostro che purtroppo in parte 
                      è stato murato 
 Napoleone III dette l'ordine 
                      di forare gli edifici per far passare la strada per Nancy, 
                      cosa che spiega perché l'insieme degli ambienti si 
                      trova da una parte e dall'altra della carreggiata. La chiesa 
                      possiede un magnifico insieme di 80 stalli scolpiti in perfetto 
                      stato. Stranamente, oltre all'organo che si trova al di 
                      sopra del portone d'ingresso dell'XImo secolo, un magnifico 
                      giro d'organo troneggia in fondo al coro che possiede anch'esso 
                      80 magnifici stalli dei monaci che potevano sedersi sulle 
                      misericordie (sporgenze fissate alle sedie) senza abbandonare, 
                      in apparenza, la posizione verticale !
La 
                      chiesa abbaziale di Saint-Michel a fianco degli edifici 
                      una volta era collegata al chiostro che purtroppo in parte 
                      è stato murato 
 Napoleone III dette l'ordine 
                      di forare gli edifici per far passare la strada per Nancy, 
                      cosa che spiega perché l'insieme degli ambienti si 
                      trova da una parte e dall'altra della carreggiata. La chiesa 
                      possiede un magnifico insieme di 80 stalli scolpiti in perfetto 
                      stato. Stranamente, oltre all'organo che si trova al di 
                      sopra del portone d'ingresso dell'XImo secolo, un magnifico 
                      giro d'organo troneggia in fondo al coro che possiede anch'esso 
                      80 magnifici stalli dei monaci che potevano sedersi sulle 
                      misericordie (sporgenze fissate alle sedie) senza abbandonare, 
                      in apparenza, la posizione verticale !
                      In una cappella si trova un'opera in noce di Ligier Richier, 
                      illustre figlio del paese, " L'estasi della Vergine 
                      ".
                    Lasciato 
                      l'insieme monastico saliamo verso la Promenade des Capucins, 
                      collina sopra la città.
                      Il mercato coperto data 1902 ed è tipicamente Art 
                      Nouveau, è stato restaurato e liberato delle aggiunte 
                      che lo snaturavano. In stile " Eiffel " in struttura 
                      metallica,è ornato agli angoli da superbi e bellissimi 
                      grappoli di frutta e verdure colorate. 
                      Ci allontaniamo dal centro per percorrere la rue Raymond 
                      Poincaré ricca di dimore del XVIIImo secolo. Gli 
                      edifici Bousmard e Faillonnet sono chiusi al pubblico, ma 
                      le loro facciate sono una vera meraviglia.
                      Al numero 2a della strada, scopriamo l'habitat tipico del 
                      borgo di Saint-Mihiel : tre case d'abitazione a schiera. 
                      Il primo edificio, una bella casa borghese, dà sulla 
                      strada e possiede una bella scalinata in pietra, un bel 
                      cortile pavimentato che comunica con un ambiente rinascimentale 
                      che possiede anch'esso una scala a vista e un " potager 
                      " per tenere le piante al caldo. 
                      Attraversando un piccolo giardino, pieno di piante aromatiche, 
                      arriviamo sull'usoir (tipicamente loreno) che dà 
                      accesso ad un edificio modesto che comprende un forno per 
                      il pane, un " cumulus " riscaldato a legna al 
                      pianterreno e alcune camere per la servitù al primo 
                      piano. 
                      Durante il regno di Stanislao, il Re Luigi XV fece stazionare 
                      alcune truppe nella città che allora era sprovvista 
                      di caserma. Nicolas Digout all'epoca ospitava gli ufficiali 
                      ; non si sa se furono loro che fecero costruire il delizioso 
                      padiglione nel giardino dell'Hôtel de Mandres. 
                      Questo elegante padiglione sormontato da balaustre scolpite, 
                      detto il " Trianon " conserva in parte il suo 
                      mistero.
                      Coronato da una torre campanaria, l'antico Hôtel de 
                      Ville fu costruito nel più puro stile Luigi XVI ed 
                      è notevole la sua antica Sala dei Matrimoni ricoperta 
                      in legno di quercia, con due magnifici arazzi di Gobelins 
                      che necessiterebbero di un restauro.
                      Continuando la nostra passeggiata attraverso i secoli, ci 
                      " avviciniamo " al XVIImo secolo davanti all'Hôtel 
                      de Rouÿn che è sempre stato della famiglia, 
                      passato di generazione in generazione alle donne.
                      Il portone sormontato da una conchiglia simbolo della purezza, 
                      con quattro sfere simbolo dell'universalità della 
                      conoscenza, apre su un bel cortile rettangolare con ciottoli 
                      di fiume. La facciata è originale, e non ha subito 
                      modifiche di sorta dal tempo della sua costruzione. 
                      Il marito della proprietaria, anch'egli di antica famiglia, 
                      ci invita a visitare i saloni, la sala da pranzo, le camere 
                      e la cucina. Questo gioiello non è una casa per vacanze, 
                      vi abitano regolarmente, e l'insieme è vivo e piacevole. 
                      I giardini che davano sulla Marsoupe, furono espropriati 
                      durante la costruzione della strada per Nancy.
                    Proseguendo 
                      verso est arriviamo all'Hôtel di Gondrecourt, in stato 
                      pietoso, appena acquistato da un privato che intende restaurarlo 
                      : bellissima facciata e scalone monumentale.
                      Il quartiere ospita la chiesa Saint Etienne che racchiude 
                      al suo interno un capolavoro di Ligier Richier : " 
                      il Sepolcro ", un gruppo di tredici personaggi di misura 
                      un po' superiore della grandezza naturale, e che rappresentano 
                      la deposizione del Cristo : Magnifico !
                      E' ora di rientrare al camper, e di riposarci dopo quattro 
                      ore di scoperte, sorprese e contentezza di vedere tali meraviglie 
                      nelle cittadine della nostra provincia.
                      Questa sera lo spettacolo continuerà nella chiesa, 
                      come in altre sedici chiese della regione, con alcuni concerti 
                      d'organo. La Lorena possiede mille dei settemila organi 
                      presenti in Francia ; un patrimonio eccezionale ; sessanta 
                      sono protetti come Monumento Storico. I tedeschi ne distrussero 
                      in gran numero per fonderli e recuperare il metallo. 
                      Anne-Catherine Bucher ha creato il Concert Lorrain per valorizzare 
                      il patrimonio musicale regionale, mettendo insieme specialisti 
                      di musica barocca e antica. Con tre coristi, due violinisti, 
                      due flauti, una viola, lei interpreta con brio, a momenti 
                      al clavicembalo, altri all'organo, un programma musicale 
                      inatteso per noi che non siamo degli esperti. Siamo conquistati 
                      da tale iniziazione alla musica barocca e alla fine applaudiamo 
                      con enfasi.
                      Rientrati al camper ci addormentiamo sulle note della musica 
                      dei tempi passati.
                     Domenica
Domenica 
                      
                      Per terminare la visita della città raggiungiamo 
                      ciò che resta del Convento des Minimes. Con una biblioteca 
                      di 1.200 volumi, il convento prosperò nel XVIImo 
                      secolo, ma, come molti altri, fu venduto nel periodo della 
                      Rivoluzione.
                      Un ceramista tedesco si è sistemato in una casa a 
                      fianco di quello che resta degli edifici religiosi : la 
                      navata sud, la galleria ovest del chiostro e le finestre 
                      delle celle dei monaci. 
                      Questo pomeriggio abbiamo in programma uno spettacolo intitolato 
                      " Les génies du lavoir " al lavatoio di 
                      Saint-Aignan-sous-les-Côtes ma purtroppo non c'è 
                      posto per parcheggiare Bouli e andiamo quindi verso il gayoir 
                      di Heudicourt-sous-les-Côtes. E così 
                      scopriamo cos'è un gayoir : una grande vasca come 
                      un lavatoio, ma più grande e inclinato da un lato 
                      affinché il bestiame al rientro dai campi potesse 
                      bagnarsi le zampe e non trasmettere così malattie 
                      o parassiti 
 
                      Il gayoir di Heudicourt è magnifico, di forma oblunga, 
                      pavimentato con bei ciottoli bianchi della Meuse, ed è 
                      ancora funzionante, cosa che mi fa pensare ai lavatoi del 
                      Larzac. 
                      Nei pressi, una bella area pic-nic con un angolo giochi 
                      per bambini e un piccolo ponticello fanno di questo posto 
                      un'area veramente adatta alla sosta.