MEXICO DEL NORTE E BAJA CALIFORNIA
                    (Agosto 
                      2003)
                    di 
                      Michele Spiriticchio
                    "Un 
                      viaggio lungo una vita..."
                    (Questo 
                      viaggio in realtà iniziò già nel 1998...)
                    Ancora 
                      una volta rimango a pensare dove sto andando, una domanda 
                      che mi tormenta e non mi abbandona, il mistero di conoscere 
                      perchè sto tentando di "scappare"...
                    ¡ 
                      Con todo mi amor !
                    (Avrei 
                      dovuto fare questo viaggio da solo, perchè ero determinato 
                      a scoprire un po' del Messico che ancora non conoscevo, 
                      il "norte" con il deserto, la Baja e le spiagge 
                      del Pacifico, le città coloniali ma soprattutto il 
                      Messico meno turistico ma non per questo meno interessante. 
                      Attraverso il sito web e la corrispondenza email sono però 
                      venuto a conoscenza di tre splendidi amici che mi hanno 
                      accompagnato in questo viaggio indimenticabile!)
                    
                    Partecipanti 
                      a questo viaggio:
                      Io, Michele, di me sapete già tutto....
                      Victoria: da Madrid, per prima ha accettato di condividere 
                      con me l'itinerario di viaggio proposto. Victoria è 
                      una persona incredibile, un
                      esempio per come sa interpretare ogni viaggio. Averla conosciuta 
                      è tra le cose più belle ricevute da questa 
                      esperienza !
                    Simone: 
                      un ragazzo conosciuto grazie a suo cugino Maurizio con cui 
                      ho fatto tanti viaggi. Eccezionale Simone per come sa interpretare 
                      ogni momento a suo favore, per la pazienza e la disponibilità, 
                      la maturità, la simpatia, ma in fondo è un 
                      ragazzo che sa stare in compagnia !!
                    Linda: 
                      l'ultima arrivata ma credo la vera sorpresa di questo viaggio. 
                      Curiosissima di tutto, in sintesi: una viaggiatrice nata 
                      !! Grazie a lei ogni momento è stato più bello 
                      !! 
                    1 
                      agosto: San Diego
                      2 agosto: San Diego-Tijuana-Ensenada-San Ignacio
                      3 agosto: Santa Rosalia-Mulegè
                      4 agosto: La Paz
                      5 agosto: playa El Tecolote
                      6 agosto: Todos Santos
                      7 agosto: Pichilingue-Topolobampo- Los Mochis
                      8 agosto: Creel
                      9 agosto: Creel
                      10 agosto: Creel
                      11 agosto: Chihuahua
                      12 agosto: Chihuahua
                      13 agosto: Durango, Villa de l'Oeste e Chupaderos
                      14 agosto: Durango, presa Victoria, La Ferreria
                      15 agosto: Durango-Sombrerete
                      16 agosto: Zacatecas
                      17 agosto: Zacatecas
                      18 agosto: Zacatecas
                      19 agosto: Zacatecas
                      20 agosto: Tepic- San Blas
                      21 agosto: San Blas, Los Cocos, Las Islitas
                      22 agosto: San Blas, La Tovara
                      23 agosto: Puerto Vallarta
                      24 agosto: Puerto Vallarta, Yelapa
                      25 agosto: Tenacatita
                      26 agosto: Tenacatita
                      27 agosto: Melaque
                      28 agosto: Guadalajara
                      29 agosto: Guadalajara, Tlaquepaque, Tonalà
                      30 agosto: Morèlia
                      31 agosto: Mexico City
                      1 settembre: Milano
                    Guide 
                      utilizzate: Mexico della Lonely Planet; Mexico & 
                      Central America Handobook 2000 della Footprint; Messico 
                      Costa del Pacifico della Moontravel.
                    
                    Tasso 
                      di cambio (agosto 2003) 1 usd $ = 10 pesos 1 euro € 
                      = 11,5 pesos. Per i costi complessivi vai a fine pagina...
                    Come 
                      mi sono regolato per i soldi? Oltre ad avere con me contanti 
                      in dollari usd ( come riserva in caso d'urgenza ), ho praticamente 
                      sempre usufruito della carta bancomat con il sistema Cirrus. 
                      Innumerevoli sono i "cajeros automatici" atm per 
                      prelevare pesos con i bancomat. Solo in piccoli paesi, o 
                      spiagge isolate mancano le banche e gli sportelli automatici, 
                      ma in Messico è facilissimo trovare spesso una banca 
                      e un cajero.
                    
                    Come 
                      colonna sonora: i Manà e Arjona !
                    
                    
                      Diario di viaggio
                      
                    2 
                      agosto 2003
                      Dopo l'arrivo in ritardo all'aeroporto di San Diego, mi 
                      incontro con i miei compagni di viaggio che gentilmente 
                      mi stanno aspettando in aeroporto: Victoria per prima, che 
                      riconosco immediatamente perchè mi aveva mandato 
                      alcune foto via email, poi Linda e Simone che già 
                      conoscevo e si
                      conoscevano. La notte passata in hotel è sufficiente 
                      solo para "descansar" ( riposare ) quattro misere 
                      orette, la mattina presto siamo già in strada
                      per il trolley (1,25$) che ci porterà alla frontiera 
                      di San Ysidro, a Tijuana, in Messico !!
                    All'ufficio 
                      migraciòn, dopo aver compilato il modulo si paga 
                      la tassa d'entrata alla vicina banca ( Bancomer), 21 dollari 
                      statunitensi. E' importante mantenere sempre il visto d'entrata 
                      in Messico per tutto il tempo. Non perdetelo !!
                      Dopo aver pagato la tassa d'entrata torniamo all'ufficio 
                      per la convalida delle forme di ingresso in Messico. Ora 
                      siamo davvero in Messico !!
                    Quindi 
                      al primo bivio a destra c'è una piccola stazione 
                      degli autobus della ABC ( autotransportes Baja California 
                      ). Dove andiamo ?
                    La 
                      nostra intenzione è quella di spingerci più 
                      a sud possibile, ma anche di non fare troppi chilometri 
                      e stancarci inutilmente già a inizio viaggio. Alla 
                      fine scegliamo, sarà San Ignacio la nostra tappa 
                      finale di oggi, a sud di Guerrero Negro a 850 km da Tijuana 
                      !!
                    E 
                      voi direte, ma non dovevate fare pochi km, per non stancarvi 
                      troppo ? Cosa rispondere, solo in un modo, che la voglia 
                      di viaggiare è così alta, la
                      voglia di vedere fino in fondo non si esaurisce e anzi, 
                      dimentichiamo che dopo 850 km saremo stanchi morti, ed io 
                      ancora di più....
                    Il 
                      bus partirà da Ensenada, così acquistiamo 
                      un biglietto che comprende prima il passaggio fino a Ensenada 
                      ( 80 pesos), mentre poi continueremo con un altro bus diretto 
                      a San Ignacio ( 466 pesos ). Sarà un lungo viaggio 
                      che ci porterà a circa 850 km dal confine. Si parte 
                      !
                    Fino 
                      a Ensenada il paesaggio è arido, desolante, lasciamo 
                      dapprima i sobborghi di Tijuana, fatiscenti, baracche che 
                      si alternano a campi vuoti,
                      cartacce dappertutto come un'enorme discarica... Come al 
                      solito in Messico, in bus fa un freddo dell'accidenti per 
                      via dell'aria condizionata...
                    A 
                      Ensenada si scende, ma presto risaliamo sul bus per La Paz. 
                      Si iniziano a vedere le spiagge di Ensenada, selvagge e 
                      battute dalle onde, i cactus iniziano a moltiplicarsi e 
                      via via il panorama sarà sempre più contraddistinto 
                      da queste piante.
                    Subito 
                      dopo San Quintin, soprattutto dopo El Rosario, il paesaggio 
                      diventa incredibilmente bello, fantastico !
                    Non 
                      c'è un momento in cui mi distraggo, perchè 
                      ormai siamo vicini a Cataviña il cuore del Parque 
                      Nacional del desierto central de Baja California. Cactus 
                      di enormi dimensioni come sentinelle attente, unica testimonianza 
                      di questa terra arida ma viva, specie che sopravvivono a 
                      temperature elevate senza neanche una goccia d'acqua...
                    Bisogna 
                      ricordarsi che tra Baja California Norte e Baja California 
                      Sur c'è la differenza di fuso orario.
                    Passiamo 
                      da Guerrero Negro dove ci fermiamo, solo una breve sosta. 
                      Sono le 21.00, già 11 ore di strada, io inizio a 
                      non capire più dove sono...
                    Alle 
                      23.00 arriviamo a San Ignacio, la stazione degli autobus 
                      si trova a circa due km dal centro del paesino. Sto per 
                      cadere per terra dalla stanchezza ! Come ubriaco mi ritrovo 
                      su una camionetta, grazie ai miei compagni che mi spiegano 
                      che stiamo andando in autostop (de raite) in paese, in centro...direzione 
                      un hotelito dove poter passare la notte...ma non sappiamo 
                      che stasera è giorno di Fiesta a San Ignacio !!!
                    Per 
                      strade sterrate, passando dalla plaza principale dove la 
                      fiesta spadroneggia con danze e bancarelle, festoni colorati, 
                      tendoni e ...tanta
                      cerveza !
                    Scendiamo 
                      davanti all Hotel "La Posada" ma non c'è 
                      nessuno, ed ora che facciamo ? Si va alla fiesta !!! Claro 
                      que sì !! Zaino in spalla, indietro ancora in piazzetta 
                      per mangiare tacos e insalate, non importa che non abbiamo 
                      ancora una camera, non importa che siamo tutti stanchi morti, 
                      siamo in mezzo ai messicani che si stanno divertendo e questa 
                      è la cosa più importante...poi...con un paio 
                      di cervezas ci si dimentica tutto...
                    Torniamo 
                      ancora alla posada, fiduciosi che qualcuno sia tornato, 
                      fiduciosi per una camera che non posso credere siano tutte 
                      occupate, qui, a San
                      Ignacio nel mezzo della Baja California.. E così 
                      è stato, abbiamo due belle camere pulite a 250 pesos 
                      l'una, due letti, ventola, bagno e acqua calda !! L'hotel 
                      è a due blocchi dallo zocalo...
                    Per 
                      domattina in programma abbiamo il trasferimento a Mulegè, 
                      dopo aver scartato purtroppo la fermata a Loreto, ma ..non 
                      si può far tutto...o no?
                    Stanchissimo, 
                      dopo la doccia e mentre Simone lava lo zaino impregnato 
                      di bagno schiuma rovesciatosi durante il viaggio!!!, cado 
                      in letargo
                      profondo...
                      
                    3 
                      agosto 2003
                      Domingo. Mi sveglio presto, che novità! Sì, 
                      mi sveglio presto e allora faccio un giretto per le vie 
                      di San Ignacio, la piazzetta è sporca ma c'è 
                      già qualcuno che sta spazzando via le cartacce... 
                      L'aria del mattino è molto bella, un'atmosfera di 
                      pace, silenzio... La chiesa gesuita con la missione tra 
                      le palme è tra le cose più suggestive di questo 
                      paesino, sullo sfondo i cactus e pare di essere in un film 
                      western, Zorro arriverà da un momento all'altro...! 
                      In piazza, finalmente riesco a telefonare a casa, ci sono 
                      telefoni pubblici...
                    Dopo 
                      che tutti facciamo colazione, si fa per dire...con tacos 
                      e coca cola...., si parte di nuovo, salendo su un taxi (25 
                      p.) rimediato da Victoria e Linda che ci recuperano mentre 
                      camminando uscendo dal paese. Il tassista purtroppo per 
                      noi non ci porta alla stazioncina degli autobus, ma ci lascia 
                      sulla transpeninsular la strada dove dovrebbero passare 
                      tutti i bus della Baja California. Ma quando arriva questo 
                      bus, alle 11.00 ? No, alle 11.00 non arriva proprio un bel 
                      niente !
                    Passa 
                      il tempo e dell'autobus delle 11.00 neanche l'ombra. Chiediamo 
                      in giro, davanti a noi una stazione di servizio e molti 
                      pick-up che si fermano. Così, iniziamo con l'autostop, 
                      sì, una soluzione che d'ora in avanti si rivelerà 
                      efficacissima, bella e divertente !!
                    Dopo 
                      un paio d'ore abbondanti di attesa, la grazia dal cielo 
                      !! Una famiglia di messicani ci dà un passaggio fino 
                      a Santa Rosalia, portandoci apposta
                      perchè loro invece andavano nella direzione opposta 
                      a nord!!! Da non crederci !!
                    Sono 
                      73 km lungo una strada scenografica e arida. Lasciamo ognuno 
                      di noi 50 pesos per il passaggio...
                    A 
                      Santa Rosalia perchè? Per la chiesa famosa trasportata 
                      fin qua dalla Francia, progettata da Eiffel !! Oggi è 
                      domenica e la sensazione di abbandonato e "fermo" 
                      di questo paese è ancora più evidente.
                    Santa 
                      Rosalia è sulla costa, ma le spiagge? Un paese coloniale 
                      francese, si sente l'influsso degli anni passati portato 
                      dai minatori di rame arrivati dalla Francia.
                    Le 
                      foto di rito, qualche giretto per le stradine quasi deserte 
                      del centro...perchè è domenica...poi ci dirigiamo 
                      alla stazione dei bus, dove mangiamo pollo con pasta prima 
                      di prendere il bus per Mulegè. Il bus per Mulegè? 
                      Questa volta siamo più scaltri e appena terminato 
                      de comer, siamo fortunati ad avere un altro passaggio in 
                      autostop, fino a Mulegè appunto ! Ormai ci proviamo 
                      gusto con l'autostop !!
                    Altri 
                      63 km, che passano in fretta, salutiamo la gentile signora 
                      e bambino, e siamo per strada di nuovo, in cerca della nostra 
                      posada per stasera...
                    A 
                      Mulegè scegliamo infine di sistemarci alla Casa de 
                      huespedes Manuelita poco oltre Nachita una sistemazione 
                      del tutto simile. Due camere con bagno, aria cond. a 200 
                      pesos, ma non sono come quelle di San Ignacio...
                    Visitiamo 
                      la missione poco distante di Santa Rosalia ( patrona di 
                      Palermo) de Mulegè del 1705, su una collina da cui 
                      si ha un panorama articolarmente strano con un oasi di stampo 
                      più africano che messicano, le palme sono da dattero 
                      e sembra di essere in Marocco, in un'oasi marocchina !!
                    Con 
                      una lunga passeggiata costeggiando il fiume, passando vicino 
                      a tante villette semi abbandonate e molte delle quali in 
                      vendita, cerchiamo di raggiungere la spiaggia. Io non ce 
                      la faccio più e mi butto in acqua, acqua marròn 
                      che pare sia sporca per le fogne a cielo aperto di Mulegè, 
                      questo
                      secondo una signora che mi becca mentre mi tuffo...! L'acqua 
                      è bassa e i miei piedi sono nella melma...per non 
                      dire altro...!
                    
                    
                    Pare 
                      che a circa un km più avanti ci sia la sospirata 
                      spiaggia, ma siamo stanchi e ormai fa buio, andiamo avanti 
                      ancora ma non vediamo niente. Così decidiamo di tornarcene 
                      indietro senza aver visto il mare, senza neppure un bagnetto, 
                      escludendo il mio nelle acque torbide del rio infestato...
                    Tuttavia 
                      il posto è gradevole e specialmente il panorama dalla 
                      missione è meritevole.
                    Ceniamo 
                      al ristorante "El Candil", vicino al nostro hotelito. 
                      Mangiamo bene, pescado al mojo de ajo con verdure e un brodo 
                      di frijoles piccante, 
                      cervezas, refrescos e tante tortillas ( 80 pesos a testa). 
                      Dopocena a nanna, visto che non c'è nient'altri da 
                      fare a Mulegè....
                    
                    4 
                      agosto 2003
                      Oggi partiamo, meta finale sarà La Paz, in fondo 
                      alla baja. Prima però colazione, sulla strada che 
                      porta al crucero, seduti sugli sgabelli sul marciapiede, 
                      ed io con il piatto davanti pieno di huevos rancheros, gli 
                      immancabili frijoles, cipolle e tortillas. Ma come faccio 
                      a farmi una colazione così ?? Non mi sforzo molto 
                      per finire tutto, mi piace, mi sento bene...
                    Con 
                      me Simone si rifocilla con il suo pan cake, caffè 
                      ( ma è caffè sta' brodaglia...?) marmellata 
                      e burro...
                    Al 
                      Crucero dunque, sulla strada principale, una fermata per 
                      l'improvvisata stazione dei bus, in realtà solo un 
                      punto di riferimento dove poter salire e
                      scendere dai bus di linea. Dopo qualche tentativo di autostop 
                      andato a vuoto, arriva il nostro bus, che però è 
                      tutto pieno, rimarremo in piedi almeno fino a Loreto ( 289 
                      pesos).
                    Ma 
                      appena partiti nuova fermata subito dopo Mulegè, 
                      questa volta per il pranzo, visto che è l'ora giusta... 
                      Siamo fermi in un piazzale modello autogrill italiano, con 
                      il bar-motel, la strada impolverata, i cactus lontani sulle 
                      colline, e i camion che sfrecciano davanti ! Il posto è 
                      magnifico, io non sento neppure il caldo torrido ( ci saranno 
                      almeno 37-40°C !!) davanti a questo paesaggio da film 
                      !
                    Solo 
                      i camion bellissimi e cromati che fermi ai lati della strada 
                      lasciano respirare i motori con il cofano aperto. Simone 
                      con la sua videocamera digitale è in preda a un'euforia 
                      davanti a tutti questi mastodonti della strada ! Forse arrivano 
                      dal Texas, forse ancora da più lontano...
                    Fa 
                      molto caldo, un po' umido, anche se riesco lo stesso a percepire 
                      una brezzolina leggera leggera ma forse sarà un sogno...?, 
                      visto che Simone mi guarda strano e cerca ombra !!
                    Stiamo 
                      fermi un'ora ad aspettare che l'autista (conductor) finisca 
                      di mangiare, lui sì che è tranquillo dopo 
                      enchiladas, pollo y coca cola...!
                    Si 
                      parte finalmente, questa volta sì, ma in piedi sul 
                      bus strapieno ( ed è di prima classe !), anzi stravaccati 
                      per terra sul corridoio fino a Loreto.
                      Il paesaggio dai finestrini è sempre bello ma forse 
                      monotono, il mare sembra un miraggio...
                    A 
                      Loreto fermata obbligatoria, dopo due ore scendo un momento 
                      e mi accorgo che qui fa ancora più caldo, caldissimo 
                      !! Ma da Loreto in poi il viaggio si farà seduti, 
                      comodi comodi, con il solito spettacolo del panorama della 
                      Baja...
                    Dopo 
                      quattro ore e mezza l'arrivo a La Paz, in serata, dopo aver 
                      passato Ciudad Constituciòn e Insurgentes due anonime 
                      cittadine.
                    Sono 
                      le 17.30, stanchi come sempre per il viaggio in bus e per 
                      il caldo, lasciamo il terminal dei bus ( che è abbastanza 
                      distante dal centro ma non
                      lontanissimo ) a piedi incamminandoci verso il nostro ipotetico 
                      hotel, il "Posada San Miguel". Gli zaini in spalla, 
                      e iniziamo a percorrere lunghe
                      calles muniti di cartina della città, verso calle 
                      Belisario Dominguez 45. E' una sfacchinata tremenda, sotto 
                      il sole, anche perchè queste calles sono
                      lunghette, mica uno scherzo !!
                    Quando 
                      stiamo quasi per crollare in questa via crucis ( Linda accusa 
                      un malore, ma sarà solo stanchezza...), ci sediamo 
                      all'angolo tra c. Marquez de Léon e Belisario Dominguez 
                      appunto, al Rancho Viejo, ricordatevi questo posto !!
                    Chi 
                      se ne frega dell'hotel !! Che fretta c'è ? "Stiamocene 
                      qua e beviamoci qualcosa, mangiamo qualcosa !!!"
                    E 
                      così facciamo, stanchi morti, ma contenti di questa 
                      sosta rigenerativa!! Una cerveza, dos cervezas, tres cervezas, 
                      e tutta la stanchezza sparisce di colpo !! Ah dimenticavo, 
                      tra le cervezas spunta sempre la "manzanita" di 
                      Linda... E i tacos ? Buonissimi, que rico !!!
                    Ok, 
                      riposati e rifocillati....e anche un po' "stonati" 
                      riprendiamo gli zaini e andiamo verso l'hotel Hosteria del 
                      Convento ( visto che il Posada San
                      Miguel è stato chiuso...) in c. Madero 85, una buona 
                      sistemazione visto che siamo in centro poco distanti dal 
                      Malecon, il lungo mare di La Laz.
                    Prendiamo 
                      una camera sola con tre letti matrimoniali che costa 260 
                      pesos, bagno e doccia, ventilador (abanico). Spendiamo veramente 
                      poco ciascuno, solo 65 pesos ( circa 6 euro !!).
                    5 
                      agosto 2003
                      Dove andiamo oggi ? Indovinate un po' ? In spiaggia 
                      !!!! Sì, al mare, perchè è anche ora 
                      di starsene sdraiati un po' e riposarci per la stanchezza 
                      accumulata in questo viaggio iniziale troppo nervoso e forsennato, 
                      con spostamenti lunghi in bus ma anche in autostop.
                    Dove 
                      andiamo? A playa El Tecolote sulla penisola di Pichilingue, 
                      subito dopo il porto di Pichilingue da dove si prendono 
                      i traghetti per la costa del
                      Sinaloa, verso Topolobampo e Guaymas.
                    Dopo 
                      colazione prendiamo un bus da un altro terminal, quello 
                      sul malecon che raggiungiamo tranquillamente a piedi. E' 
                      il bus delle 10.00 ( ma ce n'è uno anche alle 8.00) 
                      che porta a El Tecolote, passando però prima da playa 
                      El Tesoro, Pichilingue e la sua playa, dalla deviazione 
                      per playa Balandra (quest'ultima non la vedremo, ma dalle 
                      foto in cartolina ci siamo pentiti tutti, e ve la raccomando!) 
                      e infine El Tecolote. In circa venti minuti si arriva.
                    La 
                      spiaggia di El Tecolote è molto bella, proprio di 
                      fronte l'Isla Espiritu Santo dove si possono vedere colonie 
                      di leoni marini ( è possibile fare
                      l'escursione in barca fino all'isola da playa El Tecolote). 
                      Il mare è sorprendentemente bello, dal colore turchese 
                      chiaro, con sfumature verdi, uno spettacolo !!
                    Ci 
                      sarebbe da fare l'escursione all'isla Espiritu Santo, ma 
                      siamo tutti stanchi e d'accordo di dedicare l'intera giornata 
                      solo a bagni di mare e di
                      sole, ozio e comida mexicana ! Peccato però che in 
                      mare ci siano meduse, peccato veramente. Arriviamo veloci 
                      all'ora del ritorno e verso le 17.00 riprendiamo il bus 
                      che ci riporta a La Paz.
                    In 
                      serata torniamo al Rancho Viejo, el Mejor restaurante asadero 
                      di La Paz !! ( buoni i tacos di asada e arrachera, papas 
                      al horno, cebollitas al
                      cartoccio, ecc. )
                      
                      6 agosto 2003
                      Anche oggi vorremmo andare al mare, ma cambiando spiaggia 
                      però, quindi tutti assieme decidiamo di andare fino 
                      a Todos Santos, un paese scelto da diversi statunitensi 
                      come luogo di villeggiatura ma anche come casa per il resto 
                      della propria vita.
                    A 
                      Todos Santos ( 32 km da La Paz) ci si può arrivare 
                      seguendo due strade, quella più corta e diretta da 
                      La Paz, oppure quella lunga che passa per San Josè 
                      del Cabo e Cabo San Lucas. Al terminal sul malecon prendiamo 
                      il bus "via corta" delle 8.30 ( 50 pesos). Dopo 
                      circa 40 minuti arriviamo al paese di Todos Santos ( Tutti 
                      i Santi ).
                    Ora 
                      non ci resta che indovinare la strada per la spiaggia, sulla 
                      guida ne sono elencate alcune: playa Punta Lobos e playa 
                      San Pedrito. Scegliamo Playa San Pedrito perchè dovrebbe 
                      essere la più bella tra le due. Ma in paese non troviamo 
                      nessuna indicazione e alle nostre richieste di informazioni 
                      sulla distanza otteniamo solo risposte abbastanza diverse, 
                      tipo "mancano solo 4 km, " oppure "sono "solo" 
                      7 km a sud ".
                    Allora, 
                      ad un chiosco sulla strada in uscita dal paese la dueña 
                      ci spiega che la spiaggia è piuttosto distante per 
                      essere raggiunta a piedi, sono
                      circa 7 km sotto il sole, ma il marito dovrebbe andare proprio 
                      da quelle parti ! Così, aspettiamo il marito ( mangiando 
                      burritos ...) che gentilmente
                      ci dà un passaggio in auto fino alla spiaggia ! "Gracias 
                      señor, muy amable !!".
                    Playa 
                      San Pedrito è la classica spiaggia una striscia di 
                      sabbia leggermente arcuata, selvaggia e con un mare mosso, 
                      pericoloso ma non troppo... L'atmosfera è da abbandono, 
                      triste e molto selvaggio, sulla spiaggia sotto tettoie di 
                      canne i camper modello-roulotte, con tende e accampamenti,
                      griglie e tutto l'occorrente per un campeggio alla buona. 
                      Sono campeggiatori solitari, americani molto probabilmente, 
                      forse della California...
                    Il 
                      mare è mosso ma non troppo e fare il bagno non risulterà 
                      facile per la presenza di grossi sassi soprattutto all'inizio. 
                      E' una spiaggia senz'altro selvaggia, una spiaggia vera...
                    In 
                      un bungalow dietro, mangiamo qualcosa ma manca qualcosa 
                      qui, troppo "modernizzato", troppo finto e la 
                      solita tv accesa con programmi satellitari americani...
                    In 
                      vista del ritorno a piedi fino almeno alla strada principale 
                      ci prepariamo quando sono le 15.00 circa, ci aspetta una 
                      lunga scarpinata sotto il sole !
                    Ancora 
                      una volta però siamo i soliti fortunati, perchè 
                      sono appena arrivati dei turisti italiani, della zona di 
                      Como per giunta ( Matteo, ecc.). Il
                      signore, che ci spiega il loro giro alla scoperta della 
                      Baja california e del Mexico, ci dà un passaggio 
                      sulla sua grande macchina noleggiata per
                      questo viaggio !
                    Che 
                      fortuna, ora siamo all'incrocio per Todos Santos, ma subito 
                      troviamo un altro passaggio in autostop fino in paese. Ora 
                      abbiamo tempo per bighellonare un po' per le strade di Todos 
                      Santos,popolata da una schiera di artisti, pittori, scultori, 
                      americani, fondata come missione gesuita.
                    Ci 
                      sono alcuni bei negozi di artigianato in una sorta di mercato, 
                      anche negozi più esclusivi ed eleganti, un museo, 
                      la chiesa e una bella atmosfera.
                      Da non perdere l'Hotel California, sì quello dell'omonima 
                      canzone che ispirò gli Eagles.
                    Per 
                      il ritorno fino a La Paz l'ennesimo problema Autobus, quando 
                      passerà da Todos Santos ? Che si fa? Beh, che domande, 
                      ormai siamo esperti o no di autostop ? Bueno, diamoci da 
                      fare allora e fuori il pollice !!
                    Dopo 
                      una mezzoretta circa di attesa, finalmente il passaggio 
                      sperato, grazie al solito pick-up e allora su nel cassonetto, 
                      fino a La Paz ! La strada è
                      bella e poi qui dietro siamo ancora più vicini a 
                      questo paesaggio !! I messicani sono molto gentili, me l'aspettavo 
                      !
                    Sosta 
                      pomeridiana per un paio di tacos io e Simone, al Rancho 
                      Viejo naturalmente, una passeggiata per il malecon con un 
                      tramonto di quelli da
                      non perdere !!
                    Per 
                      la cena andiamo a nord, lungo il malecon, seguendo le indicazioni 
                      avute per il ristorante di pesce (Moyeyo). Purtroppo il 
                      Moyeyo oggi està cerrado ( è chiuso ) e allora 
                      entriamo a quello poco distante "Dos Mares" con 
                      una bella terrazza tutta per noi. Nonostante sia quasi completamente 
                      vuoto, mangiamo bene bene, con prezzi molto economici e 
                      una buona scelta fra piatti messicani quasi tutti a base 
                      di pesce ( da provare il filete Dos Mares e il filete relleno 
                      de mariscos ). La tequila finale sancisce la fine della 
                      giornata !!
                    7 
                      agosto 2003 
                      Abbiamo deciso che oggi prenderemo il traghetto per Topolobampo 
                      sulla costa del pacifico messicana, nello stato di Sinaloa, 
                      navigando lungo il mar de Cortés. Così prepariamo 
                      gli zaini e liberiamo la stanza, abbiamo ancora la mattina 
                      a disposizione visto che i ferry partono a metà pomeriggio.
                    Decidiamo 
                      di andare alla spiaggia vicino a Pichilingue, playa Pichilingue 
                      appunto, in modo da poter raggiungere l'imbarco per la nave 
                      al momento giusto e facilmente. Playa Pichilingue, che raggiungiamo 
                      con il solito bus diretto a El Tecolote, è una spiaggia 
                      carina e tranquilla, quando arriviamo verso le 9.00 è 
                      completamente deserta e i ristoranti sono ancora chiusi.
                    Via 
                      via però questo posto si rivelerà molto tranquillo 
                      e azzeccato, passeremo alcune ore in pace e senza l'assillo 
                      della lontananza dal porto di
                      Pichilingue. Anche l'acqua di questa spiaggia è piena 
                      di meduse, rimango "ferito" a un braccio e la 
                      strisciata fa male...!
                    Verso 
                      le 11.00 aprono i due ristoranti palapa sulla sabbia ! Il 
                      paradiso quando mangiamo un buon pescado "huachinango" 
                      sul tavolino sulla sabbia, una Corona, riso, tortillas e 
                      questo mare da favola !!
                    Ma 
                      sono le 14.30 e iniziamo a incamminarci al terminal dei 
                      ferry di Pichilingue. Ci sono due terminal, quello della 
                      "Sematur" e quello della "Baja ferries" 
                      più nuovo e moderno. Noi scegliamo di prendere il 
                      traghetto della Baja ferries, perchè è più 
                      vicino e perchè pare sia più veloce.
                    Il 
                      costo del biglietto La Paz-Topolobampo è di 580 pesos, 
                      la partenza programmata alle 16.00 con arrivo stimato alle 
                      22.30.
                    
                      Con un minibus della compagnia raggiungiamo la nave, l'imbarco. 
                      Check-in dei bagagli ed entriamo a bordo dopo però 
                      aver visto con piacere che la nave è italiana !! 
                      La nave, viene da Bari, una bella sorpresa ! E' stata una 
                      fortuna aver incontrato il comandante e tutti quelli dell'equipaggio 
                      perchè subito veniamo accolti in sala comando, invitati 
                      a stare con loro per tutto il percorso fino a Topolobampo. 
                      Il viaggio così scorre che è una meraviglia, 
                      tra le spiegazioni di ogni strumento a bordo, iradar, i 
                      monitor che tengono aggiornati la posizione della nave, 
                      il localizzatore satellitare gps, ecc.
                    Il 
                      mare è una tavola, ci spiegano che fare questa tratta 
                      è molto facile e non impegnativo, l'unica parte più 
                      "dura" rimane l'attracco finale aiutati però 
                      da un esperto del porto di Topolobampo e di Pichilingue.
                    La 
                      nave della Baja Ferries è attiva da soli tre mesi 
                      e le aspettative sono alte, confortati dal fatto che solo 
                      nell'ultimo mese ci sono stati più di
                      20000 passeggeri !
                    In 
                      quanto italiani siamo accolti alla grande, perfino a cena 
                      con loro con una spaghettata ai frutti di mare che ci farà 
                      tornare anche se solo per un
                      attimo al nostro paese. Tutti gentilissimi, in particolare 
                      Leonardo e Flavio per le spiegazioni e l'abilità 
                      culinaria....
                    Sono 
                      quasi le 22.00 e non mi sono neanche accorto che stiamo 
                      per arrivare ! Le manovre di attracco sono lente e precise, 
                      al buio nel porto di
                      Topolobampo si scorgono lampi lontani che fanno un effetto 
                      fuochi d'artificio...! Salutiamo tutti e scendiamo giù 
                      !
                    Quando 
                      siamo pronti per scendere, seguiamo Leonardo che ci "scorta" 
                      fino all'uscita dal portellone posteriore, passiamo davanti 
                      a tutti ed io mi
                      vergogno un po' di questo favoritismo nei nostri confronti, 
                      ma vabbè, per una volta !!
                    Ringraziamo 
                      Leonardo e saliamo su un bus che ci porta al piazzale antistante 
                      il terminal dove raccogliamo i nostri zaini che erano tutti 
                      ammassati perterra e siamo pronti per un nuovo autobus diretto 
                      a Los Mochis !
                    ( 
                      a questo punto devo raccontare quello che mi è successo, 
                      un particolare importante che condizionerà il resto 
                      di questo viaggio !! Per la gioia dei
                      miei compagni ho perso il mio orologio !!). Attenzione a 
                      quando camminate anche al buio guardate sempre per terra, 
                      non come ho fatto io che sono
                      caduto dentro un tombino !! Sì, anche se solo con 
                      una gamba, fortunatamente m'è andata bene ma nel 
                      salto ho perso l'orologio che tenevo in tasca. E allora 
                      cosa faccio? Prendo la torcia e mi metto a rimestare il 
                      fondo del tombino aperto, in una melma schifosa, tra lattine 
                      e rifiuti, ma anche cavi elettrici immersi a metà 
                      nell'acqua !! Niente da fare, del mio orologio nessuna traccia, 
                      sono sconsolato, come farò d'ora in poi a tenermi 
                      una sveglia al mattino, a svegliarmi presto ? a svegliare 
                      anche gli altri...presto ?
                    Quando 
                      il bus è stipato all'inverosimile si parte per Los 
                      Mochis, la cittadina da dove domattina partiremo alla volta 
                      della Barranca del Cobre in treno, il famoso treno che sale 
                      fin su sulla sierra Tarahumara !
                    Il 
                      bus percorre i 24 km in circa 40 minuti ( 20 pesos) e va 
                      ricordato come a quest'ora, sono le 23.00 circa, il caldo 
                      sia quasi insopportabile, molto più umido e pesante 
                      che in Baja California.
                    Alle 
                      undici e mezza siamo al terminal dei bus di Los Mochis, 
                      per terra ci sono pozzanghere che testimoniano il fatto 
                      degli acquazzoni di tarda serata. A piedi, per avenidas 
                      e calles squallide, al buio, ci dirigiamo verso un hotel. 
                      La città pare desolatamente deserta, insignificante, 
                      pericolosa per la sensazione di abbandono generale, con 
                      macchine scassate, vetri infranti, rifiuti, cani che abbaiano, 
                      nessuno in giro tranne qualche rara auto che quando passa 
                      sembra rallenti un po'...
                    L'Hotel 
                      Hidalgo, in c Hidalgo 260 Pte., è la nostra scelta. 
                      E' tardi e non abbiamo proprio voglia di scegliere. La camera 
                      per quattro ( 280 pesos ) ha due letti matrimoniali, uno 
                      di questi abbastanza piccolo così che Victoria si 
                      sacrifica, anche se non sono proprio contento, e si mette 
                      a prepararsi un letto per terra con i copriletti. Il bagno 
                      è piccolo, c'è l'aria condizionata, insomma 
                      per dormire va bene !!
                    Puntiamo, 
                      anzi, puntano la sveglia alle 5.00 perchè domattina 
                      dovremo andare alla stazione ferroviaria di Los Mochis appunto 
                      per il treno che parte
                      presto, verso le 7.00.
                      
                      8 agosto 2003
                      Sveglia alle cinque !! Ancora una volta solo poche ore di 
                      sonno ma ci alziamo sufficientemente riposati, pronti per 
                      il viaggio in treno alla Barranca del
                      Cobre !
                    Prendiamo 
                      un taxi ( 80 pesos )che ci porta in 15 minuti alla stazione 
                      ferroviaria di Los Mochis. E' ancora notte, buio ma c'è 
                      già una bella fila alla biglietteria !!
                    Ci 
                      sono due possibilità, il treno di "primera classe" 
                      che parte alle 6.00 e quello di "segunda classe" 
                      che parte alle 7.00. Scegliendo come destinazione finale 
                      Creel , il primo costa circa 600 pesos mentre il secondo 
                      costa la metà, e quindi 301,60 pesos ( circa 27 euro 
                      ) ( per Chihuahua il costo è di 551,65 pesos con 
                      la classe economica, arrivo alle 21.30). Tren de pasajeros 
                      "Chepe" Chihuahua-Pacifico, chepe@ferromex.com.mx
                    Scegliamo 
                      di partire alle 7 con il treno di classe economica, non 
                      tanto per il costo ma perchè sembra che tra i due 
                      treni non ci siano particolari
                      differenze...La scelta sarà azzeccata in quanto appena 
                      saliti ci rendiamo conto che le prime carrozze sono curate 
                      e pulite e c'è l'aria condizionata.
                      Sembra di stare in un vagone di prima classe lo stesso.
                    Ma 
                      più indietro verso il vagone ristorante ci sono anche 
                      carrozze meno belle, senza aria condizionata che, soprattutto 
                      nel primo tratto dopo Los
                      Mochis, è desiderata da tutti ! Nei vagoni posteriori 
                      mi accorgo anche che ci sono sempre meno turisti e molti 
                      indigeni, presumo indios Tarahumara.
                    Gli 
                      indios Tarahumara abitano questa area remota del sud-ovest 
                      dello stato di Chihuahua e a nord di quello di Durango.
                    La 
                      "Barranca del Cobre" significa gola del rame, 
                      questa area è contraddistinta da numerose gole e 
                      fenditure, ci calcola che sia quattro volte più grande 
                      del "Gran Canyon" negli Stati Uniti !! Nella Sierra 
                      Madre Occidentale del Messico, questa'area è un luogo 
                      dove ci sono molti canyons
                      profondi conglomerati in un'area relativamente piccola. 
                      Quasi 50000 Tarahumaras vivono in ranchos tra le montagne. 
                      Essi si sono adattati molto
                      bene all'ambiente circostante e forse per questo motivo 
                      hanno preservato meglio le loro tradizioni, la loro cultura 
                      originale rispetto agli altri gruppi etnici del Nord America. 
                      Molti Tarahumaras vivono in grotte, sanno usare più 
                      di 350 specie di piante per la loro alimentazione, fibre, 
                      medicina e fini religiosi. Sono anche tra i migliori corridori 
                      di larga distanza del mondo !
                    Il 
                      primo tratto di strada subito dopo Los Mochis non è 
                      molto caratteristico, ma quando si inizia a salire, leggermente 
                      e con le montagne che si
                      avvicinano il paesaggio cambia e diventa più interessante. 
                      La temperatura è sempre alta nonostante si sia già 
                      ad una certa altezza. Le gallerie sono sempre di più, 
                      e quando sono tra un vagone e l'altro per le fotografie, 
                      bisogna stare attenti a non respirare tutto il fumo del 
                      gasolio...
                    Purtroppo 
                      non si possono aprire i finestrini, e così per fotografare 
                      bene bisogna andare agli sportelli che ci sono tra le carrozze.
                    Le 
                      montagne sono molto belle, la vegetazione ricca e miriadi 
                      di farfalle che seguono il treno, che lentamente sale e 
                      arranca...per questa barranca ( che rima eh !!). Ogni tanto 
                      si scorgono stupende cascate, in uno scenario montano non 
                      tanto diverso da quello quello che siamo abituati qui da 
                      noi in Italia, in Europa.
                    Il 
                      treno sbuffa di continuo, la gente passeggia a bordo e tutto 
                      sommato il tempo scorre via tranquillamente. In alcune piccole 
                      stazioni salgono passeggeri indios, il treno è sempre 
                      più pieno.
                    Quindi 
                      il paesaggio è quello di montagna, fa caldo fuori, 
                      per certi versi potemmo essere anche in Italia, sugli Appennini 
                      forse ma l'umidità mi fa
                      stare gradevolmente all'aperto con la mia macchina fotografica 
                      sempre pronta.
                    Poco 
                      prima dell 17.30 siamo a San Rafael, in ritardo già 
                      di 4 ore, mentre alle 17.45 arriviamo a El Divisadero, dove 
                      scendiamo tutti per ammirare la
                      barranca del Cobre ( Rio Urique ) una fenditura profondissima 
                      ( 1300 metri ). Stiamo fermi una decina di minuti per le 
                      immancabili foto, qualche
                      spuntino tra gorditas e burritos, sopa, elote (pannocchie 
                      ) e frutta acquistati dagli indios che si sono appostati 
                      in stazione. Qui il tempo è già cambiato, 
                      non fa freddo ma fresco, chissà più su a Creel 
                      !! Il panorama comunque è magnifico !!
                    Quando 
                      ripartiamo sono già le 18.00 e inizia anche a piovere, 
                      il cielo non promette nulla di buono... Ecco ci siamo, arriviamo 
                      a Creel, a 2330 metri s.l.m. sono le 19.30 e abbiamo accumulato 
                      ben quattro ore di ritardo, ben 12 ore e mezzo di viaggio 
                      !! Non ne possiamo più, adesso per qualche giorno 
                      staremo fermi.
                    Creel 
                      ci appare come un paesino fatto da capanne e case improvvisate, 
                      isolato ma abbastanza grande e sparpagliato.
                    Andiamo 
                      verso il famoso Hospedaje Casa de Huespedes Margarita, un 
                      hotel modello ostello, purtroppo è pieno, ma lo stesso 
                      ci dicono che a un hotel poco distante ci sono camere per 
                      noi. Seguiamo un altro signore fino all'Hotel Nuevo, la 
                      camera inizialmente promessa a 350 pesos qui costa
                      invece 450 pesos, la signora è irremovibile sul prezzo 
                      nonostante le nostre lamentele. Accettiamo lo stesso ma 
                      questo non è il modo...
                    La 
                      camera è molto carina, con due letti grandi, camino 
                      ( spento), moquette, bagno grande e pulito. Sembra di stare 
                      in una baita ! Però, riusciamo a farci includere 
                      nel prezzo per questa notte sia la cena che la colazione 
                      di domattina al casa Margarita.
                    Approfittiamo 
                      pertanto della cena offerta, io e Simone siamo già 
                      pronti e andiamo alla vicina casa Margarita, attraversando 
                      i binari della ferrovia, e poi la piazzetta centrale.
                    Ci 
                      sediamo nella sala apposta, non è rimasta tante gente 
                      ormai ma ci vengono date lo stesso le nostre porzioni di 
                      oggi, sopa de lentajas (lenticchie) deliziosa, carne mechada 
                      ( carne in strisce ) ensalada con nopales ( foglie del cactus 
                      nopale, o fico d'india ) e frijoles, la cerveza è 
                      a parte ( 13 pesos).
                    Si 
                      mangia in un ambiente amichevole tra altri viaggiatori ospiti. 
                      Qui conosciamo un gruppo di italiani simpaticissimi che 
                      stanno praticamente facendo il nostro stesso viaggio.
                    9 
                      agosto 2003
                      Dopo colazione al casa Margarita ( cafè con leche, 
                      corn flakes, huevos, frijoles...), decidiamo tutti assieme 
                      di farci una camminata fino alla laguna Arareko, sulla strada 
                      che da Creel, porta più a sud a Cusarare prima e 
                      Batopilas poi.
                    Prima 
                      però va raccontato l'episodio del cambio hotel, visto 
                      che la signora del "Nuevo" alza il prezzo ancora 
                      una volta da 450 a 550 pesos, così,
                      giustificandosi che oggi costa di più !! Per giunta 
                      vorrebbe che lasciassimo la camera subito all'istante e 
                      non entro le 11.30 ora di sgombero della
                      camera!! Con questo comportamento non ci resta che andarcene 
                      anche se imponiamo il nostro diritto di tenerci la camera 
                      fino alle 11.30. Io e
                      Victoria pertanto andiamo a cercare un'altra sistemazione. 
                      Poco distante, proprio ai bordi della ferrovia, c'è 
                      la "Posada Creel", accettiamo di
                      prendere una camera con due letti a castello, forse un po' 
                      stretta, ma con un bagno pulito: costo 350 pesos ! Ottima 
                      sistemazione, certamente da
                      raccomandare, mentre non seguite i consigli del casa Margarita 
                      che ormai ha il "monopolio" di tutta Creel e quindi 
                      anche l'arroganza di decidere che prezzi fare e quando metterli 
                      in pratica. Evitate anche l'Hotel Nuevo, almeno per la nostra 
                      esperienza, sebbene la camera sia a posto, non mi sento 
                      di consigliarla per la mancanza di serietà !
                    Ok 
                      allora, dopo il cambio forzato dell'hotel, iniziamo la nostra 
                      camminata e così lasciamo Creel per la strada che 
                      porta a sud. Oggi è una bellissima
                      giornata soleggiata, il cielo è sgombro e il sole 
                      scotta forte !Il paesaggio è molto bello, nei prati 
                      verdi si vedono le capanne con i panni stesi dove vivono 
                      i Tarahumara, formazioni rocciose particolari e un fiumiciattolo 
                      ai bordi del nostro sentiero. Montagne bitorzolute e di 
                      colore chiaro, il verde intenso dei prati. Vediamo anche 
                      gruppi di turisti a cavallo per delle escursioni che credo 
                      siano davvero belle !
                    Fino 
                      alla laguna camminiamo seguendo un sentiero che costeggia 
                      la strada asfaltata, sono circa sei km a piedi, fino all'entrata 
                      verso la laguna
                      stessa ( entrata 15 pesos ). Alla laguna , carina ma non 
                      così entusiasmante si possono noleggiare cavalli 
                      , barche, bici, ecc. Da ricordare che è
                      vietato fare il bagno nella laguna !!
                    Dopo 
                      una piccola sosta, mentre vediamo passare i corridori di 
                      una corsa campestre, scegliamo di prendere altri sentieri 
                      più interni verso il paesino
                      di Gonogochi, dove dovrebbe iniziare la Valle de Los Monjes 
                      o Bisabirachi ( valle de Los Dioses o dei peni eretti....!). 
                      Inizia così la parte più
                      impegnativa della camminata di oggi, visto che i sentieri 
                      sono diversi e maisicuri, dopo aver chiesto in giro arriviamo 
                      finalmente sulla stradina giusta, si inizia a scorgere la 
                      valle con i pinnacoli stranissimi che danno il nome alla 
                      valle stessa. Sì la camminata vale la pena, merita 
                      senz'altro visitare questi posti, ma c'è un sole 
                      forte che non dà tregua per tutto il tempo e siamo 
                      a corto di fiato !! "Ma Victoria non ti stanchi mai 
                      ??"
                    Da 
                      Gonogochi, che non è altro che un gruppetto di 5-6 
                      casette di legno, arrangiate così così, ci 
                      dirigiamo poi verso San Ignacio, un altro agglomerato di 
                      capanne e casette dove finalmente troviamo una "tienda" 
                      dove comprare da bere !! Tutti quanti siamo stanchi, compreso 
                      Victoria che ama le camminate di montagna, però meno 
                      sotto un sole così cocente !
                    Abbiamo 
                      fatto diversi km a piedi, non so quanti esattamente, credo 
                      che alla fine saranno stati almeno 20-25....credo proprio 
                      di sì !
                    Simone 
                      non ne può più e giura che domani non farà 
                      un passo ma neanche cascasse il mondo !! Io invece sono 
                      abbastanza a posto ma presto mi accorgo che ho un vescicone 
                      enorme sul piede destro !!
                    Ma 
                      il pezzetto finale ci viene risparmiato perchè in 
                      autostop raggiungiamo Creel grazie a un passaggio da San 
                      Ignacio. "Gracias !! Muchas gracias!"
                    Che 
                      dire della Barranca del Cobre ? Beh, che per ora non abbiamo 
                      visto i canyons così tanto decantati, ma il paesaggio 
                      in generale è delizioso e ci
                      sono tantissime escursioni che si possono fare partendo 
                      da Creel, trekking, passaggi a cavallo e in bici, ecc.. 
                      al Casa Margarita ne organizzano diverse e che partono ogni 
                      mattina. Si può andare alla cascata Cusarare, alla 
                      laguna Arareko, Batopilas, Guachochi e la Barranca Sinforosa, 
                      Basihuare, Samachique, Quirare, la cascada Basaseachi, ecc.
                    Una 
                      volta in hotel, la nostra ultima preoccupazione sarà 
                      quella di una bella doccia e poi una cena che possa aiutarci 
                      a superare la stanchezza !
                    Al 
                      ristorante Lupita, ancora aperto, mangiamo benino, ma non 
                      mi sento di raccomandare tanto questo posto...Come consiglio 
                      andate a mangiare sempre abbastanza presto visto che alle 
                      20.00 rischiate di trovare troppi locali chiusi e deserti...
                    
                    10 
                      agosto 2003
                      Oggi è domenica, e non abbiamo tante idee in testa 
                      per questa giornata ! Victoria vorrebbe passeggiare di nuovo, 
                      mentre noi tre vorremmo prendere la bici in affitto per 
                      girare nei dintorni di Creel, anzi per andare fino alla 
                      cascata Cusàrare ( "posto delle aquile" 
                      ) che dista circa 20 km a sud.
                    Così, 
                      rimaniamo d'accordo con Victoria che ci rivedremo in serata, 
                      in modo da lasciarla libera per i suoi interessi.
                    Victoria 
                      è molto riservata a volte, ama la compagnia ma spesso 
                      ama anche starsene in disparte e godere delle solitudine, 
                      leggendo, riflettendo,
                      prendendo appunti, anche solamente riposando un po' ascoltando 
                      della musica in camera.
                    Per 
                      le biciclette però iniziano i casini perchè 
                      nessuno ne ha a disposizione, proviamo un po' dappertutto 
                      ma chi le ha sono già state affittate, mentre in 
                      posti di noleggio non ci sono le chiavi del magazzino, non 
                      ci sono i padroni, "oggi es domingo, lo siento.." 
                      ecc. ecc. Sarà che oggi è domenica oppure 
                      che siamo sfigati ma di biciclette non ne troviamo neanche 
                      una in tutta Creel !!
                    Così, 
                      siamo a terra, a piedi, e allora decidiamo lo stesso di 
                      andare a Cusàrare, siamo già sulla strada 
                      principale quando si ferma il primo furgone
                      per un passaggio "de raite" ( autostop ) fino 
                      alla laguna Arareko. Beh, per il momento siamo a posto, 
                      ci stiamo avvicinando, speriamo di trovare un
                      altro passaggio !! Con un bus questa volta di linea, arriviamo 
                      all'entrata del sentiero per la cascata Cusàrare 
                      ( dalla laguna ci sono circa altri 10 km di strada ). A 
                      piedi prendiamo il sentiero che scende in basso, siamo assieme 
                      a due simpatici ragazzi messicani, uno della Baja california 
                      e l'altro di Guaymas.
                    A 
                      piedi, in un'oretta circa si arriva alla cascata lungo un 
                      sentiero di corca 3 km nel bosco, dopo aver sentito diversi 
                      avvertimenti sulla distanza di 30, 40, 60 minuti, ogni messicano 
                      dice la sua, ma quando dobbiamo crederci ?
                    Prima 
                      si arriva a un ponte di legno, lo si oltrepassa e poi si 
                      continua, fin su a una collinetta da cui si scorge la magnifica 
                      cascata di 30 metri di altezza.
                    Sul 
                      sentiero è tutto un fiorire di accampamenti indios 
                      con l'artigianato Tarahumara, fatto di lacci, cinture, nastri 
                      colorati, pulseras, tappetini, vasetti, anelli, ecc. Le 
                      donne sono vestite con gli abiti tradizionali e si lasciano 
                      fotografare facilmente senza tante esitazioni.
                    E' 
                      importante aver rispetto per queste persone, non esagerare 
                      a volte con particolari richieste e comunque lasciare una 
                      piccola offerta ai bambini !
                    Dalla 
                      collinetta si scende verso la cascata attraverso una scalinata 
                      di cemento. Facilmente siamo ai piedi della cascata, io 
                      mi butto subito in acqua, scegliendo una piccola pozza profonda 
                      abbastanza per lasciarmi inghiottire dall'acqua ! C'è 
                      diversa gente oggi che si gode lo spettacolo
                      della cascata immersi in uno scenario naturale veramente 
                      bello.
                    Infine 
                      il viaggio di ritorno a Creel, ancora una volta fortunatissimi 
                      perchè in autostop guadagniamo il passaggio sperato 
                      proprio fino a Creel !!
                    Alla 
                      posada ritroviamo Victoria che sta leggendo in terrazza, 
                      siamo contenti di questa giornata, siamo contenti di esserci 
                      ritrovati tutti assieme !
                    Per 
                      la cena optiamo per il ristorante Molcos, sulla avenida 
                      Lopez Mateos. Mangiamo bene e spendiamo come al solito poco, 
                      ma soprattutto ci beviamo qualche cerveza, una cosa rara 
                      qui a Creel, visto che dalle 16.00 in avanti non si possono 
                      vendere e comprare alcolici !! Ehh sì, quindi, se 
                      avete problemi di astinenza...fate la scorta al mattino 
                      !!
                    
                    11 
                      agosto 2003
                      Dopo tre notti a Creel, stamane partiremo lasciando la Sierra 
                      Tarahumara e dirigendoci a Chihuahua !
                    Il 
                      terminal degli autobus è in realtà uno sgabuzzino 
                      ai lati della ferrovia, proprio dietro la stazione dei treni. 
                      Prendiamo il bus della estrella blanca
                      per Chihuahua ( 166 pesos ). Il viaggio non è particolarmente 
                      interessante e impieghiamo circa 5 ore. Dal terminal degli 
                      autobus, fuori dal centro,
                      prendiamo un bus pubblico "Circunvalacion Las maquilas" 
                      (3,5 pesos) che va in direzione centro, verso lo zocalo.
                    Scendiamo 
                      vicinissimi a calle Cuarta dove c'è l'hotel Plaza. 
                      Dopo aver visto diverse camere, finalmente scegliamo quella 
                      con tre letti, uno matrimoniale e due singoli, bagno e ventilatore. 
                      costo: 200 pesos. Siamo proprio dietro la cattedrale, speriamo 
                      che le campane non ci facciano soffrire...!
                    In 
                      c. Cuarta inizia il mercato delle cianfrusaglie, che poi 
                      prosegue più in basso verso Niños Heroes. 
                      Come per tutti i mercati del mondo, c'è confusione 
                      e un gran traffico in giro. Gironzoliamo un po' anche per 
                      cercare una lavanderia che alla fine troveremo chiusa. Ne 
                      troveremo però un'altra, stavolta aperta, all'angolo 
                      tra c. Victoria e c. 12 ( 100 pesos per un sacco di 10 kg 
                      di roba sporca ). Mangiamo però ottime gorditas ( 
                      tortillas più grassottelle calde e ripiene) ripiende 
                      di nopalitos, frijoles, o queso, rajas, picadillo, chili, 
                      ecc. in un localino in Melchor Ocampo.
                    Visitiamo 
                      quindi il Palazzo del Governo ( 10 pesos l'entrata ) dove 
                      ci sono dei bei murales che raccontano la storia del Messico. 
                      Facciamo anche acquisti in uno dei pochi negozi di artigianato 
                      locale, in c. Aldama, non lontano dalla Cattedrale, così 
                      che arriva l'ora di cena.
                    Chihuahua 
                      ( 1420 metri s.l.m. ) non ha granchè da offrire al 
                      turista, al viaggiatore, la cattedrale sì è 
                      carina, ma il centro è abbastanza anonimo con poche 
                      belle case, e avenidas che sembrano tutte uguali...
                    Al 
                      "Los Milagros" in c. Victoria 812, mangiamo assieme 
                      a tre italiani conosciuti in a Creel. Il locale è 
                      molto carino con tavoli sia al chiuso che
                      all'aperto in un patio con una parete fontana di stampo 
                      orientaleggiante, ma è piuttosto caro per la media 
                      dei locali messicani. La cena è comunque
                      ottima ( provate tacos e quesadillas, tortas, insalate, 
                      botanas in generale...), anche se più che un ristorante 
                      è un locale per bere qualcosa nel dopocena...( la 
                      cerveza è cara, 25 pesos !! tenete presente questo 
                      consiglio...provate la Bohemia !!). Una bella serata passata 
                      in compagni di tre simpatici amici italiani !
                    (notte 
                      agitata per il gran caldo nella nostra camera..la n° 
                      11...ricordatevi..!).
                    12 
                      agosto 2003
                      Oggi abbiamo in programma la visita del museo de La Revoluciòn 
                      di Chihuahua che merita davvero di esser visto per le tante 
                      informazioni storiche sulle imprese di Francisco Villa meglio 
                      conosciuto come "Pancho Villa " e la sua "Division 
                      del Norte". Il museo si trova in calle 10 n° 3010, 
                      nella Quinta Luz la casa dove viveva Pancho Villa, l'entrata 
                      costa 10 pesos.
                    Tantissime 
                      fotografie, i giornali dell'epoca, vestiti originali dei 
                      militari e della divisione del nord, le armi, e anche alcuni 
                      locali arredati in cui viveva Pancho Villa. C'è anche 
                      l'auto, una Dodge, dove fu assassinato Pancho Villa, tutta 
                      crivellata di colpi sulla carrozzeria, mentre era a Hidalgo 
                      del Parral.
                    Ma 
                      in albergo, prima di uscire, abbiamo già lasciato 
                      in custodia i nostri zaini pronti visto che stasera lasceremo 
                      Chihuahua per Durango ( ricordarsi
                      che a Durango si è un'ora avanti rispetto a Chihuahua...).
                    Nel 
                      pomeriggio solite passeggiate, visita alla Quinta Gameros 
                      ( entrano solo Victoria e Linda ), una casa in stile Liberty, 
                      molto bella esteticamente.
                      Poi altro shopping alla ricerca delle magliette con "Chihuahua" 
                      stampato davanti...!
                    Arriviamo 
                      così all'ora giusta per andare al terminal degli 
                      autobus. Prendiamo un bus in avenida Niños Heroes 
                      con la scritta "circunvalaciòn uno central camionera", 
                      arriviamo verso le 20.00 alla central ! Acquistiamo i biglietti 
                      del bus de paso ( di passaggio ) per Durango ( 368 pesos 
                      ) che parte alle 21.45, ma che arriverà invece verso 
                      le 22.15. Il viaggio durerà circa 9 ore ( 667 km 
                      ), dormendo un po' ma non troppo a causa dell'aria condizionata 
                      troppo fredda... Ricordatevi di tenere sempre un golfino 
                      a portata di mano !
                       
                    13 
                      agosto 2003
                      Arriviamo a Durango ( 1924 metri s.l.m., stato di Durango 
                      ) verso le 9.00 ( + 1 ora rispetto al nord...).
                    
                      Durango, 
                      fondata l'8 luglio 1563 da Francisco de Guadiana come capitale 
                      de la Nueva Vizcaya, ebbe una straordinaria crescita indiscutibilmente 
                      legata all'auge economica, prodotto dall'importante produzione 
                      di oro e argento dalle miniere della regione nella Sierra 
                      madre.
                    Il 
                      terminal dei bus è abbastanza distante dal centro, 
                      e appena usciamo prendiamo uno dei tanti bus pubblici che 
                      attendono fuori. Per arrivare in
                      centro si impiegano circa 20 minuti. Passiamo così 
                      dalla plaza de Armas o Plaza Principal con la bella cattedrale.
                    Facciamo 
                      un'ottima colazione da "Gorditas Gabino" in avenida 
                      Constituciòn.
                    Dopo 
                      le solite selezioni per quale hotel scegliere, leggendo 
                      sulle nostre guide, siamo d'accordo sull'Hotel Buenos Aires 
                      in av. Constituciòn 126 Nte.
                      La camera che scegliamo, visto che ce ne sono diverse da 
                      vedere, ha due letti grandi matrimoniali, c'è la 
                      tv e la ventola, il bagno anche se piccolo
                      è pulito. Il costo è di soli 150 pesos !!
                    Subito 
                      vediamo come Durango sia molto più bella di Chihahua, 
                      una cittadina coloniale con un bel centro e alcune case 
                      tenute molto meglio rispetto alla città da cui proveniamo. 
                      La gente poi è tutta vestita come i cow boys, jeans, 
                      stivali "Durango", cinturone e fibbia d'argento, 
                      cappello a larghe
                      tese e camicia di flanella a quadrettoni. Ci sono diversi 
                      negozi che vendono l'occorrente per allevamenti di cavalli, 
                      i negozi di scarpe hanno quasi
                      esclusivamente stivaloni di tutti i generi !!
                    In 
                      Plaza de Armas la gente se ne sta seduta sulle panchine, 
                      mentre la cattedrale dà il meglio di sè con 
                      i due alti campanili ! Ma anche le vie secondarie, soprattutto 
                      la parte ovest, a nord, hanno diritto a una visita. Abbiamo 
                      già voglia della prima escursione. All'ufficio del 
                      turismo, molto
                      efficiente, vicino al museo del cinema, prendiamo alcune 
                      mappe ( a pagamento) e ci informiamo per la visita ai sets 
                      cinematografici di Villa de
                      Oriente e Chupaderos, sets dove sono stati girati diversi 
                      film western.
                    Così, 
                      dopo una lunga camminata fino al terminal dei bus, acquistiamo 
                      il biglietto del bus della estrella Blanca per Chupaderos 
                      appunto ( 10 pesos ),
                      che dista circa 11,5 km da Durango in direzione nord verso 
                      San Juan del Rio. Scendiamo all'entrata del set Di Villa 
                      de l'Oeste, a circa 9 km da Durango.
                    L'entrata 
                      costa 10 pesos, vale la pena di visitare questo posto, in 
                      cui si può vivere la sensazione di stare in un vecchio 
                      villaggio western, con saloon, ufficio dello sceriffo, la 
                      licuoreria, la stalla e i cavalli, perfino il patibolo con 
                      il cappio per i condannati a morte ! C'è anche un 
                      finto cimitero, la prigione, insomma sembra proprio di stare 
                      in un paese dei film dei cow boys e da un momento all'altro 
                      bisognerebbe tenersi pronti, non si sa mai che arrivino 
                      gli indiani !!
                    Oltre 
                      a questo paese inventato, poco più a nord c'è 
                      il paese di Chupaderos che raggiungiamo a piedi direttamente 
                      da Villa De l'Oeste, seguendo un
                      sentiero appena appena segnalato ( abbiamo chiesto ai due 
                      ragazzi del Saloon....!!! ). Dopo una bella camminata di 
                      una ventina di minuti fra alberi di mezquite, bassi cespugli 
                      e cactus si arriva al paesino abitato di Chupaderos ! Anche 
                      in questo caso sembra di essere all'interno di un film, 
                      ci sono alcune case usate nei film americani western, anche 
                      se Chupaderos è un paese abitato !
                    La 
                      scenografia è molto strana, la gente gironzola per 
                      queste stradine polverose mentre noi fotografiamo alcuni 
                      angoli più suggestivi. Ci sono case
                      tipiche per i film ma anche baracche usate come case dai 
                      pochi abitanti. Cani randagi che spaventano un po'..., qualche 
                      ragazzo in giro a cavallo e
                      bambini che giocano per terra. La piccola chiesetta ed io 
                      che mi chiedo se quelle campane suonano come nei film, prima 
                      di un'esecuzione... Immancabili i furgoni semidistrutti 
                      che non ci si crede quando si mettono in moto....!
                    Al 
                      momento del ritorno ci mettiamo sulla strada principale 
                      per Durango, in attesa di un bus, oppure di un passaggio 
                      in autostop. E così è, in autostop ci facciamo 
                      portare a Durango, proprio in centro ! Gracias a usted !
                    Con 
                      Simone raggiungo il Cerro de Los Remedios, una collinetta 
                      in cima alla quale c'è una chiesetta e dalla quale 
                      si ha una bellissima veduta di tutta Durango ! Per arrivarci 
                      seguite Blvd Dolores del Rio e poi iniziate a salire lungo 
                      le stradine dritte. Troverete una scalinata che vi porterà 
                      fino alla
                      chiesetta ! La salita è da fare, avrete una veduta 
                      d'insieme di tutta Durango, soprattutto se sceglierete l'ora 
                      verso il tramonto
                    A 
                      cena andiamo su suggerimento di un passante, al ristorante 
                      El Agave, un bel posto tranquillo e pulito, purtroppo completamente 
                      vuoto ! Solo noi e tanta tristezza suffragata dal ragazzo 
                      che tiene in piedi la serata con il suo sax e la base elettronica. 
                      Mangiamo abbastanza bene, ma sinceramente non me la sento 
                      di raccomandare questo ristorante, troppo poco tipico, senzamessicani 
                      no, no se puede !!!
                    Il 
                      dopocena riserva a me e Simone la sorpresa dei mariachi 
                      al restaurante "La Terraza" proprio di fronte 
                      alla cattedrale, dall'altro lato della Plaza
                      Principal. In questo modo arriviamo a fare tardi, tra una 
                      cerveza e l'altra! I Mariachi sono favolosi, suonano bene 
                      e c'è da divertirsi !!
                      
                    14 
                      agosto 2003
                      A Durango si possono fare poche escursioni nei dintorni. 
                      Oggi è la volta della "presa Victoria" 
                      una diga su un lago a pochi km a sud che raggiungiamo con 
                      un bus "Potreros" n° 1 da calle Pasteur. Ma 
                      al capolinea ci spiegano che il balneario è chiuso 
                      fuori stagione e così siamo costretti a continuare 
                      il viaggio con un taxi fino alla diga. Qui un addetto alla 
                      sorveglianza, Ugo, ci spiega che il lago è naturale 
                      e lungo 13 km con profondità 45 metri. Si può 
                      pescare il lovina che è un pesce più prelibato.
                    Passiamo 
                      qualche oretta su un molo ai bordi del lago, su una passerella 
                      di legno. Io e Victoria siamo gli unici a fare il bagno 
                      in questa acqua fresca!
                    Il 
                      ritorno ma solo all'incrocio "Satelite" lo facciamo 
                      in bus. Al crucero "Satelite" ci fermiamo anche 
                      a un piccolo baretto per mangiare fenomenali
                      gorditas ! Che buone !! Dall'incrocio iniziamo così 
                      una lunga ( 3 km ) camminata fino al pueblo di La Ferreria, 
                      dove c'è una hacienda molto bella che ospita il museo 
                      dell'artista messicano Ceniceros. L'hacienda è molto 
                      bella, una tipica casa coloniale rossa, con belle sale adibite 
                      a esposizione dei quadri di Ceniceros. A me sinceramente 
                      piace di più la casa della mostra, ma tant'è...
                    A 
                      fine visita rimaniamo a parlare con un simpatico vecchietto 
                      nato proprio in questa casa, che ci racconta delle leggende 
                      di questa casa, in cui sembra si aggiri un fantasma, una 
                      donna velata di bianco....
                    Torniamo 
                      a Durango in bus da La Ferreria, anche oggi un'altra giornata 
                      piena, ricca, interessante ! Per concludere ceniamo al comedor 
                      La Unica, in c. 20 noviembre, poco distante dalla cattedrale. 
                      Mangiamo decentemente spendendo veramente poco. Dopocena 
                      tutti assieme al La Terraza, per assistere ad un nuovo concerto 
                      del gruppo Mariachi di ieri sera !
                    
                    15 
                      agosto 2003
                      Alle 10.30 siamo alla central camionera di Durango per un 
                      bus con destinazione Sombrerete, sulla strada per Zacatecas. 
                      Sombrerete è stata da
                      noi scelta quest'oggi con l'intenzione di visitare una cittadina 
                      autentica messicana, lontana dai circuiti turistici e consigliata 
                      dalle guide che
                      abbiamo con noi !
                    La 
                      guida della Footprint riporta: "Sombrerete, una piccola 
                      e vitale cittadina, città mineraria per l'argento 
                      che ha avuto prosperità alla fine 17° secolo 
                      quando rivaleggiava con Zacatecas. Ci sono dieci belle chiese 
                      e un superbo convento francescano di San Mateo (1567) parzialmente 
                      restaurato.
                    In 
                      autobus impieghiamo ben 2 ore per raggiungere Sombrerete, 
                      si scende su una via centrale ad un piccolo terminal di 
                      riferimento per le partenza e gli arrivi dei bus.
                    Questa 
                      cittadina non è turistica e incarna bene ciò 
                      che rappresenta il Messico qui al nord. Passeggiamo per 
                      le stradine senza tante regole, passando da piccole piazzette 
                      molto eleganti, con le panchine di ferro battuto e fontane 
                      accese. Tante sono le chiese, quasi tutte dalle cupole rosso 
                      amaranto, molti i portici con le tiendas aperte e le case 
                      coloniali ben conservate.
                    Ciò 
                      che colpisce di Sombrerete è l'estensione in una 
                      bella conca, si può avere una bella veduta dall'alto 
                      di una collinetta, raggiungendo un'altra
                      chiesetta.
                    Il 
                      ritorno a Durango con un altro autobus di primera clase 
                      ( 65 pesos ) che parte alle 15.30.
                    Quando 
                      siamo a Durango facciamo acquisti ( le solite magliette 
                      souvenir con l'immancabile scorpione del deserto) al mercato 
                      dell'artigianato in c.
                      Pasteur.
                    Visto 
                      che Victoria e Linda non sono salite sul Cerro de Los Remedios, 
                      ci torno ancora una volta per fare le ultime fotografie 
                      di questa bella città !
                    Sotto 
                      la pioggia, che d'ora in avanti darà molto fastidio 
                      anche nei giorni successivi...andiamo a mangiare qualcosa 
                      al "Raffle's" sempre in c.
                      Constituciòn 222 Nte, uscendo dal nostro hotel andando 
                      a destra sempre sullo stesso lato ( a tre cuadras dal nostro 
                      hotel ). In realtà il Raffle's è un
                      locale giovane con immagini di James Dean e Marylin Monroe 
                      alle pareti, tavoli di legno che servono più come 
                      bar alla buona, una piccola taverna che offre alcuni piatti 
                      a base di tacos, nopale ( foglie di cactus ), guacamole, 
                      carne asada, papas al horno con queso ( patate al cartoccio 
                      con formaggio ), cebollitas asadas ( cipolline alla griglia 
                      ). Appena in tempo per ordinare, sono circa le 21.00, mangiamo 
                      tutto con gusto e alla fine spendiamo niente: 45 pesos a 
                      testa !! La cerveza non c'è, ma non arrendetevi, 
                      appena fuori dal lato opposto il ragazzo vi indicherà 
                      il bar dove poter fare rifornimento: no hay problema !!
                    Rafa 
                      è il proprietario, un vecchietto simpatico e appassionato 
                      di corride che a un certo punto ci tiene compagnia raccontandoci 
                      la storia della
                      corrida in Messico e suggerendoci i suoi toreros preferiti 
                      di sempre.
                    Il 
                      Raffle's lo raccomando per diversi motivi !! Un'esperienza 
                      unica mangiare bene e sentirsi come a casa, assieme al proprietario 
                      Rafa e al figlio che ci hanno accolto a braccia aperte ! 
                      L'ambiente è simpatico, informale.
                    Dopo 
                      cena andiamo al cafè Madrid, proprio di fronte tra 
                      il Raffle's e il nostro hotel ( dove avevo comprato le cervezas...), 
                      un locale con musica dal
                      vivo con tanti giovani del posto. Quando andiamo a letto, 
                      appena in tempo per scampare il putiferio ! Un temporale 
                      si scatena fragorosamente e ci tiene svegli per un bel po'!
                    16 
                      agosto 2003
                      In questo giorno ci lascerà Simone ! Sì 
                      perchè sono terminati i suoi giorni di vacanza visto 
                      che aveva "solo" due settimane di tempo con noi.
                    Già 
                      a Chihuahua Simone aveva comprato un biglietto aereo Durango-Mexico 
                      City, proprio oggi deve essere a Messico City per il suo 
                      volo di rientro in Italia. Il volo di Simone per Mexico 
                      City parte alle 8.00, perciò lasciamo tutti assieme 
                      l'hotel, io Victoria e Linda ci fermeremo alla central camionera, 
                      poi Simone andrà in aeroporto in taxi ( 100 pesos 
                      ).
                    Sveglia 
                      alle 6.00 e con autobus preso in calle Pasteur ( 3,5 pesos 
                      ) arriviamo alla central camionera dopo un giretto nei sobborghi 
                      di Durango
                      perchè abbiamo "saltato" la fermata giusta 
                      per il terminal dei bus ed ora aspettiamo che il bus torni 
                      indietro !
                    Finalmente 
                      arriviamo alla central camionera, in tempo per Simone che 
                      immediatamente prende un taxi che lo condurrà all'aeroporto 
                      di Durango
                      (verremo poi a sapere da Simone stesso che rischierà 
                      di perdere il suo aereo per l'eccessiva tranquillità 
                      del tassista...e per il suo urgente bisogno
                      di un wc !!!).
                    Calorosamente 
                      salutiamo tutti Simone mentre è alle prese con lo 
                      zaino e i pacchettini regalo.... "Ciao Simone, ci rivediamo 
                      a casa !!"
                    Da 
                      Durango scendiamo di nuovo a sud, oggi saremo a Zacatecas 
                      a 290 km, una delle località che più mi incuriosiscono 
                      di questo viaggio.
                    Acquistiamo 
                      il biglietto della Omnibuses de Mexico ( 176 pesos ) che 
                      parte alle 7.30. Lungo il viaggio passiamo da Sombrerete 
                      e da Fresnillo e quando sono le 12.30, dopo circa 5 ore 
                      siamo al terminal dei bus di Zacatecas !
                    Il 
                      centro è a circa 4 km dal teminal e con un bus siamo 
                      in soli 5 minuti proprio davanti a quello che sarà 
                      il nostro prossimo hotel, l'Hotel Zamora in c. Independencia. 
                      Ci assegnano una camera ( 213 pesos ) abbastanza ampia e 
                      molto luminosa con tre letti, un piccolo bagno con doccia 
                      affacciata
                      proprio sulla piazzetta sottostante molto animata durante 
                      il giorno. A pochi passi c'è anche un internet cafè.
                    Subito 
                      siamo assaliti dalla fame, anche perchè passiamo 
                      accanto a bancarelle che vedono ogni tipo di frutta, dolce, 
                      piatti tipici come i nopales ( foglie tonde dei fichi d'india 
                      ), queso de tuna ( un dolce locale dalle proprietà 
                      lassative, letteralmente "formaggio di tuna, i fichi 
                      d'india ), tamales,
                      ecc. Infine ci sediamo al frequentatissimo "La Cabana" 
                      di fronte al Jardin de la Independencia, poco distante dal 
                      nostro hotel. Un locale molto
                      economico ma conosciuto da tutti a Zacatecas, con la lista 
                      delle pietanze dipinta sui muri, che propone tutti i tipi 
                      di tacos ( de cabeza, lengua,
                      picadillo, biftek, asada, ecc.), insalate, uova, zuppe, 
                      guacamole, ecc. ecc.
                    Subito 
                      Zacatecas ci appare molto ben tenuta, elegante, pulita e 
                      aristocratica. Siamo in Messico, ma la sensazione è 
                      quella di essere in una città europea, spagnola ma 
                      non solo. Le case in centro sono tutte molto ben curate 
                      e l'aspetto coloniale nel suo insieme la portano senz'altro 
                      ad un
                      livello superiore rispetto a Chihuahua e Durango.
                    Le 
                      stradine in centro sono in pendenza, andando verso la cattedrale 
                      si sale un po', visto che la città si dispone all'interno 
                      lungo le sponde dei due
                      "cerros" de El Grillo e de La Bufa. C'è 
                      tanta gente in giro, ma di turisti non se ne vedono tanti, 
                      anche se qualche gruppetto di messicani in vacanza si vede 
                      in giro nei negozi di souvenirs e con le immancabili camere 
                      digitali.
                    La 
                      sensazione è che gli abitanti di Zacatecas non se 
                      la passino male, il turismo e l'economia locale sono incentivati 
                      in tutta la regione, più di
                      altri paesi del Messico.
                    Entriamo, 
                      attraverso il "socavon "El Grillo" nei pressi 
                      della stazione del teleferico, a visitare la Mina "El 
                      Eden" ( entrata 25 pesos ) che è aperta
                      dalle 10 alle 18 ogni giorno. La miniera fu scoperta nel 
                      1586 e fu chiamata così per la ricchezza di minerali 
                      di cui abbondava ! Si entra nella miniera
                      a gruppetti, prendendo un ascensore che porta in basso a 
                      320 metri dalla cima del cerro Del Grillo.
                    Questa 
                      miniera è considerata l'unica miniera turistica del 
                      Messico ! La temperatura all'interno è di circa 12° 
                      C. e nel percorso all'interno della
                      miniera si immaginare gli ardui lavori fatti dai primi minatori 
                      alla ricerca di argento e di altri metalli preziosi ! La 
                      miniera venne chiusa nel 1960 a
                      causa delle inondazioni e all'urbanizzazione della città. 
                      All'interno della miniera c'è anche una discoteca 
                      "El Malacate", unica nel suo genere !
                    Quando 
                      usciamo, prendiamo un piccolo trenino che velocemente ci 
                      porta all'uscita del "socavon La Esperanza".
                    In 
                      serata mangiamo alla "Cantera Musical" in avenida 
                      tacuba, ma l'atmosfera non è quella tipica messicana 
                      ruspante che desideriamo tanto, bensì abbiamo trovato 
                      un locale troppo turistico per i nostri gusti e con prezzi 
                      leggermente superiori alla media...
                    Inizia 
                      anche a piovere e le strade rimangono deserte e silenziose...
                    La 
                      cattedrale di notte è uno spettacolo, con la facciata 
                      in stile churrigueresco, il barocco del Messico. Non mancate 
                      di ammirarla tutta illuminata di notte !!
                    Zacatecas, 
                      stato di Zacatecas, è una città Patrimonio 
                      Culturale dell'umanità, famosa in tutto il Messico 
                      per le sue miniere d'argento. Fondata l'8 settembre del 
                      1546 da Juan de Tolosa, Diego de Ibarra, Cristòbal 
                      de Oñate e Baltazar Temoño de Bañuelos, 
                      a 636 km dalla capitale, Zacatecas è
                      una città coloniale molto ben tenuta, che mostra 
                      con orgoglio le ricchezze dei tempi che furono. L'influenza 
                      esercitata dalla chiesa cattolica nella
                      colonizzazione della Nueva España permise la costruzione 
                      di magnifici edifici di ordine religioso che, uniti a quelli 
                      di tipo civile, permisero 
                      l'abbellimento della città di Zacatecas, considerata 
                      quindi come la seconda più importante della Nuova 
                      Spagna.
                    La 
                      ricchezza di minerali diede forti introiti alla Corona Spagnola 
                      e questo fece sì che la città ricevesse il 
                      titolo di Ciudad de Nuestra Señora de Los
                      Zacatecas.
                    Durante 
                      la rivoluzione Zacatecas fu il centro di attenzione nazionale, 
                      quando la città fu presa da Francisco Villa e i suoi 
                      "dorados" nella famosa
                      battaglia conosciuta come "Toma de Zacatecas" 
                      avvenuta il 23 giugno del 1914. La cattedrale è considerata 
                      come il massimo esponente del barocco in tutta l'America 
                      Latina.
                    Zacatecas 
                      ha un rivestimento di "cantera" la pietra rosa 
                      proveniente dalle colline dei dintorni, e un cuore d'argento 
                      !
                      
                    17 
                      agosto 2003
                      Dopo aver fatto una buona e sostanziosa colazione con huevos 
                      y tocino ( uova e pancetta ), frijoles ( fagioli ), pane 
                      e caffè al "Meson del Torero" in
                      plaza de la Laza, andiamo a visitare il museo Zacatecano 
                      ( 6 pesos ), in calle Dr. Hierro 301 ( chiude il martedì 
                      ). In questo museo si può ammirare
                      tutto l'artigianato dell'etnia Huichole, indios che vivono 
                      sparsi fra gli stati del Nayarit, Durango e Zacatecas. In 
                      questo museo si possono conoscere
                      le tradizioni, i lavori, le credenze, la religione e il 
                      famoso pellegrinaggio fino alla montagna sacra di Wirikuta 
                      nello stato di San Luis de Potosì, nei pressi di 
                      Real de Catorce. Ci sono tante fotografie alle pareti che 
                      mostrano i sacrifici, i riti, la gente e le abitudini degli 
                      Huicholes. Bellissimi i "chakiras" che sono bellissimi 
                      quadri fatti con piccolissime perline colorate, los bordados 
                      con cui ornano i loro vestiti, e le "nierika" 
                      quadretti composti da fili colorati disposti su tavolette 
                      cosparse di cera su cui possiamo ammirare scene di vita 
                      di tutti i giorni in cui compaiono i loro dei, il sole, 
                      la terra, il cactus ( peyote, hikuli ), il cervo ( venado 
                      ), ecc.
                    Dopo 
                      l'interessantissimo museo Zacatecano andiamo al famoso "Teleferico 
                      de Zacatecas", la teleferica nata nel 1979 che unisce 
                      le due colline del
                      "Grillo" e della "Bufa" a una distanza 
                      di 650 metri tra loro e a un'altezza massima di 85 metri. 
                      Il tragitto dura solo 8 minuti e si può ammirare 
                      tutta
                      la città che si sparpaglia tra le due colline. Ricordatevi 
                      che funziona dalle 10 alle 18 !
                    Una 
                      volta arrivati sul cerro de la Bufa, il panorama sulla città 
                      è meraviglioso, vale davvero la pena arrivare fin 
                      quassù. L'importanza storica di questa collina fu 
                      tale che lo fece apparire nello scudo della città 
                      !
                    Nell'ampia 
                      spianata si trovano la piazza de la Revoluciòn Messicana 
                      con enormi statue equestri che rappresentano i generali 
                      Francisco Villa, Felipe
                      Angeles e Pànfilo natera; il santuario della Vergine 
                      del Patrocinio nel quale si venera la patrona dei zacatecani; 
                      il museo Toma di Zacatecas con
                      testimonianze dell'epica battaglia del 23 giugno 1914. Altre 
                      attrazioni interessanti sono la stazione metereologica e 
                      il mausoleo degli Uomini
                      Illustri.
                    Facciamo 
                      le solite foto ricordo da questo mirador, e scendiamo facilmente 
                      in centro seguendo un facile sentiero ben tenuto.
                    Assieme 
                      a Linda andiamo all'antico acquedotto e al vicino hotel 
                      "Quinta Real" realizzato all'interno dell'ex plaza 
                      de toros di Zacatecas. Entriamo a
                      vedere l'hotel che è veramente singolare ma bellissimo, 
                      possiamo ammirare la disposizione a "ventaglio" 
                      verso l'arena originale.
                    In 
                      Blvd. Lopez Mateos si prende il bus ( 3 pesos ) per la vicina 
                      Guadalupe ( ci si arriva in 15 min. ), una città 
                      a pochi km da Zacatecas, famosa per
                      il convento di Nuestra Señora de Guadalupe. Purtroppo 
                      arriviamo tardi per il museo che chiude alle 16.30. Tuttavia 
                      se avete un'oretta di tempo credo sia interessante passare 
                      da qui per passeggiare per queste stradine di una piccola 
                      Zacatecas...
                    A 
                      cena in c. Morelos c'è l'ottimo locale "pozoleria 
                      Titanic" dove ovviamente si possono mangiare saporitissimi 
                      Pozoles, che sono minestre o zuppe a base di mais bianco 
                      in fiore. Si possono scegliere fra diversi tipi di pozoles, 
                      di diverse grandezze, e con diversi tipi di ingredienti 
                      ( carne surtida o
                      maciza, di cerdo = maiale, res = mucca, pollo, chili = peperoni, 
                      cipolle, origano, lime, ecc. ecc.! La chiusura è 
                      prevista alle 23.00, una rarità
                      rispetto al resto dei locali di Zacatecas che chiudono tutti 
                      fra le 18.00 e le 20.00 !!
                    18 
                      agosto 2003
                      In mattinata di lunedì ( lunes ), Linda e Victoria 
                      visitano il Mueso Pedro Cronel, nell'ex convento di San 
                      Francisco, con una mostra di arte
                      universale; di seguito, tutti assieme andiamo fino alla 
                      central camionera con un bus n° 8, dove prendiamo un 
                      bus diretto a Jerez de Las Salinas a 57 km da Zacatecas. 
                      Jerez è un paese poco visitato ma che conserva ancora 
                      belle case coloniali e un autentico spirito messicano !
                    Il 
                      bus delle 12.15 ( 26 pesos ) impiega circa un'ora e quando 
                      siamo al terminal di Jerez ci tocca fare un buon pezzetto 
                      di strada fino al centro
                      storico, dove c'è un mercato all'aperto e i soliti 
                      strani prodotti in vendita che ci incuriosiscono subito. 
                      "Proviamo dai !" "Compriamo questo !"
                      E' un frutto, la canna da zucchero, da succhiare, e il liquido 
                      che esce è così dolce e zuccherino che dopo 
                      2-3 tronchetti schiacciati fra i denti mi
                      viene la nausea !!! Poi i dolcetti, e le "raspanieve" 
                      o gelati -granatine con sciroppo di guayaba, fresa...che 
                      buoni!!!
                    Jerez 
                      de Las Salinas è un paese messicano autentico dove 
                      lo zocalo ( plaza principal ) è un gioiellino, i 
                      vecchietti che sono vestiti tutti come in un
                      film western, con l'immancabile cappello in testa ! tanti 
                      comedor e taquerias, ma anche negozi per "Charros", 
                      gli allevatori di cavalli ! Tipici sono anche i famosi cappelli 
                      messicani, i sombreros charros, quelli che intendiamo noi 
                      quando pensiamo al Messico... e poi, cinture di cuoio, borchie 
                      da cavallerizzi, ornamenti per cavalli, selle, c'è 
                      persino la plaza de toros poco distante dal piccolo terminal 
                      degli autobus.
                    Al 
                      "camaron loco" una sosta per un panino, anzi, 
                      una "torta" ( panino ), con gamberetti grigliati 
                      e insalata e cocteles di camaron.
                    Anche 
                      Jerez è finita, se avete curiosità di scoprire 
                      un po' di Messico autentico, poco intaccato dal turismo 
                      e passare un pomeriggio tranquillo dove si vive ancora senza 
                      la frenesia della città, beh, Jerez vi può 
                      accontentare !!
                    Al 
                      terminal dei bus, per riprendere uno dei tanti bus per Zacatecas, 
                      un bus tutto foderato di velluto rosso, quasi vuoto, dove 
                      mi incanto a guardare
                      fuori quei favolosi prati verdi, le montagne aride, e il 
                      cielo messicano, le nuvole messicane che non mi abbandonano 
                      mai....
                    Quando 
                      è sera, dopo aver chiesto in giro dove andare a mangiar 
                      qualcosa siamo tutti d'accordo che il posto migliore per 
                      stasera sia il vicino La
                      Cabana, il primo locale che abbiamo incontrato a Zacatecas, 
                      proprio di fronte al Jardin de la Independencia.
                    Le 
                      porzioni sono generose e l'ambiente simpatico e di passaggio, 
                      ci divertiamo a scommettere chi sono gli altri stranieri 
                      vicino ai nostri tavoli, se italiani, francesi, magari sposati 
                      o solo fidanzati...
                    19 
                      agosto 2003
                      A pochi km da Zacatecas, precisamente 50, si trova la zona 
                      archeologica de "La Quemada" o Chicomostoc, che 
                      si trovano sulla strada che a sud porta al paese di Villanueva. 
                      Il bus giusto non si prende dalla central camionera bensì 
                      dalla vieja ( vecchia ) stazione degli autobus di Zacatecas 
                      che si trova in blvd. Lopez Mateos. Partiamo verso le 10.00 
                      con un piccolo autobus abbastanza scassato ( 16 pesos ).
                    Spieghiamo 
                      al conducente che dovremo scendere all'ingresso delle rovine 
                      "La Quemada". Così, dopo circa un'ora di 
                      viaggio scendiamo proprio all'inizio della strada che porta 
                      all'ingresso delle rovine, proprio vicini al ristorante 
                      Las Siete Cuevas.
                    Già 
                      qui il paesaggio è molto bello, quasi irreale fra 
                      piante di cactus dappertutto, nopales, e un cielo che più 
                      bello non si può !!
                    Una 
                      strada asfaltata che facciamo nel retro di un pick up che 
                      va proprio all'entrata, evidentemente di qualche addetto 
                      alla zona archeologica.
                    All'ingresso 
                      una piccola biglietteria, costo d'entrata 32 pesos. Si iniziano 
                      a vedere le rovine di una piramide, la piramide del sole 
                      e i resti del
                      palazzo delle undici colonne. Le rovine sono su di una collinetta 
                      aspra e abbastanza alta con gradoni che portano fin su, 
                      con sentieri che facilmente
                      consentono l'esplorazione delle altre costruzioni. C'è 
                      anche un campo della pelota e altre piccole piramide a base 
                      quadrata. La cittadella raccoglie
                      rovine non sempre comprensibili. Quello che rende il tutto 
                      molto suggestivo è l'atmosfera di abbandonato e remoto, 
                      in un contorno fatto di prati verdi,
                      miriadi di nopales, alberi di mezquite, una laguna sottostante 
                      e le nuvole messicane...!
                    Per 
                      visitare queste rovine non è necessario fermarsi 
                      per molto tempo, e, a meno che non siate dei fanatici di 
                      archeologia ( queste rovine non sono ai
                      livelli delle rovine yucateche o del Chiapas...), avrete 
                      terminato di vedere tutto in mezzoretta circa. C'è 
                      anche un piccolo museo e un bar.
                    Torniamo 
                      quindi a piedi fino al bivio sulla strada ( n° 57 ) 
                      del ritorno. Proviamo come al solito con l'autostop ma questa 
                      volta nessuno ci dà una
                      mano. Poi arriva un autobus nella nostra direzione, è 
                      l'autobus giusto per Zacatecas.
                    Una 
                      volta a Zacatecas, aspettiamo sera ma non è una serata 
                      qualsiasi, fra qualche ora io e Linda lasceremo questa città 
                      alla volta di San Blas sulla
                      costa del Pacifico, ma soprattutto diremo addio, anzi arrivederci 
                      a Victoria che continuerà il suo viaggio da sola 
                      per il nord, verso Real de Catorce e
                      Guanajuato e via via più su fino ancora a San Diego 
                      dove il 28 prenderà il suo aereo per il ritorno a 
                      casa a Madrid !
                    Certo 
                      che non è mai bello salutare un amico, lasciarlo 
                      andare per proseguire un viaggio...
                    Victoria 
                      se lo merita, con Linda andiamo a vedere cosa possiamo regalargli. 
                      Proprio al mercatino di fronte al nostro hotel, in piazzetta 
                      troviamo un
                      italiano, di Schio, che vive qui da tre anni circa, sposato 
                      con una simpatica ragazza messicana. Vivono qui, sulla strada 
                      con i loro oggetti lavorati da loro, braccialetti e orecchini 
                      appunto, ecco, questi sono fatti apposta per Vic ( come 
                      la chiamavo io ), la "profe" ( come la chiamava 
                      SImone !).
                    Passiamo 
                      una bella serata assieme, qualche cerveza al La Cabana prima 
                      di cenare al vicno Don Cuco, dove si possono anche trovare 
                      piatti a base di pescado, per esempio sopa de camaron ( 
                      zuppa di gamberi ), i soliti tacos, pollo, bistecca, ecc. 
                      Il posto è semplice senza tante pretese, economico 
                      e pulito.
                    Ultimi 
                      saluti e...abbraccio emozionato Victoria, mi scappa anche 
                      da dirgli che per me è come una mamma così 
                      mi becco anche una sberla che mi sveglia un po' !!! "Ciao 
                      Victoria, ci terremo in contatto via email ! Raccontaci 
                      dove sarai nei prossimi giorni, tienici aggiornati! "
                    
                    ( 
                      in effetti Victoria nei giorni successivi ci scriverà 
                      che è stata a San Luis de Potosì, Real de 
                      Catorce "lo mas bonito que conozco de Mejico. Hermoso. 
                      Dedique un dia a andar. Primero fui al Pueblo Fantasma con 
                      tan buenisima suerte que amanecio con niebla. Precioso, 
                      gaste medio carrete de fotos. Sin la niebla habria sido 
                      algo soso. Despues subi a la Montaña Sagrada en varias 
                      etapas porque confundi el camino, me encontre con un español 
                      que estaba viviendo por alli, descubri un rincon muy bonito 
                      donde me sente a comerme unos cacahuetes y una manzana... 
                      por fin llegue, el cielo empezaba a despejarse y entre los 
                      jirones de niebla aparecia todo el llano.
                    Termine 
                      el carrete. Me encontre con una chica que habia visto por 
                      la mañana en el hotel y estuvimos hablando un rato, 
                      mientras llegaron un grupo de huicholes y celebraron sus 
                      ritos. Como veis no falto nada.
                    Ayer 
                      me di una vuelta por San Miguel de Allende. Es una ciudad 
                      bonita, colonial...y colonizada por los yankis. Una peste. 
                      entre en un internet cinco minutos=cinco pesos y el hombre 
                      que atendia solo balbuceaba el español. Subes al 
                      autobus y minutos despues llega el contraste, la pobreza. 
                      No me gustan ese tipo de ciudades con una parte de verdad 
                      y otra de mentira.
                    Linda 
                      habrias disfrutado con las maglietas y la artesania, solucione 
                      mis regalos en una hora. Guanajuato es muy bonito y tiene 
                      un ambiente cultural grande: exposiciones, conciertos, cine... 
                      Dentro de un rato me voy a ver Frida, proyeccion gratis 
                      en el museo Diego Rivera.
                    Mañana 
                      tomo un avion a Tijuana, duermo en San Diego y temprano 
                      vuelo a Madrid.)
                    Sono 
                      le 22.00, in taxi ( 25 pesos ) arriviamo alla central camionera. 
                      Il bus per Tepic, capitale dello stato di Nayarit, parte 
                      a mezzanotte ( 399
                      pesos ). Impieghiamo circa 10 ore per arrivare a Tepic passando 
                      da Aguacalientes e Guadalajara lungo strade bagnate dalla 
                      pioggia...
                    20 
                      agosto 2003
                      Dopo un viaggio notturno abbastanza sofferto per la lunga 
                      durata e la lunga attesa nella central camionera di Guadalajara 
                      ( per pulizie fuori e dentro
                      l'autobus, rifornimento, ecc. ), arriviamo a Tepic alle 
                      9.00 di mattino ( da calcolare un'ora in meno rispetto al 
                      resto del Messico ). Il tempo non è per
                      niente bello, il cielo è sempre coperto ma per fortuna 
                      non piove. In stazione degli autobus cerchiamo di svegliarci 
                      con un caffè, e all'unico bar presente facciamo una 
                      colazione sui generis, con carne e patate e nescafè 
                      !!
                    Anche 
                      se la stanchezza ci assale, la curiosità di arrivare 
                      al mare dopo tanti giorni di montagna e di interno del Messico 
                      ci dà la forza e
                      l'entusiasmo per proseguire. Da Tepic prendiamo un altro 
                      bus, delle 10.30 ( 40 pesos ) per San Blas ( 62 km ) sempre 
                      nello stato di Nayarit, sulla
                      costa del pacifico.
                    Man 
                      mano che ci avviciniamo alla costa anche il paesaggio cambia 
                      e le palme si moltiplicano ! Anche il tempo sembra stia 
                      migliorando, cerco di
                      immaginarmi il sole, cerco di vederlo apparire fra le nuvole... 
                      La strada scende sempre di più immersi nella fitta 
                      vegetazione fin quando siamo in prossimità del mare 
                      e di San Blas. Impieghiamo circa un'ora e un quarto e si 
                      arriva alla scalcinata piccola stazione dei bus dopo aver 
                      attraversato un arco di benvenuto lungo la strada statale 
                      11, quella per Tepic appunto.
                    Siamo 
                      già in centro, ovvero lo zocalo dove c'è la 
                      chiesa e il mercato. Fa caldo anche se è sempre coperto, 
                      il sole quando esce è forte e picchia !! Ma è 
                      un clima umido e pesante, si fa fatica a camminare...
                    L'arrivo 
                      in questa città mi conferma della buona scelta, San 
                      Blas promette bene, sono contento, siamo entrambi contenti 
                      di questa decisione !
                    San 
                      Blas perchè? Da tempo ne avevo sentito parlare, avevo 
                      letto alcune cose sulle guide del Messico, e avevo ricevuto 
                      alcune informazioni da amici via email ( fra tutti Marco 
                      di Schio ) e così mi son detto che era uno di quei 
                      posti che avrei voluto vedere in questo viaggio.
                    San 
                      Blas, abbandonata a se stessa, abbandonata dal 1872 anno 
                      in cui finirono gli scambi con l'estero. San Blas era l'approdo 
                      di pirati e galeoni. La
                      Nuova Spagna stabilì in questo porto la base spagnola 
                      nel pacifico, ( era il comando navale orientale della Spagna 
                      nel pacifico ) e nel 1768 fu fondata la città di 
                      San Blas appunto, sulla cima della collina di San Basilio.
                    Dal 
                      porto sul rio Pozo, salpò in quegli anni ( 1768 ) 
                      Padre Junipero Serra alla volta della California, con 14 
                      missionari su "La Concepciòn".
                    A 
                      San Blas arrivavano le navi spagnole cariche di merci provenienti 
                      dall'Asia, le Filippine, l'Oriente...
                    Nel 
                      1810 il forte spagnolo cadde nella sanguinosa guerra d'indipendenza 
                      e con essa anche San Blas. Con l'indipendenza dalla Spagna, 
                      San Blas cadde nell'oblio, e perse d'importanza. Poche furono 
                      le navi a passare da questo porto e San Blas fu a lungo 
                      dimenticata.
                    In 
                      una guida del Messico San Blas viene descritta in un modo 
                      che mi ha colpito e che rispecchia perfettamente la sensazione 
                      che anch'io ho provato per questo paese:
                    "A 
                      San Blas c'è un'atmosfera di abbandono e torpore; 
                      la vita ha un ritmo molto lento, le case sono trascurate, 
                      le spiagge abbandonate, e molti degli alberghi e dei ristoranti 
                      sembrano accontentarsi di lasciare che le cose vadano per 
                      conto loro. L'impressione che danno molti degli abitanti 
                      è quella di essere arrivati anni fa e di non avere 
                      mai più trovato l'energia necessaria per andarsene."
                    
                    Quando 
                      siamo sullo zocalo, la piazzetta principale, seduti su una 
                      panchina iniziamo a scegliere quale sarà il nostro 
                      prossimo albergo.
                    La 
                      scelta cade alla fine per il vicino hotel "Bucanero", 
                      uno degli alberghi "storici" di San Blas. Si trova 
                      in Juarez 75 andando verso il mare, partendo
                      dalla chiesa sullo zocalo. L'albergo all'entrata è 
                      riconoscibile per un alligatore imbalsamato e un grosso 
                      cane steso per terra che fa da tappeto, ma è vivo 
                      !!!
                    Sempre 
                      all'entrata la targa in memoria del viaggio di Padre Serra 
                      per l'evangelizzazione della California, fino a San Diego 
                      e Los Angeles. Un patio con giardino con cannoni dell'epoca 
                      e alcune colonne in rovina. C'è la televisione all'aperto 
                      e poltrone dove riposarsi. Agli angoli del patio i "bottiglioni" 
                      di "agua purificada" utili per riempire la caraffa 
                      in camera ( si usa molto in Messico tenere acqua negli alberghi 
                      a disposizione degli
                      ospiti...).
                    Il 
                      patio appunto è sorprendente, sembra di essere in 
                      un piccolo fortino di pirati, anzi di bucanieri !! Sembra 
                      di vivere ancora ai tempi dei
                      conquistadores spagnoli...
                    Le 
                      camere sono tutte disposte affacciate sul patio, e la mia 
                      prima impressione è quella di un albergo abbastanza 
                      diroccato e decadente (
                      sapremo poi che San Blas fu colpita dall'uragano "Kena" 
                      l'anno scorso, nel 2002 !!).
                    La 
                      nostra camera ( n° 16 ) ha due letti matrimoniali, bagno 
                      e ventilatore, è pulita e molto ampia ( 150 pesos 
                      ). Controllate che ci siano le zanzariere
                      alle finestrelle... C'è anche una piccola piscina...( 
                      che non useremo mai...).
                    Facciamo 
                      un giretto perlustrativo dei dintorni del nostro hotel. 
                      Sempre in Juarez, poco più su c'è il bellissimo 
                      Hotel Flamingos, in una vecchia casa
                      coloniale, è più caro del Bucanero ma merita 
                      senz'altro ! Sarà per la prossima volta....
                    Ancora 
                      più su anche per stradine sterrate, verso la laguna, 
                      lasciando sulla sinistra l'ex "aduana" ( dogana 
                      ), ora rimpiazzata da una dogana più nuova. Case 
                      basse fra le palme, loncherias, abarrotes, hotelitos e spruzzate 
                      di musica ranchera..., fa caldo, è umido... è 
                      l'ambiente tropicale
                      messicano....
                    Si 
                      arriva infine all'estero del rio pozo, e avanti a noi l'isla 
                      del Rey, in realtà una penisola, sulla quale c'è 
                      il faro sul Cerro Vigia. Secondo gli Huicholes l'isolotto 
                      del Re rappresenterebbe il peyote...Da qui una volta all'anno, 
                      gli huicholes partono per il pellegrinaggio verso la montagna 
                      sacra nello stato di San Luis Potosì...
                    Un 
                      pescatore mi spiega che ci si può arrivare in barca, 
                      e sull'isola ci sarebbe una bella spiaggia. Rimaniamo d'accordo 
                      che torneremo, ma nei giorni
                      a venire ci scorderemo di questa gita....
                    Andiamo 
                      a mangiare qualcosa ed entriamo al ristorante "El Pescadito" 
                      sullo zocalo. Siamo affamati e la simpatica signora cucina 
                      davanti a noi un filete empanizado (65 pesos ) e camarones 
                      a la diabla ( 80 p.) ( ricordatevi che alla diabla significa 
                      con salsa picante tipo "huichol" ..). Tutto buono 
                      ma non eccezionale...ma quando si ha fame si ha fame...! 
                      eeh sì, spazziamo via tutto!
                    San 
                      Blas ha una spiaggia, poco più a sud est, Playa El 
                      Borrego, che dista circa 20 minuti a piedi seguendo la strada 
                      che dallo zocalo prende a est e poi proseguendo verso la 
                      zona navale.
                    Passiamo 
                      la giornata passeggiando e riposandoci visto che ormai non 
                      c'è tempo per qualche escursione nei dintorni. A 
                      San Blas sono quasi assenti i turisti, la gente è 
                      molto rilassata e gentile, sempre disposta a parlare.
                    Risalendo 
                      tutta av. Juarez fino a nord, si arriva all'embarcadero 
                      "Conchal" da dove si prendono le lance per la 
                      famosa escursione de La Tovara.
                      L'escursione è uno dei "must" di San Blas, 
                      i turisti arrivano fin qui anche da Puerto Vallarta...
                    La 
                      Tovara è una sorgente di acqua fresca che si raggiunge 
                      dopo un passaggio splendido in lancia attraverso le mangrovie 
                      e i canali del rio San
                      Cristobal.
                    Su 
                      un cartello i prezzi della gita: 260 pesos per una lancia 
                      fino a quattro persone.
                    Dopo 
                      la scoperta del punto di partenza per l'escursione a La 
                      Tovara, facciamo anche la spiacevole scoperta dei mosquitos 
                      !!
                    Sono 
                      le sei di sera e sembra che le zanzare vogliano farci la 
                      guerra !! Le mie caviglie sono piene di questi tremendi 
                      mosquitos, o "sanjudos" come li
                      chiamano qui, non si può restare un momento di più 
                      e veniamo come allontanati dal fiume, torniamo rapidamente 
                      sui nostri passi fino alla zocalo, arrabbiati, sfiduciati, 
                      stanchi e delusi. San Blas inizia a trattarci male, dopo 
                      questo caldo umido pesante e stancante, siamo ora alle prese 
                      con il problema mosquitos, un problema che sapevamo già 
                      ma arrivato all'improvviso e che non ci ha dato scampo, 
                      nessuno di noi pensava fino a questo punto !
                    In 
                      particolare Linda è abbattuta e sconfortata, le zanzare 
                      ci lasceranno stare nei prossimi giorni ? Come sarà 
                      la notte ? Sopravviveremo ?
                    Questa 
                      giornata è stata molto dura per tanti motivi. Il 
                      viaggio per tutta la notte, il sonno accumulato e il passaggio 
                      dall'interno del Messico,
                      dall'altipiano verso la zona costiera in un ambiente completamente 
                      diverso e il clima caldo umido a cui dovremo abituarci !
                    Sono 
                      fiducioso che a San Blas sapremo trovare il ritmo giusto 
                      e gustarci ogni momento nel modo migliore...
                    (Fortunatamente 
                      nei giorni a venire le zanzare ci risparmieranno...!!)
                    21 
                      agosto 2003
                      Iniziamo la giornata con un ottimo desayuno ( colazione 
                      ) con licuados ( frullati ) alla prima bancarella sulla 
                      destra quando si entra al mercato (
                      provate quelli alla fragola (fresa), platano, piña, 
                      papaya, mango, e quelli "salutisti" con nopale 
                      ( foglia del cactus nopale o fico d'india ), sedano,
                      prezzemolo, ecc.). Se li volete con latte chiedete del "leche", 
                      oppure sin leche ( senza latte ). Provate anche il pan de 
                      coco un dolce locale molto
                      buono tipo cake. Nel mercato comunque ci sono i soliti comedores 
                      dove poter mangiare fino a pranzo...
                    In 
                      programma oggi c'è la visita alle spiagge a sud di 
                      San Blas verso Matanchèn. In particolare, grazie 
                      alle guide che abbiamo con noi, ci segniamo le seguenti 
                      spiagge: Los Cocos, Matanchèn e Las Islitas. Alla 
                      stazione dei bus, dopo aver atteso per niente a una fantomatica 
                      fermata nei pressi dello zocalo il bus per Los Cocos, prendiamo 
                      il bus delle 10.00 diretto a Llano ( 9 pesos ) che passerà 
                      per Matanchén e Los Cocos. Il piccolo bus inizia 
                      a prendere per Matanchèn subito dopo San Blas e poi 
                      si passa da piccoli villaggi immersi nella folta vegetazione. 
                      Il tempo è sempre inclemente con noi ma le grosse 
                      nuvole per fortuna se ne stanno più dietro sopra 
                      le colline verdi. Verso il mare qualche spiraglio di sole...
                    Quando 
                      siamo a Los Cocos l'autista ci fa un cenno, dobbiamo scendere 
                      qui. "Ma qui dove ?" Non c'è nessuna spiaggia 
                      qui, anzi, sì, il mare è proprio vicino, ma 
                      non mi sembra di vedere una spiaggia, per lo meno una spiaggia 
                      decente come ce l'immaginiamo noi.
                    Ma 
                      così è, siamo arrivati e siamo davvero alla 
                      spiaggia di Los Cocos, una stretta striscia di sabbia proprio 
                      sotto alcuni bar rialzati dove si può
                      godere delle brezza proveniente dal mare... A fatica si 
                      può raggiungere il mare, passando per reti divelte 
                      e case abbandonate scendiamo dove sembra si possa almeno 
                      toccare il mare...
                    Notiamo 
                      poco più giù l'hotel Casa Mañana, una 
                      bella casa sul mare che la mia guida indica essere molto 
                      frequentata da europei e nordamericani.
                    Che 
                      dire ? Beh, non me l'aspettavo una spiaggia così 
                      deludente, evidentemente la giornata coperta e il fuori 
                      stagione rendono questo posto ancora più deludente 
                      !
                    La 
                      spiaggia è "mangiata" dalle onde, le ramadas, 
                      ristoranti palapa sulla strada che sembrano chiuse ma che 
                      appena ti siedi c'è sempre qualcuno che ti chiede 
                      cosa desideri de tomar ( da bere )!
                    Siamo 
                      solo noi in spiaggia, l'atmosfera è triste e la sensazione 
                      di precario si percepisce anche quando ci sediamo a un tavolino 
                      di un bar che pare
                      "chiuso per ferie". "Una coca y una Corona 
                      por favor", e Los Cocos si riduce così a un 
                      panorama ammirato da un bar...
                    Siamo 
                      ancora sulla strada, aspettando un bus o comunque un passaggio 
                      che ci porti indietro almeno fino a Matanchén dove 
                      possiamo vedere una spiaggia, una vera spiaggia!
                    Le 
                      nuvole basse coprono la cima delle montagne, il cielo nero 
                      che fa paura, la gente sempre sorridente anche se non ha 
                      niente..., insomma che ci volete fare io sono contento così... 
                      sono contento di essere per strada e aspettare...
                    Da 
                      Los Cocos accettiamo un passaggio "de raite" ( 
                      autostop ) fino al paesino di Aticama, poco prima di Matanchén. 
                      Di seguito con un altro bus ( 5 p.) arriviamo al bivio di 
                      Matanchén dove a piedi si prende una stradina sterrata 
                      per playa Las Islitas, di cui abbiamo sentito parlare bene.
                    In 
                      effetti questa spiaggia è carina ma non a livelli 
                      caraibici ! Una serie di palapas sulla sabbia segnano il 
                      panorama di questa spiaggia.
                    La 
                      Bahia de Matanchén è ampia e si vede Los Cocos 
                      in fondo ... Non c'è gente, forse per la brutta giornata, 
                      ma siamo pur sempre in acqua e si sta bene qui, si sta bene 
                      e mi lascio andare dondolandomi sull'amaca... 
                    Ancora 
                      una volta vorrei spiegare la sensazione di abbandono che 
                      questi luoghi danno in questo periodo, fuori stagione, quando 
                      non si vedono turisti
                      nei dintorni lasciando ogni posto sgombro e ancora più 
                      selvaggio...
                    Qualche 
                      cerveza y agua de limòn, molto riposo e tranquillità 
                      e ci si può anche addormentare lentamente....peccato 
                      però che le jejenes ti tengano
                      sempre sull'attenti, i fastidiosi moscerini neri che pizzicano 
                      forte, "jejenes", un nome che non scorderò 
                      facilmente !
                    Il 
                      pomeriggio scivola via lasciandomi sempre meglio, lasciandoci 
                      sempre meglio visto che anche Linda inizia a stare meglio 
                      e San Blas inizia a farci
                      star bene... in quello stato a metà fra il sonno 
                      e il torpore, riposati e con la mente sgombra... Il Messico 
                      può darti stati di "lontananza" da tutti 
                      e da tutto, il Messico ti lascia in pace con te stesso...
                    Per 
                      il ritorno a San Blas ancora una volta siamo senza riferimenti 
                      precisi, se un autobus passerà da qui...e inizia 
                      anche a piovere mentre la nostra
                      unica preoccupazione è quella di berci un'agua de 
                      coco e comer pan de coco..!
                    "Bueno, 
                      saliamo che si torna a San Blas ! Gracias !", così 
                      siamo di nuovo nel cassonetto di un altro pick-up, sotto 
                      una pioggerellina fine, liberi ma
                      contenti, liberi e felici di vivere come viene... 
                    Come 
                      già scritto in precedenza, a San Blas esiste il "problema" 
                      dei mosquitos o "sanjudos", ma piano piano ci 
                      si abitua sapendo che le zanzare
                      escono alle prime ore del mattino e alla sera verso le 17, 
                      17.30, bisogna munirsi di repellente soprattutto in spiaggia 
                      e vicino alla laguna.
                    A 
                      cena sceglie Linda, e sceglie benissimo il ristorante "La 
                      Isla" arredato in stile marinero. Ogni angolo è 
                      coperto letteralmente di conchiglie di ogni
                      forma e dimensione, reti di pescatori appese, insomma non 
                      ci si può sbagliare di questo posto !!
                    Si 
                      mangia bene pesce e molluschi ( mariscos ), ottimo il guacamole 
                      ( avocado, cipolla, pomodori, sale, cilantro, peperoncino, 
                      nachos ) ! Provate la sopa marinera ( 60 p.), squisita e 
                      ricchissima !! Un locale da raccomandare, ci torneremo certamente 
                      ! ( chiude alle 21.00 ricordatevi...).
                    22 
                      agosto 2003
                      E' il giorno dell'escursione a La Tovara. Sveglia alle 8.30 
                      e colazione ottimamente preparata alla solita prima bancarella 
                      quando si entra al mercato dal grosso signore che è 
                      un mago dei licuados e dei frappè ! I suoi succhi 
                      ( jugos ) sono un concentrato di vitamine, capaci di stuzzicare 
                      la curiosità e provarne di altri, con le combinazioni 
                      fra i diversi tipi di frutta ( piña, yaka, guayaba, 
                      platano, fresa, papaya, mango, naranja) granola..e anche 
                      di verdura ( zanahoria, perejil ). Anche i dolcetti fatti 
                      in casa sono da provare, quelli di platano ( banana ) e 
                      le torte al platano.
                    Arriviamo 
                      all'embarcadero "El Conchal" a piedi, dove subito 
                      incontriamo un signore che ha la lancia. L'escursione dura 
                      circa 3 ore lungo i canali che
                      passano fra le mangrovie, arrivando infine alla sorgente 
                      della Tovara dove si dovrebbe poter fare il bagno.
                    L'escursione 
                      costa 260 pesos, 130 pesos a testa visto che siamo in due 
                      ma la lancia può portare fino a 4 persone. Si impiega 
                      un'ora scarsa fino alla Tovara, sosta e poi ritorno indietro 
                      ancora a El Conchal.
                    E' 
                      piacevolissimo scorrere lungo queste acque tranquille, inizialmente 
                      il canale è abbastanza ampio ma si vedono pochi animali. 
                      C'è silenzio e il
                      motore della lancia non dà fastidio. L'acqua è 
                      di un colore scuro impenetrabile per i riflessi della vegetazione 
                      verdissima tutt'intorno. Mi aspettavo più animali 
                      ma forse è già troppo tardi, al mattino presto 
                      sarebbe stato meglio...
                    Via 
                      via che andiamo più avanti il canale si restringe 
                      e siamo letteralmente "abbracciati" dalle mangrovie 
                      in un canale, un tunnel fatto di rami che si
                      gettano in acqua come scheletri. "Los manglares" 
                      sono le mangrovie, regno delle zanzare, i terribili sanjudos, 
                      ma noi siamo a posto, cosparsi di autan e con i pantaloni 
                      lunghi !
                    Un'onda 
                      netta e ben visibile è quella lasciata da un coccodrillo 
                      che si è appena immerso ! L'ho mancato accidenti 
                      !
                    I 
                      rami e le radici di queste mangrovie si intrecciano fittissime 
                      fino a formare vere gallerie impenetrabili, che ci sfiorano 
                      e che coprono il cielo. Una sorta di jungla nella laguna... 
                      Il señor Jesus che guida la lancia ci spiega i nomi 
                      degli uccelli: le garze bianche, i giovani esemplari di 
                      "pico de bote", i "kinga", i "tecolote" 
                      (gufi) che si mimetizzano perfettamente sui rami, si sentono 
                      le chicharras dappertutto ( cicale..?).
                    A 
                      metà strada circa ci si ferma all'embarcadero di 
                      Matanchén di "La Aguada", poco distante 
                      dal bivio per playa Las Islitas. Qui paghiamo il nostro
                      biglietto e proseguiamo oltre passando da un allargamento 
                      del canale con alcune palafitte costruite in un set cinematografico 
                      di una pellicola
                      spagnola " Cbeza de vaca". Quando arriviamo a 
                      La Tovara il canale finisce. Ci fermiamo per un po', c'è 
                      una palapa ristorante e un piccolo negozio di souvenirs. 
                      Non ho voglia di fare il bagno, non mi eccita tanto l'idea 
                      di tuffarmi fra le tartarughe, soprattutto l'acqua non mi 
                      ispira un granchè...
                    Quello 
                      che più mi piace di questo posto sono le tante farfalle 
                      che svolazzano tra noi, sembra che vogliano giocare, addirittura 
                      si possono cogliere in mano e non scappano !!
                    Ci 
                      sediamo per un caffè e aspettiamo che Jesus finisca 
                      la sua cerveza...lentamente torniamo indietro proprio quando 
                      arrivano altre lance con diversi turisti...
                    Una 
                      volta arrivati a "El Conchal" andiamo sul vicino 
                      Cerro di San Basilio dove si trovano i resti de La Contaduria, 
                      il vecchio palazzo dell'amministrazione in rovina dopo il 
                      passaggio dell'uragano Kena dello scorso anno. Si paga un 
                      biglietto d'entrata di 5 pesos e si sale ancora dove
                      c'è la chiesa in rovina di Nuestra Señora 
                      del Rosario ( costruita nel 1769 ) che ispirò il 
                      poeta nord americano Longfellow a scrivere la poesia "Le
                      campane di San Blas". Dalla collina di San Basilio, 
                      dove fu fondata proprio San Blas, si può avere un 
                      bellissimo panorama di tutta San Blas e della costa, la 
                      Isla del Rey, Playa El Borrego, e i cannoni sono i soli 
                      testimoni del turbolento passato di San Blas...
                    Dopo 
                      La Tovara e il cerro di San Basilio è la volta della 
                      spiaggia di San Blas, playa "El Borrego" ( significa 
                      la pecora..non chiedetemi perchè...!).
                    Ci 
                      andiamo a piedi naturalmente e ci si impiega circa 15 minuti 
                      seguendo a sinistra quando si arriva allo zocalo, poi si 
                      svolta a destra e si segue lo
                      stradone asfaltato. Si passa anche vicino a un grande hotel 
                      che pare abbandonato... A destra è zona militare, 
                      c'è la marina navale messicana...
                    Playa 
                      El Borrego è la spiaggia più vicina di San 
                      Blas. E' una lunga spiaggia, ampia e molto bella, non me 
                      l'aspettavo così bella, non so perchè, ma 
                      è proprio una bella sorpresa ! Non c'è tanta 
                      gente e l'ambiente è paradisiaco. Le solite palapas 
                      con i tavolini e le amache dove fermarsi davanti al mare. 
                      Ci fermiamo ad aspettare il tramonto, ci lasciamo cullare 
                      sull'amaca e ci dimentichiamo di ogni cosa...
                    Il 
                      mare e la spiaggia, un guacamole, una cerveza e un'amaca...cosa 
                      volere di più ? Il tramonto è straordinario, 
                      San Blas ci ha catturato e questo è solo un altro 
                      regalo che un posto come questo sa offrire ! Forse è 
                      proprio questo il paradiso ?
                    In 
                      serata torniamo di nuovo al "La Isla" dove mangiamo 
                      di nuovo molto bene, io il filete de pescado "Alberto" 
                      ( 65 p.) preparato con gamberetti, riso
                      insalata e guacamole, mentre Linda non rinuncia alla fantastica 
                      sopa marinera. Ottima cena di nuovo, e parlando con il cameriere 
                      veniamo a sapere
                      che il 25 ottobre del 2002 San Blas fu colpita dall'uragano 
                      "Kena" e sta subendo ancora le conseguenze dei 
                      danni soprattutto quelli ecologici e del
                      biosistema marino.
                    23 
                      agosto 2003
                      Alle 7 di mattina siamo già in piedi, come al solito 
                      al mercato facciamo colazione con i buonissimi licuados 
                      e siamo pronti per lasciare San Blas e
                      trasferirci a Puerto Vallarta 156 km a sud.
                    Sono 
                      consapevole però che stiamo lasciando un posto indimenticabile 
                      come ce ne sono pochi al mondo, un paesino tranquillo dal 
                      passato importante e ricco, con un ritmo di vita che se 
                      ti cattura non ti abbandonerà mai....
                    L'autobus 
                      delle 7.30 ( 100 pesos ) impiegherà circa due ore 
                      e mezza. Alle 10,30 siamo al terminal dei bus di Puerto 
                      Vallarta. Ricordate che qui siamo a + 1 ora rispetto allo 
                      stato del Nayarit. Il tempo ancora non migliora il cielo 
                      sempre coperto e scuro...
                    Dalla 
                      stazione degli autobus con un altro bus preso dal lato opposto 
                      all'uscita andiamo verso il centro di Viejo Vallarta, il 
                      cuore di Puerto Vallarta, superando Nuevo Vallarta dove 
                      sorgono i grossi hotels internazionali.
                    Subito 
                      si percepisce il carattere turistico famoso di questa città, 
                      che nel corso degli anni si è guadagnata l'appellativo 
                      di "Monte Carlo del Messico".
                    Alberghi 
                      di fama internazionale, club e negozi alla moda, centri 
                      commerciali modernissimi americani, catene di fast food, 
                      discoteche, ristoranti a cinque stelle, tutto insomma modello 
                      "gringo", fatto apposta per i ricchi turisti nordamericani, 
                      europei, giapponesi.
                    Quando 
                      arriviamo in centro teniamo sotto controllo le calles con 
                      la nostra cartina sulla guida, cercheremo di scendere nei 
                      pressi di c. Badillo.
                    L'hotel 
                      in cui alloggeremo per un paio di notti è l'hotel 
                      Roger, in c. Badillo 237. La nostra camera n. 309, al secondo 
                      piano è pulita e graziosa, un po'
                      piccolina ma con un bel bagno con doccia. Un letto singolo 
                      e uno matrimoniale, tv, ventilatore.Costa 300 pesos, cara 
                      rispetto agli ultimi prezzi ma Puerto Vallarta è 
                      più cara dei paesini visitati precedentemente. C'è 
                      anche una piccola piscina.
                    L'hotel 
                      è nella parte a sud del centro vecchio, a sud del 
                      rio Cuale. 
                    La 
                      spiaggia de los Muertos al centro della Bahia de Banderas, 
                      è a poca distanza, si arriva direttamente a piedi. 
                      Non è assolutamente una spiaggia da sogno, anzi, 
                      una striscetta di sabbia squallida e circondata dai mega 
                      alberghi alle spalle al posto delle palme. Tavolini di plastica, 
                      chioschi che vendono spiedini di pesce, pochi ombrelloni 
                      per fortuna. In spiaggia c'è di tutto, venditori 
                      di qualsiasi cosa, dagli spiedini di pesce e gamberi, a 
                      quelli che vendono frutta ( "escamocha", un termine 
                      per la frutta mista...anguria al sale e chili, mango, ananas...), 
                      souvenirs provenienti da tutto il Messico e non solo..., 
                      collane e oggetti in legno, dolci, gelati, tatuaggi, fotografie, 
                      escursioni, vestiti, perfino marijuana ( "mota" 
                      ) !
                    Da 
                      playa de Los Muertos non si arriva in centro a piedi, ma 
                      bisogna ritornare sulla strada, in c. Badillo dove ci sono 
                      molti negozi turistici per poi dirigerci a nord verso il 
                      fiume Cuale, dove si trova il mercato principale di Puerto 
                      Vallarta, sia dei generi alimentari che dell'artigianato.
                    Sul 
                      ponte sul rio Cuale appunto, prendendo Insurgentes si può 
                      scendere sull'isola Cuale, dove c'è un centro culturale 
                      e alcuni bei caffè all'aperto. Anche un mercato dell'artigianato 
                      con tutta la serie tipica di oggetti messicani. Le bancarelle 
                      sono tutte uguali, vendono tutte le stesse cose, troppo 
                      turistiche.
                    Il 
                      mercato municipale di Puerto Vallarta si trova subito dopo 
                      il ponte, sulla sinistra. E' grande e molto interessante 
                      soprattutto perchè si dispone su due piani. Al secondo 
                      piano ci sono i comedores mentre al primo piano l'artigianato 
                      messicano.
                    Passeggiamo 
                      oltre lungo c. Hidalgo passando dalla piazzetta con la cattedrale, 
                      con un bel campanile con la cupola in ferro battuto lavorato.
                    Ancora 
                      più su, dove terminano gli edifici colorati e i negozi 
                      per turisti fino alla bella plaza Hidalgo dove si trovano 
                      diversi banchetti che preparano tamales, tacos, pozole, 
                      insomma piatti veloci e snack a basso prezzo.
                    Sul 
                      Malecon di Puerto Vallarta, la strada più importante 
                      e famosa, dove tutti vengono a passeggiare ben vestiti, 
                      tutti i turisti "in" di Puerto Vallarta sulla 
                      bahia di Banderas... Sul malecòn si affacciano anche 
                      tutti i locali più commerciali e famosi in tutto 
                      il mondo, dall'Hard Rock Cafè a Planet Hollywood, 
                      e tanti altri di catene di fast food, cocktails, disco bar 
                      e ristoranti.
                    A 
                      cena rimaniamo vicino al nostro hotel, in c. Badillo 284, 
                      tra Vallarta e Constituciòn, al ristorante Las Margaritas. 
                      Si mangia molto bene con un buon rapporto qualità-prezzo 
                      ( in due spendiamo 280 pesos mangiando pesce, l'immancabile 
                      guacamole, cervezas ecc....da provare il filete a la Elliud!!) 
                      e la serata è davvero piacevole...
                    Forse 
                      anche Puerto Vallarta sarà un bel ricordo...
                    24 
                      agosto 2003
                      Oggi è domenica, ci regaleremo una magnifica escursione 
                      fino a Yelapa, un villaggio indiano a sud subito dopo Mismaloya 
                      e Boca de Tomatlàn.
                    Facciamo 
                      colazione al ristorante "La Tia" molto carino 
                      e semplice in Pino Suarez 240. Ci piacerebbe tornarci per 
                      cena visto che propone diversi piatti a base di pesce dai 
                      nomi intriganti, come per es. la "cazuela de marisco"s 
                      e il "burrito marinero con camarones"...!
                    All'angolo 
                      tra Constituciòn e Badillo prendiamo il bus pubblico 
                      ( 4,5 pesos ) che lungo la strada 200 porta a sud fino a 
                      Boca de Tomatlàn passando
                      anche da Mismaloya dove John Huston girò le riprese 
                      del film "La Notte dell'Iguana" con Richard Burton. 
                      Boca de Tomatlàn è un piccolo villaggio di
                      pescatori a 14 km da Puerto Vallarta disposto sull'estuario 
                      di un fiume. La spiaggia è comunque carina, quando 
                      arriviamo è presto ed è molto bello con i 
                      primi ombrelloni ad aprirsi in attesa della gente domenicale. 
                      Da qui non si può proseguire oltre lungo la costa 
                      la strada finisce ma si può prendere una lancia diretta 
                      ancora più a sud per le belle spiagge di Las Animas, 
                      Quimixto e Yelapa.
                    Aspettiamo 
                      così di partire in lancha fino a Yelapa, l'ultima 
                      spiaggia a sud. Per 120 pesos a testa prendiamo la lancha 
                      per Yelapa, alle 15.30 ci sarà il ritorno. 
                    Partiamo 
                      alle 11.00 a bordo di una lancia potente e piena di stranieri 
                      che hanno scelto questa bellissima giornata di sole per 
                      starsene in spiaggia !
                    Il 
                      paesaggio inizia in modo fantastico prima di fare la prima 
                      sosta a Las Animas una bella spiaggia tranquilla. Ancora 
                      oltre arriviamo a playa Quimixto, altra fermata. Poi ci 
                      fermiamo alla piccola spiaggia di Majahuitas dove c'è 
                      l'omonimo albergo. Finalmente arriviamo a Yelapa, la spiaggia 
                      che vediamo da lontano sembra proprio bella, come una cartolina 
                      !
                    Yelapa 
                      è un villaggio solitario, famoso per una folta comunità 
                      di stranieri residenti, con alcuni complessi residenziali.
                    La 
                      baia protetta con la bianca spiaggia, il mare è verde 
                      smeraldo e circondato dalla vegetazione verdissima fatta 
                      di palme e una sorta di jungla fitta che si perde nella 
                      montagna. Sabbia come pane grattuggiato, unparadiso tutto 
                      per noi...e chi si muove più da qui !!!
                    ( 
                      ricordatevi che a Yelapa i prezzi sono più alti, 
                      per es. una cerveza che mediamente costa 10-13 pesos, qui 
                      costa 25 pesos...)
                    Ozio 
                      totale e relax fino alle 15.30 ora in cui ripartiamo di 
                      nuovo con la nostra lancha ( la "Mas cariñosa" 
                      ) alla volta di Boca de Tomatlàn.
                    Ora 
                      la spiaggetta che stamane era quasi deserta e tranquillissima 
                      si è trasformata in un bolgia, con ombrelloni occupati 
                      dai tanti turisti e 
                      messicani che sono venuti qui al mare ! Ci fermiamo anche 
                      noi un po' per starcene seduti a un tavolino per il nostro 
                      aperitivo preferito, il
                      guacamole...y una cerveza claro que sì!
                    Si 
                      riprende il bus che torna a Puerto Vallarta, ma scendiamo 
                      prima per vedere anche Mismaloya. Anche qui una spiaggetta 
                      ma a quest'ora, forse per l'alta marea è ancora più 
                      piccola, una spiaggetta "sporcata" dall'enorme 
                      albergo La Jolla Mismaloya.
                    Mismaloya 
                      è piuttosto deludente, dopo Boca de Tomatlan, ma 
                      soprattutto Yelapa e le altre spiagge viste dalla lancia, 
                      questa spiaggia non dice un
                      granchè.
                    Terminiamo 
                      la giornata a Puerto Vallarta, girovagando senza tante idee 
                      dove mangiare qualcosa, i locali chiudono presto, sempre 
                      entro le 20.30 circa e non troviamo niente fino a quando 
                      ci ricordiamo di un piccolo locale che proponeva burritos 
                      con pescado.
                    Fortunatamente 
                      ritroviamo il "Tacon de Camaron", se ben ricordo 
                      nei paraggi di c. Matamoros. I burritos che abbiamo mangiato 
                      lì sono super , sono da provare assolutamente !!! 
                      I ragazzi sono simpatici e preparano enormi burritos con 
                      polipo ( pulpo ), robalo e marlin ( pesci della zona..). 
                      Non ci
                      accontentiamo di un solo burrito. "Proviamone un altro 
                      !!" Che buoni e come sono farciti !! ( 45 pesos ) e 
                      se volete la cerveza, accanto c'è un
                      abarrote....
                    Dopocena 
                      tranquillo sul malecon, lo "struscio" dove passeggiano 
                      un po' tutti, fra spettacoli all'aperto, bancarelle, ambulanti, 
                      musica dal vivo,
                      ecc.
                    
                    25 
                      agosto 2003
                      Giorno d'addio. Lasciamo Puerto Vallarta, una città 
                      che non mi ha detto molto, ma anche questa città 
                      è da vedere, e Yelapa è proprio un piccolo
                      paradiso !
                    Seguendo 
                      i consigli della guida e di altre notizie che ho avuto da 
                      parte di altri viaggiatori e amici e anche per una certa 
                      sensazione positiva e di
                      intuito ( come spesso mi succede a volte mi catturano località 
                      dai nomi esotici, oppure solo guardando una cartina geografica, 
                      per la localizzazione...), decidiamo di proseguire ancora 
                      più a sud, approfittando del bel tempo che ormai 
                      è tornato e stare ancora in una località di 
                      mare.
                    Colazione 
                      di nuovo al Tia Maria, poi saliamo sul bus che prendiamo 
                      all'angolo tra Badillo e Constituciòn per la ruta 
                      11 contrassegnato da "Ixtapa" oppure va bene anche 
                      quello "Juntas" entrambi vanno fino alla central 
                      camionera.
                    Per 
                      Tenacatita ( Jalisco ), la spiaggia che abbiamo scelto per 
                      passare qualche giorno al mare, gli ultimi di questo viaggio, 
                      dobbiamo prendere uno
                      dei tanti bus che vanno a Manzanillo. Tenacatita è 
                      vicino a Miguel Hidalgo, circa 30 km prima di Melaque. Il 
                      nostro bus della "Pacifico" costa 114 pesos fino 
                      appunto a Miguel Hidalgo che non è sul mare.Da Miguel 
                      Hidalgo poi dovremo arrangiarci per conto nostro per raggiungere 
                      la vicina Tenacatita.
                    Dopo 
                      5 ore circa passate velocemente passando per Josè 
                      Pino Suarez, Campo Acosta, Josè Maria Morelos, Pèrula, 
                      Chamela, anche grazie a un bel film proiettato in autobus, 
                      arriviamo al punto dove dobbiamo scendere.
                    Non 
                      arriviamo però fino a Miguel Hidalgo, ma l'autista 
                      ci fa scendere proprio al bivio per Tenacatita, sulla strada. 
                      Ci spiega che alla piccola 
                      bancarella sulla strada possiamo chiedere per un passaggio 
                      fino a Tenacatita, visto che mancano ancora 8 km. Al crucero 
                      per Tenacatita, un borgo chiamato Aguacaliente, non c'è 
                      nient'altro che una tienda de abarrotes dove un señor 
                      chiamato "El Negro" ( che è il papà 
                      della signora della tienda..) ci dà un passaggio 
                      con la sua macchina bianca per 40 pesos ( mi fa lo sconto 
                      di 10 pesos perchè lo avevo scambiato per il marito 
                      della signora della tienda...!!). 8 chilometri fino a Tenacatita, 
                      divertiamo El Negro perchè gli mostriamo la mappa 
                      dei suoi posti, e anche troviamo il suo paese natale segnato 
                      !!
                    Prima 
                      di Tenacatita, a circa 2 km c'è il piccolo villaggio 
                      di El Rebalsito, dove c'è l'unico hotel "Costa 
                      Alegre".
                    Quando 
                      finalmente siamo al mare, si avvera un sogno ! Una baia 
                      incantevole con la lunga spiaggia, alcuni scogli in mezzo, 
                      il mare fantastico e vivo con le onde che si abbattono fragorosamente. 
                      Le palapas sulla spiaggia che offrono riparo e ombra, dove 
                      poter mangiare e riposarsi. L'atmosfera
                      selvaggia e solitaria, tranquillo, un'oasi di pace con un 
                      paesaggio idilliaco, certamente quello che desideravamo, 
                      terminare la vacanza al mare in posto esattamente così 
                      !! Fortunati, fortuna che in Messico esistano posti così 
                      !
                    Vita 
                      di mare e nient'altro, non c'è nemmeno la luce sull'unica 
                      stradina dietro le palapas ristoranti !
                    Il 
                      "Negro" ci porta all'hotel El Paraiso, a sinistra 
                      quando si sbuca in spiaggia. La camera costa 250 pesos e 
                      senza tanto fiatare subito abbiamo uno
                      sconto di 50 pesos ! "Muy Bien !" Una camera semplice, 
                      piccola, un letto grande matrimoniale, bagno e doccia, ventilatore. 
                      In hotel si può anche mangiare visto che fa anche 
                      da ristorante.
                    La 
                      sistemazione è più che dignitosa ma non ci 
                      interessa così tanto l'hotel, qui è la spiaggia 
                      che più ci incanta !!
                    Non 
                      esitiamo un istante, sono le 17 e ci godiamo subito la spiaggia 
                      e il mare. Le onde non sono pericolose, arrivano sempre 
                      una alla volta, tuttavia
                      state sempre attenti alla corrente. Si dice che l'oceano 
                      pacifico "no tiene memoria"...
                    La 
                      brezza che arriva dal mare, la luce chiara del pomeriggio 
                      che sta lasciando spazio alla sera, qui è tutta una 
                      favola !!
                    Verso 
                      le 18.30 è l'ora dei mosquitos, sì, anche 
                      qui non scappiamo alla loro presenza ! Mosquitos o jejenes, 
                      è sempre una tortura e così o entri in acqua 
                      o scappi via a meno che non hai il repellente...
                    Dei 
                      messicani nei paraggi mi lasciano gentilmente la loro crema 
                      autan, è l'occasione per fare amicizia con loro e 
                      chiacchierare amichevolmente con
                      tequila y coca, frutta e carne. Fino a tardi mi "perdo" 
                      via con questi messicani abbastanza brilli, ma pur sempre 
                      ospitali e simpatici. Non mi
                      accorgo che si è fatto tardi forse ormai troppo tardi 
                      per cenare a uno dei ristoranti palapa sulla spiaggia. Pare 
                      che queste palapas-ristoranti chiudano presto, verso le 
                      19.30, e sono già le 19.30 passate !
                    Salutiamo 
                      frettolosamente i messicani sulla spiaggia e proviamo a 
                      trovare qualche locale aperto ma è tutto chiuso e 
                      deserto, non c'è più nessuno qui !!
                    Abbastanza 
                      arrabbiati, soprattutto Linda è delusa, torniamo 
                      indietro al nostro hotel, e per fortuna la cucina è 
                      ancora aperta ! Ordiniamo subito da
                      mangiare scegliendo dalla lista, ancora prima di fare la 
                      doccia. Quando scendiamo dalla nostra stanza siamo tranquilli 
                      e contenti davanti ai nostri
                      piatti già preparati !! Mangiamo bene, sopa de mariscos 
                      e camarones a la diabla, via via ci rilassiamo completamente, 
                      la fame è sparita è siamo
                      felici come sempre !! Il ristorante per fortuna è 
                      schermato contro le zanzare !
                    A 
                      Tenacatita trovate la libertà, non fatevela sfuggire... 
                      !
                      
                    26 
                      agosto 2003
                      Giornata completa di relax, mare e sole a Tenacatita 
                      ! Senza tanti programmi in testa, solo la voglia di un dolce 
                      far niente, solo tempo dedicato a noi stessi, bagni, lettura, 
                      l'aggiornamento di questo diario che avevo dimenticato da 
                      qualche giorno, passeggiate sulla spiaggia, tanto relax 
                      insomma e qualche cervecita naturalmente !
                    Colazione 
                      in spiaggia, naturalmente, come si fa a rimanere chiusi 
                      dentro in hotel ? Sotto una palapa, ci saranno solo 10 persone 
                      lungo tutta la
                      spiaggia, che è quasi deserta ! 
                    Ma 
                      anche se l'intenzione è quella di non far proprio 
                      niente oggi, alla fine non riusciamo a stare tutto il tempo 
                      senza pensare di vedere qualcos'altro.
                      Mi piace il mare e la vita di spiaggia, abbronzarmi, fare 
                      il bagno e camminare, ma dopo un po' mi annoio, soprattutto 
                      se questa vita viene fatta per due tre giorni. Anche Linda 
                      si unisce a me e così camminiamo lungo la strada 
                      asfaltata fino al pueblito di El Rebalsito. Non abbiamo 
                      neppure le
                      ciabatte, e scalzi iniziamo a percorrere la bella strada 
                      in mezzo a un bellissimo palmeto ! Spesso mi incanto ad 
                      ammirare il paesaggio circostante,
                      con le palme e le colline appena dietro. Dopo circa un chilometro 
                      però accettiamo il passaggio nel cassonetto di un 
                      signore che sta tornando
                      indietro.
                    El 
                      Rebalcito è in realtà un agglomerato di poche 
                      case con qualche negozio di alimentari, un hotel, un ristorante 
                      e una piccola piazzetta con una
                      chiesetta in miniatura.
                    Gironzoliamo 
                      per il paesino scalzi iniziando ad accorgerci che la strada 
                      scotta, i nostri piedi si stanno abbrustolendo !!
                    Per 
                      il ritorno in spiaggia per fortuna ancora una volta in autostop 
                      ringraziando una famiglia messicana che ci risparmia la 
                      passeggiata a piedi scalzi sull'asfalto bollente !
                    Ma 
                      ancora non siamo soddisfatti e allora cosa pensiamo di fare 
                      ? Visto che la spiaggia di Tenacatita non è ancora 
                      abbastanza per noi andiamo a vedere cosa c'è oltre 
                      la collinetta sulla destra arrivando davanti al mare. Si 
                      sale lungo una stradina sterrata, la sabbia è resa 
                      cocente dal sole e andando avanti è sempre più 
                      dura, i nostri piedi stanno friggendo. Il panorama però 
                      è bello e si vede tutta la baia. Ancora più 
                      avanti e poi si scende. Sulla sinistra la spiaggia di Maravierta, 
                      con dei sassoni lisci e roventi che però non ci impediscono 
                      di entrare rapidamente in acqua come "Speedy Gonzalez" 
                      !
                    "Ahi 
                      ahi ahi ahiiiii! I piediiii!!"
                    In 
                      acqua mi ci vorrà del tempo prima di sentire beneficio 
                      ! Sulla spiaggia si possono trovare diverse piccole conchiglie 
                      arrivate grazie alla forza del
                      mare aperto...
                    A 
                      destra rispetto a Maravierta c'è la spiaggia nera 
                      di Playa Mora, molto bella e completamente deserta tutta 
                      per noi. Tanti piccoli sassolini che ti
                      massaggiano e un'acqua ancora più trasparente. Sembra 
                      di stare su una spiaggia fatta di caviale !!
                    Quando 
                      pensiamo di dover tornare indietro ci assale l'incubo della 
                      strada ustionante ! "E adesso che facciamo ? Non so 
                      se riusciremo a tornare senza bruciarci i nostri poveri 
                      piedi !".
                    Butto 
                      il pareo in acqua cercando di mantenere più acqua 
                      possibile, lo useremo poi quando i nostri piedi non ce la 
                      faranno più, gettandolo a terra
                      come "tappetino" da "ultima speranza", 
                      speriamo bene !!
                    Non 
                      so se questo sistema ci abbia aiutato, io credo si sì, 
                      ma la prossima volta vengo in ciabatte !!
                    A 
                      Tenacatita si possono anche fare delle escursioni nei canali 
                      della laguna circostante. Nei ristoranti in spiaggia si 
                      possono trovare tutte le
                      informazioni a riguardo.
                    Il 
                      "Paseo por el manglar" ( il giro in lancia tra 
                      le mangrovie ) costa 260 pesos fino a 10 persone per un 
                      'ora.
                    E' 
                      l'ora più bella, quella del tramonto, in spiaggia.. 
                      e che spiaggia !! Come di consuetudine mangiamo il nostro 
                      piatto preferito, il guacamole 
                      assieme a cerveza e limonata. Il guacamole è una 
                      specie di salsa fatta con avocado ( aguacate ) mischiato 
                      a cipolla ( cebolla ), jitomates ( pomodori rossi ), chili 
                      ( peperoncino ), sale ( certe volte ci grattano sopra anche 
                      il formaggio ). Si mangia così con tostadas o nachos 
                      ( tortillas fritte ) ed è buonissimo !!
                    Siamo 
                      in attesa, quel momento così bello in cui i colori 
                      via via si spengono e l'oscurità prende il sopravvento. 
                      Alle sette e mezza tutto es cerrado !!
                      Siamo alla ricerca di un ristorante dove poterci fermare 
                      per concludere questa intera giornata vissuta completamente 
                      in spiaggia.
                    Ma 
                      in una palapa c'è della gente, dei ragazzi stanno 
                      bevendo birra. Ci sediamo anche noi, e finalmente ci godiamo 
                      una cenetta sulla spiaggia, con
                      l'acqua che di tanto in tanto arriva fino ai nostri piedi 
                      !
                    I 
                      piatti proposti sul menù sono scomparsi a favore 
                      solo di filetti di pesce e insalata di gamberi e polipo. 
                      "Ok, va bene, està bien !" Vada per quello
                      che avete allora !
                    E' 
                      un momento magico: una cenetta a Tenacatita, al buio, la 
                      musica ranchera..., e la libertà della lontananza 
                      da tutti i pensieri....
                    27 
                      agosto 2003
                      Quando ci svegliamo decidiamo di lasciare Tenacatita 
                      oggi, con un giorno d'anticipo rispetto al programma che 
                      avevamo in mente. L'idea è di andare alla vicina 
                      Melaque, sempre sul mare in modo da avere meno difficoltà 
                      poi il giorno successivo per andare a Guadalajara.
                    Facciamo 
                      colazione in hotel. Io mangio le solite huevos a la mexicana, 
                      mentre Linda scopre che le tortillas si sposano alla perfezione 
                      con la
                      marmellata.
                    Appena 
                      fuori dall'hotel, zaino in spalla ed ecco che fortunatamente 
                      arriva il primo passaggio in autostop, solo fino a El Rebalsito, 
                      ma va bene lo
                      stesso, intanto cerchiamo di avvicinarci al crucero.
                    Quando 
                      siamo a El Rebalsito dobbiamo attendere un po', ma siamo 
                      convinti che prima o poi troveremo qualcuno per il secondo 
                      passaggio "de raite" fino al crucero ! E così 
                      è, una signora ci fa "accomodare" nel retro 
                      del suo furgone carretto, modello "gabbia per maialini", 
                      ma a noi non importa un granchè, anzi, siamo contenti 
                      di non dover aspettare ancora sulla strada !
                    Ora 
                      siamo al crucero, sulla strada costiera del pacifico, a 
                      sud porta a Manzanillo, a nord si va a Puerto Vallarta.
                    Autobus 
                      non ne arrivano, o meglio, nella direzione opposta a quella 
                      in cui dobbiamo andare noi ne passano diversi, ma per Manzanillo 
                      nada !
                    Attendiamo 
                      un po', mezz'oretta sotto il sole sulla strada col pollicione 
                      fuori ogni qualvolta passa un pick-up, un camion o anche 
                      un'auto abbastanza
                      grande ( visto che abbiamo anche due zaini...).
                    Ancora 
                      una volta la fortuna ci assiste quando si ferma un furgone 
                      con l'alto cassonetto dove siamo "ingabbiati" 
                      fra gli ananas dei tre contadini che
                      possono darci un passaggio fino a Melaque, anche se loro 
                      però svolteranno prima del centro al bivio per Autlàn 
                      de Navarro. Il viaggio di 30 km per
                      Melaque è bellissimo per una bella strada immersa 
                      fra le alte palme a poca distanza dal mare, come dei maiali 
                      o delle pecore, ma tanto che importanza ha...?
                    Quando 
                      arriviamo al bivio per Autlàn de Navarro e Guadalajara 
                      ci fermiamo e salutiamo i nostri amici, gli lasciamo anche 
                      una mancia di 20 pesos così si fanno un cerveza alla 
                      nostra salute !
                    Appena 
                      scesi e con lo zaino in spalla e di nuovo super veloci ancora 
                      nel retro di un altro pick-up. "Subete subete!" 
                      Così raggiungiamo subito ancora
                      una volta in autostop il centro di Melaque appena più 
                      avanti dopo circa un km. "Gracias señor, gracias 
                      !!"
                    In 
                      calle Gomez Farias proviamo all'hotel Monterrey ma la stanza 
                      è piuttosto anonima e il costo non sembra così 
                      ragionevole ( 320 pesos ), cerchiamo allora un'altra sistemazione 
                      che troviamo poco distante sempre in Farias 54 all'hotel 
                      San Nicolàs. La camera al primo piano costa 200 pesos, 
                      è molto spaziosa e con tre lettoni grandi, il bagno, 
                      un ventilatore e la terrazza che dà sulla via Farias.
                    Melaque 
                      è diversa da Tenacatita. Per prima cosa Melaque è 
                      una cittadina tipicamente turistica, più messicani 
                      che stranieri. La spiaggia è lunga e
                      abbastanza affollata, con alcuni locali dove potersi sedere, 
                      mangiare il pesce appena pescato e ammirare i tanti pellicani 
                      che continuano a 
                      pattugliare il mare e si gettano a capofitto per catturare 
                      l'ambita preda.Melaque viene appena prima di Barra de Navidad, 
                      che si trova a nord, e che
                      si può raggiungere anche lungo la spiaggia (6,5 km).
                    Passiamo 
                      il resto della giornata in spiaggia, in un torrido caldo 
                      umido, molto più caldo rispetto a Tenacatita in cui 
                      invece c'era sempre una 
                      piacevole brezza.
                    E' 
                      tutto un continuo di ordinazioni da bere, agua de limòn 
                      y cerveza....
                    L'acqua 
                      è un brodo, nel fare il bagno bisogna condividere 
                      lo spazio con i tanti pellicani che se ne stanno a mollo 
                      dopo aver catturato le loro prede.
                    "Siesta 
                      !", ma a me viene il mal di testa con questa temperatura 
                      !
                    Verso 
                      sera, dopo una doccia, giriamo un po' per Melaque, allo 
                      zocalo, per le stradine con i tanti negozi tipici delle 
                      stazioni balneari. Dall'angolo
                      sud-ovest dello zocalo partono i bus per Barra de Navidad. 
                      Ne prendiamo uno ( 3,5 pesos ) proprio per Barra. Dopo aver 
                      attraversato tutta la periferia
                      di Melaque lungo strade sterrate tutte sconnesse, finalmente 
                      rientriamo sulla strada maestra in direzione di Barra. Ci 
                      si impiega circa una ventina
                      di minuti. 
                    Barra 
                      de Navidad è più "straniera" di 
                      Melaque se così si può dire, cioè più 
                      conosciuta e frequentata da viaggiatori non messicani. Ci 
                      sono diversi
                      localini caratteristici con le insegne in inglese che propongono 
                      ogni tipo di cocktail e anche piatti della cucina internazionale. 
                      Ma Barra è carina lo
                      stesso, con la spiaggia lunga con onde più altre 
                      rispetto alla sorellina Melaque, e la laguna de Navidad 
                      che segna il confine tra lo stato di Jalisco e quello di 
                      Colima.
                    L'atmosfera 
                      è molto più cosmopolita ma è piacevolissimo 
                      passeggiare e rimanere a Barra. Io c'ero già stato 
                      nel 1999, due notti, una delle quali
                      passate in bianco a causa di un terribile mal di stomaco...da 
                      incubi !!
                    Al 
                      "Velero's" ci sediamo a bere qualcosa a un tavolino 
                      che dà direttamente sulla laguna de Navidad. La vista 
                      è proprio incantevole e romantica. L'acqua è 
                      ferma e si vedono le mangrovie che si gettano in mare. Il 
                      "Velero's" è un buon ristorante con buona 
                      musica cubana, l'ambiente molto curato.
                    Per 
                      tornare indietro fino a Melaque devo raccontarvi l'odissea 
                      del bus che dapprima fa il giro dei sobborghi più 
                      squallidi di Barra de Navidad per
                      tornare sui propri passi fino alle fermata da dove siamo 
                      saliti, poi il proseguimento fino a Melaque non risparmiandoci 
                      anche qui di entrare nelle
                      stradine più infime facendoci passare così 
                      quasi un'ora sull'autobus con un caldo umido oppressivo 
                      attraverso tutti i barrios più sconosciuti di questi
                      due villaggi ! "A piedi lungo la spiaggia avremmo fatto 
                      certamente prima !".
                    Purtroppo 
                      ci siamo lasciati alle spalle un bellissimo tramonto che 
                      invece da Melaque non si può vedere a causa del promontorio 
                      a nord che chiude la baia.
                    Ceniamo 
                      tardi al "Cesar e Charly" un ristorante sulla 
                      spiaggia proprio vicino all'hotel Monterrey, in c. Gomez 
                      Farias. Buono sia il pescado alla veracruzana ( pomodori 
                      e peperoni ) che quello al mojo de ajo ( crema all'aglio 
                      ).
                    
                    28 
                      agosto 2003
                      Se all'inizio avevamo in programma di prendere un autobus 
                      per Guadalajara verso le 7.30 di mattino, tutti e due siamo 
                      invece d'accordo di anticipare,
                      quasi costretti, a partire con il primissimo bus sempre 
                      per Guadalajara ! Perchè ?
                    In 
                      hotel non si riesce a dormire nemmeno un po' a causa dei 
                      mosquitos, del gran caldo, del rumore proveniente dalla 
                      strada, ma soprattutto da strani animaletti che abitano 
                      nel materasso dei nostri letti. "Saranno pulci ?" 
                      Niente da fare, cambiamo anche letto, visto che ce ne sono 
                      ben tre, ma niente , la tortura è continua !!
                    Alle 
                      4.30 del mattino siamo già in piedi stanchi e assonnati, 
                      ma decisi a lasciare questo inferno !
                    Così 
                      è, alla vicina stazione degli autobus, sempre in 
                      G. Farias, decidiamo di prendere il bus "ordinario" 
                      ( seconda classe ) delle 5.30 ( 185 pesos ).
                    Sarà 
                      un viaggio di ben sei ore, lungo e noiosissimo, per una 
                      strada tortuosa e in continua ascesa passando da campi coltivati 
                      ad agave, da cui si ricava la famosa tequila. Passiamo anche 
                      da Autlàn de Navarro, la città natale del 
                      famoso chitarrista Santana.
                    A 
                      mezzogiorno siamo finalmente alla grande stazione degli 
                      autobus di Guadalajara, formata da diversi "moduli" 
                      o terminal. Il centro di questa
                      grande città, la seconda del Messico, dista circa 
                      5 km. Prendiamo quindi un bus, contrassegnato con "centro" 
                      che passerà anche da Tlaquepaque e dalla vecchia 
                      central camionera.
                    Scendiamo 
                      in centro, vicino a c. Colòn e calle Sanchez. A piedi 
                      percorriamo c. Lopez Cotilla fino al n. 619 dove si trova 
                      l'hotel Posada San Rafael Inn. Bello l'albergo per tanti 
                      motivi. La camera (n. 6) innanzitutto pulitissima e curata, 
                      bagno con doccia, due letti grandi, tv ( 290 pesos ). C'è 
                      anche un bel patio con un computer per internet ( 12 pesos 
                      all'ora ), certamente uno dei migliori alberghi trovati 
                      in tutto il viaggio !!
                    Il 
                      pomeriggio inizia però dopo un ottimo pranzo al cafè 
                      Madrid sempre nella stessa via Cotilla. Provate gli innumerevoli 
                      licuados e succhi di frutta,
                      gli enormi panini ( lonches ) e le quesadillas. Ottimo servizio 
                      a prezzi imbattibili !
                    Per 
                      il centro di Guadalajara, una città grande e turistica 
                      anche se non troppo... La bella Catedral con due campanili 
                      gemelli in plaza de Armas dove
                      si trova anche il Palazzo del Governo, le tante piazze nei 
                      dintorni: plaza Laureles con il Palazzo Municipale, plaza 
                      Tapatìa e il Teatro Degollado,
                      plaza Libertad e plaza de los Hombres Ilustres. In fondo 
                      a Plaza Tapatia si arriva verso il mercato Libertad.
                    La 
                      chiesa de La Merced e San Josè.
                    Merita 
                      davvero una visita il Mercado Libertad, dove si possono 
                      ammirare i banconi della frutta e verdura dal piano superiore, 
                      e avere così una
                      bellissima veduta ! Si può trovare di tutto, alimentari, 
                      comedores, ma anche oggetti di artigianato che però 
                      provengono tutti da Tlaquepaque e Tonalà.
                    Camminiamo 
                      da Plaza Tapatìa, ben tenuta con fontanelle e giochi 
                      d'acqua, passando poi per il grande mercado Libertad fino 
                      alla poco accomandabile zona nei dintorni di plaza de Los 
                      Mariachis fino alla Calzada Independencia una lunga arteria 
                      stradale che porta a sud, passando anche per il Parque Agua 
                      Azul dove c'è la Casa de Las Artesanias de Jalisco. 
                      Qui si possono trovare bellissimi oggetti dell'artigianato 
                      provenienti da tutto lo stato. Compriamo anche noi qualcosa 
                      ma siamo convinti che nei villaggi di Tlaquepaque e Tonalà 
                      troveremo di meglio grazie a una scelta più ampia.
                    Vorrei 
                      sottolineare la tranquillità che si può avvertire 
                      per le strade di Guadalajara, il centro molto ben tenuto 
                      e una sensazione di sicurezza ovunque.
                    Parlando 
                      con un signore seduto vicino a noi capiamo però che 
                      anche Guadalajara "soffre" della delinquenza in 
                      maniera però molto più leggera
                      rispetto alla capitale Mexico City "de efe " (DF).
                    In 
                      serata, pochi sono i locali aperti nei dintorni del nostro 
                      hotel, e non avendo tanta voglia di metterci a cercare da 
                      tutt'altra parte capitiamo dentro un semplicissimo bar con 
                      biliardo chiamato "Club 52" nei dintorni di c. 
                      Cotilla, mi sembra in av. Juarez.
                    Ci 
                      sediamo sugli sgabelli alla barra, davanti a noi una simpatica 
                      signora che prepara direttamente le tortillas. Da una massa 
                      ( "masa" ) già
                      preparata, ne prende un pezzetto e la "spalma" 
                      sotto una pressa apposta per poi riscaldare questa sorta 
                      di piadina su una piastra calda.
                    Mangio 
                      ottimi tacos di carne insaporiti al mole verde e al mole 
                      negro, entrambe sono salse tipiche del Messico, gli ingredienti 
                      non li ricordo più
                      ma di certo c'è anche il cioccolato !!
                      
                    29 
                      agosto 2003
                      Che c'è in progamma oggi ?
                    Tante 
                      cose, inizialmente l'idea di lasciare di nuovo la città 
                      e spostarci a Morélia la capitale dello stato di 
                      Michoacàn a est di Jalisco in modo da
                      avvicinarci a Ciudad de Mexico dove Linda il 31 riparte 
                      per l'Italia.
                    Prima 
                      di lasciare Guadalajara non possiamo mancare di visitare 
                      Tlaquepaque e Tonalà famose in tutto il Messico per 
                      quanto riguarda l'artigianato.
                    Sia 
                      Tlaquepaque che Tonalà sono a sud di Guadalajara, 
                      ormai villaggi annessi alla città stessa, anche se 
                      in origine erano due distinti pueblos. La
                      central camionera rimane tra Tlaquepaque e Tonalà.
                    Facciamo 
                      colazione da "La Bombilla" in c. Cotilla, uscendo 
                      dall'hotel si prende a sinistra fino a superare la prima 
                      piazza che trovate, il locale è
                      sempre sullo stesso lato. Il bar è una "loncheria", 
                      una sorta di paninoteca modello "Happy Days" con 
                      i divani trapuntati e due gentili signore che
                      preparano panini, enormi yogurt con granola e frutta, hamburguer, 
                      quesadillas ( tortilla di farina piegata in due con dentro 
                      formaggio "queso" fuso ) e sincronizadas ( come 
                      la quesadilla ma in più c'è il prosciutto 
                      ).
                    Lasciamo 
                      quindi l'hotel, ritiriamo gli zaini già preparati 
                      e in bus andiamo alla stazione degli autobus. Raggiungiamo 
                      la central camionera con un bus
                      preso in av. 16 septiembre, un bus ruta 616. In venti minuti 
                      circa si arriva alla stazione dei bus, siamo al modulo 1 
                      e lasciamo gli zaini al deposito
                      bagagli ( guarda equipaje ).
                    Di 
                      nuovo su un altro bus pubblico che ci porterà a Tlaquepaque 
                      la nostra prima scelta. Il conducente dell'autobus ci aiuta 
                      e scendiamo proprio vicini
                      alla piazza più famosa e centrale di Tlaquepaque, 
                      plaza El Pariàn cuore di questo villaggio. La bella 
                      piazza è circondata da moderni negozi di
                      artigianato mentre il centro è occupato da una serie 
                      di ristoranti eleganti.Troviamo molti turisti in giro molti 
                      di più rispetto a Guadalajara stessa.
                    Tlaquepaque 
                      sembra una sorta di villaggio creato apposta per i turisti, 
                      ma ci aspettavamo più bancarelle e negozietti mentre 
                      invece vediamo solo grandi negozi eleganti ed esclusivi, 
                      poco tipici e con prezzi abbastanza alti. Passeggiamo su 
                      è giù per av. Independencia che è zona 
                      pedonale con i festoni appesi che danno un'aria allegra 
                      a questo passaggio. In questa via si trova il museo regionale 
                      della ceramica. Purtroppo però non troviamo quello 
                      che stiamo cercando, cioè quella sensazione di più 
                      vero e artistico, meno "finto" e più antico 
                      e tradizionale.
                    Abbiamo 
                      ancora tempo prima di lasciare Guadalajara, un paio d'ore 
                      per visitare anche Tonalà 8 km a sud di Tlaquepaque.
                    Riprendiamo 
                      un altro bus, questa volta un TUR 707 con aria cond.( 6 
                      pesos ) diretto proprio a Tonalà. Sale il controllore 
                      dei biglietti. In Messico il
                      biglietto si paga sempre al conducente, si sale davanti 
                      si paga e si ritira il biglietto. E' importante conservare 
                      sempre il biglietto fino a quando si
                      scende. Dopo aver cercato dappertutto, tra le tasche, nello 
                      zainetto, ovunque insomma dei nostri biglietti niente !! 
                      Ero già pronto a pagare la
                      multa quando ricordo dove ho messo le due "cartine" 
                      ! "Eccoli, sono qua, mi servivano come segnalibro nella 
                      guida !!".
                    E 
                      Tonalà si presenta subito come estremamente diversa 
                      rispetto alla sorella Tlaquepaque. Qui è tutto un 
                      fiorire di laboratori e piccoli negozi,
                      scantinati, con oggetti sparsi un po' dappertutto anche 
                      direttamente sul marciapiede ! Non c'è che l'imbarazzo 
                      della scelta per varietà e numero di
                      negozi.
                    Oggetti 
                      in legno, ceramiche, cartapesta, rame e ferro battuto, soli 
                      da appendere al muro, statuette, farfalle, vasetti di ogni 
                      grandezza e forma,
                      candelabri, animaletti colorati, cactus e ricordi di ogni 
                      tipo del Messico ! Tutto è moltiplicato all'ennesima 
                      potenza rispetto e Tlaquepaque e la
                      qualità dell'artigianato è senz'altro di buon 
                      valore. E non è finita ! Tonalà ha un meraviglioso 
                      zocalo, la piazza centrale con una forte atmosfera retrò, 
                      i lucida scarpe nei loro caratteristici chioschi, i venditori 
                      di palloncini, le panchine in ferro battuto e ai lati le 
                      taquerias e i comedores sotto i portici da dove arriva il 
                      profumo delle gorditas ( tortillas di mais più alte 
                      e spesse tagliate in due a busta e riempite di quello che 
                      volete, provate quelle con "nopalitos y frijoles " 
                      ! ) ! Per noi è un invito a nozze e ci sediamo subito 
                      felici come bambini, su sgabellini da asilo ad ammirare 
                      tutto questo spettacolo. Certo, Tonalà è proprio 
                      incantevole e sarebbe stato un delitto non averla vista 
                      !
                    Si 
                      respira davvero un'aria diversa, più autentica rispetto 
                      a Tlaquepaque e anche a Guadalajara, meno turistica ma molto 
                      più graziosa.
                    Così 
                      dopo qualche acquisto a dire il vero limitato per la continua 
                      aspirazione a trovare qualcosa di meglio, dobbiamo purtroppo 
                      lasciare Tonalà
                      che avremmo voluto conoscere meglio, ma abbiamo un bus che 
                      parte per Morélia dove vorremo arrivare in serata.
                    Sulla 
                      stessa strada dove siamo scesi arrivando da Tlaquepaque, 
                      ma dal lato opposto, prendiamo il bus 275 per la central 
                      camionera.
                    Alle 
                      16.00 siamo già in stazione dei bus, al modulo 1 
                      riprendiamo gli zaini ( 10 pesos ) e acquistiamo i biglietti 
                      dell'autobus per Morélia delle 16.15
                      ( 210 pesos ) della primera plus. Il bus è di prima 
                      classe e prima di salire a bordo ci consegnano anche un 
                      sacchettino "merenda" con bibita !! "Che
                      lusso !!".
                    Questo 
                      bus percorrerà l'autopista ( autostrada ) impiegandoci 
                      circa tre ore e mezza ( 295 km ).
                    Siamo 
                      a Morèlia alle 20.00, la stazione degli autobus è 
                      nuova e non è in centro. Non troviamo i soliti bus 
                      per il centro che aspettano fuori davanti
                      alla stazione tanto meno colectivos. Prendiamo un taxi, 
                      il biglietto si acquista dentro la stazione e il costo dipende 
                      dalla zona. In stazione c'è
                      un cartello con scritto "Taxi: para una mas seguridad 
                      compra su boleto !". Il nostro taxi per il centro costa 
                      24 pesos, abbiamo scelto sulla guida di
                      provare l'hotel Mintzicuri in Vasco de Quiroga 227 proprio 
                      di fronte alla posada Don Vasco.
                    Alla 
                      reception ci attende un serio e attento signore, all'inizio 
                      sembra antipatico ma poi si rivelerà squisitamente 
                      professionale.
                    Ogni 
                      camera è contrassegnata da una targhetta con un nome 
                      indio. La nostra camera è al piano superiore, un 
                      letto matrimoniale e il bagno, gli spazi sono ridotti ma 
                      è pulita e non abbiamo bisogno d'altro ( 232 pesos 
                      ).
                    E' 
                      già sera ed è tardi, come sempre difficile 
                      trovare qualcosa di aperto per mangiare. Nel nostro percorso 
                      alla ricerca di un ristorante ci imbattiamo
                      nello spettacolo della grande Cattedrale tutta illuminata, 
                      con i due campanili e la cupola azzurra !! Tanta gente per 
                      le strade, traffico come da
                      noi in Italia, ma di turisti zero assoluto...
                    Mi 
                      viene da paragonare Morélia a Zacatecas e anche a 
                      Oaxaca ma non è proprio così; più grande 
                      Morélia, più vivace anche la sera, meno povera 
                      mi sembra ma sono solo le prime impressioni e poi in centro 
                      sembra tutto perfetto...
                    In 
                      c. Guillermo Prieto 125 a nord-ovest rispetto alla cattedrale 
                      entriamo nel bel ristorante-hotel "Casa de Las Rosas", 
                      un locale elegante ma per
                      questa volta può andare, siamo a fine viaggio, direi 
                      che è giusto concederci una cena come si deve... 
                      ce la meritiamo !
                    Un 
                      menù con piatti tradizionali della città e 
                      del Michoacàn, quindi "sopa tarasca" ( 
                      con tortillas fritte, chile negro, fagioli ), "pescaditos 
                      di Zihuarèn" ( pesciolini piccoli piccoli con 
                      limone e avocado ), "enchilada placera" ( enchilada 
                      senza carne, tortilla ripiena di verdure cotta in forno 
                      ), insalata verde. Mangiamo benissimo e mi piacerebbe segnalare 
                      questo posto, che merita senza dubbio di essere provato!
                    30 
                      agosto 2003
                      lPenultimo giorno di Linda in Mexico. Domattina partirà 
                      da Mexico City alla volta dell'Italia mentre io avrò 
                      un giorno in più a disposizione.
                    Dopo 
                      un'abbondante colazione a base di yogurt giganti fatta al 
                      mercato di Morélia che si trova a sud rispetto al 
                      nostro hotel, oltre la chiesa de Los
                      Capuchines, iniziamo a scoprire questa bella città.
                    
                    Morélia, 
                      Patrimonio Culturale dell'Umanità dal 1991, è 
                      una città coloniale con un gran valore storico e 
                      monumentale. Fondata il 18 maggio del 1541 per ordine del 
                      vicerè Antonio de Mendoza nella valle di Guayangareo 
                      con il nome di Valladolid che poi fu sostituito dal nome 
                      attuale per onorare la memoria di Don Josè Maria 
                      Morelos y Pavòn che nacque in questa città 
                      il 30 settembre 1765.
                    Morélia 
                      è conosciuta come la città de las Canteras 
                      Rosas per il colore del materiale sei suoi edifici che conservano 
                      tutta la loro grandezza.
                    Il 
                      tempo è buono ma quando il sole scompare arriva un 
                      po' di fresco anche se non fa freddo come a Zacatecas...per 
                      fortuna !
                    Passiamo 
                      per San Francisco e la casa de Las Artesanias ( cari gli 
                      oggetti e non così numerosa la varietà...) 
                      in plaza valladolid, poi su verso il Templo de Las Monjas 
                      dedicato a Santa Caterina da Siena e il Palacio Federal, 
                      poi ancora verso est alla bella plaza Villalogin e la Fuente 
                      Tarasca,
                      l'Acquedotto e quindi indietro fin su alla Casa de la Cultura 
                      nell'ex convento del Carmen. Un panino veloce e poi via 
                      ancora per le vie di 
                      Morélia...
                    In 
                      Plaza de Las Rosas deliziosa, vicino alla chiesa de Las 
                      Rosas ( ora c'è il conservatorio ), poi al Palacio 
                      Claviero con il vicino mercato
                      dell'artigianato e dei dolci moreliani. Il mercato è 
                      divertente e interessante, tutti vendono i tipici dolci 
                      al tamarindo, speziati e piccanti con il chili !
                    Senza 
                      strafare si arriva a sera, ultimo giorno di Michoacàn 
                      ma già è fortissima la voglia di tornarci 
                      per visitare meglio questo stato interessantissimo, con 
                      le famose località di Patzcuaro, l'isola di Janitzio, 
                      Tzintzuntzan, Uruapan, Quiroga, il vulcano Paricutìn 
                      e la costa del pacifico
                      con spiagge isolate e selvagge.
                    Verso 
                      le 19.00 torniamo in hotel dove abbiamo già lasciato 
                      gli zaini pronti in custodia. E per una doccia, come facciamo 
                      ? Nel parking dell'hotel, ai
                      lati ci sono delle docce pubbliche ma a pagamento, riusciamo 
                      a lavarci e toglierci di dosso un po' di stanchezza...
                    Prima 
                      di lasciare Morèlia, andiamo a cenare al ristorante 
                      Los Comensales in c. Zaragoza. Sono quasi le otto e come 
                      al solito rischiamo di non trovare nessun locale aperto 
                      ! Se il menù propone molti piatti a base di carne, 
                      pesce, antojitos ( stuzzichini ), zuppe, ecc, dobbiamo però 
                      adattarci e prendere quello che c'è, perciò 
                      la solita sopa tarasca buona e saporita, sopa di verdure 
                      e trota salmonata alla griglia ( in verità sembra 
                      fritta e
                      impanata, ma facciamo finta di niente..!). Il posto è 
                      bello perchè si mangia in un bel patio di una casa 
                      coloniale, all'aperto e con una fontana al
                      centro. Purtroppo però non mi pare sia un ristorante 
                      da segnalare, soprattutto dopo il ricordo della cena di 
                      ieri sera !
                    A 
                      questo punto siamo pronti per lasciare Morélia. Faremo 
                      il viaggio fino a Mexico City in bus di notte in modo da 
                      essere in aeroporto in mattinata per l'aereo di Linda.
                    In 
                      Hotel riprendiamo gli zaini e quindi saliamo su un colectivo 
                      "ruta cafè" ( un taxi collettivo ) che 
                      va fino alla central camionera, preso all'angolo
                      tra Vasco de Quiroga e Valladolid. Faremo un mini viaggetto 
                      di 25 minuti stipati in un furgoncino volkswagen tutto foderato 
                      di moquette, sembra di
                      stare in un salottino !
                    Arriviamo 
                      nei pressi della stazione dei bus, compriamo i biglietti 
                      della primera plus per Mexico City terminal norte ( 205 
                      pesos ) che parte alle
                      23.30. Di nuovo pacchettino con toast e acqua e... si parte 
                      per l'ultimo viaggio in autobus fino a DF !
                    31 
                      agosto 2003
                      Il viaggio fino a Mexico City dura circa cinque ore e puntuali 
                      arriviamo al terminal norte quando sono le 5 circa. E' ancora 
                      buio ma in stazione c'è già
                      tanta gente che aspetta di partire e che è appena 
                      arrivata ! Facciamo colazione e attendiamo che faccia un 
                      po' più chiaro poi prendiamo il biglietto per un 
                      taxi autorizzato per l'aeroporto ( 113 pesos ).
                    All'area 
                      F delle partenze internazionali siamo in anticipo ma già 
                      è possibile registrarsi per il check-in.
                    Anch'io 
                      riesco ad anticipare il rientro in Italia di una giornata.
                    Così 
                      è, lasciamo il Messico dopo un mese di viaggio, un 
                      lungo percorso da San Diego fino a Città del Messico 
                      attraverso paesaggi indimenticabili,
                      un'esperienza bellissima !!
                    Ora 
                      non so cosa sento esattamente...
                    se 
                      tutto è stato solo un sogno, questo non lo so, in 
                      fondo è stato formidabile vivere così, passare 
                      un mese totalmente libero...
                    Sicuro 
                      che sono cresciuto ancora ma anche che non troverò 
                      mai la fine di questa strada che ho imboccato e nella quale 
                      credo con tutte le mie forze...
                    Ringrazio 
                      di cuore tutti i miei compagni di viaggio per avermi aiutato 
                      a vivere così intensamente questo momento di vita...
                    
                    michele
                    
                    INFORMAZIONI 
                      PRATICHE
                    PREZZO 
                      DEGLI AUTOBUS:
                      San Diego-frontera Tijuana (trolley): 1,25 $
                      Tijuana-Ensenada: 80 pesos
                      Ensenada-San Ignacio: 466 pesos
                      San Ignacio-Santa Rosalia ( autostop): 50 pesos
                      Mulegè-La Paz: 289 pesos
                      La Paz- playa El Tecolote: 25 pesos
                      playa El Tecolote- La Paz : 25 pesos
                      La Paz- Todos Santos: 60 pesos
                      Pichilingue-Topolobampo ( ferry): 580 pesos
                      Creel-Chuhuahua: 166 pesos
                      Chihuahua-Durango: 368 pesos
                      Durango-Chupaderos: 10 pesos
                      Durango-Sombrerete: 65 pesos
                      Sombrerete -Durango: 65 pesos
                      Durango-Zacatecas: 176 pesos
                      Zacatecas-Jerez: 26 pesos
                      Jerez-Zacatecas: 26 pesos
                      Zacatecas-la Quemada: 16 pesos
                      La Quemada-Zacatecas: 16 pesos
                      Zacatecas taxi: 25 pesos
                      Zacatecas -Tepic: 399 pesos
                      Tepic- San Blas: 40 pesos
                      San Blas-Los Cocos: 9 pesos 
                      Aticama-Matanchén : 5 pesos
                      San Blas-Puerto Vallarta: 100 pesos
                      Boca de Tomatlan-Yelapa: 120 pesos
                      Puerto Vallarta- Miguel Hidalgo: 114 pesos 
                      Melaque-Guadalajara: 185 pesos
                      Tlaquepaque-Tonalà: 6 pesos
                      Guadalajara-Morèlia: 210 pesos
                      Morèlia-Mexico City: 205 pesos
                    Tot 
                      3927 pesos = 340 euro
                    
                    COSTI 
                      VARI: 
                      tassa d'entrata in Messico: 21 usd $
                      entrata laguna Arareko: 15 pesos
                      entrata cascata Cusarare: 15 pesos
                      museo de la Revoluciòn (Chihuahua): 10 pesos
                      Zacatecas, Mina El Eden:25 pesos
                      Zacatecas Teleferico:20 pesos
                      museo Zacatecano: 6 pesos
                      La Quemada ruinas: 32 pesos
                      escursione a La Tovara:130 pesos
                      visita alla Contaduria (San Blas): 5 pesos
                    Tot. 
                      243 pesos = 21 euro
                      + 21 usd $= 40 euro
                       
                    LINKS 
                      UTILI:
                      www.lapaz-tourism.com
                      www.bajaferries.com
                      www.chihuahua.gob.mx
                      www.turismodurango.com
                      www.turismozacatecas.gob.mx
                      www.visitmorelia.com
                      www.visitnayarit.com
                      www.costalegre.com
                    HOTELS-POSADAS:
                      San Diego, Ecolodge ( 45 usd $ a testa...)
                    San 
                      Ignacio, Baja California Sur: Hotel "La Posada" 
                      ( 250 pesos per 2 )
                    Mulegé, 
                      Baja California Sur: Casa de huespedes Manuelita ( 200 pesos 
                      per 2 )
                    La 
                      Paz, Baja California Sur: Hotel "Hosteria Del Convento", 
                      c. Madero 85 ( 260 pesos per 4 )
                    Los 
                      Mochis, Sinaloa: Hotel Hidalgo, in c Hidalgo 260 Pte. 
                      tel 8 18 34 53
                      hidalgo@hotmail.com ( 280 pesos per 4 )
                    Creel, 
                      Chihuahua: Hotel nuevo ( 450 pesos per 4 )
                    Creel, 
                      Chihuahua: Posada Creel ( 350 pesos per 4 )
                    Chichuahua, 
                      Chihuahua: Hotel Plaza, c. Cuarta, (200 pesos per 4 )
                    Durango: 
                      Durango: Hotel Buenos Aires, a. Constituciòn 126 
                      Nte. (150 pesos per 4)
                    Zacatecas, 
                      Zacatecas: Hotel Zamora, c. Independencia ( 213 pesos per 
                      3 )
                    San 
                      Blas, Nayarit: Hotel " Bucanero", Juarez 75, 
                      tel. 50101. ( 150 pesos per 2 persone )
                    Puerto 
                      Vallarta: Hotel "Posada de Roger", c. Badillo 
                      237, tels. (322) 222-08-36 e 222-06-39 www.posadaroger.com 
                      ( 300 pesos per 2 persone )
                    Tenacatita, 
                      Jalisco: Hotel "El Paraiso", av. Tenacatita 32 
                      tel (315) 355.59.20 tel: (314) 353.96.23 ( 200 pesos per 
                      2 persone )
                    Melaque, 
                      Jalisco: Hotel "San Nicolàs" ( 200 pesos 
                      per 2 persone )
                    Guadalajara, 
                      Jalisco: "Hotel Posada San Rafael Inn", Lopez 
                      Cotilla 619 - Centro Historico tel: (33) 36-14-91-46 http://sanrafael1.tripod.com/
                      ( 290 pesos per 2 persone )
                    Morélia, 
                      Michoacàn: Hotel Mintzicuri, c. Vasco de Quiroga 
                      227, tel 312 0590 - ( 232 pesos per 2 persone )
                    Spesa 
                      totale a persona per "dormire": 1404 pesos + 45 
                      $ = 162 euro
                      
                    
                    FINE