Una settimana a Parigi e un po’ di Francia
(testo e foto di Marianna Igorb)
25 Aprile
Siena Alessandria Autogrill Km. 380
Partiamo da Siena nel tardo pomeriggio per aspettare i nostri
amici Duccio e Donatella impegnati per metà giornata.
Sosta notturna in Autogrill .
26 Aprile
Alessandria Bardonecchia Frejus Bourg en Bresse
Avallon Km 482
Piove quasi ininterrottamente per tutto il
viaggio. Dopo il traforo del Frejus scegliamo di evitare
le autostrade e percorriamo le statali francesi ,ottime,
spesso a quattro corsie, molto scorrevoli. Nel pomeriggio
decidiamo di fare una sosta a Bourg en Bresse per visitare
la famosa Chiesa di Brou, capolavoro dell’architettura
gotico-fiammeggiante Arriviamo verso le 21 ad Avallon, piccola
cittadina della Borgogna. Parcheggiamo in centro, in una
bella piazza alberata, dove trascorriamo una notte tranquilla
e silenziosa.
27 Aprile
Avallon Chateu de Fontainebleau Camping
Bois de Boulogne Paris km 238
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Lungo la strada verso
Parigi |
Chateau
de Fontainebleau
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Al mattino, dopo il primo acquisto della baguette e dolcetti
vari, visitiamo il centro storico di Avallon. Passando sotto
la quattrocentesca Torre dell’ Orologio dal caratteristico
tetto di ardesia giungiamo alla bella piazza antistante
la romanica Chiesa di St.Lazaire, ornata di due stupendi
portali borgognoni ricchi di statue e rilievi.
Oggi il tempo è migliore, a tratti esce il sole,
riprendiamo il nostro viaggio verso Parigi. Dal momento
che siamo in strada ci fermiamo per visitare il castello
di Fontainebleau. La residenza reale, sorta in origine come
padiglione di caccia nel cuore di una foresta che ancora
oggi ha una estensione di 25.000 ettari, si è sviluppata
durante il regno di 30 diversi re. Gran parte del suo fascino
deriva proprio dai diversi elementi architettonici che la
compongono e dal bellissimo parco ornato da molte fontane.
Gli Appartamenti Reali, riccamente decorati , portano sparsi
un po’ ovunque le iniziali di Enrico II e Caterina
de Medici, oltre a quelle di Napoleone, naturalmente, che
spiccano tra i velluti della sala del trono.
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Chateau de Fontainebleau
- Appartamenti Reali
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Finalmente verso le 18 del pomeriggio, con
il provvidenziale aiuto del navigatore, arriviamo facilmente
al Camping Bois de Boulogne. Al bureau non c’è
alcuna fila, noi avevamo prenotato una settimana prima pagando
la caparra per due piazzole Confort ( carico scarico, elettricità
10 ampere) e chiedendo espressamente che fossero vicine.
Naturalmente della richiesta non è stato tenuto conto,
le piazzole sono lontane tra loro ed una è decisamente
in pendenza. La gentile signora italiana del bureau cerca
di aiutarci ma non ci sono altre piazzole disponibili vicine,
allora ci propone di metterci insieme in quella migliore
e il giorno dopo uno di noi potrà spostarsi in quella
accanto che nel frattempo dovrebbe liberarsi. Accettiamo
la soluzione, la piazzola è abbastanza grande e ci
entriamo tutti e due comodamente. Comincia a piovere, la
temperatura diminuisce, invece di usare il webasto, visto
che abbiamo elettricità sufficiente, accendiamo il
piccolo radiatore ad olio da 500 watt che abbiamo acquistato
di recente e che si rivelerà utilissimo per tutta
la settimana fornendoci una piacevole temperatura interna
di 20 gradi in pochissimo tempo, nonostante la pioggia e
la forte escursione termica tra il giorno e la notte.
Parigi 28 Aprile
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Versailles
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Bassin d’Apollon |
Stamattina non piove, anche se il cielo è ancora
grigio. Riguardo agli spostamenti, dobbiamo decidere se
fare la Paris Visite + navetta del campeggio valida 5 giorni(
zone 1, 2, 3) al bureau a 44 euro, oppure alla stazione
della metro Paris Visite + autobus a 28 euro. Visto che
la fermata dell’autobus n. 244 è a 300 metri
dal campeggio e che l’ultima corsa parte dalla metro
alle 22 decidiamo per questa seconda soluzione, contando
sul fatto che se qualche volta facciamo più tardi
possiamo sempre prendere la navetta, la cui ultima corsa
è alle 24, facendo il biglietto a bordo. Comunque
poiché la Paris Visite è valida cinque giorni
la faremo da domani, oggi prendiamo la RER (linea C) per
raggiungere Versailles che si trova oltre la zona 3. Arriviamo
alla reggia verso le 10, classica ora di punta, infatti
c’è una fila pazzesca alla biglietteria. Decidiamo
allora di visitare prima i giardini. Grandiosi, imponenti
come tutto a Versailles, sebbene formali nel progetto, organizzati
attorno a due assi principali, comprendono affascinanti
boschetti, sofisticate fontane, lunghissimi viali. Splendida
la Bassin d’Apollon, magnifica vasca ornamentale con
una scultura in bronzo che rappresenta il carro di Apollo
che emerge dalle acque. Pranziamo con una baguette farcita
comprata ad un chioschetto fuori dai cancelli della reggia,
poi torniamo alla biglietteria. Non ci sono più file
e scopriamo che dopo le 15 il biglietto costa 10 euro invece
di 13. Visitiamo dunque gli Appartamenti Reali espressione
dello sfarzo del Re Sole e della sua corte.
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Salone degli specchi |
Stanza della regina |
Incoronazione Imperiale |
Riprendiamo la metro ed arriviamo fino a Les
Halles. Il vecchio mercato descritto da Emile Zola come
“il ventre di Parigi”distrutto nel 1969 e ricostruito
dopo un decennio, comprende oggi, oltre alla stazione della
metro, un enorme centro commerciale sotterraneo di quattro
piani, una piscina, un cinema, una serra di piante tropicali,
una biblioteca, una videoteca, un centro per la musica e
la danza ecc. All’esterno la Terrazza Lautreamont
offre una splendida vista dei giardini e della Chiesa di
St. Eustache.
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Les Halles |
Camping Bois de Boulogne |
Ceniamo nel Burghy del Les Halles con insalatona
e frites. Metro, bus camping. Duccio si sposta nella piazzola
accanto che si è liberata.
PARIGI 29 Aprile
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Notre Dame |
Place de Vosges |
Retro del Beaubourg |
La nostra meta di oggi sono l’Ile de
la Citè e l’Ile St.Luis, cuore della città.
Arriviamo con la metro in Place du Chatelet, attraversato
il ponte sulla Senna, passiamo davanti alle torri della
Conciergerie , attraversiamo il colorato Marchè au
Fleurs dove abbondano i mughetti, che scopriremo nei giorni
seguenti, sono il fiore simbolo della festa del Primo Maggio
francese. Eccoci alla Cattedrale di Notre Dame, maestoso
ed armonico esempio di architettura gotica, domina su Parigi
dal XII secolo anche se il suo aspetto attuale è
dovuto in gran parte al restauro del XIX secolo. Arrivati
davanti all’ingresso della Sainte Chapelle ci spaventa
la fila lunghissima, per cui decidiamo di tornare nel pomeriggio,
sperando in un nuovo colpo di fortuna come a Versailles.
Lasciamo la vivace e affollata Ile de la Citè e attraverso
il ponte entriamo nella più piccola e tranquilla
Ile St. Luis. Dopo aver visitato il Memorial della Deportation,
uno spoglio edificio che commemora la Shoa, facciamo una
piacevolissima passeggiata nelle strade senza traffico e
fiancheggiate da eleganti palazzi settecenteschi con negozi
dalle antiche insegne. Attraversiamo di nuovo la Senna sul
Pont de Sully e arriviamo a Place de la Bastille. Sulla
Colonna di Luglio al centro della piazza splende al sole
il simbolo della libertà, sul selciato pietre rosa
indicano il luogo esatto dove sorgeva la Bastiglia. Continuiamo
il nostro cammino e arriviamo alla bellissima Place De Vosges,
la piazza più antica di Parigi, incantevole con i
suoi meravigliosi edifici in mattoni e pietra e il tranquillo
parco centrale. Entriamo nel Marais, il quartiere meglio
preservato tra quelli più vecchi della città,
caratterizzato da molte ricchezze architettoniche sapientemente
restaurate negli anni settanta. Percorriamo strade pittoresche
con Cafè e Bistrot, eleganti dimore oggi trasformate
in musei, il quartiere ebraico ecc., fino al Centre Georges
Pompidou. Il controverso centro di arte moderna che ha da
poco celebrato il 20° anniversario con una grande restauro,
ci appare come un gigante addormentato, con i suoi tubi
multicolori e le condutture a spirale che risaltano in mezzo
agli altri edifici grigi della città. Oggi è
uno dei luoghi più visitati di Parigi; il concetto
rivoluzionario degli architetti Rogers e Piano, di “una
casa della cultura per tutti”si è rivelato
una grande successo. Ci fermiamo in un self service vicino,
per mangiare e riposarci, poi decidiamo di tornare nell’Ile
de la Citè per visitare la St. Chapelle. Dopo una
inevitabile fila di circa trenta minuti dovuta ai controlli
per la sicurezza, riusciamo ad entrare. Lo splendore di
questa magnifica cappella gotica può essere apprezzato
solo dall’interno, dato che è circondata dagli
edifici del Palazzo di Giustizia. La bellezza della cappella
superiore toglie il respiro. Le pareti sono costituite da
altissime vetrate colorate a mosaico, che la luce del sole
rende splendenti, collegate a snelle colonne che sostengono
le volte del soffitto. Lungo il perimetro della cappella
ci sono molte sedie dove vale la pena di fermasi per ammirare
con calma lo straordinario gioiello gotico.
Torniamo alla stazione metro di Chatelet e prendiamo la
linea che ci porta verso il camping, ma poiché è
ancora abbastanza presto decidiamo di non scendere a Port
Maillot ma di continuare fino a La Defence.
Siamo entrati in metro con il sole, usciamo sotto una pioggerellina
fastidiosa, ma la nostra attenzione viene subito catturata
dalla vista de La Grande Arche, un enorme cubo di cemento
cavo ricoperto di vetro e marmo di Carrara, dal semplice
profilo architettonico ma per le dimensioni, 110 metri,
una meraviglia della tecnologia moderna. Tutto il quartiere
de La Defence è chiaramente ispirato a Manahattan,
ma se ne distingue per l’eliminazione del traffico
superficiale. La grande piazza, circondata da bellissimi
edifici, confluisce in un viale alberato con giardini e
fontane, in asse con l’Arco di Trionfo che si vede
in lontananza. In questo grande spazio spicca la statua
che ricorda appunto la strenua difesa della città
da parte dei suoi cittadini. Sotto la piazza c’è
una rete di strade, ferrovie, metro, parcheggi sotterranei,
oltre all’enorme centro Commerciale La Quatre Temps.
Nonostante probabilmente ci siano molti problemi per mantenere
in sicurezza questo luogo bellissimo, che dopo la chiusura
dei negozi e degli uffici è quasi deserto, il quartiere
de La Defence ci è sembrato sicuramente uno degli
sviluppi urbanistici più ambiziosi d’Europa
e perfettamente in linea con la “grandeur” francese.
Arriviamo al Camping verso le 21 concludendo questa intensissima
giornata parigina con doccia calda, cena e meritato riposo.
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St. Chapelle |
Tramonto sul Grande
Arche |
La Defence |
PARIGI 30 Aprile
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Panorami dalla Tour
Eiffel |
Il profilo de La Defence |
L’Arco di trionfo |
Stamattina ci accoglie uno splendido sole,
giornata ideale per salire sulla Torre Eiffel. Naturalmente
questo l’hanno pensato in tanti, facciamo dunque una
fila, ordinata e regolata dal personale, di circa un’ora
per arrivare alla biglietteria e quasi altrettanto per l’ascensore
che porta in cima. Ne vale comunque la pena, il panorama
è veramente spettacolare !! Verso l’una ci
sediamo ai tavolini del bar del 2° piano e mangiamo
un’ottima baguette con pollo e verdure. Dal secondo
piano scendiamo a piedi e arriviamo al Champ de Mars, un
immenso tappeto verde alla base della Torre Eiffel pieno
di gente che si gode il sole. Proseguiamo poi verso
Les Invalides, imponente complesso architettonico caratterizzato
dalla splendente cupola dorata dell’ Eglise du Dome,
mausoleo di Napoleone e sede di importanti musei. Arriviamo
in Quai d’ Orsay lungo la Senna, passiamo davanti
al Palais Bourbon, sede dell’ Assemblea Nazionale
Francese (la nostra Camera dei Deputati) ed arriviamo alla
nostra meta del pomeriggio, il Museo d’Orsay. L’ex
stazione ferroviaria salvata dalla demolizione negli anni
settanta è stata sapientemente trasformata dall’architetto
italiano Gae Aulenti in uno splendido museo. Il bellissimo
tetto in vetro e i lussuosi soffitti a cassettoni caratterizzano
la sala centrale d’ingresso facendola sembrare un’antica
basilica. Dopo aver visto al piano terreno una vasta collezione
di dipinti di Delacroix, Ingres e la prime opere di Monet,
Manet e Pissarro, saliamo al piano superiore dove si trova
la prestigiosa collezione Impressionista e post Impressionista,
senza dubbio la principale attrazione del museo ed una delle
maggiori di Parigi. Ammiriamo i capolavori di Degas, Sisley,
Renoir , Monet, Cezanne, Van Gogh, Gauguin, Matisse, Touluse
Lautrec e molti altri. Usciti dal museo prendiamo la metro
e scendiamo a Place St Germain des Pres dove c’è
l’omonima chiesa, la più antica di Parigi,
che nonostante le numerose modifiche subite nei secoli,
è una delle più prestigiose costruzioni del
regno dei Franchi in perfetto stile romanico. Dopo una passeggiata
lungo il famoso Boulevard St Germain ci inoltriamo nelle
stradine del vivace e raffinato quartiere sulla Rive Gauche.
Ceniamo in Rue St Benoit, nel caratteristico bistrot Le
Petit Saint Benoit, due buoni piatti più il vino,
20 euro a testa.
Rientriamo al camping con l’ultima navetta di mezzanotte.
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Les Invalides |
Museo d’Orsay |
Manet Dejeuner sur
l’Herbe |
PARIGI 1 Maggio
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Les Champs Elysèes |
Place de la Concord |
La Madeleine |
Parigi ci regala un’altra giornata
di sole per la festa del 1° maggio. Per le strade si
vendono mazzolini di mughetti, che simboleggiano la fine
dell’inverno e l’arrivo della primavera. Arriviamo
a Les Champs Elysèes, luogo mitico per i parigini,
per manifestazioni, raduni o parate, dal Tour de France
alla Festa del 14 luglio. Dopo le foto di rito sotto l’Arco
di Trionfo, l’ultimo simbolo del potere militare e
dell’orgoglio francese, ci dirigiamo verso la Senna
nella zona dei Monumenti dell’Esposizione Universale
del 1900, dove ammiriamo il Grand Palais e il Petit Palais,
straordinari esempi di architettura della “ belle
èpoque”. Eccoci infine a Place de la Concorde,
la piazza più spettacolare di Parigi per vastità
e grandiosa eleganza. Al centro troneggia l’obelisco
di Luxor in granito rosa, fiancheggiato da due meravigliose
fontane. Superiamo Place de la Madeleine, con la sua imponente
e neoclassica chiesa e arriviamo all’elegante e classica
Place Vendome, al centro della quale la napoleonica Colonna
d’ Austerlitz le conferisce una superba aria “imperiale”.
Dopo una sosta da Mc Donald e una passeggiata nei Giardini
delle Tuileries, affollati di parigini e turisti, andiamo
in Avenue de l’Opera, dove prendiamo l’autobus
n. 95 che ci porterà a Montmartre. Iniziamo la salita
verso la bianca mole del Sacre Coeur che domina la città,
arrivati sul sagrato della chiesa, oggi affollatissimo di
turisti, si può godere di uno spettacolare panorama
di Parigi. Il quartiere di Montmartre, famoso per la vita
bohemien di artisti e scrittori del XIX secolo, mantiene
ancora l’atmosfera del villaggio che fu, nonostante
la massiccia trasformazione in attrazione turistica. Passeggiamo
per le stradine piene di negozietti e cafè fino a
Place du Tertre stracolma di ritrattisti e pittori che offrono
i loro lavori a prezzi decisamente alti. Scendiamo fino
a Place Blanche dove si trova il Moulin Rouge, le cui ballerine
furono immortalate nei dipinti e nei manifesti di Toulouse-Lautrec
che abbiamo visto ieri al Museo D’Orsay. Arriviamo
a Pigalle, che ormai è un susseguirsi di sexy shop
e locali a luci rosse, riprendiamo la metro e cambiando
tre linee, arriviamo nella zona dei Grand Boulevards dove,
in Rue de Faubourg 7, c’è un ristorante che
ci è stato consigliato da amici. Si tratta di Chez
Chartier, ristorante proletario ottocentesco, dichiarato
monumento storico nel 1986. Arredamento tipico della Belle
Epoque, legno, ottone e specchi; ci sono ancora i cassettini
dove i clienti abituali conservavano i propri tovaglioli.
Camerieri velocissimi, gilet nero e grembiule bianco, scrivono
le ordinazioni e il conto sulla tovaglia di carta. Piatti
tradizionali francesi, prezzi bassi, (3 piatti con vino,
19 euro) qualità non eccezionale, ma l’atmosfera
vale senz’altro una visita. Un consiglio, arrivare
prima delle 20 (noi lo abbiamo fatto per caso), o rassegnarsi
ad una buona mezz’ora di fila all’ingresso,
regolata dal maitre che fa entrare via via che si liberano
i tavoli. Dopo cena passeggiando lungo il Boulevard Montmartre
scopriamo il Passage des Panoramas una delle più
antiche gallerie coperte di Parigi. Questi passaggi costruiti
nell’ottocento, coperti da eleganti tetti di vetro,
collegano i Boulevard, permettendo il passeggio e le visite
ai negozi al riparo dalla pioggia. La metro ci riporta a
Port Maillot, autobus 244, campeggio.
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Pittori a Place du
Tertre |
Piazzetta di Montmartre |
Ristorante Chez Chartier |
Parigi 2 maggio
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Chateau Vincennes |
Cimitero di Père-Lachaise |
Galeries Lafayette |
Oggi iniziamo la nostra giornata con la visita
al castello di Vincennes che si trova a 6 km a est di Parigi.
La metro ci porta a due passi dall’ingresso. Tutto
il complesso, per secoli dimora di reali, è stato
recentemente restaurato. All’interno dell’imponente
cinta muraria vi sono l’austero torrione trecentesco,
alto 50 metri, la Chapelle Royale e due padiglioni seicenteschi.
Con un paio di cambi di metro arriviamo alla seconda tappa
della nostra giornata, il famoso Cimitero Père-Lachaise.
Entriamo in questa romantica e intricata foresta di tombe
e sepolcri disposta lungo sentieri in terra battuta e viali
di ciottoli. Le tombe dei personaggi famosi, da Chopin a
Moliere non sono facili da trovare, il consiglio è
quello di procurarsi una piantina. Esiste comunque una moltitudine
di tombe interessanti e le più intriganti non sono
sempre quelle della gente famosa. Piuttosto deludenti quella
di Jim Morrison e di Simon Signoret e Yves Montand. Nell’angolo
sud-est troviamo il Mur des Fèderès, dove
nel 1871 furono fucilati gli ultimi “Comunardi”.
Lasciamo la sacra atmosfera degli antichi sepolcri e con
un balzo nel tempo e nello spazio (cioè varie metro),
ci troviamo nel tempio dello shopping parigino, le Galeries
Lafayette. All’ingresso ci sono i depliant in tutte
le lingue, vista l’ora saliamo al 6° piano dove
si trova il Lafayette Cafè, un self service con vista
sui tetti di Parigi, dove mangiamo un ottimo piatto di salmone
affumicato con verdure e ci riposiamo davanti ad un discreto
caffè. Saliamo poi alla terrazza dell’ultimo
piano da dove si gode uno splendido panorama a 360°.
Prima di lasciare i magazzini passiamo al Lafayette Gourmet
dove compriamo il famoso patè de fois e una bottiglia
di champagne dal prezzo abbordabile.
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Dalla terrazza delle
Galeries Lafayette |
Palazzo del Lussemburgo |
Giardini del Lussemburgo |
La metro ci porta poi al Palazzo del Lussemburgo,
oggi sede del Senato Francese, dimora in stile italiano
fatta costruire da Maria de Medici, circondato da splendidi
giardini. Ammirando le stupende aiuole fiorite dai colori
e dalle forme sapientemente studiate, ci sediamo sulle panchine
disposte intorno alla bella Fontaine de Medicis, dove i
bambini fanno navigare le barchette a vela. Concludiamo
la serata cenando in uno dei tantissimi localini turistici
del quartiere latino, con il menu a prezzo fisso a 15 euro,
anche se con il vino sale subito a 20. Senza infamia e senza
lode, a parte le famose esgargotes, con aglio, burro e prezzemolo,
molto buone.
Andando a prendere la metro in Place du Chatelet passeggiamo
lungo la Senna ammirando Notre Dame e l’Hotel de Ville
in versione notturna . Quando arriviamo a Port Maillot l’ultimo
244 è già passato, prendiamo la navetta del
campeggio delle 11,10.
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Vetrina di un ristorante
del Quartiere Latino |
Notre Dame de nuit |
Parigi 3 maggio
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Ingresso del Louvre |
Venere di Milo |
Leonardo Vergine con
bambino e Sant’Anna |
Oggi è l’ultimo giorno del nostro
soggiorno parigino. Abbiamo previsto per oggi la visita
al Louvre, perché essendo la prima domenica del mese
non si paga il biglietto d’ingresso (suggerimento
della guida National Geographic). Quando, alle nove del
mattino, scendiamo dalla metro alla fermata Louvre ci rendiamo
conto che la fila comincia sulla banchina della stazione.
Dopo qualche minuto di panico ci accorgiamo che però
è molto scorrevole e dovuta solo al controllo di
sicurezza. Attraversiamo parte della città sotterranea
costruita sotto il museo, il Carrousel du Louvre, complesso
commerciale di eleganti negozi, arriviamo alla piramide
capovolta che riecheggia quella in superficie, illuminando
l’intera area sotterranea ed entriamo dopo una ventina
di minuti.
Per la visita, dopo aver studiato un po’ il depliant
in italiano preso all’ingresso, decidiamo di fare
una selezione delle opere che ci interessano maggiormente
dato che è impossibile vedere tutto. Ammiriamo al
piano terreno i bellissimi Schiavi di Michelangelo, la Venere
di Milo, la Vittoria di Samotracia tra le statue più
famose. Vediamo la collezione pittorica italiana del 1°
piano, da Giotto al Mantegna, al Rinascimento ed evitando
la ressa davanti alla Gioconda, ci soffermiamo ad ammirare
lo splendido ed imponente “ le Nozze di Cana”
del Veronese, ignorato dai più, che si trova nella
stessa sala di Monna Lisa. Saliamo al 2° piano per vedere
i dipinti francesi, fiamminghi e olandesi, qui la visita
è molto più tranquilla, le sale sono poco
frequentate, bellissima la Sala Rubens con i 12 enormi dipinti
che celebrano Maria de Medici. Dopo una sosta pranzo e riposo
nel delizioso Cafè Richelieu, visitiamo i sontuosi
appartamenti di Napoleone III. Scendiamo al pianterreno
e prima di uscire andiamo a vedere i bellissimi Tori Assiri,
senz’altro i pezzi più pregiati della sezione
Antichità Orientali. Usciamo dal Louvre verso le
16, decidiamo di raggiungere con la metro 7 il Parc de la
Villette. Nell’area dove solo 15 anni fa erano i mattatoi
di Parigi, c’è ora un parco ultramoderno che
ospita due grandi complessi, uno dedicato alla scienza,
l’altro alla musica. Offrono mostre interattive, giochi
scientifici, simulatori di volo, il planetario ecc, tutto
finalizzato all’apprendimento e all’utilizzo
della scienza e della musica in modo divertente e interessante.
Un grande successo, tre milioni di visitatori l’anno.
Riprendiamo la metro per tornare al campeggio ma, visto
che è abbastanza presto invece di scendere a Port
Maillot decidiamo di continuare fino a la Defence per fare
qualche altra foto con la luce migliore di oggi. Alle 20
siamo al camper dove ceniamo, poi partita a carte e a letto
presto, domani si parte!!.
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Rubens Matrimonio
di Maria de Medici |
Parc de la Villette |
Dietro la Grande Arche |
4 maggio
Parigi Troyes Digione Km 310
Oggi lasciamo Parigi, una città che
ci è piaciuta moltissimo, salutiamo i nostri amici
che hanno condiviso con noi questo impegnativo ma molto
soddisfacente soggiorno, perché loro devono tornare
a casa velocemente per impegni personali, mentre noi abbiamo
deciso per un rientro più lento. Come al solito usciamo
bene dalla città grazie al navigatore, percorriamo
le statali francesi, evitando l’autostrada. Arriviamo
a Troyes, parcheggiamo in un viale alberato vicino al centro,
pranziamo e visitiamo la cittadina, famosa per le case a
graticcio dai vivaci colori, sapientemente restaurate. Troyes,
antica capitale della Champagne, ha la curiosa particolarità
di avere il centro storico fatto a forma di tappo di champagne,
come si vede dalla piantina. La cattedrale, grandiosa costruzione
gotica, anche se incompiuta per la mancanza della torre
destra, domina la Place St.Pierre. Nella chiesa di St Madaleine
scopriamo un tramezzo che precede il coro, stupendo esempio
di gotico fiorito e bellissime vetrate cinquecentesche che
illuminano le cinque navate.
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Troyes |
Ste Madeleine |
Troyes Case…inclinate |
Nel pomeriggio ripartiamo alla volta di Digione.
La strada segue il corso della Senna, attraversa campagne
colorate dal giallo della colza e dal verde smeraldo del
grano, disseminate di paesini raccolti intorno a chiese
dagli aguzzi campanili, paesaggi di grande dolcezza. Il
traffico è scarso, le strade buone, il viaggio piacevole.
Arrivati a Digione troviamo subito il Camping Municipal
du Lac dove ci sistemiamo. Bel campeggio, grandi piazzole
erbose, 13 euro elettricità compresa. Prima di cena
facciamo una passeggiata nel vicino bellissimo parco sulle
rive del lago.
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Digione Camping du
Lac |
Digione Lac Kir |
5 maggio
Digione Beaune Dole Poligny Champagnole
Morez Annecy Km 300
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Digione Notre Dame |
Digione Palais des
Ducs |
Vigneti di Borgogna |
Al mattino prendiamo l’autobus N.3
che passa vicino al campeggio e in 10 minuti siamo in centro.
In quanto antica capitale della Borgogna, Digione è
una città architettonicamente molto ricca. Cuore
della città è il Palais des Ducs, un complesso
di edifici costruiti nel corso di cinque secoli che si affacciano
sulla bella Place de la Liberation, oggi sede del municipio
e di musei. Raggiungiamo la famosa Notre Dame, capolavoro
dello stile gotico-borgognone, dall’originale facciata
rettangolare con due strette torri cilindriche agli angoli,
all’interno vi si venera l’antica statua lignea
della Madonna Nera. Passeggiando nel centro ci imbattiamo
nel grande mercato coperto Les Halles dove facciamo ottimi
acquisti di formaggi, salumi e l’ immancabile Mostarda
di Digione. Oltre alle splendide costruzioni, pare che si
debba ai Duchi di Borgogna anche l’invenzione della
famosa Mostarda, da usare in piccolissime dosi, perché
per noi è fortissima!!. Si dice che i cuochi reali,
per mascherare il cattivo sapore della carne mal conservata,
inventassero una salsa a base di semi di senape e aceto,
“moult ma tarde”( rimando il mio pasto) diventato
poi “mostarda.”
Rientriamo al campeggio verso mezzogiorno e partiamo alla
volta di Beaune, immettendoci nella strada N74, la Route
des Grans Crus, la celebre strada dei grandi vini di Borgogna
che corre ai piedi delle colline viticole della Cote d’Or.
Viaggiamo tra immensi filari di piccole viti, ricca terra
rossa e giovani foglie verdi. Dopo una sosta in una Cave
del borgo di Chambertin, rinomato per i rossi, dove acquistiamo
qualche bottiglia, arriviamo al castello rinascimentale
di Close de Vougeot oggi sede della “ Confrerie des
Chevaliers du Tastevin” confraternita per la difesa
del vino francese. Lasciata la strada 74 attraversiamo,
sempre su belle strade statali, parte della regione della
Franca Contea, fino a Champagnole dove la strada entra nel
Parco Naturale dell’Alto Jura, costeggiando foreste,
costoni rocciosi e prati con chiazze di neve. Senza entrare
in Svizzera, la strada corre lungo il confine e attraversando
la foresta demaniale della Valserine scende poi fino ad
Annecy, dove arriviamo verso le 20. Parcheggiamo in centro,
sul lago, seguendo il suggerimento di un camperista francese
che si ferma insieme a noi. Si tratta di un parcheggio per
autobus, accanto alla stazione di Polizia, ma in questo
periodo si può sostare tranquillamente anche per
la notte. I francesi ci consigliano anche il ristorante
dove stanno andando loro, li seguiamo al Restaurant Mamie
Lise dove mangiamo un’ottima “fondue savoiarde”.
Dopo cena passeggiamo per le stradine del centro medioevale
della deliziosa cittadina dell’Alta Savoia , respiriamo
l’atmosfera quasi magica della sue stradine, piccoli
ponti, silenziosi portici.
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Castello di Close
de Vougeout |
Parco dell’Alto
Jura |
Foresta della Valserine |
6 maggio
Annecy Thones Clusaz Flumet Megevè Chamonix Monte
Bianco Siena km. 712
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Annecy Palais de l’Isle |
Annecy |
Al mattino, dopo una notte tranquilla, uscendo
dal camper siamo colpiti dallo splendore del paesaggio:
una immensa distesa di acqua dove si specchiano il cielo
azzurro, vette innevate e verdi foreste. Con la luce del
sole il piccolo centro medievale attraversato dal fiume
Thiou ci rivela angoli suggestivi con splendidi colori.
Ecco il Palais de l’Isle, il pittoresco complesso
di edifici a forma di prua di nave che sorge su un’isolotto
del fiume, la bella chiesa di St. Maurice, il romantico
Pont des Amours. Saliamo fino al castello che domina la
città con le sue imponenti torri. Il bellissimo lago
meriterebbe senz’altro una sosta più lunga,
intorno ai 40 km del perimetro ci sono località turistiche
e castelli, si può fare il giro del lago sia in camper
che con uno dei battelli turistici. Ecco un posto dove dobbiamo
assolutamente tornare ! ( la lista si allunga sempre più).
Ripartiamo prendendo la bella statale panoramica verso Chamonix.
Si sale prima lentamente fino ai 600 m. di Thones, poi in
un crescendo di curve e tornanti tra panorami spettacolari
fino ai 1000 m. di Megeve, giungiamo in vista del Monte
Bianco. Passato il traforo , iniziamo l’ultima tappa
del nostro viaggio, 600 km di autostrada fino a casa.