Viaggiare - Diari di Viaggio


RUSSIA E DINTORNI 2002


di
Laura e Gian Maria Cadorin

Giornale di bordo

 

Martedì 16 luglio
Casa - Vipiteno - Km di giornata 435 - Km totali 435

Il gruppo di CAROVANA con destinazione Russia e dintorni si raduna all'autoparco di Vipiteno tra le 17,30 e le 18,30: 6 camper per un totale di 14 persone.
Oltre a noi, Riccardo e Carla di Cotignola (RA), Romano e Marisa di Pianoro (BO) con il figlio Saverio e la fidanzata Martina (entrambi sedicenni), Gino e Maria Donatella di Vicenza, Arturo e Marilena di Villorba (TV), Elio e Franca di Brescia; questi ultimi due equipaggi, per impegni famigliari, accorceranno il viaggio e ci lasceranno a Sanpietroburgo, anticipando il rientro a casa.
Tutti hanno una qualche esperienza di viaggi di gruppo, il che potrebbe essere un bene.
Pizza (buona) al locale ristorante e poi riunione informativa per definire gli ultimi dettagli.

Mercoledì 17 luglio
Vipiteno-Praga (Rep.Ceka) - Km di giornata 615 - Km totali 1.050

Partenza alle 6,00 sotto una leggera pioggia e subito acquisto della "vignette" obbligatoria ; il viaggio si svolge tutto su autostrada in territorio austriaco e poi tedesco. Alle 14,45 siamo alla frontiera con la Repubblica Ceka: formalità doganali ridotte al minimo ed in meno di un'ora risolviamo il tutto, compreso il cambio in Corone e l'acquisto della locale "vignette".
Nei sobborghi di Praga abbiamo qualche difficoltà (dato il tempo atmosferico e la stagione) a sistemarci in un campeggio; nel primo che troviamo io m'impantano nel prato e vengo fuori solo grazie alle spinte degli amici del gruppo, nel secondo, strapieno di vacanzieri, doppiamo compiere un certo numero di manovre per riuscire a piazzare tutti i mezzi.

Giovedì 18 luglio
Praga- Czestochowa (Polonia) - Km di giornata 436 - Km totali 1.486

Partenza ore 7,30. Un mio errore nell'interpretazione di un cartello di svincolo autostradale proietta tutta la CAROVANA nel centro di Praga…
Fortunatamente la segnaletica è ottima e così quello che poteva essere una caotica e nervosa perdita di tempo alla ricerca di una via d'uscita si trasforma in una tranquilla passeggiata panoramica nel centro della capitale ceka; tutti quelli del gruppo che non sono mai stati in questa città restano sbalorditi dalla sua incredibile bellezza e ci ringraziano per l'inatteso diversivo regalandoci complimenti invero immeritati.
Proseguiamo il viaggio attraverso le tranquille strade boeme verso la frontiera polacca che raggiungiamo alle 11,25: operazioni di dogana e cambio in Zloty rapidissime.
Nel pomeriggio peggiorano le strade ed il tempo, che ci regala un violento acquazzone; arriviamo nel campeggio di Czestochowa (carino, poco affollato ed a buon prezzo) alle 18,30.
Qualche piccolo problema per Romano (pompa dell'acqua) e per noi (difettoso scarico delle acque chiare). Una pioggia sempre più insistente ci costringe a passare la serata chiusi nei nostri camper.

Venerdì 19 luglio
Czestochowa-Terespol (Polonia) - Km giornata 441 - Km totali 1.927

Partenza alle 9,00 per permettere a chi voleva di visitare la famosa cattedrale dedicata alla Madonna nera: tempo nuvoloso e frescolino.
Ci dirigiamo verso Varsavia su una bella strada a 4 corsie ma, conoscendo il caotico traffico della capitale polacca, decidiamo di aggirarla attraverso un percorso studiato lì per lì. Le strade "gialle" sono strette, piene di traffico commerciale e caratterizzate da profonde cunette che il continuo transito degli autotreni provoca nell'asfalto; nonostante tutto il viaggio procede regolare e nel primo pomeriggio siamo già sulla strada "rossa" per Terespol, con Varsavia ben lontana alle spalle.
Una doverosa annotazione: la tanto temuta polizia polacca (nota per la sua intransigenza e per i trucchetti con i radar) è pressoché inesistente: comunque noi non abbassiamo la guardia .
Alle 17,15 siamo alla frontiera con la Bielorussia, dove troviamo un rumoroso parcheggio in cui sistemarci per la notte; la coda di macchine e TIR in attesa di passare la dogana è chilometrica: speriamo in bene.

Sabato 20 luglio
Terespol-Minsk (Bielorussia) - Km di giornata 362 - Km Totali 2.289

Sveglia all'alba per affrontare quella che dovrebbe essere la frontiera "più difficile" di tutto il viaggio. Il nostro status di turisti ci autorizza inspiegabilmente ad aggirare la coda dei mezzi locali in attesa ed alle sette in punto siamo di fronte alla prima sbarra doganale, giusto in tempo per assistere al cambio di turno dei doganieri… Perdiamo circa un'ora.
Alla ripresa dell'attività lavorativa ci scontiamo subito con la BUROCRAZIA; il mio scarno russo e la pazienza di Laura (autentica veterana delle frontiere di tre quarti di mondo) ci consentono di capire il meccanismo ma sorge un piccolo problema: i moduli che dobbiamo compilare, stampati in cirillico ed inglese, sono finiti! Un cortese funzionario mi spiega che hanno spedito qualcuno a cercarli in un qualche ufficio di Polizia della vicina Brest; morale della favola, un'altra ora persa…
Superato l'ostacolo dei moduli (trovati da loro e debitamente compilati da noi) vengo fagocitato dall'ufficio dove si stipulano le assicurazioni per le persone ed i mezzi: la mancanza di carta copiativa costringe il mio polso destro ad un autentico tour de force di 132 firme, 118 delle quali debitamente false…(giuro che le ho contate!)
Ultimo ufficio ed ultima tagliola: nonostante siamo in possesso di un regolare visto di transito in Bielorussia (preventivamente pagato in Italia) dobbiamo pagare un'ulteriore tassa di transito pari a 20 dollari a camper!
Quando finalmente uno svogliato militare ci consente con un gesto della mano di varcare l'ultima sbarra sono passate quattro ore ed un bel po' di pazienza; mettiamo gli orologi avanti di un'ora a causa del fuso orario.
Dopo la pausa pranzo attraversiamo la città di Brest ed imbocchiamo l'autostrada che ci porterà in Russia; durante il tragitto Arturo e Marilena vengono fermati dalla Polizia che li accusa di eccesso di velocità ma se la cavano egregiamente con due magliette ed una bottiglia di vino…
Verso le 19.00 troviamo un'area di sosta nei pressi di Minsk e ci fermiamo per la notte: nonostante un po' di fatica, una giornata di caldo afoso e le formalità doganali, il morale del gruppo è eccellente e tutti non vedono l'ora di arrivare a Mosca.
Nel dopocena accanto ai nostri camper si ferma una macchina con una coppia di moscoviti che si presentano come Serghej e Luba; ci fanno un sacco di feste e ci lasciano il loro numero di telefono offrendoci ospitalità a Mosca. Li ringraziamo calorosamente e poi Laura ed io ci prepariamo ad archiviarli tra le tante persone gentili incontrate in giro per il mondo che forse non rivedremo più o con le quali, al massimo, per qualche tempo ci scambieremo lettere o E-mail. E' comunque bello anche così!

Domenica 21 luglio
Minsk-Jarcevo (Russia) - Km di giornata 394 - Km totali 2.683

Il tempo fa le bizze! Ieri non si respirava per l'afa, questa mattina sembra novembre in pianura padana… La strada è abbastanza buona; ad un rifornimento cambiamo rubli in nero con un camionista polacco ed un successivo controllo di Polizia costa a Laura l'ormai abituale pacchetto di sigarette…
Curiosità: il rifornimento di carburante funziona sempre alla vecchia maniera e cioè, bisogna prima andare alla cassa, ordinare il numero dei litri voluti e pagare, quindi ritornare alla pompa ed inserire il carburante nel mezzo; ogni equipaggio si "diverte" a costruire quelle che sembrano strategie di un pit-stop in F.1.
Alle 14,00 siamo in frontiera, dove un incredibile acquazzone mi trova impreparato (e allo scoperto); bagnato come un pulcino ci metto un po' a capire qual è questa volta il meccanismo ma dopo un po' riesco nel mio intento e riconosco che tutto l'impegno profuso nei mesi invernali per imparare un po' di russo mi è stato veramente utile. In due ore e venti minuti sbrighiamo tutte le formalità doganali ed entriamo ufficialmente in Russia! Gran entusiasmo da parte di tutto il gruppo.
Spostiamo gli orologi di un'altra ora in avanti per adeguarci al fuso orario locale e proseguiamo la nostra marcia fino alle 19,00 quando ci fermiamo a far campo nel parcheggio di un piccolo complesso alberghiero alle porte di Jarcevo.
Rifornimento di acqua e prodotti locali; l'unica "piccola" preoccupazione è quella della difficoltà che abbiamo nel metterci in contatto telefonico con la persona che domani dovremmo incontrare a Mosca e dalla quale dipende la logistica dei prossimi giorni.

Lunedì 22 luglio
Jarcevo - Mosca - Km di giornata 427 - Km totali 3.110

Prima della partenza riusciamo a trovare il nostro "contatto" a Mosca che ci annuncia telefonicamente la sua impossibilità a venirci a prendere in periferia (come previsto) e ci comunica l'indirizzo dell'Hotel dove ci aspetta. Io e Laura consumiamo praticamente tutta la pausa pranzo sulla cartina della città per stabilire il percorso.
A parte questo piccolo inconveniente ci piace sottolineare quanto segue: Saverio e Martina si sono sin qui distinti per la loro educata gentilezza e soprattutto per le lunghe ore di sonno e pigrizia trascorse "a cuccia" mentre gli altri erano impegnati nella guida o in riprese filmate e fotografiche dei Paesi attraversati: per questa loro simpatica attitudine si sono guadagnati l'appellativo di LUPACCHIOTTI.
Dopo la pausa pranzo la CAROVANA riprende il viaggio verso la sospirata Mosca ma, malauguratamente, un mio errore complica un po' le cose. Come già in Praga (ma questa volta, giuro, le indicazioni stradali non erano visibili!) sbaglio l'interpretazione di un bivio e quando me ne accorgo siamo già dentro la grande metropoli russa… Analizzando velocemente la carta stradale scopro di avere ancora due possibilità di ritornare sulla strada giusta ma una serie di lavori in corso ed un paio di sensi unici ce lo impediscono; quando vedo sfilare, molto vicine alla nostra sinistra, le guglie dorate del Cremlino sudo freddo, nonostante i 37 afosissimi gradi di temperatura:
Poco dopo un giovane poliziotto, stupido ed arrogante, blocca la nostra già complicata marcia: stupido perché fermare una colonna di 6 camper nel bel mezzo di un incrocio potrebbe generare un caotico ingorgo, arrogante perché ad una mia richiesta d'informazioni sulla strada migliore per uscire da quella situazione mi risponde freddo "che è lui che fa le domande" ed inizia a snocciolare una lunga lista di documenti da presentargli, compresi alcuni sicuramente non di sua competenza come la nostra assicurazione sanitaria! Dopo alcuni minuti, verificata la nostra totale regolarità e non potendoci contestare alcuna infrazione stradale ci lascia ripartire, quasi di malumore ed ovviamente senza indicarci la strada…
Laura, un occhio al nome delle strade e l'altro alla cartina (tutto ovviamente scritto in cirillico) compie un mezzo miracolo; io, un occhio alla bussola e l'altro al traffico, il restante mezzo miracolo. Così in un'ora e mezza attraversiamo questa grande metropoli di 12 milioni d'abitanti e ci presentiamo all'appuntamento con la nostra guida davanti all'Hotel Kosmos: questa volta i complimenti dei nostri compagni di viaggio ci paiono meritati…
Purtroppo ci rendiamo subito conto dell'inadeguatezza del parcheggio , rumorosissimo essendo collocato proprio sotto un cavalcavia del raccordo anulare, molto costoso, con l'acqua che è un optional difficile da raggiungere e l'allacciamento alla corrente elettrica che è un miraggio.
Dopo una riunione conoscitiva con la nostra guida nella hall dell'albergo, andiamo a provar di dormire, non troppo soddisfatti della situazione.

Martedì 23 luglio
Mosca - Km di giornata 34 - Km totali 3.144

Raggiunto in metropolitana il cuore della capitale, riusciamo a metterci in contatto telefonico con i signori moscoviti incontrati sabato a Minsk e così, mentre il resto del gruppo va a visitare il Cremino, io, Laura Carla e Riccardo andiamo a visionare il nuovo parcheggio.
Serghey e Luba sono gentilissimi! Ci vengono a prendere con la loro auto e ci portano al Club dove lui lavora come ingegnere meccanico in un mega concessionario di fuoristrada. L'ampio piazzale è situato in una tranquilla zona verde ad un paio di centinaia di metri dal fiume Moscova; ci vengono garantiti l'allacciamento elettrico e l'acqua potabile, il tutto incredibilmente gratis!
Sbalorditi da tanta generosa ospitalità facciamo quattro chiacchere con i nostri due nuovi amici russi bevendo una birra nel bar del Club e poi ritorniamo in centro con un taxi (dobbiamo insistere molto perché Serghey voleva essere lui a riaccompagnarci) per informare il resto del gruppo della nostra scoperta.
Troviamo i nostri compagni in una tavola calda nei pressi del Cremino e la decisione sul da farsi viene presa senza perdere troppo tempo: si ritorna in metropolitana allo squallido parcheggio dell'Hotel Kosmos) noto tra l'altro per essere un punto d'incontro dei membri della nascente mafia russa) e si toglie il disturbo.
Incontriamo nel frattempo una coppia di camperisti di Cuneo, Ezio e Magda, anche loro scontenti del posto e che chiedono la possibilità di accodarsi al nostro gruppo per qualche giorno, cosa che ovviamente viene immediatamente concessa.
Alle 17,40 Serghey, rubando altro tempo al suo lavoro, ci viene a prendere e ci guida attraverso il caotico traffico moscovita delle ore di punta: nonostante le ripetute soste tra un semaforo e l'altro per ricompattare il gruppo giungiamo senza troppi problemi alla meta: tutti sono entusiasti del luogo ed appaiono molto più rilassati, soprattutto quando compaiono l'acqua e l'energia elettrica.
Un po' frastornati dalla giornata, ma comunque soddisfatti per come siamo riusciti a risolvere il problema, Laura ed io, in compagnia di Romano Marisa e dei due lupacchiotti andiamo ad affrontare la cucina russa nel ristorante del Club, cosa che ci riempie piacevolmente lo stomaco e ci svuota decisamente le tasche…
La serata termina con Serghey che organizza il trasporto in taxi verso il centro per domani e Luba che ci omaggia di un enorme vassoio di paste.

Mercoledì 24 luglio
Mosca - Km di giornata / - Km totali 3.144

Laura ed io ci concediamo una giornata di riposo mentre il gruppo prosegue la visita di Mosca. Purtroppo si verifica il fatto che l'Agenzia russa, così precisa e competente nella gestione della parte burocratica del viaggio, non si dimostra attrettanto all'altezza nella "conduzione turistica" di un gruppo, il che crea un diffuso malumore tra i nostri compagni di viaggio che al ritorno da una inappagante giornata esternano tutta la loro disapprovazione.
In base a questo decidiamo di rinunciare ai servizi dell'Agenzia nei giorni che dedicheremo all'Anello d'oro e di rinviare il tutto a Sanpietroburgo quando, giocando in casa, potranno dimostrare tutta la loro efficienza.
La giornata viene comunque salvata dalla cena all'aperto che abbiamo organizzato per ringraziare Serghey e Luba della loro gentilezza; in realtà avrebbe dovuto essere un nostro omaggio a base di spaghetti, rigatoni ed altra pasta italiana variamente condita ma i nostri amici ci hanno spiazzato ancora una volta giungendo con tanto di barbecu e spiedini di carne (sciasliki) già pronti da cuocere…
L'incontro amichevole tra la cucina italiana e quella russa di conclude alle 2 di notte, con un verdetto di sostanziale parità, avvallato da tanti boccali di birra, qualche bicchierino di vodka, canti, balli e foto ricordo… Anche questo è CAROVANA!

Giovedì 25 luglio
Mosca - Km di giornata / - Km totali 3.144

Giornata di libertà per tutto il gruppo. C'è chi riposa, chi ne approfitta per fare il bucato o per qualche riparazione al mezzo, chi invece ritorna in centro per qualche acquisto o qualche visita lasciata in sospeso nei giorni scorsi.
Io e Laura siamo sin dal mattino occupati, e preoccupati, nel cercare Andrei, un amico della città di Vladimir incontrato due anni fa, grande conoscitore della sua terra ed eccellente guida; lui è veramente in grado di rendere piacevole ed interessante il nostro viaggio attraverso l'Anello d'oro.
Seguono ore abbastanza concitate, durante le quali facciamo intervenire anche i nostri supporti italiani (Pietro e Rita) per cercare di contattare il nostro amico anche via Internet; finalmente verso le 18,00 riusciamo a metterci in contatto telefonico con lui.
Sono così contento di averlo trovato e di sentire la sua voce che mi dimentico di presentarmi e gli snocciolo tutto il nostro programma futuro chiedendogli di aiutarci. Inizialmente lo sento invero un po' titubante poi quando mi identifica e chiariamo l'equivoco il suo entusiasmo è travolgente ed in breve sistemiamo tutto: orario, località e modalità dell'incontro.
Ora sì che possiamo goderci una serata di completo relax!

Venerdì 26 luglio
Mosca - Vladimir - Km di giornata 425 - Km totali 3.569

Partenza alle 8,30 con sole ed una temperatura di 23°C. Impieghiamo circa un'ora per uscire da Mosca e ci dirigiamo verso Serghej Posad, cittadina dove si trova uno splendido monastero considerato come il Vaticano della Chiesa Ortodossa in Russia. Per strada ci salutano Ezio e Magda, cortesi compagni di avventura per qualche giorno ed ora impegnati in un solitario rientro in Italia: in bocca al lupo ragazzi, sperando di avervi di nuovo, prima o poi, in CAROVANA.
All'ingresso della città (un po' complicato dalle strade accidentate e dai soliti lavori in corso) il nostro C.B ha un funzionamento anomalo che mi costringe un paio di volte a fermarmi, scendere e comunicare a voce con gli altri equipaggi.
Nonostante questo riusciamo ad arrivare in uno dei parcheggi a pagamento in prossimità del monastero e mentre io sistemo le cose con l'addetto (tariffe e tempo di sosta), Gino sistema il mio problema (a forza di sobbalzi mi si era allentato un morsetto della batteria).
Appurato che all'interno del gruppo il gioco di squadra funziona andiamo a visitare questa perla della religione ortodossa e a fare un po' di shopping nelle numerose, immancabili, bancarelle degli artigiani locali.
Dopo pranzo, venti chilometri di strada veramente orribile (buche che sembrano crateri) per uscire dalla città e riprendere l'autostrada che ci riporta verso Mosca prima di deviare sulla nazionale M7, trafficatissima ma con un fondo stradale decente, che ci conduce a Vladimir dove ci attende Andrei.
Che bello riabbracciare un amico dopo tanti mesi!
In realtà occorre dire che io ed Andrei due anni fa ci siamo appena sfiorati, si potrebbe dire "annusati", come fanno due lupi, diffidenti e liberi. Siamo diventati amici dopo, quando lui ha letto i miei libri ed abbiamo incominciato a scriverci ed a raccontarci un po' di cose, mica tante ma mai banali, quelle essenziali da poter stabilire di essere simili; è per questo che ora provo una bella emozione nel rivederlo.
Andrej sale sul nostro camper e mentre ci guida verso il parcheggio dell'Hotel afferra il microfono del C.B ed inizia a spiegarci ciò che ci sta attorno. Sono solo dieci o quindici minuti ma tutti capiscono che non lo fa solo per mestiere: in questo momento lui non è la guida turistica di un gruppo che ancora non conosce ma semplicemente il padrone di casa che è orgoglioso di ricevere degli ospiti nella sua terra. Il suo modo di fare conquista la simpatia di tutto il gruppo.
Alle 19 siamo comodamente parcheggiati nel parcheggio interno dell'Hotel Vladimir, luce ed acqua a disposizione per la modica cifra di 50 rubli al giorno(circa 2 euro).
Verificato il buon stato d'animo di tutto il gruppo io, Laura ed Andrei andiamo a cena in un vicino locale dove ci abbuffiamo con una spesa irrisoria (7 euro in tre) e soprattutto ci raccontiamo un po' di cose reciproche, di quelle che servono a leggere il passato (inteso come Storia) ed a intuire ciò che ci riserva il futuro (inteso come "si salvi chi può!").

Sabato 27 luglio
Vladimir - Suzdal - Km di giornata 52 - Km totali 3.621

La visita della città di Vladimir, fondata nel 1108 e quindi impregnata di storia, diventa grazie alla competenza di Andrei un'autentica full-immersion nella cultura russa e nell'iconografia bizantina: la Porta d'oro, la Cattedrale dell'Assunzione, il Monastero della Natività… peccato solo che la nostra programmazione alternativa ci costringa a correre un po'.
Nel pomeriggio ci trasferiamo a Suzdal, antica città rivale di Vladimir, che oggi grazie alle oltre cinquanta chiese e palazzi civili è considerata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
Il caldo (33°C) non agevola la nostra attività turistica ma anche qui le cose da vedere sono molte ed interessanti: il museo etnografico all'aperto, il Cremlino, il Convento dell'Intercessione…
Verso sera facciamo rifornimento di generi alimentari vari: Laura ed io ci concediamo il lusso di un barattolino di caviale che costituirà la nostra sciccosa cena.

Domenica 28 luglio
Suzdal - Kostroma - Km di giornata 292 - Km totali 3.913

Mattinata di viaggio attraverso altre terre dell'Anello d'oro verso una sorpresa che ci ha preparato Andrei.
Intorno a mezzogiorno giungiamo alla periferia di Kostroma e dopo aver inutilmente cercato un parcheggio lasciamo il resto del gruppo in un'ampia piazzola destinata a fermata degli autobus ed andiamo a prendere sotto casa il misterioso amico di Andrei; in realtà non è agevole muoversi col camper nell'intricato dedalo delle strade di periferia, caratterizzate da asfalto sconnesso, buche, tombini aperti e mancanza di segnaletica.
Mentre il nostro amico si allontana alla ricerca dell'indirizzo esatto, attraverso il C.B ci giungono notizie preoccupanti: una pattuglia della Polizia ha sequestrato tutti i passaporti e sta conducendo il gruppo ad un posto di controllo: Quando Andrei ed il nostro ospite ci raggiungono c'è poco spazio per i convenevoli: via, dritti come un fulmine, guidati via radio, verso il comando di Polizia!
Una volta arrivati scopriamo che ci sono due problemi: il primo è che eravamo parcheggiati in sosta vietata, il secondo, più serio, che il libretto di circolazione del camper di Romano richiederebbe, secondo una loro interpretazione, un tipo di patente di guida che Romano non ha.
Impieghiamo circa un'ora e mezza a convincere i poliziotti della nostra buona fede (senza concedere né tangenti né regali…).
Superato l'ostacolo ci dirigiamo verso la nostra meta di giornata cioè la Fattoria delle alci; nonostante cinque chilometri di sterrato c'è finalmente il tempo per salutare come si deve il nostro ospite e sapere qualcosa su di lui.
VASO è una montagna montenegrina di ottant'anni, che ha attraversato da giovane l'Europa orientale e poi una Guerra Mondiale ed una Guerra Fredda con i gradi di colonnello dell'Armata Rossa.
Una volta giunti alla fattoria, mentre improvvisiamo un pranzo italiano nella locale sala mensa, Vaso ci spiega con orgoglio le funzioni di questa struttura, a quanto pare unica al mondo.
In pratica le alci, completamente libere di girare nella taiga, trovano qui un rifugio nei mesi invernali, cibo, assistenza veterinaria ecc; il loro rapporto con l'uomo è semi-domestico: non perdono la loro libertà di movimento nel loro ambiente naturale ma, in particolari condizioni, si lasciano avvicinare, curare, persino mungere. Vaso ci spiega dettagliatamente le straordinarie proprietà curative del latte d'alce e c'invita ad assaggiarlo, cosa che qualcuno di noi, pur con qualche reticenza, fa.
Dato il caldo non vediamo molti animali (tre o quattro) ma comunque ci piace molto questo rapporto uomo-ambiente e l'entusiasmo con cui questo simpatico nuovo amico affronta il suo lavoro di consulenza.
Nel tardo pomeriggio ritorniamo in città e dopo aver cercato un posto-campo in riva al Volga, io Laura ed Andrei riaccompagnamo a casa il nostro ospite; l'accoglienza della sua famiglia è calorosa e fraterna; ci concediamo una buona ora di chiacchere e scambi di opinioni. Il commiato è quasi commovente: spassiba Vaso, angelo delle alci…
Raggiungiamo finalmente il resto del gruppo per goderci una buona cena ed un romantico tramonto sul Volga che un paio di ubriachi provano a rovinarci senza per altro riuscirci.

Lunedì 29 luglio
Mini crociera sul Volga - Km di giornata 4 - Km totali 3.917

Il programma originario diceva mini crociera sul volga e così deve essere!
Andrei fa tutto il possibile per accontentare la nostra determinazione ma purtroppo non tutte le ciambelle vengono col buco…
Alle 7,00 spostiamo tutti i camper nel parcheggio di un Hotel e poi ci rechiamo a piedi all'imbarco: ci rendiamo conto solo ora di cosa ci aspetta. Il battello è in realtà un aliscafo nel quale veniamo stipati facendo fatica per trovare posto a sedere e la navigazione "contemplativa" sopra il grande fiume diventa una veloce corsa di un centinaio di chilometri verso la località turistica di Ples. Il paesino non è niente di speciale, se si esclude una bella pinacoteca, e durante un frugale pasto in riva al fiume veniamo assaliti da nugoli di vespe (Laura ha già al suo attivo due punture…).
Il ritorno è preceduto da uno spiacevole diversivo: io e Gino facciamo un paio d'ore di coda sul pontile d'imbarco per tenere il posto a tutto il gruppo (quella delle 16,30 è l'unica ed ultima corsa!). Man mano che si avvicina l'ora prevista per l'arrivo dell'aliscafo il pontile si affolla ma noi siamo tranquilli: tutti ordinatamente in fila, in pole-position.
Quando la barca attracca, un uomo in divisa bianca, probabilmente il capitano, si affaccia da uno degli oblò ed urla un numero in russo che io intendo come 12. Sarebbe a dire che ci sono soltanto 12 posti disponibili. Ma soltanto noi siamo in 14! A questo punto qualcuno dei locali fa il furbo, salta la fila e sale a bordo: io mi precipito al cancelletto d'ingresso e sbarro il passo (urla, spintoni e qualche colpo basso). Di colpo mi si para di fronte l'uomo in bianco (il capitano?): nel mio stentato, ma in questo momento molto arrabbiato russo gli dico che se non fa salire tutto il mio gruppo io chiamo la Polizia e lui non parte.
Missione compiuta! Lui si fa da parte e tutti noi saliamo a bordo (e anche qualcuno dei restanti russi); facciamo il viaggio di ritorno in piedi ma nonostante tutto riusciamo a fare qualche bella ripresa e foto del grande fiume.

Martedì 30 luglio
Kostroma - Letievo - Km di giornata 535 - Km totali 4.452

Alle 7,00 della mattina Andrei viene a salutarci ed augurarci buon viaggio; ci separiamo dal nostro amico a malincuore perché si è dimostrato veramente capace, colto e disponibile: è bello, quando si viaggia in terre lontane, poter contare sull'appoggio di persone come lui. Dasvidania Andrei, ci rincontreremo presto.
La nostra marcia verso Sanpietroburgo ha un piccolo inciampo quando durante la sosta carburante Elio fa una manovra errata e finisce in un fosso: vedere il suo camper con il muso puntato al cielo come uno Sputnik sulla rampa di lancio fa un po' impressione ma in meno che non si dica Riccardo, Gino ed Arturo lo tirano fuori. Nessun danno e si riparte.
A parte qualche controllo di Polizia che registra il nostro passaggio e l'ennesima puntura di ape per Laura, la giornata procede tranquilla e nel tardo pomeriggio facciamo campo tra un distributore di benzina ed un posto di Polizia.
Purtroppo in serata Riccardo, assai ingenuamente, nel filmare il nostro gruppo punta la telecamera verso i poliziotti e questi si arrabbiano molto; riesco a scongiurare il pericolo che gli sequestrino l'apparecchio o la cassetta ma resta comunque inconcepibile che un viaggiatore esperto come lui faccia una simile sciocchezza potendo mettere anche a repentaglio la sicurezza degli altri. Siamo pur sempre nel cuore della Russia, estate 2002, non ancora troppo lontani dalla caduta del muro ecc, ecc; stiamo sottovalutando la "particolarità" di questo nostro viaggio ? Speriamo di no.

Mercoledì 31 luglio
Letievo- Sanpietroburgo - Km di giornata 465 - km totali 4.917

La nostra marcia verso la capitale degli Zar prosegue su strade abbastanza dissestate e trafficate, nella campagna russa, purtroppo Gino e Donatella lamentano un guasto al camper (pare si tratti di un problema alla centralina elettronica) che li costringe a ripetute soste.
Nonostante questo nel tardo pomeriggio raggiungiamo Sanpietroburgo dove i responsabili dell'Agenzia che ci ha procurato i visti ci guidano attraverso il traffico caotico fino al parcheggio di un gigantesco Hotel sul Baltico: non è il massimo ma rispetto alla soluzione originaria di Mosca le cose sono migliorate.
Concludiamo la giornata allestendo la festa di compleanno di Romano.

Giovedì 1 agosto
Sanpietroburgo - Km di giornata / - Km totali 4.917

Mattinata dedicata alla visita dell'Ermitage, probabilmente uno dei musei più famosi al mondo; ovviamente impensabile vederlo tutto per cui ognuno sceglie secondo i propri gusti: io e Laura dedichiamo tutto il nostro tempo agli Impressionisti.
A pranzo, Mascia, la nostra simpatica guida russa, ci conduce in un self-service dove con la modica spesa di 5 dollari a testa si può mangiare fino a sazietà, con ampia scelta di cibi.
Dedichiamo il pomeriggio ad un lungo giro in battello sui canali della città e sul fiume Neva: vista dall'acqua (e dal basso) Sanpietroburgo appare ancora più bella.
Nota di merito: Carla reagisce con estrema prontezza al tentativo di furto di un ragazzino che aveva già quasi infilato una mano dentro la sua borsa.

Venerdì 2 agosto
Sanpietroburgo - Km di giornata / - Km totali 4.917

La mattinata è dedicata ad un'escursione in pullman privato fino al villaggio di Pushkin, 22 chilometri a sud della città.
Lì visitiamo l'imponente reggia barocca, fatta costruire da Caterina II, moglie di Pietro il Grande: nelle innumerevoli sale si può ammirare quello che è stato lo sfarzo degli Zar e della loro corte.
Nel pomeriggio ritorno a Sanpietroburgo e shopping in centro. Purtroppo Gino e Donatella, a causa del persistere dei problemi al loro camper, non riescono a godersi appieno questa fantastica città.

Sabato 3 agosto
Sanpietroburgo - Km di giornata / - Km totali 4.917

Giornata libera che, come di consueto, ciascun equipaggio utilizza come meglio crede.
In serata ultima riunione della CAROVANA al completo: domani, come previsto, Arturo e Marilena, Elio e Franca ci lasceranno per rientrare anzitempo in Italia a causa dei rispettivi impegni famigliari. Anche Gino e Donatella ci lasceranno con l'obbiettivo di raggiungere la vicina Finlandia dove sperano di trovare un'officina attrezzata adeguatamente a risolvere il loro problema; se così dovesse essere (come ci auguriamo) ci raggiungeranno a Capo Nord.
Nonostante le separazioni c'è aria di festa: c'è stata buona armonia nel gruppo durante questi giorni di viaggio e questo è un bel risultato (anche per me e Laura che abbiamo impiegato qualche energia nell'organizzazione).

Domenica 4 agosto
Sanpietroburgo -Kurkieki - Km di giornata 389 - Km totali 5.306

Ultima foto di gruppo e poi partenza, alle 8,40 con destinazione Nord; per uscire dalla città, piena di lavori in corso, ci mettiamo un'ora.
A mezzogiorno lasciamo Gino e Donatella alla frontiera Finlandese con la speranza di rincontrarli presto.
Subito dopo pranzo la nostra marcia viene interrotta da un posto di blocco dove ci spiegano che la regione che vorremmo attraversare è zona militare e l'accesso è consentito solo agli abitanti della Repubblica Autonoma della Karelia.
Dietro front fino alla città di Viborg e ricerca di una strada alternativa che ci consenta di proseguire senza dover ritornare a Sanpietroburgo come ci è stato ordinato dai militari. In effetti troviamo una stradina di campagna che ci porta sulla M18, la statale che conduce a Murmansk; affrontiamo un pezzo di sterrato ed alle 18,30 facciamo campo in un villaggio riva lago Ladoga il più esteso bacino lacustre europeo.
C'è luce fino alle 11 di sera; io e Riccardo proviamo a pescare ma senza fortuna.

Lunedì 5 agosto
Kurkieki - ??? - Km di giornata 447 - Km totali 5.753

Partenza ore 8,00 con sole e temperatura di 11°C: ci mettiamo la felpa! Costeggiamo il grande lago in un paesaggio ricco di boschi di conifere e betulle, scarsamente abitato. Verso mezzogiorno ci fermiamo per la sosta pranzo in una grossa area caratterizzata da un monumento in memoria dei combattenti russi nella Seconda Guerra Mondiale: io e Laura facciamo una camminata nel bosco e ritorniamo con funghi (galletti) e mirtilli.
Nel pomeriggio la strada diventa disastrosa: probabilmente stanno ricostruendo la M18 e quindi ci toccano decine di chilometri di sterrato decisamente brutto per le nostre schiene e per i camper. Oltretutto il nuovo tracciato della strada non coincide con quello indicato sulle carte stradali per cui verso sera non sappiamo più con esattezza dove ci troviamo: sono spariti anche i seppur scarsi villaggi che avevamo sin qui incontrato.
Alle 20,00, decisamente stanchi, facciamo campo nell'unico spiazzo decente che abbiamo incontrato negli ultimi cinquanta chilometri.

Martedì 6 agosto
???-Zelenoborski - Km di giornata 540 - Km totali 6.293

La strada purtroppo non cambia: ogni cento chilometri circa di asfalto ce ne toccano cinquanta di sterrato. Se Riccardo ed io siamo abituati a viaggiare in simili condizioni, per Romano è un autentico battesimo del fuoco, che affronta devo dire con bravura. I continui sobbalzi costringono i due lupacchiotti a lunghi periodi fuori dalla cuccia.
Lentamente la Taiga (termine russo che sta ad indicare la foresta boreale) lascia il posto alla Tundra l'ecoregione che occupa la parte più settentrionale del continente europeo: la vegetazione è caratterizzata prevalentemente da arbusti nani che appartengono alle famiglie dell'erica, dei salici e delle betulle. Il suolo, spesso acquitrinoso è cosparso di muschi e licheni.
Alle 17,35 passiamo il Circolo Polare Artico, segnalato da una stele presso la quale ci fermiamo per la doverosa foto ricordo.
Piove e fa freddo (in rapporto alla stagione); questo, ma soprattutto le condizioni della strada, incrinano un po' la serenità del gruppo: qualcuno incomincia ad avere fretta di ritornare in…Europa.
Facciamo campo in un'area di sosta riva lago nei pressi della cittadina di Zelenoborski: le schiene di Laura e Martina hanno preso qualche colpo di troppo.

Mercoledì 7 agosto
Zelenoborski- Kirknes (Nor) - Km di giornata 541 - Km totali 6.834

Capoluogo dell'omonima regione, Murmansk con il suo mezzo milione d'abitanti è la maggiore città al mondo a nord del Circolo Polare Artico.
Situata in una insenatura del Mare di Barents, all'imbocco della Penisola di Kola, è un porto naturale costantemente libero dai ghiacci e ospita importanti cantieri navali ed industrie per la lavorazione del pesce; è anche sede di una base navale della Marina militare russa, balzata tristemente alle cronache nel 2000 per il disastro di un sottomarino nucleare affondato nei pressi con tutto l'equipaggio.
Non è una città particolarmente bella e non invoglia a una sosta; approfittiamo però dei suoi mercati dove si trova praticamente di tutto a costi incredibilmente bassi, vista la latitudine (1 kg di pomodori a meno di un Euro, 1 kg di banane o ananas a circa due Euro…).
Rifornita la cambusa riprendiamo la strada attraversando una zona ricca di monumenti riguardanti l'ultima Guerra Mondiale; verso le 17,30 arriviamo in una bella area di sosta riva lago, dove ci si potrebbe fermare per la notte ma una parte del gruppo sembra propenso a raggiungere la frontiera norvegese. Proseguiamo.
Credo di poter dire che i restanti 200 chilometri siano stati i più brutti del viaggio.
Appena fuori dalla cittadina di Kola entriamo in una zona militare caratterizzata da cavalli di frisia ai bordi della strada, continue caserme e squallidi agglomerati urbani; viaggiamo attraverso mezzi militari, strane fabbriche e zone paludose ricche di alberi morti: non so se è solo suggestione ma anche l'aria sembra malsana…
In centocinquanta chilometri troviamo un unico distributore… che è senza diesel! Mi salva Romano, con la sua tanica di scorta.
Adesso, visto dove ci troviamo, fermarsi è impossibile; non resta che cercare di raggiungere la frontiera, cosa che facciamo alle 20,15.
Piccolo problema! Gli uffici chiudono alle 21 e davanti a noi c'è un pullman di turisti finlandesi e sei o sette autovetture. La prospettiva è quella di dormire (letteralmente) in mezzo alla strada.
Fortunatamente siamo le ultime tre vetture a cui è concesso di passare e dopo 22 chilometri di terra di nessuno arriviamo alla frontiera norvegese, dove le formalità sono molto esigue e ci permettono finalmente di andare a riposare dopo 13 faticosissime ore di viaggio.

Giovedì 8 agosto
Kirknes - Berlevag - Km di giornata 316 - Km totali 7.150

Momentanea separazione. Mentre Riccardo, come previsto, guiderà gli amici verso Capo Nord, su strade a lui ben note in quanto affrontate al seguito di una celebre spedizione di OVERLAND, Laura ed io ci dedicheremo all'esplorazione della penisola di Varangerhalovoya nell'estremo nord-est della Norvegia. Si tratta di una terra parallela a Capo Nord ma meno pubblicizzata e quindi meno turistica: in effetti il paesaggio è da mozzare il fiato. Abbiamo tutto il giorno di tempo per gustare il fascino del Grande Nord, tra fiordi, villaggi di pescatori e orizzonti infiniti sull'Oceano Artico.
Siamo un'altra volta in capo al mondo: ci gustiamo una buona cena a base di tagliatelle al ragù, il sole di mezzanotte e… accendiamo la stufa.

Venerdì 9 agosto
Berlevag - Vadso - Km di giornata 221 - Km totali 7.371
Pioggia, nebbia ed una temperatura intorno ai 10°C: non si può dire una giornata di mezza estate!
Riusciamo finalmente a metterci in contatto con Gino e Donatella: purtroppo il loro calvario continua; non solo non sono riusciti a riparare il guasto ma nel frattempo hanno anche avuto problemi al cambio per cui stanno lentamente ritornando in Italia. Ci dispiace sinceramente: speriamo di averli con noi in una prossima, più fortunata avventura.
La nostra giornata si snoda pigramente sul tetto del mondo: durante la pausa pranzo un ruscello mi concede la cattura di un bel salmerino di una trentina di centimetri il cui destino sarà la nostra cena di questa sera.
Nel pomeriggio attraversiamo per il lungo la penisola; il paesaggio è gradevole nonostante il tempo inclemente. Ogni tanto attraversiamo qualche piccolo villaggio di pescatori con le sue case in legno dipinte a tinte vivaci; non possiamo fare a meno di domandarci ancora una volta come può essere la vita da queste parti durante i lunghi mesi invernali completamente bui.
Nel tardo pomeriggio facciamo campo in un'area di sosta nei pressi di un promontorio che ha tutta l'aria di essere stato un'area sacra del popolo Sami. Riaccendiamo la stufa.

Sabato 10 agosto
Vadso- Partakko (Fin) - Km di giornata 369 - Km totali 7.740

La costante presenza di branchi di renne al pascolo lungo la strada è una delle caratteristiche della Lapponia in questa stagione; in effetti devono approfittare il più possibile della breve estate artica che offre loro cibo in abbondanza prima che il ghiaccio ricopra tutto e la lotta per la sopravvivenza si faccia dura.
Attività tipica nell'economia dei Sami (il nome corretto per identificare i Lapponi), l'allevamento delle renne ha purtroppo subito di recente gravi avversità, l'ultima delle quali è stato il disastro di Cernobyl, da cui è scaturita una massa radioattiva che trasportata dai venti ha ricoperto l'intera Lapponia. Per più di dieci anni la contaminazione dei pascoli ha reso impossibile ogni forma di allevamento, incidendo molto sul sistema tradizionale di vita di quest'antico popolo nomade che si è visto costretto a cercare altre forme di sostentamento nella pesca, nell'industria estrattiva o nel terziario.
A dispetto di ciò tuttavia non è infrequente incontrare qualcuno di loro lungo le strade o nei villaggi del Grande Nord, intento a vendere prodotti artigianali, vestito con i consueti abiti tradizionali, o scorgere la caratteristica tenda conica degli allevatori nomadi in una qualche radura della tundra.
Nel tardo pomeriggio lasciamo la Norvegia per entrare in Finlandia (non c'è più dogana) e viaggiamo in un paesaggio molto simile a quello della Karelia, solo che qui è tutto più ordinato: le strade sono ottime, con molte aree di sosta attrezzate in punti panoramici incantevoli e la presenza umana, seppur limitata, si manifesta con coloratissime case sparse tra laghetti e boschi di conifere.

Domenica 11 agosto
Partakko - Inari - Km di giornata 111 - Km totali 7.851

Ci ricongiungiamo con i nostri amici nel campeggio riva lago della cittadina di Inari. Purtroppo a Capo Nord hanno trovato per due giorni un tempo pessimo che gli ha precluso il sole di mezzanotte e li ha costretti a molte ore dentro i camper; sono un po' delusi e cominciamo a sentire la stanchezza: oggi è il ventisettesimo giorno di un viaggio che in alcuni momenti è stato decisamente impegnativo.
Nel pomeriggio visita al locale interessante museo della cultura Sami e poi un po' di shopping; io e Laura resistiamo a tutte le costosissime tentazioni dell'artigianato e facciamo man bassa di leccornie: salmone, carne di renna affumicata, birra finlandese e formaggio locale.

Lunedì 12 agosto
Inari - Rovaniemi - Km di giornata 335 - Km totali 8.186

Oggi incomincia il nostro rientro a casa; il tempo si mantiene sempre nuvoloso ma non piove e le strade sono decisamente buone.
Nei pressi di Vuoto ci fermiamo a visitare il pittoresco Museo dell'oro dove volendo è possibile noleggiare l'attrezzatura per tentare di setacciare qualche "pagliuzza": nessuno di noi si cimenta nell'impresa.
Alle 17,30 raggiungiamo il Napapiiri (il Circolo polare in lingua finnica) nel punto dove sorge la casa di Babbo Natale; si tratta di un centro commerciale in rapida espansione dove si può trovare ogni oggetto dell'artigianato nordico a prezzi esorbitanti e da cui si possono spedire lettere e cartoline con timbro particolare. Laura ed io siamo stati qui la prima volta dieci anni fa e siamo allibiti dal cambiamento del luogo, ma d'altra parte siamo sulla strada turistica che dal centro-Europa porta a Capo Nord ed evidentemente Babbo Natale è un buon business.
Ad ogni buon conto, se non viaggiate con dei bambini, è un posto che vi sconsigliamo.

Martedì 13 agosto
Rovaniemi - Aanekoski - Km di giornata 571 - Km totali 8.757

Tutta una giornata di viaggio tra boschi e laghi; man mano che ci lasciamo il Circolo alle spalle il clima migliora: nel pomeriggio la temperatura raggiunge i 30°C.
Oggi è l'anniversario di matrimonio di Carla e Riccardo per cui decidiamo di festeggiare: verso sera ci fermiamo in un Market a fare provviste tra cui il necessario per una bella grigliata.
Troviamo un buon campeggio riva lago provvisto di un bellissimo barbecu attorno al quale Romano, che di carni se ne intende, lavora un'ora abbondante per cucinare una succulenta cena.

Mercoledì 14 agosto
Aanekoski - Tallin (Estonia) - Km di giornata 349 - Km totali 9.106

L'ultimo ricordo della Scandinavia è un complicato attraversamento della città di Helsinki alla ricerca del porto: la segnaletica stradale all'interno della capitale finnica è decisamente scarsa.
Un traghetto veloce impiega un'ora e mezza a compiere il tragitto che normalmente ne richiede quasi quattro: il costo un po' più elevato giustifica il servizio.
Alla periferia di Tallin fatichiamo un po' a trovare il campeggio (Peoleo) perché anche qui è un gigantesco cantiere: con i primi finanziamenti provenienti dall'Unione Europea s'inizia a sistemare la rete viaria.
In serata, via telefono, ci giungono dall'Italia notizie poco rassicuranti per il nostro rientro: mezza Europa e sott'acqua, fiumi straripati, città evacuate, strade interrotte… Staremo a vedere.

Giovedì 15 agosto
Tallin - Km di giornata / - Km totali 9.106

Ferragosto di pigrizia per noi mentre i nostri compagni di viaggio vanno a visitare lo splendido centro storico di questa capitale baltica.
Raggiungiamo telefonicamente in Italia il nostro amico Pietro, giornalista, che ci da ulteriori ragguagli sulla situazione metereologica e ci promette aiuto logistico nei prossimi giorni; un po' più tranquilli organizziamo una cena all'aperto: pasta italiana e torta estone per concludere.

Venerdì 16 agosto
Tallin - Riga (Lettonia) - Km di giornata 322 - Km totali 9.428

Partenza alle 8.10 in una bella mattinata di sole; dopo due ore siamo alla frontiera con la Lettonia dove le formalità doganali si esauriscono in meno di mezz'ora.
Alle 15,30 siamo alla periferia di Riga, parcheggiati nel piazzale antistante il Museo etnografico all'aperto: elargendo una piccola mancia alla custode ci è concesso di sostare anche per la notte.
La visita al Museo è per me e Laura alquanto deludente. Celebrato in passato come il miglior museo di questo tipo dell'intera Unione Sovietica, era ancora cinque anni fa un luogo interessante dove approfondire molti aspetti della cultura contadina di queste regioni. Purtroppo oggi è un insieme di edifici per lo più chiusi senza l'animazione che rendeva questo sito veramente particolare. Ci consoliamo nella locale trattoria con una merenda a base di salsicce e patate fritte.

Sabato 17 agosto
Riga - frontiera polacca - Km di giornata 449 - Km totali 9.877

Il programma originario prevedeva di arrivare a Vilnius, la capitale lituana, per una breve visita al suo centro storico e magari l'acquisto di qualche gioiello in ambra, che qui è particolarmente rinomata. Purtroppo le notizie che continuano ad arrivare da casa sulla situazione metereologica in centro Europa consigliano di accelerare i tempi di rientro, non sapendo bene cosa ci riserveranno i prossimi giorni.
In frontiera perdiamo un po' di tempo per fare l'assicurazione auto obbligatoria (questa è l'unica delle Repubbliche baltiche che non riconosce ancora la Carta verde), e la solita coda impone circa due ore di sosta.
Durante la pausa pranzo dall'Italia Pietro ci consiglia di abbandonare l'idea di rientrare attraverso la Slovacchia e suggerisce un percorso più a nord, verso Berlino e noi informiamo di ciò i nostri compagni di viaggio.
Alle 18,00 siamo alla frontiera polacca dove una gigantesca coda ci costringe a due ore e mezza di sosta prima che sui nostri passaporti vengano applicati i due timbri che ci autorizzano a proseguire.
Decisamente stanchi facciamo campo nel parcheggio di un ristorante adiacente la dogana dove affrontiamo la cucina polacca che riscopriamo gustosa, abbondante nelle porzioni e decisamente a buon prezzo.
Nel dopo cena vivace scambio di opinioni tra i drivers circa l'itinerario da seguire: Riccardo insiste per voler mantenere il programma originario mentre Romano ed io saremmo propensi a seguire i suggerimenti dell'amico giornalista. La maggioranza decide…

Domenica 18 agosto
Frontiera - Szubin (Polonia) - Km di giornata 504 - Km totali 10.381

Le strade polacche sono sempre faticose da percorrere a causa delle già citate cunette, tuttavia il fatto che oggi è domenica migliora un po' le cose in quanto il traffico commerciale è molto limitato.
Questa parte di Polonia è gradevole: fitti boschi, laghi, pittoreschi villaggi e… tantissime cicogne.

Lunedì 19 agosto
Szubin - Dessau (Germania) - Km di giornata 527 - Km totali 10.808

Le ultime notizie dall'Italia ci parlano della piena del fiume Elba che noi dovremmo incontrare nel pomeriggio: affrettiamo la marcia e riduciamo al minimo indispensabile le soste.
Alle 15,30 siamo in frontiera dove la solita coda ci costringe a più di un'ora di sosta (nessuna formalità doganale!).
Aggiriamo Berlino e puntiamo verso sud, in autostrada; alle 18,30 siamo sull'Elba dove nel frattempo è arrivata l'ondata di piena. 22 chilometri di lentissima marcia in un'ora e venti minuti in un paesaggio desolante: l'acqua ha già invaso le campagne e il tutto ha un aspetto surreale. I pompieri e anche moltissimi volontari stanno creando argini artificiali con sacchi di sabbia in modo di impedire l'allagamento dell'autostrada: sui loro volti si leggono chiari i segni della fatica e della preoccupazione, ma anche la loro determinazione.
Alle 20,15 raggiungiamo un'area di servizio abbastanza lontana dal fiume da permetterci di sostare in assoluta sicurezza per la notte: uno splendido tramonto non basta certo a cancellare dagli occhi le immagini di tanto disastro e comunque andiamo a dormire consci di essere ormai fuori dai guai.

Martedì 20 agosto
Dessau - Vipiteno - Km di giornata 683 - Km totali 11.491

Giornata di viaggio veloce sulle ormai note strade ed autostrade di Germania ed Austria; l'unica cosa da raccontare è un autentico furto subito da Romano nel fare il pieno ad un distributore (in Germania) : sembra incredibile ma è riuscito a mettere nel serbatoio del suo camper quasi dieci litri di gasolio in più rispetto all'effettiva capacità dello stesso!!!
Alle 18,30 raggiungiamo i patri confini e poco dopo sostiamo nell'autoparco di Vipiteno dal quale eravamo partiti 36 giorni e circa 11.000 chilometri fa.
Domani gli altri due equipaggi si concederanno un po' di relax in Trentino (causa alluvione siamo 5 giorni in anticipo sull'arrivo previsto); ci congediamo da loro gustando un'ottima pizza e ricordando le cose più particolari di questo nostro viaggio

Mercoledì 21 agosto
Vipiteno - casa - Km di giornata 436 - Km totali 11.927

Sveglia ore 10,30 (finalmente!). Piove. Con tutta calma riprendiamo la via di casa iniziando a ragionare su questa prima esperienza di CAROVANA che ci sembra sia stata positiva: i nostri compagni di viaggio si sono rivelate persone squisite e ciò ha permesso di superare tranquillamente anche le difficoltà che si sono presentate. Per questo li vogliamo ringraziare tutti, ed in particolar modo Riccardo: fare la "coda" di un gruppo è compito spesso disagevole che lui ha svolto in modo egregio anche se ogni tanto ci siamo trovati in disaccordo sulle "strategie" da usare.
Pausa pranzo in un autogrill dove mi concedo il piacere di un panino con la mozzarella (l'unica cosa che mi è un po' mancata durante questo viaggio).
Nel pomeriggio, nei pressi di Modena, rincontriamo i nostri amici: il maltempo ha consigliato loro di anticipare il rientro a casa e per non disturbare il nostro riposo questa mattina sono partiti senza avvertirci.
Ultimi saluti (con particolare affetto ai due lupachiotti) e poi via, senza più soste, verso casa.

D A S V I D A N I A !

Qualche dato

Valute:
Repubblica Ceka 1 Korona = Euro 0,03 = Lit. 58
Polonia 1 Zloty = 0,15 = 290
Russia 1 Rublo = 0,0325 = 63
Norvegia 1 Korona = 0,1348 = 261
Estonia 1 Korona = 0,0666 = 129
Lettonia 1 Lati = 1,9108 = 3700

Costo medio del disel:
Repubblica Ceka Euro 0,60 - Lit. 1.162
Polonia Euro 0,39 - Lit 755
Bielorussia Euro 0,30 - Lit 580
Russia Euro 0,255 - Lit 494
Norvegia Euro 1,1024 - Lit 2.135
Finlandia Euro 0,7891 - Lit 1.528
Estonia Euro 0,4917 - Lit 952
Lettonia Euro 0,5634 - Lit 1.091
Germania Euro 0,8339 - Lit 1.615
Austria Euro 0,78 - Lit 1.510

VIGNETTE AUSTRIA Euro 7,60 - Lit 14.715
VIGNETTE CEKIA Euro 3,00 - Lit 5.808


Alcuni costi in Russia:
Pane (500 gr.) Lit 435
Birra (bottiglia 0,50) Lit 570
Vodka (1 lt) Lit. 3.800
Pomodori (1 kg) Lit. 1.250
Patate (1 kg) Lit 400
Uova (dozzina) Lit 1.150
Burro (250 gr) Lit 680
Lamponi (1 kg) Lit 950
Caviale (200 gr) Lit 15.750

MUSEI: Cremlino (Mosca) Lit. 15.700
Puskin (Sanpietroburgo) Lit 13.800

GUIDE : da 40 a 80 Dollari al giorno.

PARCHEGGI: normalmente 100 rubli = Lit 6.300

METROPOLITANA: un biglietto per una settimana 200 rubli = L.1.2600

TAXI. Attraversare Mosca (1 ora) 120 rubli = Lit 7.500


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