Viaggiare - Diari di Viaggio


SLOVENIA AGOSTO 2004

Testo e foto di Nicola De Pascale

Il viaggio è stato fatto nel mese di agosto 2004 dal sottoscritto, la moglie Clara, le nostre due figlie Cristina ( 13 anni) e Chiara ( 11 anni) e dagli amici Paolo, Primella, e i loro figli Tommaso ( 11 anni) e Paola ( 9 anni)

I nostri mezzi sono Rimor Superbrig 678. Km percorsi da Milano circa 1.900.

8 agosto
Partiamo verso le ore 12 con l’intenzione di raggiungere i nostri amici che, avendo iniziato le ferie prima di noi si sono già messi in viaggio. Il viaggio in autostrada procede tranquillo, il traffico non è eccessivo. Poco prima di raggiungere la tangenziale di Mestre sentiamo alla radio che vi sono alcuni km di coda. Decidiamo allora di uscire dall’autostrada e di procedere per vie alternative. Riprendiamo l’autostrada vicino Pordenone e ci dirigiamo verso Tarvisio.

Qui lasciamo l’autostrada e prendiamo la statale che passando per Fusine ci porterà in Slovenia, a Kranjska Gora, famosa località sciistica, dove i nostri amici ci hanno avvisato per telefono di essersi fermati. Passiamo velocemente il confine e verso le 22 siamo nella cittadina.

Li troviamo parcheggiati in un grande spiazzo all’entrata del paese usato come punto di sosta per i pullman, proprio alle spalle della caserma della polizia. La presenza di altri camper ci fa ritenere che qui si possa trascorrere la notte senza problemi.

Dopo aver cenato facciamo una passeggiata per il centro che dista un centinaio di metri. Il paese è molto piccolo e assomiglia ad un tipico paese austriaco. Molti alberghi, alcuni in moderne costruzioni, altri in baite stile tirolese.

9 agosto
Verso le nove siamo quasi pronti per la partenza quando si avvicina la guardia del paese e ci avvisa che non possiamo sostare oltre. Dovendo cambiare un po’ di valuta e fare acquisti ci spostiamo nel parcheggio vuoto di un grande albergo al di là del fiume, verso la montagna e andiamo poi nel centro poco distante.

Partiamo per la cittadina di Bled, uno dei più importanti centri turistici della Slovenia, sulla riva dell’omonimo lago che si alimenta con le acque del ghiacciaio del Triglav.

Sul fondo del lago vi sono sorgenti di acqua calda a 20°/23°. Nel mezzo c’è l’isola di Blejski otok con il santuario dell’Assunta risalente al XVII secolo. Tutt’intorno al lago vi è una pista ciclabile. Ormeggiate attorno alla riva barche a remi simili a quelle che si vedono sul lago di Como.

C’è molto traffico in entrata nella cittadina e nella strada che corre attorno al lago.

Il lago di Bled

Proseguiamo quindi alla volta lago di Bohjini, il più grande del paese, nel parco nazionale del Triglav, meta di numerosi escursionisti. La strada attraversa uno splendido paesaggio di montagna.
Sulla sponda del lago è possibile,vedere la chiesa romanica di Sv. Janez ( san Giovanni Battista), la cui costruzione ha origine nel XIII secolo.

Raggiungiamo il lago e ci fermiamo nel parcheggio a pagamento lungo la strada ( 1.500 SIT – 6,40 euro. Ci sono servizi igienici e rubinetti esterni). Intorno al lago numerose spiagge dove poter prendere il sole e fare il bagno. E’ possibile anche girarlo in mountain bike sulla stradina che corre tutto intorno. Il primo tratto è fattibile senza problemi, poi quando la pista si inoltra nel bosco il terreno diventa più impervio e bisogna avere buone gambe per proseguire.
Verso sera ripartiamo e ci dirigiamo verso il “Camping Bled” dove vorremmo trascorrere la notte. Però un cartello all’ingresso avvisa che il campeggio è completo. Di fianco c’è il parcheggio del ristorante e un chiosco di bibite. Il gestore ci dice che se ci fermiamo per la cena possiamo passare la notte nel parcheggio. Non abbiamo molto scelta per cui decidiamo di fare così. Ci siamo appena sistemati quando nel giro di pochi minuti il cielo diventa nero e si alza un vento fortissimo: vediamo alcuni alberi piegarsi fino a terra e poi spezzarsi. Una tromba d’aria investe la zona, cade una pioggia torrenziale e poi la grandine. Il chiosco di bibite viene allagato, i tavolini rovesciati, un grosso ombrellone spaccato come uno stuzzicadenti e trascinato via dalla furia del vento. Un vero uragano che dura per mezz’ora, poi tutto torna tranquillo. La strada è ricoperta da rami spezzati e detriti, Più tardi vedremo passare un carro attrezzi che trasporta un’auto schiacciata probabilmente da un albero sotto cui era parcheggiata.

Andiamo quindi al ristorante, dove con 9 euro a testa possiamo fare un’ottima cena: un bel piatto di carni miste alla griglia, contorni vari, dolci e bevande. Considerando il costo elevato dei campeggi senz’altro è stata una soluzione conveniente. Verremo poi a sapere che il campeggio dispone di un parcheggio esterno dove invia i camper quando non vi è disponibilità di piazzole. E’ possibile trascorrere qui la notte pagando 10 euro

10 agosto.
Ci dirigiamo verso la gola del Vintgar che si trova circa 4 km dopo Bled seguendo le indicazioni per Gorje. La strada non è molto larga, ma i nostri mezzi di oltre 7 mt. passano senza problemi. La strada finisce proprio nel parcheggio ( gratuito) da cui si parte per l’escursione.

(Costo della vista: adulti 600 SIT - 2,5 euro, ragazzi fino 12 anni sconto 50 % )

"Venne scoperta nel febbraio del 1891 da Jakob Žumer, sindaco di Gorje, e dal cartografo e fotografo, Benedikt Lergetporer. La scoperta fu casuale, nel momento in cui il livello delle acque del fiume Radovna, che scorre sul fondo della gola, era estremamente basso. La spedizione parti' da Spodnje Gorje verso Blejska Dobrava. Con non poca fatica raggiunsero questa gola, a quei tempi impraticabile. Scoprirono tanti punti suggestivi, e decisero di istituire una commissione edile incaricata di sistemare nella gola ponti e passerelle per poterla aprire al pubblico. L' inaugurazione avvenne il 26 agosto 1893. La Gola del Vintgar e' lunga 1,6 km, scavata nei millenni tra le rocce dei monti Hom e Boršt, dal fiume Radovna, che vi forma bellissime cascate. Il suo corso e' movimentato e suggestivo. La strada conduce attraverso ponti e gallerie e si conclude su un ponte alto 16 metri, sovrastante la piu' bella cascata denominata •um. Per la sua bellezza, la gola e' stata annoverata nel patrimonio naturale della Slovenia".

Alla fine della passeggiata si scende una ripida scala e si giunge sotto la cascata. Il ritorno avviene per la stessa strada. E’ possibile effettuare l’escursione da Bled a piedi per diversi itinerari che partono dalla cittadina e raggiungono la gola in circa un’ora Senz’altro una possibilità interessante per chi ama passeggiare in montagna.
L’escursione alla gola è consigliabile di pomeriggio, subito dopo pranzo. E’ una meta turistica per cui vi sono grossi pullman che salgono e scendono durante la mattina portando molta gente. Incontrarne uno mentre si sale o si scende col camper può creare seri problemi. Vi è anche un servizio di bus da Bled tra le 10 e le 10.30.

La gola è completamente in ombra e molto umida ( ricordarsi di portare una felpa o un pile leggero) : col passare delle ore la temperatura si alza. Per l’escursione si possono preventivare 3/4 ore.

Nel pomeriggio arriviamo a Skofja Loka, “... fondata prima del Mille dai vescovi bavaresi, che dal loro possente castello l'amministrarono per ben otto secoli; il suo grazioso centro storico dalla fisionomia cinquecentesca risulta formato da palazzetti patrizi rinascimentali, spesso dipinti anche all'esterno.”

Forse pochi sanno che durante a seconda guerra mondiale c’era un campo di concentramento del regime di Tito dove morirono molti italiani. “Borovnica, Skofia Loka, Osseh, Stara Gradiska, Siska, Goli Otok. Nomi poco conosciuti. Eppure per chi è sopravvissuto, sono nomi indimenticabili. Sono i campi di concentramento titini, luoghi ove si sono consumati orrori inenarrabili. Migliaia di partigiani vi sono stati trucidati dal Maresciallo Tito nella Venezia Giulia e Dalmazia tra il 1943 e il 1945…”

Ci fermiamo nel parcheggio del castello e saliamo sulla collina per vederlo da vicino.
Il castello venne ricostruito nel 1511 dopo essere stato distrutto da un terremoto.
Nel suo interno un museo archeologico, etnologico ed artistico.
Molto bello il panorama della cittadina che si gode dall’alto. Scendiamo poi le stradine del centro storico. Alcune case, vicine al castello, sono edifici pubblici mentre quelle vicine alla piazza principale abitazioni di ricchi mercanti.
Skofia Loka – il castello
 

Ripartiamo alla volta di Ljubljana. “... già nel 1200 era capoluogo della Carnìola e il suo elegante centro storico, racchiuso tra la collina del castello e il fiume Ljubljanica, costituisce uno dei migliori esempi di barocco europeo; tuttavia sono numerosi anche gli edifici in stile liberty, neorinascimentale e art nouveau, mentre l'assetto urbano risente parecchio dello stile personalissimo di Jose Plecnik, uno dei maggiori architetti della prima metà del Novecento.”

Arrivando dall’autostrada troviamo le indicazioni per il campeggio “Autocamp Jezica” che si trova in una zona della città chiamata proprio Jezica. Le indicazioni però spariscono di colpo e solo grazie all’aiuto di un passante riusciamo a trovarlo. Si trova sulla Slovenska Dunajiska. Grande viale che porta direttamente in centro città. Il campeggio non è molto grande e i servizi sono buoni. Le piazzole sono numerate e si sceglie quella che si preferisce. Insufficienti le docce, solo 3 dalla parte degli uomini e 3 delle donne.


Prezzi del campeggio:
Adulti 2.100 SIT - 9 euro
Sconto bambini 50 % fino a 14 anni
Elettricità: 600 SIT fissi – 2,5 euro
Tasse: 162 SIT - 0,70 euro

Davanti l’ingresso del campeggio c’è il capolinea del bus 8 e la fermata del 6. Entrambi arrivano in centro città ( biglietto 300 SIT – circa 1,30 euro da pagare al conducente). Vi sono carte cumulative trasporti – visite valide più giorni: “Ljubljana card” 3.000 SIT - 12,80 euro. Valida 72 ore comprende: trasporti urbani, visite gratuite o riduzioni nei musei o viste guidate; sconti su taxi e acquisti in negozi convenzionati.
Si potrebbe anche andare in bicicletta: tutti i marciapiedi hanno la corsia riservata . Dal campeggio al centro sono circa 3 km.

11 agosto
Andiamo in centro in autobus per visitare la città. Visitiamo la parte medioevale che ritrova proprio intorno al colle del castello e a cui si arriva dal “Triplice Ponte”. Nella zona ci sono altri punti di interesse quali la Chiesa dei Francescani, la Piazza Preseren, la Filarmonica, l’Università, il Ponte dei Calzolai, il Mercato. Pittoresche le bancarelle del mercato che si svolge vicino ai Tre Ponti: frutta, tanti frutti di bosco, funghi, fiori. E poi più avanti nella piazza Vodnikov trg un grande mercato ortofrutticolo. E’ incredibile la pulizia che si nota intorno alle bancarelle: non un pezzo di carta o altro per terra. Se pensiamo a cosa rimane per strada quando finiscono i nostri mercati …….

Ljubliana – il mercato comunale coperto

Ljubliana – il Triplice Ponte

Pranziamo nella via più elegante della cittadina, Mestni trg, in un locale con tavolini all’aperto dove servono specialità greche! I prezzi sono convenienti comparati con quelli degli altri locali.

12 agosto
Lasciamo Ljibljana e ci dirigiamo verso Maribor, seconda città della Slovenia. Evitiamo l’autostrada e viaggiamo sulla strada statale che attraversa zone molto belle. Quando la statale comincia a salire tra le colline entriamo in autostrada che, infilandosi in alcune gallerie, ci permette di accorciare il viaggio.
Maribor è conosciuta anche come località sciistica, pur essendo un grande centro industriale. Si entra in città con una grande superstrada e per raggiungere il centro storico bisogna attraversare il ponte sulla Drava. Ci dirigiamo verso lo stadio parcheggiamo senza problemi. La parte storica poco distante è una zona pedonale con molte case in stile rinascimentale. Da vedere, tra l’altro, la Cattedrale, la cui costruzione iniziale risale al XII secolo, la piazza Gravni trg con un monumento del 1743 dedicato alla Madonna, il castello Mestni grad, sede ora di un museo. Nell’isola pedonale si trovano anche molti palazzi rinascimentali, barocchi e neoclassici.

Dopo una passeggiata e un ottimo spuntino a base di pesce in un locale chiamato “Seafood”, nella via centrale ( ulica Helojia Slandra), ripartiamo verso la meta agognata dai nostri ragazzi: le “Terme 3000” di Moravske Toplice. E’ un noto centro termale sorto però abbastanza recentemente. Nel 1960 durante trivellazioni volte alla ricerca del petrolio venne trovato a 600 mt. di profondità un giacimento di acque mescolate a metano. Studi effettuati successivamente ne dimostrarono le qualità terapeutiche e quindi sorsero le terme, frequentate da austriaci e tedeschi. La località si trova nella zona nord – est della Slovenia vicino al confine con l’Ungheria e l’Austria.

Il campeggio si trova poco prima dell’ingresso del paese; vi è un grande cartello che lo segnala sulla destra e ci si inoltra in una stradina per poco meno di 1 km. E’ molto grande, le piazzole abbastanza spaziose, buoni i servizi e c’è un ingresso diretto verso la zona termale.

Qui ci sono 20 piscine tra coperte e scoperte con diversi scivoli. In una vi sono trampolini da 3 e da 5 metri. C’è anche una “torre” di 22 metri con i due scivoli concentrici della lunghezza di 170 e 140 metri. Recentemente è stato aggiunto anche uno scivolo chiamato “kamikaze”: una scivolata quasi verticale di una decina di metri e poi si viene frenati dall’acqua nella parte finale orizzontale. Un divertimento assicurato per i ragazzi !

Prezzi del campeggio:
Adulti 12 euro
Sconto bambini 50 % da 3 a 6 anni e 30 % da 7 a 14.
Elettricità 2 euro
Tasse 0,44 euro persona/giorno

Viene consegnata una tessera con microchip che dà diritto a due ingressi al giorno senza limiti di permanenza. Se però si esce non è possibile entrare prima di due ore perchè la tessera si blocca. Nel caso ci si dimentichi qualcosa e si debba uscire è possibile farla sbloccare alla reception.
La tessera funziona anche come “carta di credito”: è possibile utilizzarla all’interno delle strutture ( bar, ristoranti) e l’addebito viene aggiunto al conto del campeggio.
Nel paese poco distante vicino alla chiesa vi è un supermercato ben rifornito.

13 -14 –15 agosto
Rimaniamo alle terme, dove alterniamo i bagni con passeggiate in bicicletta nei dintorni. Sulle colline coperte da vigne vi sono fattorie dove è in vendita il vino prodotto localmente. Purtroppo sono chiuse e non abbiamo modo di fare qualche degustazione.

E’ possibile rimanere nel campeggio fino alla sera alle 21, per cui decidiamo di sfruttare tutta la giornata e di partire la mattina seguente. All’ora di cena con i nostri mezzi ci spostiamo verso una trattoria poco distante ( Trattoria Kamin, suggerita da un altro viaggiatore nel suo resoconto del viaggio in Slovenia). Ottima cena a base di carne e ad un prezzo conveniente ( 69 euro in otto, con dolci e bevande). Torniamo poi all’ingresso del campeggio e passiamo la notte nel parcheggio antistante.

(Per raggiungere la trattoria, usciti dal campeggio si raggiunge la statale, si svolta a destra e si prosegue fino ad una rotonda. Si gira a sinistra e dopo circa 500 mt si trova la trattoria, che comunque è segnalata.)

16 agosto

Ci dirigiamo a Ptuj
“Ptuj, città museo sulle rive della Drava, è forse la più bella città d'arte della Slovenia. Fondata dai Romani con il nome di Poetovio, era uno dei maggiori centri sulla strada della Pannonia, tanto importante da arrivare a contare 40 mila abitanti (più del triplo di oggi) e da fare eleggere proprio qui l'imperatore Vespasiano. Il suo centro storico dalla netta impronta medievale, ricco di resti romani, chiese, monasteri, musei e dominato dal sovrastante elegante castello rinascimentale asburgico, viene tutelato come monumento nazionale.”
Ptuj
 
   
La prima meta è il castello eretto nel XII secolo da Corrado I, vescovo di Salisburgo, modificato poi in epoche successive. Fu abitato dalla ricca famiglia Herberstein e alla fine della I Guerra Mondiale la proprietà passò all’amministrazione pubblica.
Nell’interno del castello sono ospitate diverse mostre: arredamenti antichi appartenente alla famiglia che l’abitò e di cui ci sono ancora molte vecchie foto alle pareti, una collezione di strumenti musicali, in particolare antichi pianoforti. Un’ala è dedicata alla collezione etnografica delle maschere di carnevale della valle della Drava (kurent) usate nelle processioni e nelle feste popolari.
Il castello di Ptuj
 

“Il Carnevale di Ptuj è il più famoso della Slovenia. Prende il nome dai Kurenti, complessi e pesantissimi costumi di pelle di pecora a cui sono appesi campanacci da mucca, con calze colorate e stivaloni, grandi copricapo di pelliccia decorati con piume, rami, corna e striscioline colorate. I Kurenti rappresentano una sorta di emblema nazionale: figurano sui francobolli, partecipano a molte manifestazioni folcloristiche anche all’estero e possono essere ammirati per tutto l’anno nell’apposita sezione del museo ospitato nel castello cittadino. Durante il Carnevale si muovono in gruppo di casa in casa, accompagnati da altre figure burlesche, spaventando gli spiriti maligni con il rumore dei campanacci e con bastoni che portano sulla cima aculei di porcospino”

Una delle sale è chiamata “turcheria” perchè ospita ritratti di sultani e odalische, ricordi delle scorrerie dei soldati dell’Impero Ottomano. La visita si conclude nella sala delle armi dove sono esposte spade, alabarde, armature ed armi varie trovate nella zona tra il XIV e XIX secolo.

Una visita veramente interessante che merita una sosta. Peccato però che quasi tutte le spiegazioni siano scritte solo in sloveno. Solo alcune anche in inglese.
Vi è un comodo parcheggio proprio all’inizio della stradina che sale in cima alla collina dove è situato il castello. Dalla cima si ha una bellissima visione dei dintorni e della città vecchia.


( il costo del biglietto è di 1.200 SIT, circa 5.20 euro a famiglia, 2 adulti e 2 ragazzi fino a 14 anni).

Usciti dal castello facciamo una passeggiata per il centro storico che sorge nella zona ai piedi del castello, sulle rive del fiume Drava. Vicino al castello il Convento Dominicano, fondato nel XIII secolo. Gli altri monumenti si trovano per maggior parte lungo la via principale della città, la Presernova Ulica.

Nella piazza principale si trova il monumento ad Orfeo, una stele funeraria romana alta 5 mt. del II secolo

Ptuj – il monumento ad Orfeo

 

Lasciata Ptuj ci dirigiamo verso Rogaska Slatina, una delle più antiche stazioni termali della Slovenia. Arriviamo percorrendo una strada secondaria molto bella che scorre vicino al confine con l’Ungheria. Un tratto di un paio di km è pero sterrata ma si percorre senza problemi.

Prima dell’ingresso nella cittadina, sul lato sinistro, c’è una fabbrica di cristallerie con annesso negozio per la vendita al dettaglio. Ci fermiamo per una breve visita. All’interno oggetti in cristallo di ogni tipo, misura e prezzo. Vi è anche un settore “discount” dove è possibile comprare a prezzi ridotti articoli fine serie o fuori produzione.


E’ una stazione termale che risale al 1600. Qui veniva imbottigliata l’acqua minerale che giungeva fino alla corte di Vienna. Vi sono molti alberghi in stile ottocentesco; l’attuale stabilimento termale in stile neoclassico venne costruito nel 1912.

La meta seguente sono le Terme di Catez, forse quelle più conosciute dagli italiani. Da Rogaska Slatina ci dirigiamo verso Celje e poi in direzione di Radece. Da qui prendiamo la strada panoramica per Krsko che costeggia il fiume Sava. Non si procede molto veloci ma il panorama è stupendo.

Per evitare di pagare una giornata di campeggio e piscine non utilizzata ( non si paga a notte ma a giorno) decidiamo di cercare un posto dove trascorrere la notte. Entriamo nel paesino di Brezice e seguendo la strada principale arriviamo davanti all’ospedale dove di fronte c’è un grande spiazzo sterrato chiuso tra alcune costruzioni e usato come parcheggio dove ci fermiamo per la notte. Dopo cena una passeggiata per la via principale del paese, lunga non più di 200 mt. Qui si aprono molti localini dove è possibile cenare o bere una birra seduti ai tavolini messi sul marciapiede. La notte passa tranquilla senza che nessuno venga a disturbarci.

17 agosto
La mattina raggiungiamo Catez. Il campeggio è molto grande, tutto al sole perchè gli alberi che hanno piantato sono ancora piccoli, ma c’è sempre una bella brezza per cui non si sente caldo. Ampie le piazzole, di buon livello i servizi.

Le piscine hanno una superficie di oltre 13.000 mq. e sono divise in due zone, una coperta e una scoperta, con entrata separata. In due di queste ogni mezz’ora circa viene simulato il modo ondoso per dare l’impressione di essere al mare ! Naturalmente non mancano scivoli di ogni genere.

Rispetto alle terme di Moravske queste hanno l’aria di essere più popolari e le piscine più adatte ai bambini di piccola età. Sono però molto affollate.

Prezzi del campeggio: Adulti 2.950 SIT - 12,5 euro
Sconto bambini 50 % fino a 12 anni
Elettricità 650 SIT - 2,8 euro
Tasse 650 SIT - 0,43 euro persona/giorno

La tessera con microchip permette due entrate con permanenza senza limite di tempo nelle piscine scoperte oppure un ingresso e una permanenza massima di 3 ore in quelle coperte. Oltre le 3 ore si paga un supplemento.

18 agosto
Dopo aver trascorso la mattinata nelle piscine coperte partiamo dirigendoci verso Novo Mesto via autostrada. Facciamo un rapido giro senza fermarci. Qualche bello scorcio di vecchie case affacciate sul fiume.

Meta seguente le Grotte di Postumia, formate dal fiume Piuca. Si sviluppano per 25 km ma se ne possono visitare solo 5. Le grotte furono aperte al pubblico nel 1850. Durante la I Guerra Mondiale prigionieri russi lavorarono all’interno per costruire la ferrovia e alcuni ponti sospesi sulle caverne. All’interno vivono anche alcune specie vegetali ed animali che si adattano all’oscurità totale. In particolare un anfibio cieco, il Proteus anguinus, lungo una decina di cm., dal colore rosa e completamente cieco. Alcuni esemplari sono raccolti un una vasca all’interno.

Arriviamo verso le 17 e ci dirigiamo subito verso la zona delle grotte. Pensiamo di dover aspettare l’indomani per poterle visitare, invece al parcheggio ( a pagamento 3,5 euro) ci dicono che l’ultimo giro di visite partirà alla 18.

Dopo aver parcheggiato ci rechiamo all’ingresso in attesa di entrare. La temperatura all’interno è di 8° costanti e la vista durerà circa un’ora e mezza per cui è opportuno indossare pantaloni lunghi e un maglione. Nelle grotte è vietato fotografare o filmare. Un trenino con tanti vagoncini a due posti si addentra nella montagna per circa 2 km e poi si prosegue a piedi seguendo la guida.

Essere arrivati tardi ci ha permesso di entrare subito senza fare lunghe attese. Unico inconveniente che quando si esce non vi è la possibilità di visitare un annesso museo o vedere i negozi di souvenir perché sono già chiusi.

Vi sono molti camper nel parcheggio, per cui riteniamo che la sosta notturna sia permessa. Infatti trascorriamo la notte senza problemi.

Costo visite grotte:
Adulti 3.490 SIT - 14,90 euro
Ragazzi fino 12 anni 1.990 SIT - 8,5 euro

19 agosto

Con i ragazzi facciamo una veloce visita ai negozi vicino all’ingresso per acquistare qualche cartolina, un libro fotografico sulle grotte, ed alcuni souvenir. Il piazzale è già affollato di turisti, molti giunti con numerosi pullman. Senz’altro dovranno fare parecchia attesa per poter entrare. Anche in questo caso sarebbe opportuno pianificare una visita a metà pomeriggio, quando la maggior arte del turismo organizzato è già andato via.
Prima di tornare in Italia vogliamo vedere i pochi km di mare sloveno, solo una decina. La prima cittadina che si incontra è Capodistria, ma non vi entriamo. A Portorose invece ci dirigiamo sul lungomare. La cittadina è moderna, piena di alberghi. La spiaggia è proprio a ridosso della strada ma non vediamo sabbia, solo una bassa erba. Non vi è la possibilità di parcheggiare se non molto distanti dal centro, per cui torniamo indietro e ci dirigiamo a Pirano “.... storico borgo di pescatori, stretto in una penisola tra il faro e il porticciolo. Viuzze, campanili, facciate e piazze mescolano romanico, gotico, rinascimento e barocco quanto le calli veneziane, sotto lo sguardo severo dei leoni alati di San Marco.”

Imbocchiamo la strada in discesa che porta verso questa piccola località ma giunti in fondo vediamo l’accesso è bloccato da sbarre. Poco distante c’è un piccolo parcheggio che, oltre ad essere pieno, non ha spazio per poter ospitare i nostri mezzi. Con un po’ di difficoltà riusciamo a fare manovra e a tornare sulla strada principale. Assolutamente da escludere di poter arrivano a Pirano col camper. Poco più avanti troviamo un cartello che indica “Strunjan” ( Strugnano).

“La riserva naturale di Strugnano e parte del Parco naturale di Strugnano comprende i 4 chilometri della costa settentrionale della penisola omonima tra la Baia di San Simone e quella di Strugnano e la relativa fascia marina di 200 metri di larghezza. La riserva copre un'area di 160 ettari”



Imbocchiamo la strada, costeggiamo una serie di saline e giungiamo in un grande parcheggio sterrato dove possiamo fermarci senza problemi (a pagamento 350 SIT – 1,5 euro). Poco più avanti di fronte al mare c’è una zona dove è possibile fare il bagno (a pagamento 500 SIT – 2,15 euro). Non è una vera spiaggia: è una strada pedonale in pineta che porta ad un vicino ristorante. Vi è una piccola striscia di spiaggia sassosa e un molo di legno in cui entrare in acqua tramite un paio di scale. Decidiamo di fermarci tutta la giornata e di fare qualche bagno anche perchè la giornata è molto calda. Il ristorante ( “Lambada”) ha piatti a base di pesce però ad un prezzo eccessivo.

Quando si fa buio torniamo ai camper. Nel parcheggio non c’è più quasi nessuno in giro decidiamo di trascorrere la notte nel parcheggio. Fa molto caldo e quindi decidiamo di cenare all’aperto sui nostri tavolini messi tra i due mezzi. Ci siamo appena seduti a tavola quando arriva un auto con a bordo una guardia. Ci dice che non è possibile fermarsi per la notte:una volta cenato dobbiamo andare via. La cosa non ci fa piacere ma purtroppo non abbiamo scelta.

Dopo cena partiamo alla volta di Trieste che dista poco meno di 30 km. Giunti nella cittadina ci dirigiamo al porto nella zona centrale dove è possibile sostare la notte. Fino alla mattina alle 8 la sosta è gratuita, poi bisogna pagare tramite gli appositi parcometri.

20 agosto
Verso le otto del mattino riprendiamo la strada per tornare a Milano. Percorriamo pochi km cercando un bar aperto dove poter fare colazione. Appena imboccato il lungomare che porta verso il Castello di Miramare vediamo sulla sinistra, in corrispondenza di un porticciolo turistico, molti camper parcheggiati. E’ “Piazza 11 Settembre”. Qui è stata creata una zona di sosta per camper dove è possibile rimanere anche la notte. Un camperista con cui parliamo ci dice che lui è fermo in quel posto da 15 giorni. Vicino c’è la possibilità di prendere acqua, la spiaggia con le docce è a pochi metri. E i vigili multano le auto che occupano i posti riservati ai camper !!!

Dopo una buona colazione in un bar di fronte alla piazza riprendiamo la strada. Viaggiamo sempre sulla statale, superiamo la zona di Venezia e imbocchiamo la SS11 che costeggia la cosiddetta “riviera del Brenta” dove sul fiume si affacciano le bellissime ville venete.

“La bellezza della riviera attirò moltissimi patrizi veneziani, che comperarono territori e e per tutto il '600 e '700 si fecero costruire ed abbellire splendide abitazioni di campagna. Quando cadde la Serenissima cadde anche l'economia, ma non la cultura della Riviera: infatti molte di quelle magnifiche ville sono giunte con tutti i loro giardini fino a noi.”

Alcune di queste ville sono purtroppo in stato di decadenza e abbandono. Vicino a Padova entriamo in autostrada e proseguiamo per Milano.


INFORMAZIONI GENERALI

Lo Stato Sloveno ha una superficie di circa 20.000 di poco inferiore alla Lombardia; la popolazione è di circa 2 ml di abitanti. Le distanze tra le varie mete non sono elevate per cui non si fanno lunghe tappe di trasferimento e nello stesso giorno si possono visitare più posti.
Vi è una buona rete autostradale in via di notevole sviluppo. Il modo migliore per visitare il paese è viaggiare sulle strade statali.
La sosta notturna fuori dai campeggi di norma non è permessa. Però se ci si trova in strade secondarie è facile trovare qualche posto defilato dove sostare. Si può anche cenare in qualche trattoria che dispone di parcheggio e chiedere di fermarsi per la notte. Oppure la sera fermarsi all’esterno dei campeggi quando ormai è troppo tardi per entrare.

Ufficio del Turismo Sloveno in Italia,
Galleria Buenos Aires 1, 20124 Milano,
tel. 02 29 51 11 87, fax 02 29 51 40 71).
e-mail: slovenia@tin.it, Sito internet (ita): www.slovenia-tourism.si
Siti internet:
Parco Nazionale del Triglav www.tnp.si
Bled www.bled.si
Ljubljana www.ljubljana.si
Terme 3000. www.terme3000.si
Terme di Catez www.terme-catez.si
Grotte di Postumia www.postojna-cave.com
Riserva di Strugnano http://dragonja.nib.si/Strunjan/indexI.html
La riviera del Brenta www.enrosadira.it/veneto/brenta/

Documentazione
Carta stradale Michelin 991
“Guide d’Europa” – Slovenia - del TCI
Meridiani n° 72 dedicato alla Slovenia

Campeggi

Camping Bled: www.camping.bled.si

Camping Ježica
Dunajska 270
1000 Ljubljana
Tel.: 01 568 39 13
Fax: 01 568 39 12
E-mail: ac.jezica@gpl.si
Internet: http://www.gpl.si
3 km from city centre

Camping Smlednik
Dragocajna 14 a
1216 Smlednik
Tel.: 01 362 70 02
E-mail: camp@dm-campsmlednik.si
Internet: http://www.dm-campsmlednik.si
Comment:
17 km from Ljubljana - direction Kranj

Campeggio Terme 3000: www.terme3000.si

Valuta
SIT ( tallero sloveno) - 1 euro circa 235 SIT
E’ possibile cambiare la valuta ( senza commissioni) presso gli uffici postali aperti dalle 7 alle 19; il sabato fino alle 12.
Le carte di credito sono accettate pressochè ovunque.
E’ anche possibile pagare in euro se si ha la valuta contata. E’ opportuno pertanto avere a disposizione banconote di piccolo taglio e monete perchè talvolta non dispongono di euro da dare come resto. Verificare però il cambio applicato.

Gasolio
Il costo al litro varia da 182 a 188 SIT ( 0,78 - 0,80 euro)

Prezzi

I prezzi dei generi alimentari sono in linea con quelli italiani. . Molto diffusi i supermercati. I più forniti fanno parte della catena “Mercator”.
Più conveniente cenare nelle trattorie locali



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