In Marocco con la caravan
19/9/09 - 24/10/09

(Testo
e foto di Graziano e Sara)
Dopo due anni di preparativi, dovuti anche
ad un problema di salute di mio marito capitatogli il 7/8/08
con conseguente ricovero in ospedale, finalmente il 19/9/09
riusciamo a partire per l'agognato viaggio alla scoperta
del Marocco con i seguenti mezzi: trattrice MAZDA 323 F
TD del 2000 con 165.000 Km al suo attivo e caravan EXODUS
380 del 1979!!! L'anzianità dei due mezzi aveva suscitato
molte perplessità da parte di amici e parenti ma
noi eravamo fiduciosi che, ancora una volta, non ci avrebbero
tradito. Dopo aver valutato i modi per raggiungere il Marocco,
via terra o via mare, la scelta è caduta su quest'ultima
soluzione attraverso la compagnia italiana GNV, che effettua
il collegamento Genova - Tangeri con scalo di poche ore
a Barcellona, anche se è presente una compagnia marocchina
COMANAV più economica che però, alla fine
di Agosto, non aveva ancora un calendario relativo al ritorno
Tangeri - Genova, quindi è stata scelta obbligata
la compagnia italiana per una spesa complessiva A-R di €.
1.544,00 comprensiva di pasti a bordo e cabine da 4 posti
in condivisione, che significa che io dividerò la
stanza con altre tre donne e mio marito con altri tre uomini,
naturalmente a noi estranei, ma d'altra parte la cabina
in esclusiva costa una follia!
19/9) - Ore 10,35 partenza da Viareggio
per il porto di Genova. Il contachilometri segna Km. 165.762.
Con l'euforia, ed un briciolo di preoccupazione, che caratterizza
un viaggio di questo genere, percorriamo l'autostrada A12
arrivando al porto di Genova con largo anticipo rispetto
all'orario di partenza fissato per le 18,00 e pazientemente
ci mettiamo in coda all'ingresso del porto assieme ad una
moltitudine di furgoni e macchine di marocchini stracariche
all'inverosimile tantè che ci domandiamo come abbiano
fatto ad arrivare lì senza subire il sequestro da
parte della Polizia Stradale! Sbrighiamo, non senza qualche
difficoltà, le formalità doganali e nell'attesa
dell'imbarco cominciamo a prendere confidenza con la macchina
fotografica che ci ha prestato nostra figlia con mille raccomandazioni
relative all'eventuale furto.
Effettuati alcuni scatti alla fila dei mezzi stracarichi,
mio marito decide, nonostante la mia perplessità,
di portare con noi la fotocamera assieme all'indispensabile
corredo di vestiario e toelette necessario a vivere due
giorni a bordo, tale decisione ci sarà fatale come
descriverò in seguito. Saliti a bordo prendiamo possesso
delle cabine assegnateci per poi ritrovarci seduti al bar
vicino al self-service perché ormai è quasi
ora di cena ed abbiamo una notevole fame. Alle 19,30 è
prevista l'apertura e noi siamo già in fila approfittando
del fatto che è l'ultimo giorno di ramadan e quindi
i nostri compagni di viaggio fino al tramonto non potranno
mangiare, ma la porta rimane chiusa ed allora pensando di
aver sbagliato ingresso ci spostiamo cercando un'altra entrata
e non avendola trovata ritorniamo sui nostri passi scoprendo
che eravamo nel posto giusto solo che ora invece di essere
tra i primi siamo gli ultimi! Nella mia cabina sono in compagnia
di tre bellissime marocchine e, per fortuna, una di queste
parla bene italiano perché ha lavorato a Lucca per
due anni, purtroppo le altre parlano solo marocchino e per
giunta una di esse soffre di claustrofobia e quindi siamo
costrette a dormire con la luce accesa!
Il cibo fornito, a menù fisso, è piuttosto
monotono, la pasta al pomodoro è sempre presente,
comunque la qualità è discreta e non ci lamentiamo
anche perché il mare è calmissimo e la navigazione
scorre via tranquilla. Dopo lo scalo previsto a Barcellona
veniamo avvertiti che nel salone discoteca è presente
la polizia marocchina che apporrà il visto sui passaporti
e registrerà l'importazione temporanea dei mezzi,
la coda è enorme e nell'attesa facciamo amicizia
con un marocchino che vive da molti anni in Italia che si
offre di farci da interprete prevedendo qualche difficoltà
burocratica che puntualmente si presenta.
Il problema nasce dal fatto che sia la macchina che la roulotte
sono intestate a me ed il funzionario marocchino ci dice,
attraverso il nostro interprete, che non si possono importare
in Marocco due mezzi intestati alla stessa persona quindi
ci fa compilare il modulo verde relativo alla roulotte a
nome di mio marito in netto contrasto però con quanto
riportato sul libretto di circolazione di tale mezzo, il
tutto nella nostra più completa perplessità
in quanto sappiamo che nei successivi controlli a terra
al porto di Tangeri tale anomalia verrà fuori con
quali conseguenze non sappiamo.
Dopo tre ore finalmente usciamo e mi rendo conto di aver
perso la chiave magnetica della cabina, mi reco allora alla
reception mi rifanno la copia e con quella entro nella mia
stanza per farmi una doccia prima dello sbarco e mi rendo
conto del dramma, nello zaino non c'è più
la fotocamera!!! Proprio quello che mia figlia si era raccomandata
che non succedesse! Nella più completa disperazione
condita dall'inconcepibile indifferenza del personale di
bordo sporgiamo denuncia presso la reception iniziando nel
peggiore dei modi la nostra agognata vacanza.
Rimesso l'orologio indietro di due ore sbarchiamo alle 15,15
al porto di Tangeri in mezzo ad una confusione indescrivibile
e veniamo parcheggiati a fianco di un capannone al cui interno
vengono fatti entrare solo i mezzi dei marocchini in attesa
del disbrigo delle formalità doganali di cui siamo
già a conoscenza dai diari di viaggio dei camperisti
che abbiamo letto in estate.
Sappiamo che dovremo dare la mancia di circa €. 5,00
ad un faccendiere in borghese che si offrirà di sbrigare
per noi le formalità, ma a bordo della nave ci hanno
informato che la tariffa è aumentata ad €. 20,00,
puntualmente tale figura si presenta e senza tanti complimenti
ci prende i passaporti, i moduli verdi ed i documenti dei
mezzi ed in compagnia di Graziano sparisce all'interno del
capannone mentre io resto di guardia ai mezzi.
Dopo circa venti minuti vedo tornare mio marito che mi chiede
20 € che immediatamente spariscono nelle tasche del
faccendiere però c'è un problema, il doganiere
si è accorto della discrepanza fra il nome del proprietario
della roulotte riportato sul libretto ed il nome che è
sul modulo verde! E questo ci costerà altri 10 €
ed un'attesa di due ore duranti le quali il nostro futuro
in terra marocchina si tingerà di colori sempre più
foschi. Finalmente, e dopo aver pagato altri 5 €, ci
vengono resi i documenti regolarmente timbrati e possiamo
cambiare gli euro e stipulare l'assicurazione provvisoria
marocchina per trenta giorni perché non abbiamo la
copertura per il Marocco sulla nostra carta verde.
Al momento della stipula di detta polizza
ci assale un dubbio, dobbiamo assicurare sia la macchina
che la roulotte o è sufficiente la sola macchina?
Sulla nave ci avevano detto che "forse" dovevamo
assicurare ambedue i mezzi ma innervosito dall'attesa e
dalla spesa imprevista e vessatoria precedentemente avuta,
Graziano decide di assicurare la sola auto per una spesa
di €. 95,00. Finalmente siamo liberi di iniziare la
nostra vacanza e ci incamminiamo verso l'uscita del porto
dove ci aspetta un ennesimo controllo, fortunatamente sbrigativo,
infatti ci vengono richiesti solo i famosi moduli verdi
dei mezzi. Intanto si è fatto tardi ed il nostro
pensiero è rivolto a trovare un camping per la sosta
notte quindi usciamo da Tangeri in modo inaspettatamente
semplice e ci dirigiamo verso Assilah prendendo la strada
costiera ed evitando l'autostrada alla ricerca del primo
camping che incontreremo prima che faccia buio.
Il primo impatto con la viabilità marocchina è
sorprendente, infatti la strada è larga, ben segnalata
e con una pavimentazione perfetta! Dopo aver percorso 40
Km troviamo il campeggio che al primo passaggio saltiamo
in quanto segnalato come hotel ma ad una seconda occhiata
compare anche la scritta camping, faremo poi l'abitudine
a questa usanza tutta marocchina, infatti molti hotel-ristoranti
hanno una piccola porzione del giardino adibito a camping.
Abbiamo avuto attacco elettrico, servizi alla turca con
relativo secchiellino da riempire con acqua per pulizia
e docce fredde quasi all'aperto il tutto per 106 DH/notte.
Doccia fredda e pasta alla matricina per cena il tutto avvolto
in un velo di tristezza per il furto subito che ci accompagnerà
per tutta la vacanza. Percorsi Km 183.
22/9) - Partenza per Assilah. Il contachilometri
segna Km 165945.
Dopo esserci lavati nei minuscoli lavandini all'aperto e
pulito il lavabo prima di lavare le pentole della sera prima,
ripartiamo in direzione Assilah comprando al lato della
strada tre meloni gialli identici a quelli che si trovano
in Sicilia, mio paese di origine, al costo totale di 30
DH. Percorsi solo 8 Km arriviamo ad Assilah e troviamo un
campeggio proprio all'inizio del paese e naturalmente lo
saltiamo in quanto è presente solo una sbiadita scritta
sul muro di recinzione e solo per caso Graziano ha il dubbio
quindi ci rivoltiamo ed effettivamente è un campeggio.
L'impressione quando entriamo è positiva in quanto
il sito è molto ombroso e i fabbricati per bungalow
e servizi appaiono di ottimo aspetto, le docce sono fredde
ed i servizi dignitosi, siamo gli unici ospiti ma questo
non ci disturba. Sul lato opposto all'ingresso principale
c'è una porta che dà direttamente su un curatissimo
lungomare e relativa spiaggia con sabbia color ocra che
sarà una costante per tutto il resto del viaggio
fatto lungo la costa atlantica. Sosta di due giorni e visita
alla splendida medina circondata da antiche mura contenente
case bianche e blu, il tutto in una pulizia ed ordine che
ci lascia sbigottiti ed anche un po' meravigliati perché
ci rendiamo conto che i nostri pregiudizi sullo sporco che
ci aspettavamo di trovare non esiste.Qui facciamo la prima
esperienza con i ristoranti marocchini ed in una splendida
cornice costituita dalle antiche mura ceniamo a base di
fritto di pesce, due tajine, acqua minerale, insalata marocchina
e pane (squisito!!), il tutto per 198 DH. Prezzo del camping
100 DH/notte. Percorsi Km 13.
 |
24/9) - Partenza per Rabat. Il contachilometri
segna Km 165958.
Partenza per Rabat, questa volta in autostrada e nuova sorpresa,
lo standard è identico al nostro ed il pedaggio irrisorio!
Il paesaggio è molto simile alla zona del Trapanese
in Sicilia che io conosco bene perché sono nata a
Mazara del Vallo, i campi sono coltivati a meloni gialli,
pomodori, oliveti e querce da sughero. Lungo il percorso
vediamo il primo nido di cicogne e grande è la meraviglia
per le dimensioni veramente ragguardevoli! Siamo diretti
a Salè dove abbiamo notizie della presenza di un
campeggio ma all'uscita dell'autostrada sbagliamo strada
e ci ritroviamo in centro a Rabat nell'ora di punta del
mezzogiorno, qui facciamo la conoscenza con la gentilezza
e disponibilità della polizia marocchina, presente
ad ogni incrocio, alla quale chiediamo infinite volte informazioni
ma c'è l'ostacolo insormontabile della lingua! Loro
parlano francese noi no! Finalmente una donna poliziotto
che parla un po' di inglese ci spiega che a Salè
il camping non c'è più e che dobbiamo andare
a Temara Plage dove ne esiste uno. Dopo una infinita serie
di fermate per chiedere informazioni finalmente arriviamo
a quello che dovrebbe essere un campeggio ma lo spettacolo
che si presenta è desolante. Per farci aprire la
sbarra di ingresso dobbiamo far intervenire la confinante
gendarmerie che a suon di urli sveglia il guardiano che
abita all'interno in una casupola semidiroccata dall'aspetto
poco rassicurante che ci dice che sta chiudendo o è
già chiuso, non capiamo bene, ed infatti l'aspetto
generale è disastroso. L'area è in completo
abbandono, è presente un solo albero all'ombra del
quale ci piazziamo ed il circostante terreno è invaso
da cavi elettrici dissotterrati il tutto sembra una discarica,
la recinzione a confine con la strada principale è
parzialmente divelta, i servizi sono "impraticabili",
non ci sono docce e la corrente ci viene fornita direttamente
dalla casupola del guardiano che a fronte di tutto questo
ci chiede 100 DH a notte! Mio marito non intende assolutamente
pagare tale cifra ed infine si accorda per 70 DH per nulla
soddisfatto. Ci facciamo la doccia io con delle bottiglie
lasciate a scaldare sulla cappelliera della macchina e mio
marito con la doccia della roulotte. La situazione è
sconfortante ma non abbiamo scelta e la mattina seguente,
dopo una notte parzialmente insonne causa un tentativo di
intrusione nella caravan da parte di estranei, prendiamo
un grand taxi e concordiamo la visita di Rabat per 400 DH.
Visitiamo le rovine romane accompagnati da una guida competente
che parla un capibile italiano ed alla fine ci spilla 100
DH, il mausoleo di Mohammed V e l'antica medina con guida
per 80 DH (richiesti 160 DH). La sera, abbastanza soddisfatti
per la visita e dopo aver fatto visita alla farmacia presente
davanti al campeggio causa una improvvisa e fastidiosa tosse
di mio marito, decidiamo di andare a cena in un locale adiacente,
che comprende anche un verduraio, un generi alimentari che
ha però solo pane, merendine di tutti i generi nonché
bibite (Fanta, Coca Cola ecc) e scatolame vario praticamente
indecifrabile, anche perché l'accesso al locale è
sbarrato dal banco di vendita, ed il macellaio che è
dotato di barbecue a carbonella nonché tavoli dove
abbiamo visto mangiare i marocchini. In un clima di diffidenza
mista però a curiosità ci sediamo ed immediatamente
sbirciamo le portate presenti su un tavolo vicino al nostro
e notiamo una pentola di tajine e degli invitanti spiedini
di carne. Ordiniamo gli spiedini di carne anche perché
le tajine sono finite e con gradevole sorpresa gustiamo
della carne squisita, pane freschissimo ed aranciata il
tutto in stoviglie perfettamente pulite al costo di 70 DH.
Incredibile! Sono praticamente €. 3,00 a testa! Da
qui in avanti questi locali, solitamente ubicati lungo le
strade, diverranno un nostro appuntamento fisso. Al pomeriggio
decidiamo di fare un po' di mare ma si è alzato il
vento ed il cielo si è velato nonostante la temperatura
si mantenga sui 30°. Percorsi Km 196
25/9) Da Rabat a Meknes. Il contachilometri
segna Km 166154.
Ore 8,00 partenza per Meknes via autostrada, primo rifornimento
di gasolio al prezzo di 0,70 DH/l, usciamo a Kemisset perché
il nostro interprete conosciuto in traghetto ha detto che
ci aspetta a casa sua appunto a Kemisset, Graziano prova
a telefonargli ma trova solo la segreteria ed allora, dopo
aver inutilmente aspettato una sua telefonata, ripartiamo
per Meknes continuando sulla strada nazionale e qui abbiamo
la sorpresa di vedere delle vigne! Sta a vedere che troveremo
anche il vino! E così sarà, infatti in quella
zona viene prodotto un ottimo rosè che ci farà
compagnia alcune volte alla nostra tavola. Conosciamo l'indirizzo
di un campeggio in città a Meknes ed incredibilmente
lo troviamo al primo tentativo! Ma lo sconforto ci assale
subito infatti lo stesso è chiuso per una ordinanza
della quale sono riportati gli estremi in un cartello apposto
al cancello. Solita ricerca del poliziotto che ci indica
un campeggio sulla strada che va verso Volubilis, di nuovo
in marcia e naturalmente ad un bivio sbagliamo strada, dietrofront
e finalmente troviamo il campeggio, molto piccolo ma discretamente
ombreggiato, servizi agibili, docce naturalmente fredde,
acqua ad intermittenza ed energia elettrica fornita da un
gruppo elettrogeno dalle ore 18 alle 21 poi….buio.
La sera stessa ceniamo al ristorante del campeggio con ottime
tajine, antipasto, insalata e the alla menta per complessivi
150 DH. Prezzo del campeggio 70 DH/notte. Percorsi Km 170,00.
26/9) Visita a Volubilis e Meknes.
Al mattino visitiamo il sito archeologico di Volubilis splendidamente
conservato con i pavimenti a mosaico di epoca romana ancora
visibili e quasi intatti. Il pomeriggio andiamo a Meknes
per la visita alla città, parcheggiamo vicinissimi
alla medina e ci avventuriamo al suo interno facendo la
conoscenza, per la prima volta da quando siamo in Marocco,
con il souk e ne rimaniamo affascinati, l'impressione è
quella di aver fatto un salto all'indietro nel tempo, infatti
le botteghe artigiane usano tecniche e strumenti di lavorazione
arcaici ed anche i pochi macchinari presenti risalgono al
dopo guerra. I negozi sono minuscoli e talmente zeppi di
merci che non si capisce come facciano a sapere quello che
effettivamente c'è dentro, mentre i verdurai espongono
la loro merce all'aperto lasciando gli scarti per terra.
Tutto questo ambientato in vicoli strettissimi percorsi
da un'infinità di carretti trainati da uomini o da
asini a cui bisogna prestare attenzione perché il
rischio di essere travolti è molto alto. Percorsi
Km 30,00.
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27/9) Visita a Fes.
Questa mattina andiamo a Fes attraverso la comoda autostrada
ed appena usciti veniamo "intercettati" dal solito
faccendiere in motorino che ci propone la visita guidata
della città attraverso un suo amico per la cifra
di 150 DH che noi riduciamo a 100 DH e ci accordiamo. La
nostra guida è un signore piuttosto anziano e parla
un misto di italiano-spagnolo-francese ma si fa capire e
dopo un giro in macchina per vedere le varie zone in cui
è divisa la città entriamo in una fabbrica
di ceramiche nella quale ci vengono mostrate tutte le fasi
della lavorazione con visita finale alla mostra dei prodotti
finiti ed immancabile acquisto di souvenir per un totale,
dopo estenuante trattativa, di 400 DH. Successivamente parcheggiamo
la macchina in un garage custodito ed iniziamo la visita
del souk con sosta al negozio di tappeti, al ristorante
tipico, alla farmacia omeopatica, al girone infernale dei
conciatori delle pelli ed alla filanda ebraica nei quali
non compriamo niente con evidente disappunto del nostro
accompagnatore. Noi invece rimaniamo molto soddisfatti e
la visita di questa città è sicuramente da
raccomandare.Percorsi Km 120.
28/9) Visita ad Ifrane ed alla foresta
dei cedri.
Oggi partenza per Ifrane, la svizzera marocchina, e la Foresta
dei Cedri percorrendo la strada statale molto bella lungo
la quale vediamo dei bambini giocare a far rotolare vecchie
gomme di bicicletta spinte con dei bastoni proprio come
facevano le nostre bisnonne negli anni 20! Arrivati ad Ifrane
a 1650 ml di altitudine grande è la nostra meraviglia
nel trovare il paesaggio del nostro Trentino trasferito
in Marocco. L'ordine e la pulizia sono eccezionali e la
cura dei giardini e delle aiuole stradali è eccezionale,
il nome di Svizzera del Marocco è perfettamente azzeccata,
poi proseguendo attraversiamo la foresta di cedri ma non
vediamo le famose scimmiette. Percorsi Km 168,00.
29/9) Da Meknes a El Jadida.
Il tempo non promette nulla di buono e pioviggina, lasciamo
il campeggio e ci dirigiamo verso Rabat con destinazione
finale El Jadida, località balneare a sud di Casablanca.
Troviamo finalmente in modo agevole il campeggio che è
dignitoso con servizi agibili e docce naturalmente fredde,
ubicato vicino al mare e quasi in centro città. Molto
comodo per visitare la vecchia città portoghese all'interno
della quale troviamo un gattino con gravi problemi agli
occhi che curo sul posto con impacchi di acqua salata riuscendo
ad aprirli e poi lo affido ad una gentilissima signora che
ha, fortunatamente, l'Euromicina Oftalmica necessaria per
la cura. La sera ceniamo con delle ottime orate fritte portateci
direttamente alla roulotte da un signore che ci aveva contattato
nel pomeriggio al modico prezzo di 100 DH, abbiamo anche
comprato 3 Kg di sardine freschissime per 20 DH. Essendo
ambedue appassionati pescatori ed avendo con noi l'attrezzatura
necessaria, dopo aver spiato i pescatori locali, decidiamo
di provare ma non abbiamo la stessa fortuna dei marocchini
e non prendiamo nulla! La cittadina è carina e molto
tranquilla con un gradevole lungomare ed una spiaggia che
in funzione della notevole marea ha delle dimensioni che
variano di circa 70 ml fra una fase e l'altra. Percorsi
Km 348,00.
1/10) Da El Jadida a Essouria.
Partiamo per Essouria percorrendo la strada costiera molto
bella e con panorami mozzafiato sull'Atlantico con molte
saline che si alternano a campi coltivati ad ortaggi ed
una infinità di asinelli adibiti al trasporto merci
o persone. Lungo la strada ci fermiamo per mangiare un panino
proprio di fronte ad una abitazione circondata da un muro
di recinzione e dopo qualche minuto ecco arrivare una macchina
che entra nel cancello con grandi saluti da parte degli
occupanti che noi contraccambiamo, ancora qualche minuto
ed ecco comparire, quasi dal nulla, un vecchietto abbigliato
nella tradizionale lunga tunica che ci offre una manciata
di peperoncini piccanti. Questo gesto di ospitalità
ci lascia esterrefatti e cerchiamo di contraccambiare con
alcune penne bic che vengono molto apprezzate. Si iniziano
a vedere anche alcune tende berbere ed il paesaggio varia
i suoi colori dal rosso delle dune al verde del mare sottocosta
fino al blu cobalto al largo mentre le spiagge sfumano nel
rosa cipria mentre il sole e la gradevole temperatura di
27° ci accompagnano sempre. Anche questa volta troviamo
abbastanza agevolmente il campeggio, che si trova vicino
al vecchio faro ed anche questo è discretamente ombroso
e con ottimi servizi ma con le immancabili docce fredde!
Al pomeriggio passeggiata sul lungomare e ricerca dello
zucchero che abbiamo finito, lo troviamo ma non capendo
il francese acquistiamo le zollette in formato gigante che
ci costringeranno a spezzettarle per l'uso. Percorsi Km.
252,00.
2/10) Visita di Essouria.
Questa mattina visita completa alla medina molto pulita
ed ordinata con invitanti negozietti nei quali acquisto
alcuni souvenir ed alcuni prodotti cosmetici a base di olio
di Argan. Adiacenti al parcheggio, dove abbiamo lasciato
la macchina, sono presenti dei simpatici chioschetti che
fanno pesce alla griglia ed alle 11,30 siamo già
seduti e dopo aver scelto il pesce composto da gamberi,
calamari,un sarago,un arancio, due piccoli sgombri e molte
sardine, insalata marocchina mista, bibite e pane il tutto
per 120 DH, ci deliziamo il palato in una cornice simpatica
e molto informale. Percorsi Km 25
2/10) Ore 13,00 da Essouria ad Agadir.
Dopo pranzo partiamo per Agadir sempre lungo la litoranea
circondati da numerosissimi alberi di Argan, un tipo di
acacia spinosa, sulle quali salgono le capre al fine di
nutrirsi ed è uno spettacolo incredibile vedere l'abilità
con cui questi animali restano in equilibrio sui rami pieni
di spine. La temperatura ha raggiunto i 38° ma non è
fastidiosa in quanto l'aria è molto secca ed è
presente una leggera brezza. Incontriamo anche delle piantagioni
di banane con i prodotti che vengono venduti a lato della
strada, il contrasto fra il paesaggio brullo e sassoso interrotto
solo dagli alberi di Argan ed il verde rigoglioso dei banani
è incredibile come la varietà di colori e
paesaggi di questo bellissimo paese. Arriviamo ad Agadir
in uno strano clima di festa con abbondanza di bandiere
e di polizia, verremo poi a sapere che era in visita il
re ed ecco il motivo di tutto ciò. Troviamo agilmente
il campeggio all'inizio della città e scopriamo,
con nostra grande sorpresa, che il famoso camping frequentato
da moltissimi italiani che vanno a svernare in Marocco,
è alquanto squallido, caro ( 130 DH/notte), dotato
di servizi quasi impraticabili ed in uno stato di generale
abbandono piuttosto evidente. Inoltre il clima, che fino
ad ora è stato splendido e secco, al calar del sole,
a causa della risalita di umidità dal mare, diventa
umido e fastidioso. L'aspetto della città è
estremamente turistico e falso in quanto sono presenti solo
grandi alberghi, casinò, discoteche ed una spiaggia
attrezzata che somiglia molto alla nostra riviera romagnola.
Dovunque è evidente il lusso e solo la visita alla
parte vecchia ed al relativo souk ci risolleva il morale
complice anche un the alla menta preso assieme ad un gentile
accompagnatore in un locale all'aperto che ha come pavimentazione
la nuda terra e come tetto delle canne intrecciate, finalmente
il vero Marocco in mezzo a tanta falsità! Visitiamo
anche la parte vecchia sopravvissuta al terremoto del 1969
sulla collina che sovrasta la città nuova e soprattutto
da questa prospettiva si può notare la modernità
dei palazzoni e dei grandi alberghi. La vocazione turistica
si può notare anche nel supermercato Marjane dove
troviamo gli insaccati di maiale, compreso il prosciutto
a taglio e gli alcolici, ed inoltre compriamo una fotocamera
analogica e tutti i rullini di diapositive che hanno, almeno
da qui in avanti potremo documentare quello che rimane del
nostro viaggio. Percorsi Km 185,00
 |
4/10) Da Agadir a Ouarzazate.
Agadir ci ha notevolmente stufato e decidiamo di ripartire
alla volta del deserto con punto di arrivo e sosta a Ouarzazate
passando da Taroudant, il paesaggio inizia ad avere le caratteristiche
del deserto sassoso e le montagne che ci circondano cambiano
continuamente forma e colori fino ad arrivare in una zona
coltivata ad agrumeti che ha dell'incredibile a confronto
con le zone aride fin qui attraversate. Il traffico è
molto scarso ed i pochi automezzi che incrociamo sono taxi
stracolmi di passeggeri e furgoni finestrati che oltre ai
passeggeri trasportano sul tetto ogni genere di masserizie
comprese le pecore e le biciclette. Fino ad ora abbiamo
percorso strade perfettamente asfaltate e con larghezza
più che sufficiente all'incrocio anche con i camion,
ma gli ultimi 60 Km prima di Ouarzazate, la via improvvisamente
si restringe a poco più di una carreggiata conservando
ai lati una notevole banchina non asfaltata ma molto consistente
e dal fondo ghiaioso e l'incrocio con altri mezzi diventa
una guerra di nervi a chi deve uscire dall'asfalto per far
passare l'altro. Noi, ad onor del vero, abbiamo incontrato
una notevole disponibilità sia da parte dei camionisti
che dei conducenti di mezzi 4x4, al contrario dei taxi i
quali non si spostano nemmeno sotto la minaccia di uno scontro
frontale! Abbiamo tentato di fare una sosta intermedia a
Taroudant ma non ci sono campeggi quindi proseguiamo per
Ouarzazate dove troviamo il camping attraversando quasi
tutta la città, questo si presenta ben tenuto, discretamente
ombreggiato e dotato di servizi puliti e ben tenuti con
allaccio elettrico un po' ballerino ma sufficiente, ed inoltre
con soli 8 DH si può finalmente fare una doccia calda!
Siamo alla porta del deserto ed il paesaggio ed il clima
lo ricordano continuamente, inoltre la cittadina è
carina e molto ospitale. Percorsi Km 355,00
5/10) Oggi visita alla casbah di Ait
Benhaddou, patrimonio dell'UNESCO, e sia la strada
che il sito sono di una bellezza incredibile, la costruzione
è un enorme agglomerato di abitazioni di fango e
paglia ed anche i tetti sono costituiti da una ossatura
in legno, canne intrecciate e fango, all'interno del sito
sono presenti gli immancabili negozi di souvenir e attratta
dalla merce ma anche dal berbero che lo gestisce entriamo
in uno di questi per gustare l'immancabile the, stavolta
allo zafferano, e dare un'occhiata. All'uscita, invece di
ritornare sui nostri passi, abbiamo proseguito e ben presto
la strada asfaltata si è trasformata in strada bianca
peggiorando sempre più finchè, dopo 21 Km,
abbiamo trovato un guado piuttosto profondo ed un operaio
ci ha "caldamente" consigliato di tornare indietro.
Ma lungo quei 21 Km abbiamo attraversato piccoli agglomerati
di case poverissime allietate però da tanti bambini
sorridenti che si sbracciavano in saluti ai quali noi abbiamo
donato penne a sfera ed i loro ringraziamenti ci hanno scaldato
l'anima ed inumidito gli occhi. Percorsi Km 100,00
6/10) Oggi andiamo a visitare la
valle del Dades e le gole del Todra, sempre con
la sola macchina come il giorno precedente, perché
la roulotte è piazzata nel camping di Ouarzazate,
e lungo la strada ci siamo imbattuti nell'uscita dei bambini
da scuola ed io ho avuto l'idea di regalare le penne ed
i blocchi di appunti che mio marito aveva portato dall'ufficio
dove lavora, ma non appena ho aperto la bauliera della macchina
ed ho iniziato la distribuzione è successo il finimondo!
Infatti i bambini si sono accalcati spintonandosi al fine
di accapararsi il maggior numero possibile di penne creando
una confusione terribilmente pericolosa, per fortuna è
arrivato un insegnante che ha riportato la calma e mi ha
condotta all'interno della scuola dove ho lasciato il materiale
e di nuovo ci siamo sentiti felici e commossi. Riprendiamo
la strada ed il paesaggio improvvisamente si riempie, nel
fondovalle dove scorre il fiume, di palmeti carichi di datteri
mentre la montagna alla nostra destra e sinistra è
desolatamente brulla, il contrasto è incredibile
ed anche i poveri villaggi che attraversiamo con case fatte
di fango e paglia sembrano una emanazione stessa della montagna.
Graziano, golosissimo di datteri, ha l'acquolina in bocca
ma resiste alla tentazione e guida con noncuranza anche
se io lo vedo lanciare occhiate voluttuose alle palme che
scorrono accanto a noi. Percorriamo poi la valle delle Rose
ma non è la stagione adatta alla fioritura quindi
è un po' anonima, giungendo quindi alle gole del
Todra e qui lo spettacolo è di quelli da lasciare
senza fiato, infatti la strada scorre in fondo ad una gola
fra pareti di roccia a strapiombo accanto ad un piccolo
corso d'acqua limpidissima, è presente anche un albergo
ben inserito nel contesto ambientale e molto frequentato.
Al ritorno diamo un passaggio ad un marocchino fino al primo
paese e qui, attraverso la trappola del the di ringraziamento,
veniamo trascinati nella trattativa per l'acquisto di un
tappeto e dopo la rituale trattativa acquistiamo, per 1000
DH più alcune t-shirt usate di mio marito, un grande
manufatto in fibra d'agave ideale per il nostro soggiorno.
Percorsi Km 370,00
7/10) Questa mattina siamo partiti
per andare nel deserto sabbioso, il mitico SAHARA,
direzione Zagora e Mahmid dove finisce la strada asfaltata
ed iniziano le piste. Il percorso corre nel deserto sassoso
in mezzo a montagne multicolori che sembrano finte fino
a raggiungere la valle del Draa e qui diamo un passaggio
ad un marocchino che abita a 35 Km di distanza da dove lo
abbiamo trovato, in quanto il taxi su cui viaggiava ha avuto
un guasto, ed in questo caso abbiamo vissuto la vera ospitalità
marocchina quindi non finalizzata alla vendita di qualcosa,
perché ci accoglie in casa sua offrendoci il the,
datteri, pane appena sfornato e tanta cordialità.
Sosta pranzo a Tagounite con tajine di montone squisito,
olive, pane e bibite il tutto per 120 DH, finalmente arriviamo
a Mahmid e qui sembra che finisca il mondo infatti la strada
termina ed inizia il grande oceano di sabbia che incute
timore e rispetto infatti il piccolo paese è zeppo
di agenzie che propongono escursioni nel deserto con macchine
4x4, sosta per la notte in tenda beduina, cena e alba sulla
grande duna, il tutto per 1500 DH a testa che noi giudichiamo
eccessivo e ripieghiamo su una piccola gita, con la nostra
macchina, un paio di Km oltre l'abitato per vedere un piccolo
accampamento berbero e l'inizio della pista che si inoltra
nel SAHARA. Cerchiamo una sistemazione per la notte scartando
gli alberghi ( fin troppo numerosi) per un bungalow in muratura
all'interno di un camping per 350 DH compresa la cena (ne
aveva chiesti 300 a tasta!) per due persone. Finalmente,
ed incredibilmente, facciamo una lunga e piacevole doccia
calda e ci gustiamo una cena ottima compresa piccola esibizione
finale di musica con i tamburi. Dopo cena restiamo incantati
dallo spettacolo del cielo stellato e vediamo, per la prima
volta, la via lattea in tutta la sua magnificenza contornata
da un fitto tappeto di stelle talmente nitido che si ha
l'impressione di poterle toccare, il tutto immerso in un
silenzio surreale che toglie la parola ed il sonno.La nostra
stanza è spartana ma accogliente, il materasso è
appoggiato direttamente sulla terra ricoperta da tappeti
ma le lenzuola sono pulite e profumate di bucato, il sonno
ci prende e la notte scorre veloce e molto tranquilla.
8/10) Ripartiamo da Mahmid e ritorniamo
a Ouarzazate venedo accolti dai nostri vicini francesi
con grandi saluti in quanto, non avendoci visti tutto il
giorno prima e la notte, pensavano che ci avessero arrestati!
La sera per festeggiare abbiamo fatto una spaghettata insieme
a loro ed anche se la lingua ci divide la tavola ed il vino
di Meknes ci hanno unito! Percorsi Km 540,00
10/10) Da Ouarzazate a Marrakesh.
Ore 7,00 del mattino partenza per Marrakesh attraverso il
passo Tizi n' Ticka con valico a 2260 ml, il paesaggio è
tipicamente montano e la salita per niente impegnativa con
strada larga e dalla pavimentazione, ancora una volta, perfetta,
tutto il percorso è disseminato di venditori di minerali
dalle dubbie colorazioni contenuti all'interno di pietre
dei quali è dubbia l'autenticità. Non senza
difficoltà abbiamo trovato lo splendido campeggio
Le Relais distante circa 6 Km dal centro di Marakesh ma
molto europeo con servizi pulitissimi e piscina compresa
nel prezzo di 95 DH/notte. La sera cena al ristorante del
campeggio per festeggiare il nostro trentatreesimo anniversario
di nozze con tavolo a bordo piscina ed una serata splendida
con temperatura di 30°. Percorsi Km 245,00
11/10) Mattinata di tutto
riposo trascorsa in piscina ed al pomeriggio visita a Marakesh
con taxi prenotato per le 16,30 con ritorno alle 21,00,
compresa cena in piazza Djemaa el Fna al chisco n° 46.
Lo spettacolo di questa famosissima piazza è incredibile
e ci affascina compresa la sorpresa di vedere l'enorme folla
che si riversa nella piazza e nelle strade adiacenti quando
scende la sera.
12 e 13/10) Ozio in campeggio
e visita al Marjane per i doverosi rifornimenti, comprese
due confezioni di pancetta affumicata a cubetti per futuri
spaghetti alla carbonara o matriciana.
14/10) Da Marakesh ad Assilah.
La vacanza volge purtroppo al termine e decidiamo di trascorrere
l'ultima settimana nel delizioso campeggio di Assilah che
avevamo usato all'inizio del viaggio. Il trasferimento è
molto lungo e noioso e nel tardo pomeriggio ci sistemiamo
nella stessa piazzola usata all'andata per la gioia del
gestore che ci riconosce e mosso a compassione dallo stato
pietoso della macchina provvede ad un lavaggio gratuito
ed inaspettato. Trascorriamo le giornate pescando e stavolta
con molta fortuna tantè che molto del pesce pescato
lo regaliamo o ci nutriamo i gatti presenti nel campeggio.
Qui prendiamo anche l'unica fregatura al ristorante di fronte
al campeggio in quanto paghiamo 200 DH per una cena a base
di pesce grigliato che raffrontato con quanto speso fin'ora
è troppo cara, ma d'altra parte in un mese di vacanza
ci può stare. Percorsi Km 515. Percorsi Km 545,00
20/10) Questa mattina abbiamo
avuto la sorpresa di vederci chiudere il campeggio da uno
zelante funzionario governativo che ha riscontrato delle
non meglio precisate irregolarità nella gestione
e ci ha quindi invitato a "togliere le tende"!
Rassegnati ci spostiamo allora di 9 Km in direzione Tangeri
e ci fermiamo nel primo campeggio che avevamo usato all'andata,
quello nel giardino dell'hotel, in attesa dell'utimo balzo
per l'imbarco di ritorno a Tangeri. Percorsi Km 9,00
22/10) questa mattina piove
e fa freddo in perfetta armonia con il nostro stato d'animo,
ci siamo infatti resi conto che l'assicurazione provvisoria
che avevamo stipulato all'andata è scaduta il 21/10,
quindi dovremo percorrere gli ultimi 40 Km fino al porto
di Tangeri senza assicurazione! Inoltre ci assale il dubbio
che in fase di sdoganamento degli automezzi esca di nuovo
fuori il problema dell'intestazione sbagliata della roulotte
di cui abbiamo parlato all'inizio. Il viaggio scorre senza
problemi ma all'interno di Tangeri, quando siamo fermi ad
un semaforo, qualcuno tenta di forzare la porta della roulotte
per entrare dentro e fare il viaggio fino in Italia da clandestino,
fortunatamente ce ne accorgiamo ed io scendendo in gran
fretta dalla macchina riesco a metterlo in fuga. Naturalmente
anche questo episodio non ci mette di buon umore ma fortunatamente
il disbrigo delle pratiche doganali, anche se trascinate
alle lunghe dagli zelanti ma burocratizzati funzionari marocchini,
complice anche un ritardo di quattro ore della nave, ci
consente di imbarcarci e partire alle 00,30 ora locale per
Genova. Adesso è proprio finita, ma questo viaggio
ci rimarrà per sempre nel cuore ed il proposito è
quello di ritornare al più presto, finanze permettendo,
sempre con la roulotte che si è rivelata una soluzione
ottimale e pratica al fine di visitare questo meraviglioso
paese. Percorsi Km 40
Considerazioni finali e consigli
Queste considerazioni sono principalmente
rivolte a coloro che vogliono fare un viaggio come il nostro
con la roulotte e forse hanno dei dubbi o delle incertezze.
Il Marocco è un paese agevolmente visitabile con
la caravan, le strade sono perfette, i campeggi numerosi
e molto economici anche se poco segnalati, la sicurezza
è molto elevata e gli abitanti nonché le forze
di polizia, sono molto cordiali e disponibili. Per quanto
riguarda le formalità doganali tenete presente che
in Marocco una persona non può importare più
di un mezzo, quindi se avete sia la macchina che la caravan
intestate alla stessa persona, come è successo a
noi, ricordatevi di autorizzare, attraverso delega scritta
in francese ed autenticata dal notaio, un altro componente
l'equipaggio, in modo da evitare i guai che abbiamo avuto
noi. Per quanto riguarda l'assicurazione, se la vostra carta
verde non copre il Marocco, come la stragrande maggioranza
delle compagnie italiane, dovrete stipulare una polizza
provvisoria della compagnia marocchina all'apposito sportello
che è presente in ogni porto di sbarco, il costo
per 30 giorni, per la sola macchina, è di €.
95,00, ma non siamo riusciti a capire se è necessario
assicurare a parte anche la caravan o è sufficiente
dichiarare la presenza del rimorchio al momento della stipula,
infatti, ad un successivo controllo, abbiamo notato che
nella polizza stessa è presente la parola "
remorque " e, nel nostro caso, non avendolo noi richiesto
non abbiamo nessuna idea che cosa sarebbe successo in caso
di incidente. Ricordatevi inoltre di rispettare scrupolosamente
i limiti di velocità anche in città perché
sono presenti numerose pattuglie di polizia munite di telelaser
e le multe sono salate! Per quanto riguarda l'attacco dell'energia
elettrica procuratevi uno spinotto con attacco di tipo "
francese " cioè 2 poli maschio ed il foro per
la terra che è di tipo sempre maschio nella presa,
da non confondere con la SHUCO, comunque un buon ricambista
caravaning dovrebbe averlo. Come cartografia noi abbiamo
utilizzata la MICHELIN n° 742 che si è rivelata
ottima e molto precisa, la copertura GSM è presente
in tutto il paese ma molto cara mentre sono molto convenienti
le schede MAROC TELECOM da utilizzare negli onnipresenti
telefoni pubblici, infatti al costo di €. 10 avrete
due ore di conversazione con l'Italia. La moneta del Marocco
è il Dhiram e vale circa 11,20 cioè per €.
1,00 vi danno 11,20 dhiram quindi è abbastanza semplice
fare la corrispondenza in euro dei prezzi che troverete.
Per quanto riguarda il traffico fate attenzione alle rotonde
perché la stragrande maggioranza di queste hanno
conservato anche i semafori, quindi valgono le regole degli
incroci regolati da impianti semaforici, anche se è
presente la rotonda, ed agli stop fermatevi completamente
anche se la strada è deserta, perché anche
in questo caso la polizia è inflessibile.
Equipaggio composto da Graziano
anni 55 e Sara anni 56.
Totale dei Km percorsi in Marocco 4215
Gasolio consumato lt. 350,00 x 0,70 €/lt
= €. 245,00
Spese per campeggi DH 3513 = €. 312,00
Se qualcuno desiderasse contattarmi per ulteriori
notizie sarò ben lieto di rispondere ad eventuali
mail inviate al seguente indirizzo : grazianobenassi@yahoo.it